Il percorso “Buoni cristiani e onesti cittadini” raccontato dai partecipanti

Riparte “Buoni cristiani e onesti cittadini”, il percorso triennale di formazione di cittadinanza attiva e cristiana nato per rispondere ai giovani universitari e lavoratori che nell’ambito dei percorsi formativi proposti in questi anni hanno espresso il desiderio di continuare a essere accompagnati nel loro cammino di discernimento per vivere la propria identità Cristiana nel “cuore del mondo”.

La proposta del secondo anno, che si svilupperà a partire dal 29 ottobre, affronterà il tema dell’ecologia e dalla cura della “casa comune”.

Quattro ragazzi che hanno iniziato il percorso hanno risposto con dei brevi video alle domande più comuni:

  • Che cos’è?
  • Perché è stato creato?
  • Qual è il progetto?
  • Perché è stato scelto l’ambiente come tema di quest’anno?

Ecco le loro risposte:

Che cos’è?

Perché?

Qual è il progetto?

E… ambiente?

 

Tutte le informazioni sugli appuntamenti del percorso e su come partecipare sono disponibili alla landing page dedicata:

Il sogno della pace. La GMG di Lisbona, profezia di fraternità universale

Dalla newsletter di Note di Pastorale Giovanile di novembre.

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di don Rossano Sala

Un nuovo inizio

La Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona ha segnato una vera e propria ripartenza dopo la drammatica esperienza della pandemia. Si respirava una certa tensione ecclesiale rispetto alla riuscita di questo incontro mondiale. Gli organizzatori erano realmente preoccupati. Alcuni pensavano che dopo la pandemia sarebbe finito il tempo dei grandi raduni internazionali, altri invece immaginavano una presenza molto ridotta di giovani. La Chiesa invece ha scommesso di nuovo sui giovani e ancora una volta ha avuto ragione! E dopo questo evento l’aria è finalmente cambiata, come ha ben commentato papa Francesco qualche giorno dopo il termine degli eventi:

Questa GMG di Lisbona, venuta dopo la pandemia, è stata sentita da tutti come dono di Dio che ha rimesso in movimento i cuori e i passi dei giovani, tanti giovani da tutte le parti del mondo – tanti! – per andare a incontrarsi e incontrare Gesù.
La pandemia, lo sappiamo bene, ha inciso pesantemente sui comportamenti sociali: l’isolamento è degenerato spesso in chiusura, e i giovani ne hanno risentito in modo particolare. Con questa Giornata Mondiale della Gioventù, Dio ha dato una “spinta” in senso contrario: essa ha segnato un nuovo inizio del grande pellegrinaggio dei giovani attraverso i continenti, nel nome di Gesù Cristo. E non è un caso che sia accaduto a Lisbona, una città affacciata sull’oceano, città-simbolo delle grandi esplorazioni via mare[1].

Un nuovo inizio, dunque, che ha invertito la rotta. Speriamo che lo sia anche per la pastorale giovanile e la Chiesa in Italia. Non è poco aver accompagnato 65.000 giovani italiani a Lisbona. Significa aver messo da parte un certo “tesoretto” da far ora fruttificare nella vita quotidiana, nei nostri ambienti ecclesiali e nella società tutta. Si può ripartire prendendo sul serio il “mandato” che Francesco ha consegnato a tutti i giovani nel giorno della trasfigurazione del Signore, ultimo della GMG di Lisbona:

«Signore, è bello per noi essere qui!» (Mt 17,4). Queste parole, che disse l’apostolo Pietro a Gesù sul monte della Trasfigurazione, vogliamo farle anche nostre dopo questi giorni intensi. È bello quanto stiamo sperimentando con Gesù, ciò che abbiamo vissuto insieme, ed è bello come abbiamo pregato, con tanta gioia del cuore. Allora possiamo chiederci: cosa portiamo con noi ritornando alla vita quotidiana?
La prima: brillare. Gesù si trasfigura. Il Vangelo dice: «Il suo volto brillò come il sole» (Mt 17,2). […] Il nostro Dio illumina. Illumina il nostro sguardo, illumina il nostro cuore, illumina la nostra mente, illumina il nostro desiderio di fare qualcosa nella vita. Sempre con la luce del Signore.
Il secondo verbo è ascoltare. Sul monte, una nube luminosa copre i discepoli. E questa nube, dalla quale parla il Padre, che cosa dice? «Ascoltatelo», «questi è il Figlio mio prediletto, ascoltatelo» (Mt 17,5). È tutto qui: tutto quello che c’è da fare nella vita sta in questa parola: ascoltatelo. Ascoltare Gesù. Tutto il segreto sta qui. Ascolta che cosa ti dice Gesù.
Brillare è la prima parola, siate luminosi; ascoltare, per non sbagliare strada; e infine la terza parola: non avere paura. Non abbiate paura. Una parola che nella Bibbia si ripete tanto, nei Vangeli: “non abbiate paura”. Queste furono le ultime parole che nel momento della Trasfigurazione Gesù disse ai discepoli: «Non temete» (Mt 17,7)[2].

Brillare, ascoltare e non avere paura. Un piccolo ma prezioso programma non solo per tutti i giovani, ma per la Chiesa nel suo insieme. Diventa un compito chiaro, un manifesto da prendere sul serio, una prospettiva attorno a cui creare coinvolgimento e corresponsabilità tra giovani e adulti.

Un messaggio chiaro

Per chi ha vissuto una delle tante GMG degli ultimi decenni, sa che questo evento è un’esperienza di fratellanza universale più unica che rara. Effettivamente trovare tante nazionalità così diverse che vivono insieme in un clima di festa e di comunione è praticamente quasi impossibile. La GMG è un’esperienza di pace universale, un momento magico in cui si prende atto che la convivenza pacifica dei popoli è una possibilità reale. Effettivamente,

mentre in Ucraina e in altri luoghi del mondo si combatte, e mentre in certe sale nascoste si pianifica la guerra – è brutto questo, si pianifica la guerra! –, la GMG ha mostrato a tutti che è possibile un altro mondo: un mondo di fratelli e sorelle, dove le bandiere di tutti i popoli sventolano insieme, una accanto all’altra, senza odio, senza paura, senza chiusure, senza armi! Il messaggio dei giovani è stato chiaro: lo ascolteranno i “grandi della terra”? Mi domando, ascolteranno questo entusiasmo giovanile che vuole pace? È una parabola per il nostro tempo, e ancora oggi Gesù dice: “Chi ha orecchie, ascolti! Chi ha occhi, guardi!”. Speriamo che tutto il mondo ascolti questa Giornata della Gioventù e guardi questa bellezza dei giovani andando avanti[3].

I giovani desiderano la pace. Lo hanno detto chiaramente con la loro presenza pacifica e gioiosa per tutti i giorni della GMG. Lo ribadiscono continuamente quando si parla con loro e quando è data loro con serietà la parola.
Lisbona, è stato detto varie volte durante i giovani della GMG, è una città che per sua natura è legata alla ricerca della pace e all’unione tra i popoli. Durante l’incontro con le autorità, con la società civile e con il corpo diplomatico Francesco è stato oltremodo esplicito e diretto sull’argomento della guerra e della pace. Direi perfino provocatorio e profetico. Conviene risentire alcuni passaggi per intero:

Lisbona può suggerire un cambio di passo. Qui nel 2007 è stato firmato l’omonimo Trattato di riforma dell’Unione Europea. Esso afferma che «l’Unione si prefigge di promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli» (Trattato di Lisbona che modifica il Trattato sull’Unione Europea e il Trattato che istituisce la Comunità europea, art. 1,4/2.1); ma va oltre, asserendo che «nelle relazioni con il resto del mondo […] contribuisce alla pace, alla sicurezza, allo sviluppo sostenibile della Terra, alla solidarietà e al rispetto reciproco tra i popoli, al commercio libero ed equo, all’eliminazione della povertà e alla tutela dei diritti umani» (art. 1,4/2.5).
Nell’oceano della storia, stiamo navigando in un frangente tempestoso e si avverte la mancanza di rotte coraggiose di pace. Guardando con accorato affetto all’Europa, nello spirito di dialogo che la caratterizza, verrebbe da chiederle: verso dove navighi, se non offri percorsi di pace, vie creative per porre fine alla guerra in Ucraina e ai tanti conflitti che insanguinano il mondo? E ancora, allargando il campo: quale rotta segui, Occidente? La tua tecnologia, che ha segnato il progresso e globalizzato il mondo, da sola non basta; tanto meno bastano le armi più sofisticate, che non rappresentano investimenti per il futuro, ma impoverimenti del vero capitale umano, quello dell’educazione, della sanità, dello stato sociale.
Lisbona, abbracciata dall’oceano, ci dà però motivo di sperare, è città della speranza. Un oceano di giovani si sta riversando in quest’accogliente città; e io vorrei ringraziare per il grande lavoro e il generoso impegno profusi dal Portogallo per ospitare un evento così complesso da gestire, ma fecondo di speranza. Come si dice da queste parti: «Accanto ai giovani, uno non invecchia». Giovani provenienti da tutto il mondo, che coltivano i desideri dell’unità, della pace e della fraternità, giovani che sognano ci provocano a realizzare i loro sogni di bene. Non sono nelle strade a gridare rabbia, ma a condividere la speranza del Vangelo, la speranza della vita.
Com’è bello riscoprirci fratelli e sorelle, lavorare per il bene comune lasciando alle spalle contrasti e diversità di vedute! Anche qui ci sono d’esempio i giovani che, con il loro grido di pace e la loro voglia di vita, ci portano ad abbattere i rigidi steccati di appartenenza eretti in nome di opinioni e credo diversi[4].

Un grande monito per il mondo degli adulti e dei politici dell’Europa e dell’Occidente a prendere sul serio ciò che dicono a parole e che poi raramente si concretizza nei fatti. Speriamo che non sia inascoltato, ma inneschi un percorso serio e consapevole che ci faccia cambiare rotta.

Dall’agonia al parto

Incontrando i giovani universitari presso l’Università cattolica del Portogallo Francesco ha chiesto di non pensare a questo tempo come a qualcosa di bloccato e incontrovertibile, come fosse legato ad un ineludibile destino di violenza, guerra e morte. Ha chiesto addirittura di interpretare i tempi difficili che stiamo vivendo in modo diverso. Non come percorso a senso unico, ma come sofferenza che potrà dare nuova vita al mondo. Pensiero ardito, il suo:

Amici, permettetemi di dirvi: cercate e rischiate, cercate e rischiate. In questo frangente storico le sfide sono enormi, gemiti dolorosi. Stiamo vedendo una terza guerra mondiale a pezzi. Ma abbracciamo il rischio di pensare che non siamo in un’agonia, bensì in un parto; non alla fine, ma all’inizio di un grande spettacolo. Ci vuole coraggio per pensare questo. Siate dunque protagonisti di una “nuova coreografia” che metta al centro la persona umana, siate coreografi della danza della vita[5].

Viene ripreso in filigrana il pensiero di Gesù nel vangelo di Giovanni, quando afferma che la vita nuova passa attraverso la sofferenza, come nel parto:

La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia[6].

