DENIS MUKWEGE – Vincitore del Premio Nobel per la Pace 

Si evidenzia che in arrivo per il mese di novembre con la rivista Dimensioni Nuove – edita dalla Editrice Elledici -, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sarà pubblicata l’intervista al vincitore del Premio Nobel per la Pace: Denis Mukwege.

Denis Mukwege è medico, specializzato in ostetricia e ginecologia, che dedica la propria vita a soccorrere e a curare le prime vittime della violenza che da decenni insanguina la Repubblica democratica del Congo, definita dalle Nazioni Unite «il peggior luogo del mondo per essere una donna».

 

Francobollo, 26mila euro per Don Bosco

Si riporta qui di seguito l’articolo della redazione di ANSA del 5 ottobre 2018 riguardo all’asta organizzata da Aste Bolaffi – la società del Gruppo Bolaffi che allestisce vendite all’incanto di oggetti da collezione. In particolare parliamo de “Il Don Bosco solitario”, una delle 5 monete da 5o lire del 1988 che, per un difetto di inchiostrazione, furono prodotte senza lo sfondo, battuta a 26.800 €.

(ANSA) – TORINO, 5 OTT – Si è conclusa con un realizzo complessivo di due milioni di euro, e oltre il 60 per cento di lotti venduti, la vendita di francobolli organizzata da Aste Bolaffi. Grande la partecipazione dei collezionisti in sala, a Torino, al telefono e su internet, a conferma dell’interesse per le emissioni di alta qualità provenienti dagli album di importanti collezioni private.
Top lot della vendita sono un’importante collezione di diverse centinaia di aerogrammi con tante rare affrancature (65.900 euro) e un blocco verticale con otto esemplari del quattrino del Granducato di Toscana su carta azzurra (46.300 euro). Ha riscontrato l’interesse dei collezionisti anche il capitolo degli Antichi Stati, mentre tra le emissioni più recenti il ‘Don Bosco solitario’ da 50 lire del 1988, uno dei cinque esemplari senza sfondo a causa di un difetto di inchiostrazione, è stato battuto a 26.800 euro. Protagonisti di numerosi rilanci anche un francobollo della Sierra Leone soprastampato su un fiscale da 2 sterline del 1897.

 

ANSA

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Aste Bolaffi

RMG – Nominati i membri di due Commissioni Precapitolari del CG28

In vista del Capitolo Generale 28° dei salesiani, ecco i primi lavori e le nomine dei membri di Commissione Precapitolare, che avrà luogo a settembre 2019.
Articolo pubblicato da ANS in data 3 ottobre 2018:

(ANS – Roma) – Procedono i lavori di preparazione del Capitolo Generale 28° (CG28). Con due lettere pubblicate in data odierna, 3 ottobre, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha nominato i membri della Commissione Precapitolare del CG28 sul tema proprio del Capitolo, e quelli della Commissione Precapitolare sui temi giuridici.

Il Rettor Maggiore ha nominato i membri designati delle due commissioni dopo essere stato a sua volta contattato dal Regolatore del CG28, don Stefano Vanoli, e avendo ricevuto la disponibilità a partecipare dai salesiani interessati.

Della Commissione Precapitolare sul tema del Capitolo faranno parte:

  • Don Manolo Jiménez, Superiore della Visitatoria Africa Congo-Congo (ACC), Regione Africa-Madagascar;
  • Don Alphonse Owoudou, Superiore della Visitatoria Africa Tropicale Equatoriale (ATE), Regione Africa-Madagascar;
  • Don Gildasio Dos Santos, Ispettore di Brasile-Campo Grande (BCG), Regione America Cono Sud;
  • Don Alfred Maravilla, Superiore della Visitatoria Papua Nuova Guinea-Isole Salomone (PGS), Regione Asia Est-Oceania;
  • Don Jose Kuttianimattathil, dell’Ispettoria di India-Bangalore (INK), Coordinatore regionale per la Formazione, Regione Asia Sud;
  • Don Eunan McDonnel, Ispettore dell’Irlanda (IRL), Regione Europa Centro e Nord;
  • Don José Anibal Mendonça, Ispettore del Portogallo (POR), Regione Mediterranea;
  • Don Hugo Orozco, Ispettore di Messico-Guadalajara (MEG), Regione Interamerica;
  • Don Igino Biffi, Ispettore dell’Italia-Nord Est (INE), Regione Mediterranea;
  • Don Eugenio Riva, Superiore della Visitatoria “Maria Sede della Sapienza” di Roma (UPS);
  • Don Andrea Bozzolo, docente di Teologia Dogmatica presso la Sezione di Torino della Facoltà di Teologia dell’UPS;
  • Don Rossano Sala, Segretario Speciale del Sinodo dei Vescovi sui giovani.

