CS: Insediato il Tavolo permanente per la scuola paritaria – Regione Piemonte

Di seguito si riporta il Comunicato Stampa della Regione Piemonte. riguardante l’insediamento del Tavolo permanente per la scuola paritaria.

COMUNICATO STAMPA

LA REGIONE ISTITUISCE PER LA PRIMA VOLTA UN “TAVOLO PERMANENTE SULLA SCUOLA PARITARIA”: UN SEGNALE FORTE A SOSTEGNO DELLA LIBERA SCELTA EDUCATIVA PER LE FAMIGLIE PIEMONTESI

Oggi è un giorno importante che segna una svolta storica per la scuola paritaria. La Regione Piemonte, che da sempre ne riconosce la funzione sociale e formativa, per la prima volta dalla sua istituzione ha costituito un “tavolo regionale permanente sulla scuola paritaria” rappresentato dal presidente Alberto Cirio, dall’assessore all’istruzione Elena Chiorino, un membro della direzione dell’assessorato e un componente designato da ciascuna delle associazioni rappresentative delle scuole paritarie, dei genitori degli alunni e del corpo docenti. Una realtà, quella della scuola paritaria che conta 699 istituti di ogni ordine e grado, più di 5 mila docenti coinvolti ed un bacino di studenti superiore alle 50 mila unità.
“I fondi europei che arriveranno per ripartire – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – dovranno andare anche alla scuola, perché sulla scuola dobbiamo investire di più. Lo facciamo su quella statale, ma anche sulla scuola paritaria, attraverso questo tavolo che ci permetterà di concertare gli obiettivi e le soluzioni. Perché solo insieme e investendo sul futuro dei nostri figli potremo veramente ripartire”.
Con riunioni trimestrali, fatte salvo situazioni di emergenza, il tavolo sarà sede di confronto, sinergia e condivisione di linee e strategie comuni sui temi inerenti al progetto educativo – didattico promosso dalle scuole paritarie con un insegnamento  improntato ai principi di libertà stabiliti dalla Costituzione.
“E’ un segnale forte a sostegno della libera scelta educativa – così l’assessore Elena Chiorino – e questo tavolo rafforza anche l’importanza del principio di sussidiarietà a supporto delle famiglie. Quello di oggi non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza perché è stato stabilito un metodo di lavoro nell’interesse dei migliaia dei studenti e insegnanti che costituiscono questo mondo”.
Alla conferenza stampa di presentazione era presente anche il prof. Giuseppe Parisi, rappresentante della Fidae (Federazione Istituti di attività educative) che ha espresso la propria soddisfazione ricordando come “ragazzi più formati oggi saranno sicuramente adulti più liberi e consapevoli di creare una società migliore.”

Faranno parte del tavolo regionale anche un rappresentante designato dalle associazioni del mondo della scuola: AGeSC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche), CDO OPERE EDUCATIVE – FOE, CIOFS – SCUOLA Piemonte e Valle di Aosta, CNOS SCUOLA Piemonte e Valle di Aosta, DIESSE (Didattica e Innovazione scolastica), Di.S.A.L. (Dirigenti Scuole Autonome e Libere), FIDAE (Federazione Istituti per le Attività Educative) Piemonte-Valle di Aosta, FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) Piemonte, e Forum delle Associazioni familiari del Piemonte

Vedi articolo anche su La Voce del Tempo

Dicastero Comunicazione Sociale: Newsletter speciale di aprile – Don Gildasio Dos Santos Mendes

Si riporta di seguito la Newsletter del Dicastero della Comunicazione con il messaggio per i Delegati da parte di Don Gildasio Dos Santos Mendes sdb, Consigliere per la Comunicazione Sociale.

I due comunicatori di Emmaus

UN’INTERPRETAZIONE BIBLICA DEI DUE DISCEPOLI DI EMMAUS, DAL PUNTO DI VISTA DELLA COMUNICAZIONE

Cari amici!

Nella proposta programmatica del Rettor Maggiore per la Congregazione Salesiana, dopo il Capitolo Generale 28°, la priorità numero tre si riferisce direttamente alla comunicazione: “vivere il sacramento salesiano della presenza”. E, nello specifico, inculturare la missione salesiana nell’ambiente digitale.

È una grande sfida ma anche una grande opportunità per tutti noi comunicatori!

Questa richiesta della Congregazione Salesiana ci presenta un cammino oneroso e importante, per un impegno più profondo e concreto di tutti noi, nel campo della comunicazione. Un punto di partenza per realizzare questa raccomandazione è l’approfondimento della nostra identità salesiana di comunicatori, in una prospettiva biblica. Abbiamo bisogno di un testo biblico e di un’icona per la Comunicazione Sociale! Necessitiamo di un “itinerario” biblico che ci aiuti a riflettere, pregare, vivere e comunicare dall’interno della nostra esperienza spirituale salesiana con la Parola di Dio. Molti testi biblici fanno riferimento alla comunicazione! Dopo averne discusso con alcuni dei nostri Delegati di Comunicazione, il primo testo che abbiamo scelto è il racconto dell’incontro di Gesù con i due discepoli sulla strada per Emmaus (Lc 24,13-35).

