Da Aleppo a Valdocco: un ponte tra comunicazione, missione e speranza

La seconda settimana di Luglio 2025 a Valdocco, cuore pulsante della spiritualità salesiana, è stato accolto un gruppo speciale: il Direttore della casa salesiana di Aleppo, don Pier Jabloyan, accompagnato da un gruppo di giovani dell’Ispettoria del Medio Oriente (MOR). Un viaggio che ha saputo intrecciare formazione, comunione e rinnovata speranza.

Durante la prima parte della visita Don Pier e Julia – giovane collaboratrice dell’Ufficio Comunicazione MOR – hanno lavorato fianco a fianco con l’Ufficio Comunicazione ICP per il rilancio del sito web dell’Ispettoria MOR. Il sito, disponibile in arabo, italiano e inglese, vuole essere strumento di dialogo e visibilità per la missione salesiana nella complicata regione mediorientale, offrendo preziosi aggiornamenti e racconti sulle attività quotidiane.

Questa collaborazione ha rappresentato un’occasione unica anche per l’Ufficio Comunicazione e per l’intera Ispettoria ICP, che ha potuto vivere un’esperienza arricchente sia sul piano umano che professionale. Per facilitare il lavoro, ogni comunicazione è avvenuta in lingua inglese e araba, con il supporto di Ahed, giovane di origine siriana partecipante al Servizio Civile con i Salesiani, e suo fratello Farouk, che hanno svolto un essenziale servizio di traduzione per l’intera permanenza di don Pier e Julia.

Mentre Don Pier e Julia contribuivano alla costruzione di ponti comunicativi, il resto del gruppo si è diviso tra le case salesiane di Valdocco, San Paolo e Rebaudengo, immergendosi nell’esperienza dell’Estate Ragazzi: per molti di loro era la prima volta in Italia e la prima uscita dai confini siriani, un momento emozionante che resterà nei loro ricordi.

Nella seconda settimana di permanenza, l’intero gruppo si è dedicato alla visita dei luoghi simbolo della storia salesiana torinese, culminata con la visita al Colle Don Bosco. A coronare il pellegrinaggio, un viaggio a Roma con l’incontro col Rettor Maggiore Don Fabio Attard e il passaggio sotto la Porta Santa in occasione del Giubileo.

Nonostante le drammatiche notizie che continuano a provenire dalla Siria, il gruppo è ripartito con occhi pieni di luce e cuori colmi di speranza.

Bridge2Autonomy, un nuovo modo di educare insieme

Nelle giornate del 13, 14 e 15 luglio 2025, negli spazi di Valdocco a Torino, si è svolto l’evento di formazione del progetto “Bridge2Autonomy. Un Ponte tra Scuola e Vita Adulta“, promosso da AGS per il Territorio in collaborazione con Stellantis.

Giornate intense di confronto, riflessione e costruzione condivisa, che hanno visto protagonisti gli educatori, chiamati nel progetto “tutor dell’inclusione”, e i rispettivi coordinatori territoriali. I tutor dell’inclusione saranno figure centrali per rendere concreto un accompagnamento personalizzato e realmente inclusivo. L’obiettivo del progetto è chiaro: sostenere ragazze e ragazzi con disabilità cognitiva nel loro percorso di transizione dalla scuola alla vita adulta. Per farlo, occorre una rete. E in questa rete, gli educatori rappresentano un nodo fondamentale.

La loro presenza e coinvolgimento durante l’evento è stato segno tangibile di un’impostazione che punta sulla corresponsabilità educativa. Fin dalla prima giornata insieme, gli educatori hanno partecipato attivamente ai momenti di confronto, ai laboratori e alla facilitazione, condotta da Stefano Di Maria. Ma soprattutto, hanno portato con sé volti, storie e domande reali.

Nella giornata di apertura inoltre, grazie alla presenza di INVENTURE APS, i partecipanti sono stati introdotti alle attività previste di orientamento, formazione insegnanti e accompagnamento per le famiglie.

