Articoli

Imparare, lavorando? In Italia si può fare, ecco i primi passi avanti con il sistema duale

Il primo numero 2018 del magazine specializzato “Parts” ha pubblicato uno speciale sul sistema duale e il recente report su “Monitoraggio sulla Sperimentazione del Sistema Duale degli enti Forma e Confap” mappando i percorsi di circa 4mila allievi  con annesso coinvolgimento di 3.250 imprese.

 

Don Enrico Peretti, direttore generale dei Salesiani Italiani per la Formazione Professionale e il Lavoro (CNOS-FAP), coordinatore del Progetto “La nostra via Duale”

Il sistema duale italiano

Il sistema duale, cioè la possibilità di imparare lavorando, fa un passo in avanti per uscire dalla sperimentazione con il rifinanziamento di 50 milioni di euro per il 2018. Un monitoraggio sui percorsi di 4mila ragazzi e 3.250 imprese, promuove il primo anno

“L’apprendistato in Italia si può fare: le aziende sono interessate e disponibili e i risultati formativi sono più che incoraggianti”, afferma Paola Vacchina, presidente di Forma, l’associazione nazionale che riunisce i principali Enti di formazione professionale. Combattere la disoccupazione giovanile, ridurre la dispersione scolastica, ampliare l’offerta formativa e rafforzare il collegamento tra mondo della scuola e mondo del lavoro passano anche dal rilancio del sistema di formazione e istruzione professionale in Italia e dall’offerta di percorsi che consentano ai ragazzi di misurarsi presto con il mondo del lavoro. Hanno dai 15 ai 17 anni e studiano e lavorano. Guadagnano inizialmente 500 euro al mese, che però salgono presto, appena
l’azienda impara a conoscerli e ad apprezzarli. All’impresa questi dipendenti costano meno di un tirocinante, perché c’è un contributo di 3mila euro per le spese relative al tutor aziendale più una decontribuzione che arriva fino al 40% per chi assume l’apprendista al termine del percorso formativo. Ad aprile 2017 erano quasi 11mila in Italia i ragazzi con un contratto di apprendistato di primo livello: sono iscritti a percorsi della formazione e istruzione professionale (IeFP), diventeranno meccanici, elettricisti, operatori del legno, parrucchieri, estetiste, ristoratori e camerieri, svolgendo una buona metà delle ore di
formazione direttamente in azienda, retribuiti per le ore di lavoro svolte. Tra i settori produttivi collegati ai CCNL dei contratti utilizzati per gli apprendisti, si ritrovano il Turismo, l’Alberghiero, l’Acconciatura ed estetica e il Commercio, ma in prima posizione compare il settore metalmeccanico, con un’incidenza del 20%, e il manifatturiero in generale. Quest’ultimo dato è contenuto nel monitoraggio realizzato al termine del primo anno di sperimentazione dei percorsi formativi del sistema duale su 148 Centri dalla rete Forma e Confap, distribuiti in 14 regioni italiane. Il report ha mappato i percorsi di circa 4mila allievi, con 3.250 imprese coinvolte, di cui il 66% ha collaborato attivamente alla programmazione e realizzazione dei percorsi di apprendistato per il conseguimento della qualifica e del diploma professionale. Il report si intitola “Monitoraggio sulla Sperimentazione del Sistema Duale degli enti Forma e Confap” ed è stato presentato in una conferenza stampa al Senato l’8 luglio scorso. Più di mille dei giovani coinvolti vivono nella sola Lombardia e una netta concentrazione di allievi si registra in generale nelle regioni settentrionali, in particolare appunto in Lombardia (26%), Veneto (19%) e Piemonte (16%). Il 18% dei ragazzi ha sottoscritto contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma, a fronte del 7% del dato complessivo della sperimentazione nazionale (dato INAPP). Per le imprese, è di assoluto rilievo il peso consistente delle piccole: si tratta di oltre il 90% del totale, seguite da una percentuale residuale di medie (7%) e grandi (1%). Secondo il report, il coinvolgimento di tante piccole imprese denota la capacità degli Enti di formazione di aver ideato approcci e soluzioni organizzative adatte a realtà poco strutturate come, appunto, le aziende piccole. Nel motivare le ragioni del loro coinvolgimento, il 54% delle imprese ha risposto di averlo fatto per l’opportunità di formare una risorsa giovane, un altro 26% per la sostenibilità del costo azienda derivante dagli incentivi economici. Il livello di soddisfazione registrato dagli attori coinvolti (operatori, imprese, allievi, famiglie) è elevato: su scala da 1 a 4 si attesta in media sopra il 3. Il sistema duale rappresenta quindi l’occasione per attuare un modello formativo integrato tra sistema educativo e lavoro che, da un lato, favorisca la creazione di un rapporto continuativo e coerente tra formazione e lavoro e, dall’altro, migliori la transizione aula-azienda, riducendo il gap tra competenze acquisite in contesti formativi e competenze richieste dal tessuto produttivo. Le difficoltà registrate nel primo anno di sperimentazione sono legate soprattutto alla poca conoscenza dello strumento contrattuale dell’apprendistato da parte delle imprese e dei consulenti del lavoro: il 21% delle imprese ha riportato l’opposizione dei consulenti del lavoro per questo tipo di contratto. Le aziende non si sentono invece ostacolate dal carico formativo dell’apprendistato né dai vincoli derivanti dalla normativa sul lavoro minorile. Il monitoraggio tuttavia ha registrato la proattività dei Centri di formazione di fronte a tali difficoltà: spesso infatti i Centri di formazione si sono fatti carico anche
delle problematiche di tipo giuslavoristico. “Questi numeri danno ragione dell’importanza di investire in modo strutturato e non più sperimentale per creare un collegamento diretto fra il mondo della formazione e la spendibilità professionale in azienda dei nostri ragazzi”, afferma don Enrico Peretti, direttore generale dei Salesiani Italiani per la Formazione Professionale e il Lavoro (CNOS-FAP), coordinatore del Progetto “La nostra via Duale”. “Il modello di riferimento è evidentemente quello tedesco, che da anni ha stabilizzato il rapporto ormai inscindibile fra il mondo della formazione e quello del lavoro. Stiamo facendo pressione all’interno del mondo istituzionale affinché si intuisca il doppio valore del sistema duale, che da una parte genera giovani professionisti che soddisfano le proprie capacità di autonomia attraverso il lavoro, dall’altra rappresenta una modalità di riattivazione della macchina produttiva italiana per le aziende, le quali potranno contare su allievi formati. Con la sperimentazione del sistema duale, infatti, è potenziato il rapporto con le imprese, che diventano non più solo luoghi di accoglienza degli allievi per esperienze di tirocinio, ma veri e propri partner per la progettazione e la realizzazione congiunta dei percorsi formativi”. Permane ancora il paradosso di avere 5,6 milioni di giovani europei disoccupati e il 36% delle imprese che riporta difficoltà a reclutare personale qualificato, con i più alti tassi di disoccupazione giovanile nei Paesi in cui vi è una maggiore diffusione di un’istruzione secondaria superiore di tipo generale, come Italia, Grecia, Spagna e Portogallo, mentre i giovani inseriti in percorsi di apprendistato conseguono risultati occupazionali migliori rispetto ai coetanei che, allo stesso livello di qualifica, hanno frequentato percorsi formativi all’interno della scuola (Wallenborn & European Training Foundation, 2011). In Italia, una ricerca Cedefop (2012) dimostra che lo status di lavoratori dei giovani europei di età compresa tra i 18 e i 24 anni era del 34,2% tra coloro che avevano frequentato un percorso di studi di tipo generale (licei), del 53,4% tra coloro che avevano frequentato un percorso di IeFP ordinario all’interno di un istituto formativo e del 78,3% tra i giovani che avevano frequentato un percorso di IeFP in modalità duale sia in apprendistato sia in alternanza scuola-lavoro.

Al CNOS-FAP di Alessandria la formazione salesiana per il lavoro

Momento importante quello di sabato mattina, 27 gennaio, presso il Centro di Formazione Professionale Cnos-Fap di corso Acqui 398 ad Alessandria.

150 giovani ed adulti hanno ricevuto l’attestato finale a conclusione di un percorso formativo di tre anni di formazione professionale o di un percorso di riqualificazione professionale di durata annuale.

Erano presenti all’evento, oltre alle famiglie, le autorità locali, aziende sede degli stage formativi e un gruppo di allievi che frequenta attualmente i corsi del centro di formazione e di orientamento Don Bosco.

La cerimonia è stata introdotta dal Direttore della Comunità salesiana – don Gianfranco Avallone – che ha rivolto un saluto riconoscente a tutti i presenti e ha sottolineato il senso della presenza salesiana in Alessandria. 