Partendo da questo testo biblico, vorremmo offrire un’interpretazione e un’applicazione alla comunicazione di oggi attraverso il tema:
IMMERSIONE, MEDIAZIONE UMANA E INTERCULTURALITÀ.

Questo testo biblico offre una base profonda e ricca di elementi umani, culturali, spirituali e pastorali, che danno un contributo attuale e molto salesiano al dialogo con la comunicazione digitale e le reti sociali nel nostro presente.

Il testo di Emmaus offre una base profonda su come comunicare attraverso il dialogo, la narrazione, i simboli e i riti; sull’importanza dell’incontro, dell’accoglienza, dell’ascolto, della condivisione, dell’interattività, del mistero, dell’affettività, dell’ambiente immersivo della comunicazione, dell’ambiente sociale, politico e religioso che ci circonda, della storia, e di tante altre cose che possono essere applicate alla comunicazione.

Questo testo è stato una fonte illuminante per la nostra spiritualità salesiana e un riferimento ispiratore per la Pastorale Giovanile della Chiesa. Il Sinodo sui giovani, svoltosi nel 2018, con il tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, ha scelto proprio il testo di Emmaus come base biblica per tutto il documento sinodale. In questo nuovo approccio al testo di Emmaus, abbiamo definito alcuni temi da sviluppare e approfondire.

• LO SCENARIO COINVOLGENTE DEL DIALOGO DI GESÙ CON I DUE DISCEPOLI
In questa parte presentiamo l’importanza di comprendere la comunicazione digitale e le reti sociali come un ambiente immersivo, fatto di rituali umani e culturali, da cui emerge il bisogno di comunicazione interpersonale degli esseri umani attraverso il racconto della loro storia; il loro bisogno di esprimersi liberamente, di essere ascoltati e di dialogare con apertura, fiducia e verità. Il dialogo sul cammino di Emmaus è un archetipo della comunicazione umana: gli esseri umani, la loro creatività e libertà di raccontare la propria storia a partire dalle loro esperienza e realtà. Analizziamo in questa parte come la parola, espressa in questa narrazione aperta e fiduciosa, rivela i sentimenti profondi della persona e diventa un codice affettivo per la comunicazione. Attraverso la parola narrata, la persona rivela il suo habitat interiore, i sentimenti, i desideri, le paure, le speranze e i sogni.

• I TEMI DELLA COMUNICAZIONE NEL VIAGGIO DI EMMAUS
In questa seconda parte ci addentriamo nella mediazione umana come parte della comunicazione. Qui notiamo come il dialogo aperto stimoli gli individui a vedere, ascoltare, capire e interagire autenticamente, in modotale da sentirsi completi nel dialogo, diventare il soggetto della comunicazione, esprimere il proprio essere interiore e aprirsi al nuovo. La comunicazione è significativa quando favorisce l’espressione della condizione interiore del comunicatore. La consapevolezza di essere il soggetto della comunicazione si sviluppa a partire dalla capacità di riconoscere l’altro come persona, come interlocutore fondamentale della relazione. La mediazione umana esprime l’identità sociale di ogni individuo. La relazione dell’individuo con la tecnologia e l’informazione avviene in un clima di rispetto della dignità e del ruolo dell’altro, nell’ambiente comunicativo interconnesso con tutte le persone e la loro comunità.

• IL RITUALE COME MODO DI COMUNICARE
In questa terza parte descriviamo come la narrazione – il racconto – incoraggia l’espressione della natura soggettiva di un individuo e apre una seconda porta alla comunicazione: la condivisione di esperienze profonde attraverso i sentimenti, i dolori e le speranze profonde dell’individuo, ritualizzati attraverso gesti e atteggiamenti celebrativi. Gesù realizza questo momento di comunicazione con il rito della condivisione del pane, dello stare insieme, della condivisione dei gesti, dei sentimenti e degli affetti. Il luogo dove avviene questo rito della condivisione del pane rappresenta la casa che accoglie con calore umano e fiducia, l’habitat della comunione, la nostra casa comune. La comunicazione genera relazioni di fiducia così come i rituali. L’amicizia è un esempio di rituale umano, che viene costruito, vissuto e celebrato. La cura per gli esseri umani, per la loro salute e qualità di vita e per l’ecologia integrale sono tutte espressioni della comunicazione etica.

• L’ESPERIENZA DEL MISTERO E DELLA BELLEZZA NELLE RELAZIONI UMANE
In questa quarta parte si descrivono gli aspetti della comunicazione verbale e non verbale, il corpo che esprime il suo linguaggio di dolore e di speranza. I due discepoli sperimentano la parola che tocca il cuore, l’apertura di loro stessi attraverso la parola e il gesto del rito della condivisione del pane. Mentre i loro cuori bruciano nel rito celebrato con Gesù, i due comunicatori di Emmaus sperimentano il mistero di Dio, il Divino che si esprime nel rito, la bellezza del divino amore umano, provato con Gesù. La comunicazione umana tocca la libertà della persona e la chiamata a condividere la responsabilità davanti a Dio, all’altro, a tutto il Creato. Comunicare è essere co-autore con Dio nel progetto continuo della creazione del mondo. Il comunicatore è colui il quale collabora con il progetto di vita e con la speranza che è stata rivelata da Dio nel Verbo fatto carne, che viene ad abitare in mezzo a noi.( Gv 1,14).