Durante l’arco della giornata di lunedì 14 luglio, hanno potuto dialogare con formatori esperti:

  • Dario Ianes, professore ordinario di Pedagogia e co-fondatore del Centro Studi Erickson: ha guidato il laboratorio sulla Qualità della vita e il progetto di vita, offrendo strumenti concreti su personalizzazione, autodeterminazione e sviluppo delle autonomie nei percorsi educativi.
  • Italo Fiorin, pedagogista e presidente della Scuola di Alta Formazione Educare all’Incontro e alla Solidarietà (LUMSA): ha condotto il laboratorio dedicato alla scuola inclusiva, approfondendo strategie didattiche e il ruolo della figura-ponte nel sostenere i percorsi inclusivi.
  • Il team dell’Università degli Studi di Macerata (UNIMC), che ha animato due momenti formativi distinti: uno dedicato al tema della comunità educante e alla costruzione di reti territoriali, l’altro focalizzato sul coinvolgimento e l’accompagnamento delle famiglie come parte attiva nei percorsi di autonomia.

Perché un progetto così ambizioso, che punta a intrecciare scuola, famiglia, territorio e contesti di vita reale, ha bisogno di chi ogni giorno abita questi spazi accanto ai ragazzi. Di chi li conosce per nome. Di chi lavora per dare continuità educativa tra un’aula e un laboratorio, tra un centro sportivo e una casa, tra un desiderio e un progetto concreto.

Essere educatori, in Bridge2Autonomy significa “abitare” una responsabilità: quella di fare da ponte, presenza viva e competente. Non a caso, le nuove figure previste dal progetto opereranno in stretta connessione con le scuole e con le realtà territoriali, in sinergia, con uno sguardo integrato e condiviso.

Entrambe le giornate del 13 e del 14 luglio si sono concluse in modo conviviale, tra una cena condivisa, una visita al Museo Casa Don Bosco e una passeggiata verso Piazza Castello. La mattinata del 15 luglio invece è stata dedicata alla restituzione dei laboratori e ad alcune testimonianze, in particolare sui progetti COeSI – Coprogettazione e Sinergia e Pensami Indipendente e sulle esperienze portate avanti da don Andrea Bonsignori.

Con Bridge2Autonomy prende forma un’alleanza educativa concreta: un nuovo modo di abitare scuola e territorio, insieme, con responsabilità, accanto ai ragazzi.

Quaderno di lavoro MGS 2025-2026

Il secondo anno della Proposta Pastorale si concentra sulla virtù teologale della fede: Saldi nella fede.

Allo stesso tempo, la ricorrenza del 150mo della prima spedizione missionaria –  incominciata precisamente nel mese di novembre del 1875, quando i primi figli di don Bosco partirono per le Americhe – si inserisce nella riflessione sullo slancio missionario della congregazione.

All’interno di queste due cornici di senso – la prima teologale e la seconda carismatica – siamo arrivati così ad individuare, attraverso dei momenti di discernimento in stile sinodale, i temi specifici da trattare.

Il titolo scelto Alzati e vai ben riassume l’obiettivo generale da raggiungere in tutte le nostre realtà educative e pastorali: restituire alla fede la funzione di essere un punto di riferimento davanti alle scelte e alle difficoltà, un punto fermo da far riscoprire ai piccoli e far maturare negli adolescenti e nei giovani in modo che siano spinti all’azione, al movimento, alla missione. Il focus specifico di questo anno è il legame forte e decisivo tra la fede che ci rimette in piedi e la missione che ci invita a prendere il largo.

Il video di spiegazione di don Rossano Sala

La Proposta Pastorale è composta complessivamente da quattro elementi, tra loro interconnessi:

