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Work Lab Vercelli: tra pizze e relazioni

Si è concluso positivamente il corso di formazioneWork Lab pizzeria” presso le Opere Salesiane di Vercelli, che precede l’esperienza di tirocinio. Si è trattato di un corso pre-professionalizzante di 100 ore a frequenza intensiva riguardante il settore pizzeria che ha coinvolto alcuni ragazzi provenienti da comunità del territorio e non solo da luglio a novembre 2023.

I partecipanti, dopo un colloquio motivazionale con l’educatore del progetto, hanno fatto il loro ingresso presso i locali delle Opere per imparare grazie alla competenza di un giovane pizzaiolo vercellese e ai formatori CNOS, le tecniche di preparazione della pizza dal punto di vista pratico ma anche gli aspetti legati all’avviamento al lavoro (soft skills, sicurezza, orientamento, comunicazione, redazione del CV).

È stato un percorso laboratoriale e teorico che ha visto anche l’utilizzo di materiali come video e materiale ludico-didattico utile all’acquisizione del lessico adatto.

Durante il corso i partecipanti hanno potuto migliorare, riflettere insieme e autoriflettere toccando il tema della consapevolezza (delle loro capacità generali e tecniche, degli aspetti legati al mondo lavorativo, propri punti di forza e debolezza, ecc.) con l’invito a narrare all’esterno la loro esperienza.

Il percorso ha visto i ragazzi all’interno di una vera cucina, utilizzare gli ingredienti e l’attrezzatura del mestiere, tra cui forno e impastatrice, preparare diversi tipi di pizza con diverse tecniche non tralasciando l’aspetto della creatività e della pulizia nel settore.

L’ultimo giorno di corso non è stata solo una prova conclusiva ma anche una “festa” con le caratteristiche di una simulazione di una situazione lavorativa in pizzeria: i ragazzi hanno accolto dei clienti (formatori CNOS e alcuni educatori delle comunità), hanno preso le ordinazioni, hanno preparato le pizze e le hanno servite “vivendo” sia gli aspetti tecnici che quelli relazionali.

La giornata (e il corso) si sono conclusi con la foto di rito che ha visto la presenza non solo degli studenti ma anche quella dell’educatore che si è occupato dell’accompagnamento educativo, del pizzaiolo che si è occupato della formazione tecnica (e non solo) e di alcuni formatori e operatori del CNOS-FAP.

Il menù dell’esperienza vissuta nel Work Lab non è composto solo una lista di pizze che i partecipanti hanno imparato a realizzare, ma anche di emozioni, narrazioni e relazioni che potranno supportare la loro formazione come lavoratori e, soprattutto, come persone in sé.

A breve l’avvio dei tirocini in azienda e l’inizio di un nuovo percorso formativo con altri studenti.

Roberto Fabbri, educatore dell’Oratorio Salesiano di Vercelli

Labs To Learn: Vercelli in digitale

La settimana scorsa ha avuto inizio uno dei percorsi “Maker Lab” presso l’oratorio Salesiano Belvedere di Vercelli. Si tratta di un percorso digitale (e non solo) dal titolo “Digi-ludica-mente”.

A una decina di studenti frequentanti la scuola secondaria di primo grado I.C. Ferrari è stato proposto di vivere questo percorso in cui si apprende facendo.

Le attività proposte hanno l’obiettivo di potenziare le conoscenze e le competenze scolastiche toccando e sviluppando anche aspetti come la motivazione scolastica, l’autostima, la valorizzazione delle proprie capacità.

Gli studenti potranno conoscere la stampa 3D, la robotica Lego e Scratch che diventeranno strumenti per creare un gioco in scatola su Vercelli con l’obiettivo di far conoscere in particolare eventi positivi legati al territorio scoperti tramite la lettura di articoli.

Non mancherà una parte che avrà l’obiettivo di tirare fuori dal cassetto i loro sogni per la città. Sarà un percorso digitale “dalla consapevolezza del territorio alla consapevolezza di sé e viceversa”.

Buon viaggio di scoperta ai nostri “makers digitali” e buon viaggio anche all’istituto che continua a collaborare e co-progettare!

Vercelli: proiezione docufilm “Quando don Bosco venne a Vercelli” e concerto di musiche salesiane

Dal sito dei salesiani di Vercelli.

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Dopo la prima del 15 settembre, il docufilm “Quando don Bosco venne a Vercelli” di Flavio Ardissone verrà proiettato venerdì 22 settembre alle ore 20.45 presso l’Istituto Sacro Cuore di Vercelli (Corso Italia 106, Vercelli).

