Si riportano di seguito le notizie relative alla manifestazione To-Vision creata dal liceo salesiano Valsalice, alle celebrazioni dedicate alle donne nel Mese Mariano in Basilica Maria Ausiliatrice e al centenario della casa della Crocetta, apparse sul giornale La Voce e il Tempo.
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«To-Vision», sul palco del Pala-Ruffini i sogni degli studenti torinesi
«You may say I’m a dreamer. But I’m not the only one»
cantava John Lennon e la finale di «To-Vision 2023», la seconda edizione del contest musicale dei licei torinesi inventato dagli studenti del Valsalice, che si è tenuta venerdì 5 maggio al Pala-Ruffini, è stata la realizzazione dei sogni di tanti ragazzi torinesi: dai molti che hanno preso parte all’organizzazione (più di 80 i volontari presenti alla serata), ai concorrenti e ai vincitori.
Ragazzi sognatori che si sono messi in gioco al 1000% e che hanno dimostrato come ai giovani basta dar fiducia e spazio per realizzare sogni. E che fosse una serata di successo lo si poteva capire anche solo dalle lunghe file davanti ai cancelli del Pala-Ruffini anche più di un’ora prima dall’inizio della serata.
Un palazzetto gremito, che è esploso di gioia all’entrata in scena dei due presentatori: il «folletto» della Melevisione Lorenzo Branchetti e l’influencer e musicista torinese Pietro Morello. Dopo una veloce presentazione, l’intervento dell’assessore torinese alle Politiche giovanili Carlotta Salerno:
«Meraviglia e contenuti ce li hanno messi i ragazzi. Noi abbiamo solo fornito un supporto logistico. Rispetto all’anno scorso siamo esplosi, chissà il prossimo!
Il rapporto con Gen Z Now, l’associazione di giovani che ha organizzato il contest, è nato grazie ad una mail.
«Ragazzi e ragazze se avete un’idea scriveteci, possiamo farla crescere assieme!».
Studenti e studentesse si sono esibiti con le loro canzoni sostenuti con applausi, striscioni e cori dai loro istituti, tanto che sul palco non sembravano salire singoli studenti, ma scuole intere. Alla fine di ogni esibizione i commenti dei giudici, sempre costruttivi con l’idea di aiutare i giovani artisti nel loro percorso di crescita personale, vero focus di tutta la manifestazione.
A decretare il vincitore non solo il parere della giuria ma anche quello del pubblico con il televoto.
Ha vinto Matteo Lesioba, del liceo Einstein, con la canzone «Hola» di Marco Mengoni, al secondo posto Frenkie dell’Istituto Agnelli. Ad aggiudicarsi il premio «social» sono stati invece Lorenzo e Francesca del Cavour.
Tra un concorrente e l’altro le esibizioni della Gypsy Musical Academy, degli Euphonia (vincitori della scorsa edizione) e i monologhi dei presentatori. Lorenzo Branchetti si è soffermato sul percorso fatto dai concorrenti:
«Non importa chi vince o chi perde, quello che conta sono i ragazzi; siete voi che trasmettete le emozioni. Il successo è trasmetterle».
Sulla forza dei sogni si è invece concentrato Pietro Morello che, partendo da «Imagine» di John Lennon, ha parlato di una grande sognatrice:
«Sara, una bambina di 7 anni conosciuta in ospedale, che da grande voleva fare il dottore per inventare una macchina che non facesse ‘bip’ mentre si dorme. Ma sapeva di star male: ‘e se non ce la faccio?’. ‘Ci penso io!’ ha detto Matteo, un altro bambino. Sara da due settimane non c’è più. Ma va bene così, lo faccio io: ho deciso che farò il medico della felicità. La felicità è una scelta ed esiste solo se la condividiamo».
A concludere la serata l’esibizione di Alfa, cantante genovese, classe 2000, con più di 600 milioni di visualizzazioni sui siti di streaming, che ha fatto cantare e ballare tutto il Pala-Ruffini.
