RMG – Dalla parte dei giovani: il video finale della Giornata Missionaria Salesiana 2022

Dal sito dell’agenzia ANS.

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ANS – Roma) – Il Settore per le Missioni Salesiane ha pubblicato sulle sue reti sociali l’ultimo video per la Giornata Missionaria Salesiana 2022, “Comunicare Cristo Oggi – #MissionariInRete”. Dopo i tre video che esprimevano il punto di vista dei ragazzi, nell’ultimo video arriva la risposta salesiana, che è quella di stare sempre dalla parte dei giovani annunciando Cristo con la propria vita.

Spiegano dal Settore per le Missioni Salesiane: “Alla ragazza che usa i filtri bellezza sui social, i salesiani rispondiamo che sei preziosa agli occhi di chi ti ama e la bellezza è in te stessa, nella tua imperfezione. Al giovane migrante che non sentiva la presenza di Dio, annunciamo che Lui era al tuo fianco nel momento della sofferenza, che ti ha sorretto e tenuto tra le braccia quando avevi freddo e paura. Anche se non lo vedi, Dio è accanto a te oggi. A chi vede la realtà solamente come “bla bla bla”, diciamo che in questo mondo ci sono parole di speranza e gesti concreti e che crederci è il primo passo per il cambiamento. Se cambiamo il nostro punto di vista, raccontiamo Cristo oggi!”.

Il video, realizzato dalla IME Comunicazione, è disponibile sulla pagina Facebook, sul canale YouTube e sul profilo Instagram del Settore per le Missioni Salesiane, così come tutti i precedenti filmati.

“Girovagando tra cronache ed eventi. Quarant’anni di giornalismo”- don Giuseppe Costa

Fresco di stampa, è uscito il nuovo libro del co-portavoce della Congregazione Salesiana, don Giuseppe Costa sui suoi quarant’anni di attività professionale e sulla sua passione per il giornalismo: “Girovagando tra cronache ed eventi. Quarant’anni di giornalismo” (NEMAPRESS EDIZIONI). Di seguito l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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Come frutto maturo di una vita spesa per il giornalismo e l’editoria, don Giuseppe Costa, SDB, co-portavoce della Congregazione Salesiana, ha dato alle stampe un nuovo libro, dal titolo: “Girovagando tra cronache ed eventi. Quarant’anni di giornalismo”. È un’opera che raccoglie numerosi articoli scritti da don Costa nel corso di quarant’anni di attività professionale.

Come lo stesso autore ricorda nella prefazione biografica, la passione per il giornalismo nacque fin dagli anni in cui l’autore frequentava il liceo, poi crebbe e si rafforzò attraverso esperienze con giornaletti ciclostilati e la fondazione di un primo giornale presso l’oratorio salesiano di Catania.

Vennero successivamente le collaborazioni con Avvenire, l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti come Pubblicista, nel 1980, la Direzione del Bollettino Salesiano (dal 1982 al 1992) e i rapporti via via più intensi con i maggiori quotidiani nazionali e il coinvolgimento sempre maggiore con le penne di spicco del giornalismo italiano.

L’esperienza come Direttore del Bollettino Salesiano fu di grande arricchimento per don Costa:

“Potei viaggiare per vari Paesi alla ricerca di personalità, salesiane e non, da poter pubblicare sul Bollettino – racconta egli stesso –. Incontrai i salesiani formidabili educatori ed apostoli negli Stati Uniti, in America Latina, in Africa, in Asia, in Europa. Celebrai con grande impegno pubblicistico il centenario della morte di Don Bosco, nel 1988, e le beatificazioni a San Pietro di Don Filippo Rinaldi e dei martiri salesiani monsignor Luigi Versiglia e Callisto Caravario. Partecipai ad eventi di grande significato ecclesiale, come le Giornate Mondiali della Gioventù di Roma, Buenos Aires e Santiago de Compostela”.

Altra tappa importante della crescita professionale dell’autore di questo testo fu quella vissuta a Milwaukee, dove don Costa andò nel 1991 per conseguire un Master di valore accademico presso la Marquette University, la più antica scuola di giornalismo cattolico d’America, animata dai Gesuiti.

“Ben presto imparai che valeva la pena sopportare il freddo del Lago Michigan in cambio della conoscenza del mondo universitario americano, con stage a Notre Dame (Indiana), Catholic University (Washington) e Stanford (Palo Alto). E conobbi poi, con il mio advisor e maestro, William Thorn, i media americani, con tutti i loro dinamismi”.

Parallelamente, don Costa affiancava all’attività giornalistica quella editoriale: se già nel 1982 aveva lavorato alla LDC di Leumann, al ritorno dagli States gli fu affidata la direzione della Società Editrice Internazionale (SEI) di Torino, una missione che intraprese “con coraggio e speranza”, creando nuove collane di varia e narrativa, sperimentando nuovi libri di didattica scolastica ed incontrando e relazionandosi con grandi autori nazionali e internazionali.