Gesù parla della croce, della sua sofferenza offerta per la vita del mondo, come di un parto che dona vita piena al mondo nuovo che si sta affacciando. Proprio nel momento massimo dello sconforto offre ai discepoli una diversa interpretazione della sua morte. È un ribaltamento a cui non sono ancora pronti, ma a cui dovranno aderire, riconoscendo come la più grande catastrofe della storia diventerà radice di una pace e di una gioia che non avranno confini, perché «egli è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne»[7].
Con questo spirito costruttivo Francesco sfida i giovani: «Abbiate perciò il coraggio di sostituire le paure coi sogni. Sostituite le paure coi sogni: non siate amministratori di paure, ma imprenditori di sogni!»[8]. Certo, perché dove i discepoli erano certi che tutto era andato perduto, Gesù dirà che tutto è stato compiuto: la sua morte sarà fonte di vita piena e abbondante per tutti, nessuno escluso.
Se ci pensiamo bene, il primo “imprenditore di sogni” è proprio Francesco, che ancora una volta ci stupisce per la giovinezza del suo pensiero e della sua proposta. Proprio nel momento conclusivo della GMG ci consegna con commozione il suo grande sogno per questo mondo tanto amato da Dio e tanto lacerato dagli uomini:

In particolare, accompagniamo con l’affetto e la preghiera coloro che non sono potuti venire a causa di conflitti e di guerre. Nel mondo sono tante le guerre, sono molti i conflitti. Pensando a questo continente, provo grande dolore per la cara Ucraina, che continua a soffrire molto. Amici, permettete anche a me, ormai vecchio, di condividere con voi giovani un sogno che porto dentro: è il sogno della pace, il sogno di giovani che pregano per la pace, vivono in pace e costruiscono un avvenire di pace. Attraverso l’Angelus mettiamo nelle mani di Maria, Regina della pace, il futuro dell’umanità.
E, tornando a casa, continuate a pregare per la pace. Voi siete un segno di pace per il mondo, una testimonianza di come le diverse nazionalità, le lingue, le storie possono unire anziché dividere. Siete speranza di un mondo diverso. Grazie di questo. Avanti![9]

Si sogna la pace, si prega per la pace. Proprio in Portogallo, dove la Madonna è apparsa a tre piccoli pastorelli rivelando misteri di guerra e di pace nel mondo moderno e contemporaneo. Mai come oggi il messaggio e le profezie di Fatima è così attuale.
Proprio lì, in questo piccolo e periferico borgo ai confini dell’Europa, nel silenzio adorante e nella preghiera perseverante, il successore di Pietro ha chiesto con insistenza il dono della pace: «Ho pregato, ho pregato. Ho pregato la Madonna e ho pregato per la pace. Non ho fatto pubblicità. Ma ho pregato. E dobbiamo continuamente ripetere questa preghiera per la pace. Lei nella prima guerra mondiale aveva chiesto questo. E io questa volta l’ho chiesto alla Madonna. E ho pregato. Non ho fatto pubblicità»[10].

I diversi testi legati al tema della pace citati sopra e ripresi dalla recente Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona ci sembrano un’ottima introduzione all’articolato e ricco Dossier che segue, dove in molti modi vengono declinati i linguaggi e le pratiche della pace, che così appaiono possibili e realizzabili. Esso vuole essere una grande spinta a diventare in ogni occasione degli operatori di pace nel proprio contesto di azione civile ed ecclesiale, così da essere riconosciuti come amici e familiari di Dio: «Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio»[11]. Che il sogno della pace diventi sempre più una realtà concreta e sperimentabile per tutti i giovani, nessuno escluso. E per tutta la Chiesa e la società. Il mondo ne ha davvero bisogno, soprattutto in questo tempo.
Un grande ringraziamento per la tessitura del presente Dossier va a Renato Cursi, da anni membro attivo e propositivo della redazione di NPG, che con competenza ed eleganza sempre accompagna la nostra rivista in molti modi apprezzati dai lettori. La sua esperienza salesiana internazionale, oltre che la sua competenza specifica nell’ambito delle istituzioni di pace, ne fanno una vera ricchezza per noi tutti. Il suo lavoro quotidiano all’interno del mondo sociale in ottica salesiana rimane una garanzia di concretezza e sensibilità per i giovani, soprattutto per i più poveri e abbandonati.

