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Imparare l’inglese studiando le altre materie scolastiche – Romagnano Sesia

A partire dal prossimo anno scolastico, gli alunni dell’Istituto Sacro Cuore di Romagnano Sesia potranno apprendere l’inglese direttamente imparando altre materie, questo grazie al progetto in collaborazione col Don Bosco di Borgomanero. Di seguito l’articolo pubblicato su “Settimanale della Diocesi di Novara“.

Dal prossimo anno scolastico, gli alunni dell’Istituto Sacro Cuore di Romagnano Sesia potranno apprendere l’inglese direttamente imparando scienze, storia, geografia e altre materie. Lo faranno grazie a un nuovo progetto, attuato grazie alla collaborazione del Don Bosco di Borgomanero dove viene sperimentato già da tempo, che va ad ampliare ulteriormente l’offerta formativa della scuola primaria paritaria di via dei Martiri.

«I tempi dimostrano – spiega il preside del Sacro Cuore Paolo Usellini – che è sempre più necessario tessere alleanze tra soggetti mossi da intenzionalità e valori simili, quando presenti sul territorio. Così è nato un progetto molto importante per costruire un percorso in cui si vuole potenziare la proposta linguistica a partire dalla classe prima».

Per la sede romagnanese dell’Istituto, oggetto in queste settimane di un importante intervento di risanamento conservativo e isolamento termico delle facciate, è, dunque, tempo di rinnovamento, non solo architettonico e strutturale, ma anche e soprattutto didattico e innovativo. Un rinnovamento che trova nel Collegio don Bosco un importante alleato.

«La lingua straniera non è più vista come una disciplina a sé stante, ma come uno strumento trasversale per l’apprendimento delle altre materie: è la porta che ti apre al mondo» spiegano Giovanni Campagnoli e Maddalena Neale, rispettivamente preside e capo Dipartimento lingue del don Bosco di Borgomanero, sottolineando l’importanza nella didattica odierna del Clil (Content and Language Integrated Learning).

Questo approccio metodologico rivolto all’apprendimento integrato di competenze linguistico-comunicative e disciplinari in lingua straniera, che nella loro scuola viene sperimentato già da diversi anni, ora sarà adottato anche nella didattica dell’Istituto Sacro Cuore di Romagnano Sesia grazie alla collaborazione avviata tra le due scuole.

«Da diversi anni al liceo l’insegnante di lingua entra durante le lezioni degli altri docenti e nella sezione della scuola secondaria di primo grado, dedicata al potenziamento della lingua inglese, viene proposto un modulo Clil in cui tutta la didattica, comprese le uscite e le gite, vengono svolte in lingua» aggiunge Campagnoli.

Il preside sottolinea poi che «la proposta del Clil è anche di continuità tra i nostri due istituti, offrendo così alle famiglie una verticalizzazione dei percorsi didattici, a pochi chilometri di distanza».

Al Sacro Cuore, intanto, è già in corso la presentazione ufficiale del nuovo approccio metodologico ai genitori e l’Istituto è al lavoro per la costituzione del Team Teaching Clil, composto da docenti delle materie disciplinari, di lingua straniera, dal conservatore di lingua straniera e dall’assistente logistico. Il team leader proveniente dal don Bosco affiancherà lo staff del Sacro Cuore nella programmazione didattica ed educativa, nella formazione dei docenti sulle tematiche che riguardano l’apprendimento della lingua con una serie di strumenti e ambienti al fine di migliorare i livelli di apprendimento.

«Una collaborazione che porterà ad una continuità, dapprima didattica, ma anche educativa e pastorale tra i due Istituti» conclude il preside Usellini.

Al Don Bosco consegnati i mandati – Borgomanero

I ragazzi delle medie e dei licei, di Don Bosco Borgomanero, hanno formato i gruppi exstrascolastici. Alcuni di questi sono guidati, su mandato, dagli  stessi alunni. Di seguito si riporta l’articolo pubblicato su “NovaraOggi – Giornale di Arona”.

I ragazzi delle medie e dei licei hanno formato i gruppi exstrascolastici

BORGOMANERO (zas) Al Don Bosco sono molte le attività cosiddette exstracurricolari nelle quali gli studenti sono impegnati. Tra queste c’è quella della creazione dei gruppi che sono guidati, su mandato, dagli stessi studenti delle medie e dei licei, e che sono suddivisi per diverse attività.

«I gruppi che rendono viva la scuola sono – spiegano dalla struttura in questo momento, sette: Animazione, che crea serate e pomeriggi di gioco anche a distanza per i ragazzi delle medie e dei licei; Missione, che getta uno sguardo verso l’ altro e contatta realtà del territorio organizzando raccolte e sensibilizzando i compagni di scuola; Cultura, un gruppo ampio che tocca diversi ambiti (dal teatro al cinema, dalla lettura di libri in inglesi a quelli in italiano); Sport che organizza tornei in presenza o online; Officine Sonore, che si sta progettando una radio della scuola al fine di sentirsi anche in questo momento così particolare ” scuola e comunità”; Coro, un gruppo storico ormai della scuola che anima ogni celebrazione; infine Comunicazione che si occupa del giornalino scolastico, di cittadinanza attiva e social».

Nel pomeriggio di martedì 20 aprile gli studenti hanno ricevuto il «mandato» ai presidenti dei gruppi:

«Durante la cerimonia – spiegano dalla scuola – è stato consegnato loro un tubetto di tempera di colori diversi per simboleggiare l’ unicità di ciascuno di loro. i ragazzi, sporcandosi le mani, hanno colorato una tela bianca sulla quale vi era un disegno tracciato, simbolo anche della storia dei cammini degli anni precedenti. Il disegno che ha preso forma, pieno di colori, simbolo della vitalità che i gruppi pastorali stanno portando nella scuola anche in questo periodo storico così difficile per i giovani bisognosi di stare assieme, di relazionarsi e di costruire un progetto loro, rappresenta una casa».

«E’ la nostra scuola – ha spiegato don Giuliano Palizzi, il direttore – che vuole essere casa per voi e per tutti i ragazzi che la frequentano; grazie a voi potrà riempirsi di familiarità, di condivisione e di vitalità».

«I gruppi educative e pastorali – concludono i salesiani – sono tipici del Don Bosco: non sono solo gruppi di aggregazione ma anche di formazione per i ragazzi, che accompagnati e sostenuti da alcuni docenti ideano progetti, iniziative e sono occasione per diventare, come auspicava Don Bosco , buoni cristiani e onesti cittadini».

I presidenti dei gruppi educativi dei Licei Don Bosco hanno ricevuto il mandato ufficiale – Borgomanero

Nel pomeriggio del  20 aprile, si è svolta la cerimonia del mandato ufficiale di presidenza dei gruppi educativi del Liceo Don Bosco di Borgomanero. Gli studenti che ne hanno preso parte sono responsabili nella guida dei loro compagni durante i diversi progetti e attività. Di seguito si riporta il Comunicato Stampa pubblicato su “Don Bosco Borgomanero“.

Si tratta di studenti liceali che si sono messi a servizio della comunità.

A scuola ci si istruisce ma anche, e soprattutto, si impara a diventare cittadini adulti e attivi.
Per questo al Don Bosco si coniugano da sempre le attività didattiche tradizionali con proposte di formazione extracurriculare, che stimolano i ragazzi a mettere in gioco le loro competenze civiche, relazionali, umane. Nel pomeriggio di martedì 20 aprile si è svolto il mandato ai presidenti dei gruppi educativi dei Licei del Don Bosco di Borgomanero, attraverso una semplice cerimonia in cui ciascun ragazzo ha accettato la responsabilità di guidare i propri compagni nella realizzazione di progetti e di attività per la scuola e non solo.Durante la cerimonia è stato consegnato loro un tubetto di tempera di colori diversi per simboleggiare l’unicità di ciascuno di loro. i ragazzi, sporcandosi le mani, hanno colorato una tela bianca sulla quale vi era un disegno tracciato, simbolo anche della storia dei cammini degli anni precedenti.
Il disegno che ha preso forma, pieno di colori, simbolo della vitalità che i gruppi pastorali stanno portando nella scuola anche in questo periodo storico così difficile per i giovani bisognosi di stare assieme, di relazionarsi e di costruire un progetto loro, rappresenta una casa: “è la nostra scuola – ha spiegato don Giuliano Palizzi, il direttore – che vuole essere casa per voi e per tutti i ragazzi che la frequentano; grazie a voi potrà riempirsi di familiarità,
di condivisione e di vitalità”.