La commissione si radunerà presso la Sede Centrale Salesiana dal 9 al 20 settembre 2019.

Della Commissione Precapitolare sui temi giuridici faranno parte:

  • Don David Albornoz, Vicario ispettoriale dell’Ispettoria del Cile (CIL);
  • Don Pier Fausto Frisoli, Procuratore Generale;
  • Don Alberto Lorenzelli, Direttore della comunità salesiana del Vaticano (RMG);
  • Don Jesu Pudumai Doss, Decano della Facoltà di Diritto Canonico dell’UPS.

La commissione si radunerà presso la Sede Centrale Salesiana dal 23 al 30 settembre 2019.

“Abbiamo bisogno dei giovani, pietre vive di una Chiesa dal volto giovane, ma senza trucco!”

Si riporta l’articolo pubblicato dalla Redazione di ANS in data 3 ottobre 2018 sull’inizio del Sinodo dei Vescovi 2018.

La speranza ci smuove… E ci chiede di alzarci per guardare direttamente il volto dei giovani”
Le parole con cui papa Francesco ha aperto il Sinodo. A seguire l’articolo.

(ANS – Città del Vaticano) – Non si può pensare alla Chiesa senza la presenza dei giovani. Lo ha spiegato e ripetuto il Santo Padre: “Abbiamo bisogno dei giovani, pietre vive di una Chiesa dal volto giovane, ma senza trucco, cioè non ringiovanito, ma rinnovato dall’interno”. Si apre oggi il tanto atteso Sinodo dei Vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” che si concluderà il 28 ottobre 2018. Nell’omelia della Messa celebrata in una Piazza San Pietro gremita di giovani e dei Padri Sinodali, Papa Francesco ha manifestato: “I giovani ci chiamano a prenderci cura di loro con impegno… Non lasciamoli soli”.

Nella sua omelia il Pontefice ha incoraggiato i Padri sinodali nei confronti dei lavori che iniziano questo pomeriggio, e ha assicurato loro che “la Chiesa vi guarda con fiducia e amore”. Ha anche parlato esplicitamente di due degli invitati, i vescovi della Cina mons. Giovanni Battista Yang Xiaoting, vescovo di Yan’an; e mons. Giuseppe Guo Jincai, vescovo di Chengde.

I due presuli, che testimoniano “la comunione dell’intero Episcopato con il Successore di Pietro”, come ha osservato il Papa, fanno parte dei 267 Padri Sinodali; al Sinodo partecipano anche 23 esperti e 49 uditori, inclusi tra questi anche 34 ragazzi e giovani tra i 18 e i 29 anni. Questi ultimi partecipano al Sinodo, ma non avranno il diritto di voto, riservato ai vescovi.

Il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, altri 15 Salesiani di Don Bosco e a due Figlie di Maria Ausiliatrice, costituiscono i rappresentanti della Famiglia Salesiana che partecipa a questo grande evento. Nei 26 giorni di durata del Sinodo si seguiranno tre obiettivi, come sottolineato dal Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, il card. Lorenzo Baldisseri. “Rendere consapevole tutta la Chiesa del suo impegno missionario di accompagnare tutti i giovani alla gioia dell’amore che Gesù Cristo offre a tutte le nuove generazioni”. Un secondo obiettivo è “prendere coscienza della chiamata universale del concetto di vocazione e, di conseguenza, del legame tra pastorale giovanile e pastorale vocazionale”. Il terzo obiettivo evidenziato dal cardinale è “il rinnovamento ecclesiale promosso da Papa Francesco”.

