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Valdocco: l’Invio missionario della 153° Spedizione Missionaria Salesiana

Domenica 25 settembre, presso la basilica di Maria Ausiliatrice di Valdocco, il Rettore Maggiore Don Ángel Fernández Artime ha presieduto la Messa con l’invio missionario di 19 Salesiani di Don Bosco e 9 Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA). Di seguito la notizia pubblicata dal sito ANS.

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Domenica 25 Settembre, nella basilica di Maria Ausiliatrice, a Torino, il Rettore Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha presieduto la Messa con l’invio missionario di 19 Salesiani di Don Bosco e 9 Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA). Sei missionari salesiani non hanno ricevuto il loro visto in tempo. Per i Salesiani è stata la 153a spedizione missionaria, mentre per le FMA è stata la 145a spedizione missionaria.

Insieme al Rettor Maggiore e X Successore di Don Bosco, hanno concelebrato il suo Vicario, don Stefano Martoglio, il Consigliere Generale per le Missioni, don Alfred Maravilla, il Consigliere Generale per la Formazione, don Ivo Coelho, il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, don Miguel Angel García Morcuende, 20 Ispettori e tanti altri presbiteri.

Nell’omelia, Don Á.F. Artime ha ribadito che è grazie ai missionari se oggi il carisma salesiano è diffuso in tutto il mondo; senza di loro i salesiani sarebbero pochi e presenti solo in Italia.

“Il nostro modo di vivere insieme da tutte le parti del mondo è una parola profetica”

ha spiegato, osservando poi come la circostanza dell’invio missionario fosse l’occasione propizia per dire grazie al Signore per la chiamata missionaria di questi religiosi, una chiamata particolare all’interno della vocazione comune salesiana e in grado di trasmettere entusiasmo ai giovani nel nome del Signore, con cuore salesiano.

Il Successore di Don Bosco ha quindi ripreso il dialogo avuto la sera prima con i neo-missionari SDB e FMA:

“Oggi lo sguardo non può essere lo stesso dei tempi di Don Bosco, non andiamo ad insegnare a quelli che non sanno. Invece, andiamo a condividere la vita, offrendo quello che noi siamo e sicuramente ricevere molto di più che quello che offriamo”.

Commentando la Parola di Dio, il Rettor Maggiore ha sottolineato come il Vangelo della giornata fosse chiarissimo: c’è un uomo molto ricco, di cui non si sa il nome perché ha il cuore così duro da aver perso se stesso, e un povero di nome Lazzaro. Il problema non è la ricchezza, ma il cuore morto, incapace di vedere qualcosa oltre il proprio io e sentire compassione e misericordia.

“Non dimentichiamo che siamo nati per i ragazzi più poveri, non per fare chissà cosa, ma per incontrarli lì dove si trovano i più bisognosi in ogni parte del mondo”.

A volte non si tratta di povertà materiale ma del grande vuoto nel senso della vita e la solitudine estrema, a volte non manca niente, ma manca tutto.

“Prendetevi cura di voi, ma date il meglio di voi, date la vita tutti i giorni. Tanti ci aspettano senza conoscerci!”

ha esortato il Rettor Maggiore.

A seguito della professione di fede, si è svolto il solenne mandato e la consegna delle croci missionarie per mano del Rettor Maggiore. A nome di Madre Chiara Cazzuola, Madre Generale delle FMA, che non ha potuto presenziare, è stata suor Ruth del Pilar Mora, Consigliera Generale per le Missioni, a consegnare la croce missionaria alle missionarie.

“Carissimi fratelli e sorelle, Maria, Madre e Maestra, vi accompagni e vi protegga. A nome di Don Bosco e nella memoria della Prima Spedizione Missionaria, andate e annunciate ai giovani e ai poveri del mondo la gioia di Cristo risorto”

sono state le parole di invio di Don Ángel Fernández Artime, che hanno ricordato la Prima Spedizione Missionaria del 1875.

Animazione Missionaria ed Emarginazione e Disagio al Festival delle Migrazioni

Animazione Missionaria ed Emarginazione e Disagio parteciperanno alla quarta edizione del Festival delle Migrazioni, in programma a Torino dal 27 settembre al 2 ottobre. Il tema delle migrazioni, affrontato nelle sue possibili declinazioni, sarà al centro dei sei giorni tra dibattiti, proiezioni, incontri, spettacoli teatrali e concerti.

Ideato e organizzato da A.M.A. Factory, AlmaTeatro e Tedacà, si snoderà in luoghi diversi della città tra cui Valdocco, le sedi di Pastorale Migranti, l’ex Cimitero di San Pietro in Vincoli, la Scuola Holden, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e il Giardino Pellegrino a Borgo Dora.

Tra gli ospiti di questa edizione Cecilia Sala, Alex Zanotelli, Cecilia Strada, Baba Sissoko e Alberto Boubakar Malanchino. In collegamento, Tiziana Ferrario, Nico Piro, Asmae Dachan e Francesca Mannocchi.

 RETE 7 (canale 13 del d.t.), mediapartner del festival, darà voce ai protagonisti dell’evento all’interno del programma di interviste “Un caffè con…“, in onda ogni mattina alle 9.35 circa.

Valdocco si renderà protagonista dell’iniziativa mettendo a disposizione i propri spazi per i seguenti eventi:

Sala Sangalli

Martedì 27 settembre, ore 18.30
    • Tempo di Guerra“, un dialogo con Cecilia Sala, autrice e voce del podcast “Stories“, e Davide Demichelis, inviato e autore del programa televisivo “Radici“.
Sabato 1 ottobre, ore 16.30
    • Le resistenze, i conflitti e le migrazioni, un approfondimento sulla situazione politica di alcuni paesi per cercare di comprendere e raccontare una parte importante di flussi migratori.

Teatro Piccolo Valdocco

Venerdì 30 settembre, ore 10.00
    • Storie Fragili“, uno spettacolo di Yulita Ran sulla guerra e la fragilità del nostro mondo, realizzato con bambini ucraini e russi. Durante la presentazione spazio anche alla testimonianza di don Eligio Caprioglio, Direttore della Casa Salesiana di Chieri.
Venerdì 30 settembre, ore 21.00
    • A Come Srebrenica“, uno spettacolo di e con Roberta Biagiarelli che ricorda le vittime degli Interessi di Politica Internazionale.

Museo Casa Don Bosco

    • Mostra Missionaria “7 NON RUBARE: la giusta mercede”, nata dalla volontà dei ragazzi della Pastorale Giovanile Salesiana e dell’Incaricato dell’Animazione Missionaria don Marco Cazzato di realizzare un percorso aperto al pubblico che sia fonte di ispirazione e riflessione personale. La mostra intende offrire un percorso interattivo ed esperienziale che, a partire da uno dei 10 comandamenti, punta a evidenziare quei principi fondamentali che compongono e garantiscono la dignità della vita umana.

Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito e prenotabili sul sito www.festivaldellemigrazioni.it, dove è consultabile il programma completo.

Il festival si conferma un invito collettivo a incontrarsi per riflettere sulle resistenze culturali, sulla convivenza, sul concetto di comunità e accoglienza, che vede in dialogo la popolazione italiana autoctona e i migranti, intesi come soggetti attivi del territorio e non oggetti da studiare o raccontare.

Di seguito alcune immagini dalla Conferenza Stampa di presentazione, tenutasi il 22 settembre presso San Pietro in Vincoli e che ha visto la partecipazione di Valentina Bellis, Incaricata Ispettoriale del settore Emarginazione e Disagio. Incaricato Animazione Missionaria

Seminario Vocazionale: dal 3 al 5 ottobre 2022 a Torino-Valdocco

“Se ho fatto qualcosa di bene lo debbo a don Cafasso”

Dal 3 al 5 ottobre 2022 si riuniranno a Valdocco (Torino) rappresentanti sdb, fma e laici delle ispettorie della regione Mediterranea per un seminario di riflessione sul tema dell’accompagnamento personale dei giovani dai 18 ai 30 anni.

Attingendo alla ricca tradizione salesiana, a partire dall’esperienza di don Bosco con don Cafasso, i relatori e alcune figure significative (don Cimatti, don Quadrio e Bartolomeo Blanco) ci accompagneranno nella lettura del tempo che stiamo vivendo per individuare strade percorribili e opportunità per aiutare i giovani a diventare adulti.

CNOS-FAP: giornata di inizio anno a Valdocco

Martedì 6 settembre circa 450 persone dai 13 centri CNOS-FAP del Piemonte si sono riversati nel Teatro Grande di Valdocco per l’assemblea annuale dell’Associazione.

 

 

Ad aprire la giornata il saluto dell’Ispettore don Leonardo Mancini, che ha parlato della necessità di lavorare in rete tra le varie scuole e della sostenibilità ambientale, ribadendo l’importanza della presenza educativa salesiana sul territorio.

Don Alberto Martelli, delle risorse umane, ha poi parlato delle persone che compongono il CNOS-FAP e della loro importanza, legata al cambiamento che ha come obiettivo migliorare e migliorarci guardando sempre al futuro, un concetto cardine del dna di Don Bosco e dei salesiani.

A seguire Fabrizio Berta, a carico della progettazione, ha parlato delle modifiche in programma nella formazione professionale in Piemonte, che aprirà le porte a nuovi soggetti, e dell’importanza di raccogliere questa sfida. Ha poi proseguito citando il modo in cui le soft skills, sempre più richieste dalle aziende, siano parte intrinseca della pedagogia salesiana che punta da sempre a trasmettere valori, esempi e modi di affrontare la vita ai ragazzi, e vadano perciò inserite a piene mani negli zainetti degli studenti.

A concludere gli interventi Carlo Vallero dell’area finanziaria, che ha parlato dell’importanza degli investimenti per continuare ad offrire un’offerta formativa e gli strumenti necessari per garantire alle persone una scelta.


Dopo gli interventi si è tenuta la premiazione dei dipindenti che hanno festeggiato il 25° anno all’interno dei centri, seguita dalla messa nella Basilica di Maria Ausiliatrice alle ore 12:00. A concludere la giornata il pranzo tutti insieme.

 

La notizia è stata riportata anche sul settimanale della Diocesi “La Voce e il Tempo” con un articolo a cura di Marina Lomunno:

Il Cnos-Fap riparte da Valdocco

 

«L’intelligenza nelle mani»

come la definiva don Bosco, ovvero la formazione professionale, riparte da Valdocco dov’è nata e si è diffusa in tutti i 5 continenti dove sono presenti i salesiani. Martedì 6 settembre, l’associazione Cnos-Fap (l’ente di formazione professionale dei salesiani) Regione Piemonte, dopo due anni di pausa forzata a causa del covid, ha iniziato ufficialmente l’anno formativo 2022-2023 nella Casa madre a Maria Ausiliatrice: 450 formatori delle 13 sedi presenti Piemonte che erogano corsi di formazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro, si sono ritrovati a Torino Teatro Grande di Valdocco per confrontarsi, programmare e condividere le strategie per affrontare il futuro secondo la mission salesiana del

«Dare di più a chi ha avuto di meno».

E ripartire da Valdocco, dove opera il primo Centro di Formazione professionale e dove è nato, grazie a don Giovanni Bosco, il primo contratto di apprendistato, è un segno di continuità: la Torino dell’Ottocento con tanti ragazzi in difficoltà a progettare il proprio futuro ha molte analogie con il nostro tempo. Ha aperto l’incontro il presidente del Cnos regionale, don Leonardo Mancini, ispettore dei salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta, che ha sottolineato l’importanza del dialogo e del confronto nei centri e tra i centri, sul valore della presenza salesiana quale strumento educativo e

«sulla priorità assoluta che hanno i giovani, in modo particolare quelli più fragili».

Don Alberto Martelli, direttore dell’area Risorse umane, ha evidenziato alcune parole chiave: cambiamento per migliorare e non rimanere fermi, strutturale nel sistema salesiano, e gli obiettivi del cambiamento,

«in particolar modo verso un modello di più grande corresponsabilità».

Fabrizio Berta, direttore regionale dell’area Progetti, ha illustrato come muterà la Formazione professionale nel prossimo futuro e Carlo Vallero, direttore regionale dell’area Finanza, dopo aver presentato la situazione economica delle sedi piemontesi ha evidenziato la centralità dei Servizi al lavoro e dell’orientamento offerti dal Cnos in una congiuntura di cambiamenti e di crisi occupazionale. La mattinata, prima della celebrazione della Messa in Basilica e del pranzo insieme, si è conclusa con la premiazione dei formatori che hanno raggiunto 25 anni di attività nel Cnos-Fap.

Avvio anno pastorale: i consigli delle CEP a Valdocco

Il 2 settembre, presso il Teatro Grande Valdocco, si è tenuto l’incontro dei consigli delle Comunità Educative Pastorali dell’Ispettoria per l’avvio dell’anno pastorale.

È stata l’occasione per incontrarsi di tutti i consigli delle Comunità Educative Pastorali dell’Ispettoria, oltre all’avvio dell’anno pastorale con alcune riflessioni rilasciate dall’Ispettore che ha marcato alcuni punti cardine della proposta pastorale di quest’anno.

Ad aiutare ad entrare all’interno della tematica dell’interiorità apostolica, che è una dei cardini del quaderno di lavoro della proposta pastorale del MGS di quest’annno, don Rossano Sala che ha provato a comprenere come le figure di Maria e di San Francesco Di Sales possono aiutarci a vivere meglio da apostoli ben saldi all’interno di una spiritualità e di un rapporto col Signore.

 

Terza tappa del corso di preparazione alla professione perpetua nei luoghi di Don Bosco

Dal 16 al 22 agosto si è svolta la terza tappa di preparazione alla professione perpetua dei giovani confratelli d’Italia, vissuta in Piemonte sui luoghi di Don Bosco. Sono stati 18 i partecipanti, più il predicatore e il direttore.

La settimana di esercizi spirituali ha avuto inizio con il compleanno di Don Bosco, vissuto a Valdocco semplicemente con un vespro pregato nella Chiesa di San Francesco di Sales come inizio significativo per tutto il gruppo, seguito da un ritiro spirituale di cinque giorni presso la Casa di Spiritualità delle Suore della Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea ad Andrate (TO), predicato da Don Enrico Stasi, direttore del postnoviziato a Nave. Il tempo di silenzio, riflessione e condivisione fraterna e il posto tranquillo con un incredibile panorama hanno aiutato il clima di rigenerazione spirituale.

Domenica 21, penultimo giorno, i confratelli hanno vissuto a Colle Don Bosco una “giornata di deserto” con la celebrazione penitenziale e il sacramento di riconciliazione, concluso con la santa messa celebrata nel santuarietto di Maria Ausiliatrice del Colle. Il corso si è concluso lunedì a Torino Valdocco, dove ciascuno ha potuto meditare i posti di Don Bosco con calma e tranquillità.

Per concludere, si è celebrata la messa con il rinnovo della professione nella chiesa di San Francesco di Sales, ricordando Don Bosco che celebrava lì l’eucaristia ai suoi ragazzi e invocando San Francesco di Sales nell’anno giubilare del quattrocentesimo anniversario della sua morte.

Preparativi per la 153ª Spedizione Missionaria Salesiana

Sono in corso i preparativi per la 153ª Spedizione Missionaria Salesiana. In risposta all’appello missionario lanciato nello scorso 18 dicembre 2021 dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, 37 salesiani hanno presentato la loro disponibilità ad essere inviati come missionari. L’invio missionario sarà preceduto dal “Corso di orientamento per nuovi missionari” che si terrà al Colle Don Bosco a partire dal 1° settembre. I nuovi missionari sono ora impegnati negli ultimi preparativi per il viaggio in Italia.

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In risposta all’appello missionario lanciato nello scorso 18 dicembre 2021 dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, 37 salesiani hanno presentato la loro disponibilità ad essere inviati come missionari. Seguendo l’iter ormai consolidato, il Consigliere Generale per le Missioni, don Alfred Maravilla, è passato al livello successivo di discernimento, conferendo con i rispettivi Ispettore e Consiglio, come pure con i rispettivi Direttore e Consiglio della casa locale, in merito all’idoneità missionaria dei candidati, e si è anche assicurato che questi fossero stati precedentemente accompagnati spiritualmente.

“È una parte importante del discernimento, perché conoscono molto bene il candidato. Vogliamo anche assicurare che il candidato sia stato accompagnato per discernere la propria vocazione missionaria

ha spiegato Don Maravilla.

Sebbene sia un requisito essenziale che ogni candidato sia sempre aperto a essere inviato dove il Rettor Maggiore lo mandi, in realtà c’è sempre un buon dialogo con ogni candidato riguardo alla sua possibile destinazione missionaria”

ha aggiunto.

La destinazione di ogni missionario viene poi presentata al Rettor Maggiore e al Consiglio Generale per l’approvazione. Il prossimo invio missionario, che si terrà il 25 settembre nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco, sarà composto da 25 missionari, provenienti dalle regioni Africa-Madagascar, Asia Sud, Asia Est – Oceania e Interamerica della Congregazione, e che saranno inviati in Africa, Asia Est, America-Cono Sud e Europa Centro Nord.

L’invio missionario sarà preceduto dal “Corso di orientamento per nuovi missionari” che si terrà al Colle Don Bosco a partire dal 1° settembre. I nuovi missionari, membri della 153ª spedizione missionaria, sono ora impegnati negli ultimi preparativi per il viaggio in Italia.

Una giornata dedicata a Giovanni Massaglia, allievo di Don Bosco e amico di Domenico Savio

Lo scorso 15 agosto, nella Chiesa della Madonna della Neve a Marmorito Santa Maria di Aramengo (Asti), si è tenuto un pomeriggio dedicato al Chierico Giovanni Massaglia, allievo di San Giovanni Bosco e amico di San Domenico Savio.

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Lo scorso 15 agosto, nella frazione di Marmorito Santa Maria di Aramengo (Asti), suo luogo d’origine, si è svolto un pomeriggio dedicato al Chierico Giovanni Massaglia (1° maggio 1838 – 20 maggio 1856), Testimone della Fede, allievo di San Giovanni Bosco e amico di San Domenico Savio.

L’evento, svoltosi nella Chiesa della Madonna della Neve, è stato avvalorato dalla presenza e dall’intervento di don Giovanni Rolandi, SDB, Direttore del Colle Don Bosco e organizzato e patrocinato dalla Parrocchia S. Antonio Abate di Aramengo (rappresentata dal Parroco Don Giovanni Villata, coadiuvato dallo storico locale Beppe Moiso), e dal Comune di Aramengo (rappresentato dal  Sindaco Giuseppe Marchese), realtà comunitarie che hanno custodito e tramandato fino ad oggi la fama di santità di Giovanni Massaglia. Ovviamente, il cuore della tradizione locale consiste nelle memorie della Famiglia Massaglia (rappresentata dalle sorelle Angela e Maria Teresa Massaglia), che, a livello di archivio storico privato, ne custodisce il materiale scolastico e le reliquie.

I vari momenti commemorativi, che hanno messo in luce il suo ritratto pittorico, la chiesa in cui sbocciò la sua vocazione ed il caseggiato in cui nacque e morì, dove è stata inaugurata una targa commemorativa, hanno accompagnato la proiezione del cortometraggio “Vita di Giovanni Massaglia e Domenico Savio secondo la storia”, curato da Ornella Ceruti di Nebbiuno (NO). Premesso che la tradizione salesiana resta quella fondamentale ed insostituibile, nell’ultimo decennio, la Ceruti ha raccolto, documentato, restaurato e coniugato tutte le tradizioni che raccontano la vita di Giovanni Massaglia e Domenico Savio, amici inseparabili. Il risultato editoriale sono tre libri (pro-manoscritto, edizione extra commerciale), più un opuscolo che li riassume in poche pagine ricche di illustrazioni, dal quale è stato tratto il cortometraggio.

La rigorosa ricostruzione storica, svelando l’inedita biografia del suo “vero amico per le cose dell’anima”, arricchisce la biografia di Domenico Savio e, in definitiva, riporta in primo piano la Compagnia dell’Immacolata Concezione, personificazione dell’apostolato dei giovani tra i giovani, che costituisce il frutto maturo e duraturo della loro amicizia umanamente e cristianamente perfetta.

Giovanni era il primogenito dei coniugi Pietro Massaglia di Marmorito (frazione e parrocchia di Santa Maria) e Maria Garesio di Mondonio, contadini benestanti e distinti, perché proprietari ed istruiti. Nel 1853, all’età di 15 anni, avrebbe potuto passare dall’Educandato di Cocconato, sede del ginnasio inferiore, al Collegio di Chieri, sede del ginnasio superiore. Invece, manifestando il suo indirizzo vocazionale, suscitò la contrarietà paterna, che lo spogliò di tutto e lo portò a Torino, in cerca di un benefattore disposto ad accasarlo e a patrocinare i suoi studi in direzione del sacerdozio. L’incontro con Don Bosco decise in positivo anche il futuro di Domenico Savio, perché gli procurò l’amicizia sostenitrice, grazie alla quale riuscì a “farsi santo, e presto santo”. Infatti, essendo più avanti di quattro anni nell’età e negli studi ed essendo entrato nel Convitto dell’Oratorio un anno prima, il Massaglia fu per il Savio un provvidenziale fratello maggiore. Si conobbero nel 1853 a Mondonio, terra comune. A Valdocco, convissero nell’anno scolastico 1854/55 e nella prima metà del successivo. Ad accomunarli, fu “l’innocenza della vita e la perseveranza nel bene sino all’ultimo respiro”, attestata da Don Bosco, coronata da doni carismatici, registrati e resi noti da Don Michele Molineris in una pubblicazione del 1971:

“Avevano le stesse disposizioni morali, volevo dire mistiche, che creano appunto un santo da altare”.

Giovanni era un bel giovane, di buona statura e costituzione forte, molto promettente negli studi. Il 30 settembre 1855, fu rivestito dell’abito da chierico, da Don Bosco in persona, ai Becchi. Lasciò incompiuto il primo anno del corso seminaristico di filosofia. Appena diciottenne, morì in famiglia, a tre mesi dal rientro per malattia polmonare. Domenico, debole di polmoni fin dall’infanzia, lo raggiunse in Paradiso una decina di mesi dopo, quasi quindicenne.

 

Basilica Maria Ausiliatrice: Festival Internazionale Arthur Schnabel di giovani concertisti

Si riporta di seguito il programma del Festival Internazionale Arthur Schnabel di giovani concertisti promosso dalla Basilica Maria Ausiliatrice Torino – Valdocco assieme alla Società dei Concerti di Torino e previsto nelle serate del 28-29-30 luglio 2022 presso la Basilica (Via Maria Ausiliatrice 32- Torino).

PROGRAMMA

Festival Internazionale Arthur Schnabel
di giovani concertisti

28, 29 E 30 LUGLIO 2022
Ore: 20.30 – 22.30
Via Maria Ausiliatrice 32- Torino

GIOVEDÌ 28 LUGLIO

Andrea Pioppo – Pianoforte
Beatrice Vaccari – Soprano
Davide Massacci – Pianoforte
Luca Castiglioni – Pianoforte

VENERDÌ 29 LUGLIO

Paolo Salvi – Pianoforte
Francesco di Giorgio – Violoncello
Giovanni Claudio di Giorgio – Violino
Leonardo Francescon – Pianoforte

SABATO 30 LUGLIO

Francesco Bregnocchi – Pianoforte
Camilla Vaccarini – Violoncello
Emanuele Savròn – Pianoforte
Fabio Bussola – Chitarra
Irene Sacchetti – Flauto traverso
Giulio Corrado – Pianoforte

Nel solco dell’esperienza educativa di don Bosco che affermava con passione che “un’oratorio senza musica è come un corpo senz’anima” questi appuntamenti organizzati con la Società dei concerti di Torino vogliono essere uno spazio di valorizzazione dei giovani e di esperienza di quel sacro bello che la musica stessa veicola.

Don Michele Viviano – Rettore della Basilica Maria Ausiliatrice

Tirocini, stage, apprendistato, l’importanza del tutor aziendale – LA STAMPA

Il 30 giugno 2022, il quotidiano LA STAMPA nella sezione Tuttosoldi, a cura di Sandra Riccio, ha ripreso e pubblicato l’articolo dell’evento Step-Up progetto Erasmus+ svoltosi a Torino Valdocco.

 

Scrive così:

Si è svolto a Torino l’evento conclusivo dedicato a Step-Up progetto Erasmus+ nella Sala Sangalli dell’istituto salesiano Valdocco. L’evento, promosso dall’Associazione Cnos-Fap Regione Piemonte, ha permesso di presentare il percorso svolto da Step-up fino ad oggi nell’identificare un modello di formazione per i tutor aziendali che hanno in carico i giovani in tirocinio, stage, apprendistato e formazione duale. La formazione in impresa è infatti parte integrante del percorso formativo ed educativo dei ragazzi e delle ragazze; inoltre le figure chiave dei tutor aziendali sono la base per la buona riuscita di questa attività che ha come scopo finale l’inserimento lavorativo.

Dopo l’introduzione ai lavori di Fabrizio Berta della Direzione Generale Cnos-Fap Regione Piemonte, si è passati al primo momento di confronto sul tema «Il tutor aziendale fa la differenza se…» moderato da Andrea Gavosto, direttore Fondazione Agnelli, al quale hanno preso la parola il vice direttore Unione Industriali Torino Riccardo Rosi, la responsabile del Settore Studi, Statistica e Orientamento al lavoro e alle professioni della Camera di commercio di Torino Barbara Barazza, il direttore generale Api Torino Luca Sanlorenzo, e il direttore del Centro Einaudi Giuseppe Russo. […]

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