L’evento è stato l’occasione per presentare le innovazioni introdotte nel corrente anno formativo con particolare riferimento al Sistema Duale e ai Servizi al lavoro. il Direttore del CFP, Mauro Teruggi, ha sviluppato il tema dell’evoluzione del rapporto tra scuola-famiglia-azienda per cogliere le nuove sfide educative. Al Direttore Generale di Cnos-Fap, Lucio Reghellin, il compito di chiarire i punti di forza del Sistema Duale e le ricadute occupazionali che esso esprime. Sono ben otto i contratti di apprendistato attivati agli studenti dei corsi di formazione professionale in soli quattro mesi di attività.

Martina De Mori, Lodovico Como hanno presentato il corso per il Diploma professionale di tecnico e la collaborazione che si è instaurata tra il CFP e le imprese partner del percorso formativo che supera ed innova il concetto di “Alternanza Scuola-Lavoro”.

Molto gradito l’intervento del Sig. Romano Anfossi, titolare di alcuni tra i più conosciuti ed apprezzati negozi cittadini, che ha sollecitato tutta la platea al recupero dei Valori come elemento cardine sui quali fondare la professionalità e la crescita umana delle persone.

Si è trattato anche il tema dell’accompagnamento al lavoro grazie all’intervento di Cristiana Gambera che, nel presentare lo Sportello dei Servizi al Lavoro, ha illustrato le opportunità a disposizione delle Imprese e delle persone.

Gianmarco Torrente, in rappresentanza degli Exallievi ha presentato la ricerca “Analisi del sistema IeFP in Piemonte” dalla quale emerge che l’azione della formazione professionale espande in modo significativo le opportunità di lavoro dei giovani e degli adulti.

La conclusione dei lavori è stata affidata al sindaco di Alessandria, Prof. Gianfranco Cuttica di Revigliasco, che rivolto un pressante invito alla formazione, alle imprese e alle famiglie affinché si faccia un lavoro di rete. 

In appendice si è inaugurato il nuovo laboratorio di saldatura dotato di nuovi macchinari e di un impianto di aspirazione e trattamento fumi allo stato dell’arte. Nel contempo gli exallievi hanno incontrato i giovani qualificati per presentare la locale associazione.

Al termine della manifestazione, in un clima di allegria che da sempre è la caratteristica degli eventi organizzati nel mondo salesiano, è stato allestito un buffet a beneficio di tutti gli intervenuti.

A cura di Mauro Teruggi, direttore del CFP e Giorgio Robbiano, responsabile marketing

Presso il Centro sono aperte le iscrizioni per i giovani frequentanti la scuola secondaria di primo grado per “Operatore meccanico” e “Operatore ai servizi di vendita. Per informazioni telefonare al numero 0131 341364 o consultare il sito alessandria.cnosfap.ne

Un particolare ringraziamento alle aziende benefattrici.

MICHELIN  ITALIANA S.P.A. (Sig.ri ALFIO REBUFFO e NORESE MAURO)

ABAZIA S.P.A. (Sig. BOTTAZZI)

TE.M.A   (Sig.BOCCALERO GIUSEPPE)

PAGLIERI S.P.A.  (Ing.MORASCHI MARIO)

F.LLI BIGARAN  (Sig. BIGARAN MARIO)

IDA S.R.L. (Sig. GEMMA MARCO)

PANELLI S.R.L. (Sig. CASIN FABRIZIO)

DEMICHELI OFF. MECC. (Sig. DAMICHELI MARIO)

GIUSEPPE TESTORE & C (Sig.TESTORE GIUSEPPE)

MG AUTOMAZIONE (Sig. MUTO GIOVANNI)

LP ELETTRONICS S.R.L. (Sig.PELLICCIA MANUEL)

PG SISTEMI DI COMUNICAZIONE (Sig. PAOLUCCI GIUSEPPE)

SCM  (Sig.MASOERO ANGELO)

Speciale Formazione: Orientamento, scuola, inserimento nel lavoro, sulle orme di Don Bosco

Si segnala l’approfondimento sulla Formazione Professionale Salesiana a cura della Redazione de “La Stampa-Torinosette” apparsa sul settimanale in data Venerdì 26 Gennaio 2018.