Durante l’omelia della Messa d’apertura del Sinodo, il Papa ha osservato: “La speranza ci smuove… E ci chiede di alzarci per guardare direttamente il volto dei giovani”. E rivolgendosi direttamente ai Padri Sinodali, li ha invitati a guardare al Concilio Vaticano II e al messaggio dei Padri Conciliari ai giovani di quel tempo. Ha ricordato le parole del poeta Friedrich Hölderlin – “L’uomo mantenga quello che da bambino ha promesso” – e ha invitato i Padri Sinodali ad ampliare i cuori per intendere l’appello dei propri fratelli e a mettere con ardore le proprie energie al servizio dei giovani.

Dimensioni Nuove

Ecco qui proposta una rivista  prodotta e pubblicata dall’ Editrice salesiana Elledici.

Dedicata ai giovani delle scuole superiori, degli universitari e dei giovani lavoratori, apprezzata anche oltre i 30 anni, ricca di argomenti da leggere e di spunti di approfondimento. Affronta i temi centrali destinati ai giovani: il mondo a tutto campo, con un’attenzione speciale al sociale, al problema del lavoro, della nuova Europa e dell’economia, della politica, della scienza, della scuola.
Ma parla anche di arte, cinema, musica, libri, viaggi e televisione. I temi della fede cristiana sono presentati in modo fresco e critico, attraverso approfondimenti, interviste a personaggi significativi e testimonianze. Un’attenzione particolare è data all’educazione all’amore e agli aspetti etici della vita dei giovani.

Pop moments

È arrivata solo in semifinale ad “Amici”, ma tanto è bastato a farla diventare una delle protagoniste del talent con la sua voce limpida.

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Guarda che luna!

Un film racconta l’avventura di Neil Armstrong, primo uomo a mettere il piede sulla luna. Tra dubbi, paure, slanci generosi.

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Uscita Mondoerre Ottobre

Ecco che arriva l’uscita della rivista per ragazzi “Mondoerre” anche nel mese di ottobre. A seguire le anticipazioni di questa edizione:

Title

Incontro con Einar: da operaio a rivelazione delle sette note. Tutto nel giro di pochi mesi.

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ShelterBox Italia al teatro piccolo di Valdocco

Il 12 ottobre 2018 alle ore 21.00, presso il teatro piccolo di Valdocco, si terrà uno spettacolo teatrale dal titolo “La Presidentessa” in favore di Shelterbox Italia. I fondi verranno utilizzati per l’acquisto e la distribuzione in loco di tende e di kit con attrezzi di primo intervento per le aree colpite da catastrofi naturali.

Dall’incontro di una rappresentanza di rotariani italiani e ShelterBox International nasce l’affiliata Italiana: ShelterBox Italia. Questa ONLUS è composta da persone che credono nel rifugio come un diritto umano.

Quando la gente è in crisi, la normalità è sospesa. Ma un buon rifugio di qualità può alleviare il caos del momento. Questo è il motivo per cui forniamo gli strumenti che consentono alle persone di ricostruire le case e trasformare le loro vite

Oggi Shelterbox è attiva in: Indonesia, Etiopia, Kenya, Filippine ed India. Nel 2017 sono riusciti a raggiungere, con i loro kit, 680.000 persone colpite da eventi drammatici. Proprio per la sua efficacia nell’intervento, Shelterbox è candidata al Nobel per la Pace 2018!

La donazione minima che sarà richiesta è di 10 euro. La sera stessa sarà anche possibile acquistare dell’ottimo Carnaroli, sempre in favore della ONLUS.

 

Qual’è la situazione sugli investimenti nella formazione?

Si segnala un approfondimento a cura della redazione de “Il Sole 24 ore” nella sezione di “Scuola 24: Il quotidiano della Formazione, dell’Università e della Ricerca“:

I governatori scommettono sugli ITS, lo Stato meno

Se sulle politiche attive si viaggia “a ruota libera” da Regione a Regione, sugli investimenti in formazione la situazione nei territori appare un po’ più polarizzata. Con l’80% degli oltre 830 milioni investiti, tramite avvisi nel 2017, indirizzati, quasi ovunque, alla prima formazione, vale a dire quella per l’acquisizione di un titolo. Con una peculiarità. Riguarda gli Its, gli Istituti tecnici superiori, a oggi l’unico canale di istruzione terziaria specialistica non accademico, che appaiono nei piani di ben 12 Regioni, per un importo complessivo di circa 52 milioni di euro (ben quattro volte in più rispetto ai 13 milioni ordinari messi ogni anno a livello statale dal Miur – rifinanziati con 65 milioni nel triennio, con la precedente legge di Bilancio, su input del Mise per spingere industria 4.0).