L’attività nel mondo dell’editoria raggiungerà poi il suo culmine nel decennio tra il 2007 e il 2017, quando don Costa sarà Direttore della Libreria Editrice Vaticana (LEV). Di quell’esperienza oggi afferma:

“Conoscere da vicino i Papi Benedetto XVI e Francesco, condividerne pareri e sentirne opinioni editoriali e soprattutto tradurre in libri per il mercato editoriale internazionale è stata per me una grande sfida che oggi posso dire d’aver vinta a servizio della Chiesa. Sono stati anni di grande attività internazionale, con contatti fra i più alti ai quali l’editoria possa aspirare”.

E in questi 40 anni non è mancato nemmeno l’impegno nella docenza: già nel 1991 don Costa ha dato lezioni di comunicazione presso l’allora neonata Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’Università Pontificia Salesiana, incarico che ha ripreso come Docente Straordinario, dopo la parentesi americana, fino al 2007, e a cui ha affiancato per tre anni l’insegnamento anche presso l’Università di Catania, alla Facoltà di Lingue e Comunicazione Internazionale, e alla LUISS di Roma, per il Corso di Giornalismo Religioso.

Il testo ora dato alle stampe, edito da Nema Press, costituisce una raccolta di “un’infinità di pezzi dalle cronache più varie…”, tolti quelli del Bollettino Salesiano, “facilmente rinvenibili in biblioteche o in siti salesiani”. Per agevolare il lettore, inoltre, i contributi sono inoltre raccolti attorno a sei aree tematiche: Don Bosco, Corrispondenze americane, i viaggi, i Giovani, la Sicilia ed i mass media. Un prezioso indice analitico arricchisce ulteriormente il volume.

Come scrive, a mo’ di conclusione, l’autore nella quarta di copertina, il volume ha un fine dichiarato:

“Ai tanti giovani che affollano i corsi di giornalismo, alla ricerca di un futuro posto di lavoro sempre più arduo e raro, va forse detto che il giornalista di ogni giorno non è l’uomo dello spettacolo e dell’immagine, ma quello di un professionista da costruire con buoni studi e con altrettanta pratica. Va anche raccontato della dura ferialità di un dovere quotidiano, da coniugare sì con la novità di un prodotto che si rinnova ad ogni dispaccio d’agenzia, ma soprattutto con parole che si chiamano coscienza, responsabilità sociale e obiettività”.

Il primo contratto di Apprendistato di Don Bosco compie 170 anni

Pubblichiamo il comunicato di CNOS Fap, CIOFS Fp e Salesiani Don Bosco Italia sull’anniversario del primo contratto di apprendistato firmato da San Giovanni Bosco.

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8 febbraio 1852 – 2022: il primo contratto di apprendistato promosso da Don Bosco compie oggi 170 anni. Per celebrare questo anniversario i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice con tutti i formatori CNOS e CIOFS ribadiscono il valore dell’apprendistato, della formazione in assetto di lavoro, della formazione duale.

Il contratto concepito e sottoscritto da Don Bosco è considerato da molti il primo contratto moderno di lavoro. Non solo perché molte delle sue clausole più tardi entreranno nella normale prassi dei rapporti lavorativi, ma anche e soprattutto perché per la prima volta, con un documento che riporta ben quattro firme, si sancisce un’alleanza che è ancora oggi di ispirazione per l’opera dei formatori: quella tra il datore di lavoro, il lavoratore, la famiglia dell’apprendista e l’educatore.

Nel dibattito odierno si intende quindi ribadire come la possibilità che i giovani possano vivere l’alternanza scuola-lavoro, in un contesto protetto e in stretta collaborazione con i centri di formazione, rappresenti una preziosa opportunità.

L’insegnamento che giunge dalle più avanzate esperienze europee mostra come il sistema duale, che vede una strettissima collaborazione tra ente formativo ed azienda, sia il sistema che meglio aiuta i giovani nel proprio percorso di sviluppo delle competenze e di inserimento nel mondo del lavoro. In Italia da anni si è percorsa questa strada con ottimi risultati sul piano occupazionale.

Cnos-Fap e Ciofs Fp, nella capillarità della loro presenza, lavorano costantemente insieme alle aziende per rendere queste esperienze educative, momenti di crescita e maturazione capaci di aiutare i giovani ad entrare in contatto con la realtà lavorativa e sociale sviluppando una forte sensibilità sui temi della sicurezza grazie anche alla collaborazione con i tutor aziendali che in questo percorso svolgono un ruolo fondamentale.

Un’alleanza sempre più stretta tra istituzioni, sistema educativo ed imprese, è quindi fondamentale per costruire strategie, itinerari, momenti di confronto che possano portare all’attenzione pubblica un tema tanto attuale come quello della sicurezza sul lavoro.

La cura delle ore di sicurezza sul lavoro all’interno dei corsi di formazione propedeutici all’ingresso in azienda, il richiamo costante al rispetto delle norme nel contesto lavorativo, il criterio di scelta dei tutor aziendali, la certificazione delle aziende sicure, sono elementi centrali per favorire la creazione di una vera e propria cultura della sicurezza.

“Prima di arrivare a Roma come direttore generale del CNOS Fap nazionale, ho avuto la fortuna di dirigere il CNOS-FAP di Bologna per nove anni durante i quali ho visto passare più di 1000 ragazzi – dichiara don Fabrizio Bonalume, direttore generale del CNOS Fap – . Durante il periodo di stage aziendale ho visto questi giovani rifiorire e ritrovare la stima in loro stessi: per loro era fonte di gioia il sentirsi apprezzati in un contesto di adulti. E sapevano riconoscere che in questo percorso l’esperienza nel centro di formazione salesiano li aveva aiutati. Tutto ciò diventava ancora più forte e concreto quelle tante volte in cui lo stage si concludeva con la proposta di contratto di apprendistato. In diverse occasioni ho avuto la fortuna di essere io stesso presente … ecco un altro “contratto di apprendizzaggio” firmato grazie a don Bosco

170 anni fa, don Bosco inaugurava una via. Ancora oggi Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice si impegnano nello stesso cammino.

Don Roberto Dal Molin – Presidente CNOS Italia

Don Fabrizio Bonalume – Direttore generale CNOS Fap

Suor Manuela Robazza –  Presidente Nazionale CIOFS-FP

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Andezeno: il “Cammino di Don Bosco” una risorsa per il territorio

La Città Metropolitana di Torino con il patrocinio del comune di Andezeno, Strade di colori e sapori assieme all’Associazione Sportiva Dilettantistica “Nordic Walking Andrate” segnalano l’evento IL “CAMMINO DI DON BOSCO” UNA RISORSA PER IL TERRITORIO, nella giornata di Sabato 26 Febbraio.

Di seguito tutte le informazioni relative all’evento.

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SABATO 26 FEBBRAIO -VILLA SIMEOM – ANDEZENO (Torino)

IL “CAMMINO DI DON BOSCO” UNA RISORSA PER IL TERRITORIO 

Presentazione degli “Anelli” del Cammino

Il “Cammino di Don Bosco” è un itinerario escursionistico dedicato ai luoghi legati alla vita di San Giovanni Bosco sulle direttrici lungo le quali il fondatore dei Salesiani portava i suoi ragazzi a camminare, meditare e pregare, attraverso le colline del torinese, chierese ed astigiano. 

“Compare allora un giovane sacerdote con una lunga veste nera, i capelli castani e ondulati. Prende i ragazzi per mano, li mette in fila ordinata, controlla che abbiano cibo ed acqua a sufficienza, li osserva mentre iniziano a camminare davanti a lui, pochi istanti dopo si unirà al gruppo per chiuderlo” (Da Memorie dell’Oratorio di Giovanni Bosco).

Il percorso parte dal Santuario di Maria Ausiliatrice al Valdocco di Torino e conduce al Colle di Don Bosco, proponendo tre alternative di percorso (per complessivi 165 km): il Cammino alto (della Superga-Crea, tocca la Basilica di Superga e l’abbazia di Vezzolano), il Cammino medio (del Lago di Arignano) ed il Cammino basso (di San Domenico Savio, tocca l’Eremo dei Camaldolesi). Queste tre alternative, ed altre due varianti, possono essere collegate a formare “Anelli” di diversa lunghezza, che consentono agli escursionisti di conoscere ed apprezzare le bellezze storico-culturali, ambientali, paesaggistiche ed enogastronomiche dei territori interessati.

Il “Cammino di Don Bosco” è stato ideato e realizzato a partire dal 2011 dall’associazione sportiva dilettantistica Nordic Walking Andrate, all’interno del progetto “Strade di Colori e Sapori”, che coinvolge la Città Metropolitana di Torino e 14 Comuni, con Chieri capofila. È stata anche realizzata una cartina del Cammino e una guida escursionistica. 

Ai fini della registrazione del “Cammino di Don Bosco” nella Rete Escursionistica Regionale della Regione Piemonte, è stato siglato un protocollo d’intesa che coinvolge tutti i 21 Comuni attraversati dall’itinerario (Albugnano, Arignano, Baldissero Torinese, Buttigliera d’Asti, Castelnuovo Don Bosco, Chieri, Cinzano, Gassino Torinese, Marentino, Mombello di Torino, Moncucco Torinese, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino d’Asti, Pino Torinese, Riva presso Chieri, San Mauro Torinese, Sciolze e Torino), la Città Metropolitana di Torino e la Provincia di Asti, l’Ente di Gestione delle Aree protette del Po Piemontese, l’Ispettoria Salesiana Piemonte e Valle d’Aosta, il CAI Piemonte, la Pro Natura Torino e l’ASD Nordic Walking Andrate.

Sabato 26 febbraio, Villa Simeom ad Andezeno (Corso Vittorio Emanuele 16) ospita un incontro pubblico, organizzato da “Strade di Colori e Sapori”, Città Metropolitana di Torino e Nordic Walking Andrate, con il patrocinio del Comune di Andezeno, in occasione del quale saranno presentati gli “Anelli” del Cammino di Don Bosco.

«Questa iniziativa vuole valorizzare ulteriormente il “Cammino di Don Bosco”, presentando i vari “Anelli”, ovvero varianti dell’itinerario che sono incentrate sui singoli Comuni-spiega l’assessora allo Sviluppo e promozione del territorio e al Turismo Elena COMOLLO-Il “Cammino” rappresenta un’importante risorsa per i nostri territori, è nostra intenzione dare vita ad un sito web specifico per rendere più accessibili i percorsi, costruendo un’offerta turistica di qualità che veda protagonisti i vari operatori e che sappia intercettare l’interesse di quei turisti che apprezzano camminate e biciclettate in luoghi piacevoli come le nostre colline».

Questo il programma della mattinata:

ore 10.00   Strade di Colori e Sapori e Cammino di Don Bosco, un binomio vincente  

                   Elena di Bella, Dirigente Sviluppo Montano e Rurale – Città Metropolitana di Torino 

ore 10.15   Il Cammino di Don Bosco, una risorsa per il territorio delle Strade di Colori e Sapori 

                   Elena Comollo, Assessora agricoltura, attività produttive, commercio, mercati e fiere,  

                       sviluppo e promozione del territorio, turismo del Comune di Chieri 

ore 10.30   Presentazione delle degli Anelli del Cammino Don Bosco, una proposta per territorio

                   Claudio Baldi, ASD Nordic Walking Andrate 

ore 11.15   Conclusioni

                   Sonia Cambursano, Consigliera delegata allo Sviluppo Economico e Turismo 

                   Città Metropolitana di Torino 

ore 11.30   AndezenAperitivo

Alle 13.30  CamminANDEZENO (ritrovo Piazza Italia, davanti al Municipio) 

                   Escursione guidata sull’Anello del Bric Andio – Battaglia del Barbarossa e nel centro

                     storico a cura dell’ASD Nordic Walking Andrate. Al termine consegna ai partecipanti 

                     della Merenda sinoira escursionistica.

Info: obbligo di Green Pass rafforzato, 

conferme di partecipazione al 334 6604498 – scuolanordicwalkig@viviandrate.it

 

Portogallo – Il Movimento Giovanile Salesiano lancia “WYD DON BOSCO 23”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Lisbona) – In preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) 2023, che si svolgerà a Lisbona, in Portogallo, il Movimento Giovanile Salesiano ha lanciato “WYD DON BOSCO 23”, l’organizzazione responsabile della convocazione e della partecipazione dei giovani di vari ambienti salesiani di tutto il mondo alla GMG di Lisbona 2023.

Nell’invitare i giovani a vivere la GMG Lisbona 2023 secondo il carisma di Don Bosco, WYD DON BOSCO 23 vuole anche accompagnare tutte le iniziative, il dinamismo e i momenti previsti per la Giornata, così come evidenziare, in un giorno in particolare, il “SYM Day”, tutta la sua dimensione giovanile e associativa.

“WYD DON BOSCO 2023”, come motto, nasce dalla combinazione di tre elementi: l’acronimo in inglese che si riferisce alla Giornata Mondiale della Gioventù (World Youth Day), con la sua somiglianza al termine “with”, che sempre in inglese significa “con”; San Giovanni Bosco, comunemente chiamato “Don Bosco”, come forza unificatrice della Famiglia Salesiana; e la data dell’incontro.

Esso vuole essere una sorta di marchio che identifichi il Movimento Giovanile Salesiano e che motivi i giovani a percorrere il cammino che li attende come un pellegrinaggio, che rafforzi la loro fede e che sia in grado di interpellare gli altri, quanti sono più lontani, perché conoscano Cristo Vivo.

WYD DON BOSCO 2023 già può contare su molti materiali e strumenti di divulgazione:

Il sito web, in portoghese e inglese – www.wyddonbosco23.pt – dove si possono trovare varie informazioni sul Portogallo, Lisbona, la GMG e l’organizzazione WYD DON BOSCO 23. Verrà regolarmente aggiornato con nuove informazioni e notizie.

Un video di presentazione – https://youtu.be/BXBhtMwjdIY – della partecipazione del Movimento Giovanile Salesiano alla GMG di Lisbona 2023. Pensato, registrato e interpretato da allievi ed exallievi di diversi ambienti salesiani del Portogallo, invita i membri del MGS di tutto il mondo a partecipare a questo incontro e a viverlo secondo il carisma di Don Bosco.

Il logo di WYD Don Bosco 23 è stato ispirato dalle figure di Don Bosco e di Maria Ausiliatrice. La base di tutto il logo è il manto di Maria che sembra “abbracciare” tutti gli altri elementi. All’interno del mantello si trovano il cappello a tricorno di Don Bosco; così come due croci, simboli della fede, e una corda, che ricorda i salti e le acrobazie che usava Don Bosco per catturare i giovani e portarli alla Chiesa, conquistando i loro cuori. La banda gialla, che appare sul lato destro del logo, suggerisce un movimento verso l’alto, che invita ad “alzarsi e ad andare”, rimandando così al motto ufficiale della GMG di Lisbona 2023.

Il profilo Facebook di WYD DON BOSCO 23: https://www.facebook.com/wyddonbosco23

Il profilo Instagram di WYD DON BOSCO 23: https://www.instagram.com/wyddonbosco23/

Il canale YouTube di WYD DON BOSCO 23:
https://www.youtube.com/channel/UCNHL0RbvRX3AwyGSIj1tSMw

E un podcast settimanale – https://wyddonbosco23.pt/jmj-combosco/ – che ha debuttato sulla Radio Salesiana del Portogallo il 31 gennaio e che in ogni puntata riesamina le varie edizioni della GMG dal 1986 ad oggi, concentrandosi sui messaggi, gli eventi principali e le storie incredibili avvenute, dando la parola a coloro che vi hanno partecipato o che sono attualmente, in qualche modo, nell’organizzazione della GMG Lisbona 2023. I vari podcast faranno anche riferimento alla storia e alla crescita dell’MGS come movimento giovanile cresciuto e rafforzatosi negli ultimi tre decenni.

Per maggiori informazioni si può scrivere a: coord.sym23@salesianos.pt

Le attività vocazionali delle Volontarie di Don Bosco (VDB)

L’Istituto Secolare Volontarie di Don Bosco propone alle giovani (dai 21 fino ai 40 anni) che hanno scoperto Cristo nella loro vita, e desiderano seguirlo, ma non sono ancora ben orientate, degli incontri vocazionali per dare loro la possibilità di conoscere questa forma di vocazione donata alla Chiesa, per aiutarle a riflettere sulla loro vocazione per rispondere alla chiamata del Signore. Di seguito le date degli incontri e le informazioni principali.

Le date del 2022:

Data la particolare situazione sanitaria che stiamo vivendo, le date potrebbero variare o gli incontri potrebbero essere online.

Contatti: formazione.vdb.to@gmail.com – tel. 333.468.08.80

Cagliero 11 – “Per le religiose e consacrate” – Febbraio 2022

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°158 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Febbraio 2022.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Per rafforzare la fiducia in Dio e l’amore misericordioso nella vita e nell’azione delle suore FMA in Lituania.

Preghiamo per le religiose e le consacrate; ringraziandoli per la loro missione e il loro coraggio; possano continuare a trovare nuove risposte alle sfide dei nostri tempi.

Cara Famiglia salesiana,

Dio chiama pazientemente e ri-petutamente il giovane Samuele finché non capisce di chi è la voce. E poi è già aperto alle Sue esigenze. Subito. Proprio come quando Gesù chiama gli apostoli: lasciano le reti e se ne vanno subito (Simone e Andrea). Quando sente la grazia dell’-accettazione, Zacheo è pronto per la generosità – subito.

La nascita di una vocazione è sempre un momento indimenti-cabile di un incontro personale con Dio. Ogni volta che vi ritorniamo, è la fonte della nostra perseveranza e fedeltà. Coraggio, perché abbiamo sperimentato che la nostra forza è nella Sua saggezza, amore e fedeltà! Nella dedizione a Dio, diamogli tutta la nostra fragilità, debolezza, i doni che ci ha fatto per il cammino della vita, diamo tutto – anche la ricchezza futura che scopriremo in seguito – nuove relazioni, talenti che si sviluppano in noi le varie circostanze della vita, l’attrattiva della crescita nel ministero, tutto appartiene a Lui, irrevocabilmente, gioiosamente. Perché chi dona ora e con gioia, dona due volte.

Auguro a tutti noi consacrati entusiasmo, fedeltà e creatività duratura per il Signore.