Orientamento, scuola, inserimento nel lavoro, sulle orme di Don Bosco

Il futuro professionale è qui, al CNOS-FAP: la sigla indica la formazione professionale salesiana in Italia. E’ la declinazione d’un sogno iniziato oltre 150 anni fa da Don Bosco che oggi, più che mai, si conferma efficace e vincente. Efficace perché tutte la fasi, dall’orientamento all’inserimento nel lavoro, vengono seguite e accompagnate. Vincente perché, grazie alle competenze dei formatori e alle attrezzature dei partner tecnologici, si preparano allievi con una formazione tecnica al passo con i tempi, subito spendibile nelle aziende del territorio che richiedono operatori specializzati con continuità. Roberto Cavaglià, direttore CFP Agnelli: «Abbiamo richieste da aziende metalmeccaniche per tecnici specializzati, in grado d’operare alle macchine a controllo numerico, che conoscano il disegno meccanico e l’uso del pc per fare Cad. Inoltre abbiamo una specializzazione nella saldocarpenteria e un accordo con l’Istituto Italiano di Saldatura». Ermanno Duò, direttore CFP Rebaudengo, ha lanciato una nuova specializzazione: «I carrozzieri si rivolgevano alle nostre sedi del Cuneese per avere ragazzi preparati: per questo, stiamo facendo uno sforzo lanciando una nuova specializzazione nel reparto carrozzeria, cambiata con l’avvento dell’elettronica». Anche il CFP Valdocco, quello storico, fondato da Don Bosco, s’è rinnovato: oltre alla grafica e al settore elettrico, ha avviato la ristorazione con corsi di panetteria, pasticceria, preparazione pasti. Il direttore Marco Gallo: «La vocazione turistica di Torino e le scelte dei Salesiani di Valdocco, orientate all’accoglienza dei pellegrini, ci fanno puntare sull’agroalimentare: stanno nascendo nuovi laboratori di cucina che ospiteranno il corso di preparazione pasti. I laboratori di panetteria e pasticceria sono invece attivi da oltre tre anni: hanno fornito a tanti opportunità di lavoro». Aggiunge: «Siamo partner della Fondazione Agroalimentare per il Piemonte che ha importanti accordi con l’Università del gusto di Pollenzo». Il CNOS-FAP attiva ogni anno corsi di qualifica triennale con la possibilità del quarto anno per il diploma professionale (per giovani in obbligo d’istruzione) e, poi, corsi di specializzazione. «Nella nostra formazione c’è anche un impegno che punta all’educazione globale dei giovani dice Carlo Vallero, direttore CFP San Benigno che il 3 febbraio ha l’ultimo open day per le iscrizioni -. Inoltre, offriamo servizi formativi per giovani, adulti disoccupati, occupati, persone con disabilità, italiani e stranieri, comunitari e non. Quest’anno i corsi di qualifica sono aperti a ragazzi e ragazze ma anche a giovani fino ai 24 anni, e le nostre segreterie sono disponibili per aiutare nell’iscrizione online». Info corsi: torino.cnosfap.net.

Da Vercelli a Cambridge con il progetto Erasmus

Si pubblica, a seguire, il racconto, a cura di Maria Bissacco del Cnos-Fap di Vercelli, dell’esperienza di alcuni giovani studenti al centro di un programma formativo in Inghilterra, presso il prestigioso polo culturale di Cambridge.

PROGETTO ERASMUS
Cambridge 14-20 gennaio 2018

Su invito del Regional College of Cambridge, il Centro CNOSFAP di Vercelli ha avuto la preziosa opportunità di partecipare ad un programma di scambio culturale e formativo internazionale denominato “Progetto di mobilità” che si è tenuto nel mese in corso a Cambridge, e che ha interessato alcuni allievi e insegnanti del nostro centro.
Gli studenti hanno potuto confrontarsi con le realtà e le tecniche di insegnamento anglosassone, oltre a prendere maggiore dimestichezza con le terminologie in lingua inglese; i docenti sono stati a loro volta coinvolti in unse interessante percorso di formazione proposto dall’Università TAMK di Tampere, Finlandia, con l’obiettivo di analizzare nuovi strumenti e idonee attività per studenti che necessitano di speciali supporti.
All’interno del progetto Erasmus Plus CSTEPS, due nostri allievi del quarto anno, iscritti al corso professionale “Tecnico riparatore di veicoli a motore”, grazie alle iniziative proposte dal centro sono stati coinvolti in attività di gruppo “brainstorming”, ossia condivisione di esperienze personali ed esercizi specifici volti a sviluppare sia la fantasia applicata alla pratica che l’utilizzo e la confidenza con la lingua inglese.

Il gruppo degli allievi partecipanti, composto da giovani provenienti da Italia, Repubblica Ceca e Finlandia accompagnati dai relativi insegnanti formatori, è stato accolto con grande affetto e spirito di collaborazione fondati su valori comuni quali rispetto reciproco, resilienza e generosità.

Particolare risalto è stato dedicato alle caratteristiche peculiari delle attrezzature del centro, con specifica attenzione alle officine meccaniche, alla falegnameria e infine ai saloni di bellezza e alle cucine.
Degno di nota è stato il riscontro positivo da parte dei partecipanti in merito ad alcune tematiche quali il confronto propositivo, l’apprendimento reciproco, e la conseguente maggiore versatilità rispetto al mondo del lavoro.
A cornice di questa fantastica esperienza ricordiamo i felici momenti di svago e divertimento vissuti nell’approccio alla cultura britannica in un clima amichevole e familiare.

A Saluzzo, i festeggiamenti per Don Bosco

Si diffonde il caledario delle iniziative in occasione della festa di don Bosco nel saluzzese, apparso nell’edizione de Il Corriere di Saluzzo a cura di Lorenzo Francesconi.

Festa con don Bosco
Domenica il mattone viene posto in cappella

SALUZZO – Mercoledì 31 gennaio la chiesa ricorda San Giovanni Bosco. A Saluzzo a lui è intitolato l’oratorio cittadino di via Donaudi e come ogni anno verrà celebrata la festa in onore del Santo dei giovani.
Lo scorso 12 dicembre l’oratorio ha ricordato gli ottant’anni dalla sua apertura, avvenuta il 12 dicembre 1937 ad opera dei Salesiani. Dopo la loro partenza l’oratorio è divenuto la casa dei giovani che qui si ritrovano per momenti di gioco e di animazione, preghiera e confronto. Qui si trovano anche gli Exallievi e tutti gli adulti che negli anni hanno conosciuto e amato questi cortili. Per la festa 2018 è stata programmata una settimana di appuntamenti che si è aperta con un incontro svoltosi mercoledì 24 gennaio organizzato in collaborazione con l’Azione cattolica. Ospite della serata Chiara Saraceno, sociologa di fama europea. La festa di Don Bosco prosegue giovedì 25 quando in oratorio sono invitati tutti i volontari ed i vari collaboratori
per una cena in famiglia con inizio alle 20. Venerdì 26 gennaio, alle 20,45, incontro dei gruppi giovani guidati da alcuni sacerdoti e educatori di fuori che sono stati invitati per questo incontro speciale, mentre sabato 27, dalle 15 alle 17,30, si svolgerà un’edizione speciale del “Sabatorio” per elementari e medie con giochi invernali. Domenica 28 gennaio si vivrà il clou della festa di San Giovanni Bosco con la messa alle 11 nella chiesa dell’oratorio che verrà celebrata da mons. Cristiano Bodo, vescovo di Saluzzo. Sarà l’occasione per posizionare in una apposita nicchia ricavata nel muro della cappella il mattone autentico della casetta di don Bosco in frazione dei Becchi di Castelnuovo, omaggiato proprio da mons. Bodo all’oratorio in occasione della celebrazione dello scorso dicembre per gli ottant’anni della struttura. «Per noi exallievi e per tutti gli amici dell’oratorio – dice Mike Bianco – è stato un regalo immenso e ci siamo subito adoperati per poterlo mettere in bella mostra nella cappella. Un piccolo grande segno che ci unisce al nostro Santo». Terminata la messa, i partecipanti sono invitati al pranzo in bocciofila, con prenotazioni aperte fino a venerdì 26 sia al bar della bocciofila sia in oratorio; costo 8 euro che dà diritto anche a partecipare all’estrazione dei premi, tra questi sono già stati offerti un tablet, una televisione, una bicicletta
e altro ancora. Mercoledì 31 gennaio, giorno della festa liturgica, gli Exallievi saluzzesi propongono alle 21 la partecipazione alla messa in onore di don Bosco sempre nella cappella dell’oratorio. In mattinata, mercoledì 31, saranno gli studenti del Cnos, la scuola professionale salesiana, a partecipare ad una messa presso la chiesa di Maria Ausiliatrice con inizio alle 9,15.

