CFP Fossano: energie rinnovabili in agricoltura, visita alla Fieragricola TECH a Verona

Articolo a cura del sito del CFP di Fossano.

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Giovedì 2 febbraio 2023 la classe Terza Termoidraulica ha partecipato alla Fieragricola TECH a Verona, evento dedicato all’innovazione in agricoltura.

È stata una giornata di incontri e formazione, in cui i ragazzi hanno potuto conoscere aziende specializzate nel settore e approfondire temi come la robotica e digitale, soluzioni tecnologiche per la gestione e il risparmio dell’acqua e le energie rinnovabili in agricoltura.

L’esperienza è stata molto interessante ed i ragazzi hanno potuto conoscere nuove tecnologie ed apprendere nuovi approcci a tematiche sempre più attuali.

Don Bosco Alessandria: prossimi appuntamenti di febbraio

Dal sito della Casa di Alessandria.

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Si prospetta un febbraio ricco di eventi per la famiglia Salesiana di Alessandria, a partire dall’11 febbraio con la serata comunitaria a base di polenta con salsiccia e formaggi.

Partecipazione ad offerta, sarà proposta anche una tombolata con ricchi premi. Prenotazioni entro l’8 febbraio a:

  • Don Remigio – 0131 346527

 

Il 16 febbraio alle ore 20.30 sarà invece il turno della presentazione della Strenna 2023 del Rettor Maggiore, don Angel Fernandez Artime.

Con i saluti di sr. Manuela Aserio (FMA), Direttrice della Casa Angelo Custode, il commento sarà a cura di don Leonardo Mancini, SDB, Ispettore dei Salesiani del Piemonte.

Durante la serata anche interventi del dott. Giorgio Angelo Abonante, Sindaco della Città di Alessandria, della prof.ssa Fabrizia Fassina, la dott.ssa Daniela Pietrasanta, il dottAndrea Antonuccio, il dottAlessandro Venticinque e il dottEnzo Governale.

A moderare l’arch. Alessandro Fantino.

 

A concludere, il pellegrinaggio a Torino – Valdocco del 25 febbraio. Il programma della giornata prevede:

  • Ore 9.00: partenza dall’Oratorio
  • Visita Basilica Maria Ausiliatrice e Museo Casa Don Bosco
  • Ore 18.30: ritorno a casa

Prenotazioni entro il 22 febbraio a:

  • don Remigio, 0131 346527

Quota di partecipazione € 15.00.

Cinema Teatro Don Bosco Cuneo: Royal Opera House 2022/2023 – Il Barbiere di Siviglia

Il Cinema Teatro Don Bosco di Cuneo presenta il prossimo appuntamento della stagione Royal Opera House 2022/2023: mercoledì 15 febbraio alle ore 20.00 proiezione de “Il Barbiere di Siviglia”, opera pirotecnica musicata da Gioachino Rossini. Di seguito i dettagli nel comunicato stampa.

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Prossimo appuntamento della stagione Royal Opera House 2022/2023 proiettata al Don Bosco mercoledì 15 febbraio, alle ore 20.00: Il Barbiere di Siviglia, opera pirotecnica musicata da Gioachino Rossini.

Dalla famosa aria di apertura del barbiere “Largo al factotum”, con il suo grido “Figaro! Figaro!”, all’aria grintosa di Rosina “Una voce poco fa”, il capolavoro di Rossini è un’opera appassionata e divertente, rappresentata per la prima volta più di 200 anni fa.

Con fuochi d’artificio vocali, amanti intriganti e un barbiere molto indaffarato, l’opera regalerà una serata al cinema perfetta e entusiasmante.

Per l’evento in diretta, Rafael Payare dirige un cast internazionale di livello mondiale nella scintillante produzione di Moshe Leiser e Patrice Caurier: Aigul Akhmetshina nel ruolo di Rosina; Andrzej Filończyk nel ruolo di Figaro; Lawrence Brownlee nel ruolo del Conte Almaviva; Bryn Terfel nel ruolo di Don Basilio; Fabio Capitanucci nel ruolo di Bartolo; Ailish Tynan nel ruolo di Berta e Josef Jeongmeen Ahn nel ruolo di Fiorello.

Biglietti: Intero € 12,00 | Ridotto € 10,00. La Sala aprirà 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo.

