ELLEDICI: “Con la voglia matta di darti una mano!” – Il nuovo libro di Franco Giudice

Si segnala il nuovo libro edito da EllediciCon la voglia matta di darti una mano!“, un piccolo manuale di carità cristiana a cura di Franco Giudice, sacerdote e insegnante di teologia dogmatica a Novara, recentemente nominato Vicario episcopale per il Clero e la Vita consacrata. Di seguito le informazioni principali sul libro disponibili sul sito Elledici.

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Caro Lettore,
abbiamo il piacere di informarti della pubblicazione del libro di Franco Giudice edito da Elledici “Con la voglia matta di darti una mano!“, un piccolo “manuale della carità” che, senza pretesa di completezza, intende guidare e stimolare l’opera di chi si impegna in questo campo.

Un piccolo “manuale della carità”
Questo piccolo libro è dedicato a tutti coloro che, a diversi livelli e nei modi più differenti operano nel campo della “carità”. Con un linguaggio immediato ma non superficiale, vengono poste in luce le principali dimensioni della carità cristiana e gli atteggiamenti più opportuni per attuarla. Un piccolo “manuale della carità” che, senza pretesa di completezza, intende guidare e stimolare l’opera di chi si impegna in questo campo. Uno scritto breve ma stimolante e ricco di spunti, guidato dall’intento di suscitare nel lettore la convinzione che «agire è bene, pregare è meglio, ma amare è tutto».

Dentro le pagine del libro
Il testo è strutturato in agili capitoletti.

Si è intenzionalmente utilizzato un linguaggio semplice e immediato, così da poter adeguarsi ad ogni lettore, evitando comunque la superficialità.

Qualche punto un poco impegnativo trova giustificazione nella pregnanza stessa dell’argomento proposto. Per orientarsi in questo campo a volte complesso si sono richiamati alcuni episodi o brani noti della Bibbia, cogliendoli soprattutto dall’esperienza di Gesù. Senza per questo disdegnare il messaggio dei Santi, coloro che con creatività e coraggio hanno attuato il Vangelo nella concretezza della vita.

Le riflessioni sono nate “sul campo”, essendo state elaborate per la formazione dei Gruppi di Volontariato Vincenziano della Diocesi di Novara.

L’intento è stato quello di sostenerne l’impegno, in un continuo confronto tra le più svariate situazioni umane e la ricchezza della proposta cristiana.

Buona lettura!

Il 25 marzo il Papa consacrerà Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria

Il prossimo 25 marzo, Papa Francesco consacrerà la Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria durante la Celebrazione della Penitenza alle ore 17.00 nella Basilica di San Pietro. Lo stesso atto, lo stesso giorno, sarà compiuto a Fatima dal cardinale Krajewski, elemosiniere pontificio, in risposta a quello che la Madonna chiese proprio a Fatima durante l’apparizione del 13 luglio 1917.

Di seguito l’articolo pubblicato su Vatican News.

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“Venerdì 25 marzo, durante la Celebrazione della Penitenza che presiederà alle 17 nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco consacrerà all’Immacolato Cuore di Maria la Russia e l’Ucraina. Lo stesso atto, lo stesso giorno, sarà compiuto a Fatima dal cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio, come inviato dal Santo Padre”. Lo rende noto in una dichiarazione il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni. Per la consacrazione è stato scelto il giorno della festa dell’Annunciazione del Signore. Lo annuncia in un tweet anche il Papa, invitando a pregare per la pace.

La Madonna, nell’apparizione del 13 luglio 1917 a Fatima, aveva chiesto la consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato, affermando che, qualora non fosse stata accolta questa richiesta, la Russia avrebbe diffuso “i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni – aveva aggiunto – saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte”. Dopo le apparizioni di Fatima ci sono stati vari atti di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria: Pio XII, il 31 ottobre 1942, consacrò tutto il mondo e il 7 luglio 1952 consacrò i popoli della Russia al Cuore Immacolato di Maria nella Lettera apostolica Sacro vergente anno:

“Come pochi anni fa abbiamo consacrato tutto il mondo al Cuore immacolato della vergine Madre di Dio, così ora, in modo specialissimo, consacriamo tutti i popoli della Russia al medesimo Cuore immacolato”.

