Articoli

Il Cammino di Don Bosco – Studio Aperto

L’edizione di Studio Aperto (Italia 1, Mediaset Infinity) del 6 dicembre 2023 ha dedicato un servizio a cura di Beppe Gandolfo al Cammino di Don Bosco, l’itinerario escursionistico che dalla Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino porta fino al Colle Don Bosco, passando per le colline Chieresi.

Lungo poco più di 160 km, il percorso si dirama lungo tre vie:

  • Il Cammino alto, che passa per la Basilica di Superga, l’Abbazia di Vezzolano e Castelnuovo Don Bosco.
  • Il Cammino medio, che attraversa Baldissero Torinese, Pavarolo, Montaldo Torinese, Marentino, passando per il Lago di Arignano.
  • Il Cammino basso, che tocca i parchi della collina torinese, Pecetto Torinese, Chieri e Buttigliera d’Asti.

Progetto Strade di Colori e Sapori: percorso trekking per promuovere il “Cammino di Don Bosco”

Si riporta il comunicato stampa della Città di Chieri sul Progetto Strade di Colori e Sapori, iniziativa per promuovere l’itinerario escursionisticoCammino di Don Bosco”.

***

L’itinerario escursionisticoCammino di Don Bosco” ha ottenuto un importante riconoscimento: è stato ufficialmente registrato nella Rete Escursionistica Regionale della Regione Piemonte (L.r. n. 12 /2010).

Per conoscerlo e percorrerlo in modo completo, dal 17 al 21 ottobre il “Progetto Strade di Colori e Sapori” propone un trekking promozionale di cinque giorni, organizzato da Città di Chieri, ASD Nordic Walking Andrate e ATL Turismo Torino.

Il trekking, che vedrà anche la partecipazione di qualificati tour operators e bloggers, consentirà di percorrere alcune delle tappe più suggestive per arrivare nel centro storico della città di Chieri, vero e proprio cuore del “Cammino di Don Bosco”.

Momento culminante sarà la giornata di sabato 21 settembre, quando Chieri celebrerà la sua vocazione “escursionistica” con l’arrivo in contemporanea del trekking promozionale e dell’iniziativa “Cammina Chieri”, oltre che con la seconda edizione della “Festa dei Camminatori”, che vedrà protagonisti i vari gruppi di cammino del chierese.

«Il 21 ottobre sarà una giornata importante per il “Cammino di Don Bosco”, un progetto che dopo due anni di lavoro è oggi compiutamente definito-commenta l’assessora al Turismo e alla Valorizzazione del Territorio del Comune di Chieri Elena COMOLLO-Un itinerario escursionistico che attraversa 21 Comuni tra torinese ed astigiano consentendo ai camminatori che desiderano vivere in “modo lento” di conoscere le nostre colline, di apprezzarne le bellezze naturalistiche e insieme il patrimonio storico, artistico e culturale. Un’opportunità per scoprire panorami mozzafiato, per gustare prodotti agroalimentari di qualità e per fare sistema con le tante progettualità in essere: dalla Rete del Romanico in Collina a quella dei Musei Diffusi, dall’itinerario urbano che la Città di Chieri dedica al Santo alle tante progettualità portate avanti dalle amministrazioni lungo le Strade di Colori e Sapori».

Nel comunicato stampa disponibile di seguito tutte le informazioni e il programma completo:

“Anelli del Cammino di don Bosco” – la presentazione dell’itinerario a Villa Simeom

Nella giornata di sabato 26 febbraio, presso la Villa Simeom del Comune di Andezeno, si è svolto l’evento di presentazione “IL CAMMINO DI DON BOSCO UNA RISORSA PER IL TERRITORIO” sugli “Anelli del Cammino di don Bosco”: un itinerario escursionistico dedicato ai luoghi legati alla vita di San Giovanni Bosco sulle direttrici lungo le quali il fondatore dei Salesiani portava i suoi ragazzi a camminare, meditare e pregare, attraverso le colline del torinese, chierese ed astigiano.