  1. Quaderno di Lavoro: esso è da intendere non come sussidio pratico di pronto utilizzo, ma come strumento di ispirazione ecclesiale, biblica e carismatica sui temi scelti;
  2. Materiali QRcode: sarà previsto uno spazio che sia una sorta di archivio di materiale che via via verrà messo a disposizione come strumento utile alla progettazione e alla costruzione di percorsi ispettoriali, territoriali e locali. Si tratterà prevalentemente di rimandi a pagine di approfondimento dal sito della rivista Note di pastorale giovanile:
    1. Testi significativi di documenti magisteriali o salesiani;
    2. Bibliografia tematica per l’approfondimento;
  3. Numero speciale NPG: questo vuole essere da una parte approfondimento di alcune tematiche dell’anno pastorale, e dall’altra una proposta di concretizzazione del metodo di lavoro per le realtà locali, scandito dai tre momenti già sperimentati del riconoscere, interpretare, scegliere. Così, se il Quaderno di Lavoro offre le ispirazioni, il numero speciale di NPG potrà offrire una metodologia;
  4. Sussidio formativo per le comunità SDB/FMA: questo è lo strumento che riprende la proposta pastorale per il cammino spirituale delle comunità salesiane e di alcuni gruppi della Famiglia Salesiana.

Lettera dell’Ispettore – Giugno 2025

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di giugno 2025.

Torino-Valdocco, 29 giugno 2025
Solennità dei Ss. Pietro e Paolo

A confratelli e laici corresponsabili
di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania,

Carissimi/e,
un saluto cordiale a tutti/e voi.

Durante il mese di giugno la liturgia ci ha accompagnato, educato, sostenuto, arricchito, con la celebrazione di grandi solennità: Pentecoste, Trinità, Corpus Domini, Sacro Cuore, Ss. Pietro e Paolo. Certamente avevamo e abbiamo bisogno di questo sostegno, anche perché, contemporaneamente alle celebrazione delle feste menzionate, le nostre opere hanno continuato a lavorare a pieno ritmo: le realtà di educazione formale e sistematica (CFP, Scuola, Università) sono state chiamate – ed in parte lo sono ancora – a tirare le fila del lavoro svolto lungo l’anno con scrutini, esami e verifiche di ogni genere; negli Oratori sono in corso le diverse Estate Ragazzi, che portano in casa tanta vitalità ma che nel contempo richiedono energia e creatività, oltre che una sempre rinnovata attenzione educativa e pastorale; ogni altro ambiente educativo-pastorale (Parrocchia, Case per ragazzi in difficoltà, ecc.) sta proseguendo nel proprio servizio, dando risposte antiche e nuove alle necessità del popolo di Dio, in particolare del mondo giovanile. Sostenuti e incoraggiati dalla potenza dello Spirito continuiamo dunque le diverse attività educative e pastorali, avendo ben chiaro perché e per chi le compiamo. Il perché e il per chi ce lo ricorda bene il primo articolo delle Costituzioni Salesiane:

Con senso di umile gratitudine crediamo che la Società di san Francesco di Sales è nata non da solo progetto umano, ma per iniziativa di Dio. Per contribuire alla salvezza della gioventù, «questa porzione la più delicata e la più preziosa dell’umana società», lo Spirito Santo suscitò, con l’intervento materno di Maria, san Giovanni Bosco. Formò in lui un cuore di padre e di maestro, capace di una dedizione totale: «Ho promesso a Dio che fin l’ultimo mio respiro sarebbe stato per i miei poveri giovani». Per prolungare nel tempo la sua missione lo guidò nel dar vita a varie forze apostoliche, prima fra tutte la nostra Società. La Chiesa ha riconosciuto in questo l’azione di Dio, soprattutto approvando le Costituzioni e proclamando santo il Fondatore. Da questa presenza attiva dello Spirito attingiamo l’energia per la nostra fedeltà e il sostegno della nostra speranza.

Lo Spirito dunque, sempre vivo e vivificante, opera nella Chiesa, opera in noi e attraverso di noi. Questo
ci dona energia e sostiene la nostra speranza!

I luoghi salesiani sono un segno evidente di come lo Spirito ha operato e continua ad operare. Approfitto di questa lettera per comunicarvi una notizia relativa proprio ai luoghi salesiani. Nel documento Orientamenti per il luoghi salesiani, approvato nel Consiglio Generale lo scorso 23 gennaio e riguardante in particolare Valdocco, Colle Don Bosco e Chieri, si faceva cenno alla figura del “delegato del Rettor Maggiore per i luoghi salesiani”. Con lettera del 5 giugno 2025 don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore, ha comunicato che questo incarico è stato assegnato a don Silvio Roggia, attuale Consigliere generale per la Formazione. Sarà lui dunque che avrà il compito di animare, accompagnare e potenziare questa importantissima dimensione per tutta la Congregazione.