Al via la filiera Lattiero-Casearia del Centro di Savigliano

Si segnala una nuova conquista per l’evoluzione della valorizzazione delle Filiere Locali con l’avvio del nuovo modulo lattiero-caseario del percorso di Qualifica e di Diploma Tecnico professionale del Centro di Formazione Professionale salesiano di Savigliano, qui di seguito l’articolo del Cnos-Fap:


La lavorazione del formaggio è approdata al Centro di Formazione Professionale salesiano di Savigliano: ha infatti preso avvio in questi giorni il modulo lattiero-caseario del percorso di Qualifica e di Diploma Tecnico professionale di “Valorizzazione delle Filiere Agroalimentari locali”. Il Centro CNOS-FAP ha maturato in questi ormai vent’anni di presenza nella città di Savigliano la sua vocazione nella Ristorazione e nella Trasformazione Agroalimentare, con gli affermati percorsi di Sala e Bar (che si arricchirà il prossimo anno del Diploma Tecnico, di livello superiore alla semplice Qualifica) e di Panetteria, Pasticceria e Pizzeria, che nell’attenzione allo sviluppo del Territorio si sta evolvendo proprio nella valorizzazione delle Filiere Locali. Cinque quindi i moduli di Laboratorio e di Formazione Tecnica: innanzitutto, in continuità con l’affermata tradizione del Centro, il modulo di “Arte Bianca”: il Dolciario è infatti una vocazione di punta del nostro territorio, cui si coniuga anche quello della “Lavorazioni del Cioccolato”; poi il modulo di “Ortofrutta”: composte, conserve, marmellate, essiccati e quant’altro risponde alla imponente produzione agricola che circonda la nostra città. E ancora, sotto la guida della ditta Valcarni di Marene, il modulo della “Lavorazione Carni”. Ora è il momento del modulo “Lattiero – Caseario”: la lavorazione del formaggio. A queste filiere che significativamente rappresentano il nostro territorio geografico, esclusivamente per i ragazzi e ragazze del Diploma Tecnico (ormai maggiorenni) si aggiunge una sesta filiera … quella “Brassicola”: la produzione della Birra! A guidare i ragazzi nella scoperta del mondo dei prodotti derivati dal Latte, il sig. Fabrizio Oggero, del Caseificio “FaMù”: e già si vedono fiorire nuovi prodotti dai nostri laboratori: le prime quattro forme di “primosale” sono state un successo … subito sperimentate come ingrediente nelle pizze, letteralmente andate a ruba. Con il tempo, nelle diverse annualità del percorso di Qualifica e di Diploma Agroalimentare, l’obiettivo è arrivare a studiare la produzione e la realizzazione di formaggi sempre più impegnativi, curandone anche la maturazione e stagionatura.

CNOS-FAP: un corso triennale di riparazione macchine agricole unico in Piemonte

Nel prossimo anno scolastico il CNOS-FAP ospiterà un nuovo corso triennale, unico in Piemonte, nato dall’esigenza del territorio: un corso per “Operatore alla riparazione dei veicoli con particolare riguardo alla meccanizzazione agricola e movimento terra”. Sostanzialmente un corso per riparare le macchine agricole.

Oggi il percorso è diverso: la formazione è imprescindibile. Ma anche all’interno di questo percorso il ragazzo che ha talento, appassionato alla meccanica, alle riparazioni, trova pane per i suoi denti. Al CNOS-FAP tutto è predisposto per stimolare e valorizzare il talento, la passione dei ragazzi: lezioni teoriche e ore di laboratorio si integrano con periodi di stage in aziende del settore.

“Per noi l’alternanza scuola – lavoro non è una novità – dice il direttore provinciale CNOS-FAP Maurizio Giraudo – la pratichiamo da anni. I nostri corsi sono organizzati in collaborazione con le aziende del settore che sono pertanto ben disposte ad accogliere i nostri ragazzi”.

Ma com’è nata l’idea di un corso per riparatori di macchine agricole?

Per ora si tratta di una “derivazione” del corso per riparatori dei veicoli a motori che il CNOS-FAP offre da anni. L’obiettivo è di ottenere al più presto un indirizzo vero e proprio, perché il settore della meccanizzazione agricola necessita di una formazione specifica.

“La meccanica agricola richiede una formazione specifica” Luca Crosetto, presidente Confartigianato Cuneo e presidente Arproma (Associazione revisori produttori macchine agricole) è assolutamente d’accordo. Mentre partono le iscrizioni, il CNOS-FAP è impegnato ad allestire il corso, sia dal punto di vista strutturale (il laboratorio) che delle risorse umane: “Le aziende del settore ci hanno assicurato la loro consulenza per la formazione del nostro stesso personale docente – dice Giraudo -; questo è molto importante perché ci teniamo a trasmettere ai nostri ragazzi una formazione valida, spendibile sul mercato del lavoro”.

“Per noi questo è l’anno di partenza – conclude Giraudo – contiamo, nel corso di questo primo anno, di far comprendere alla Regione che la meccanizzazione agricola presenta peculiarità tali che vanno codificate”.

Bra: il CFP festeggia 10 di calendari

Venerdi 19 gennaio alle ore 21, presso l’Auditorium Arpino di Bra in largo della resistenza, il Centro di Formazione dei Salesiani festeggia i dieci anni dall’uscita del primo calendario.

“ Era il 2007 – commenta di Direttore del CFP Valter Manzone- quando  per promuovere la prima classe di acconciatori che giungeva da un percorso biennale in collaborazione con l’Isituto Guala ci venne l’idea di un calendario. Dodici le pose, immortalate da Tino Gerbaldo, che ritraevano i nostri allievi con il senatore Davico, l’assessore alla Formazione Professionale della provincia di Cuneo Viglione, il parroco don Gigi Coello, il tennista Andrey Golubev, il patron della Bra Servizi Piumatti, il Sindaco Scimone, l’Assessore Regionale Bruna Sibille, Franco Guida, la Presidente della Fondazione CRB Donatella Vigna, Mariateresa e Matteo Ascheri delle omonime cantine, ed il maestro di acconciatura e loro insegnante Tonino Spagnolo. Negli anni abbiamo poi sino al 2011 proposto questa simpatica iniziativa ripresa nel 2016 che ha portato oltre 200 personaggi ed amici del Salesiani per più di centro fotografie scattate da Tino Gerbaldo nei laboratori del nostro CFP.”

Alla serata, che verrà introdotta dal Direttore della Casa Salesiana don Vincenzo Trotta, sono stati invitati i tanti personaggi immortalati e verranno riproposte quelle fotografie che ripercorrono dieci anni di grandi cambiamenti per il CFP di Bra.

Per l’occasione parteciperà alla serata la Banda Musicale G.Verdi di Bra, tra i cui elementi figurano ex allievi dell’indimenticato Maestro salesiano Umberto Balzan. Questo momento di festa per il CFP vedrà il ricordo di don Aldo Bertrolino che ha insegnato all’ITI Salesiano ed è stato il primo direttore del Centro di Formazione Regionale dei Salesiani di Bra dopo il passaggio dall’Istituto Professionale San Domenico Savio alla formazione regionale nel 1978.

La serata è libera a tutti e all’ingresso verranno distribuiti i calendari del 2018 con le fotografie di Tino Gerbaldo e la presenza straordinaria nel calendario per tutti e dodici i mesi di don Enrico Stasi Ispettore dei Salesiani della Circoscrizione Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania.

Le nuove offerte formative del Cnos-Fap biellese

Si pubblica, qui di seguito, la notizia apparsa sul portale di informazione “Newsbiella.it” del 2 Gennaio 2018 in merito all’offerta formativa professionale salesiana nel biellese per il nuovo anno scolastico 2018/2019:

Cnos Fap dei Salesiani, ecco le offerte formative per l’anno scolastico 2018-2019

Anche per l’anno scolastico 2018-2019 il Centro di Formazione Professionale CNOS FAP dei Salesiani, nella sua sede di Vigliano Biellese, ha definito un’offerta per i ragazzi e le ragazze in uscita dalla scuola media finalizzata all’assolvimento dell’Obbligo di Istruzione e al conseguimento di una qualifica professionale attraverso percorsi di durata triennale.

Le qualifiche, rilasciate dalla Regione Piemonte, hanno validità su tutto il territorio nazionale.

Il Centro di Formazione è una realtà che opera da più di sessant’anni nel territorio biellese per il quale ha preparato professionisti di indiscusso valore che hanno contribuito a sostenere e a fare dell’industria biellese il modello che tutti abbiamo conosciuto offrendo utili strumenti nel superamento di una crisi che continua ad allarmare e a preoccupare.

Le attività del Centro di Formazione di Vigliano Biellese sono cambiate assieme al territorio. Le origini meccaniche non sono state dimenticate ma si sono arricchite, in accordo e su sollecitazione degli organismi produttivi, di nuovi settori e nuovi comparti capaci di offrire ai Biellesi, giovani o adulti, occupati o in cerca di occupazione, nuove occasioni di formazione e di aggiornamento professionale.