NOTE

[1] Francesco, Udienza generale del 9 agosto 2023.
[2] Francesco, Omelia del 6 agosto 2023.
[3] Francesco, Udienza generale del 9 agosto 2023.
[4] Francesco, Discorso alle autorità, alla società civile e al corpo diplomatico del 2 agosto 2023.
[5] Francesco, Incontro con i giovani universitari, 3 agosto 2023.
[6] Gv 16,21-22.
[7] Ef 2,14.
[8] Francesco, Incontro con i giovani universitari, 3 agosto 2023.
[9] Francesco, Angelus del 6 agosto 2023.
[10] Francesco, Conferenza stampa del santo padre durante il volo di ritorno del 6 agosto 2023.
[11] Mt 5,9.

Colle Don Bosco: Campo 4 e Assemblea MGS 2023

I ragazzi tra la 5° superiore e la fine dell’università delle varie case dell’Ispettoria si sono ritrovati, dal 21 al 24 settembre scorsi, al Colle Don Bosco per il Campo 4 e l’Assemblea MGS.

Il tema di quest’anno è stato “Il Buon Pastore punto di riferimento per don Bosco e per tutti noi”, affrontato approfondendo il Cristo Evangelizzatore, la Chiesa evangelizzatrice e il Sistema Preventivo di don Bosco.

L’Assemblea MGS di sabato ha ospitato il prof. Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, che è intervenuto sul tema “Siate imprenditori di sogni“. A seguire un confronto a gruppi misti.

Durante tutto il Campo 4 momenti di preghiera e silenzio personale sono stati alternati ad attività e giochi insieme, per creare gruppo e conoscersi.

Ritrovo MGS al Colle don Bosco 2023

Il 9 settembre 2023 i giovani del Movimento Giovanile Salesiano che quest’estate hanno partecipato ai Campi animatori e alla GMG 2023, si sono ritrovati al Colle Don Bosco per condividere una giornata insieme prima della ripartenza delle attività scolastiche.

Accompagnati e guidati dagli animatori, i circa 650 ragazzi presenti hanno ripreso i temi formativi affrontati durante il campo, divisi in fasce d’età, alternando momenti di riflessione e condivisione, il tutto seguendo la tematica del Sogno di don Bosco, che nel 2024 celebra il suo 200esimo anniversario.

Durante la giornata non sono mancate attivitàgiochipranzo insieme e, nel pomeriggio, la professione perpetua di suor Sara Perini (FMA) in Basilica.

Campo 4 e Assemblea MGS al Colle don Bosco 2023

Dal 21 al 24 settembre 2023 al Colle don Bosco si svolgerà il Campo 4: un momento di ritiro e riflessione per i giovani neo-maturati sino ai 29 anni.

Tema centrale sarà “Il Buon Pastore punto di riferimento per don Bosco e per tutti noi“, con approfondimenti dal Quadro di Riferimento della PG sui

  • Cap. II – Dal Cristo Evangelizzatore alla Chiesa evangelizzatrice (QRPG)
  • Cap. IV – Il sistema preventivo: una esperienza spirituale ed educativa (QRPG)

Come luogo salesiano il giovedì visiteremo Cascina Moglia.

Ecco il programma della 4 giorni:

  • Inizio: giovedì 21 alle ore 09.30
  • Fine: domenica 24 alle ore 16.00
  • Sabato 23: Assemblea MGS  per i confratelli salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice: in particolare coloro che sono più impegnati direttamente nelle attività pastorali; i giovani maggiorenni più impegnati nel pensiero e nella progettazione nei nostri ambienti; i laici, assunti o volontari, più impegnati.
  • Domenica 24: Ritiro spirituale

Programma sabato 23/09:

  • ore 09.15: accoglienza al Colle don Bosco – davanti a casa giovani (ex cortile istituto)
  • ore 09.45: preghiera iniziale e introduzione
  • ore 10.00:Siate imprenditori di sogni(dott. Alberto Pellai)
    confronto a gruppi misti
    intervallo
    ritorno in plenaria
  • ore 13.30: fine

(Sarà possibile consumare al Colle don Bosco il pranzo al sacco – portato da casa) 

Sposato, papà di quattro figli, Alberto Pellai è medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva. Nel 2004 il Ministero della Salute gli ha conferito la medaglia d’argento al merito della Sanità pubblica. È autore di molti bestseller per genitori, educatori e ragazzi.