Paolo VI, il 21 novembre 1964, rinnovò la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato alla presenza di Padri del Concilio Vaticano II. Papa Giovanni Paolo II compose una preghiera per quello che definì “Atto di affidamento” da celebrarsi nella Basilica di Santa Maria Maggiore il 7 giugno 1981, solennità di Pentecoste. Questo il testo:

O Madre degli uomini e dei popoli, Tu conosci tutte le loro sofferenze e le loro speranze, Tu senti maternamente tutte le lotte tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre che scuotono il mondo, accogli il nostro grido rivolto nello Spirito Santo direttamente al Tuo cuore ed abbraccia con l’amore della Madre e della Serva del Signore coloro che questo abbraccio più aspettano, e insieme coloro il cui affidamento Tu pure attendi in modo particolare. Prendi sotto la Tua protezione materna l’intera famiglia umana che, con affettuoso trasporto, a Te, o Madre, noi affidiamo. S’avvicini per tutti il tempo della pace e della libertà, il tempo della verità, della giustizia e della speranza.

Poi, per rispondere più pienamente alle richieste della Madonna, volle esplicitare durante l’Anno Santo della Redenzione l’atto di affidamento del 7 giugno 1981, ripetuto a Fatima il 13 maggio 1982. Nel ricordo del Fiat pronunciato da Maria al momento dell’Annunciazione, il 25 marzo 1984 in piazza San Pietro, in unione spirituale con tutti i Vescovi del mondo, precedentemente “convocati”, Giovanni Paolo II affida al Cuore Immacolato di Maria tutti i popoli:

E perciò, o Madre degli uomini e dei popoli, Tu che conosci tutte le loro sofferenze e le loro speranze, Tu che senti maternamente tutte le lotte tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre, che scuotono il mondo contemporaneo, accogli il nostro grido che, mossi dallo Spirito Santo, rivolgiamo direttamente al Tuo Cuore: abbraccia con amore di Madre e di Serva del Signore, questo nostro mondo umano, che Ti affidiamo e consacriamo, pieni di inquietudine per la sorte terrena ed eterna degli uomini e dei popoli. In modo speciale Ti affidiamo e consacriamo quegli uomini e quelle nazioni, che di questo affidamento e di questa consacrazione hanno particolarmente bisogno.

Nel giugno del 2000 la Santa Sede ha rivelato la terza parte del segreto di Fatima e l’allora arcivescovo Tarcisio Bertone, segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, sottolineò che suor Lucia, in una lettera del 1989, aveva confermato personalmente che tale atto solenne e universale di consacrazione corrispondeva a quanto voleva la Madonna: “Sì, è stata fatta – aveva scritto la veggente – così come Nostra Signora l’aveva chiesto, il 25 marzo 1984”.

“SDB Change Congress”, la presentazione degli ispettori di tutto il mondo

Dal 19 al 23 settembre, all’Università pontificia Salesiana, si svolgerà l’ SDB CHANGE Congress, il congresso dei Salesiani di Don Bosco che potenzierà la capacità di fare rete  in campo economico attraverso la promozione della connessione e la condivisione degli economi, con incontri a livello regionale e seminari internazionali. Filo conduttore di tutto il Congresso è creare una rete tra i partecipanti, poiché la congregazione tutta si prepara per il futuro. Tutti abbiamo la necessità di informarci e aggiornarci.

In una serie di video, alcuni ispettori di tutto il mondo presentano il congresso affrontando tematiche legate all’ecologia e al mondo giovanile:

 

L’incontro della consulta nazionale MGS Italia a Valdocco

Dopo oltre due anni e mezzo di consulte online, dal 26 al 27 febbraio si è riunirà a Torino, in presenza, la consulta nazionale MGS Italia. Di seguito una resoconto delle due giornate.

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Abbiamo scelto di ripartire da Casa, da Valdocco, dal cuore della nostra spiritualità per ritrovarci come consulta nazionale. È vero, a ottobre c’eravamo già visti a Mestre con l’Assemblea, ma il contesto e il numero dei partecipanti erano diversi e il bisogno di rinvigorire alcuni legami che senza vedersi si erano un po’ affievoliti era tanto.

