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“Un caffè da sogno” a Valdocco

Una iniziativa originale, intesa a preparare il cuore alla festa di don Bosco del 31 gennaio, quella che si terrà presso il Bar della Basilica.

Alle ore 8:15 di mercoledì 17 e 24 gennaio, Don Bruno Ferrero, direttore del Bollettino Salesiano, intratterrà gli astanti che in quel momento stanno consumando la loro colazione o il loro caffè, con il racconto di uno dei sogni di Don Bosco.

Un modo diverso per iniziare la giornata.

Gennaio Salesiano 2018: Festa di Don Bosco

Dopo le festività natalizie, fervono i preparativi per accogliere un altro momento importante e speciale per tutta la famiglia salesiana: gennaio, il mese in cui si celebra Don Bosco.

Si pubblicano i calendari delle principali manifestazioni ed eventi che si terranno nel corso di Gennaio 2018 presso Colle don Bosco, la casa che diede i natali al santo dei Giovani, e presso Valdocco, la casa dalla quale ebbe inizio il lungimirante progetto di Don Bosco.


Sabato 27 Gennaio

ore 17.00 S. MESSA – Rinnovo Promessa Sal. Cooperatori


Domenica 28 Gennaio
Basilica di S. Giovanni BOSCO

ore 8.00 S. MESSA con Don Asti

ore 9.30 S. MESSA con Don Camussi

ore 11.00 S. MESSA con Don Stefano Mondin -Delegato PG Piem.V.d.A.

ore 17.00 S. MESSA con Don Francesco CEREDA – Vicario del Rettor Maggiore

ore 18.15 S. MESSA con Don Luca Barone – Direttore Colle don Bosco


Martedì 30 gennaio
– Basilica di S. Giovanni BOSCO

ore 21,00 – 22,00 Adorazione Eucaristica con e per i giovani

Mercoledì 31 gennaio – FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO
Basilica di S. Giovanni BOSCO

ore 8.00 S. MESSA con Don Riccardo Grassi – Parroco

ore 9.30 S. MESSA con Don Claudio Baima Rughet – Vicario Episcopale Terr.

ore 11.00 S. MESSA Solenne con Mons.Marco Arnolfo – Arcivescovo di Vercelli

ore 17.00 S. MESSA con Don Maurizio De Angeli Vicario Episcopale Amm.

ore 18.15 S. MESSA con Don Ezio Orsini Rettore
—————————
Chiesa dei Santi Castelnovesi

ore 21,00 S. MESSA

Domenica 4 Febbraio – Chiesa dei Santi Castelnovesi

ore 11.00 S. MESSA SOLENNE con Don Enrico STASI – Ispettore Salesiani ICP

Lunedì 15 Gennaio (Memoria del Beato Luigi Variara. Fondatore della Congregazione delle Figlie dei Sacri cuori)
Lunedì 22 gennaio (Memoria della Beata Laura Vicuña)
* Inizio della Novena in preparazione alla Festa di Don Bosco: : h. 16.25 Lettura spirituale e Rosario (presso l’urna del santo),
Santa Messa con Predicazione e venerazione reliquie
Mercoledì 24 gennaio. Festa di san Francesco di Sales. Patrono della Congregazione salesiana. Concelebrazione
festiva h. 18.30

Martedì 30 gennaio. Ore 17.30 Presentazione della ‘Strenna del Rettor Maggiore’ alla famiglia Salesiana
(don F. Cereda). Ore 18.50 Primi Vespri Festa di San Giovanni Bosco. Presiede don Francesco Cereda, sdb
(Vicario del Rettor maggiore dei Salesiani)
Mercoledì 31 gennaio – FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO
> ore 7.00 S. Messa. Presiede don Guido Errico, sdb (Direttore Comunità Maria Ausliatrice)
> ore 8.30 S. Messa. Presiede don Enrico Stasi, sdb (Ispettore Salesiani Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania). Celebrazione per le scuole di Valdocco.
> ore 10.00 S. Messa. Presiede don Sabino Frigato, sdb (Vicario episcopale per la Vita Consacarata)
> ore 11.00 SOLENNE CONCELEBRAZIONE. Presiede S.E. Mons. Cesare Nosiglia (Arcivescovo di Torino)
Diretta televisiva su TELELPACE + SKY HD canale 515
> ore 15.00 Benedizione dei Bambini e dei Ragazzi. Presiede don Claudio Durando, sdb (Parroco di Maria
Ausliatrice)
> ore 16.00 Vespri Solenni. Presiede don Luca Ramello (Delegato diocesano di Pastorale Giovanile)
> ore 17.00 S. Messa. Presiede S.E. Mons. Lovignana (Vescovo di Aosta)
> ore 18.30 SOLENNE CONCELEBRAZIONE per i giovani MGS (Movimento Giovanile Salesiano), Presiede don
Francesco Cereda, sdb (Vicario del Rettor maggiore dei Salesiani). Anima il coro dell’Oratorio di Casale
Monferrato
Diretta televisiva su TELELPACE + SKY HD canale 515
> ore 21.00 S. Messa Presiede don Cristian Besso, sdb (Rettore Basilica di Maria Ausiliatrice)

 

 

Gennaio con Don Bosco: dal “vivacchiare” ad una vita buona, bella e sensata

In vista della preparazione al 31 gennaio, la Festa di Don Bosco, che animerà tutte le opere salesiane non solo del Piemonte ma di tutto il mondo, la Pastorale Giovanile dell’Ispettoria ha pensato di collezionare un ventaglio di proposte e attività ad hoc da spendere proprio in questo gennaio salesiano insieme ai ragazzi.

Una prima parte, deriva dai sussidi nazionali di animazione MGS 2017 – 2018; la seconda parte, realizzata dai giovani confratelli dell’Ispettoria, vuole offrire materiale utile per le molteplici attività dell’Animazione Vocazionale nel mese di gennaio.

Il tema generale comune ad entrambe le parti è “Dal vivacchiare ad una vita buona, bella e sensata“. Tutti i materiali sono pensati per fascia d’età dei ragazzi, dalle medie in poi, e perseguono la finalità di coltivare in loro una attitudine alla vita tesa a “non accontentarsi di “non fare male”, ma scegliere attivamente di fare il bene”.

– PRIMA PARTE –

MGS Italia

Testi di riferimento

Due testi fondamentali dai quali trarre ispirazione:

 

Video

Una selezione di video particolarmente significativi per l’innesco di un’attività, discussione e riflessione.

Dal mondo del piccolo e grande schermo

LA SOCIETA’ DELL’ALLEGRIA
“Vietato essere tristi!”

CAMMINARE A TESTA ALTA
“L’allegria è un tuffo nella primavera dell’anima”.

ALLA RICERCA DELLA FELICITA’
“Non permettere a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa”.

DONARSI AGLI ALTRI
Non lasciarsi influenzare dai desideri indotti dalla vita quotidiana consumista.

Dal mondo dello sport

La testimonianza di
ALAN RUSCHEL

Sopravvissuto alla tragedia aerea di Chapecoense, il calciatore ha detto: “Dio mi ha preso in braccio dicendomi che ho una missione sulla Terra”.

La testimonianza di
JAVIER ZANETTI

Il capitano dell’Inter si racconta, insieme a tutta la sua famiglia, così: «La fede per me è molto importante in tutto quello che faccio.»

La testimonianza di
DEREK REDMOND

Olimpiadi Barcellona ’92, titolo dei 400 metri: poco dopo la partenza, Derek accusa un dolore lancinante, ma vuole continuare la sua “corsa della vita”.

 

Canzoni

Una selezione di canzoni particolarmente significative per la preghiera e la riflessione.

– SECONDA PARTE –

Per una settimana vocazionale con Don Bosco

Video

“ChiAMATI per Nome”

L’Animazione Vocazionale della Pastorale Giovanile ha realizzato una collezione di video vocazionali dal titolo “ChiAmati per Nome” con coloro che hanno scelto di percorrere la strada della vita con don Bosco. Buona visione!

 

PERCHE’ DON BOSCO?

Per tutti i Video Vocazionali, clicca qui

 

Materiali

Chiamata | Ascolto | Risposta | Guida | Missione
Materiali per MEDIE E BIENNIO

I giovani confratelli dell’Ispettoria hanno realizzato una serie di materiali utili al fine di trascorrere questa settimana salesiana con i giovani, formulando per loro delle proposte mirate. L’obiettivo è quello di presentare loro la VOCAZIONE NELLA CHIESA, e nello specifico, la vocazione alla VITA CONSACRATA SALESIANA.
Si propone un percorso settimanale, dunque, ridotto a cinque giorni (scolastici o di attività oratoriana), ciascuno dei quali viene guidato da una parole chiave. L’impianto è strutturato in modo da offrire la possibilità di scegliere, a seconda dell’età dei ragazzi, degli obiettivi e delle possibilità, uno o più materiali al giorno (canzone, ppt, video, lettura) legati alla parola chiave.

Appuntamenti Vocazionali

Una selezione di appuntamenti dell’Animazione Vocazionale di questo gennaio salesiano!

20 – 21 Gennaio 2018

GR Discernimento (dalla 5 superiore),
clicca qui per aggiungerlo al calendario

20 – 26 Gennaio 2018

GR Discernimento (dalla 5 superiore) – Settimana Comunitaria,
clicca qui per aggiungerlo al calendario

27 – 28 Gennaio 2018

GRado (1-2 superiore), clicca qui per aggiungerlo al calendario
GR GxG (3-4 superiore), clicca qui per aggiungerlo al calendario

MERCOLEDI’ 31 GENNAIO 2018 – Festa di Don Bosco
Solenne Concelebrazione Eucaristica per i giovani del MGS

 

La festa di Don Bosco celebrata nella casa di Châtillon

Nella casa salesiana di Châtillon, si è celebrata la festa del santo dei giovani, con gli allievi protagonisti di uno spettacolo che ha riproposto l’attualità delle “accademie” di don Bosco.

Riportiamo la PhotoGallery dell’appuntamento:

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Valdocco: Festa di Don Bosco – la Galleria fotografica

L’intensa giornata di festeggiamenti per san Giovanni Bosco, raccontata dalla raccolta fotografica dei diversi momenti.

Si ringrazia Andrea Cherchi per il generoso contributo.

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Siamo Famiglia – Commento di don Francesco Cereda

Nella serata del 30 Gennaio 2017, vigilia della Festa di San Giovanni Bosco, don Francesco Cereda, vicario del Rettor Maggiore, ha incontrato in sala Sangalli, a Valdocco, salesiani, figlie di Maria Ausiliatrice e numerosi altri appartenenti alla famiglia salesiana, per vedere e commentare la Strenna 2017 avente come tema “Siamo Famiglia”

Il video dell’intervento di Don Francesco Cereda

 

Festa di Don Bosco – Omelia di Mons. Cesare Nosiglia

OMELIA DELL’ARCIVESCOVO DI TORINO, MONS. CESARE NOSIGLIA,
ALLA S. MESSA NELLA FESTA DI DON BOSCO
(Torino, basilica di Maria Ausiliatrice, 31 gennaio 2017)

«TALITÀ – KUM»: TE LO DICO IO, ALZATI

«L’episodio del Vangelo che abbiamo ascoltato (cfr. Mc 5,21-43) ha come protagonista una famiglia che ha una ragazzina malata. Il padre si rivolge a Gesù per ottenere la guarigione. Tra i tanti insegnamenti che possiamo attingere da questo brano evangelico, c’è anche quello che riguarda il rapporto di ogni educatore verso i giovani e ragazzi, soprattutto quelli “difficili” – come vengono chiamati. Essi portano con sé carenze dovute anche a fattori psicologici o ambientali, più che fisiche, le quali creano a volte grosse difficoltà per i genitori, i docenti, i catechisti e gli educatori adulti in genere. Eppure, proprio a questi “ragazzacci” – come venivano chiamati al tempo di san Giovanni Bosco – egli ha riservato il suo tempo e il suo cuore, trovando risposte sorprendenti e positive.

Gesù, in questo episodio della figlia di Giairo, si avvicina alla ragazza, data per spacciata e irricuperabile, con atteggiamento di amico: la prende per mano, le dice di alzarsi e l’aiuta a sollevarsi; poi, dice ai genitori di darle da mangiare. Gesù non considera dunque questa giovane perduta per sempre, ma l’aiuta a ricominciare a vivere e a credere in se stessa. Nessun ragazzo e ragazza è dunque
considerato “morto” per sempre, da parte di Gesù. Nessuno è considerato così difficile da non tentare un ricupero, da non concedergli fiducia, da non dirgli con forza: “Alzati dalla tua situazione e prendi in mano la tua vita con gioia e coraggio!”.

È questo uno dei tratti più caratteristici dell’azione educativa di Don Bosco, che lo rende imitatore di Gesù e suo discepolo. Dal suo Maestro divino, egli impara a trattare con i ragazzi e giovani scapestrati e rifiutati, quelli meno considerati, scorgendo in essi un fondo di bontà e di forza capace di farli risorgere dalla loro situazione. Si tratta di “ragazzi difficili”, come vengono anche oggi chiamati, e di cui sentiamo sempre più parlare nei mass media, ma pur sempre ragazzi che attendono da noi segnali concreti di prossimità, di amore nella verità e di dialogo sincero e attento alle loro esigenze più profonde, che manifestano a volte anche con modi, linguaggi, scelte e comportamenti giudicati paradossali e trasgressivi da noi educatori.

Don Bosco ascolta questi ragazzi che parlano, anche quando sembrano assenti e indifferenti. Essi lo fanno con linguaggi inusuali, forse, ma molto chiari per chi sa interpretarli e se ne fa carico. Solo accogliendo ed intercettando questi linguaggi si può sperare di entrare nel loro mondo interiore e stabilire un contatto non solo esteriore, ma profondo ed amicale. Il problema è non lasciarsi fermare o scandalizzare dalle loro volute e cercate provocazioni verso il mondo degli adulti e da tutto ciò che contestano. Nel profondo restano ragazzi in ricerca del senso della vita, di affetti sinceri, di gioia e speranza per il futuro. Mettono alla prova i loro educatori, per vedere se dalle belle parole sanno passare ai fatti, se oltre a parlare di amore, di rispetto e di tolleranza, sanno per primi
esercitare queste virtù verso di loro, accettandone i comportamenti non come “difficili o da giudicare” secondo i nostri schemi adulti, ma da comprendere nelle loro cause più profonde e da gestire con serenità, pazienza e fiducia.

La conoscenza di chi sono i ragazzi e di come interpretare le loro ansie, problemi e situazioni di vita è importante, ma non è tutto. Occorre scendere poi nel concreto della proposta da fare. L’educatore deve rapportarsi con loro sapendo bene che cosa dire e come dirlo, perché passino contenuti ed esempi di vita.

È certamente importante, poi, fare esperienze con i ragazzi, ma anche saper riflettere con loro sulle esperienze fatte e cogliere in esse i valori positivi o critici. Ciò su cui siamo oggi più carenti, sono proprio le convinzioni ed i contenuti che dobbiamo comunicare ai ragazzi. Essi se ne accorgono subito, quando siamo incerti nella proposta e timidi nell’offerta di valori e messaggi convincenti, che incrocino le loro attese e speranze in una prospettiva anche del loro domani. Per questo non si possono dimenticare, entrando nel loro vissuto concreto, alcuni ambiti delicati e fondamentali per la loro crescita armonica, libera e responsabile.

Mi riferisco ai temi dell’affettività, con il massiccio bombardamento mediatico che veicola idee, pseudo-valori e immagini di ogni tipo, senza alcuna valenza etica e religiosa. Così come il tema delle devianze, di cui sono sempre più schiavi i ragazzi delle scuole medie e superiori. E, infine, il tema dell’utilizzo critico dei social network e della via digitale, che affascina e cattura la curiosità
delle nuove generazioni (e non solo, perché anche tanti adulti non danno esempio di farne a meno). Occorre, partendo dalla Parola di Dio o giungendo ad essa, porre in risalto non tanto e solo i pericoli, ma le possibilità che vengono offerte dal saper gestire bene questi ambiti di vita, illuminati dal Vangelo e con il dialogo e confronto costante con gli educatori.

Ma dobbiamo anche chiederci sinceramente: la nostra società ama i ragazzi e i giovani? A giudicare da quanto investe in risorse e concrete possibilità offerte loro sul piano educativo e lavorativo,
direi proprio di no. La sempre più scarsa considerazione sia sul piano economico, sia su quello del loro valore sociale, da parte anche delle istituzioni pubbliche, nei confronti delle scuole paritarie e degli oratori – due realtà su cui Don Bosco ha scommesso e che anche oggi rappresentano una frontiera avanzata di formazione e incontro del mondo dei ragazzi e giovani –, conduce inevitabilmente a una loro marginalità e insignificanza. La povertà crescente, poi, che attanaglia molti ragazzi e giovani, privati di una giusta autonomia per il loro presente e futuro, rappresenta un ulteriore segno del degrado sociale, che colpisce anche il nostro territorio.

Tali criticità sono collegate – e spesso anche conseguenti – a una situazione ancora più grave, che è la preclusione dei giovani dal mondo del lavoro, o il prevalere per essi di impieghi saltuari e
precari. Don Bosco ci insegna ad accompagnare ogni ragazzo e giovane nella sua crescita, formando quelle competenze necessarie a impostare bene il suo futuro, mediante uno sbocco professionale. Nell’Agorà del sociale, che abbiamo vissuto nel mese di novembre scorso, i giovani hanno chiesto a tutte le componenti della nostra società di essere accompagnati sia nella scelta degli studi da fare, sia nella successiva ricerca di un lavoro, oggi spesso assente o precario, che impedisce a tanti di avere un progetto di vita meno insicuro.

La voce di Don Bosco si è levata forte anche su questo piano e per questo egli si è preoccupato di dare vita a scuole professionali e a nuovi lavori, che permettessero ai giovani di formarsi e operare
attivamente nella società. Oggi, con tutti i mezzi e le risorse industriali e commerciali, agricole e del terzo settore che abbiamo a disposizione, ci stiamo perdendo in chiacchere nei confronti dei
giovani, senza affrontare seriamente questo tema del lavoro, lasciato alla mercé di un mercato selvaggio, che cerca solo i propri interessi economici e finanziari. Ci sarebbe bisogno di un moderno “Piano Marshall” nel nostro Paese, ma anche a livello di Comunità europea, per affrontare finalmente alla radici questo problema e trovare una soluzione adeguata alla gravità della situazione.

In conclusione, vorrei notare come al capezzale di tanti ragazzi e giovani si affollano esperti di ogni genere, che scrivono libri su libri e sentenziano in modo assoluto su questo o quel metodo per risuscitarli alla vita. Don Bosco sapeva bene – perché stava con loro ogni giorno – che la fonte prima del loro risveglio è in loro stessi. E per questo faceva leva sulle loro risorse interiori, per ridare la voglia di vivere, di amare, di gioire. Questo è il grande e attuale insegnamento del Santo dei giovani; questa deve essere anche la nostra convinzione profonda che ci anima: non ci sono solo ragazzi difficili; ci sono – e siamo noi – adulti difficili e complicati, incerti nella nostra testimonianza, indecisi e tiepidi nella fede e paternalistici nell’amore. Solo l’educatore che sa mettersi in crisi, a partire da se stesso, può trovare nell’umiltà la via che apre all’incontro con i ragazzi e i giovani e sa comunicare con il loro mondo interiore.

Mi auguro che la figura di Don Bosco e la sua testimonianza e insegnamento suscitino in tutti noi, sacerdoti, genitori ed educatori, l’umiltà di farci discepoli dell’unico maestro di vita che è Cristo. Discepoli insieme agli stessi ragazzi, per camminare con loro sulla via che conduce al Signore e trovare in Lui le risposte più vere ed attese dal cuore di ciascuno

+ Cesare Nosiglia
Arcivescovo di Torino».

Torino, 31 gennaio 2017

Messaggio del Rettor Maggiore ai giovani nella festa di Don Bosco (31 gennaio 2017).

Giunge per la Famiglia salesiana, per i giovani di tutto il mondo e per chi quotidianamente spende la propria vita per la missione educativa il messaggio Messaggio del Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, ai giovani nella festa di Don Bosco.

Miei cari giovani di tutto il mondo salesiano, care ragazze e cari ragazzi,
ricevete il mio saluto di amico, fratello e padre; ve lo rivolgo nel nome di Don Bosco, mentre vengo a voi “bussando alla porta della vostra vita” in occasione della festa del nostro Amato Padre.

Qualche giorno fa Papa Francesco ha scritto una lettera ai giovani in occasione della presentazione del documento, che servirà per preparare la XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si celebrerà nel mese di ottobre dell’anno 2018. All’inizio della lettera il Papa vi dice che “ha voluto che voi siate al centro della attenzione perchè vi porta nel cuore”. So bene, per esperienza personale, che cosa vuol dire portarvi nel cuore e augurarvi ogni bene, anche se in molti casi non abbiamo ancora avuto la possibilità di salutarci personalmente.

Posso farvi una confidenza? Spesso, quando mi incontro con voi giovani nelle diverse parti del mondo e devo rivolgervi la parola, penso che cosa vi direbbe Don Bosco nel nome di Gesù.

Sono consapevole della grande diversità che vi è tra di voi secondo le nazioni e i continenti nei quali vivete; diversità anche in base alle culture, diversità per il tipo di preparazione alla vita, chi con studi di formazione professionale o di qualificazione per il lavoro, chi mediante studi universitari. Mi rendo conto che è diversa la situazione di chi dispone di risorse umane ed economiche per sviluppare i propri talenti, dalla condizione di chi ha molte meno opportunità, ecc. Sono però convinto che i vostri cuori giovani hanno tanto in comune e che, nonostante le differenze, sono molto simili, e per questo motivo credo che posso rivolgervi un messaggio comune, che vi raggiunga là dove vi trovate.

Il messaggio che oggi vi invio è in piena sintonia con quello che in diverse occasioni vi ha chiesto Papa Francesco: “Cari giovani, ho piena fiducia in voi e per voi prego. Abbiate il coraggio di andare contro corrente”.

Sono molti gli adulti che hanno piena fiducia in voi. Io sono uno di loro, miei cari giovani, e vi invito ad essere coraggiosi nella vostra vita. Vi stimolo ad avere la forza di andare “controcorrente” quando risuona con insistenza nel profondo del vostro cuore la chiamata ad essere fedeli a voi stessi e a Gesù.

Oggi il mondo ha bisogno di voi. Ha bisogno dei grandi ideali che sono propri della vostra gioventù e dei vostri sogni giovanili. Il mondo ha, oggi più che mai, necessità di giovani pieni di speranza e di coraggio, che non abbiano paura di vivere, di sognare, di cercare quella felicità autentica e profonda mediante la quale Dio abita nel vostro cuore. Giovani che sentano la voglia di impegnarsi e che siano capaci di impegnarsi e di amare “fino a soffrire”, come ha detto Madre Teresa di Calcutta, oggi santa. Giovani che, mossi dal loro impegno siano capaci di donare il loro tempo e di donare anche se stessi.

Ci sono però anche molti giovani “stanchi, annoiati o delusi”, o giovani che non si sono mai entusiasmati per niente, giovani deboli e fragili. Questi giovani hanno bisogno di altri giovani, hanno bisogno di voi, che parlando dell’esperienza e con un linguaggio che viene dalla vita, facciano loro vedere che ci sono altre strade e altre possibilità. Giovani che li aiutino a comprendere realmente che fuggire dalle sfide della vita non è mai la soluzione; giovani che anche come veri discepoli-missionari, li aiutino a scoprire Gesù nella loro esistenza e a credere in Lui. Un Gesù che, naturalmente, “non ti vende illusioni”, ma che offre Vita, quella autentica, quella sua; offre Se stesso.
Penso miei cari giovani che in questo 31 gennaio del 2017 Don Bosco potrebbe dirvi qualcosa di così semplice, con le parole e il linguaggio di oggi, come ve lo ha detto il Papa nella sua lettera: “Non abbiate paura … Un mondo migliore si costruisce anche grazie a voi, alla vostra voglia di cambiamento e alla vostra generosità. Non abbiate paura di ascoltare lo Spirito che vi suggerisce scelte audaci, non indugiate quando la coscienza vi chiede di rischiare per seguire il Maestro.”
Desidero con tutto il cuore che sia così per voi: che siate capaci di rischiare quando si tratta di Gesù e di Dio Padre nella vostra vita. Non vi mancherà mai la sua Presenza mediante lo Spirito e sarà garanzia sicura per il vostro cammino umano di felicità.
Vi saluto con affetto sincero e vi auguro una felice festa di Don Bosco e la protezione sempre materna della nostra Madre Ausiliatrice.

Ángel Fernández Artime, sdb
Rettor Maggiore

Programma festa di don Bosco 2017

Appuntamenti per il “gennaio salesiano” e la festa di don Bosco nelle Basiliche dei luoghi storici.