• L’ESPERIENZA CHE DIVENTA RESPONSABILITÀ COMUNICATIVA
Nella quinta parte descriviamo il ritorno dei due discepoli, comunicatori, a Gerusalemme(Emmaus rappresenta la comunicazione locale, Gerusalemme la comunicazione globale). In questo movimento, dal locale al globale, evidenziamo il valore dell’interculturalità e dei gruppi nella comunicazione. Internet è una rete interculturale. Le reti sociali sono luoghi di espressione dei rituali umani e culturali di gruppi ed etnie; rappresentazioni di persone, con le rispettive culture e organizzazioni. La comunicazione digitale nelle reti sociali ci apre a nuove geografie, per la comprensione delle realtà interculturali, permettendo così un dialogo tra popoli e culture, basato sull’identità e la collaborazione tra comunità.

• LO STATO DIGITALE E LA NUOVA GIOVENTÙ CRISTIANA
Nella sesta parte, e alla luce dell’esperienza dei due comunicatori di Emmaus, presentiamo lo stato digitale dei giovani di oggi, la loro visione del mondo, i loro linguaggi e codici che si esprimono attraverso la musica, la danza, i gesti, i giochi, le interazioni e le creazioni simboliche. All’interno di questo scenario di nuovi linguaggi, il rito della Parola e del Pane vissuto da Gesù e dai due comunicatori di Emmaus può diventare un punto di riferimento per come comunicare dall’interno della nostra condizione umana e della relativa cultura. In questo modo, il testo biblico diventa una vera pedagogia su come comunicare a livello interpersonale- gruppale, nel nostro ecosistema umano-culturale e in rete. Il testo biblico offre anche un’immensa e ricca grammatica della comunicazione per la creazione, produzione e diffusione dell’informazione nei suoi formati: scritto, visivo, audio e interattivo. A livello di spiritualità educativa, il testo biblico offre una ricchezza di materiale spirituale ed estetico per sperimentare il mistero di Dio nella realtà umana. A livello dell’esperienza di fede della comunità e del gruppo, il testo biblico alimenta un messaggio di comunicazione che favorisce la risposta alla chiamata di Dio e la vocazione del servizio in favore della vita e dell’altro, e che promuove l’impegno missionario e la solidarietà.

• ALCUNE DOMANDE SULLA COMUNICAZIONE OGGI
A partire da questa riflessione sul luogo della Parola e del Rituale nell’evento comunicativo di Emmaus, presentiamo alcune domande per ulteriori studi.Come possiamo sperimentare la Parola di Dio e comunicare in modo creativo, a partire dall’ispirazione e dalla potenza della Parola? Come possiamo mostrare la narrazione come un modo di ascoltare e di entrare nel cuore dei giovani? Come creare il rito del dialogo e della preghiera, a partire dall’esperienza di vita dei nostri giovani? Come sperimentare la spiritualità della comunione, del silenzio, dell’unione con Gesù nel virtuale, nell’istantaneità e nella velocità delle relazioni nel mondo digitale? Come rimanere con Lui nell’assenza-presenza della comunicazione virtuale? Come può la Parola, condivisa con i giovani, diventare un’esperienza di rito, preghiera e sacramento? Come l’Eucaristia ci unisce spiritualmente ed educativamente ai nostri giovani nel mondo digitale? Come promuovere la qualità della comunicazione, in modo tale che gli educatori-comunicatori possano sorprendere e dilettare i giovani affinché abbraccino la causa del Vangelo, della Chiesa e della Comunità Salesiana? Come comunicare a partire dall’interculturalità nel mondo di oggi? A partire dalla condivisione e dalla riflessione su questo testo e sulle successive domande, proponiamo tre impegni: il primo è quello di promuovere lo studio, la riflessione, la condivisione e la preghiera personale e comunitaria da parte dei comunicatori, partendo dalla Parola di Dio. Il secondo è quello di discutere e approfondire queste domande e tutte le altre che possono sorgere riguardo al testo di Emmaus applicato alla comunicazione. Il terzo, a partire dal testo di Emmaus, è quello di essere innovativi e creativi nello sviluppare e produrre materiale educativo e formativo di qualità, in diversi formati: video, musica, poster, foto, giochi… per la diffusione su siti web e attraverso i social network. Un poster dell’incontro tra Gesù e i due comunicatori di Emmaus sta per essere realizzato da un artista italiano. Questo poster sarà inviato, insieme al testo che stiamo preparando, a tutti i Delegati e alle equipe di Comunicazione, per essere utilizzato negli incontri di formazione, nelle preghiere e per la creazione di qualsiasi materiale di comunicazione. Chiedo ai Delegati di Comunicazione, se possono, di inviarmi idee e suggerimenti per arricchire questo testo che stiamo preparando. Con la collaborazione e l’impegno di tutti i nostri Delegati ed equipe di Comunicazione speriamo, insieme, di approfondire l’invito della Congregazione a “vivere il sacramento salesiano della presenza”, alla luce della spiritualità salesiana e della nostra missione al servizio dei giovani di oggi.

Uniti nella speranza del Cristo Risorto!

Mirandela, Portogallo, 27 aprile 2021

Don Gildasio Mendes
Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale

L’ambizioso progetto di rinnovo all’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli – Corriere della Sera

Il Corriere della Sera, all’interno del dibattito sui fondi per le scuole e gli istituti paritari, riporta l’evento svoltosi ieri all’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di TorinoInsieme costruiamo Futuro“. Di seguito l’articolo a cura di Chiara Sandrucci.

La Regione: una parte dei fondi per le scuole agli istituti paritari per la liberà educativa
Il governatore Cirio: «Non chiamatele private, sono pubbliche come le statali»

«Non chiamatele scuole private, le paritarie sono scuole pubbliche come le statali». Con questa premessa, il presidente della Regione Alberto Cirio ieri ha tenuto a battesimo il «tavolo regionale permanente sulla scuola paritaria».

Una sede di confronto, con riunioni ogni 3 mesi per concertare obiettivi e strategie, mai istituita prima in Piemonte. «L’insediamento del tavolo è un momento storico nella vita di questa regione – ha sottolineato Cirio -. In questo modo riconosciamo il valore fondamentale della libertà della scelta educativa, una libertà a 360° che permetta alle famiglie di decidere come educare i figli».

Il tavolo consolida il rapporto con le paritarie, 699 istituti per la maggior parte di ispirazione cattolica in Piemonte, più di 5 mila docenti e oltre 50 mila studenti, in vista dei fondi in arrivo per la ripartenza. «È fondamentale che una parte delle risorse che verranno stanziate per il mondo della scuola veda tra i beneficiari la scuola pubblica paritaria: è un interesse generale che ci spinge ad investire in questa direzione», ha dichiarato Cirio presentando il nuovo tavolo insieme all’assessore all’Istruzione Elena Chiorino e al docente Giuseppe Parisi rappresentante della Fidae, Federazione di scuole cattoliche primarie e secondarie. Una scelta destinata a sollevare polemiche, come già avvenuto con i 250 milioni di euro presenti nel Recovery Piemonte per rendere «smart» le scuole paritarie. Il gruppo piemontese di «Azione», il partito di Carlo Calenda, lo ha definito «un regalo inaccettabile agli “imprenditori dell’educazione” per risistemare edifici di proprietà privata».

Questione che si va ad aggiungere all’annosa questione dei fondi regionali per i «voucher scuola», da sempre in parte destinati a sostenere le famiglie nel pagamento delle rette alle paritarie. Tra queste scuole a Torino c’è l’Istituto Agnelli dei Salesiani, che giusto ieri ha presentato un ambizioso progetto di rinnovo delle aule e dei laboratori dell’Istituto tecnico tecnologico. I lavori partiranno il 24 maggio per concludersi a fine agosto 2021 e saranno in parte finanziati dalla Fondazione Agnelli.

«Come scuola paritaria non abbiamo accesso ai fondi per l’edilizia scolastica destinati alle statali», ha sottolineato il direttore don Claudio Belfiore, che sta facendo dell’innovazione didattica la sua missione all’insegna di intelligenza artificiale, realtà virtuale, industria 4.0, sostenibilità energetica. Il prossimo anno nel quadro orario settimanale verrà inserita un’intera giornata dedicata ai laboratori, dalle 9 alle 16,30, e debutta il nuovo indirizzo in Energia.

Alla presentazione del progetto è intervenuto anche Mauro Berruto, già allenatore della nazionale di pallavolo, possibile candidato sindaco di Torino per il centrosinistra. È stato lui a spiegare il senso delle tre parole «Insieme costruiamo futuro», titolo dell’evento.

In programma due eventi di formazione gratuita allo IUSTO di Rebaudengo

L’ Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo (IUSTO) organizza due eventi di formazione gratuiti, rivolti al mondo della scuola e agli appassionati di psicologia e innovazione. Di seguito si riportano le due iniziative.

Non farti usare… per la SCUOLA

mercoledì 28 aprile – ore 16.30 online
Un evento di formazione per insegnanti e presidi sui temi del sovraindebitamento e del gioco d’azzardo patologico.
La crisi da sovraindebitamento e le problematiche connesse al gioco d’azzardo patologico in una prospettiva multidisciplinare. Avvocati, commercialisti e psicologi presenteranno strumenti e procedure per comprendere e affrontare queste problematiche. Durante l’incontro i relatori si concentreranno, inoltre, sul ruolo educativo della scuola come luogo di apprendimento per un uso consapevole del denaro.
Saluto iniziale di Carlotta Salerno, Presidente della Circoscrizione 6 – Torino.
Per info: 011 2340083 – info@ius.to

#nonsoloclinica: PSICOLOGI tra INNOVAZIONE e trasformazione digitale

giovedì 6 maggio – ore 17 online
Come la tecnologia sta cambiando la vita dell’uomo? Quali i rischi, quali le opportunità?
Ne parleranno, due tra i massimi esperti al mondo di nuovi media:
Derrick De Kerckhove, Sociologo, accademico, direttore scientifico della rivista Media Duemila e consigliere scientifico dell’Osservatorio TuttiMedia, ha diretto dal 1983 al 2008 il McLuhan Program in Culture & Technology dell’Università di Toronto.
Giuseppe Riva, Professore Ordinario di Psicologia Generale e docente di Psicologia della Comunicazione e di Psicotecnologie per il Benessere presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove dirige il Laboratorio di Ateneo “Humane Technology Lab.”
Per info: 011 2340083 – info@ius.to

Tavola rotonda “Sguardi sulla pastorale giovanile”: confronto online

Nella giornata di ieri, 26 aprile, si è tenuto online la tavola rotonda “Sguardi sulla pastorale giovanile“, un confronto a partire da alcune recenti pubblicazioni con l’intervento di alcuni docenti della Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana come Salvatore Currò, Gustavo Cavagnari e Rossano Sala. Di seguito il Report dell’incontro a cura di Eric Strollo.

Sguardi sulla Pastorale Giovanile. È stato questo il titolo scelto per la Tavola Rotonda organizzata dall’Istituto di Teologia Pastorale dell’UPS, che si è svolta lunedì 26 aprile dalle 15.00 alle 17.00 e che ha visto coinvolte oltre 150 persone collegate in videoconferenza. L’evento è iniziato con il saluto del Decano della Facoltà di Teologia don Antonio Escudero che ha espresso la sua gratitudine nei confronti dei tre relatori e dei partecipanti tutti.

Il moderatore, il prof. Marcello Scarpa, ha successivamente introdotto la biografia di don Salvatore Currò, direttore dell’Istituto di Teologia Pastorale e autore del volume: “Giovani, Chiesa e comune umanità. Percorsi di teologia pratica sulla conversione pastorale”.

La prima domanda è stata suscitata direttamente da questo sottotitolo:

Cosa s’intende per «conversione pastorale»?

Secondo Currò, la chiave fondamentale per il rinnovamento ecclesiale è quella di mettere al centro la dinamica dell’incontro. In questa trama relazionale, la prospettiva antropologica si incontra con quella teologica. All’inizio della fede cristiana, infatti, come sottolineava Benedetto XVI, c’è proprio l’incontro-evento con una Persona. La conversione pastorale suggerita da don Salvatore passa, inoltre, per il recupero della misura della Rivelazione (per una pastorale giovanile secondo le Scritture) e per la riconfigurazione (trasfigurazione) della dimensione corporea della fede in prospettiva fenomenologica. 

È arrivato poi il turno di Don Gustavo Cavagnari, docente di teologia pastorale e autore della nuova pubblicazione «Andate e fate discepoli tutti i giovani. Per una pastorale giovanile evangelizzatrice», al quale è stato chiesto come poter intendere l’inclusività della pastorale giovanile oggi. Il prof. Cavagnari ha ricordato che la Evangelii Gaudium ci spinge a una pastorale inclusiva (successivamente declinata nel capitolo ottavo di Amoris Laetitia) ovvero che sappia integrare diversi soggetti o, meglio, che sia in grado di «creare spazi inclusivi, dove ci sia posto per ogni tipo di giovani» (Documento Finale del Sinodo dei Giovani, n. 234). È una pastorale giovanile «popolare», non elitaria, in grado di arrivare a tutti. In sintesi, è inclusiva: una pg che coinvolge «persone con competenze adulte» (1), una pg che collabora con le altre agenzie educative (2), una pg che raggiunge tutti i giovani, nei loro ambienti e contesti, anche e soprattutto extraecclesiali (3). 

Il terzo intervento è stato quello di Don Rossano Sala, direttore della rivista «Note di Pastorale Giovanile», segretario speciale del Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” del 2018 e professore ordinario di teologia pastorale all’UPS. Nella sua opera più recente Intorno al fuoco vivo del Sinodo, Sala propone la visione sinodale di una pastorale che evangelizza per attrazione e attraverso la testimonianza di una comunità. Il prof. Scarpa ha perciò domandato un approfondimento sull’espressione «profezia di fraternità». Per Sala, la grande provocazione del Sinodo è quella che ruota attorno alle parole: comunità, fraternità, familiarità, sinodalità. In un’unica espressione: fare casa. Il sogno del Papa per la pastorale giovanile del terzo millennio è che essa diventi una vera scuola di comunione capace di offrire esperienze di vita comune qualificate come «un tempo destinato alla maturazione della vita cristiana adulta», «in vista del discernimento vocazionale» (DF 161).  

Durante il secondo giro di domande si è scesi ancora di più in profondità nella riflessione. Il prof. Currò ha richiamato la spinta del Sinodo a coltivare il desiderio di poter raggiungere tutti i giovani per poter camminare-con-loro, con-camminare. È, in fondo, la prospettiva della Laudato Si’ e della Fratelli Tutti, le quali abbandonano definitivamente uno stile «unilaterale» di evangelizzazione, che cioè mira a portare l’altro «dalla mia parte». È invece il tempo delle alleanze, di sentirsi «tutti sulla stessa barca», di abbandonare i dualismi e le contrapposizioni, di inserirsi in un cammino che ci precede perché si situa su un piano di «comune umanità». «Abbiamo una sfida non soltanto a dire il Vangelo e a mediarlo, ma a farlo risuonare» tramite una evangelizzazione nuova in cui, mentre cresciamo insieme in umanità, diventiamo più cristiani.

Cavagnari ha sottolineato l’importanza del discernimento pastorale. In altre parole, non è possibile prevedere a tavolino strategie ecclesiali per formare discepoli missionari. Ogni intervento non esiste mai in astratto, ma deve sempre tener conto di un determinato contesto sul quale operare un attento discernimento pastorale. Per intraprendere questo cammino è necessario un serio cambiamento di mentalità da avviare e accompagnare. 

Sala ha, infine, proposto tre vie di rinnovamento: 

  1. sul piano pastorale: lavorare seriamente con profondità di pensiero e coraggio per una pastorale giovanile in chiave vocazionale (Cfr. DF 138-143). 
  2. a livello comunitario: entrare nel ritmo del discernimento. Si tratta di capire, ancora una volta, che alla domanda “Che cosa dobbiamo fare?” non abbiamo una risposta preconfezionata. Non abbiamo una soluzione, ma un metodo (riconoscere, interpretare, scegliere). Le soluzioni arrivano solo se ci mettiamo come comunità in ascolto dello Spirito che parla alla Chiesa oggi. 
  3. dal punto di vista accademico: passare dalla tentazione della competizione e del carrierismo allo stile della sinodalità (Cfr. Rm 12,10:  «Gareggiate nello stimarvi a vicenda»). 

È seguito un secondo momento in cui la tavola rotonda si è aperta al dibattito. Tra gli spunti di riflessione più significativi: il superamento della logica applicativa e deduttiva nell’ambito teologico-pastorale (Currò), l’impegno per la ricezione dei documenti sinodali nella Chiesa particolare (Sala), l’attenzione all’integrazione fra pastorale familiare e pastorale giovanile (Cavagnari). Il catecheta Giuseppe Ruta ha, infine, sollecitato i tre relatori ad approfondire il rapporto tra pastorale giovanile, educazione e catechesi. 

Il prof. Currò ha accolto la provocazione sottolineando la necessità per l’educazione e per la catechesi di un certo «rovesciamento» in senso sinodale: dal «fare per» all’«essere con». La pastorale giovanile del terzo millennio è una pastorale che non intende più i giovani come destinatari, ma che, a partire dai luoghi da loro abitati, ne condivide il vissuto e, per questo, educa ed evangelizza. Sala ha rilanciato l’invito che il Sinodo ha mosso affinché la catechesi trovi i modi più opportuni per far risuonare l’annuncio del Vangelo nel cuore dei giovani di oggi. Cavagnari ha, infine, ribadito che la dimensione evangelizzatrice e quella educativa sono inscindibili nell’unica azione pastorale della Chiesa. 

A seguito del momento dedicato alle domande, ha preso la parola il prof. Alberto Martelli, docente di Teologia dell’Educazione presso IUSTO e consigliere editoriale della ElleDiCi, che nelle sue conclusioni ha espresso gratitudine per la ricchezza e lo spessore degli interventi ascoltati. Nei testi che erano oggetto della Tavola Rotonda ha individuato dei tratti comuni: la fedeltà alla realtà (senza intellettualismi o settorialismi), l’attenzione all’identità ecclesiale, la riscoperta del polo antropologico (vocazione, donazione, corporeità, incontro). Come ulteriori approfondimenti ha suggerito alcune piste: il ruolo della liturgia nella pastorale giovanile, il rapporto tra Chiesa universale, diocesi e singole comunità, il digitale e la «pastorale online», il rilancio del tema eucaristico.                       

Al termine di questo incontro possiamo rilevare che il confronto tra il cardine teologico di Sala, l’orizzonte antropologico di Currò e la prospettiva evangelizzatrice di Cavagnari è stato un momento illuminante e fecondo per la riflessione di studenti, ricercatori ed operatori pastorali. Facciamone tesoro e continuiamo a lavorare insieme per una pastorale giovanile in chiave relazionale e solidale (Currò), popolare e sinodale (Cavagnari); vocazionale e familiare (Sala). Sguardi diversi, ma rivolti tutti verso l’orizzonte di «una Chiesa autentica, luminosa, trasparente, gioiosa» (DF 166)!

L’evento può essere rivisto cliccando qui:

Italia – Festa del Grazie 2021

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Si è svolta ieri, domenica 25 aprile, la cosiddetta “Festa del Grazie 2021”, ovvero la Festa della Riconoscenza Mondiale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) verso la propria Superiora Generale, Madre Yvonne Reungoat. La festa ha visto la partecipazione fisica di Madre Reungoat e di un discreto numero di sue consorelle presso la Casa “Madre Angela Vespa”, sede della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium», oltre alla partecipazione di tantissime religiose da tutto il mondo collegate attraverso la rete. Per l’occasione Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani e Padre e Centro di Unità della Famiglia Salesiana, ha presieduto l’Eucaristia.

Il tema scelto per la giornata è stato: “In rete, per una cultura della vita”. Ed in effetti essere in rete è una delle risorse più preziose per espandere energie creative e collaborative, così come lo è stato per esprimere a Madre Reungoat la gratitudine delle FMA, delle Comunità educanti, dei laici e giovani della Famiglia Salesiana che condividono la missione carismatica salesiana.

La Madre Generale delle FMA ha raggiunto la sede dell’Auxilium a metà della mattinata, venendo accolta all’ingresso, tra bandiere e fiori, da suor María del Carmen Canales, Superiora della Visitatoria “Maria Madre della Chiesa”, e da altre religiose delle comunità che la compongono – sempre nel rispetto delle norme di biosicurezza.

“Ti sono arrivati tanti GRAZIE attraverso la rete. Ora desideriamo che tu senta il battito di tutti i cuori delle FMA e delle comunità educanti di cui noi vogliamo farci portavoce – ha espresso suor del Carmen Canales –. Il nostro Grazie vuole esprimere la vita feconda che esiste in tutti i nostri continenti, la vita donata fatta cultura di tante sorelle di ogni età e cultura diverse”.

Successivamente si è svolta la Celebrazione Eucaristica nella Domenica del Buon Pastore. Affiancato da don Maria Arokiam Kanaga, Superiore della Visitatoria “Madre della Sapienza” dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), e dal suo segretario personale, don Nino Zingale, il Rettor Maggiore ha ricordato che il Buon Pastore riconosce e ama tutte le sue pecore, e che è pronto a dare la vita per loro. E ha rimarcato come l’attenzione alle “altre pecore che non provengono da questo recinto”, così come scritto nel Vangelo, sia qualcosa di tipico e proprio dell’azione pastorale della Famiglia Salesiana e delle FMA e dell’azione di governo di Madre Reungoat.

La giornata di gratitudine è proseguita poi con un momento di festa, con canti e danze tipici di varie culture, nell’aula magna “Giovanni Paolo II” dell’Auxilium, durante la quale sono stati ascoltati messaggi di gratitudine verso Madre Reungoat da tutti e cinque i continenti.

Al termine della giornata anche la Madre Generale delle FMA ha ringraziato per tutto l’affetto ricevuto, per l’organizzazione da parte della Visitatoria “Maria Madre della Chiesa”, e per la presenza di Don Á.F. Artime. E in riferimento alla festa e alle iniziative che le FMA e tutta la Famiglia Salesiana svolgono in questo tempo di pandemia, ha affermato: “I nostri cuori non conoscono distanza”.

Festa di Maria Ausiliatrice, la Sede Centrale promuove la Novena con un libretto di accompagnamento

In occasione della preparazione alla festa di Maria Ausiliatrice, la Sede Centrale sta promuovendo la realizzazione della novena che quest’anno, oltre ai video che accompagneranno il cammino giorno per giorno, vedrà la elaborazione di un volume. Per ogni giorno della Novena verrà pubblicato un testo con il riferimento biblico da cui partire per la riflessione, l’attualizzazione del brano del Vangelo, un episodio tratto dalla vita di Don Bosco e la preghiera finale.

C’è la possibilità di poter acquistare il libretto completo della novena, con i testi a colori. Per informazioni sull’acquisto contattare l’incaricato di Comunicazione sociale delle ispettorie entro il 30 aprile.

RMG: Insieme ai laici nella missione e nella formazione – ANS

Continua il percorso di rinnovamento di “Animazione e Governo della comunità – Il servizio del direttore Salesiano”, giunto alla terza parte, interconnessa alla comunità educativo-pastorali e a quella salesiana. Di seguito si riportano il video-intervista e l’articolo pubblicato oggi, 26 aprile, su “ANS“.

(ANS – Roma) – “Animazione e Governo della comunità – Il servizio del direttore Salesiano” è il frutto di un cammino di rinnovamento che ha coinvolto le comunità salesiane, sia locali, sia ispettoriali, già nella preparazione del documento stesso, come continua a coinvolgerle ora, nella sua disseminazione in corso. La parte più innovativa è la terza, che si indirizza insieme alle comunità salesiane e alle comunità educativo-pastorali. La loro reciproca interazione e il cammino di crescita che mutualmente alimentano è l’oggetto di questa parte del documento.

La video-intervista che introduce alla lettura e condivisione di questa parte è stato realizzato nell’opera salesiana “Borgo Ragazzi Don Bosco”, situata alla periferia di Roma, sulla via Prenestina. Intervengono il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, don Miguel Ángel García; Nicoletta Goso, responsabile dell’area “Rimettere le Ali”, parte di una delle tre comunità educativo pastorali che compongono il “Borgo Ragazzi”, in prima linea fin dalla sua origine nel servizio dei ragazzi che devono affrontare maggiori difficoltà; don Daniele Merlini,  Direttore dell’opera salesiana, che include anche il prenoviziato della Circoscrizione Italia Centrale; Renato Cursi, cresciuto fin dalla sua infanzia al “Borgo Ragazzi”, e ora segretario esecutivo di “Don Bosco International”, ufficio che a Bruxelles rappresenta i Salesiani di Don Bosco presso le istituzioni dell’Unione Europea.

Gli stimoli che vengono offerti sono molti e tutti servono come invito alla lettura e condivisione, sia come religiosi e sia come membri delle comunità educativo-pastorali della terza parte del documento. Sono circa 40 pagine che possono davvero aiutare a mettersi in piena sintonia con la missione e formazione condivisa, uno dei traguardi che gli ultimi Capitoli Generali hanno fortemente indicato come cammino ineludibile di futuro per chi si ispira a Don Bosco e vuole renderne vivo oggi il carisma e la missione. È infatti il sesto degli otto punti della proposta programmatica del Rettor Maggiore alla Congregazione Salesiana dopo il CG28: “Insieme ai laici nella missione e nella formazione”.

Il video è disponibile sul canale YouTube di ANS.

Per scaricare i materiali di animazione correlati per le comunità (il video scaricabile, i file audio, il testo del video, la presentazione in PowerPoint, le schede per favorire la condivisione comunitaria…) è sufficiente accedere alla pagina del Dicastero per la Formazione, sezione multimedia, sul sito www.sdb.org

 

Istituto Internazionale Edoardo Agnelli: “Insieme costruiamo futuro”

Si riporta di seguito il Comunicato Stampa dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di Torino relativo all’evento “Insieme costruiamo futuro” che si terrà martedì 27 aprile 2021, alle ore 11:30, presso l’Aula Magna dell’Istituto e che sarà fruibile in diretta streaming sul Canale YouTube dell’Istituto. L’appuntamento sarà occasione per presentare l’ambizioso progetto di rinnovo delle aule e dei laboratori dell’ITT. Riportiamo al fondo anche il contest lanciato dall’Istituto “#2021agnelli: school memories – insieme costruiamo futuro”.

BROCHURE LAVORI ITT

– Comunicato Stampa –

“Insieme costruiamo futuro”
per una scuola più innovativa, sicura e sostenibile

Martedì 27 aprile 2021

L’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli è lieto di annunciare l’evento “Insieme costruiamo futuro” che si terrà martedì 27 aprile 2021 alle ore 11:30, presso l’Aula Magna della Scuola e fruibile in diretta streaming sul Canale YouTube dell’Istituto.

L’appuntamento sarà l’occasione per presentare l’ambizioso progetto di rinnovo delle aule e dei laboratori dell’Istituto Tecnico Tecnologico, che prenderà ufficialmente inizio il prossimo 24 maggio (Festa di Maria Ausiliatrice) e che si concluderà a fine agosto 2021.

Intelligenza artificiale, realtà virtuale, industria 4.0, sostenibilità energetica: l’Istituto Edoardo Agnelli continua a formare eccellenze, con uno sguardo aperto al futuro e all’innovazione. Animata da questa vocazione educativa, l’Opera salesiana ha scelto di investire in nuovi ambienti. Tale progetto ha trovato il favore di partner significativi, quali la Fondazione Agnelli che ha stanziato un generoso contributo.

Interverranno all’evento:

Fabrizio Manca, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte

Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Agnelli

Stefano Molina, Responsabile Area Scuola e Università dell’Unione Industriale Torino

Mauro Berruto, già Allenatore della Nazionale di pallavolo e precedente Amministratore delegato della Scuola Holden

Alfredo Trentalange, Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri

Giovanni Bosco, Preside dell’Istituto Tecnico Tecnologico e del Liceo Scientifico dell’Edoardo Agnelli

Team di allievi dell’Istituto Tecnico Tecnologico dell’Edoardo Agnelli

Con la partecipazione di Aziende partner nei percorsi di professionalizzazione degli studenti

«Siamo felici di presentare questo progetto in una fase storica così delicata: allestiremo per i ragazzi tre nuove aule, sette laboratori rinnovati e un hub per la creatività, nell’ambito di una domotica maggiormente sicura e sostenibile. La formazione integrale del giovane, l’innovazione della didattica, l’alleanza e la condivisione con le aziende del territorio sono nel DNA dell’Agnelli fin dalla sua nascita», così commenta don Claudio Belfiore, Direttore dell’Opera salesiana.

CONTEST – In occasione della presentazione dei lavori per i nuovi laboratori dell’Istituto Tecnico, lanciamo il contest “#2021agnelli: school memories – insieme costruiamo futuro”, uno spazio interamente dedicato ai nostri ex allievi, un’occasione per condividere i ricordi del proprio periodo scolastico. Attraverso fotografie e brevi pensieri tutti gli ex allievi sono invitati a rispondere a questa domanda: in che modo gli anni passati tra i banchi dell’Agnelli ti hanno aiutato a costruire il tuo futuro?
Per partecipare al contest sarà sufficiente postare sui propri profili social un testo o un’immagine legati al tema del contest usando gli hashtag #2021agnelli e #InsiemeCostruiamoFuturo. In alternativa si può inviare una email all’indirizzo 2021agnelli@istitutoagnelli.it entro il 27 aprile 2021 con in allegato l’immagine scelta e qualche riga di accompagnamento.
Le testimonianze più significative saranno pubblicate sui canali della scuola.

Tavola rotonda online “Sguardi sulla pastorale giovanile”

Lunedì 26 aprile, dalle ore 15 alle ore 17, si terrà online la tavola rotonda “Sguardi sulla pastorale giovanile“, un confronto a partire da alcune recenti pubblicazioni. Intervengono i docenti della Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana:

Modera:

  • Marcello Scarpa, Istituto di Teologia Pastorale

Conclusioni:

  • Alberto Martelli, docente di Teologia dell’educazione – Istituto Universitario Salesiano di Torino

Università Pontificia Salesiana
Facoltà di Teologia – Istituto di Teologia Pastorale
Piazza dell’Ateneo Salesiano, 1 Roma
www.unisal.it