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Strenna 2019 – La santità anche per te

Continuando la nostra tradizione centenaria, all’inizio di questo nuovo anno 2019 mi rivolgo a ciascuno di voi, in ogni parte di questo mondo salesiano che formiamo come Famiglia Salesiana in più di 140 paesi.

E con queste parole che inizia il commento e la presentazione del Retto Maggiore, Don Angel Fernandez, della strenna 2019 dal tema:

un tema a noi molto familiare, che già nel titolo riprende letteralmente l’Esortazione Apostolica di papa Francesco sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo: Gaudete et Exsultate.

Scegliendo questo tema e questo titolo, intendo tradurre nel nostro linguaggio e alla luce della nostra sensibilità carismatica, il forte appello alla santità che papa Francesco ha rivolto a tutta la Chiesa. Pertanto desidero fare quelle sottolineature che sono tipicamente “nostre” nel quadro della nostra spiritualità salesiana, quella condivisa da tutti i 31 gruppi della nostra Famiglia Salesiana come eredità carismatica ricevuta dallo Spirito Santo per mezzo del nostro amato Padre Don Bosco, il quale senza dubbio ci aiuterà a vivere con la stessa gioia profonda che ci viene dal Signore:

«Perché la mia gioia sia in voi» (Gv 15,11)

Ecco qui il commento del Retto Maggiore ed il video di presentazione della Strenna:

STRENNA IN ITALIANO 2019.

STRENNA IN ITALIANO 2019.Come tutti gli anni, si offre la Strenna come proposta di comunione e condivisione alla Famiglia Salesiana IN TUTTO IL MONDO.Questo anno il Video trata della SANTITÀ ANCHE PER TE.Vi invitiamo a vederlo. Crediamo che non vi deludirà…

Publiée par ANGEL Fernández-Rector MAYOR sur Jeudi 27 décembre 2018

Cambio di sede per la “Sede Centrale Salesiana”

Riportiamo la comunicazione ufficiale del Rettor maggiore dei Salesiani, don Angel Fernandez Artime, pubblicata in data 17 dicembre 2018 riguardo all’ufficiale cambio di sede per la Sede Centrale Salesiana:

Miei cari fratelli e sorelle,
vengo a voi, all’inizio della Novena del Santo Natale, per informarvi di un’importante decisione che ho preso assieme al Consiglio generale, riguardante la definitiva collocazione della “Sede Centrale Salesiana”.
Dopo aver deciso con il Consiglio generale che la Sede Centrale deve rimanere a Roma, vi comunico la decisione definitiva di collocarla presso l’Ospizio “Sacro Cuore” di via Marsala 42 in Roma.

Don Angel Fernandez

 

 

“Abbiamo bisogno dei giovani, pietre vive di una Chiesa dal volto giovane, ma senza trucco!”

Si riporta l’articolo pubblicato dalla Redazione di ANS in data 3 ottobre 2018 sull’inizio del Sinodo dei Vescovi 2018.

La speranza ci smuove… E ci chiede di alzarci per guardare direttamente il volto dei giovani”
Le parole con cui papa Francesco ha aperto il Sinodo. A seguire l’articolo.

(ANS – Città del Vaticano) – Non si può pensare alla Chiesa senza la presenza dei giovani. Lo ha spiegato e ripetuto il Santo Padre: “Abbiamo bisogno dei giovani, pietre vive di una Chiesa dal volto giovane, ma senza trucco, cioè non ringiovanito, ma rinnovato dall’interno”. Si apre oggi il tanto atteso Sinodo dei Vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” che si concluderà il 28 ottobre 2018. Nell’omelia della Messa celebrata in una Piazza San Pietro gremita di giovani e dei Padri Sinodali, Papa Francesco ha manifestato: “I giovani ci chiamano a prenderci cura di loro con impegno… Non lasciamoli soli”.

Nella sua omelia il Pontefice ha incoraggiato i Padri sinodali nei confronti dei lavori che iniziano questo pomeriggio, e ha assicurato loro che “la Chiesa vi guarda con fiducia e amore”. Ha anche parlato esplicitamente di due degli invitati, i vescovi della Cina mons. Giovanni Battista Yang Xiaoting, vescovo di Yan’an; e mons. Giuseppe Guo Jincai, vescovo di Chengde.

I due presuli, che testimoniano “la comunione dell’intero Episcopato con il Successore di Pietro”, come ha osservato il Papa, fanno parte dei 267 Padri Sinodali; al Sinodo partecipano anche 23 esperti e 49 uditori, inclusi tra questi anche 34 ragazzi e giovani tra i 18 e i 29 anni. Questi ultimi partecipano al Sinodo, ma non avranno il diritto di voto, riservato ai vescovi.

Il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, altri 15 Salesiani di Don Bosco e a due Figlie di Maria Ausiliatrice, costituiscono i rappresentanti della Famiglia Salesiana che partecipa a questo grande evento. Nei 26 giorni di durata del Sinodo si seguiranno tre obiettivi, come sottolineato dal Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, il card. Lorenzo Baldisseri. “Rendere consapevole tutta la Chiesa del suo impegno missionario di accompagnare tutti i giovani alla gioia dell’amore che Gesù Cristo offre a tutte le nuove generazioni”. Un secondo obiettivo è “prendere coscienza della chiamata universale del concetto di vocazione e, di conseguenza, del legame tra pastorale giovanile e pastorale vocazionale”. Il terzo obiettivo evidenziato dal cardinale è “il rinnovamento ecclesiale promosso da Papa Francesco”.

Durante l’omelia della Messa d’apertura del Sinodo, il Papa ha osservato: “La speranza ci smuove… E ci chiede di alzarci per guardare direttamente il volto dei giovani”. E rivolgendosi direttamente ai Padri Sinodali, li ha invitati a guardare al Concilio Vaticano II e al messaggio dei Padri Conciliari ai giovani di quel tempo. Ha ricordato le parole del poeta Friedrich Hölderlin – “L’uomo mantenga quello che da bambino ha promesso” – e ha invitato i Padri Sinodali ad ampliare i cuori per intendere l’appello dei propri fratelli e a mettere con ardore le proprie energie al servizio dei giovani.

149° Spedizione Missionaria Salesiana

Qui riportato l’articolo di Gian Francesco Romano, della redazione di Ans, sulla partenza della 149° Spedizione Missionaria Salesiana che si è svolta domenica 30 settembre presso la Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino con al celebrazione di Don Ángel Fernández Artime.

(ANS – Torino) – “A nome di Don Bosco e nella memoria della prima spedizione missionaria, andate e annunciate ai giovani e ai poveri del mondo la gioia di Cristo risorto!”. Con queste parole e con le braccia stese per effondere la benedizione di Dio su di loro, Don Ángel Fernández Artime, X Successore di Don Bosco, ha inviato in tutto il mondo i 25 Salesiani e le 11 Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) della 149a Spedizione Missionaria Salesiana.

La celebrazione, realizzata ieri, domenica 30 settembre, nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, ha visto la partecipazione anche di Madre Yvonne Reungoat, Superiora Generale delle FMA, e di numerosi concelebranti: il Vicario del Rettor Maggiore, don Francesco Cereda; don Guillermo Basañes, Consigliere Generale per le Missioni; i Superiori partecipanti al Corso per Ispettori salesiani a metà mandato, insieme al Superiore della Circoscrizione Piemonte-Valle d’Aosta, don Enrico Stasi, e gli Ispettori di diverse circoscrizioni d’Europa che accoglieranno alcuni dei missionari.

149° Spedizione Missionaria – ITA

149° Spedizione Missionaria – ITA

Publiée par Agenzia Info Salesiana – Ans sur Dimanche 30 septembre 2018

Fantasia, creatività, coraggio apostolico, pazienza nell’attesa, entusiasmo nell’amore… Saranno questi alcuni dei tratti necessari ai missionari per essere tra i giovani, specialmente quelli più poveri, “segni e portatori di salvezza” – come è stato ben ricordato nella cerimonia di consegna del mandato missionario.

In precedenza, nell’omelia della solenne Eucaristia, Don Á.F. Artime si era costantemente richiamato alle lettura del giorno per indicare ai partenti la natura della loro missione. Dapprima ha ricordato loro di aver ricevuto “una parte” dello stesso spirito che fu di Don Bosco e di Madre Mazzarello. È proprio quello spirito, ha affermato, che li porterà non tanto a “fare, fare, fare…”, ma ad allargare ai giovani poveri di oggi l’abbraccio e la tenera umanità dei primi Salesiani e delle prime FMA.

Poi li ha anche esortati a non sentirsi “padroni” delle missioni, ma a servire, consapevoli di essere “il vertice di una piramide capovolta”. Fondamentale, in tal senso, sarà dunque l’ascolto, “per sentire Dio e il grido del suo popolo”.

Infine, sottolineando quanto sia significativa per il mondo la testimonianza di 149 spedizioni in 143 anni, Don Á.F. Artime, ha citato alcune massime di Don Bosco per rinnovare l’invito a dedicarsi in primo luogo ai più bisognosi: “siate missionari tenaci e coraggiosi dai piccoli e degli ultimi”, ha concluso.

Dei 25 salesiani missionari che hanno ricevuto il mandato ieri, cinque proseguiranno ora la loro formazione missionaria attraverso un corso offerto dall’Università Pontificia Salesiana, mentre gli altri, una volta espletate le formalità burocratiche, raggiungeranno subito le rispettive destinazioni.

Da parte loro le 11 FMA che hanno accolto il crocifisso missionario dalle mani di Madre Reungoat frequenteranno tutte assieme un programma di formazione missionaria che terminerà nel prossimo mese di giugno.

Chi prima, chi dopo, alla fine partiranno tutti e tutte ad “annunziare ai popoli il Vangelo della vita” per essere “per i giovani presenza paterna e materna di Gesù, che vuole per tutti vita abbondante”.

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Incontro di verifica – Il Rettor Maggiore, con gli Ispettori, sui Luoghi Salesiani

La Redazione di ANS (Agenzia iNfo Salesiana) ha raccontato la giornata trascorsa dal Rettor Maggiore al Colle don Bosco con li Ispettori salesiani.
Si riporta l’articolo.

 

(ANS – Torino) – È in corso di svolgimento in questi giorni a Torino l’incontro di verifica del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, con gli Ispettori salesiani giunti a metà del loro sessennio di animazione e governo. Il raduno, che ha avuto inizio domenica scorsa, 23 settembre, e si prolungherà fino al prossimo lunedì, 1° ottobre, vede la partecipazione, oltre del Rettor Maggiore, anche del suo Vicario, don Francesco Cereda, e di 8 Superiori giunti a metà mandato:

  • Don Joseph Alemida, Superiore della Visitatoria dello Sri Lanka (LKC);
  • Don Godofredo Atienza, Ispettore delle Filippine Sud (FIS);
  • Don Francisco Batista, Ispettore delle Antille (ANT);
  • Don Marcos Biaggi, Superiore della Visitatoria del Mozambico (MOZ);
  • Don Orestes Fistarol, Ispettore di Brasile-Belo Horizonte (BBH);
  • Don Jose Mathew Koorappallil, Ispettore di India-Nuova Delhi (INN);
  • Don Joseph Nguyen Van Quang, Ispettore del Vietnam (VIE);
  • E don Charles Saw, Ispettore del Myanmar (MYM).

Ad essi si aggiunge anche don Andrew Wong, che invece ha appena iniziato, nello scorso agosto, l’incarico di Superiore della nuova Visitatoria dell’Indonesia (INA).

L’appuntamento, che prevedrà numerose tappe di “ricarica” carismatica presso i più importanti Luoghi Salesiani, servirà a mettere a tema diversi aspetti importanti del servizio dell’Ispettore ai suoi confratelli: lo sguardo dell’Ispettore sul suo Consiglio, il parere dei Confratelli sull’animazione e il governo della Ispettoria, i passi in avanti compiuti dall’Ispettoria a partire dall’ultimo Capitolo Generale e in rapporto alle conclusioni dell’ultima Visita Straordinaria, l’individuazione delle sfide più importanti per l’Ispettoria: forze e speranze; difficoltà e problemi…

Tra le attività che vedranno coinvolti i Superiori, oltre alle sessioni di dialogo individuale con Don Á.F. Artime e con don Cereda, ci saranno anche importanti momenti di spiritualità salesiana condivisa, primo fra tutti, la partecipazione all’Eucaristia della 149a Spedizione Missionaria Salesiana.

203° compleanno di Don Bosco: il Rettor Maggiore festeggia al Colle

Sulle dolci colline astigiane i giorni di metà agosto non sono solo un tempo di riposo, ma anche un’occasione di commemorazione e gratitudine. Perché il 16 agosto 1815, nella frazione “Becchi” di Castelnuovo d’Asti, oggi Castelnuovo Don Bosco, da una famiglia di contadini, nasceva il piccolo Giovanni Bosco, che all’età di nove anni fece quel sogno che segnò l’intero corso della sua vita e delle sue opere. Alla ricorrenza del compleanno di Don Bosco quest’anno si è aggiunta la celebrazione del 100° anniversario del “santuarietto di Maria Ausiliatrice” e dell’insediamento della prima comunità salesiana al Colle Don Bosco.

Per l’occasione la comunità di Colle Don Bosco ha preparato una festa speciale, impreziosita dalla presenza del X Successore di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, appena rientrato dalla sua visita di animazione alle Ispettorie brasiliane di Porto Alegre e Belo Horizonte.

Le attività celebrative hanno avuto inizio già il 15 di agosto, solennità dell’Assunzione di Maria, con un Messa presieduta dallo stesso Rettor Maggiore presso la chiesa della Madonna del Castello, nel cuore del borgo antico di Castelnuovo Don Bosco. Durante la celebrazione diversi giovani hanno anche pronunciato una preghiera di affidamento alla Beata Vergine e a Don Bosco.

Nella mattinata del 16 le attività si sono aperte con un incontro presso il Colle, sul tema “Tre luci sui primi 100 anni del santuarietto”. Il sindaco di Castelnuovo Don Bosco, dott. Giorgio Musso, ha fatto rivivere la storia dell’epoca in cui il santuario vedeva la sua costruzione, mentre l’architetto Carlo Faccio ha illustrato i principali aspetti architettonici, facendo risaltare le caratteristiche estetiche che introducono ed invitano alla fede. A conclusione don Ezio Orsini, Rettore del santuario del Colle Don Bosco, ha descritto i tratti della spiritualità salesiana propri di quel luogo.

A seguire Don Á.F. Artime ha presieduto la solenne concelebrazione nella basilica del Colle. Nel corso dell’omelia ha invitato i fedeli a vivere l’anniversario e la devozione verso Don Bosco con quel profondo senso di gratitudine che nasce dal riconoscimento della Grazia ricevuta attraverso il Santo dei Giovani.

“I ragazzi anche oggi hanno bisogno dei Salesiani. Hanno bisogno di trovarci in mezzo a loro. Don Bosco va vissuto nei secoli. Dal sentimento di gratitudine occorre passare all’essere noi Don Bosco oggi” ha affermato.

Per ricordare

Il santuarietto venne inaugurato con una grandissima festa l’8 agosto del 1918. La sua costruzione era stata decisa tre anni prima come opera devozionale per ricordare il primo centenario dell’istituzione, da parte di Papa Pio VIII, della festa liturgica di Maria Ausiliatrice e per commemorare il primo centenario della nascita di Don Bosco.

L’opera fu finanziata dalla diocesi di Torino, dal Consiglio Superiore dei Salesiani, da quello delle Figlie di Maria Ausiliatrice, da Salesiani Cooperatori ed Exallievi.

Per costruirlo venne sacrificata la casa di Antonio, fratellastro di Don Bosco, e la prima pietra venne posta proprio nel giorno del primo centenario della nascita di Don Bosco, il 16 agosto 1915. “In quel giorno – scrive Elio Zemini in una ricostruzione delle cronache salesiane – don Albera (allora Rettor Maggiore) aveva aggiunto l’intenzione di ottenere, per intercessione di Maria Ausiliatrice, la cessazione del conflitto armato che causò tante morti e distruzioni in moltissime nazioni”.

 

“Figli di un grande sognatore”: il saluto del Rettor Maggiore in preparazione del CG28

Dal 1° al 7 luglio 2018, presso la Casa di preghiera “San Luca” delle Figlie della Madonna del Divino Amore a Guarcino, si sono svolti gli esercizi spirituali del Consiglio Generale dei Salesiani, guidati da padre Fabio Manzi sul tema “Santificali, Padre, nella Verità. Stile di Santità nel Vangelo secondo Giovanni”.

Reduce da questo momento di introspezione, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha registrato un saluto per tutti i confratelli della Congregazione Salesiana in vista del 28º Capitolo Generale – CG28: un’autentica opportunità di crescita che conferma la scelta salesiana prioritaria per i giovani, soprattutto per i più bisognosi, affinchè essi possano trovare in ciascuno dei confratelli un aiuto concreto per il proprio futuro universitario, professionale e per la vita. La sfida di questo CG28 è rivolta dunque ai “figli di un grande sognatore” – come dice Don Ángel nel corso del video – con l’auspicio che siano “più fedeli allo Spirito, più fedeli al sogno di don Bosco e più fedeli a quei giovani che ci aspettano“. Ecco il video:

 

Il Venerabile Augusto Hlond: vera guida e pastore del suo popolo

Il 19 maggio 2018, il Santo Padre Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio Augusto Giuseppe Hlond, della Società Salesiana di San Giovanni Bosco, arcivescovo di Gniezno e Varsavia, primate di Polonia, cardinale di Santa Romana Chiesa, fondatore della Società di Cristo per gli Emigranti; nato il 5 luglio 1881 a Brzęczkowice (Polonia) e morto a Varsavia (Polonia) il 22 ottobre 1948.

Per l’occasione il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha inviato una lettera ai Salesiani e ai membri della Famiglia Salesiana nella quale, dopo aver ripercorso le tappe della vita del venerabile, sia come Salesiano, che come arcivescovo e primate della Chiesa polacca, ne evidenzia alcuni tratti, sia sotto il profilo virtuoso, che come persona chiamata ad assumere grandi e gravi responsabilità, in uno dei periodi più drammatici della storia del ‘900.

Il cardinale Hlond fu un uomo virtuoso, un luminoso esempio di religioso salesiano e un pastore generoso, austero, capace di visioni profetiche. Obbediente alla Chiesa e fermo nell’esercizio dell’autorità, dimostrò umiltà eroica e inequivocabile costanza nei momenti di maggiore prova. Coltivò la povertà e praticò la giustizia verso i poveri e i bisognosi. Le due colonne della sua vita spirituale, alla scuola di San Giovanni Bosco, furono l’Eucaristia e Maria Ausiliatrice. Nella storia della Chiesa di Polonia, il cardinale Augusto Hlond è stato una delle figure più eminenti per la testimonianza religiosa della sua vita, per la grandezza, la varietà e l’originalità del suo ministero pastorale, per le sofferenze che affrontò con intrepido animo cristiano per il Regno di Dio. L’ardore apostolico distinse l’opera pastorale e la fisionomia spirituale del Venerabile Augusto Hlond, che assumendo come motto episcopale Da mihi animas coetera tolle, da vero figlio di san Giovanni Bosco lo confermò con la sua vita di consacrato e di vescovo, dando testimonianza di instancabile carità pastorale”.

In quest’anno in cui la Strenna invita a coltivare l’arte di ascoltare e accompagnare, la testimonianza del venerabile Augusto Hlond rifulge come vera guida e pastore del suo popolo, impegnato a difendere la libertà della Chiesa e la dignità dell’uomo, in un’epoca segnato da grandi prove e persecuzioni, come quella vissuta dalla Polonia sotto l’occupazione nazista prima e il regime comunista poi.

 

 

(Articolo tratto da ANS – Agenzia Info Salesiana)

Don Ángel presenta La città di Don Bosco

Mercoledì 23 maggio si è tenuta a Valdocco la presentazione del libro “La città di don Bosco, curato da Don Bruno Ferrero. Sono intervenuti numerosi ospiti ed autorità civili e religiose, tra i quali il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, l’Arcivescovo di Torino, S.E. R. Mons. Cesare Nosiglia, l’Ispettore dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta, Don Enrico Stasi, l’Assessore al Bilancio del Comune di Torino, Sergio Rolando, il Segretario Generale della Camera di Commercio di Torino, Guido Bolatto, ed il magistrato Giancarlo Caselli.

L’autrice e attrice torinese Laura Curino ha introdotto l’evento con un monologo dedicato alla città; si sono poi susseguiti gli interventi del curatore del libro, Don Bruno Ferrero e del Rettor Maggiore, che ha desiderato realizzare la pubblicazione del volume in occasione della celebrazione del 150° anniversario della consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice, e in vista della XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Panama nel gennaio 2019.

Durante il suo intervento, il Rettore Maggiore ha affermato che “il libro è un omaggio a Torino, per offrire un ricordo di Don Bosco: è un cammino insieme a lui per le vie della città. Andando per il mondo, è tantissima la gente che ha sentito parlare di Torino e di Valdocco grazie a Don Bosco.” 

Il volume non commerciale sarà regalato ai giovani che dalle case salesiane di tutto il mondo parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù perchè la città, piena di vita e di sogni, dove vive Don Bosco oggi, è il cuore di ogni giovane.

 

Presentazione del Libro "La Città di Don Bosco"

Presentazione del Libro "La Città di Don Bosco"

Publiée par Agenzia Info Salesiana – Ans sur mercredi 23 mai 2018

 

Don Angel abbraccia i giovani del MGS

Un sabato speciale quello vissuto da don Angel il 19 maggio a Valdocco.

Nel pomeriggio l’appuntamento è stato quello dedicato all’incontro con i giovani del Movimento Giovanile Salesiano. Un momento che ha fatto vibrare i cuori dei più di 500 partecipanti. In quel clima di gioia ed allegria che contraddistingue lo stile educativo di don Bosco i giovani si sono stretti intorno al Rettor Maggiore per dimostrargli il loro affetto e la loro riconoscenza, per raccontargli le esperienze importanti del loro cammino e per confrontarsi sui temi che reputano più carichi di significato per la vita: l’annuncio missionario del Vangelo verso i più poveri, lo stile di animazione e di educazione ereditato dal Santo Fondatore, la vita di fede e le scelte “vocazionali” della propria vita.

Il Rettor Maggiore ha stimolato i giovani sui diversi temi invitandoli a sognare in grande:

Animazione Missionaria

“Il Papa ci invita costantemente a vivere una Chiesa in uscita. Le nostre case salesiane, i gruppi giovanili che frequentano i nostri ambienti, devono avere come prima condizione un impegno concreto ad essere aperti a tutti. Con una testa “aperta” ed un cuore “aperto”. La diversità è un dono e l’accoglienza è una parola cristiana. Avere la sensibilità di comprendere questo è già avere la predisposizione per una Chiesa in uscita. Non c’è bisogno di attraversare il mondo per vivere tutto questo. Un cuore aperto all’accoglienza è il dono che dobbiamo custodire e far crescere. Io credo di più nel vostro cuore cari giovani che nel cuore dei politici e delle persone importanti.”

“I Siria, ad Aleppo, ho trovato una città distrutta al 70%, ma al tempo stesso una comunità che non si è arresa alla morte, che mi ha testimoniato una fede che ha costantemente alimentato la speranza: un giorno quella città tornerà ad essere bella. La casa salesiana è stata la casa della accoglienza e delle porte aperte per tutti, la casa dove centinaia di giovani dormivano e trovavano rifugio. Questo è l’esempio da seguire.”

Animazione dei Giovani

“Quello che è prezioso ai miei occhi è ciò che rimane della esperienza dell’animazione: la mia vita è bella e lo è ancora di più se colgo fino in fondo l’opportunità di condividere, di donare il mio tempo e la mia persona. Continuate a farlo e a prepararvi per viverlo fino in fondo.”

Vocazione e fede

Trovo bellissimo vedere un gruppo così numeroso di giovani che non hanno paura di ascoltare questa parola: Vocazione. Lo vedrete nella vostra vita che non potete aspettare che le cose più importanti vi siano servite su un piatto d’argento così come ci propongono i mass media. Le cose importanti hanno una strada diversa. Non dipendono dalla fortuna. Nessuno verrà a regalarvi il posto della felicità. Questo è una conquista ed un cammino personale. Non dovete vivere senza avere un progetto di vita, un sogno da realizzare, un ideale. Cosa desidero fare della mia vita e cosa ha sognato Dio per me? Quando il sogno di Dio viene ad abitare nel mio allora è sicuro che la mia vita sarà piena. Non vi dico che sia facile. Non vi dico che sarà senza sacrificio. Ma vi dico che sarete felici.

Stefano Mondin Carmela Busia Enrico Stasi Agenzia Info Salesiana – Ans Paola Casalis MGS Day … hugging don Angel, hugging don Bosco …

Publiée par MGS Piemonte, Valle d'Aosta e Lituania sur samedi 19 mai 2018