È importante infine segnalarvi che don Vincenzo Nguyen Kim Hoan, confratello vietnamita missionario da molti anni in Lituania, ha ricevuto dal Rettor Maggiore l’obbedienza per andare a lavorare in Africa. Partirà da Vilnius il 3 luglio prossimo. Lo salutiamo con grande affetto e con tanta gratitudine per il servizio che ha offerto in terra lituana; e gli auguriamo che possa annunciare il Vangelo in stile salesiano con gioia ed efficacia anche nel non facile contesto del Sud Sudan.

Prima di salutarvi, vi chiedo di unirci a Papa Leone XIV nella preghiera per la pace, ricordando tra gli altri anche i giovani, i confratelli e i laici corresponsabili che si trovano in Medio Oriente e che sono fortemente provati a causa della profonda instabilità che caratterizza la loro terra, che è anche la terra di Gesù e della Bibbia.

Con grande affetto in Don Bosco,

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

Pubblicazione Nomine Vicario Ispettoriale e Direttori

Si rendono pubbliche le nomine riguardanti il Vicario dell’Ispettore e i Direttori ICP.

***

Torino, 18 giugno 2025

Carissimi/e,

il giorno 17 giugno u.s. il Rettor Maggiore, col consenso del Suo Consiglio,

1° Ha confermato membro del Consiglio Ispettoriale per il triennio 2025 – 2028:

  • P MOLINAR MIN BECIET Michele Vicario Ispettoriale 3° Triennio

2° Ha approvato le nomine dei Direttori ICP per il triennio 2025 – 2028:

1 ° Triennio

  • P MONDIN Stefano a FOSSANO “Maria Ss. Ausiliatrice”
    P BORSELLO Alessandro a TORINO-MONTEROSA “S. Michele Arcangelo”
    P DURANDO Marco a TORINO-SAN GIOVANNI EVANGELISTA
    P PIRRA Bartolomeo a TORINO-VALSALICE “Maria Immacolata”
    P MOTTA Augusto a VENARIA REALE “San Francesco d’Assisi”
    P WISNIEWSKI Miroslaw a VILNIUS “San Giovanni Bosco” – Lituania

3° Triennio

  • P MOLINAR MIN BECIET Michele a TO-CENTRO ISPETT. “S. G. Bosco”

4° Triennio

  • P CHRZAN Marek a TORINO-CROCETTA “San Giovanni Bosco”

Nella riunione del Consiglio Ispettoriale del giorno 05 giugno u.s. inoltre sono stati confermati come Direttori per il secondo triennio (2025 – 2028) i Confratelli:

  • P MERGOLA Mauro a ALESSANDRIA “San Giuseppe Artigiano”
  • P FRIGERIO Riccardo a BRA “San Domenico Savio”
  • P DOURLAND Thierry a CUNEO “San Giovanni Bosco”
  • P MAJNETTI Piermario a SAN BENIGNO Canavese “San Benigno”

Ringrazio molto don Michele Molinar, che ha accolto la proposta di prolungare l’incarico di Vicario Ispettoriale e Direttore della comunità San Giovanni Bosco per un terzo triennio; e ringrazio allo stesso modo don Marek Chrzan che ha accolto la proposta del Rettor Maggiore di proseguire nel suo compito di direzione della casa di TO-Crocetta per un 4° triennio.

Grazie di cuore ai Direttori che concludono il loro servizio, e che in questo hanno investito tutte le loro energie: a don Claudio Durando, a cui auguriamo, a seguito dell’incidente occorsogli, una ripresa fisica rapida e duratura; a don Alessandro Barelli, che avrà a disposizione un tempo di rigenerazione dopo tanti anni di servizio continuato nella missione di Vilnius; e a don Franco Lotto, di cui parlerò nel paragrafo successivo a questo.