Per il prossimo anno l’offerta formativa per i giovani in obbligo di istruzione in uscita dalla terza media prevede quattro diversi percorsi: l’operatore meccanico con indirizzo costruzioni su macchine utensili a controllo numerico, l’operatore elettrico con indirizzo automazione industriale, l’operatore di impianti termoidraulici con indirizzo impianti energetici e l’operatore del benessere con indirizzo acconciatura.

Tutti i corsi prevedono, accanto alle competenze di base, un significativo approfondimento delle tecnologie informatiche in aule attrezzate ed aggiornate e un considerevole monte ore pratico nei laboratori allestiti presso le due sedi, che dispongono di un laboratorio meccanico per le lavorazioni al banco e alle macchine utensili, un laboratorio di saldocarpenteria, un laboratorio di meccanica d’auto, un’aula di automazione meccanica, un’aula per la programmazione di sistemi con PLC e un laboratorio termoidraulico. Tutti questi ambienti sono ovviamente allestiti nel rispetto delle norme sulla sicurezza e dotati di tutti gli strumenti necessari nei singoli ambiti.

L’esperienza pratica maturata in laboratorio è funzionale alla fase di stage presso le aziende che si sviluppa per 8 settimane al terzo anno.

I corsi prevedono un orario settimanale sviluppato su cinque giorni per 29 ore complessive: dalle 8.15 alle 12.15 e dalle 13.00 alle 16.00. La sede dei corsi è agevolmente raggiungibile con i mezzi pubblici.

Il Centro, per offrire un servizio più completo alle famiglie, rimane aperto dalle ore 7.30 alle ore 18.00 e, grazie alla collaborazione dell’Istituto Salesiano, dispone di un servizio mensa, di un servizio bar, di spazi ricreativi attrezzati all’aperto e al coperto, e di una sala audiovisivi multimediale.

I percorsi per giovani in obbligo formativo sono gratuiti e non prevedono oneri a carico delle famiglie. I servizi gestiti in collaborazione con l’Istituto Salesiano possono essere fruiti ad un prezzo da concordare con la direzione dell’Istituto.

Il Centro offre alle famiglie e ai ragazzi interessati la possibilità di visitare le strutture e i laboratori sabato 25 novembre e sabato 13 gennaio, dalle ore 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 18, o, in momenti diversi, previo appuntamento.

Per informazioni è possibile contattare la segreteria del Centro al n. 0158129207 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 10.30 e dalle ore 15.30 alle ore 19. È altresì possibile contattare il Centro inviando una mail all’indirizzo segreteria.vigliano@cnosfap.net o ottenere informazioni sui corsi all’indirizzo internet vigliano.cnosfap.net.

La Festa Natalizia del Cnosfap San Benigno

Giovedì 14 Dicembre il CNOSFAP San Benigno si è riunito, come da tradizione, per augurare alle famiglie e agli allievi un felice Natale. Per l’occasione, l’ente ha organizzato uno spettacolo musicale con buffet annesso. Nel cortile è stato allestito il classico mercatino natalizio, che ha vantato diversi stand gastronomici: polenta con straccetti di vitello, pasta e fagioli “come una volta”, arancini, cupcake, struffoli, mini panettoni artigianali, zabaione e tanto altro… la maggior parte delle pietanze è stata cucinata al momento, davanti agli invitati, proprio dai nostri allievi!
Quest’anno è stato organizzato il concorso dei “Capolavori di Natale”: ogni gruppo ha presentato un progetto a tema natalizio. Con più di cento voi, vincono l’edizione di quest’anno il gruppo composto da acconciatrici, che per l’occasione hanno esposto chiome pettinate ad alberi di Natale.
La celebrazione è terminata con un ulteriore spettacolo: il coro della scuola e una band di promettenti allievi si sono esibiti per dare gioia, scaldando i cuori dei presenti, con canti tipici della tradizione.
La giornata di festa si è conclusa con le tanto attese borse di studio: cinque sono stati i ragazzi più meritevoli, mentre un altro dono è stato fatto ai due ragazzi che, quest’anno, hanno dato prova di vivere nel migliore dei modi lo spirito di Don Bosco!
Una serata colorata e accogliente, per augurare e vivere la gioia nell’attesa di un Santo Natale!
Guarda la Gallery