Il più bel regalo che ci siamo fatti è stato infatti condividere tempo ed esperienze con gli altri componenti del gruppo, facendo un po’ il punto della situazione sui nostri cammini, personali e territoriali, che in questi ultimi due anni hanno visto stravolti gli equilibri che si erano consolidati fino al 2019.

Passando alla parte più operativa, la Segreteria Nazionale aveva elaborato delle sintesi grafiche sul lavoro fatto a Mestre in assemblea e su queste sintesi ogni gruppo di è basato per redigere un breve testo che possa essere si un riepilogo delle riflessioni fatte e condivise, ma anche uno spunto per chi voglia affrontare la tematica dell’educazione affettiva e alla sessualità nel proprio contesto locale e territoriale. Oltre a questo, la mattina di domenica è stata anche l’occasione per aggiornarci sui prossimi appuntamenti e sulle iniziative che si stanno portando avanti : dal nuovo logo MGS Italia al Confronto SYM Europa del prossimo agosto, dalle candidature per ospitare l’Assemblea del 2022 fino al preparazione della GMG di Lisbona del 2023. C’è stato spazio anche per un aggiornamento sulla situazione in Ucraina, dove i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice sono presenti con alcune opere che si stanno prodigando in questi giorni per fare del bene a molti, nonostante la situazione tragica della guerra.

La preghiera insieme è stata ancora una volta quel preziosissimo filo rosso che ha unito il gruppo, facendoci fare un viaggio tra i giganti della spiritualità salesiana : don Bosco, Madre Mazzarella e s. Francesco di Sales. Pregando con e per le persone che ci stavano a fianco e nel cuore, abbiamo sperimentato la forza che quest’area può generare, più potente e meno fragorosa di qualunque missile, bomba o mortaio.

Ritrovarci a casa nostra ha dato una spinta molto forte al cammino del MGS nazionale e siamo impazienti per la prossima tappa del nostro viaggio, che sarà a Bologna il 21 e 22 maggio.

Salesiani Cooperatori: A BRACCIA aperte – IV° Meeting Regionale

L’Associazione Salesiani Cooperatori Piemonte e Valle d’Aosta segnala il IV° Meeting Regionale ASSCC Italia Medio-Oriente sul tema “A BRACCIA aperte” che si terrà a Chianciano Terme (SI) dal 22 al 24 Aprile 2022. Di seguito la comunicazione del Consiglio Provinciale in merito all’appuntamento con tutte le informazioni per parteciparvi e il volantino.

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Associazione Salesiani Cooperatori
Piemonte e Valle d’Aosta
A BRACCIA aperte – IV° Meeting Regionale

Care Salesiane Cooperatrici, Cari Salesiani Cooperatori,

stiamo raccogliendo le adesioni per la 4a edizione del Meeting dell’ASSCC Italia Medio-Oriente, che si svolgerà a Chianciano Terme (SI) dal 22 al 24 Aprile 2022.
Troverete i dettagli, i costi e le informazioni sul programma nel volantino allegato.

Il meeting è aperto a tutti.

Per quanto riguarda la nostra Provincia, per poter partecipare, vi chiediamo di compilare il form di iscrizione https://forms.gle/P2KnBMSob6NggPSA7 entro domenica 20 marzo.

Essendo molto ravvicinata la scadenza, potete scegliere se versare solo la caparra di 25€ (non rimborsabile) e il saldo entro il 10 aprile, come proposto dal Regionale, oppure effettuare adesso un unico bonifico per l’intera quota di partecipazione.

In ogni caso, il versamento va effettuato sul conto corrente:

CIRCOSCRIZIONE “MARIA AUSILIATRICE” PIEMONTE E VALLE D’AOSTA – SALESIANI COOPERATORI

IBAN IT26 Z030 6909 6061 0000 0115 745

Specificando nella causale del versamento:

  • Meeting regionale 2022 – CAPARRA per … partecipanti
    oppure
  • Meeting regionale 2022 – QUOTA di partecipazione per … partecipanti

Un caro abbraccio in don Bosco e Maria Ausiliatrice,

Il Consiglio Provinciale

XXXIII Giornata Caritas: poveri, vangelo e creatività – tre vie per camminare insieme

La Caritas di Torino segnala per sabato 26 marzo, la XXXIII Giornata Caritas incentrata sul tema: poverti, vangelo, creatività – tre vie per camminare insieme. L’iniziativa vedrà in particolare la partecipazione dell’arcivescovo di Torino Mons. Cesare Nosiglia, del direttore Caritas Torino Pierluigi Dovis e del responsabile Formazione Caritas Torino Ivan Andreis. 