Tra i Direttori che concludono in una casa e iniziano analogo servizio in un’altra, siamo contenti di poter riaccogliere don Stefano Mondin, dopo un periodo di recupero della salute. Tra i Direttori che iniziano il proprio servizio diamo il benvenuto a don Miroslaw Wisniewski, confratello polacco, che ha vissuto per lungo tempo in Italia e che ora è chiamato a guidare la comunità di Vilnius.

Una parola particolare su Avigliana

Un discorso a parte merita la casa di Avigliana. Su questa opera da circa 3 anni è in corso un discernimento condotto insieme dai salesiani e da un gruppo di laici della Famiglia Salesiana; siamo partiti dal desiderio di affiancare alla missione già svolta dalla casa (cura del santuario e centro di spiritualità) la condivisione di una serie di attenzioni ed iniziative per itanti giovani – presenti nelle nostre case e non solo – che sentono il bisogno di maturare nella dimensione affettiva e di approfondire la vocazione matrimoniale.

Per raggiungere questo obiettivo è nata l’ipotesi di affidare ad un gruppo di coppie sposate e salesiani – un potenziale futuro Consiglio della CEP – la gestione e animazione della casa di spiritualità e ospitalità; tale gruppo avrebbe potuto interessarsi sia di quanto già viene proposto nella casa di spiritualità, sia di questo “nuovo” aspetto della missione giovanile; ci sembrava opportuno e naturale che in particolare tale aspetto potesse essere seguito proprio dalle stesse coppie sposate che davano la disponibilità a collaborare.

Dopo circa due anni di riflessione e confronto si è giunti a prospettare per l’animazione dell’opera una compresenza di sdb e di laici. La presenza sdb – presumibilmente temporanea, come sta capitando a Borgomanero – , non sarà più caratterizzata da una comunità canonicamente eretta: infatti i confratelli verranno ascritti alla vicina comunità di Rivoli, anche se avranno un proprio incaricato in loco; i sdb avranno il duplice compito di animare il Santuario Madonna dei Laghi – come fatto finora – e di offrire una presenza formativa e pastorale per le iniziative promosse nella casa di spiritualità. In relazione alla modalità di presenza dei salesiani consacrati, nel Consiglio ispettoriale del 6 aprile 2025 è stata approvata la sospensione della comunità religiosa di Avigliana; tale decisione è stata confermata dal Rettor Maggiore il 13 maggio 2025 (Prot. 2025/CG/0274).

La presenza laicale sarà costituita in modo particolare dal direttore laico dell’opera e dai componenti del Consiglio della CEP; insieme ad altri laici che già collaborano o che sono disponibili a collaborare per il bene dei ragazzi e dei giovani. Per questo motivo nel Consiglio ispettoriale del 6 aprile 2025 è stata nominata una direttrice laica, la Dott.ssa Elisabetta Scavino, che comincerà il suo servizio a partire dal 1° settembre 2025. Il compito della direttrice sarà quello di guidare il futuro Consiglio della CEP (che sarà nominato secondo le modalità consuete) nell’accogliere e/o animare tutte quelle iniziative che siano relative alla casa di spiritualità ed ospitalità. Nei prossimi mesi inoltre saranno avviati i lavori di ristrutturazione della casetta annessa al convento, dove tra circa un anno si prevede possa andare ad abitare una famiglia chiamata a collaborare più strettamente nell’accoglienza e nell’animazione delle diverse iniziative. A questi lavori dovrebbero seguirne altri, finalizzati a sistemare e mettere a norma le strutture che lo richiedono.

I lavori summenzionati non richiederanno un impegno economico da parte dell’ispettoria: oltre infatti alla generosità di benefattori che hanno offerto il loro aiuto, si stanno elaborando progetti con alcune fondazioni, la cui approvazione dovrebbe permettere non solo di sostenere le spese dei lavori, ma anche l’avvio di alcune attività; dentro i progetti in corso di elaborazione si presenta in modo più sistematico in quali direzioni vorremmo sviluppare ulteriormente l’opera, alla luce del discernimento operato in questi anni; l’opera infatti, oltre a continuare quanto già lodevolmente finora è stato realizzato, dovrebbe puntare a:

  1. svolgere attività di formazione all’affettività, alla genitorialità positiva e di educazione alla autonomia dei giovani;
  2. svolgere attività di formazione per formatori/educatori che lavorano nel campo delle povertà educative;
  3. incrementare l’attività ricettiva-turistica sul territorio.

In altri termini, le mute di esercizi spirituali continueranno ad essere effettuate, come anche l’accoglienza per incontri e riunioni formative di vario genere. Ma si vuole provare ad allargare ulteriormente il cerchio dei destinatari e la tipologia di attività dell’opera.

Questi sono i desideri che riguardano il futuro. Anche oggi comunque l’opera è ben viva e offre un prezioso servizio a consacrati, consacrate, famiglie e giovani. Vogliamo continuare su questa robusta scia costruita dai confratelli che hanno offerto e offrono il loro servizio ad Avigliana. Per questo motivo desidero esprimere, a nome mio e dell’intera Ispettoria, la più viva riconoscenza e il più cordiale ringraziamento a Don Franco Lotto, che conclude 9 anni di direzione della comunità e dell’opera, nonché di rettorato del santuario ad Avigliana: grazie per la generosità, la passione pastorale e l’animazione spirituale offerte in questi anni.

Con lui ringrazio tutti i confratelli che operano in questo momento ad Avigliana, molti dei quali rimarranno ad offrire il proprio servizio pastorale. E nello stesso tempo auguro alla compagine di confratelli e di laici – e in modo particolare alla futura direttrice laica – un sereno e santo lavoro, assicurando che non mancherà la vicinanza e l’accompagnamento da parte del centro ispettoriale, ma anche la simpatia e l’incoraggiamento da parte dei confratelli.

Invito tutti a chiedere a Maria, Ausiliatrice e Madonna dei Laghi, di benedire e accompagnare questa nuova configurazione della casa.

Con affetto in Don Bosco
don Leonardo MANCINI
Ispettore

Tutte le foto dal Campo Base 2 a Gressoney

Per i giovani che hanno terminato la seconda superiore si è concluso il Campo Base 2, che ha visto Gressoney fra le location disponibili da domenica 8 giugno a giovedì 12 giugno: ecco la  gallery completa!

I partecipanti, guidati dai ragazzi più grandi e dagli accompagnatori, hanno alternato momenti di formazionegioco e preghiera condivisa, per allargare le amicizie e sperimentare nuove attività all’insegna della gioia.

Nella gallery completa tutti gli scatti da queste giornate di preghiera, divertimento e crescita personale.

“Qualsiasi cosa vi dica, fatela!” – Ordinazione Diaconale del 14 Giugno 2025

“Qualsiasi cosa vi dica, fatela!”

(Gv 2.5)

Sabato 14 giugno alle ore 15.00 presso la Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino-Valdocco, gli 11 confratelli Salesiani che studiano presso la Sezione torinese della Facoltà di Teologia dell’UPS, sono stati ordinati Diaconi da Mons. Alessandro Giraudo, Vescovo Ausiliare di Torino.

Vi invitiamo a condividere la gioia della Famiglia Salesiana per questo speciale momento di festa e di grande importanza nella vita di questi confratelli che, con l’Ordinazione Diaconale, si stanno preparando a completare il loro cammino verso il presbiterato.

“Da soli non c’è storia”: assemblea nazionale di Salesiani per il sociale a Torino

Si è conclusa venerdì 7 giugno presso la Casa Madre dei Salesiani di Don Bosco a Valdocco, l’Assemblea Nazionale 2025 di Salesiani per il sociale, tre giorni di confronto tra oltre 100 delegati provenienti da tutta Italia. L’evento ha rappresentato un momento chiave per rinnovare la visione strategica della rete, approvare il Bilancio Sociale 2024, eleggere il nuovo Consiglio Direttivo e rilanciare l’impegno educativo e sociale verso i giovani più fragili.

Durante l’Assemblea è stato confermato don Francesco Preite alla guida dell’associazione per un secondo mandato triennale. Una scelta che segna continuità e fiducia nel cammino condiviso, tra radicamento territoriale e capacità di innovazione. «Da soli non c’è storia. Ma insieme possiamo cambiarla», ha dichiarato Preite, sottolineando l’importanza di costruire alleanze educative e reti solidali capaci di generare speranza e opportunità.

Nel suo primo mandato, la rete ha accompagnato oltre 6.300 giovani nel Servizio Civile Universale, promosso più di 400 progetti contro la povertà educativa e per l’inclusione sociale, rafforzando una governance partecipativa basata su sei Comitati e Presidi Territoriali. Nell’ultimo anno, Salesiani per il sociale ha raggiunto circa 45.000 beneficiari diretti e oltre 100.000 persone complessive, attraverso 100 interventi socio-educativi, grazie a 900 operatori3.000 volontari e una rete diffusa di collaborazioni pubbliche e private, per un investimento complessivo di oltre 2.200.000 euro.

L’Assemblea ha anche approvato il nuovo Documento Programmatico 2025-2028, intitolato “Organizzare la Speranza”, che delinea cinque ambiti strategici di intervento: educazioneaccoglienzalavoroformazione e servizio civile.

A conferma della vitalità della rete e della partecipazione territoriale, l’Assemblea ha eletto come membri del Consiglio Nazionale Letizia ScandurraGennaro Balzano, Corrado CaianoValentina Bellis, Ciro Bisogno, Emanuele Gnocchini ed Emanuele Zof. L’Ente promotore CNOS ha nominato come membri del Consiglio Direttivo Silvio ZanchettaAlberto AnzaloneGiuseppe RussoAndrea Lupi, Alberto Goia e Francesco Preite.

L’Assemblea 2025 ha rilanciato con forza la missione della rete: essere una comunità educativa e sociale capace di leggere i bisogni del presente e trasformarli in risposte concrete e generative, mettendo al centro i diritti e la dignità dei minori, degli adolescenti e dei giovani più vulnerabili.

 

Un anno di crescita tra laboratori, orientamento e creatività all’oratorio Don Bosco di Alessandria

L’anno 2024-2025 è stato caratterizzato da molte iniziative che hanno animato e arricchito l’esperienza quotidiana dell’oratorio di Alessandria.

I progetti “Maker Lab – Spazi di apprendimento esperienziale tra orientamento ed inclusione” e “Learning Lab – Percorsi di apprendimento e inclusione sociale” finanziati da UniCredit FoundationRegione Piemonte e Fondazione CRA hanno permesso di realizzare attività innovative e di andare incontro ai bisogni emergenti delle giovani generazioni:

Study Lab: metodo, supporto e autonomia

Lo Study Lab ha rappresentato un punto di riferimento costante, soprattutto nei venerdì pomeriggio in oratorio, durante l’inverno. L’obiettivo? Offrire uno spazio accogliente e strutturato dove i ragazzi potessero sviluppare un metodo di studio efficace, imparare a organizzarsi e gestire in modo autonomo il proprio tempo. Un laboratorio non solo sul “fare i compiti”, ma soprattutto sul “come farli” e sul “perché farli bene”.

Il percorso è stato condotto dalla pedagogista Alessia Bobbio, che ha accompagnato i partecipanti con competenza e attenzione, aiutandoli a scoprire strategie personalizzate, valorizzando le risorse individuali e promuovendo un atteggiamento positivo verso lo studio.

Orienta Lab: conoscersi per scegliere

Orienta Lab è nato come percorso parallelo allo Study Lab, con l’intento di accompagnare i ragazzi in un cammino di consapevolezza personale e orientamento. I due percorsi si sono arricchiti reciprocamente.

Durante l’anno scolastico sono stati attivati diversi percorsi di questo tipo:

  • Nel primo quadrimestre, abbiamo anche realizzato due interventi specifici in collaborazione con l’IC Carducci Vochieri:
    • uno al mattino, rivolto a una classe terza, per supportare i ragazzi nella scelta della scuola secondaria di secondo grado;
    • uno al pomeriggio, con partecipanti da diverse classi, lavorando sugli stessi temi ma adattando le proposte alle caratteristiche del gruppo.
  • In oratorio il laboratorio ha toccato temi come la conoscenza di sé, la gestione delle emozioni, il rapporto con gli altri e la scelta del percorso scolastico futuro.
  • All’IC di Castellazzo Bormida, il progetto ha coinvolto tutte e tre le classi terze, in un percorso integrato tra Study Lab e OrientaLab. I ragazzi hanno potuto riflettere sul proprio metodo di studio e, allo stesso tempo, esplorare la propria identità, il contesto emotivo e sociale, e le opportunità formative future. Un cammino che li ha accompagnati nella crescita personale e nelle scelte in vista della scuola superiore.

Un ringraziamento speciale va alle dottoresse Alessia Bobbio e Yasmin Sabatini, di studi 360, per il prezioso contributo umano e professionale, e allo psicologo Simone Guida, di IUSTO, per la disponibilità e l’efficacia del suo intervento. Grazie anche alle referenti scolastiche dei progetti e ai coordinatori di classe, che ci hanno accolti con entusiasmo e sensibilità, rendendo possibile ogni incontro.

Maker Lab: creatività e competenze in azione

Il Maker Lab ha offerto ai ragazzi esperienze concrete e coinvolgenti, permettendo loro di apprendere attraverso la sperimentazione, il lavoro di gruppo e l’utilizzo di strumenti tecnologici.

In oratorio, si sono sviluppati due moduli in cui i partecipanti si sono dedicati alla realizzazione di giochi stampati in 3D, poi utilizzati durante la giornata conclusiva di presentazione. I ragazzi hanno imparato a gestire i parametri tecnici delle stampanti – temperatura, velocità, spessore – e a selezionare file da risorse online per uso comune. Inoltre si sono approcciati all’uso della termopressa e di un piccolo plotter da taglio, strumenti nuovi del laboratorio, per stampare grafiche su borse “porta giochi”. I ragazzi hanno ideato il design e curato la parte operativa del trasferimento su tessuto.

A scuola, i quattro moduli attivati all’interno dell’IC Vochieri hanno avuto l’obiettivo di rafforzare life skills e competenze di base, in particolare in due terze in vista dell’esame.

  • In una delle classi abbiamo realizzato un laboratorio di stampa su tessuto, nel quale i ragazzi hanno ideato e stampato un logo di classe con la termopressa: un simbolo identitario che speriamo li accompagni anche nei prossimi due anni di scuola media.
  • In un’altra classe, la seconda, abbiamo progettato in 3D e stampato dei dadi personalizzati che sono poi stati regalati ai ragazzi come portachiavi ricordo.
  • In generale è stata valorizzata la manualità, la fantasia e la capacità di lavorare in gruppo, attraverso giochi con le carte e attività collaborative. In ogni proposta, l’obiettivo è stato quello di mettere in pratica nozioni scolastiche – come formule di geometria solida – in un contesto divertente e partecipato, che rafforzasse l’autostima e la motivazione.

Queste attività sono state condotte dalla nostra esperta informatica, Francesca Barberino e dall’educatrice di progetto Estefany Chavez, dopo aver approfondito la parte tecnica dei macchinari con il prezioso aiuto del prof. Andrea Mandrino.

Conclusione: un anno di relazioni e scoperte

Il bilancio di questo anno di lavoro è senza dubbio positivo: tanti ragazzi coinvolti, percorsi che hanno saputo valorizzare le loro potenzialità e costruire legami significativi tra scuola, oratorio e territorio. Un sentito grazie va a tutti coloro che hanno reso possibile queste esperienze: educatori, insegnanti, professionisti, referenti e studenti, che con la loro presenza e il loro entusiasmo hanno dato senso e vita a ogni singola attività.

Ora, con uno zaino più ricco di strumenti e consapevolezze, siamo pronti a guardare al futuro con ancora più energia.