I tre saggi vengono presentati nel settore STUDI:
Kristu Jyoti College, Bangalore: storia e significato dell’apertura della prima istituzione salesiana nell’arcidiocesi di Bangalore – parte III è il contributo di don Thomas Anchukandam. Tenendo presente gli orientamenti del Concilio Vaticano II e seguendo le direttive del 19° Capitolo Generale della Congregazione Salesiana, il Kristu Jyoti College, con una struttura adeguata e uno staff qualificato, si è evoluto in modo adeguato ai tempi e in linea con il contesto socio-culturale e religioso dell’India. La vita della comunità e i suoi rapporti con il mondo circostante erano caratterizzati da apertura, libertà, coinvolgimento, e dialogo. Il programma accademico e l’elenco dei professori – tratti da diverse parti dell’India e da diversi contesti ecclesiali e religiosi, inclusi membri qualificati delle comunità indù e musulmana – erano chiaramente indicativi della nuova tendenza nella formazione religiosa e sacerdotale evidente nel campus. La sua prontezza ad aprire le sue porte a seminari e incontri a livello nazionale ed internazionale lo aiutò a tenere il passo con gli sviluppi socio-culturali e filosofico-teologici del tempo e contribuì significativamente alla formazione sacerdotale e salesiana degli studenti.
Lo studio I cardinali protettori della Congregazione Salesiana (1879-1970). Cenni storici di un’istituzione singolare, di don Miguel Canino Zanoletty, va ad analizzare un’istituzione singolare che ebbe un ruolo importante nei primi decenni di vita della Congregazione. Queste pagine cercano di comprendere le motivazioni e le strategie nelle diverse elezioni e l’effettiva relazione tra questi cardinali e i salesiani. Fin dall’inizio, Don Bosco fu consapevole del valore strategico di avere personalità ecclesiastiche di spicco al suo fianco per difendere la sua causa. Sulla stessa linea, i salesiani cercarono di avere cardinali protettori di primo livello, sebbene non sempre ci riuscissero. La relazione con i diversi protettori si inseriva nell’insieme delle strategie di difesa dei loro interessi e nella ricerca di una posizione di rilievo nel contesto romano dell’epoca. In modo particolare si studia il caso dei primi cardinali protettori, che esercitarono un influsso maggiore negli affari della Congregazione. Col tempo questa azione si trasformò nell’esercizio di un ruolo più onorifico, un processo simile a quello sperimentato dal resto delle congregazioni religiose.
Mentre Gli anni viennesi del Giovane Mario Marega 1916-1918: futuro missionario salesiano in Giappone è la ricerca attuata da Stanisław Zimniak. L’autore è riuscito a ricostruire un periodo di vita di un grande salesiano, finora poco conosciuto. Gli anni 1916-1918, trascorsi a Vienna, la capitale dell’impero degli Asburgo, per il giovane Marega divennero decisivi per il suo futuro, cioè per la scelta definitiva di vita: diventare salesiano di Don Bosco e andare come tale in missione in Giappone. Egli passò alla storia salesiana come un appassionato missionario, e alla storia giapponese come profondo conoscitore di storia e di cultura dell’Impero del Sol Levante. Dei suoi anni viennesi possiamo oggi dire con certezza che furono il periodo di una intensa vita religiosa, anche se improntata ad un vigoroso spirito patriottico, spiegabile considerando il contesto della Grande Guerra e il risveglio dello spirito nazionalistico un po’ in tutta l’Europa. Il fatto che in questi anni maturasse in lui la decisione di farsi salesiano, costituisce una conferma della forte attrazione che subito esercitò in lui il Sistema Preventivo salesiano, vissuto e praticato dai suoi formatori salesiani.
Nel settore FONTI sono presentati i due testi originali:
Quarantacinque giorni sulle rive del fiume Azopardo, edizione critica curata da Salvatore Cirillo. Questo testo racconta le vicende di una spedizione inviata in una terra sconosciuta per un motivo preciso e trascendente: trovare un luogo incontaminato dai coloni, che ponesse fine alla progressiva estinzione degli indigeni nella Patagonia meridionale. A causa di varie circostanze impreviste, un’esplorazione che doveva durare non più di cinque giorni fu notevolmente prolungata con la conseguente compromissione della sopravvivenza degli esploratori. Nella vicenda risalta l’uomo che si confronta con la vita silvestre nella quale è immerso, per emergere indenne dai pericoli materiali e vitali. Affiora così un secondo elemento: una forza interiore intrinseca alla stessa missione, che si rivela di fronte alle difficoltà. L’opera racchiude, allora, l’azione contemporaneamente su due livelli: l’esterno, che comporta il percorso e l’ammirazione, a volte con stupore, di luoghi sconosciuti; e l’interno, che affiora come una forza spirituale che genera altruismo, comprensione, tolleranza, collaborazione; forza necessaria per rispondere alla fiducia ricevuta dal loro leader, mons. Giuseppe Fagnano, SDB.
Il secondo testo elaborato criticamente da Rodolfo Bogotto è: Regolamento della Compagnia del SS. Sacramento. Nell’introduzione viene scritto che sono bastate poche settimane dalla nascita della Compagnia dell’Immacolata a far comprendere a Giuseppe Bongiovanni e soci che non era possibile ad un tempo restare fedeli al dettato di alcune norme statutarie e a precisi solleciti di Don Bosco senza violare il carattere di riservatezza della loro associazione. Pertanto, sentirono il bisogno di istituire al più presto un nuovo sodalizio che garantisse nella Casa annessa una frequenza quotidiana alla Comunione e promovesse il servizio all’altare e la devozione all’Eucaristia con intenti riparatori. Sul finire dell’estate 1856, contrariamente a quanto sinora creduto, ecco muovere i primi passi la Compagnia del SS. Sacramento, da cui in seguito germoglierà il Piccolo Clero. Proponiamo l’edizione critica del suo regolamento, fornendo in allegato quello relativo al gruppo dei ministranti.
Nel settore PROFILI viene presentato un contributo di don Grzegorz Jaskot: Andrzej Świda (1905-1995): salesiano con mente aperta e sguardo lungimirante.
Nel settore NOTA si hanno due contributi. Il primo tratta il seguente argomento: A brief historical note on the Salesian contribution to technical-training in India with a special reference to Bangalore. Ne è l’autore don Anchukandam. Il secondo è di Antonino Colajanni e presenta: L’antropologia e i missionari in Panamazzonia.
Nel settore RECENSIONI sono state recensite pubblicazioni su argomenti relativi a personalità ed attività salesiane:
Sompong Thabping, Omnia Omnibus. Be All Things to All People. The Life and Mission of Mons. Gaetano Pasotti, S.D.B. The first Bishop of Ratchaburi. The Founder of the Congregation Sisters Servants of the Immaculate Heart of Mary. Bangkru Prapadang Samutprakran, Starboom Interprint Co., Ltd. 2014.
Guglielmo Malizia, Mario Tonini (a cura di), 40 anni di storia e di esperienze della Federazione CNOS-FAP in Italia e nelle Regioni. Federazione CNOS-FAP: 1977-2017. Associazioni regionali CONS-FAP: 1978-2018. Roma, CNOS-FAP 2018.
Nel settore SEGNALAZIONI si presentano i seguenti libri:
Florida Dimayuga, FMA Philippines. 60th Anniversary. Remembeing. Embracing. Reliving. 1955-2015. Central Books, Quezon City 2015.
Waldemar Witold Żurek (a cura di), Salezjanie na lubelskiej ‘Kalinie’ 1927-1951. Kronika [The Salesians in the Lublin ‘Kalina’ 1927-1951. Chronicle]. (= Biblioteka Salezjańskiej Inspektorii św. Jacka w Krakowie, 11). Lublin, Drukarnia Gaudium 2018.
Waldemar Witold Żurek (a cura di), Zakład Salezjański im. Księdza Bosko w Oświęcimiu 1940-1943. Kronika tom 5 [Don Bosco Salesian Centre in Oświęcim 1940-1943. Chronicle volume 5]. (=Biblioteka Salezjańskiej Inspektorii św. Jacka w Krakowie, 12). Lublin, Drukarnia Gaudium 2018
Rosanna Roccia (a cura di), Epistolario di Urbano Rattazzi. Volume terzo III 1863-1873. (=Istituto per la storia del Risorgimento italiano Biblioteca scientifica. Serie II, Fonti. Vol. CVIII). Presentazione di Giuseppe Monsagrati. Soveria Mannelli (Catanzaro), Rubbettino Editore 2018.