Di seguito si riporta il programma dell’iniziativa con la relativa locandina.

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Saluto di S.E.R. Mons. Cesare Nosiglia

Programma :

  • Camminare insieme su strade sicure
    Saluto introduttivo di Pierluigi DOVIS, direttore Caritas Torino
    Sintesi sulle parole chiave del sinodo a cura di Ivan ANDREIS, responsabile Formazione Caritas Torino
  • La via dei Poveri
    Riflessione a cura di don Giorgio BORRONI, direttore Caritas Novara
    Esperienza: lavoro per i migranti nel progetto Presidio (CN), Caritas Saluzzo
  • La via del Vangelo
    Riflessione a cura di don Antonino PANGALLO, rettore del Seminario arcivescovile Pio XI di Reggio Calabria-Bova, già direttore Caritas
    Esperienza: preghiera nei servizi di carità nella diocesi di Sulmona-Valva, Caritas diocesana
  • La via della Creatività
    Riflessione a cura di Andrea BARACHINO, direttore Caritas Concordia-Pordenone e presidente consorzio Communitas
    Esperienza: progetto Birra ResurrAction, Young Caritas Albese
  • Sottolineature per camminare insieme: Pierluigi DOVIS, direttore Caritas Torino

Contributi da :

  • Letture della Parola
    Livia DAMILANO, Caritas Beinasco Fr. Borgaretto
  • Commenti della Parola
    sr. Maria Petra URIETTI, Superiora Generale Istituto Suore di San Giuseppe
  • Restituzioni percorso sinodale Caritas Diocesana
    Antonella DI FABIO, Osservatorio delle Povertà e delle Risorse Caritas Torino

 

 

 

 

ADMA – News dall’Associazione di Maria Ausiliatrice

Dai consueti ritiri ADMA di famiglia del 6-13 febbraio nelle case salesiane ai nuovi appuntamenti del 10 aprile al Colle don Bosco; dalla Preghiera internazionale per la pace alla “Adma On Line” di febbraio: ecco le ultime news dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA). Di seguito un resoconto di tali attività, passate e future, segnalate alla Redazione da parte dell’ADMA.

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Ritiri ADMA di famiglia

Il 6 e 13 febbraio 2022 si sono svolti i consueti ritiri ADMA di famiglia nelle case salesiane di Valdocco, Colle don Bosco, Cumiana e Rivoli per continuare a leggere, meditare, pregare e vivere il 6° capitolo di Amoris Laetitia dal titolo “Alcune prospettive pastorali” con annessa anche una lettura quaresimale.
Celebrare un ritiro di famiglia nel tempo della Quaresima è un bel dono, una scelta per noi che lo facciamo e una opportunità per Dio per parlarci. Don Alejandro e Don Roberto Carelli hanno in particolar modo parlato della “Quaresima nel matrimonio”, perché la Quaresima ha un inizio e una fine, è un tempo di preparazione in vista della Pasqua e non un momento fine a se stesso e, non ultimo, la Quaresima abita la coniugalità, con momenti di difficoltà in cui ci si gioca il modo di essere sposi. Papa Francesco infatti nel capitolo 6 parla dei fidanzati, dipinge i primi anni di matrimonio e si concentra sul come rischiarare le crisi, le angosce e le difficolta. Le famiglie cristiane infatti secondo il Pontefice sono i principali soggetti della pastorale familiare, offrendo la testimonianza gioiosa della loro vita assieme, liberandosi – in Cristo – dal vuoto e dalla tristezza.