I prossimi appuntamenti in programma:

  • Mer 22 mar | The Royal Opera | TURANDOT | inizio spettacolo ore 20.15
  • Mer 12 apr| The Royal Ballet| CENERENTOLA | inizio spettacolo ore 20.15
  • Gio 27 apr | The Royal Opera | LE NOZZE DI FIGARO | inizio spettacolo ore 19.45 (registrato in gennaio 2022)
  • Mer 24 mag | The Royal Ballet | LA BELLA ADDORMENTATA | inizio spettacolo ore 20.15
  • Mar 13 giu| The Royal Opera | IL TROVATORE | inizio spettacolo ore 20.15

 

CFP Novara: i Salesiani del San Lorenzo

Il direttore dell’Istituto Salesiano San Lorenzo, don Fabio Mamino, ha rilasciato un’intervista per L’Azione, il settimanale della Diocesi di Novara, per parlare della storia e delle attività odierne dell’Istituto. Di seguito l’articolo apparso sul sito del CFP di Novara.

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Risale ai primi del ‘900 la presenza dei Salesiani a Novara. Così racconta nell’intervista rilasciata al settimanale della Diocesi di Novara, L’Azione, don Fabio Mamino, direttore dell’Istituto Salesiano San Lorenzo.

Riportiamo il passaggio iniziale dell’articolo che trovate sulle pagine stampate e anche sul sito.

«Oltre seicento ragazzi ogni giorno accolti negli spazi dell’istituto.»

Un numero che arriva a mille se si contano i giovani del Novara Basket, che hanno come punto di riferimento le palestre dei Salesiani.

«Questo – rileva don Fabio Mamino, direttore dell’Istituto Salesiano San Lorenzo – per tutto l’anno, da settembre a giugno».

Senza contare i tanti ragazzi che, in estate, vivono l’esperienza del Centro estivo promosso sempre dai salesiani, al San Lorenzo. Numeri importanti per una realtà da sempre accanto ai giovani, che accompagna con attività scolastiche e momenti di incontro e di riflessione.

Come quello vissuto domenica scorsa in occasione della messa, in Duomo, per la ricorrenza di San Giovanni Bosco, Fondatore dei Salesiani. Una presenza, quella salesiana in città, di oltre un secolo e che, nel 1897, grazie all’eredità di Agostina Pisani, vede l’inaugurazione del Santuario. Negli anni successivi, tra baluardo Lamarmora, via Don Bosco e viale Ferrucci, sorge quello che oggi costituisce l’Istituto San Lorenzo.

«Arrivano infatti le scuole, a partire dalle medie, poi gli apprendisti, i convittori, i licei, il tradizionale e, a partire dal 2011, quello delle Scienze applicate. Un’offerta alla quale oggi si aggiunge la formazione professionale con i corsi di ristorazione per i ragazzi».

All’istituto, tra l’altro, è attiva anche la formazione professionale per adulti.

Una scuola in costante crescita e sempre con tante novità. «Alle medie, dal prossimo mese di settembre – commenta il direttore – si potrà scegliere l’inglese potenziato oppure abbinato al tedesco o allo spagnolo».

«La nostra casa – evidenzia don Mamino – è piena di giovani e non è solo scuola, ma anche tante altre attività, tanti altri progetti. Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere sempre più giovani possibili, soprattutto in base alle necessità. Questa è la nostra mission da sempre: aiutarli».

Articolo completo sul settimanale in edicola da venerdì 3 febbraio

Vercelli: incontro 4^ Auto con CGT

Continuano gli incontri con le aziende del territorio per gli studenti del CFP di Vercelli, stavolta con CGT (dealer Caterpillar). Di seguito la notizia apparsa sul sito del CFP.

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La formazione professionale fatta anche con le aziende del territorio: oggi è toccato CGT, dealer Caterpillar in Italia dal 1934, che ha messo a disposizione le sue competenze con i ragazzi del corso del diploma professionale di TECNICO MECCATRONICO DELLE AUTORIPARAZIONI, che si può frequentare dopo aver conseguito la qualifica professionale triennale del settore automotive.

 

CFP Fossano: un trasporto eccezionale!

Dal sito del CFP di Fossano.

