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Diploma per dirigenti di enti di Terzo Settore: alta formazione promossa da UPS, Salesiani per il Sociale APS e Forum del Terzo Settore

Di seguito il comunicato stampa di Salesiani per il Sociale APS, UPS e Forum del Terzo settore sul Diploma per dirigenti di terzo settore.

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(Roma, 16 giugno 2021) – La Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana, attraverso l’Istituto di Metodologia Pedagogica, in collaborazione con l’associazione Salesiani per il Sociale APS ed il Forum Nazionale del Terzo Settore, organizzano un corso di alta formazione per Dirigenti di Enti di Terzo Settore.

Il riassetto del comparto del Terzo Settore, guidato dalle linee della legge di riforma (L. 106/2006) e dai successivi dispositivi applicativi, come il Codice del terzo settore (D. Lgs 117/17) impone un aggiornamento nella gestione e nel coordinamento di questi Enti che sono appunto coinvolti in una grande stagione di cambiamenti.

Il percorso universitario intende quindi formare i dirigenti del Terzo Settore affinché siano in grado di rispondere ai bisogni sociali, culturali e individuali, di valorizzare la mission della propria organizzazione e di assumere decisioni per il bene delle comunità nelle quali operano. I destinatari sono figure dirigenziali interessate ad approfondire competenze di pianificazione strategica e sviluppo di particolari aree del proprio ente di appartenenza. Persone orientate alla dirigenza e che intendono acquisire elementi formativi per una gestione competente di Enti del Terzo Settore, o che vogliono qualificare un ruolo attuale o imminente.

“Nell’insieme della proposta formativa e culturale della nostra Istituzione, che ha come punto di riferimento fondamentale l’educazione e l’attenzione al mondo giovanile, questo Corso assume un grande rilievo per la sua capacità di rispondere ad un’esigenza evidente della nostra società nelle sue compagini e diverse comunità e aggregazioni. Esso favorisce il rapporto virtuoso tra la loro identità e valori di riferimento, e gli aspetti professionalizzanti e le specifiche competenze tecniche di cui c’è sempre più bisogno per assolvere pienamente alla missione propria di ogni Ente del Terzo Settore di operare in vista del bene comune e della fraternità e amicizia sociale”, il commento del Rettore dell’Università Pontificia Salesiana, prof. Mauro Mantovani.

“In un momento storico in cui il Terzo Settore è chiamato a dare risposte nuove nel sociale, ad avere la capacità di leggere bisogni, necessità che cambiano di continuo, come Salesiani in Italia abbiamo voluto promuovere un percorso formativo di alto livello per dirigenti degli enti del Terzo Settore. Crediamo che la formazione sia il punto cardine per riuscire a vincere la sfida nel sociale”, spiega don Roberto Dal Molin, presidente di Salesiani per il Sociale APS.

“Il Terzo settore è l’unico che ha registrato, dal 2008 ad oggi – prima della crisi del Coronavirus – una costante crescita in termini numerici ed economici, tanto da essere interessato da una riforma che ha l’obiettivo di ridisegnarne il perimetro e riconfigurarne il quadro normativo. Crediamo che in questo momento sia di grande importanza investire sulla formazione dei soggetti interessati da questa riforma, perché siano in grado di gestire con competenza le proprie organizzazioni e di rispondere ai nuovi bisogni emergenti nelle comunità”, così Claudia Fiaschi, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore.

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METODOLOGIA

Lezioni frontali, laboratori di formazione, tirocini e lezioni di approfondimento, in presenza e a distanza, dando priorità, nei fine settimana predisposti da calendario, alla formazione in presenza.

CONTENUTI

A partire da una serie di temi generatori presentati da autorevoli esperti, i contenuti saranno sviluppati nell’ambito delle seguenti aree:

  • sviluppo e trasformazioni del terzo settore;
  • organizzazione e gestione;
  • comunicazione e strategie di fundraising;
  • diritto;
  • amministrazione e fiscalità;
  • imprenditorialità – generatività nel contesto delle dinamiche di sviluppo umano, sociale e locale.