Costi ed Iscrizioni:

  • Tutto il campo € 85 | Ciascun pasto € 7 | Ciascuna notte € 15
  • Per il Campo 4: iscrizioni presso il responsabile del proprio centro entro lunedì 18 settembre 2023, attraverso il seguente form (clicca qui)
  • Per l’assemblea MGS di sabato: iscrizioni al seguente form (clicca qui)

Ricordiamo che è possibile partecipare anche solo ad alcuni momenti.

Per i giovani che avessero esaurito la triennalità del Campo 4 e desiderassero partecipare comunque, chiediamo che si confrontino con la pastorale giovanile.

Cosa portare:

  • Quaderno ad anelli
  • biro
  • sacco a pelo o lenzuola
  • abbigliamento per giocare
  • scarpe comode
  • pranzo al sacco quando richiesto

Forum SYM: Immaginare un Movimento Giovanile Salesiano mondiale. I risultati del confronto

Dal sito infoANS.

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Al mattino di mercoledì 2 agosto 2023, mentre già centinaia di migliaia di giovani affollavano e riempivano di entusiasmo le strade di Lisbona, una selezionata rappresentanza di ragazzi e ragazze del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) partecipava al “Forum SYM” (dall’acronimo dell’MGS in inglese).

La loro missione: “Immaginare un Movimento Giovanile Salesiano mondiale”. Ora, a distanza di qualche giorno, dopo aver raccolto e organizzato la grande quantità di materiali prodotti e condivisi durante quell’appuntamento, il Settore per la Pastorale Giovanile dei Salesiani di Don Bosco, guidato da don Miguel Angel García Morcuende, presenta i risultati di questo confronto.

A partecipare a quest’atteso confronto, tenuto presso la Casa Ispettoriale dei salesiani di Lisbona, nell’ambito della Giornata del Movimento Giovanile Salesiano (SYM Day) durante la GMG di Lisbona 2023, sono stati circa 250 giovani, che hanno dialogato con il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, la Madre Generale FMA, Madre Chiara Cazzuola, il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile SDB, don Miguel Angel García Morcuende, e la Consigliera Generale per la Pastorale Giovanile FMA, suor Runita Borja.

Dopo la registrazione dei partecipanti, il forum è iniziato con un contributo sul tema dell’evento – Immaginare il Movimento Giovanile Salesiano Mondiale – offerto da suor Borja e don García Morcuende.

La presentazione si è conclusa con il seguente spunto di riflessione, per la successiva condivisione nei diversi gruppi linguistici: identificate un’importante questione o sfida globale su cui pensate che il Movimento Giovanile Salesiano possa dare un contributo significativo e visibile, e proponete di conseguenza delle linee di azione concrete.

La diversità delle risposte richiama già da sola l’attenzione sia dei giovani, sia degli adulti SDB, FMA e della Famiglia Salesiana sulla necessità di rispondere alle sfide del tempo.

I giovani chiedono di essere formati su vari aspetti della loro crescita, come l’identità, il discernimento vocazionale, la fede e la spiritualità salesiana; SDB, FMA e membri della Famiglia Salesiana sono chiamati ad accompagnare i giovani, specialmente i poveri e i migranti, e le loro famiglie.

I giovani desiderano formare la propria identità venendo assistiti nel loro sviluppo sessuale, affettivo, emotivo e mentale, per poter vivere una vita degna.

Vivendo seriamente la loro vita con Cristo, vogliono scoprire la loro vocazione, approfondire la loro fede cattolica ed essere al servizio dei loro compagni e della Chiesa.

Hanno anche espresso il desiderio di crescere nella spiritualità giovanile salesiana e nell’ecologia integrale.