Di seguito un breve resoconto gentilmente fornito alla Redazione da parte del giornalista Enrico Bassignana.
***

Nuovi percorsi per conoscere il Chierese tra sentieri e strade bianche: sono gli “Anelli del Cammino di don Bosco”, presentati sabato 26 febbraio presso la Villa Simeom del Comune di Andezeno.

Gli “Anelli” vanno ad arricchire il “Cammino”, che parte dalla basilica di Maria Ausiliatrice e conduce al Colle,proponendo tre alternative di percorso (per complessivi 165 km): il Cammino alto (della Superga-Crea, tocca la basilica di Superga e l’abbazia di Vezzolano), il Cammino medio (del lago di Arignano) e il Cammino basso (di San Domenico Savio, tocca l’Eremo dei Camaldolesi).

«L’idea ci è venuta nel 2010, dopo un pellegrinaggio a Santiago: perché non organizzare qualcosa del genere anche da noi, legando l’itinerario a una figura come don Bosco che è conosciuta e apprezzata? – introduce Claudio Baldi, dell’associazione Nordic walking Andrate – Nel 2011 l’itinerario era pronto e l’abbiamo inaugurato con una prima camminata, da Cinzano al Colle. Nel 2016 abbiamo pubblicato la cartina e la guida, realizzate con Ute Ludwig».

Dall’anno scorso si sta lavorando ad “anelli” locali, per una conoscenza più approfondita del territorio attraversato dal Cammino.
«Perché le tappe escursionistiche sono impegnative, e offrono relativamente poco spazio per conoscere le comunità locali che man mano si incontrano. Di qui gli “anelli”, che partono e arrivano dallo stesso punto, hanno lunghezza contenuta e sono alla portata di tutti».
«Il “Cammino” è registrato tra gli itinerari di maggior importanza del Piemonte – aggiunge per la Città Metropolitana Elena Di Bella – A breve ci sarà anche un nuovo sito web, a disposizione dei turisti. Così Torino non avrà solo un’offerta turistica limitata al concentrico ma, sulla scorta di altre grandi città europee, allargherà anche ai dintorni».
Sonia Cambursano è la consigliera delegata al Turismo per la Città Metropolitana:
«Sono fondamentali i cammini che partono “dal basso”, perché nascono grazie a chi conosce bene il territorio e lo può valorizzare al meglio. In appoggio a ciò Città Metropolitana vuole potenziare il trasporto pubblico, utile supporto anche per  turisti che arrivano dall’estero».
Enrico Bassignana

Sulle tracce di Don Bosco assaporando fede e natura – La Stampa (Asti)

Il quotidiano La Stampa, nelle sezione di Asti, riporta un articolo dedicato all’itinerario sulle tracce di don Bosco da Valdocco a Castelnuovo con le sue tre varianti. Di seguito l’articolo pubblicato il 30/11/2021 su La Stampa a cura di Francesco Romano Pivetta.

***

Quando la passione escursionistica si unisce alle bellezze paesaggistiche, alla storia e alla cultura il risultato sorprende. Lo testimonia il «Cammino di Don Bosco», un lungo itinerario di oltre 160 km che permette di scoprire, tappa dopo tappa, un territorio che si fa memoria, raccontando i luoghi che hanno scandito la vita del santo sociale San Giovanni Bosco. L’infanzia, l’adolescenza, la formazione del sacerdote di strada sono narrati a partire dai posti in cui ha vissuto, in cui ha formato generazioni di giovani, spendendosi per gli emarginati e gli ultimi. Lungo il tragitto, tutto parla del santo, del suo carisma, della sua fede , di quel modo di fare scuola fuori dalle aule, in modo diverso, innovativo, travolgente:

«Le cascine, i campi, le scuole, le città e i luoghi di culto che si incontrano percorrendo le tre vie (nelle quali è stato suddiviso il cammino) custodiscono il ricordo dell’uomo che qui maturò la sua autentica religiosità e i suoi metodi di persuasione», si legge sul sito-web Piemonte Outdoor.

Il Cammino è un percorso del progetto «Strade di colori e sapori». È stato realizzato dall’«Asd Nordic Walking Andrate. Inizia dal santuario di Maria Ausiliatrice (Casa Madre di Torino Valdocco, rione simbolo dei salesiani, dove è sepolto Don Bosco). Sono tre le vie che permettono, a seconda delle preferenze dei turisti di arrivare al santuario di Castelnuovo. Il Cammino alto: «Superga-Crea»; quello medio del lago di Arignano», il «Cammino basso o di San Domenico Savio». Esistono, inoltre, due varianti: la «quella della Canonica di Vezzolano e della Strada del Papa» e la «Variante di Buttigliera». Impiegando più giorni, si giunge a Colle Don Bosco. Qui sorge la Basilica di Don Bosco e la cascina in cui il santo nacque il 16 agosto 1815. Gli escursionisti provengono dal Piemonte, dalla Liguria, dalla Lombardia, ma anche dalla Svizzera. C’è anche una guida escursionistica «Cammino di Don Bosco».

Tre escursioni alla scoperta del “Cammino di Don Bosco”

TORINO. Tre cammini (alto, medio e basso) per scoprire le terre che hanno dato i natali e che hanno visto Don Bosco muovere i primi passi. E’ quanto organizza l’associazione Nordic Walking Andrate, nell’ambito del progetto “Strade di Colori e Sapori”, con la collaborazione e il patrocinio della Città Metropolitana di Torino.

Il Cammino Don Bosco è un itinerario di poco più di 160 km, che dal centro di Torino raggiunge il Colle Don Bosco secondo tre vie: il Cammino alto, che passa per la Basilica di Superga, l’Abbazia di Vezzolano e Castelnuovo Don Bosco; il Cammino medio, che attraversa Baldissero Torinese, Pavarolo, Montaldo Torinese, Marentino, passando per il Lago di Arignano; il Cammino basso, che tocca i parchi della collina torinese, Pecetto Torinese, Chieri e Buttigliera d’Asti.

Per i prossimi appuntamenti e il programma delle escursioni visita il sito.

 

Quell’idea del Cammino di Don Bosco tra vigneti e prati della collina torinese

Si riporta qui l’articolo pubblicato sulla Sentinella del Canavese (quotidiano), a cura di Angelo Raffino, di venerdì 15 marzo 2019, il quale tratta il ruolo dell’Associazione dilettantistica dell’Asd Nordic Andrate nel cammino di Don Bosco (simbolo e fondatore dei Salesiani).

Pochi sanno del ruolo dell’Asd Nordic walking Andrate nella nascita del percorso che sta riscuotendo successo tra i camminatori. Quell’idea del Cammino di don Bosco tra vigneti e prati della collina torinese:

IVREA. C’è un pezzo di Canavese nel Cammino di don Bosco, il tragitto che dal Santuario di Maria Ausiliatrice, a Torino, termina al Colle don Bosco, nell’astigiano, toccando i luoghi simbolo della storia del santo che fondò la congregazione dei Salesiani e che venne definito da Giovanni Paolo II padre e maestro della gioventù.

È più di un semplice contributo quello di matrice canavesana alla nascita del cammino di don Bosco visto che è dell’Associazione sportiva dilettantistica Nordic walking Andrate, attraverso il presidente Ute Ludwig ed il direttore Claudio Baldi, l’idea originaria. Nel 2010 la proposta viene portata, e accolta, all’interno del progetto Strade di colori e sapori curato dall’allora Provincia di Torino.

Comincia così un lungo lavoro, durato sei anni, in cui l’associazione di Andrate si occupa della ricerca storica, dell’individuazione e della tracciatura dei sentieri. Nel 2016, contestualmente alla pubblicazione della relativa guida, il cammino di don Bosco viene inaugurato ufficialmente.

Il tracciato si dipana lungo i percorsi della collina torinese su una rete, complessiva, di circa 140 chilometri. Per raggiungere la destinazione finale, Colle don Bosco, esistono tre varianti che si differenziano tra loro per l’altimetria ed i comuni attraversati.

Il percorso più lungo, e con il maggiore dislivello, è quello cosiddetto del cammino alto: 55 chilometri per 1.300 metri di dislivello positivo attraverso il parco di Superga e passando per Cinzano. Più agevole è il cammino basso con i suoi 46 km e 615 metri di ascesa totale toccando i comuni di Pecetto e Pino torinese, Chieri e Buttigliera d’Asti. Una via di mezzo tra i due percorsi è rappresentata dal cammino medio che attraverso Baldissero, Pavarolo, Montaldo Torinese, Marentino e Arignano, consente di giungere a Colle don Bosco dopo 42 chilometri e 1.120 metri di dislivello positivo.

All’interno di questi tracciati sono presenti anche due varianti: quella della Canonica di Vezzolano e della Strada del Papa e quella di Buttigliera d’Asti. Il percorso può essere intrapreso sia da escursioni di giornata sia da viaggiatori zaino in spalla impegnati per più giorni. In quest’ultimo caso, studiando i tracciati, è possibile anche pianificare un percorso ad anello con partenza e rientro sempre su Torino.

Il cammino di don Bosco è giovane, vista la data di nascita, e sta già ricevendo i primi positivi riscontri:

«perché – spiega Claudio Baldi -, comincia ad essere percorso autonomamente dagli escursionisti che comprano la guida e si incamminano».

A tal proposito, per chi volesse approfondire, sul sito www.camminodonbosco.it, è possibile reperire una grande varietà di informazioni utili compresa la cartina dei tracciati, e delle loro varianti, e l’elenco delle strutture ricettive presenti lungo il tragitto.

Cammino di Don Bosco e Strade di Colori e Sapori del Chierese e della Collina Torinese

Il Centro di Produzione Multimediale della Città Metropolitana di Torino ha presentato 40 videoguide alle Strade di Colori e Sapori del Chierese e della Collina Torinese, già ora pubblicate sulla playlist dedicata su YouTube,  e la nuova Guida al Cammino di Don Bosco per escursionistiedita da Blu Edizioni e curata da Claudio Baldi e Ute Ludwig.

Le 40 videoguide diventano uno strumento utile per  l’escursionista grazie alla loro fruibilità mediante smartphone, grazie alla tecnologia QR-Code. Il taglio storico e culturale dei brevi ma esaurienti filmati consente una più approfondita conoscenza delle peculiarità paesaggistiche, architettoniche e museali del Cammino di Don Bosco e del territorio interessato al circuito delle Strade di Colori e Sapori. Grazie alle video guide è possibile entrare anche in luoghi normalmente chiusi al pubblico, per ammirare interni difficilmente accessibili al visitatore. In alcuni casi i “ritratti” dei paesi e delle città sono stati tratteggiati con spettacolari riprese dall’alto effettuate con un drone, questo è stato possibile grazie alle collaborazione della Protezione Civile della Città metropolitana di Torino.

I video sono disponibili nel portale Internet della Città Metropolitana di Torino.

La guida escursionistica è corredata da una cartina a scala 1:25.000 che descrive i tre percorsi del Cammino di Don Bosco – l’alto, il medio e il basso, ricongiungibili in un anello – per un totale di 165 Km di itinerari escursionistici che vanno dal centro di Torino al Colle Don Bosco, attraversando la Collina Torinese e il Chierese, in quella che molti ormai definiscono come la “Terra dei “Santi”. Per ognuna delle tappe dei tre percorsi sono riportate la descrizione dell’itinerario, una scheda tecnica (con informazioni su luogo di partenza e di arrivo, lunghezza, dislivello, difficoltà, disponibilità di acqua sul percorso, punti di ristoro e strutture ricettive per il pernottamento) e le schede sulle peculiarità ambientali, storiche, artistiche e architettoniche dei luoghi toccati lungo la tappa.