Punto di partenza della vita matrimoniale è il fatto che essa sia un dono e merita di essere vissuta con allegria e speranza. Da qui il parallelo con la spiritualità salesiana, per cui è necessario e auspicabile camminare con i piedi per terra ma con lo sguardo/ il cuore rivolto al cielo anche nella vita matrimoniale. Ecco quindi alcuni punti fondamentali dipinti dal Papa:

– il primo passo che deve fare un matrimonio è scoprire che non può intendersi come qualcosa di concluso, il matrimonio si sviluppa piano e inizia proprio il giorno delle nozze. In questo contesto si inserisce la pedagogia del limite accolto come occasione di crescita, di cammino assieme genitori figli fratelli/ sorelle, e questo centra molto con la vita salesiana. Ogni matrimonio diventa storia di salvezza;

– il secondo passo è cosa si semina nel matrimonio e quanto tempo dedichiamo alla coppia. Tale tempo deve essere prolungato, è necessario programmare momenti per stare assieme come sposi, per celebrare momenti familiari, per creare spazi di spiritualità condivisi;

– i momenti di crisi appartengono alla famiglia, diventa importante sapere come affrontare questi passaggi nella vita di coppia.Il ritiro infine è stato vissuto in presenza trasmettendo in streaming sia la catechesi, sia il momento di condivisione per permettere a tutti gli associati di vivere il momento formativo mensile. A questi link è possibile trovare la registrazione.

I prossimi ritiri saranno il 10 aprile al Colle don Bosco. Per iscrizioni o ulteriori informazioni consultate la bacheca del nostro sito https://www.admadonbosco.org/bacheca

Preghiera internazionale per la pace – 24 marzo 2022

La basilica di Maria Ausiliatrice e l’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) propongono un’ora di preghiera internazionale per la pace il 24 marzo 2022 ore 20,45 (CET) per chiedere – per intercessione di Maria – il dono della pace in tutti paesi e specialmente in Ucraina. Si potrà partecipare da tutto il mondo cliccando qui Nell’occasione si propone a tutti la novena per la pace – con inizio il 15 marzo – il cui testo è scaricabile cliccando qui

ADMA online – Newsletter di febbraio

ADMA ON LINE di Febbraio 2022. Sul sito dell’Adma è stata pubblicata la nuova “Adma On Line” di febbraio al link
L’Adma on Line è una newsletter mensile contenente la lettera di presentazione del presidente dell’Adma e dell’animatore spirituale Don Alejandro Guevara, la tappa del cammino formativo, alcuni approfondimenti sul regolamento e alcuni notizie dei gruppi dell’Adma presenti nel mondo ed è tradotta in 7 lingue.

Di seguito alcuni punti dell’Adma On Line del mese di febbraio dal titolo “Sincero cuore di figli”. Il mensile si sofferma sulla contemplazione di Maria, con la sua vita e il suo sì a Dio, che ci invita ad aprirci anche noi all’amore di Dio, nella consapevolezza che il cuore di Gesù, sull’albero della croce, ci contempla e ci ama. In Maria incontriamo la “preghiera della vita”, così importante anche per san Francesco di Sales. Essa consiste nel compiere tutte le nostre attività nell’amore e per amore di Dio. destino del nostro cuore, unito al cuore di Dio. Chiediamo a Maria un cuore filiale, un cuore che ama Dio negli altri con umiltà, che serve in modo generoso e fiducioso, prolungando la preghiera della vita lungo tutta la nostra giornata.

La guerra e il dramma dei rifugiati: la lettera del Rettor Maggiore per la guerra in Ucraina

Si rende disponibile la lettera del Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, in merito alla situazione di conflitto in Ucraina che perdura, il quale ringrazia tutti i confratelli e le consorelle delle comunità in Ucraina, Polonia, Slovacchia, Moldavia e Romania che stanno lavorando per far fronte alla massiccia ondata di questo doloroso esodo umano.

Grazie, cari fratelli e sorelle! La vostra dedizione e il vostro impegno ci riempiono di orgoglio e, posso assicurarvi, che non siete soli: siamo con voi. In modo speciale dico questo ai nostri fratelli e sorelle in Ucraina, che continuano ad essere “a fianco de/la loro gente, de/ loro popolo “: siamo con voi e disponibili per qualsiasi necessita.

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Prot. 22/0091 Roma, 12 marzo 2022

Ai miei cari fratelli e sorelle salesiani

Alla nostra cara Famiglia Salesiana in tutto il mondo

LA GUERRA E IL DRAMMA DEI RIFUGIATI

Miei cari fratelli e sorelle di tutto il mondo,

vi scrivo questa lettera alla vigilia della mia partenza per il Cameron, dove guiderò gli Esercizi Spirituali degli ispettori e dei membri dei consigli ispettoriali della regione Africa e Madagascar. Si tratta di un’esperienza già vissuta in altre tre regioni: Mediterranea, Interamerica e America Cono Sud. In Cameron sono atteso da 98 confratelli che intendono vivere una particolare esperienza di benedizione nel nome del Signore.

Prima di partire desidero rivolgermi ancora una volta a ciascuno di voi, cari fratelli e sorelle di tutta la nostra Famiglia Salesiana.

In questi giorni abbiamo indubbiamente sofferto per il dolore di migliaia di persone. Tante immagini di sofferenza e di morte hanno fatto il giro del mondo. Ancora una volta intendo ribadire che sono convinto che ci sono tante persone in Russia che, senza dubbio, non vogliono il massacro che sta avvenendo; ma o non possono dirlo, o non possono parlare (perché sappiamo che li aspetta il carcere se lo fanno), o sono ingannati dalle false notizie che i loro capi stanno diffondendo. Dico questo perché il nostro cuore cristiano e salesiano non ci permette di condannare le persone per il fatto di essere nati in un luogo o in un altro. Noi condanniamo e respingiamo le azioni sbagliate e coloro che sono responsabili di esse.

Cari fratelli e sorelle, molto si sta facendo per le vittime di questa “guerra ingiusta, abusiva e prepotente”; lo stanno facendo molte nazioni e anche noi, nel nostro piccolo, come Famiglia Salesiana di Don Bosco. Più tardi condividerò con voi, brevemente, alcune delle cose che si stanno realizzando. Vi chiedo di proseguire in quest’opera e vi chiedo, insieme al Santo Padre Papa Francesco e a tutta la Chiesa, di continuare a pregare, con fede profonda e con la speranza che in mezzo al male, al peccato e al dolore, Dio avrà senza dubbio l’ultima parola. Cosi e avvenuto anche nella morte ingiusta del suo Figlio prediletto, il Signore Gesù.

Ho condiviso questi miei pensieri con Madre Chiara Cazzuola, Superiora generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e con il Signor Antonio Boccia, Coordinatore mondiale dei Salesiani Cooperatori. E so che tutti stiamo facendo la nostra parte. E hello sentirci cosi in comunione di intenti.

Anzitutto desidero ringraziare sinceramente tutti i confratelli e tutte le consorelle delle nostre comunità in Ucraina, Polonia, Slovacchia, Moldavia e Romania che stanno lavorando per far fronte alla massiccia ondata di questo doloroso esodo umano. So che molte nostre case stanno accogliendo tante persone con grande dignità. E so che questo continuerà anche in altre nazioni.

Grazie, cari fratelli e sorelle! La vostra dedizione e il vostro impegno ci riempiono di orgoglio e, posso assicurarvi, che non siete soli: siamo con voi. In modo speciale dico questo ai nostri fratelli e sorelle in Ucraina, che continuano ad essere “a fianco de/la loro gente, de/ loro popolo “: siamo con voi e disponibili per qualsiasi necessita.

La Famiglia Salesiana di Don Bosco vuole rispondere oggi a tanto dolore; pur sapendo che questa guerra in Ucraina non è l’unica. Infatti, pochi minuti fa l’agenzia internazionale di notizie Zenit ha confermato che, nel mondo, sono in corso ben 25 conflitti! E gli effetti sono sempre gli stessi: devastazione, migrazione forzata, rifugiati e numerosi morti.

Nella guerra in Ucraina, oltre due milioni di persone hanno già dovuto abbandonare la loro patria e andare come rifugiati in altri paesi. E davvero una tragedia umana. Come salesiani e come Famiglia di Don Bosco desideriamo aiutare in tutti i modi possibili.

E continuiamo a chiedere, con insistenza ogni giorno, che questo disastro finisca al più presto.

Ma allo stesso tempo, vorrei offrivi un resoconto della solidarietà che si e realizzata finora nel mondo salesiano. Sicuramente non sarò preciso ne esaustivo perché il bene e gli interventi sono molto di più di quelli che conosco. Mi scuso per questo…

Accoglienza ucraini nella casa salesiana di Cracovia: la testimonianza di don Marcin Wosiek

In questa difficile situazione di conflitto che sta caratterizzando sempre più il popolo ucraino dal 24 febbraio scorso, i soccorsi e l’accoglienza da parte dei Paesi limitrofi non si fermano. Nella vicina Polonia sono stati già accolti più di un milione di profughi.

Don Marcin Wosiek, Responsabile della Comunicazione Sociale per l’Ispettoria Salesiana di Cracovia – PLS, in una intervista rilasciata nella giornata di ieri, mostra e racconta quella che è la situazione presso la Casa salesiana di Cracovia, mobilitata da giorni sul fronte della prima accoglienza dei rifugiati, ospitando nella propria struttura famiglie e bambini provenienti dall’Ucraina e preoccupandosi altresì della raccolta dei materiali per il sostentamento.

Di seguito la testimonianza di Don Marcin e il rimando all’articolo pubblicato da ANS in merito alle attività portate avanti dai Salesiani in Polonia per aiutare i profughi ucraini.

(ANS – Cracovia) – Dal 24 febbraio 2022 a ieri, 9 marzo, la Polonia ha accolto 1,37 milioni di persone: il 93% sono cittadini dell’Ucraina, l’1% cittadini polacchi, e il 6% cittadini di quasi 100 Paesi diversi. Il 90% sono donne con bambini. Molti rifugiati portano con sé solo le cose più necessarie. Accade anche che per salire sui mezzi di trasporto lascino addirittura le loro cose per strada o al binario del treno. All’arrivo, dunque, è necessario equipaggiarli di tutto.

Ogni giorno ci sono ancora treni e autobus gratuiti che portano i rifugiati in Polonia. I mezzi di trasporto sono sovraccarichi, spesso manca letteralmente l’aria e alcune persone svengono. Chi non ha un posto per sedersi, sta in piedi.

I volontari della Famiglia Salesiana sono coinvolti nell’aiutare coloro che sono in attesa ai valichi di frontiera. Distribuiscono pasti caldi, panini, bevande, coperte, sacchi a pelo. Trasportano le persone attraverso il confine oppure le portano fino a destinazione.

Molti rifugiati fanno delle soste nelle case salesiane, da 1 a 3 notti, per rinfrescarsi, riposare, mangiare. Altri, che non hanno un posto dove andare, rimangono più a lungo. Alcuni richiedono cure psicologiche, mediche, legali. I salesiani cercano di mediare nella ricerca di case/famiglie dove potrebbero rimanere più a lungo. Organizzano poi programmi speciali negli oratori e i bambini vengono ammessi nelle scuole polacche. Agli studenti viene pure dato tutto ciò che è necessario per andare a scuola.

Praticamente tutte le istituzioni salesiane in Polonia stanno realizzando raccolte fondi e raccolte di materiali. Il denaro viene utilizzato per mantenere i rifugiati sul posto o viene trasferito attraverso i canali salesiani di Cracovia o Varsavia, oppure attraverso la Caritas.

I convogli diretti in Ucraina trasportano forniture mediche, sanitari, generatori di energia, coperte, materassi, cibo a lunga scadenza. E convogli arrivano da Germania, Italia, Malta e Slovacchia.

Presso la sede del Volontariato Missionario Salesiano “Młodzi Światu” (SWM), a Cracovia, è attiva da qualche giorno anche Tatiana. Fino a poco tempo fa viveva tranquilla a Zhytomyr. Costretta ad andarsene, arrivata a Cracovia, senza esitazione, ha preso una decisione: “Voglio aiutare”. La sua conoscenza della lingua polacca, la cordialità e le capacità organizzative hanno contribuito in modo significativo al miglioramento del lavoro presso la sede dell’SWM.

Insieme ad Ania, una volontaria, accoglie e sostiene i profughi venuti dall’Ucraina. Su tutto vigilano i salesiani: don Andrzej Król, Direttore della comunità, don Tadeusz Goryczka, Presidente dell’SWM, e don Marcin Wosiek – coordinatore dell’accoglienza dei rifugiati nell’Ispettoria di Cracovia (PLS) e della raccolta dei materiali necessari.

I magazzini sono pieni di scatole riempite di diversi articoli su cui è scritto: pappe, ciucci, articoli per l’igiene personale, torce elettriche, fasciature e molto altro ancora. Monika, Diego e Grzesiek, così come molti altri, ordinano le donazioni e le confezionano in scatole. Sono i pacchi che, insieme ai generatori elettrici, vengono trasportati in Ucraina.