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La festa di Don Bosco è da poco passata ed ecco arrivare nella sua scia di allegria un bel regalo per tutta la scuola: Il pulmino del CNOS-FAP!

Un Renault nuovo di zecca donato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano.

Nel buongiorno in palestra di questa mattina, lunedì 6 febbraio, è stato accolto da tutti: allievi, formatori e benedetto alla presenza della comunità salesiana, dell’economo ispettoriale e del Presidente della Fondazione CRF Mondino dott. Gianfranco.

Il vecchio pulmino aveva finito il suo onorato compito nel trasportare gli allievi che abitano nella zona Crava – Morozzo distanti dalle tratte dei mezzi pubblici.

Ora grazie alla generosità della Fondazione ci sarà nuovamente la possibilità di offrire questo servizio in sicurezza e affidabilità.

Cuneo: Il Lavoro Buono – 4 film per riflettere

Il Cinema Teatro Don Bosco di Cuneo presenta Il Lavoro Buono – 4 film per riflettere, la nuova proposta che la Sala della Comunità offre al pubblico per riflettere su quando il lavoro può definirsi buono. Di seguito i dettagli nel comunicato stampa.

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Il Lavoro Buono – 4 film per riflettere inaugura una nuova proposta che la Sala della Comunità offre al pubblico cuneese: narrazioni di qualità che forniscono spunti di riflessione e mirano ad intercettare gli immaginari che la cultura contemporanea produce attorno ad una specifica tematica.

Il ciclo che prende il via venerdì 10 febbraio, sulla scorta delle riflessioni sollevate in uno degli incontri del Gennaio Salesiano 2023 appena concluso, intende indagare le risposte che la narrazione cinematografica dà in questi anni ad una tra le domande cruciali del nostro tempo: quando un lavoro può definirsi buono?

Questo partendo dalla constatazione che il lavoro rappresenta il criterio principale di accesso alla vita democratica, tanto che la stessa Costituzione lo pone a fondamento dello Stato Repubblicano, strumento insostituibile di uguaglianza sostanziale dei cittadini.

I quattro film proposti nel ciclo analizzano altrettante dimensioni “buone” del lavoro, narrate con gli strumenti e la potenza evocativa del linguaggio cinematografico:

  • Un lavoro buono si svolge in condizioni di concreta giustizia;
  • Un lavoro buono non è disumanizzante;
  • Un lavoro buono consente l’assunzione di responsabilità e l’espressione della propria personalità;
  • Un lavoro buono è fonte ed espressione di relazioni umane solide e solidali;

Ogni serata, la visione sarà introdotta da una breve chiacchierata con un testimonial qualificato con cui, al termine della proiezione gli spettatori interessati potranno fermarsi a condividere osservazioni e commenti.

Di seguito il programma completo della rassegna:

  • 10 feb 2023 | 7 MINUTI di M. Placido, Italia, 2017 | visione accompagnata da Enrica Giordano, dirigente sindacale FILCTEM CGIL
  • 17 feb 2023 | UN ALTRO MONDO di S. Brizét, Francia, 2021 | visione accompagnata da don Flavio Luciano, vicario episcopale per la pastorale della Diocesi di Cuneo e Fossano
  • 24 feb 2023 | SEMPRE MEGLIO CHE LAVORARE di L. Vecchi, Italia, 2016 | visione accompagnata da Giorgio D’Aniello referente educativo del Centro di Formazione Professionale dei Salesiani di Fossano
  • 03 mar 2023 | TRA DUE MONDI di E. Carrère, Francia, 2021 | visione accompagnata da Mauro Verra incaricato della pastorale del lavoro della Diocesi di Cuneo e Fossano

Gli eventi iniziano alle ore 20.45 | La sala apre alle ore 20.15.

Biglietti: Ingresso Singolo € 5,00 | Abbonamento all’intero ciclo di 4 film € 16,00

 

Bra: la scuola media premiata al concorso dei presepi

Una studentessa della scuola media S. Domenico Savio di Bra, Delia Bertello, si è aggiudicata il terzo posto nella categoria “Originalità” alla 56° edizione del concorso “Piccoli artisti del Natale”. Di seguito la notizia a cura della prof.ssa Cinzia Longo, apparso sul sito della Casa.