D.K., Responsabile Maggiore
L’Istituto Secolare delle Volontarie di Don Bosco

Programmi e prospettive al termine dell’VIII Assemblea Generale delle IUS

Si è conclusa l’VIII Assemblea Generale dellle istutuzioni salesiane (IUS) con l’approvazione di tre documenti fondamentali, l’approvazione dei cordinatori continentali, la programmazione delle date delle prossime conferenze continentali, la presentazione dell’equipe di coordinamento e l’Eucarestia conclusiva presieduta dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

Di seguito l’articolo di ANS Agenzia Info Salesiana.

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L’VIII Assemblea Generale delle Istituzioni Salesiane di Educazione Superiore (IUS) si è conclusa con l’approvazione di tre documenti fondamentali, l’elezione dei coordinatori continentali per i prossimi mandati, la programmazione delle date delle prossime conferenze continentali, la presentazione dell’equipe di coordinamento e, infine, l’Eucaristia conclusiva presieduta dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

I membri dell’Assemblea hanno approvato, per votazione, i documenti “Politiche 2022-2026”, “Programma comune 6”, e “Linee guida per una pastorale nelle IUS” che sono stati discussi e riflessi durante la settimana.

I documenti contengono linee di azione, approcci, politiche e orientamenti, basati sulla realtà delle istituzioni e sugli obiettivi emessi dal Rettor Maggiore al termine del Capitolo Generale 28° e in sincronia con il Dicastero di Pastorale Giovanile Salesiana.

Dopo l’approvazione dei documenti, sono stati annunciati anche i nuovi coordinatori continentali. Come nuovo coordinatore dell’Europa è stato eletto il Professore Alessio Rocchi, dell’Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo (IUSTO); il Coordinatore dell’America sarà il sig.re Mario Olmos, SDB, Rettore dell’Università Don Bosco di El Salvador; il coordinatore interino dell’Africa (fino a settembre) sarà don Dieudonne Otekpo dell’“Institut Supérieur Don Bosco” (ISDB), del Togo; don Thaddeus Singarayan continua come Coordinatore dell’Asia Sud, e il nuovo Coordinatore dell’Asia Est-Oceania sarà don Joel Camaya, del “Don Bosco College” di Canlubang, di Filipine.

Le date per i prossimi incontri continentali sono state stabilite come segue: l’incontro continentale Europa avrà luogo a Praga, Repubblica Ceca, presso l’istituto “Jabok”, nella terza settimana di maggio del 2023. La riunione continentale dell’America sarà a Vitória, Brasile, presso l’Università “Unisales” dal 19 al 22 settembre 2022, seguita dal corso sulle direttive IUS a Campo Grande, Brasile, presso l’università UCDB, dal 24 al 30 dello stesso mese. La riunione continentale dell’Asia Est e dell’Oceania avrà luogo a Manila, nelle Filippine, il 3 o 4 giugno 2023, in una data ancora da confermare. La riunione continentale dell’Asia meridionale avrà luogo la terza settimana di novembre 2022, seguita anche dal corso sulle direttive IUS. La riunione continentale dell’Africa avrà luogo a Maputo, Mozambico, presso l’Istituto Superiore “Dom Bosco” (ISDB) dal 24 al 26 ottobre 2022.

Infine, tutti i partecipanti hanno preso parte all’Eucaristia conclusiva che è stata celebrata da Don Ángel Fernández Artime, Rettore Maggiore.

La VIII Assemblea può dirsi che è stata un messaggio di speranza e di incoraggiamento a continuare la missione salesiana nell’educazione superiore, in mezzo alle difficoltà, i richiami odierni e le sfide proprie della cultura attuale.

Rettor Maggiore: messaggio ai giovani nella festa di Don Bosco

In occasione della commemorazione dei 400 anni dalla morte di San Francesco di Sales e nel giorno della festa di san Giovanni Bosco, il Rettor maggiore, Don Ángel Fernández Artime ha scritto una lettera ai giovani ricordando loro che quanto siano protagonisti di questa storia, come lo sono stati i ragazzi di Valdocco con Don Bosco.

Di seguito la lettera del Rettor maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

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MESSAGGIO AI GIOVANI NELLA FESTA DI DON BOSCO,

NEL IV CENTENARIO DELLA MORTE DI SAN FRANCESCO DI SALES, nostro Patrono

Torino-Valdocco, 31 gennaio 2022

Miei carissimi giovani,

giunga a ciascuno di voi il mio saluto con vero affetto e con tutto il cuore da Valdocco, dove stiamo celebrando la festa del nostro amato Don Bosco, “Padre e maestro della gioventù” – come ha dichiarato San Giovanni Paolo II.

Vi scrivo questa lettera, mentre da pochi istanti sono tornato dalla preghiera che ho fatto per voi nella Basilica davanti al Signore, davanti alla nostra Madre Ausiliatrice, davanti a Don Bosco, a Madre Mazzarello e a San Domenico Savio, il santo adolescente dei primi anni dell’oratorio qui a Valdocco.

L’Eucaristia di ieri è stata trasmessa dalla televisione proprio dalla Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, e il Santo Padre, Papa Francesco, durante la preghiera dell’Angelus ha dichiarato di aver seguito la Santa Messa in televisione, aggiungendo di salutare tutti i Salesiani in occasione della festa di Don Bosco. Nell’esprimere tutto questo ha ricordato che il nostro Padre «non si è chiuso in sagrestia, non si è chiuso nelle sue cose. È uscito sulla strada a cercare i giovani, con quella creatività che è stata la sua caratteristica». Indubbiamente, così farebbe Don Bosco anche oggi, invitando tutti noi ad essere al vostro fianco, accanto a voi, per percorrere insieme il cammino della vita.

Quanto il Santo Padre ama la Famiglia Salesiana, la famiglia di Don Bosco! E quanta responsabilità questo comporta, perché dobbiamo sempre dare il meglio di noi stessi al servizio del Vangelo nel nome del Signore Gesù.

E voi, carissimi giovani, siete i protagonisti di questa storia, come lo erano i ragazzi di Valdocco con Don Bosco.

In questo anno in cui commemoriamo nella Chiesa il IV centenario della morte di un grande santo, quel “gigante della santità” che fu San Francesco di Sales, la Famiglia Salesiana di Don Bosco, e voi, i giovani che ne fate parte, tutti noi con voi siamo chiamati a vivere la nostra fede cristiana e tutto il dinamismo giovanile che portate nel cuore, con questa carità e dolcezza “salesiana” che San Francesco di Sales ci ha lasciato in eredità e che Don Bosco fece sua. Nel 1854, egli stesso scrisse a riguardo dell’Oratorio di Valdocco: «Questo Oratorio è posto sotto la protezione di San Francesco di Sales per indicare che il fondamento su cui poggia questa Congregazione deve essere la carità e la dolcezza, che sono le virtù caratteristiche di questo santo». Don Bosco per realizzare la sua opera si ispirò a San Francesco di Sales, il Santo che comprese – come pochi altri – che Dio e il suo amore misericordioso erano al centro della sua vita e della sua storia. Francesco di Sales è il Santo della tenerezza, del cuore modellato sul cuore di Dio Padre che, con la sua dolcezza, attira tutti a sé.

E facendomi eco di questa sensibilità e spiritualità, che abbiamo ricevuto da San Francesco di Sales attraverso Don Bosco, e con la forza della Parola con cui sia il Papa Emerito Benedetto XVI sia Papa Francesco si sono rivolti a voi, desidero invitare voi, cari giovani di tutte le presenze salesiane nel mondo, a vivere con grandi ideali, con grandi mete che vi conducano sulla via della felicità e verso Dio.

  • Mi è parso molto bello quando in uno dei suoi messaggi rivolti a voi giovani, Papa Benedetto XVI vi ha detto: «Cari giovani, non accontentatevi di meno della Verità e dell’Amore, non accontentatevi di meno di Cristo». Che bello e che proposta che vale la pena accettare con coraggio, perché è molto probabile che l’ambiente sociale e culturale in molti luoghi nei quali vivete non vi aiuterà in questo. Ma il privilegio di non accontentarsi di niente di meno che Cristo nelle vostre vite è che potete fidarvi di Dio, abbandonarvi a Lui, il Dio vivente e che invita tutti a vivere come è vissuto Gesù. Sono convinto che essere un giovane cristiano oggi sia davvero una sfida coraggiosa.

E nell’affermare questo, non dimentico molti di voi, cari giovani delle presenze salesiane del mondo, che professano un’altra religione. Vi auguro con vero affetto di vivere la vostra fede in profondità, di essere veri credenti nella fede che professate, di viverla autenticamente. L’unico Dio che esiste e al quale tutti ci rivolgiamo, sarà sempre al vostro fianco e saprà incontrare ognuno di voi. Le case di Don Bosco e di tutta la Famiglia Salesiana nel mondo hanno, e continueranno sempre ad avere, porte aperte per ogni giovane che le avvicina.