E nel perseguire questi aspetti di crescita, sperano di essere accompagnati dalle loro famiglie nel vivere la fede.

I risultati di questa splendida riflessione chiedono anche un accompagnamento da parte degli SDB, delle FMA e dell’intera Famiglia Salesiana. Questo accompagnamento significa prendersi del tempo per ascoltare i giovani, per camminare con loro alla scoperta della loro vocazione, per approfondire la conoscenza e la pratica della fede cattolica e della spiritualità salesiana, e per prendersi cura delle famiglie.

Il mondo, infatti, pone ai nostri giovani e alla Famiglia Salesiana sfide sempre più grandi.

Si spera che il Forum SYM serva come esperienza concreta di ascolto dei giovani, e che sproni la Famiglia Salesiana a quell’accompagnamento gioioso e significativo che i giovani tanto desiderano.

Campi Animatori 2023: tutte le foto

Rivivi l’esperienza dei Campi Animatori 2023 con le gallery fotografiche!

Campo Base 1 a Pracharbon

Campo Base 2 a Cesana

Campo 1 a Pracharbon

Campo 2 a Les Combes

Ritrovo MGS al Colle don Bosco il 9 settembre

Con l’inizio del nuovo Anno Pastorale all’insegna del “Tu vedi più lontano di Me#SullaStradaDeiSogni ripartono le attività, a cominciare dal ritrovo MGS al Colle don Bosco.

L’appuntamento è in programma il 9 settembre dalle ore 09:30 alle ore 21:30 ed è rivolto a ragazzi e ragazze del Movimento Giovanile Salesiano che inizieranno dalla prima alla quinta superiore.

Il contributo all’iniziativa è di € 10 comprensivo di pranzo e maglietta. Chi partecipa all’evento è invitato a portare la cena al sacco ed una biro.

Informazioni:

Don Alberto Goiaalberto.goia@31gennaio.net
Suor Carmela Busiapastorale@fmapiemonte.it

Iscrizione:

Iscrizioni entro giovedì 7 settembre presso il responsabile del proprio centro.

Programma della giornata:

 

  • Accoglienza

    H. 09:30
  • Gioco

    H. 10:30
  • Momento formativo

    H. 11:00
  • Pranzo

    H. 13:00
  • Gioco

    H. 13:30
  • Attività

    H. 15:00
  • Professione perpetua suor Sara Perini FMA

    H. 17:00
  • Cena al sacco

    H. 19:30
  • Serata

    H. 20:15
  • Buonanotte

    H. 21:30

 

Lisbona 2023: i giovani pellegrini dell’MGS sono già in cammino

Dall’agenzia ANS.

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Começamos a nossa viagem!” (Cominciamo il nostro viaggio!). Con questo motto d’esultanza migliaia di giovani e giovani adulti di tantissimi diversi Paesi del mondo hanno già iniziato i loro pellegrinaggi e si stanno dirigendo in questi giorni verso il Portogallo, per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) a Lisbona, dal 1° al 6 agosto 2023, e prima ancora alle “Giornate nelle Diocesi”, che iniziano da mercoledì 26 luglio.

Dalla Polonia i giovani polacchi in viaggio con il Movimento Giovanile Salesiano (MGS) si sono messi in moto sabato 22 luglio. Racconta una pellegrina, Ada Łomnicka:

“Poco dopo l’alba, le strade di Cracovia hanno iniziato a riempirsi di giovani provenienti da tutta la Polonia, che già pensavano a Lisbona. Puntuale alle 9 del mattino, è iniziata la Santa Messa che ci ha introdotto al rettilineo finale di diversi anni di preparativi”.

La celebrazione è stata presieduta dall’Ispettore di Cracovia, don Marcin Kaznowski che, nell’omelia, ha sottolineato come, al di là del viaggio geografico con rotta verso il Portogallo, tutti i presenti in realtà stavano già realizzando un viaggio spirituale ancora più impegnativo, durante il quale a volte potevamo perderci e persino perdere la propria guida, Gesù. Tuttavia, l’invito dell’Ispettore è stato quello di non smettere mai di andare alla sua ricerca. “Che questo viaggio ci aiuti a essere attenti ai segni di Dio”, ha concluso don Kaznowski.

“L’inno della Giornata Mondiale della Gioventù, eseguito al termine dell’Eucaristia, ci ha riempito di energia e tra risate e chiacchiere siamo partiti – continua il suo racconto la giovane Ada –. Durante il viaggio abbiamo ascoltato un interessante podcast i cui partecipanti ci hanno incoraggiato ‘ad aspettarci l’inaspettato’. Quindi, ora ci aspettiamo molte grazie!”

E la prima di queste grazie i pellegrini dell’MGS polacco l’hanno ricevuta già il giorno dopo, domenica 23 luglio. Dopo un viaggio durato tutto il primo giorno e la notte successiva, si sono risvegliati a Torino, e hanno avuto modo di visitare la culla del carisma salesiano, Valdocco, con la Basilica di Maria Ausiliatrice e il Museo “Casa Don Bosco”.

“Il tempo trascorso insieme oggi è stato molto arricchente e ci ha dato una prospettiva diversa sulla vita e l’opera di Don Bosco. Sicuramente l’esperienza di come viveva il fondatore della comunità salesiana rimarrà con noi per molto tempo”

ha testimoniato da parte sua un’altra pellegrina, Marta Drążkiewicz.

Partendo da un po’ più vicino, i pellegrini appartenenti all’MGS dell’Ispettoria Francia e Belgio Sud (FRB) sono partiti oggi, lunedì 24 luglio. Se i chilometri da percorrere sono di meno, non minore è l’entusiasmo.

“La mia decisione di andare alla GMG è stata certa. Da quando ho visto i giovani intorno a me di vari movimenti cattolici che tornavano dalla GMG in Polonia, ho capito che volevo partecipare a questa avventura, che sembra così arricchente. Partecipare alla GMG è per me una continuazione del mio cammino interiore, sia nella fede, sia nella vita personale. Penso che mi porterà molto come giovane”

è quanto racconta la ventenne belga Noémi, già impegnata da anni con l’MGS.

Gli fa eco, da parte sua, Florián, 18 anni, francese, battezzato appena da poche settimane, che senza l’aiuto delle iniziative di solidarietà dell’MGS oggi non potrebbe partire:

“Alla fine del 2022, ho partecipato ad un incontro di giovani nella chiesa di Saint-Maurice. In un palazzetto dello sport dove eravamo riuniti, ho visto 250-300 giovani della mia età. Tutti mi hanno dato il benvenuto. È stato fantastico! Sarei potuto rimanere lì per tutto il fine settimana! È stato allora che ho scoperto il progetto della Giornata Mondiale della Gioventù, ma ho rinunciato perché il budget era troppo alto… Poi, un giorno, mentre andavo a scuola, ho incontrato don Charles, un salesiano, e mi ha parlato di nuovo della GMG. Poiché mi fido di lui, ho deciso di incontrarlo per parlarne di nuovo. E quando ho visto il costo inferiore offerto dalla rete salesiana, ho deciso di partecipare!”.

La festa della fede della GMG, per tanti giovani, è già iniziata.

Campo 2 a Les Combes: le foto

Per vivere al meglio l’inizio dell’estate i giovani che hanno terminato la quarta superiore hanno accolto l’invito a partecipare, dal 10 al 14 giugno, al Campo 2 a loro dedicato presso la Casa alpina salesiana di Les Combes.

Seguendo lo slogan “Per animare la vita” i partecipanti, guidati dai ragazzi più grandi e dagli accompagnatori, hanno alternato momenti di formazionegioco e preghiera condivisa, per allargare le amicizie e sperimentare nuove attività.

Di seguito alcuni scatti da queste giornate di preghiera, divertimento e crescita personale.