Inoltre, il materiale scolastico fornito da persone di buon cuore ha già trovato nuovi proprietari nei bambini rifugiati nei centri salesiani di Cracovia – solo una delle tante sedi in cui i salesiani polacchi stanno offrendo rifugio ed inserimento in attività educative e ludiche.

Il 3 marzo si è tenuto l’Incontro nazionale dei Superiori delle Ispettorie polacche salesiane, alla presenza di don Roman Jachimowicz, Consigliere per l’Europa Centro e Nord, degli Economi ispettoriali, dei Delegati per la Missione e per la Comunicazione Sociale. Lo scopo dell’incontro è stato quello di raccogliere le informazioni necessarie per migliorare il coordinamento dell’assistenza fornita dalla Polonia salesiana. Una cosa è certa: i Salesiani con il loro cuore sono con e per la gente dell’Ucraina.

XVII Convegno Nazionale PG: “La fede nell’imprevedibile”

Pubblichiamo il lancio del prossimo Convegno nazionale di Pastorale Giovanile.

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Dopo due anni, torna l’appuntamento nazionale di PG. Il Convegno si terrà dal 30 maggio al 2 giugno a Lignano Sabbiadoro e avrà come tema La fede nell’imprevedibile.

Non è facile arrivare al prossimo convegno nazionale di pastorale giovanile. I due anni di pandemia hanno più volte rimandato l’appuntamento tenendolo in sospeso. Ora si apre la possibilità di ritrovarci in presenza, non senza la difficoltà di giorni inediti e sicuramente “scomodi”. Ma è la sola possibilità per provare a ritrovarci e vederci di persona.

Si aggiungano le difficoltà di mettere a fuoco le tematiche: sul tavolo ci sarebbero mille domande, ma proprio per questo si fa fatica a individuare quale deve essere il filo conduttore prevalente. Ci è sembrato poco sensato ignorare le istanze e le provocazioni di un tempo così particolare; nello stesso tempo vorremmo evitare di suonare le trombe dinanzi a una ripartenza che da una parte si offre come un desiderio coltivato per mesi, dall’altra non concede sconti al dubbio su quali direzioni prendere.

Torniamo a fare quello che facevamo: questa la prima tentazione. Lo slancio del Sinodo dei giovani del 2018 aveva offerto la possibilità di riprendere con intelligenza ciò che si stava facendo. Ma ciò che si faceva paga il dazio a ciò che è successo e forse ci chiede di fare i conti, una volta per tutte, con il cambiamento d’epoca tanto negli occhi di ciascuno, quanto nel cuore di pochi.

Affidarsi alla prima trovata del momento: questa la seconda tentazione. In questi due anni abbiamo davvero toccato con mano che l’anima educativa della Chiesa italiana non può affidarsi alla logica consumistica che il pensiero della rete offre in ogni istante. Un buon video sui social ha la consistenza del fiore di campo che “fiorisce al mattino e appassisce la sera”. Dunque, c’è bisogno di ricorrere a una sapienza coltivata, alla capacità di scrutare nel buio per individuare la direzione e nello stesso tempo di avere coraggio nel riprendere legami e relazioni.

Il convegno, dunque, avrà una sorta di “basso continuo” che parte dall’idea di rileggere questo tempo nuovo sostenendo il confronto e la riflessione, ma si articolerà su temi diversi.

Apriremo con un dialogo a tre voci su cosa significhi oggi uscire dal buio nel quale, peraltro, siamo ancora immersi: come se non fosse bastata la pandemia, si sono aperti scenari di guerra tutt’altro che rassicuranti. Continueremo approfondendo il discorso sugli adolescenti, cantiere aperto dalla Chiesa italiana la scorsa estate. Faremo un ulteriore passo intorno al discorso della sinodalità, parola sulla bocca di tutti ma che ha bisogno di essere chiarita. Non tanto a livello teorico e infatti ci affideremo per questo passaggio a dei laboratori pratici. Nella chiusura, come sempre, proveremo a rileggere i nostri passi e a indicare (a partire dalle riflessioni fatte) le strade possibili per un impegno comune.

Vi aspettiamo, pur sapendo che sarà faticoso trovare lo spazio in agenda. A breve, fra pochi giorni, faremo avere ulteriori informazioni.

Don Michele Falabretti