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Eccoci arrivati alla 56° edizione del concorso “Piccoli artisti del Natale” e anche quest’anno un’alunna della scuola media S. Domenico Savio ha vinto un premio. Si tratta di Delia Bertello della classe 2B che con il suo disegno si è classificata 3° nella categoria “Originalità”.

I partecipanti sono stati 11.500 (1000 in più dell’anno scorso), alcuni singoli, altri provenienti da 217 scuole italiane a cui si aggiungono 14 scuole dall’estero tra cui Francia, Repubblica Ceca, Polonia, Giappone, Cina, Cile e Israele. Tra questi ne sono stati scelti 1326 per essere esposti, di cui 14 della nostra scuola.

Il concorso è organizzato dai frati carmelitani scalzi del SantuarioBambin Gesù” di Arenzano (Ge), è dedicato alla memoria di Papa Paolo VI e Giovanni Paolo II ed è sorto con l’auspicio del Ministero della Pubblica Istruzione. Il tema è stato “La nascita di Gesù”.

Il 22 gennaio si è svolta la premiazione proprio all’interno del Santuario, presentata dalla giornalista del TG3 Cristina Carbotti, e alla quale Delia ha partecipato con la sua famiglia. Queste sono le sue parole:

Sono molto contenta di aver avuto la possibilità di partecipare a questo concorso e soprattutto di essermi classificata terza. È stata una sorpresa quando mi hanno comunicato l’esito e non immaginavo di poter vincere un premio. È stata un’emozione grandissima quando me l’hanno consegnato e anche sentire il giudizio della commissione che ha apprezzato particolarmente il mio lavoro.

Quando mi hanno chiesto di disegnare la Sacra Famiglia, ho pensato a come rappresentarla in un contesto moderno e al significato che potesse avere. Ho voluto in particolare sottolineare che la Natività è la Luce che illumina il buio dei nostri tempi; e come meglio rappresentare questo messaggio se non con una lampadina?”

La proiezione dei disegni vincitori è stata accompagnata da una descrizione del prof. Benedetto Maffezzini (preside di plesso e dirigente scolastico regionale) che per ognuno dei disegni premiati ha espresso parole mirate. La dedica al disegno di Delia è stata la seguente:

È originale l’idea grafica, cromaticamente pregevole, di Delia; ma è anche legata ad un nostro comune modo di dire: quando ci viene un’idea è come se si accendesse una lampadina. Per il nostro concorso può forse significare che Gesù e la Sacra Famiglia sono la vera luce del mondo, nostro faro costante lungo le strade della vita. Questa luce è appunto fonte di vita e… non ha nulla a che fare con gli aumenti di oggi”.

Dopo aver visionato i disegni, divisi nelle varie categorie della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado, c’è stata la premiazione. Delia ha ricevuto una targa, la statuina di Gesù Bambino di Praga, un libro a fumetti che ripercorre le tappe principali della Sua storia e l’ultimo numero della rivista del SantuarioIl messaggero di Gesù Bambino” con le immagini di alcuni disegni premiati.

Congratulazioni, quindi, a Delia per il bel risultato e un grazie a tutti coloro che, con creatività e fantasia, hanno partecipato al concorso.

Prof.ssa Cinzia Longo

 

CFP Vercelli: mostra “Tutti i santi giorni”

Dal sito del CFP Vercelli.

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Domenica 5 febbraio è stato l’ultimo giorno per visitare la mostra “Tutti i santi giorni” di Emiliano Cavalli nella Chiesa del Sacro Cuore.

Il pittore ci racconta il suo Don Bosco:

San Giovanni Bosco è l’unico Santo “moderno” che ho dipinto. Dopo qualche incertezza su come realizzarlo ho deciso di prendere spunto dallo stemma dei Salesiani, l’ancora inserita nell’aureola ed i cuori sacri ad ornare parte della veste, sono parti dello stemma dell’ordine.
Nel quadro compaiono anche matite e libri in onore dei suoi patronati, che sono giovani, educatori, studenti ed editori.

Valsalice: per loro siamo tutto – Il Salice

I ragazzi della redazione de Il Salice raccontano il confronto fra gli studenti dell’Istituto Salesiano Valsalice e la vicedirettrice del Ferrante Aporti Gabriella Picco, un poliziotto penitenziario del carcere, don Silvano Oni, cappellano dell’IPM e don Gianmarco Pernice, Responsabile dell’accoglienza comunitaria per minori stranieri non accompagnati all’oratorio San Luigi. Di seguito la notizia a cura del sito de Il Salice.