A seguire, un concerto di musiche salesiane con l’ensamble del coro “San Bernardo” di Novara: dirige Maria Dina Bertotti, all’organo Luca Canneto.

Ingresso libero, vi aspettiamo!

Vercelli: Benvenuto don Claudio! Grazie don Guido!

La comunità salesiana di Vercelli ha dato il benvenuto al suo nuovo parroco, don Claudio Giovannini, e salutato con un grande ringraziamento don Guido Candela. Di seguito la notizia a cura della casa.

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Siamo lieti di accoglierti nella nostra Comunità: abbiamo un unico desiderio: essere guidati da te per crescere nella fede.

La tua presenza è una benedizione per noi che, per l’improvvisa chiamata al cielo di don Augusto, ci sentivamo un po’ smarriti, proprio come pecore senza pastore.

Sappiamo che il cammino non è facile, richiede perseveranza e soprattutto la grazia dello Spirito Santo, ma sappiamo anche che con la tua guida potremo percorrere sicuri la strada giusta.

Abbiamo una certezza: dato che il Signore fa bene ogni cosa, se lui ti ha condotto qui è perché tu sei il miglior Parroco per le nostre comunità: benvenuto!”

Con queste parole, lette da Angelo Benedetti a nome del Consiglio Pastorale di Comunità, sabato 16 settembre, abbiamo accolto ufficialmente don Claudio Giovannini come Parroco delle tre Parrocchie che formano la Comunità Pastorale 18 in Vercelli durante la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Mons. Marco Arnolfo e concelebrata dalla Comunità Salesiana di Vercelli.

Numerosa è stata la presenza di parrocchiani del Sacro Cuore, di S. Antonio e di S. Cecilia, oltre ad una rappresentanza del gruppo Scout di Vercelli ed alla comunità delle FMA; non poteva mancare l’animazione liturgica del nostro coro don Bosco che ha sottolineato i momenti più significativi della celebrazione.

Questa presenza ha fatto eco alle parole iniziali dell’omelia del nostro Arcivescovo, nella quale evidenziava come la presenza della comunità salesiana si collegasse all’inizio della predicazione evangelica condivisa da Gesù con il gruppo dei Dodici come espressione viva della comunione e della fraternità.

Mons. Arnolfo ha inoltre messo in evidenza una caratteristica del Parroco: quella di “rendere visibile la presenza di Gesù buon pastore che educa il suo popolo” entrando in una relazione profonda, autentica, paterna con i fedeli della comunità; proprio in questa relazione profonda l’aspetto più difficile è quello di perdonarci a vicenda, segno più grande dell’amore, come la Parola ascoltata ci ha suggerito.

Al termine della celebrazione don Claudio ha omaggiato l’Arcivescovo di una statua di Gesù buon pastore, sia per la sua presenza di pastore, sia perché presente sulla croce che ciascun salesiano porta, con l’augurio che possa così continuare la sua missione di buon Pastore a imitazione di Gesù. Dopo l’intensa celebrazione la festa è continuata nel salone dell’oratorio con un momento conviviale.

Domenica 17 abbiamo poi vissuto un altro momento significativo: il saluto di don Guido Candela alla nostra Comunità Pastorale durante la S.Messa delle 10.30.

Lo ringraziamo per il bene seminato nella nostra Opera, per la sua guida come Direttore e Incaricato dell’Oratorio ed anche come Parroco in un momento di particolare sofferenza e smarrimento e gli auguriamo buon cammino nel suo nuovo impegno pastorale!

Non ci resta dunque che dire ancora una volta: Benvenuto fra noi don Claudio! Grazie don Guido!

Don Bosco a Vercelli: venerdì la prima del docufilm di Flavio Ardissone – Prima Vercelli

In arrivo la prima del docufilm su don Bosco di Flavio Ardissone, di seguito la notizia apparsa su Prima Vercelli.

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Certamente Flavio Ardissone conosce bene il linguaggio cinematografico, avendo gestito per decenni il “Cine Belvedere” e per la sua professione di impresario nel mondo dello spettacolo, ma probabilmente neanche lui, qualche anno fa, si sarebbe aspettato di passare dall’altra parte dello schermo, sia come attore che come regista di un film, il documentario “Quando don Bosco venne a Vercelli” che verrà presentato venerdì 15 settembre.

Ardissone già da qualche anno ha familiarità con i video, da quando, in veste di docente del CNOS-FAP, aveva utilizzato lo strumento multimediale per coinvolgere i ragazzi sia nella promozione della scuola che in mini-documentari sul rione Belvedere e altri temi legati ai luoghi e alle tradizioni vercellesi.

Il progetto

Da dove nasce questo progetto?

«Era un’idea che seguivo da tempo, poi, in seguito al mio malore, durante il ricovero al Trompone, ho deciso che l’avrei fatto, perché sentivo di avere una sorta di impegno morale con don Bosco, che sono certo da lassù mi ha dato una mano a guarire. Così, appena ho potuto, ho messo insieme la macchina con tanti amici che si sono dati disponibili. Il prodotto finito dura 25 minuti e narra di due visite di San Giovanni Bosco a Vercelli, la prima fu il 15 settembre del 1861, quando fu chiamato dall’arcivescovo D’Angennes per riconsacrare la basilica di Santa Maria Maggiore e predicare e per questo abbiamo scelto la stessa data 162 anni dopo. L’altra volta nel 1867 ed è legata a un suo miracolo, la guarigione di una nobildonna vercellese. E’ impostato come un docufilm, ma ci sono anche delle scene recitate. Il filmato valorizza oltre alla chiesa di Santa Maria Maggiore, anche la sacrestia di San Paolo, il Museo Leone, la chiesa di Santa Caterina e l’annesso ex monastero».

La scheda

Ecco quanto ha scritto sui contenuti del film Maddalena Remus.

«Ci sono molti motivi per i quali vale la pena di focalizzare l’attenzione su quest’opera. Innanzitutto l’abilità di inserire efficacemente, in poco più di 20 minuti, la ricerca storica approfondita – che riguarda don Bosco – in una cornice narrativa che ha un sapore di realismo magico. Secondariamente la capacità di valorizzare alcuni episodi della storia della nostra città che pochi conoscono, episodi della vita quotidiana di Vercelli a metà Ottocento.

Ma la caratteristica che, a mio giudizio, può fornire la corretta chiave di lettura del docufilm è quella di costituire una sorta di “Sacra Rappresentazione 2.0”. Si respira – e si è respirata durante la lavorazione – aria di partecipazione corale. Flavio Ardissone ha saputo trasmettere l’entusiasmo per il suo progetto a moltissima gente e così, come nelle ‘Sacre Rappresentazioni’ medievali erano le persone del popolo ad interpretare i diversi ruoli, anche nel docufilm ciascuno dei partecipanti ha messo a disposizione le proprie capacità, alcuni con competenze professionali di rilievo, altri si sono messi in gioco con il proprio entusiasmo.

Come nelle “Sacre Rappresentazioni”, alcuni luoghi della nostra città sono divenuti ‘luoghi deputati’, quindi alcune incongruenze nell’ambientazione devono essere lette in questa prospettiva. Infine, come nella ‘Sacre Rappresentazioni’ il collante fondamentale era la fede semplice e genuina, anche nel docufilm il ‘filo rosso’ che ha legato tutti è stata la figura di Giovanni Bosco, il grande santo piemontese la cui personalità carismatica, anche oggi, non può lasciare indifferenti».

Il Cast

Il film è stato ideato e diretto da Flavio Ardissone, che recita anche nei panni di don Eusebio Cavagna.

Interpreti Giulio Dogliotti, che impersona don Bosco, con una resa fisionomica davvero impressionante, Gianluca Pisa (nel ruolo di Gianluca), Margherita Remus (mamma Margherita e voce narrante), Elisa Della Pozza che è la marchesa miracolata, Matteo Camagna (il marchese), Matteo Toffanin (il giovane Matteo), don Salvatore Giangreco ha impersonato don Michele Rua, Roberto Sbaratto (voce fuori campo di don Bosco), Roberto Foglia e Matteo Camagna sono i musici.

Le riprese ed il montaggio sono state a cura di Paolo Ignetti e lo staff di VercelliWeb Tv.

Hanno contribuito per le ricerche storiche Gianni Mentigazzi, mons. Denis Silano e mons. Gianfranco Brusa. Colonna sonora dei titoli di coda a cura di don Maurizio Palazzo che è nientemeno che il maestro di Cappella della basilica torinese di Maria Ausiliatrice, esegue Maria Dina Bertotti, che è la direttrice del coro San Bermardo di Novara.

Sponsor e collaborazioni

Il Museo Leone, il settimanale “La Sesia”, Fondazione Crv che ha messo a disposizione la propria sala di via Monte di Pietà per la presentazione, Gruppo Nuova Sa.Car, Gruppo Marazzato, “Ideariso”, Giacoletti Saldatura, pizzeria La Piedigrotta, Gallo Edizioni.

Patrocini di: Provincia di Vercelli, Comune di Vercelli, l’aiuto dei salesiani del Don Bosco di Vercelli e delle Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Istituto Sacro Cuore.

Proiezioni

Dopo l’esordio di venerdì 15 settembre il docufilm verrà riproposto venerdì 22 settembre alle ore 20.45 all’Istituto Sacro Cuore di Corso Italia e sabato 30 settembre alle ore 11.00, alla struttura del Trompone a Moncrivello, ma sono in previsione anche successive proiezioni.

Ingresso a offerta libera con il ricavato che verrà devoluto in opere di beneficenza, non poteva essere altrimenti conoscendo Flavio.

CFP Vercelli: seconda auto in visita all’azienda QD Exhaust

Dal sito del CFP di Vercelli la visita tecnica alla QD Exhaust di Vercelli della seconda settore automotive.

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Martedì 6 giugno con una classe del settore automotive abbiamo fatto una visita tecnica alla QD Exhaust di Vercelli.

Manuel, il titolare dell’azienda, ci ha accompagnati nella visita, spiegando in modo preciso e dettagliato tutti i vari passaggi della produzione di marmitte per moto.

Dalla progettazione delle dimensioni, ai particolari estetici, fino al collaudo finale e alla vendita.

Ci ha raccontato che ha studiato dai salesiani, i quali gli hanno dato gli “strumenti” per crescere nella sua professionalità; ci ha raccontato la sua passione per le moto fin da giovane, il desiderio di capire sempre più i misteri tecnologici che ci sono dietro i materiali e le leggi della fluidodinamica che si nascondono all’interno dei motori, soprattutto nella fase di scarico, per arrivare a far si che la moto possa rendere al massimo.

Ha detto ai ragazzi di non fermarsi alla superficie delle cose, li ha invitati ad alimentare la curiosità per capire come funzionano in modo da far crescere la passione per un mestiere che per lui è diventato la sua vita.

Un grazie per la disponibilità e per l’esempio che ci ha dato.

Maker Lab Vercelli: tra sperimentazioni, emozioni e sogni

Si è concluso il percorso “Maker Mattino” dell’oratorio Salesiano Belvedere di Vercelli, di seguito un resoconto delle attività svolte nel corso dei mesi precedenti.

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È terminato per quest’anno il percorso “Maker Mattino” all’oratorio Salesiano Belvedere di Vercelli.

Due gruppi di studenti frequentanti l’I.C. Ferrari hanno preso parte a questo percorso digitale e hanno potuto conoscere e utilizzare particolari strumenti come la stampante 3D, la robotica educativa, scratch, microbit e dispositivi musicali.

L’utilizzo di questi strumenti ha permesso di toccare e sostenere alcune materie scolastiche come informatica, matematica, geometria, italiano, cittadinanza attiva e arte.

L'”interazione” tra questi dispositivi e la collaborazione tra gli studenti ha permesso la progettazione e la creazione di due giochi in scatola su Vercelli aventi l’obiettivo di fare conoscere la città.

Si tratta dei primi giochi in scatola esistenti sulla città (che resteranno a disposizione della scuola) e la particolarità è che sono “aperti”: chiunque, per esempio tutti gli studenti frequentanti l’Istituto, può aggiungere elementi ludici, considerando i cambiamenti che negli anni possono avvenire in una città.

I “makers del pomeriggio” hanno invece creato alcuni particolari “digi-story books“, ossia delle storie-gioco a bivi utilizzando gli strumenti digitali presenti nell’aula.

Venerdì 26 maggio i makers del mattino, quelli del pomeriggio e tutti coloro che desideravano conoscere il Maker Lab hanno partecipato al “Maker Party“, una festa che ha visto la sperimentazione dei dispositivi e la condivisione di “emozioni e sogni di un maker”.

L’aula maker sarà utilizzabile durante l’estate ragazzi dagli iscritti e sarà nuovamente pronta ad accogliere “vecchi” e nuovi creativi digitali dopo la pausa estiva.

Restate connessi!

Grande sfilata finale al CNOS-FAP di Vercelli

Dal sito del CFP di Vercelli il resoconto della sfilata creata dagli allievi dei corsi di parrucchiera.

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Nella serata di mercoledì 31 maggio, si è svolto uno degli eventi di fine anno scolastico al Centro Salesiano CNOS-FAP di Vercelli.

Le ragazze e i ragazzi della sezione C, dal primo al quarto anno, hanno dato vita ad una festosa sfilata mettendo in scena su un tappeto rosso le loro capacità professionali.

Sono accorse oltre 130 persone tra famiglie, compagni di scuola e curiosi ad applaudire le circa 90 allieve dei corsi di parrucchiera (una componente maschile c’è ma in questo caso il femminile generico risulta quasi obbligatorio).

Le partecipanti, seguite dalle insegnanti Elena Salto, Alessandra Calipari e Antonella Francese, hanno dato vita ad uno spettacolo dal livello veramente inaspettato, degno delle più alte manifestazioni del settore.

Gli stessi insegnanti del Centro CNOS-FAP sono rimasti sorpresi quando si sono accorti che le classi non si sono limitate a riprodurre il repertorio dell’esibizione della settimana precedente bensì hanno rinnovato in pochi giorni l’intera scaletta per non ripetersi in alcun abbinamento di stile e moda.

Al centro dei riflettori non è stata messa solamente una bellezza estetica, non c’era alcuna grezza vanità nell’aria, soltanto la messa alla prova delle capacità acquisite in centinaia di ore di studio, la possibilità per molte adolescenti di vincere i blocchi della timidezza e una sana voglia di celebrare la conclusione di un anno formativo o di un lungo percorso quadriennale.

Si va a passi lunghi e decisi verso il pubblico della manifestazione, verso i negozi, si è già proiettati dietro le saracinesche che affacciano sulla strada, pronte ad essere tirate su dalla nuova leva salesiana fra poche settimane…subito dopo gli esami!

Esperienza comunitaria al CNOS-FAP di Vercelli

Dal sito del CFP di Vercelli il resoconto dell’esperienza comunitaria vissuta dal 22 al 24 maggio 2023.

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Dal 22 al 24 maggio 12 allievi accompagnati da 3 formatori hanno partecipato al progetto dell’esperienza comunitaria, che prevedeva tre giornata di vita insieme in preparazione della festa di Maria ausiliatrice.

Lunedì sono venuti a lavorare con noi due giovani salesiani (Antonio di Valdocco e Francesco che vive in Comunità Proposta, sempre a Valdocco) che alla sera ci hanno raccontato come è nata la loro vocazione.

Dopo la scuola, abbiamo conosciuto Roberto della caritas di Vercelli che ci ha presentato l’attività dell’Emporio della Solidarietà e ci ha raccontato la situazione dei poveri a Vercelli. Poi un gruppo di ragazzi si è fermato per aiutare a riordinare il magazzino dell’Emporio e con l’altro gruppo siamo andati ad aiutare i ragazzi dell’oratorio di S.Agnese a volantinare casa per casa i paesi della zona: obiettivo; avvisare tutti che, durante il ponte del 2 giugno, faranno una raccolta di generi alimentari da mandare in missione. Carrello della spesa, scatole, volantini, campanelli e via. Alla sera Antonio e Francesco ci hanno raccontato di come Gesù, a un certo punto della loro vita, ha dato senso alle cose che facevano.

Il martedì, dopo le lezioni, abbiamo dato man forte al gruppetto delle medie di S Agnese per continuare a volantinare i paesini vercellesi. Alla sera siamo andati all’oratorio di S Agnese dove vivono Costantino e Chiara che ci hanno parlato della loro esperienza di famiglia impegnata in parrocchia con i giovani e aperta al mondo, visto anche il loro legame con le missioni.

Mercoledì 24, il giorno della festa di Maria Ausiliatrice, insieme agli altri ragazzi del “Gruppo Leader”, abbiamo contribuito alla riuscita della festa che abbiamo organizzato a scuola, ognuno con il suo compito. Preghiera, giochi a stand, tornei sportivi e animazione musicale, il giusto mix per vivere al meglio la festa della nostra MAMMA DEL CIELO!

Maker Party a Vercelli

Venerdì 26 maggio, dalle 16.30 alle 18.30, presso i locali dell’oratorio salesiano Belvedere di Vercelli, si terrà il “Maker Party“.

Si tratta di un momento di festa in cui si possono incontrare coloro che hanno frequentato l’aula Maker e coloro che ancora non la conoscono e sono curiosi di sperimentarla giocando. 

Verrà dato spazio non solo al fare (to make) tramite sfide digitali ma anche al pensare (to think) tramite la condivisione delle emozioni provate durante i percorsi (“le emozioni del maker su tela“) e dei sogni per l’anno prossimo (“lettera di un maker del futuro“).

Grandi e piccini, sarete tutti i benvenuti!