  • Allo stesso tempo, insieme ai miei confratelli Salesiani, alle mie consorelle Figlie di Maria Ausiliatrice, e a tanti altri che compongono questa nostra preziosa Famiglia, faccio risuonare le proposte che vi hanno rivolto Papa Francesco e Papa Benedetto, perché capisco che, proprio come ha fatto Don Bosco con i suoi ragazzi, insieme desideriamo chiedervi di essere coraggiosi, di non avere mai paura, di lasciarvi sorprendere da Gesù, il Signore, di aprire le porte del vostro cuore a Lui, lasciando che Lui vi parli. Gesù vi sorprenderà sempre e vi condurrà sul sentiero dell’autentica felicità: quella che cercate, che desiderate e di cui avete bisogno.
  • Miei cari giovani, oso dirvi in questa festa di Don Bosco che oggi, come sempre o più che mai, il Signore ha bisogno di voi e vi chiama ad essere discepoli missionari nel Regno. Don Bosco ha bisogno di voi, come aveva bisogno dei suoi ragazzi di Valdocco, per fare del bene a tanti altri. E tanti vostri compagni e amici hanno bisogno di voi e del vostro sostegno. Di voi giovani che, con responsabilità e generosità, prendete in mano la vostra vita.

Il nostro mondo ha bisogno di giovani che sentano di avere una missione sognata da Dio e che si innamorino di essa. Giovani che sentono che Dio ha un sogno e un bellissimo progetto per ognuno di loro. Giovani con speranza e forza. Giovani, come dice Papa Francesco, che non si lasciano rubare la speranza: «Un giovane non può essere scoraggiato, la sua caratteristica è sognare grandi cose, cercare orizzonti ampi, osare di più, aver voglia di conquistare il mondo, saper accettare proposte impegnative e voler dare il meglio di sé per costruire qualcosa di migliore. Per questo insisto coi giovani che non si lascino rubare la speranza» (Christus Vivit, 15).

Carissimi giovani,

concludo questo messaggio augurandovi una buona festa di Don Bosco e invitandovi a vivere tutto l’anno in grande armonia con Don Bosco e San Francesco di Sales. Loro continueranno a condurvi a incontrare l’unico che conta: Gesù Cristo il Signore.

Ricordo che nell’incontro della Consulta Mondiale del Movimento Giovanile Salesiano (SDB-LEADS) tenutosi nel dicembre scorso, dopo aver approvato le linee guida della Consulta Mondiale del Movimento Giovanile Salesiano (SDB-LEADS), i giovani rappresentanti di tutto il mondo sono stati unanimi nel proporre di celebrare il 400° anniversario della morte di San Francesco di Sales. I membri della Consulta della Regione Africa-Madagascar coordineranno questo evento, al quale parteciperanno tutti i gruppi del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) delle ispettorie salesiane del mondo, in segno di omaggio, gratitudine, amore e devozione a questo grande Santo, ispiratore del nostro amato Don Bosco.

Vi incoraggio a continuare a curare i momenti di preghiera, le iniziative a favore dei più svantaggiati e a far conoscere e condividere tutto quello che state facendo.

Miei cari giovani, buona festa di Don Bosco e buon anno “salesiano” sotto l’ispirazione di San Francesco di Sales.

La mia benedizione per tutti.

Con vero affetto e l’assicurazione del ricordo nella mia preghiera, vi saluto,

Ángel Fernández Artime, SDB

Rettor Maggiore

La Confederazione Mondiale degli Exallievi celebra il 120° anniversario della morte di Carlo Gastini

Gli Exallievi e gli amici di Don Bosco hanno celebrato il 28 gennaio scorso il 120° anniversario della morte di Carlo Gastini, avvenuta il 28 gennaio 1902. Di seguito l’articolo ANS.

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Carlo Gastini, sotto l’ispirazione di Don Bosco, fu una guida per il primo gruppo di Exallievi dell’Oratorio di Valdocco, che si riunirono per esprimere il loro amore e la loro gratitudine a Don Bosco, il quale si era preso cura della loro educazione e della loro istruzione.

Per tutta la vita, Carlo Gastini rimase amico e collaboratore stretto di Don Bosco e per molti anni fu il responsabile del laboratorio di legatoria e animò il teatro di Valdocco.  Fu sempre disponibile a sostenere Don Bosco nel suo lavoro con i giovani di Valdocco.

Il Presidente della Confederazione Mondiale degli Exallievi di Don Bosco, il signor Bryan Magro, in questa speciale occasione, ha sottolineato l’importanza di riflettere sugli inizi della più grande organizzazione della Famiglia Salesiana.  Fin dall’inizio, l’amore e la gratitudine verso Don Bosco si sono trasformati in solidarietà verso i giovani Exallievi più bisognosi. Don Bosco, infatti, aveva guidato Gastini a formare un’associazione di Exallievi con lo scopo di aiutarsi a vicenda e di aiutare al tempo stesso l’opera salesiana. Allo stesso modo, oggi, gli Exallievi e gli amici di Don Bosco sono incoraggiati a impegnarsi nell’azione sociale verso i giovani più vulnerabili.

Per questa occasione, la Confederazione Mondiale degli Exallievi ha realizzato un breve video sulla vita di Carlo Gastini, disponibile in lingua italianainglese spagnola.