I gruppi educative e pastorali sono tipici del Don Bosco: non sono solo gruppi di aggregazione ma anche di formazione per i ragazzi, che accompagnati e sostenuti da alcuni docenti ideano progetti, iniziative e sono occasione per diventare, come auspicava Don Bosco, buoni cristiani e onesti cittadini. I gruppi che rendono viva la scuola sono in questo momento, sette: Animazione, che crea serate e pomeriggi di gioco anche a distanza per i ragazzi delle Medie e dei Licei; Missione, che getta uno sguardo verso l’altro e contatta realtà del territorio organizzando raccolte e sensibilizzando i compagni di scuola; Cultura, un gruppo ampio che tocca diversi ambiti (dal teatro al cinema, dalla lettura di libri in inglesi a quelli in italiano); Sport che organizza tornei in presenza o online; Officine Sonore, che si sta progettando una radio della scuola al fine di sentirsi anche in questo momento così particolare “scuola e comunità”; Coro, un gruppo storico ormai della scuola che anima ogni celebrazione; infine Comunicazione che si occupa del giornalino scolastico, di cittadinanza attiva e social.
In questo periodo di distanziamento e “bolle classi”, un’occasione di tenere accesa la vitalità dei ragazzi, nei quali sono sempre presenti creatività ed energie capaci, se ben orientate, di dare speranza per un futuro migliore.

Foto della cerimonia del mandato.

La vittoria della III Classico alle Romanae Disputationes – Borgomanero

I ragazzi del III Classico di Borgomanero, hanno partecipato al concorso filosofico, ideato da ApiS, dal titolo Romanae Disputationes. Il progetto della classe, dal titolo “A un passo dall’altro”, ha trattato due temi fondamentali: l’indifferenza e la distanza. Di seguito si riporta l’articolo pubblicato su “Don Bosco Borgomanero“.

Cari lettori, tra le diverse proposte di quest’edizione vi presentiamo anche una breve intervista ai ragazzi della mitica III Classico, che anche quest’anno hanno aderito al concorso delle Romanae Disputationes indetto da ApiS.

Ciao ragazzi! Sapreste dirci, in breve, che cosa sono le Romanae Disputationes?

Le Romanae Disputationes sono un concorso filosofico ideato da ApiS (Amore per il Sapere) un’associazione culturale di docenti e professionisti. Ogni edizione propone un tema diverso e i team divisi nelle categorie Junior (3° e 4° liceo) e Senior (5° liceo) concorrono producendo elaborati scritti o multimediali.
Il concorso si conclude con un seminario finale di due giorni durante il quale intervengono personalità della filosofia – quest’anno Massimo Cacciari – e non – architetti, scienziati, linguisti -; inoltre alcuni team estratti a sorte hanno la possibilità di sfidarsi nel torneo di dibattito Age Contra.

Qual era il topico di quest’anno?

Il topico di quest’anno era “Affetti e legami: forme della comunità”, tema a tutti molto caro considerata la situazione.

Parlateci del vostro paper.

Anzitutto il titolo: “A un passo dall’altro”. Abbiamo preso in considerazione due concetti fondamentali: l’indifferenza e la distanza.
Ci siamo resi conto che uno dei problemi fondamentali della nostra società è proprio l’indifferenza, che può essere risolta, paradossalmente, coltivando la giusta distanza nei nostri rapporti. Autori come Freud, Scheler, Mounier, Stein e La Boétie ci hanno aiutato nel nostro percorso, infine abbiamo scoperto che avevano ragione i porcospini di Schopenhauer: in una relazione stare troppo vicini può far male!

Quanto tempo avete impiegato per la stesura del paper?

Il lavoro di ricerca è durato da novembre a dicembre, quindi circa un mese. I mesi di gennaio e febbraio, invece, sono stati dedicati alla stesura vera e propria del paper, che aveva come termine di scadenza il 13 febbraio.

Ma sappiamo che avete partecipato anche al dibattito, vero?

Esatto! C’eravamo iscritti anche l’anno scorso, sempre con la speranza di essere estratti, ma solo quest’anno abbiamo avuto la fortuna di partecipare, gareggiando, in onore del nostro paper, con il nome di battaglia I Porcospini.

Quanto è durata la vostra preparazione al dibattito?

Sicuramente meno di quella del paper! (gli intervistati ridono)  Per la semifinale ci siamo preparati per circa una settimana, esercitandoci insieme ai nostri fantastici compagni di Seconda Classico. Per la finale, invece, che è stata per noi una sorpresa, abbiamo impiegato molto meno tempo: diciamo che abbiamo dormito poco!

Come si è svolto il dibattito?

Tutto è stato gestito sulla piattaforma Zoom da Adelino Cattani, docente all’università di Padova, che avevamo già avuto modo di conoscere nella scorsa edizione. Dopo aver pronunciato il giuramento del disputator cortese, entrambe le squadre hanno cercato di sostenere la propria posizione durante un dibattito articolato in più fasi, che è durato circa un’ora e mezza.

Se vi abbiamo incuriosito, potete trovare il video della finale sul canale YouTube delle Romanae Disputationes.

Infine, un ringraziamento speciale va, oltre che al prof Zatti, che ci ha accompagnato in questa avventura, e a tutti i ragazzi di II classico, anche a Costanza, che ha avuto l’idea di intervistarci (realizzando il nostro sogno di comparire sul giornalino!!!)

Don Bosco Borgomanero: Dantedì per il 25 marzo

In occasione dei 700 anni dalla morte del poeta, scrittore e politico italiano Dante Alighieri, i Licei del Collegio Don Bosco di Borgomanero presenteranno la pubblicazione: L’Inferno in cucina. A spasso per la Commedia in 25 ricette ed una serata on line (il 25 marzo) dove si presenteranno i piatti preparati con ricette trovate nell’Inferno di Dante, leggendo quei “passi” della Divida Commedia. Di seguito la notizia pubblicata il 20 marzo sul sito dell’opera a cura di Giovanni Compagnoli.

Il tema del libro è la descrizione di cosa succede quando s’incontrano un dantista e uno chef… Cosa accade quando la bellezza del nostro più grande poema si coniuga al gusto della nostra gloriosa tradizione culinaria? Che nascono tante gustose ricette “infernali”: dal Filetto di lonza in erbe di selva oscura al Bacio di dama galeotto, fino alla Seduzione di petit fours alla ruffiana.

L’Italia è patria di bellezza e di gusto, cultura e qualità della vita: l’una cosa non può esistere senza l’altra. Questo viaggio “gastronautico” nella Commedia di Dante nasce dall’esperienza del Liceo Classico e del Liceo Economico Sociale (indirizzo del Gusto) “Don Bosco” di Borgomanero (No), dove si sperimentano itinerari nuovi, che coniugano la cultura enogastronomica e la cultura umanistica. Perché oggi non basta saper cucinare, occorre saperlo raccontare: consapevoli che quando si assapora il cibo di un territorio, se ne assapora lo spirito. E lo stesso avviene quando ci si immerge in un’opera …tanto che proprio il prof. Matteo Leonardi (già autore di numerose pubblicazioni) ha svolto un’operazione di ricerca di gusti e di alimenti all’interno della Divina Commedia, cominciando dall’Inferno e scrivendo (con la sorella Sara, pastry chef) il libro L’Inferno in cucina. A spasso per la Commedia in 25 ricette.

Libro e ricette (curate dal prof. di “Gusto” Fabio Perna) verranno presentati on line il 25 marzo 2021, proprio nel Dantedì (700° anniversario della morte di Dante Alighieri), sul canale Youtube (e pagina facebook) del Don Bosco, dalle 21,15 .

Si invita a questo incontro e per altre info e curiosità, è possibile contattare direttamente il prof. Matteo Leonardi (matteo.leonardi@donboscoborgo.it .

Ci vediamo qui: https://www.youtube.com/channel/UC5kyBsdViKeB6G7p5u4K_Ig

La data del 25 marzo è quella che gli studiosi individuano come inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia e per ciò nel 2020 – in questa giornata – si celebra per la prima volta il Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri recentemente istituita dal Governo. Il sommo Poeta è il simbolo della cultura e della lingua italiana, ricordarlo insieme sarà un modo per unire ancora di più il Paese in questo momento difficile, condividendo versi dal fascino senza tempo.

Don Bosco Borgomanero: vinta la categoria “Scritti Senior” al concorso nazionale “Romanae Disputationes”

Gli studenti del Liceo Don Bosco Borgomanero, guidati dal prof. Simone Zatti, hanno vinto la categoria “Scritti Senior” al concorso nazionale di filosofia “Romanae Disputationes” con il loro elaborato dal titolo “A un passo dall’Altro“.

“Siamo felicissimi di avere potuto lavorare insieme a centinaia di studenti e docenti, in un anno così difficile a causa della pandemia – commenta Marco Ferrari, docente e direttore di Romanae Disputationes. Pur in una forma nuova, a distanza, le Romanae continuano a sfidare tutti sulle grandi domande della filosofia, riscoprendo la centralità degli affetti, dei legami che ne nascono e delle nuove forme di comunità a cui aprirci. Abbiamo scoperto che non esiste autentica affettività senza il dialogo con la ragione, e che una ragione anaffettiva non interessa a nessuno. La filosofia, vissuta insieme con passione e competenza, dimostra tutta la sua vitalità, mettendoci dentro a comunità di ricerca volte a scoprire ciò per cui vale la pena vivere e studiare, anche e soprattutto di fronte alle enormi sfide che stiamo affrontando.”

Don Bosco Borgomanero: Personal Reporter News e la puntata LES-Liceo della Musica Don Bosco

Personal Reporter News, la testata giornalistica online dedicata alle dimensioni dell’arte e dalla cultura, del design e della moda, ha riservato un collegamento online al Liceo della Musica Don Bosco di Borgomanero. Per l’occasione sono stati intervistati Lorenzo Cominoli, docente di musica, e Matteo Leonardi, vicepreside del Liceo salesiano. Si riporta di seguito il comunicato stampa dell’iniziativa pervenuto dall’Istituto Don Bosco di Borgomanero.

Personal Reporter News dedica una puntata al LES-Liceo della Musica Don Bosco.

Riccardo Alessandro Reina ha intervistato Lorenzo Cominoli e Matteo Leonardi.

La testata giornalistica online Personal Reporter News, che condivide in Rete notizie di cronaca da tutto il mondo, con particolare attenzione alle dimensioni dell’arte e dalla cultura, del design e della moda, ha dedicato una puntata al neonato Liceo della Musica Don Bosco, nuova “curvatura” del Liceo Economico Sociale borgomanerese, che dall’anno prossimo si aggiungerà alle curvature storiche di Gusto e di Innovazione.

Riccardo Alessandro Reina, fondatore della testata, ha intervistato Lorenzo Cominoli, docente di musica, e Matteo Leonardi, vicepreside del Liceo, che hanno illustrato le ragioni di questa importante novità. Il professor Cominoli ha spiegato che la formazione musicale non è soltanto apprendimento tecnico dell’uso di uno strumento ma educazione alla sensibilità e al rigore, che quando si coniugano generano il miracolo dell’arte e rendono cittadini più maturi.

Le ore spese nel laboratorio musicale accosteranno dunque alla pratica strumentale e alla teoria musicale la conoscenza della storia musicale a partire dai generi contemporanei, la registrazione e manipolazione informatica della musica, il management legato all’economica musicale, dalla produzione alla gestione e alla promozione di un evento musicale. Il Liceo Economico Sociale è infatti una scuola che proietta i suoi studenti nella contemporaneità, per aiutarli a divenire cittadini consapevoli e attivi, nonché attori competitivi nel mondo lavorativo liquido di oggi

È possibile vedere la puntata dedicata al Liceo della Musica all’indirizzo:

A seguire: frame della puntata.

Il Liceo Classico Don Bosco di Borgomanero alle Olimpiadi del problem solving.

La Quarta e la Quinta Ginnasio del Liceo Classico di Borgomanero si sono classificate fra le prime dieci squadre del Piemonte alla Olimpiadi del Problem Solving.

Le Olimpiadi del problem solving sono una competizione organizzata dal Ministero dell’Istruzione e rivolta ai ragazzi che frequentano la scuola dell’obbligo, dalla scuola primaria al primo biennio di scuola secondaria superiore. Il problem solving è la capacità di risolvere problemi inattesi, mai sperimentati in precedenza, movimentando le risorse del pensiero logico e analitico, dimostrando elasticità di pensiero. Il percorso delle OPS prevede tre fasi: le gare di istituto, le gare regionali e la finale di Cesena.
Mercoledì 16 dicembre alcuni ragazzi di IV e V Ginnasio hanno partecipato alla prova di istituto e le prime tre squadre classificate, fra i partecipanti del Don Bosco, hanno maturato un punteggio tale da rientrare fra le prime dieci squadre del Piemonte, precisamente all’ottavo, nono e decimo posto, cioè come primo Liceo Classico piemontese subito dopo i Licei Scientifici.
Il Liceo Classico salesiano infatti, si è arricchito da tempo di una curvatura logico-matematica che coltiva con particolare attenzione proprio le abilità di pensiero critico e creativo, dunque la capacità di intravedere soluzioni originali ed efficaci a problemi complessi: una delle competenze più utili per diventare cittadini consapevoli e liberi nella società liquida e digitalizzata che ci attende nei decenni a seguire e una delle abilità più apprezzate nel mondo del lavoro, dove è richiesto di non essere meri esecutori di procedure ma creatori di soluzioni.

 

Open Night al Don Bosco Borgomanero 18 dicembre

Venerdì 18 dicembre, alle ore 21:00, al Don Bosco di Borgomanero ci sarà la Open Night in versione online in cui la Scuola Media ed i Licei si presenteranno.
L’evento sarà in diretta sul canale Youtube dell’Istituto e si svilupperà attraverso delle aule virtuali dedicate a ciascuno dei percorsi didattici. I link saranno disponibili da Giovedì 17 alle ore 12:00.

Saranno presenti il Direttore don Giuliano Palizzi, il Preside Giovani Campagnoli insieme ai Vicepresidi, ai docenti e agli animatori.

Di seguito la locandina dell’evento.

 

La didattica interdisciplinare del Don Bosco di Borgomanero

Nell’Istituto Don Bosco di Borgomanero si propone un approccio multidisciplinare nelle classi d’insegnamento. Gli insegnati di italiano, spagnolo e musica hanno proposto alle classi di prima media una serie di attività che coniugassero le varie discipline.

Di seguito il report degli alunni che raccontano l’autunno, una di queste attività, attraverso questo metodo interdisciplinare. Si ringrazia Federica Copetti per questo report.

Articolo di Federica Copetti

Un assaggio della didattica interdisciplinare del Don Bosco come strumento per ampliare lo sguardo sulla realtà.

Una delle caratteristiche della scuola media “Don Bosco” di Borgomanero è l’approccio interdisciplinare ai contenuti. Diversi argomenti e tematiche, infatti, vengono affrontati in parallelo dai docenti di più materie per aiutare gli alunni ad avere uno sguardo completo sulla realtà, al quale ogni disciplina contribuisce con le proprie sfaccettature.

Le prime medie, in particolare, nelle scorse settimane si sono dedicate all’osservazione dell’autunno grazie a diverse attività proposte dagli insegnanti di italiano, inglese, spagnolo e musica: lettura e analisi di poesie e testi descrittivi, ascolto di brani musicali di generi diversi e una visita al Parco di Villa Marazza per immergersi totalmente nello spettacolo dell’autunno e coglierne, grazie all’osservazione in silenzio, tanti aspetti nascosti e affascinanti.

Una delle attività proposte nelle ore di italiano è stata l’occasione per i ragazzi di provare a descrivere se stessi come se fossero alberi autunnali.

Ecco alcune delle produzioni scritte più originali.

L’albero che mi somiglia di più in autunno diventa color porpora e giallo, perché sono timida e solitamente allegra; le foglie sono sfumate dal porpora, al rosso, poi all’arancione e infine al giallo, perchè, quando sono arrabbiata, non ci vuole molto a farmi tornare felice; inoltre esse sono resistenti, perché sono coraggiosa e, quando il vento le tocca, fanno un bellissimo suono, perchè mi piace moltissimo suonare il violino. La corteccia del mio albero è come quella della quercia, perché non sono mai senza ferite o cicatrici che non

so come riesco a farmi; i rami si biforcano, perchè mi piace fare nuove amicizie e continuano a crescere e ad imparare e scoprire nuove cose.

(Rebecca, IA)

L’ albero che mi somiglia di più in autunno è secondo me l’ acero perchè io sono un tipo un po testardo e il colore rosso dell’acero mi ricorda me stesso. L’ autunno è la mia stagione preferita perché è piena di colori bellissimi: il rosso, il giallo, il marrone e l’arancione, anche se i colori sono tutti belli. L’ acero è l’albero che mi rappresenta perché ha dei rami molto forti e resistenti e ha tante foglie di un colore rosso vivo e acceso. Ho scelto l’ acero anche perchè ne ho uno a casa:. ogni mattina mi sveglio e guardo fuori dalla finestra della mia camera, lo vedo tutto solo e mi chiedo quanto tempo ci ha messo per crescere. Per noi gli alberi sembrano così banali eppure dietro di loro c’è tutta una storia che li racconta.

(Pietro, IA)

L’albero che mi somiglia di più in autunno diventa di tutti i colori autunnali ed ha il tronco bello alto e robusto, i rami con tante foglie rosse, marroni, gialle e arancioni, perché io sono un tipo solare, simpatico, amichevole, insomma, di tutti i colori come loro.

Muovo le mie braccia come se fossero rami scossi dal vento, sempre pronto a salutare i miei amici tutti intorno a me come in un grande bosco.

(Filippo, IA)

L’ albero che mi assomiglia di più sarebbe uno molto alto, con tanti rami lunghi. Ha le foglie di tanti colori, nidi per gli uccelli e tane per gli scoiattoli, perché sono una persona socievole, che ama stare con gli altri. Ha un colore arancione acceso, visto che mi piacciono i toni particolari. Il mio tronco è molto scuro, perché rispecchia il colore dei miei capelli. Dai miei solchi esce la resina, il che significa che sono un tipo sensibile. Le mie foglie sono ondulate e rappresentano l’arcobaleno, perché sono felice. Se tagliassero i rami mi arrabbierei molto, perché mi farebbero male!!!

(Mattia, IC)

Se io fossi un albero, probabilmente sarei un platano, perché quest’albero ha diversi colori e io ho diverse personalità. Sarebbe rosso perchè io sono molto suscettibile e mi arrabbio spesso; giallo perchè a prima vista posso sembrare un po’ timida ma poi divento una che non ha paura di esprimersi; marrone perchè, come tutti, ho dei momenti pensierosi e a volte un po’ tristi; arancione perché sono una persona molto solare. Le mie foglie sarebbero grandi, perché sono una persona con le braccia aperte che cerca di accogliere il più possibile ciò che mi circonda.

(Ludovica, IC)

Gli alberi, tra quelli che crescono in autunno, che mi assomigliano di più, secondo me, sono gli altissimi sempre verdi. Mi immagino che i sempreverdi vengano “presi in giro” dagli altri alberi, le cui foglie con l’autunno hanno cambiato colore e per questo si credono più belli, invece i sempreverdi restano indifferenti, non si fanno scoraggiare, sono felici e fieri di quello che hanno. Infatti il mio carattere è sempre definito, che non si fa scoraggiare, anche io sono forte di fronte ai pregiudizi degli altri.

(Eleonora, IC)

Tanti sarebbero i testi da riportare, gli alunni di prima hanno davvero saputo esprimere la loro personalità attraverso un percorso ampio e sfaccettato, che li ha aiutati a guardare la natura come un dono prezioso da custodire.