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Il modello di Don Bosco ha plasmato personalità che oggi operano per i più giovani. In occasione della Festa di Don Bosco, l’Istituto Salesiano Valsalice ha ospitato per un confronto con i ragazzi del Liceo la vicedirettrice del Ferrante Aporti Gabriella Picco, un poliziotto penitenziario del carcere, don Silvano Oni, cappellano dell’IPM e don Gianmarco Pernice, Responsabile dell’accoglienza comunitaria per minori stranieri non accompagnati all’oratorio San Luigi. Le loro testimonianze hanno permesso agli studenti del Triennio di conoscere una realtà delicata e, anche se non sembra, vicina. Un incontro da seguire tutto d’un fiato. Don Oni presenta la figura di Don Bosco, che nel 1844 avviava il suo progetto educativo a Torino, dove i primi oratori accoglievano i ragazzi che vivevano per strada.

La dottoressa Gabriella Picco, con anni di lavoro alle spalle nell’IPM Ferrante Aporti, uno dei 17 in Italia, ci spiega poi che il D.P.R 448/1988 ha riformato la modalità di gestione dei ragazzi che commettono un reato. Qualunque esso sia, il ragazzo non può interrompere il processo educativo in atto. “Il processo penale per minorenni è l’ultima ratio”, spiega, a sottolineare la centralità del recupero ancor prima della punizione. Un iter non semplice e che può lasciare cicatrici profonde: dopo un fermo il minore è accompagnato in un centro di prima accoglienza dove rimane per 96 ore. Il giorno del processo la magistratura e i servizi sociali forniscono al giudice un progetto di recupero individualizzato e nell’attesa del processo sono messe in atto misure cautelari come l’assistenza sociale o gli arresti domiciliari. In situazioni difficili, avviene il collocamento in comunità. I ragazzi che hanno commesso reati gravi o quelli i cui tentativi di recupero sono falliti, entrano in carcere. Insomma, per chi viene da lontano con una storia magari drammatica alle spalle, un ulteriore prova da superare.

L’agente penitenziario ci dice poi che i ragazzi al Ferrante frequentano corsi di cucina, informatica, corsi di alfabetizzazione e percorsi di istruzione superiore. Confida: “Quando entrano per loro è il momento più difficile”. Sono spaesati, non sanno quanto tempo restano. Molti sono tossicodipendenti e la barriera linguistica è forte. Noi non siamo solo poliziotti, siamo le persone che ci sono per loro: “Siamo tutto”. In questo lavoro, dice, ci vuole coraggio perchè si affrontano situazioni delicate: alcuni ragazzi si fanno del male ma il dialogo resta la cosa più importante. Sentirsi dire un grazie è tutto, sentirselo dire da un ragazzo fa venire i brividi. E chiude: “Noi non decidiamo la loro colpevolezza, ma li salvaguardiamo in quanto le regole servono per la loro crescita: in queste situazioni siamo tutti educatori”.

Don Gianmarco parla infine della comunità che ospita 16 minori stranieri. La situazione a Torino, ci racconta, è critica: esistono liste d’attesa per emergenza freddo e molti ragazzi stranieri sono sfruttati. La cosa bella però è che vogliono vivere, sbagliare da soli, sperimentare la loro libertà. La comunità garantisce ai giovani stranieri l’insegnamento di una lingua, una formazione professionale e un affiancamento da parte degli educatori. Negli ultimi due anni, aggiunge, delle 80 persone nella comunità in San Salvario, solo tre sono in carcere. Come al tempo di don Bosco, anche oggi a Torino si avverte il bisogno di aiuto e solidarietà: “Vai per le strade e guardati intorno”, le parole di Don Cafasso a Don Bosco sono foriere di carità e arrivano dritte a noi giovani.

Se vuoi leggere l’intervista a don Gianmarco Pernice di Margherita Finello e Claudio Galloclicca qui.

Ecco l’articolo di Cecilia uscito sulle pagine del giornale La Voce e il Tempo con cui il Salice collabora per il progetto di PCTO: