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Salesiani Valsalice: Valsa non si ferma, anche in Dad

Le attività del Valsalice non si fermano grazie alla didattica a distanza. Di seguito tutte le iniziative messe in campo dalla Scuola Paritaria Salesiana di Valsalice.

(13 DICEMBRE 2020)

Valsa non si ferma, anche in Dad

Purtroppo la pandemia di questi mesi ci ha impedito di svolgere in presenza lezioni ed attività ma la continuità didattica e il percorso formativo della nostra scuola non si è interrotto. Memore del lavoro svolto in primavera e sorretto dagli attestati di stima e condivisione pervenuti, Valsalice ha continuato a “fare” scuola seppur in maniera non tradizionale. All’interno e fuori dall’orario scolastico in mod0 da permettere a tutti i ragazzi di completare il loro sapere anche attraverso altre occupazioni.

Tra le proposte

  • l’incontro con Patrizia Saccà, atleta paraolimpica di tennis tavolo all’interno di un percorso formativo nelle ore di Educazione Fisica;
  • l’incontro organizzato dall’area di Scienze per i quarti anni con la dot.ssa Guermani, il dott. Potenza e il dott. Giacardi sul tema dei trapianti e delle donazioni d’organo con intervento di una paziente trapiantata;
  • la partecipazione nell’ambito di Fisica dei quarti e quinti anni dello Scientifico all’International Cosmic day e  ad una Masterclass sul progetto Fermi;
  • un “Caffè letterario” aperto ad un gruppo di fidati “lettori” tra Biennio e Triennio in cui si discute di libri e di altre forme narrative;
  • la visione in streaming della commedia di Plauto “Epidicus” per tutto il liceo Classico e per i terzi anni dello Scientifico;
  • l’inizio del progetto di PCTO per due classi del terzo anno che vedrà la creazione di un ipertesto dantesco;
  • il termine della realizzazione del cortometraggio “L’eletto” della 3 classico A inserito all’interno del PCTO;
  • la ripresa dall’inizio di ottobre dell’attività del Salice con post quotidiani su Instagram e sul giornale online di contenuti giornalistici;
  • la ripresa degli incontri dell’MGS del Biennio e del Triennio;
  • lo svolgimento per le classi del terzo anno del Corso di salute e sicurezza per il PCTO;
  • la partecipazione della 3 sc B e 4 sc B all’incontro con il dott. Manfredi dell’AIRC nell’ambito del progetto “Incontri per la ricerca
  • lo sportello a distanza per allievi in difficoltà scolastica
  • gli incontri di orientamento per l’Università
  • la partecipazione di alcuni allievi a “Politicall

Non solo: in questi giorni stanno ripartendo molte attività extracurricolari che caratterizzano il nostro carisma e le iscrizioni sono state moltissime, a sottolineare la volontà di non perdere il legame, nonostante la distanza, con la scuola e con i compagni.

Sono in procinto di riprendere

I GRUPPI FORMATIVI E DI VOLONTARIATO con referenti don Mario e Donatella Da Rios

IL CORSO DI ORIENTAMENTO FILOSOFICO “STAY HUNGRY, STAY FOOLISH” (prof. Borrione)

IL CORSO DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA “SCIENTIFICAMENTE DIVULGANDO” (prof. Codebò, Garino, Melchionda)

LA WEB RADIO (prof. Montersino)

LA PALESTRA DI MATEMATICA (prof.ssa Micheletti)

IL CORSO DI PREPARAZIONE AI TEST UNIVERSITARI (prof. Varaldo)

“Aspettando Natale” a Valsalice si dice Valsathon

“Aspettando Natale”, il classico appuntamento di scambio di auguri natalizi del Liceo di Valsalice quest’anno si è svolto online con l’iniziativa Valsathon come si riporta nell’articolo apparso su Il Salice a cura di Vittoria Dante e Giovanni Ricci.

Nonostante non sia stato possibile festeggiare tutti insieme nel cortile come ogni Natale, Valsalice ha organizzato “Valsathon”, una diretta streaming sul canale YouTube del Liceo per fare gli auguri a tutta la famiglia della scuola, dai genitori ai professori agli allievi passando dai salesiani. Valsathon si è svolto anche per le Medie con la formula del Meet. Valsathon richiama esplicitamente associazioni benefiche ben più illustri, ma Valsalice in quest’anno particolare si è proposto di finanziare il nuovo reparto di nefrologia e gastroenterologia dell’ospedale Regina Margherita.

La serata è stata caratterizzata da video realizzati dalle classi, la canzone “Mary did you know” cantata dal gruppo MGS, un video sulla vita quotidiana e un divertente backstage con Donatella Da Rios, Don Mario e gli auguri del Preside. La serata è stata registrata in modo tale da poterla rivedere anche dopo Natale.

Prof. Paolo Accossato

Esami di Maturità a Valsalice: diciassette volte 100!

Ottimi risultati agli esami di maturità del Liceo Salesiano di Valsalice. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera con qualche scatto dei ragazzi e delle ragazze che quest’anno hanno affrontato l’esame di Stato.

Diciassette volte 100

Un Esame diverso, figlio del Covid. Non più facile ma semplicemente differente. La Matura seguìta alla chiusura per coronavirus ci ha fatto capire alcune cose, sicuramente prima scontate ma altrettanto certamente non pienamente comprese. Via, a ruota libera.

L’importanza del contatto. La necessità quasi fisica di riallacciare gli sguardi. Esame in presenza lo hanno chiamato: essere presente significa esserci e non demandare ad uno schermo la verifica della propria identità. Noi siamo in quanto persone, docenti ed allievi, non conglobati di pixel. “Vi ringrazio per l’attenzione e posso dire di essere contento di avervi rivisto dopo tanto tempo” ha detto un ragazzo prima di lasciare l’aula al termine dell’esame. E’ stata la frase più intensa degli interi lavori di Maturità. “Contento di avervi rivisto” perchè per tre mesi quel contatto visivo attraverso lo schermo significava solo meccanicamente “vedersi”. La vista è altro, se no perchè Dante avrebbe demandato a questo organo la comprensione di Dio? Quel ragazzo era felice e lo eravamo anche noi. E non (solo) per l’esame.

L’utilità della Dad. Mai etimologia fu più opportuna. “Utile” deriva dal latino “utor” che significa usare, servirsi di. Della didattica a distanza ci siamo serviti, l’abbiamo utilizzata. Subito (in senso di tempo) e al meglio (in senso qualitativo). I docenti l’hanno utilizzata, gli allievi ne hanno fruito. La Dad è stato il meccanismo per non spegnere la luce, lo strumento piegato alla didattica e non viceversa. Non può che essere così in un sistema culturale di trasmissione di saperi in cui l’uomo è ancora al centro. Poteva essere un salto nel buio, alla maturità abbiamo sperimentato che non è stato così. La paura poteva essere che i concetti trasmessi durante la didattica a distanza non si fossero radicati, non fossero diventati “sapere”. Non è stato così e i ragazzi lo hanno dimostrato con esami tutti all’altezza.

L’emozione del ringraziamento. Tante volte si è detto che oggi i grazie non hanno più luogo nella società moderna. Tutto è dato per ovvio, anche nell’educazione, anche nell’insegnamento. Il riconoscimento di un cammino culturale ed umano compiuto insieme scivola nella superficialità della percezione di chi vede tutto per scontato. Per fortuna non è sempre così ed allora quando un presidente di commissione chiede al termine del colloquio ai maturati come questa scuola li ha educati, cosa di loro ha tratto fuori (e-ducere significa proprio quello), è corroborante sentire dalla parola sincera dei ragazzi il grazie per le iniziative culturali e formative, l’interesse per la crescita della persona, gli sforzi per l’aiuto nel cammino.

Giusto, anche i risultati. Parole, parole, parole. Perchè i numeri quest’anno sono un po’ più nascosti. Niente tabelloni affissi, il covid nega l’emozione della lettura diretta e dal vivo dei risultati finali. Un altro rito di passaggio che vola via come le sentenze della Sibilla portate via dal vento. I numeri però ci sono e oltre a definire, parlano. E ci dicono che di quattro sezioni (due di Scientifico tradizionale, una di Scienze Applicate, una di Classico) alla fine sono sbocciati diciassette 100 (6 con lode di cui 3 nella sola classe del Classico) su un totale di 82 maturandi, più del 20% dei candidati. Più altre 15 valutazioni comprese tra il 90 e il 99 a sottolineare la bontà del lavoro svolto.

(30 giugno 2020)

Valsalice: l’Ordine dei Giornalisti premia il Salice

Per la seconda volta negli ultimi tre anni “Il Salice“, la rivista scolastica del Liceo Valsalice di Torino è stato scelto tra i vincitori della XVII edizione del concorso “Il giornale e i giornalismi nelle scuole” bandito dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

L’Ordine dei Giornalisti premia il Salice

Siamo lieti di comunicare che il giornale scolastico realizzato dai ragazzi della vostra scuola è stato scelto tra i vincitori della XVII edizione del concorso “Il giornale e i giornalismi nelle scuole” bandito anche quest’anno dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.

Sul sito www.odg.it sono disponibili gli elenchi delle scuole vincitrici, suddivise per grado scolastico.

La notizia è stata pubblicata anche sulla pagina Facebook del Consiglio nazionale @ODG.OrdinedeiGiornalisti

A breve provvederemo all’invio, per posta ordinaria, del diploma e della medaglia intitolati alla scuola, che purtroppo quest’anno per l’emergenza sanitaria non abbiamo potuto consegnarvi nella tradizionale cerimonia.

Nel congratularmi, a nome dell’Ordine nazionale dei giornalisti, per il risultato ottenuto dal vostro giornale scolastico, invio gli auguri per una serena estate.

Già nel 2018 siamo andati a Cesena a ritirare il premio in un clima di grande amicizia e collaborazione con le altre scuole e con l’Ordine che, non dimentichiamolo, rappresenta i giornalisti italiani. E all’Ordine dei Giornalisti va il nostro grazie per aver saputo valorizzare il grande lavoro svolto. Un riconoscimento di questo tipo valorizza dunque il nostro impegno che si inserisce all’interno di un percorso iniziato 35 anni fa e interamente costruito, parola dopo parola, dai ragazzi della redazione.

Quest’anno sono più di 60, hanno fatto gruppo e squadra prima e dopo il lockdown continuando a partecipare alle redazioni anche quando la scuola era chiusa. Hanno scritto, postato, condiviso pareri ed impressioni. Hanno incontrato professionisti, creato opinione, usato ogni mezzo di comunicazione (da Instagram al web) per parlare di sè e del mondo.

Questa medaglia va a riconoscere il lavoro di Martina e Rachele, la straordinaria curiosità e il vivace desiderio di comunicare con professionalità ed abnegazione di un gruppo che si chiama tecnicamente redazione ma che non è difficile definire come qualcosa di più grande.

Il Salice: un libro per tutte le stagioni

La Redazione Il Salice del Liceo Salesiano di Valsalice propone alcune letture per questo periodo di quarantena. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

I giorni di quarantena non si contano più sulle dita di una mano, la bella stagione avanza, la voglia di uscire è direttamente proporzionale alla severità delle misure adottate. Sembra uno scenario catastrofico. Poi il nostro occhio cade su quel volume, forse dimenticato sul comodino, bastano pochi minuti per entrare nella vita di un altro. E iniziare a viaggiare, al ritmo di sillabe e immagini che si rincorrono.

Un romanzo, un saggio, un fumetto. Un caleidoscopio di storie e di modalità narrative in cui perdersi e riscoprire, come allo specchio, l’immagine di noi stessi, degli altri, del mondo che ci circonda. E’ questo il potere dei libri.

Noi del Salice abbiamo provato a riunire i titoli che ci stanno accompagnando in queste settimane. Un altro modo per rimanere soli, ma in compagnia. Buona lettura!

Il Grande Gatzby – Francis Scott Fitzgerald

Jay Gatsby è un uomo invidiato da molti, quasi da tutti gli abitanti di New York ed altri, ma dietro la sua ricchezza e potenza si cela la sua condanna a vivere nella propria infelicità. Si direbbe un uomo felice e spensierato ma tutto ciò che fa, tutte le famose feste che organizza sono niente meno che il frutto del mondo che ha costruito attorno alla propria immagine. Questo romanzo ha la particolare peculiarità di riflettere la vita di ogni lettore all’interno della narrazione ed è sicuramente da scoprire e capire ogni volta che lo si legge.

Arianna

Il Conte di Montecristo – Alexandre Dumas

Edmond Dantès è un marinaio che sembra avere tutto dalla vita: una posizione di prestigio, degli affetti cari, una fidanzata che sta per diventare sua moglie. Tutto questo viene però ben presto sconvolto da qualcuno che ambisce alla sua fortuna e per invidia lo conduce in prigione. Dopo quattordici anni di reclusione riuscirà ad evadere, a comprendere com’è cambiato il mondo durante la sua assenza e a vendicarsi contro i suoi nemici. Un romanzo complesso, di cui la vendetta, la giustizia e il perdono sono i capisaldi, e i ricchi colpi di scena impediscono al lettore di staccarsi dalle pagine del libro.

Elena

Heart Talk. Il cuore parla. – Cleo Wade

Durante questa quarantena mi sono per lo più dedicata alla lettura di libri di poesia, e questo è uno dei miei preferiti, di dato che non si tratta solo di poesie ma anche di riflessioni riguardo alla vita e al nostro comportamento. Credo che possa riuscire a farci aprire gli occhi su determinate questioni o aiutarci anche in momenti difficili quando, magari, non si ha voglia di parlare. Trovo che sia un libro molto originale, che sembra più un diario, in cui anche la stessa autrice ha lasciato degli spazi bianchi in modo tale da permettere anche a noi lettori di dare la nostra opinione riguardo ai pensieri esposti.

Giorgia

Altra Voce – I Salesiani rispondono presente!

La testata giornalistica online Altra Voce dedica un articolo all’impegno portato avanti in questo tempo difficile da parte di alcune opere salesiane del Piemonte, le quali si sono dimostrate “presenti” in questo periodo di emergenza sanitaria. Ne sono un esempio la Scuola Paritaria Salesiana Valsalice, l’opera salesiana di Rivoli – Cascine Vica e l’opera dei Salesiani di Cuneo. Di seguito l’articolo pubblicato il 3 maggio a cura di Alessandro Ritella.

CORONAVIRUS: I Salesiani rispondono presente!

Questo ultimo periodo ci ha fatto riscoprire un sentimento particolarmente andato in disuso prima dell’emergenza. Ci ha rimesso gli occhi, la mente e il cuore di fronte ad una realtà: da soli non ci si salva e soprattutto non si va da nessuna parte. Soprattutto ci sta facendo comprendere che noi non siamo individualità fina a sé stessa, ma siamo comunità. Come umani, necessitiamo dei rapporti con le altre persone ed è forse il più particolare aspetto di cui proviamo nostalgia.

Altra Voce si è impegnata a portare all’attenzione di tanti esempi nobili e talvolta originali di questo tempo di prova. Ci si è messi ad ascoltare tutti perché si crede bello ed importante ascoltare anche iniziative virtuose ed originali. Fra queste non sono mancate quelle messe in piedi organizzate con grande attenzione al contesto dai Salesiani di Don Bosco, che in Piemonte gestiscono diverse scuole e molti centri giovanili, ultimamente almeno da un punto di vista fisico lasciati deserti dagli allievi, dalle famiglie, dai giovani, dai ragazzi.

Abbiamo parlato con i direttori di alcune opere e questo è quello che ci hanno detto.

Da Valsalice, istituto scolastico in collina a Torino composto dalla scuola media e dai licei classico, scientifico e delle scienze applicate, il direttore don Piermario Majnetti ci racconta

“la maniera migliore per rispondere a questa emergenza, oltre alla preoccupazione di proseguire nell’attività scolastica, fosse avviare una serie di iniziative per far sentire meno soli i ragazzi, inizialmente entusiasti dalla notizia in quanto stava terminando il ponte di Carnevale, però poi colpiti duramente dalle forti restrizioni. Successivamente abbiamo compreso che fosse utile anche sostenere le famiglie, spaventate da queste giornate di quarantena caratterizzate da pigrizia e noia. Per questo abbiamo avviato #valsaaltuofianco. Ogni lunedì mattina sul registro elettronico si condivide sul registro elettronico la lettera del lunedì scritta dal direttore che affronta varie tematiche. Frequentemente in questo periodo mi sto impegnando nel contatto telefonico e via posta elettronica soprattutto con le famiglie più provate dalla malattia. Per la Quaresima, essendo una scuola cristiana, si è dato vita a un cammino di preparazione e in occasione della Pasqua sono stati inviati videomessaggi con auguri pasquali da tutti gli insegnanti. Si sono organizzati con tutte le classi momenti conviviali virtuali chiamati per esempio “il Té col direttore” o “il Té con il coordinatore” oppure ancora “il Té con le mamme”, organizzati dalle insegnanti donne con le mamme degli allievi di ogni classe. Sono nate la rubrica “C’è posta per te”, che consiste nell’invio di lettere come simbolo di incoraggiamento, ed una rubrica “Per guardarsi negli occhi”, in cui chi desidera può incontrare i suoi insegnanti per condividere un po’ di quanto si sente di dire. Si sta riuscendo a trasmettere tramite Meet, lo strumento che stiamo usando per le iniziative, la Santa Messa domenicale in streaming. Un insegnante si è dedicato alla rubrica di passatempo enigmistico e si è pure proposta una rassegna di film, alla quale, quando si riesce, segue una sorta di cineforum. Ultima ma non ultima è l’attivazione recente di un fondo di solidarietà apposito per sostenere le famiglie attualmente in difficoltà dalla crisi a cui quelle che hanno contribuito hanno risposto positivamente. Il doppio versante che ci si è proposti da subito era proprio la prosecuzione con i mezzi a disposizione dell’anno scolastico e una forma di accompagnamento emotivo alla persona. Abbiamo ragazzi ancora adolescenti o anche più piccoli se si pensa ai ragazzi delle medie e del biennio superiore. Non è sempre semplice fare lezione da casa propria perché si vive in un’emergenza che può avere colpito anche componenti della propria famiglia. Naturalmente abbiamo implementato il sostegno ai ragazzi in difficoltà sia quelli più provati sia quelli più problematici con l’apprendimento. Sono state molto gradite la lettera del lunedì in quanto ha accomunato tutti dai più piccoli ai più grandi su un tema. É come se ci fosse un epicentro che fa girare le riflessioni verso l’interno e permette di creare un linguaggio comune attorno ad argomenti comuni”.

Don Piermario ci dice come spesso si ritrovi a scrivere email e rispondere a genitori e adulti preoccupati o in particolare criticità in questo periodo.

Alla casa di Rivoli – Cascine Vica, che comprende oratorio, parrocchia, cinema teatro e sportiva, il direttore don Claudio Giovannini ci racconta che le iniziative sono nate dal dispiacere di non poter vivere soprattutto con gli animatori più grandi il percorso in preparazione e dopo la Pasqua e da qui è emersa la proposta di vivere gli stessi momenti di formazione e di preghiera attraverso gli strumenti multimediali. L’aspetto più innovativo è la settimana di ComunitAPP, sviluppata tramite Whatsapp. Siccome l’approccio è stato molto apprezzato, allora si è proseguito dopo la Pasqua con OttavAPP dato che per i Cristiani questa festività dura otto giorni. Nelle ultime due settimane si è portato avanti nelle riflessioni il tema delle beatitudini declinato nell’ottica della famiglia grazie anche all’ausilio di materiale presente sul web. La parrocchia sta portando avanti per i ragazzi più piccoli una forma di catechismo online. In tutte queste iniziative il meccanismo funziona grazie ai canali social dell’oratorio, Facebook e YouTube soprattutto.

“Pensiamo che la Pasqua è un importante appuntamento, non prepararsi per niente e non celebrare le funzioni sembrava una prospettiva triste”.

Si sta valutando, nonostante il fatto che sia impegnativo, se può essere riproposto come strumento per allacciare contatti anche verso chi più raramente si ferma nell’ambiente oratoriano.

A Cuneo sin da subito hanno compreso che non sarebbe stata un breve tempo. Ci racconta il responsabile dell’oratorio don Alberto Goia che inizialmente hanno portato avanti l’attività ordinaria virtualmente parlando con i più grandi, quindi gli incontri con i ragazzi delle superiori e dli universitari, fino al Triduo Pasquale. Gli animatori hanno organizzato anche la Via Crucis realizzando filmati. Dopo questi incontri più spirituali, una ottantina di ragazzi si stanno ritrovando con il Corso Animatori a livello formativo. Negli ultimi giorni sempre in videochiamata si è fatto un incontro che si sarebbe dovuto tenere in maggio con il Sindaco ed il Presidente della provincia. Quando è partito ufficialmente il lockdown ci si è attivati per due servizi. Uno è la spesa a domicilio per anziani, persone positive al Covid19, persone in quarantena – a Cuneo la chiamano “La spesa che non pesa” – attraverso un numero telefonico raggiungibile e grazie alla collaborazione con alcuni enti che seguono la Terza età e la Coop. Finora più di 190 consegne. Grazie agli animatori volontari del triennio e universitari. L’altro servizio è svolto grazie alla Caritas parrocchiale, che, non potendo più consegnare viveri, si è impegnata grazie anche al Banco Alimentare e ai benefattori per i pacchi ai suoi assistiti che vengono consegnati dai ragazzi del biennio e dalle famiglie che hanno scelto di impegnarsi da tre settimane. Più di 80 nuclei vengono aiutati. Infine da una richiesta del Consorzio, in collaborazione con associazioni presenti, si è scelto di accogliere alcuni senza fissa dimora nell’oratorio, categoria più a rischio rispetto ad altre. Va bene #iorestoacasa, ma per loro è impossibile. Le persone che accogliamo dormono in un dormitorio della croce rossa vicina. E da mezzogiorno alla sera vengono smistati da noi, da un’altra parrocchia vicina e da una Casa del Quartiere molto attiva in città. Ogni giorno si accoglie una decina di persone. Come stiamo rileggendo l’oratorio come una casa. È particolare vedere l’oratorio vuoto, ma con altre persone che vivono il posto come una casa – dalle parole di un giovane, che come altri oratoriani è contento di sapere che l’oratorio continui comunque la missione di Don Bosco. Altra proposta un po’ più informale è quella dei contatti con gli appuntamenti di preghiera o di celebrazione in streaming sui canali social della comunità, come la preghiera delle 17:00 condivisa anche dagli animatori, le celebrazioni, la condivisione della Parola di Dio al venerdì sera, la prossima preghiera del Rosario nel mese di maggio.

Forse certe opere di solidarietà e di generosità sono viste come scontate da questo mondo. Sono contemplate come un servizio vivo alla comunità, come un aspetto che esiste perché è parte di quanto negli insegnamenti della religione e dei suoi simboli si legge. Spesso però si rischia che la generosità e la solidarietà rimangano solo parole importanti che non trovano applicazione

In realtà, anche ascoltando l’Altra Voce a cui abbiamo deciso di dare ascolto, c’è qualcosa di più profondo. Qualcosa di concreto si riesce a creare, si riesce perché se da una parte manca quel lato tremendamente umano che riguarda il valore dell’incontro e delle relazioni dall’altra le uniche forze e certezze che ci si creava con una grande facilità cadono in fretta e allora diventano questioni vitali perché non vacilli soprattutto il nostro stato d’animo. Questo periodo di mancanza, di prova, di oggettiva difficoltà sta lasciando però un grande insegnamento. È necessario svoltare la traiettoria dalla parte della comunità, dalla parte dell’interesse di tutti e quindi lasciare indietro ad un passato in cui un po’ inconsciamente ed un po’ troppo grossolanamente ci riparavamo con un po’ di autodifesa.

Alessandro Ritella

Il Salice: ci vuole un Fisico bestiale – intervista a Marco Cirelli

La redazione del Liceo Salesiano di Valsalice, Il Salice, dedica un’intervista al fisico Marco Cirelli, ricercatore del CNRS nel gruppo di fisica delle particelle e cosmologia e attualmente in servizio come presidente del Consiglio Scientifico del UFR (Dipartimento di Fisica) della Sorbonne Université. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dal sito dell’opera a cura di Francesca Battaglia, Cecilia Ferraris, Giovanni Ricci.

Marco Cirelli parla di Antimateria e dei nuovi orizzonti di una disciplina che ci coinvolge tutti

Marco Cirelli, nato a Milano. Ha studiato Fisica prima nella sua città natale e poi all’università di Pisa. Ha seguito un percorso di 3 anni di PostDoc negli Stati Uniti all’università di Yale, 3 anni di PostDoc in Fisica delle particelle e AstroParticle presso CEA / Saclay seguiti da altri 3 anni come fellow al CERN di Ginevra. Fino al 2015 è stato membro del gruppo Particle Theory presso l’Institut de Physique Theorique di CEA / Saclay, vicino a Parigi, quando è diventato ricercatore nel gruppo di fisica delle particelle e cosmologia del laboratorio di fisica teorica e delle alte energie (LPTHE) del CNRS della Sorbonne Université. Ed è attualmente in servizio come presidente del Consiglio Scientifico del UFR (Dipartimento di Fisica) della Sorbonne Université.

Nei giorni scorsi grazie al prof. Garino ha colloquiato con le Quinte Scientifico in collegamento Meet

Lei ha scelto di diventare fisico TEORICO. Come mai?

Ad eccezione di mia moglie, faccio parte di una famiglia di Fisici e per me è sempre stato un po’ naturale. Mia mamma era professoressa al Liceo, mio papà all’Università e mio fratello ha scelto anche lui Fisica. Non è stata una scelta dettata dall’opportunità. Ho sempre accompagnato mio papà all’Università, dove insegnava, e ho sempre provato curiosità per gli argomenti spiegati al liceo. La domanda che mi spingeva, il “perché” delle cose, mi ha spinto a scoprire le leggi fondamentali che riconducono al fascino che l’origine di tutto ha.

Che differenza c’è rispetto a un fisico SPERIMENTALE?

La fisica teorica per me ha un fascino un po’ più particolare perchè va toccare con mano gli ultimi ingredienti della comprensione attuale del mondo. Il fisico sperimentale ha problemi molto più concreti: il funzionamento delle apparecchiature e degli esperimenti. E’ un aspetto molto interessante anche questo e unico nella sua praticità. Deve anche tenere conto di piccole cose (però importanti per il proprio lavoro) che il fisico sperimentale, che nell’immaginario comune è più un lavoratore da scrivania, non sempre valuta.

Lei si occupa principalmente di materia oscura. Come la descriverebbe in modo semplicistico a qualcuno estraneo da questo campo?

La materia oscura è un quantità di materia che corrisponde all’80% di tutta la materia, che sappiamo esistere, ma non sappiamo cosa sia. Se si guarda una galassia rotante, i conti astrofisici fanno capire che la materia che si vede è insufficiente per spiegare il moto delle galassie stesse. La deduzione è che ci sia un’altra quantità di materia, addirittura maggioritaria, che esiste, che riempie le galassie e che però è invisibile. All’atto pratico bisogna immaginare tutto lo spazio riempito da una specie di gas di particelle invisibili che interagiscono pochissimo, che hanno una massa importante per spiegare il moto delle stelle e tutto quanto. Però non sono tangibili e che non abbiamo ancora scoperto.

Un grosso interrogativo come la Materia Oscura, si rivela uno stimolo ulteriore alla Sua ricerca o è un po’ scoraggiante?

Un po’ entrambi. Si pensa che sia la prossima grande scoperta e se ne conosce l’esistenza, ma si cercano nuove informazioni per essere possibilmente in prima linea nel momento tanto atteso. Purtroppo c’è da dire che le ricerche sono un po’ ad un punto morto. Certe idee che si credevano essere proficue non si sono realizzate. Nel nostro ambito bisogna reinventarsi e aprire nuovi orizzonti della ricerca per altre strade.

Prospettive future per il Cern di Ginevra e il nuovo LHC: sarà possibile fare progressi?

Dipende dalle opinioni personali. Gli upgrade all’LHC che partiranno il prossimo anno hanno a che fare non tanto con l’energia con cui vengono fatti collidere i protoni quanto con l’aumento della luminosità: le collisioni avverranno più frequentemente e con un maggior numero di protoni da ogni parte e quindi con una maggiore densità tra di essi. Questo significa che si potranno cercare processi più rari. Per quanto riguarda la materia oscura, dal mio punto di vista, avrebbe avuto una maggiore utilità aumentare l’energia, per esplorare scale di massa più elevate e quindi particelle più pesanti; mentre aumentare la luminosità può aiutare per certi processi rari e potrebbe dare indizi indiretti su altri fenomeni.

Tuttavia vi è un dibattito in corso: si farà il nuovo LHC, ma dopo?

La fisica delle particelle avanza scoprendo qualcosa di inaspettato ogni nuovo acceleratore di particelle mentre questa volta non vi sono state scoperte inaspettate, eccetto il bosone di Higgs nel 2012 di cui però si prevedeva l’esistenza.

Cosa ha influenzato la sua scelta di stabilirsi in Francia? Come si pongono i vari Paesi (e l’Italia) nei confronti della Ricerca Scientifica?

Mi sono inizialmente formato in Italia e sono convinto della validità dell’istruzione che ho avuto. Come molti fisici teorici ho proposto la mia candidatura a molte Università e da qui è nato il mio percorso post Doc negli stati Uniti e la mia esperienza all’estero fino a terminare dopo tre anni qui, a Parigi. Per un ruolo permanente ho cercato un po’ dappertutto, anche in Italia, ma mi è stato proposto per primo qua in Francia e quindi sono rimasto. L’Italia a livello di opportunità è molto poco costante con assunzioni purtroppo spesso irregolari. È uno svantaggio nei confronti di altri paesi che hanno politiche più stabili.

La fisica è una materia di giovani? Le persone con cui lavora di che età sono?

Sì, c’è tutta la piramide delle età. Un laboratorio come il mio ha tutto lo spettro di età, dai ricercatori e professori che stanno per andare in pensione, ai giovani appena assunti (sui 30 anni), fino ai post doc come lo sono stato io, i dottorandi e gli studenti. Da un punto di vista sociologico il bello è che c’è molta parità, almeno in nazioni come Italia e Francia, non esiste il “grande boss”. I giovani sono indipendenti e hanno spazio: io ho un post doc che lavora indipendentemente. Ovviamente se vuole discutiamo, ma io non gli impongo alcun soggetto di ricerca, il che è molto stimolante, ma è anche una sfida: bisogna infatti capire quali sono i buoni problemi e non fidarti troppo di quello che ti dice il tuo capo.

Un giovane con le idee giuste ha possibilità di emergere?

Sì, certamente sì. Inoltre, in particolare nella fisica teorica, vi è un ambiente quasi di parità tra colleghi. Le buone idee e le brave persone tipicamente in questo campo ce la fanno. E’ divertente vedere conferenze, in cui mi sono ritrovato, con il giovane che presenta e il premio Nobel nella platea che gli si oppone, anche in scontri accesi, ma alla fine se il giovane ha ragione, ha ragione. E il grande premio Nobel comprende e si scusa ringraziando.

Salesiani Valsalice: la didattica a distanza e non solo

In questo periodo di emergenza sanitaria, la Scuola Paritaria Salesiana Valsalice ha messo in campo differenti attività per ovviare alla situazione attuale, come ad esempio l’attivazione della modalità di lavoro a distanza con la piattaforma delle Google Suite, la DaD (didattica a distanza), e una serie di iniziative come il progetto #valsaaltuofianco. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dal sito dell’opera a cura di Mauro Pace.

La DaD (Didattica a Distanza) e non solo a Valsalice in emergenza Covid 19 

La nostra scuola sia per la Secondaria di 1° grado sia per i Licei ha attivato, a partire dalla chiusura delle scuole e dal primo DPCM del 23 febbraio, una modalità di lavoro a distanza con la piattaforma delle Google Suite che già erano utilizzate da alcuni docenti.

In seguito alle disposizioni del governo nei Collegi Docenti del 6 marzo per la scuola media e per i licei si è deliberata la DaD e si sono definiti criteri e e modalità delle varie attività didattiche a distanza sia in modalità sincrona sia in modalità asincrona. Tutto ciò ha dato spazio al proliferare di iniziative che abbiamo fatto confluire in una sorta di progetto #lascuolacasatua.

Fin da subito però è risultato indispensabile che l’attività dei docenti e della Direzione della scuola si impegnasse anche sul fronte del sostegno non solo ai ragazzi ma anche alle famiglie. Si sono perciò anche attivate una serie di iniziative, sotto il segno di #valsaaltuofianco, che facessero sentire vicinanza sia nella vita quotidiana nei tempi di emergenza, con una convivenza forzata non certo facile, sia nelle situazioni di particolare dolore e/o lutto per la malattia.

#lascuolacasatua

Azione di Coordinamento con comunicazioni frequenti ad allievi e famiglie con aggiornamenti del Preside sulle disposizioni del Governo e relative delibere dei Collegi docenti; attività di costante monitoraggio del Preside sulle attività e sul clima di lavoro con contatti quotidiani con i docenti e saltuari con Rappresentanti di Classe allievi e genitori; interventi del Direttore e Preside in alcune lezioni per raccogliere impressioni ed eventuali problematiche. Svariati contatti tra i docenti sia a livello di Consiglio di Classe, formali ed informali, sia in ambito di dipartimento disciplinare per accordarsi su modalità didattiche inerenti le singole discipline.

Lezioni in Google meet in sincrono: si è scelto di proporre mediamente un minimo di 50-60% di attività didattiche live.

Videolezioni registrate e poi commentate con Chat nella forma dello sportello didattico.

Podcast con lezioni registrate con la Webradio della scuola.

Tutoraggio a distanza individuale in particolare per allievi con BES o comunque con difficoltà segnalate in questa fase della DaD.

Conferenze a tema in collaborazione con CERN, Politecnico di Torino, ricercatori universitari.

Invio di materiele didattico con link a materiale a disposizione nella rete a cui fanno seguito incontri di approfondimento.

Esercitazioni guidate con assegnazione e correzione dei lavori.

Attivazione piattaforme di lavoro legate a Case Editrici o specialistiche su insegnamento di alcune materie.

E’ proseguita l’attività dei ragazzi della Redazione del Salice con:

Cineforum con alcune classi di allievi del triennio.

Caffè letterario: incontri in Meet liberi per confronto su letture fatte.

Alcune attività dell’ampliamento dell’offerta formativa stanno proseguendo anche a distanza.

  • Orientamento filosofico (liceo)
  • Preparazione Test Universitari
  • Storia del Novecento (liceo)
  • Preparazione del CAE (liceo)
  • Gruppo GLEE CLUB che ha realizzato un video
  • Cittadinanza digitale (media)
  • Gruppo Europa liceo triennio che continua il progetto “Cittadini d’Europa”

Partecipazione ai Giochi Kangourou (media)

#valsaaltuofianco

Si è voluto creare una rete di contatti ed esportare a distanza quel clima di famiglia che è per noi carismatico e al quale si impronta tutto l’agire, in particolar modo educativo, della nostra attività didattica e pastorale.

Lettera del Lunedì a cura del Direttore in continuità con la consuetudine. Contatti frequenti con famiglie e allievi.

Cammino di Quaresima di accompagnamento alla formazione cristiana.

Audiomessaggio con auguri pasquali creato dai docenti con dedica di canzone significativa nel momento.

Un tè con il Direttore e con il Coordinatore: momenti di scambio e confronto sul vissuto quotidiano (media).

“Per guardarsi negli occhi”: incontri in Meet con classi del triennio per scambio e confronto sul vissuto quotidiano (licei).

Lettera a Dio per i ragazzi della scuola media.

“Un momento in Famiglia”: momenti di preghiera e “conforto” per genitori e figli al sabato pomeriggio (media).

Incontri in Hangout Meet dei gruppi del Movimento Giovanile Salesiano.

Trasmissione in streaming della Santa Messa domenicale dal giorno di Pasqua.

Proposte di passatempo enigmistico creati da un docente appositamente con le parole del quotidiano nell’emergenza.

Rassegna dei film trasmessi in TV nella settimana per aiutare le famiglie a trovare occasioni di svago.

Circa il sostegno economico si è creato un Fondo di solidarietà a vantaggio di famiglie interne e/o esterne in situazioni di bisogno.

Tutto questo è ciò che nella nostra scuola si è attivato. Alcune iniziative sono state comuni alla scuola media e ai licei, seppur adattate all’età; altre invece specifiche per uno dei due gradi di scuola. Così pure alcuni attività hanno coinvolto solo alcune classi. Questo è un resoconto di quanto siamo riusciti a fare e che è la nostra base di lavoro soprattutto nel caso in cui a settembre si debba ripartire con la DaD.

Il Salice: Dante per noi

Il 25 marzo 2020 si è celebrata la giornata dantesca, il Dantedì, e gli studenti di II classico A del Liceo Salesiano di Valsalice hanno deciso di prendere parte a questa iniziativa, proponendo una “loro” parola, una frase, un’espressione in cui hanno identificato la Divina Commedia, per come l’hanno potuta affrontare in questo anno e mezzo.

Il Salice: Una canzone per te!

I ragazzi della redazione de Il Salice del Liceo Salesiano di Valsalice ha creato una playlist al tempo della quarantena ed inserita su spotify, selezionando alcuni brani celebri, dal vincitore di Sanremo 2020 Diodato con la canzone “Che vita meravigliosa” al celebre gruppo musicale rock statunitense di Bon Jovi con “It’s my life”; da “Viva la vida” del gruppo Coldplay a “Relax, Take it Easy” del cantautore e showman libanese MIKA. Di seguito un estratto dell’articolo.

Nel suo “Bianca come il latte, rossa come il sangue“, Alessandro d’Avenia dice che “a volte nella musica si trovano le risposte che cerchi, quasi senza cercarle. E anche se non le trovi, almeno trovi quegli stessi sentimenti che stai provando. Qualcun altro li ha provati. Non ti senti solo.”

Ed è proprio così. Fin dal grembo materno siamo circondati da suoni e voci ovattate che, piano piano, diventano parte della nostra vita. Arriva in maniera inaspettata e instaura con noi le relazioni più variegate. C’è chi la trasforma in una ragione di vita, chi non capisce il senso di quello strambo insieme di note e di colori, ma ne viene ugualmente sopraffatto. A volte basta davvero poco.

La musica parla tante lingue, raggiunge i cuori ad ogni latitudine e trasforma gli scenari più diversi. Anche in questo periodo così difficile, rimane una fedele compagna di vita. Lo dimostrano i flashmob sui balconi, le dirette onnipresenti di cantanti e artisti, le iniziative culturali.

Anche noi del Salice vogliamo contribuire nel fare più rumore, per ricordarci che anche adesso siamo tutti meno soli. Buon ascolto!