COMITATO SCIENTIFICO

Dott. Carlo Borgomeo, Dott.ssa Claudia Fiaschi, Prof. Leonardo Becchetti, Prof. Emanuele Rossi, Prof. Mauro Mantovani.

DURATA DEL CORSO

Settembre 2021 – Ottobre 2022

QUOTA DI ISCRIZIONE

Comprensiva di materiali, sussidi, registrazione e certificazioni, accesso alla piattaforma online, card servizi universitari e accesso alla biblioteca: 3.000,00.

Presentazione dell’Epistolario di Don Bosco a cura di don Francesco Motto

Mercoledì 19 maggio in diretta streaming si terrà la presentazione del nuovo Epistolario di Don Bosco “Un nuovo volto di Don Bosco – Lettere del triennio 1884-1886”, a cura di don Francesco Motto.

Programma:

15:00 – Saluto del decano della FSE, prof. Mario Llanos
15:10 – Presentazione del curatore del volume,  prof. Francesco Motto (ISS)

Intervengono:

15:30 – prof. Giancarlo Cursi (FSE)
15:50 – prof. Carlo Maria Zanotti (FSE)
16:10 – prof. Andrea Farina (FSE) 

Modera: prof. Thomas Anchukandam, direttore dell’ISS

 

Seminario all’UPS: La pedagogia salesiana dopo Don Bosco

Pubblichiamo il comunicato sul seminario del 13 maggio all’UPS “La Pedagogia salesiana dopo Don Bosco”.

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Giovedì 13 maggio, dalle 15:00 alle 18:00, si svolge il seminario “Pedagogia salesiana dopo don Bosco”, organizzato dall’Istituto di Pedagogia della Facoltà di Scienze dell’Educazione e il Centro Studi Don Bosco dell’Università Pontificia Salesiana.

Il seminario approfondirà diversi paradigmi pedagogici salesiani e la loro evoluzione all’interno di diverse epoche storiche, tracciando alcune linee di continuità e segnalando alcune discontinuità. I relatori rifletteranno criticamente e propositivamente sulle linee tracciate dalla recente pubblicazione LAS Pedagogia salesiana dopo don Bosco. Dalla prima generazione fino al Sinodo sui giovani (1888-2018).

L’evento si svolgerà nell’aula A02 dell’Università e in streaming sul canale YouTube Salesian Online.

 Programma

15:00 Saluti del Rettore dell’Università Mauro Mantovani

15:15 Le sfide della continuità e dell’adattamento nella pedagogia salesiana attuale – Pascual Chávez Villanueva

15:45 La relazione educativa in evoluzione nell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice – Preside Auxilium  Piera Ruffinatto

16:15 Intervallo

16:30 Pastorale giovanile ed educazione religiosa negli anni del (post)Concilio Vaticano II – Gustavo Cavagnari

17:00 Per una rilettura filosofica della pedagogia salesiana in chiave est-etica – Cristiano Ciferri

17:30 Dialogo con i relatori

Tavola rotonda “Sguardi sulla pastorale giovanile”: confronto online

Nella giornata di ieri, 26 aprile, si è tenuto online la tavola rotonda “Sguardi sulla pastorale giovanile“, un confronto a partire da alcune recenti pubblicazioni con l’intervento di alcuni docenti della Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana come Salvatore Currò, Gustavo Cavagnari e Rossano Sala. Di seguito il Report dell’incontro a cura di Eric Strollo.

Sguardi sulla Pastorale Giovanile. È stato questo il titolo scelto per la Tavola Rotonda organizzata dall’Istituto di Teologia Pastorale dell’UPS, che si è svolta lunedì 26 aprile dalle 15.00 alle 17.00 e che ha visto coinvolte oltre 150 persone collegate in videoconferenza. L’evento è iniziato con il saluto del Decano della Facoltà di Teologia don Antonio Escudero che ha espresso la sua gratitudine nei confronti dei tre relatori e dei partecipanti tutti.