-Emanuele Carré
Sabati mariani all’Ausiliatrice
La Solennità di Maria Ausiliatrice nella Basilica di Torino in questo anno è caratterizzata dai sabati mariani: «Il sabato sera al femminile»: su la forza della donna, il coraggio della donna, la bellezza della donna.
Dove in un percorso attraverso la musica lirica, sabato 13, un film documentario sulla tratta delle donne, il 20, e l’arte, sabato 27, abbiamo voluto attualizzare nell’oggi la figura di Maria Ausiliatrice perché ogni donna e ogni uomo trovi in Lei il suo modello e il suo punto di riferimento.
I protagonisti dei tre sabati sera in Basilica sono tutte artiste donne e due delle quali provenienti da Roma. Un’altra caratteristica della festa riguarda la novena in Basilica che sarà animata ogni sera da una diversa comunità salesiana presente in Torino nella Messa delle 18.30.
E poi ogni sera alle 20.30, come lo scorso anno, ci sarà la preghiera del Santo Rosario in cortile per poi spostarsi in Basilica per l’adorazione che si conclude con un pensiero sulla Madonna, la tradizionale «Buona Notte», dalla viva testimonianza di uno o due giovani/e facenti parte del gruppo che anima il Rosario in quella sera.
Nel giorno della festa l’Arcivescovo di Torino, Mons. Roberto che presiederà la processione; Mons. Carlo Mazza assistente spirituale dei Santuari d’Italia presiederà invece la celebrazione delle 11.00 con la presenza delle autorità civili e militari; Mons. Cesare Nosiglia, Vescovo emerito di Torino e Susa, presiederà la Messa delle 17.00.
Infine, ci sarà spazio per i giovani sia nella Messa delle 9.30 presieduta dall’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania con la presenza di tutti i ragazzi delle scuole delle FMA e dei salesiani e sia con la Messa delle 18.30 presieduta dal Rettor Maggiore con la presenza del Movimento Giovanile Salesiano.
-Marina Lomunno
Crocetta, i Salesiani da 100 anni
Domenica 7 maggio l’Arcivescovo di Torino, mons. Roberto Repole, ha fatto visita all’Istituto Internazionale Don Bosco, per ricordare i cent’anni della presenza salesiana nel quartiere torinese della Crocetta, un segno di comunione con la Chiesa di Torino e un’occasione per manifestare la gioia per il dono che si è gli uni per gli altri.
Mons. Repole ha presieduto la concelebrazione Eucaristica alle 11.00 insieme al Direttore, don Marek Chrzan ed alcuni confratelli salesiani, con la presenza della comunità educativo-pastorale e di numerosi fedeli.
L’Arcivescovo ha esordito esprimendo la sua gratitudine al mondo dei salesiani per tutto ciò di preziosissimo che fanno nella Chiesa che è in Torino, ricordando anche la sua personale esperienza di ex-allievo e facendo memoria degli anni nei quali, studente di teologia, proprio alla Crocetta ha vissuto l’inaugurazione di alcuni anni accademici delle facoltà teologiche.
Nell’omelia, commentando il Vangelo della V domenica di Pasqua, si è soffermato sulla richiesta di Filippo: Signore, mostraci il Padre e ci basta e sulla risposta di Gesù: Chi vede me vede il Padre.
«Vedendo Gesù», ha detto, «si vede la cura che Dio ha per l’umanità e per ogni persona. Le opere che Gesù compie sono espressione dell’amorevole cura di Dio».
E facendo riferimento alle parole di Gesù: ‘Vado a preparavi un posto’, ha ricordato che la nostra vera casa è il cuore del Padre e che soltanto quando siamo capaci di trovare dimora in Dio, siamo capaci di diventare dimora gli uni per gli altri.
Di qui l’invito ad essere casa per il fratello e la sorella, ad essere uomini e donne capaci di prendersi cura. Questo è il cuore della missione salesiana ed è significativo che l’omelia dell’Arcivescovo lo abbia focalizzato in questa occasione. Al termine della concelebrazione, un momento di festa con la premiazione dei tornei sportivi dei ragazzi dell’Oratorio ha chiuso la fraterna mattinata di incontro con il Pastore della Chiesa torinese.
-Monica Roncari