Il restante 20% dei fondi indicati negli avvisi regionali 2017 è andato invece alla formazione “non ordinamentale”, soprattutto quella permanente e continua. Anche qui, c’è una curiosità. Il Piemonte, che, lo scorso anno, ha investito 42 milioni di euro per aggiornare le competenze dei lavoratori.

Nel rapporto su formazione professionale e lavoro curato da Cnos-Fap e Noviter, emerge, anche, come, all’interno del capitolo «Iefp» (Istruzione e formazione professionale) ampio spazio sia stato dato, dagli avvisi regionali, all’implementazione del modello duale, rivisitato appena tre anni fa con la riforma del mercato del lavoro. E che ha portato a una discreta crescita dei contratti di apprendistato di primo livello, che hanno avuto, in tutt’Italia, un’impennata: il 32% in più. Entro i due anni il 79% dei contratti è diventato poi a tempo indeterminato. Un risultato significativo, che si somma alle performance occupazionali, da anni positive, dell’intera filiera «Iefp»: più del 50% dei ragazzi che hanno concluso il ciclo di studi triennale ha trovato un impiego nell’arco dei tre anni.

Residuale, poi, è risultato il finanziamento regionale alle attività di formazione continua, oggi, in realtà, in larga parte appannaggio dei fondi interprofessionali e della bilateralità. Scarsi anche i fondi per i brevi corsi di specializzazione (per esempio, gli Oss, gli Operatori socio sanitari). Per tutti gli anni ’90 hanno rappresentato una linea di intervento significativa. Oggi, invece, è quasi scomparsa.

Disponibile un altro approfondimento a cura della redazione de “SIR” pubblicato in data 2 ottobre 2018 dal titolo: “Formazione e lavoro: Peretti (Cnos-Fap), “andare verso un sistema che offra soluzioni e prospettive più omogenee in tutto il territorio“.

Il Rapporto 2018 “Politiche della formazione professionale e del lavoro – Analisi ragionata degli interventi regionali” di Cnos-Fap e Noviter aiuta a “capire i criteri di scelta e ragionare sugli effetti degli investimenti nelle Regioni” e “consente di valutare quali margini di interazione abbiamo con il territorio nella pratica, ma anche stimolare il dibattito sulle competenze Stato-Regione per andare verso un sistema che offra soluzioni e prospettive più omogenee in tutto il territorio”. Lo afferma Enrico Peretti, direttore generale di Cnos-Fap, in occasione della presentazione dello studio tenutasi questa mattina nella Biblioteca del Senato, a Roma.

Eugenio Gotti, Ceo di Noviter che ha diretto la ricerca, sottolinea che nel 2017 “le Regioni hanno investito nelle politiche attive del lavoro, più che nella formazione, a conferma di un crescente bisogno dei cittadini di poter avvalersi di servizi di supporto all’inserimento o reinserimento lavorativo”. Dallo studio emerge un insieme delle azioni estremante frammentario: “Talvolta – spiega Gotti – il bando è talmente specifico sui singoli bisogni, con valore economico irrisorio, spot nell’arco temporale; siamo ancora distanti da un sistema universale a domanda individuale simile a quello sanitario, nonostante i servizi al lavoro siano riconosciuti quali diritti esigibili da parte dei cittadini. Ma dal rapporto emergono alcune linee evolutive in tal senso”. Il riferimento è al fatto che la modalità “a servizio” per erogare la prestazione si stia diffondendo anche per quanto riguarda le politiche attive del lavoro e rappresenti il 37% del valore di tutti gli avvisi regionali.

 

Elledici – Proposte per il Sinodo dei Giovani

3-28 Ottobre 2018 è il periodo in cui si terrà la  XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. E proprio in questa occasione, La Editrice Elledici, propone più spunti per andare a più a fondo di questo evento cosi importante. Eccoli riportati qui di seguito.

 

Più tecnologia e meno relazioni: questa la fotografia delle famiglie italiane a cura del Censis

La fotografia del primo Rapporto Auditel-Censis sulle famiglie italiane, presentato il 25 Settembre 2018 al Senato, rivela uno scenario preoccupante: 5,7 milioni le persone che vivono sole; oltre 6 milioni le donne capofamiglia; i bambini tra 4 e 10 anni si rivelano precoci digitali (quasi 1 su 2 connesso al web); i figli, moltiplicatori di consumi.

Dedicato a “Convivenze, relazioni e stili di vita”, il primo Rapporto Auditel-Censis si fonda sulla ricerca di base Auditel, che 7 volte l’anno intervista, casa per casa, oltre 41 mila italiani. Le case degli italiani, evidenziano ancora i ricercatori, sono stracolme di elettrodomestici tradizionali o di ultima generazione. I televisori sono nelle case del 97,1% delle famiglie italiane, 14 milioni di pc portatili (48,1%), 7,4 milioni di tablet (26,4%), 5,6 milioni di pc fissi (22,1%). Non solo: il 19,3% delle famiglie dispone di almeno un televisore connesso al web (smart tv o apparecchio tradizionale connesso al web con dispositivo esterno). I telefoni cellulari sono presenti in oltre il 95% delle famiglie, i telefoni fissi solo nel 60% circa. Dal Rapporto emerge poi che la connessione al web è ormai capillare e coinvolge anche gli anziani: l’82,2% delle famiglie italiane è connesse a internet.

La famiglia, conseguentemente, «ha cambiato pelle con l’evoluzione sociale: siamo passati dalla famiglia Spa, che combinava redditi e patrimoni, alla famiglia di cura garante di welfare informale e reddito per i componenti non autosufficienti e i figli precari, fino all’attuale rischio di una famiglia disintermediata, alle prese con le sfide che minacciano la relazionalità interna», ha affermato il presidente del Censis Giuseppe De Rita.

Ecco alcune relazioni di approfondimento del 1° Rapporto Auditel-Censis su “Convivenze, relazioni e stili di vita”: buona lettura!

 

1° Rapporto Auditel-Censis: scattata la fotografia della società italiana e dei cambiamenti che sta attraversando

Oltre 6 milioni di donne sono capofamiglia. Aumentano le coabitazioni per ragioni economiche. I bambini tra 4 e 10 anni si rivelano precoci digitali. Clamoroso il boom di accessori domestici: mentre la tv spopola e lo smartphone invade anche il letto (28 milioni di adulti navigano sul web di notte), nelle case sono più i forni a microonde che le lavastoviglie, scompare la segreteria telefonica e si fa largo la vasca idromassaggio.
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di PAOLO G. BRERA

La nuova famiglia? “Connessi anche a letto. E continua a comandare l’uomo”

Presentato oggi il 1° Rapporto Auditel-Censis su “Convivenze, relazioni e stili di vita”. Aumentano le convivenze per ragioni economiche, e il 17,6% dei bambini fino a 10 anni ha già il cellulare

Ci droghiamo di aria condizionata e mangiamo a colpi di microonde, conviviamo spesso per convenienza e ci portiamo sistematicamente a letto il web: la fotografia che ci ha scattato il “Primo rapporto Auditel-Censis su convivenze, relazioni e stili di vita delle famiglie italiane” è un bell’affondo al modello di famiglia tradizionale dei vecchi spot, quella tutta coccole e mulini bianchi.

Ai bambini “dai 4 ai 10 anni” invece dei biscottini fatti in casa ficchiamo in mano un bel cellulare o il tablet. Quando li facciamo, i figli: su cinque famiglie, tre li hanno e due no. Di tradizionale, in compenso, è rimasto il ruolo di comando: se cresce il numero di donne “capofamiglia”, a prendere tutte le decisioni importanti che non riguardino gli acquisti quotidiani o di elettrodomestici sono sempre gli uomini.

Il rapporto, presentato oggi in Senato, nasce da uno studio sulle risposte di ventimila famiglie intervistate nell’ultimo anno: ne emerge un paese con “sei milioni di donne capofamiglia” in cui scompare la segreteria telefonica e si fa largo la vasca idromassaggio, e in cui regina resta la tv: ancora oggi è più diffusa dello smartphone. Continua a leggere sul sito di Repubblica.it…