Celebrazione commemorativa per Mamma Margherita

Si pubblica la notizia proveniente da ANS, Agenzia iNfo Salesiana, riguardo alla celebrazione commemorativa a motivo del del 231° anniversario della nascita della Venerabile Margherita Occhiena, mamma di Don Bosco, e dell’85° anniversario della canonizzazione del Santo dei Giovani che si è svolta sabato 31 marzo a Capriglio.

(ANS – Capriglio) – A motivo del 231° anniversario della nascita della Venerabile Margherita Occhiena, mamma di Don Bosco, (il 1° aprile 1788), e dell’85° anniversario della canonizzazione del Santo dei Giovani, (il 1° aprile 1934, Domenica di Pasqua), sabato 31 marzo a Capriglio, città natale della Venerabile, si è svolta un’Eucaristia commemorativa.

Le nostre fonti salesiane su Mamma Margherita sono tutte condizionate da Don Bosco… Solo tramite Don Bosco possiamo arrivare alla Mamma e riuscire a dire qualche cosa su Mamma Margherita

ha esordito don José María Martínez Pérez, SDB, vice-rettore presso la basilica di San Giovanni Bosco presso il Colle Don Bosco.

Quindi ha proseguito la sua riflessione:

Noi sappiamo che la personalità e la santità della Mamma risuonano nella personalità e la santità del figlio, e così appare chiaramente nel processo di beatificazione e canonizzazione di Don Bosco; ma quello che noi vediamo è la personalità e la santità del suo caro, molto caro, Giovannino, benché questo non faccia di meno alla santità né alla personalità della mamma. Pensiamo all’eco. Diciamo che l’eco ripete tutto quanto pronunciamo, ma questo è una semplificazione perché l’eco non ripete tutto quanto diciamo, soltanto ripete la fine… Così, tutto quello che sappiamo di Mamma Margherita, sulla sua personalità, sulla sua santità, è quello che risuona nella personalità e nella santità di Don Bosco, è quello che resta nell’eco.

E tuttavia:

Margherita è mamma per aver portato Giovanni Bosco nel grembo, ma è ancora e soprattutto mamma per aver generato la sua personalità e la sua santità, modellata dalle sue mani materne. Ecco perché la personalità e la santità di Don Bosco ci parlano della personalità e della santità della mamma.

“Contadina esperta – ha continuato don Martínez Pérez –, la madre di Don Bosco sapeva che la pazienza era necessaria per coltivare la terra e far crescere i frutti. Frutti che sono diventati il menù più apprezzato da quei ragazzi affamati… Non possiamo infatti dubitare dell’enorme importanza che Margherita Occhiena ha avuto nella formazione umana e spirituale di suo figlio, ma anche nel suo decisivo contributo alla famiglia e all’ambiente educativo-catechistico di Valdocco”.

In conclusione, il salesiano ha sottolineato:

Come il buon terreno del giardino coltivato con cura, la sua vita ha dato abbondanti frutti di una santità semplice e alla portata delle mani di qualunque, perché si tratta della vita familiare, ordinaria, vissuta nella presenza di Dio. I semi piantati nel terreno fertile del suo cuore furono sapientemente maturati alla scuola di Valdocco, dove lo Spirito Santo, in un’esplosione di grazia, li portò alla loro maturità. Al fianco sempre di suo figlio, che fino alla fine ebbe in sua mamma un modello di abbandono e di fede.

Al termine della celebrazione è intervenuto anche il Presidente dell’“Associazione Amici del Museo Mamma Margherita”, Diego Occhiena, che ha invitato i presenti a rivolgere lo sguardo a Mamma Margherita, come modello di donna e cristiana umile e semplice, che in tempi non facili per la Chiesa “non si scoraggiò, ma seppe, con la preghiera e la vita cristiana, accompagnare la vocazione di Giovanni sulla strada della santità”.

Per questo, ha concluso:

in questo tempo di Quaresima, chiediamo a Dio, per intercessione della venerabile Margherita Occhiena, fedeltà alla nostra vita cristiana, fedeltà alle vocazioni che ci regali preti santi come Don Bosco, speranza e gioia nella vita delle nostre comunità parrocchiali.