Il moderatore, il prof. Marcello Scarpa, ha successivamente introdotto la biografia di don Salvatore Currò, direttore dell’Istituto di Teologia Pastorale e autore del volume: “Giovani, Chiesa e comune umanità. Percorsi di teologia pratica sulla conversione pastorale”.

La prima domanda è stata suscitata direttamente da questo sottotitolo:

Cosa s’intende per «conversione pastorale»?

Secondo Currò, la chiave fondamentale per il rinnovamento ecclesiale è quella di mettere al centro la dinamica dell’incontro. In questa trama relazionale, la prospettiva antropologica si incontra con quella teologica. All’inizio della fede cristiana, infatti, come sottolineava Benedetto XVI, c’è proprio l’incontro-evento con una Persona. La conversione pastorale suggerita da don Salvatore passa, inoltre, per il recupero della misura della Rivelazione (per una pastorale giovanile secondo le Scritture) e per la riconfigurazione (trasfigurazione) della dimensione corporea della fede in prospettiva fenomenologica. 

È arrivato poi il turno di Don Gustavo Cavagnari, docente di teologia pastorale e autore della nuova pubblicazione «Andate e fate discepoli tutti i giovani. Per una pastorale giovanile evangelizzatrice», al quale è stato chiesto come poter intendere l’inclusività della pastorale giovanile oggi. Il prof. Cavagnari ha ricordato che la Evangelii Gaudium ci spinge a una pastorale inclusiva (successivamente declinata nel capitolo ottavo di Amoris Laetitia) ovvero che sappia integrare diversi soggetti o, meglio, che sia in grado di «creare spazi inclusivi, dove ci sia posto per ogni tipo di giovani» (Documento Finale del Sinodo dei Giovani, n. 234). È una pastorale giovanile «popolare», non elitaria, in grado di arrivare a tutti. In sintesi, è inclusiva: una pg che coinvolge «persone con competenze adulte» (1), una pg che collabora con le altre agenzie educative (2), una pg che raggiunge tutti i giovani, nei loro ambienti e contesti, anche e soprattutto extraecclesiali (3). 

Il terzo intervento è stato quello di Don Rossano Sala, direttore della rivista «Note di Pastorale Giovanile», segretario speciale del Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” del 2018 e professore ordinario di teologia pastorale all’UPS. Nella sua opera più recente Intorno al fuoco vivo del Sinodo, Sala propone la visione sinodale di una pastorale che evangelizza per attrazione e attraverso la testimonianza di una comunità. Il prof. Scarpa ha perciò domandato un approfondimento sull’espressione «profezia di fraternità». Per Sala, la grande provocazione del Sinodo è quella che ruota attorno alle parole: comunità, fraternità, familiarità, sinodalità. In un’unica espressione: fare casa. Il sogno del Papa per la pastorale giovanile del terzo millennio è che essa diventi una vera scuola di comunione capace di offrire esperienze di vita comune qualificate come «un tempo destinato alla maturazione della vita cristiana adulta», «in vista del discernimento vocazionale» (DF 161).  

Durante il secondo giro di domande si è scesi ancora di più in profondità nella riflessione. Il prof. Currò ha richiamato la spinta del Sinodo a coltivare il desiderio di poter raggiungere tutti i giovani per poter camminare-con-loro, con-camminare. È, in fondo, la prospettiva della Laudato Si’ e della Fratelli Tutti, le quali abbandonano definitivamente uno stile «unilaterale» di evangelizzazione, che cioè mira a portare l’altro «dalla mia parte». È invece il tempo delle alleanze, di sentirsi «tutti sulla stessa barca», di abbandonare i dualismi e le contrapposizioni, di inserirsi in un cammino che ci precede perché si situa su un piano di «comune umanità». «Abbiamo una sfida non soltanto a dire il Vangelo e a mediarlo, ma a farlo risuonare» tramite una evangelizzazione nuova in cui, mentre cresciamo insieme in umanità, diventiamo più cristiani.

Cavagnari ha sottolineato l’importanza del discernimento pastorale. In altre parole, non è possibile prevedere a tavolino strategie ecclesiali per formare discepoli missionari. Ogni intervento non esiste mai in astratto, ma deve sempre tener conto di un determinato contesto sul quale operare un attento discernimento pastorale. Per intraprendere questo cammino è necessario un serio cambiamento di mentalità da avviare e accompagnare. 

Sala ha, infine, proposto tre vie di rinnovamento: 

  1. sul piano pastorale: lavorare seriamente con profondità di pensiero e coraggio per una pastorale giovanile in chiave vocazionale (Cfr. DF 138-143). 
  2. a livello comunitario: entrare nel ritmo del discernimento. Si tratta di capire, ancora una volta, che alla domanda “Che cosa dobbiamo fare?” non abbiamo una risposta preconfezionata. Non abbiamo una soluzione, ma un metodo (riconoscere, interpretare, scegliere). Le soluzioni arrivano solo se ci mettiamo come comunità in ascolto dello Spirito che parla alla Chiesa oggi. 
  3. dal punto di vista accademico: passare dalla tentazione della competizione e del carrierismo allo stile della sinodalità (Cfr. Rm 12,10:  «Gareggiate nello stimarvi a vicenda»). 

È seguito un secondo momento in cui la tavola rotonda si è aperta al dibattito. Tra gli spunti di riflessione più significativi: il superamento della logica applicativa e deduttiva nell’ambito teologico-pastorale (Currò), l’impegno per la ricezione dei documenti sinodali nella Chiesa particolare (Sala), l’attenzione all’integrazione fra pastorale familiare e pastorale giovanile (Cavagnari). Il catecheta Giuseppe Ruta ha, infine, sollecitato i tre relatori ad approfondire il rapporto tra pastorale giovanile, educazione e catechesi. 

Il prof. Currò ha accolto la provocazione sottolineando la necessità per l’educazione e per la catechesi di un certo «rovesciamento» in senso sinodale: dal «fare per» all’«essere con». La pastorale giovanile del terzo millennio è una pastorale che non intende più i giovani come destinatari, ma che, a partire dai luoghi da loro abitati, ne condivide il vissuto e, per questo, educa ed evangelizza. Sala ha rilanciato l’invito che il Sinodo ha mosso affinché la catechesi trovi i modi più opportuni per far risuonare l’annuncio del Vangelo nel cuore dei giovani di oggi. Cavagnari ha, infine, ribadito che la dimensione evangelizzatrice e quella educativa sono inscindibili nell’unica azione pastorale della Chiesa. 

A seguito del momento dedicato alle domande, ha preso la parola il prof. Alberto Martelli, docente di Teologia dell’Educazione presso IUSTO e consigliere editoriale della ElleDiCi, che nelle sue conclusioni ha espresso gratitudine per la ricchezza e lo spessore degli interventi ascoltati. Nei testi che erano oggetto della Tavola Rotonda ha individuato dei tratti comuni: la fedeltà alla realtà (senza intellettualismi o settorialismi), l’attenzione all’identità ecclesiale, la riscoperta del polo antropologico (vocazione, donazione, corporeità, incontro). Come ulteriori approfondimenti ha suggerito alcune piste: il ruolo della liturgia nella pastorale giovanile, il rapporto tra Chiesa universale, diocesi e singole comunità, il digitale e la «pastorale online», il rilancio del tema eucaristico.                       

Al termine di questo incontro possiamo rilevare che il confronto tra il cardine teologico di Sala, l’orizzonte antropologico di Currò e la prospettiva evangelizzatrice di Cavagnari è stato un momento illuminante e fecondo per la riflessione di studenti, ricercatori ed operatori pastorali. Facciamone tesoro e continuiamo a lavorare insieme per una pastorale giovanile in chiave relazionale e solidale (Currò), popolare e sinodale (Cavagnari); vocazionale e familiare (Sala). Sguardi diversi, ma rivolti tutti verso l’orizzonte di «una Chiesa autentica, luminosa, trasparente, gioiosa» (DF 166)!

L’evento può essere rivisto cliccando qui:

Tavola rotonda online “Sguardi sulla pastorale giovanile”

Lunedì 26 aprile, dalle ore 15 alle ore 17, si terrà online la tavola rotonda “Sguardi sulla pastorale giovanile“, un confronto a partire da alcune recenti pubblicazioni. Intervengono i docenti della Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana:

Modera:

  • Marcello Scarpa, Istituto di Teologia Pastorale

Conclusioni:

  • Alberto Martelli, docente di Teologia dell’educazione – Istituto Universitario Salesiano di Torino

Università Pontificia Salesiana
Facoltà di Teologia – Istituto di Teologia Pastorale
Piazza dell’Ateneo Salesiano, 1 Roma
www.unisal.it

Italia – Webinar internazionale dell’Istituto di Catechetica dell’UPS sul nuovo Direttorio per la catechesi

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Dopo aver curato il numero monografico della rivista “Salesianum” (n.4/2020) sul Direttorio per la Catechesi, presentato alla Chiesa universale nel giugno 2020, l’Istituto di Catechetica della Facoltà di Scienze dell’Educazione (FSE) dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma ha coinvolto circa 80 esperti di tutti i continenti attraverso tre webinar (seminari on line) di riflessione e di confronto su questo importante documento edito dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.

La provenienza dei partecipanti è stata varia e rappresentativa: oltre che dall’Italia, sono state annotate presenze di connessione dall’Argentina, Brasile, Canada, Cile, Congo, Costarica, Croazia, Francia, Germania, Giappone, India, Lituania, Macao, Malta, Messico, Mozambico, Paraguay, Perù, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Stati Uniti, Slovenia, Ucraina, Vietnam.

Il primo webinar, del 27 gennaio, animato da don Ubaldo Montisci, Direttore dell’Istituto di Catechetica, ha previsto due relazioni, una del teologo pastoralista italiano don Gianni Colzani, su “Evangelizzazione e Chiese missionarie nel ‘Direttorio per la Catechesi’ (2020)” e l’altra del catecheta spagnolo don Miguel López Varela sul “Rapporto tra il Direttorio per la Catechesi e il pensiero pastorale di Papa Francesco”. Alle due relazioni hanno fatto seguito gli interventi dei partecipanti.

Il secondo webinar, guidato da don Giuseppe Ruta, ha avuto luogo il 25 febbraio con le relazioni del catecheta maltese don Carl Mario Sultana, sul tema “Il rapporto tra il primo annuncio e la catechesi di tipo kerigmatico”, e della teologa della liturgia suor Elena Massimi, FMA, sull’“Ispirazione catecumenale e mistagogica del nuovo Direttorio”. Altrettanto stimolanti e ricchi sono stati gli interventi e i contributi fatti pervenire prima dei due webinar e previamente messi a disposizione a tutti partecipanti.

Ci si è dati appuntamento, infine, per un terzo webinar che si terrà il 25 marzo, coordinato dal giovane catecheta indiano don Christy Lourdunathan, con l’obiettivo di sondare l’accoglienza del nuovo Direttorio nel mondo. Si spera che con questo terzo passo si possa offrire una panoramica complessiva sulla catechesi nelle varie parti del mondo, nei vari contesti continentali e nazionali. Ai cinque esperti che si stanno contattando, uno per ogni continente, si affiancherà la riflessione sul tema da parte di tutti i partecipanti che potranno offrire il proprio contributo mediante una traccia comune di lavoro.

A servizio della Chiesa e secondo lo spirito delle Costituzioni salesiane (art. 34), l’Istituto di Catechetica di Roma continua a dare il suo contributo di riflessione e di promozione per una nuova catechesi e una rinnovata evangelizzazione dei popoli, delle comunità e degli uomini e delle donne di questo tempo, con una naturale e congeniale preferenza per le nuove generazioni.

Accompagnare oggi i giovani alla scoperta della fede e del cammino vocazionale

Dal prossimo anno, settembre 2021 – Giugno 2022, la sezione torinese della Facoltà di Teologia dell’UPS (Università Pontificia Salesiana) organizza un itinerario per la formazione degli Educatori/Salesiani/Figlie di Maria Ausiliatrice/Operatori pastorali sul tema: “Accompagnare oggi i giovani alla scoperta della fede e del cammino vocazionale”.

I corsi saranno al mattino, ciascuno di 2 ore e sono riconosciuti (ECTS accademici) dalla sede centrale di Roma – UPS.

TEOLOGIA PASTORALE

Corsi per la formazione permanente.

  • Pastorale della famiglia (A. Bozzolo)
  • Sociologia della gioventù (F. Garelli)
  • Psicologia dell’adolescenza (T. Patrevita)
  • Psicologia ed educazione dell’era digitale (C. Tarditi – C. Chiavarino – A. Rocchi)
  • Pastorale giovanile vocazionale (K. Roncalli)
  • Bibbia e vocazioni (M. Pavan)
  • Teologia dello sviluppo umano (R. Carelli)

Per informazioni:

preside.torino@unisal.it – segreteria.torino@unisal.it
www.salesianicrocetta.it – www.torino.unisal.it
Presidenza: 011 58 11 262 – Segreteria: 011 58 11 260
Via Sebastiano Caboto 27, 10129, Torino

Seminario sul “Direttorio per la catechesi” all’Università Pontificia Salesiana

L’Istituto di Teologia Pastorale e l’Istituto di Catechetica dell’Università Pontificia Salesiana organizzano un Seminario di studio dal titolo: Direttorio per la catechesi: l’antico e il nuovo. Approfondimenti a partire dal numero monografico di Salesianum.

 Durante l’incontro si approfondiranno due aspetti rilevanti: il significato che il Direttorio assume per la riflessione catechetica e la pratica pastorale e il rapporto tra il documento e il recente Sinodo sui giovani. Sullo sfondo si colloca l’ultimo numero monografico della rivista Salesianum dedicato all’approfondimento da diversi punti di vista delle principali indicazioni presenti nel Direttorio.

Intervengono:

Ubaldo Montisci, introduzione al Seminario

Giuseppe Ruta: Il “Direttorio per la catechesi” nel contesto del cammino catechistico post-conciliare

Salvatore Currò: Pastorale e catechesi dei giovani tra Sinodo e “Direttorio”

Marcello Scarpa, conclusioni

Per partecipare: https://us02web.zoom.us/j/86829323012?pwd=YjhGZ1pBU3RaZy9RWFF2dlpndkJ1QT09

Meeting ID: 868 2932 3012

Passcode: 930920

UPS, il 15 ottobre inaugurazione dell’anno accademico

Pubblichiamo il comunicato stampa dell’Università Pontificia Salesiana sull’inaugurazione del nuovo anno accademico. Ricordiamo che per le norme vigenti contro la diffusione del COVID-19, l’ingresso sarà contingentato ai soli invitati. L’evento verrà trasmesso in streaming.

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Giovedì 15 ottobre 2020 l’Università Pontificia Salesiana inaugura il nuovo anno accademico.

L’evento, che segna anche la conclusione delle celebrazioni dell’80° dalla Fondazione, avrà una connotazione diversa dal solito a motivo dell’emergenza sanitaria che impone una partecipazione contingentata.

In rispetto delle disposizioni vigenti relative alla sicurezza delle persone e degli ambienti, l’ingresso sarà su invito, precedentemente confermato.

Come da tradizione, l’Inaugurazione prevede la Celebrazione eucaristica presieduta dal Rev.mo don Ángel Fernández Artime, Gran Cancelliere dell’UPS e Rettor Maggiore dei Salesiani, e l’Atto Accademico con la Relazione del Rettore, prof. don Mauro Mantovani, e la Prolusione che quest’anno sarà tenuta dalla prof.ssa Marica Branchesi, Astrofisica del Gran Sasso Science Institute.

L’Atto Accademico sarà trasmesso in diretta streaming sul sito dell’Università.

Tra gli invitati è prevista la presenza del card. Giuseppe Versaldi, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, della Sindaca di Roma Virginia Raggi, e di Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Pietro Sebastiani, Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Isabel De Oliveira Capeloa Gíl, Presidente della Federazione Internazionale della Università Cattoliche (IFCU), Andreas Corcorán, Vice Segretario Generale della International Association of Universities (IAU) e Michael Murphy, Presidente della European University Association (EUA).

Il saluto dell’UPS a don Carlo Nanni

Riportiamo il comunicato stampa dell’Università Pontificia Salesiana sulla morte di don Carlo Nanni, rettore magnifico emerito, scomparso domenica 19 luglio a Roma.

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Domenica 19 luglio 2020 alle 6:30 del mattino, il prof. don Carlo Nanni, Rettore magnifico emerito dell’Università Pontificia Salesiana, si è spento all’età di 75 anni.

A dare il triste annuncio è stato don Alvaro Forcellini, direttore della comunità salesiana della parrocchia Santa Maria della Speranza, adiacente al campus universitario, dove don Carlo era stato trasferito a settembre 2018. Qui, don Carlo si era dedicato primariamente all’impegno pastorale parrocchiale continuando, nel contempo, a prestare il suo servizio all’UPS fino all’inizio del lockdown dovuto all’emergenza sanitaria per la pandemia.

I funerali si svolgeranno martedì 21 luglio alle ore 11 nella Chiesa di Santa Maria della Speranza (Via Francesco Cocco Ortu, 19 Roma). La celebrazione sarà presieduta dal Rettor Maggiore dei Salesiani, don Ángel Fernández Artime.

La salma verrà poi traslata nel suo paese natale, Ischia di Castro (VT), dove alle 18 avrà luogo una seconda messa funebre.

Don Carlo Nanni, nato a Ischia di Castro (Viterbo) il 3 aprile 1945, era diventato salesiano nel 1962 ed era stato ordinato sacerdote il 18 marzo 1975 a Castelgandolfo (Roma).

Licenziatosi in Filosofia il 27 giugno 1968 presso il Pontificio Ateneo Salesiano, e in Teologia (specializzazione patristica e storia del dogma) presso la Pontificia Università Gregoriana il 12 giugno 1975, don Carlo conseguì anche la Laurea statale italiana in Filosofia il 26 marzo 1973 presso l’Università di Roma La Sapienza con una tesi in antropologia culturale dal titolo “La cultura d’origine nel processo d’inurbazione”. Ha ricoperto numerosi incarichi, fu Decano della Facoltà di Scienze dell’Educazione dal 1995 al 1998, riconfermato poi per un secondo triennio fino al 2001, e nominato Rettore magnifico dell’UPS dal 1° luglio 2009 fino al 15 luglio 2015.

Nella sua formazione ha sempre sentito fortemente il bisogno di coniugare laicità civile e comunitarietà ecclesiale, incarnazione nel territorio e ricerca dell’universalità cattolica “romana”, appartenenza ecclesiale e cittadinanza attiva, impegno nel sociale e ricerca del Regno di Dio e della sua giustizia, preoccupazione pastorale e vicinanza ai vissuti e ai cammini esistenziali dei giovani, di persone e di famiglie nelle loro concrete condizioni di vita.

Ripercorrendo gli anni della sua vita e in modo particolare quelli della sua attività all’Università Pontificia Salesiana, si resta ammirati per la costante e generosa dedizione con cui don Carlo ha svolto il suo servizio accademico di docenza, di ricerca e di impegno istituzionale.

La comunità accademica dell’UPS, in particolare generazioni di studenti, lo ricordano con affetto per l’allegria e l’attenzione ai giovani che lo contraddistingueva.