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I ragazzi del CFP di Valdocco al SERMIG di Torino per dire sì alla PACE

Nelle scorse giornate, gli allievi e le allieve del Centro di Formazione Professionale di Valdocco, insieme ai loro formatori, hanno dato il proprio contributo in favore dell’Ucraina partecipando come volontari alla raccolta realizzata presso il SERMIG, l’Arsenale della Pace di Torino. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

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I ragazzi di Valdocco dicono “SI ALLA PACE”.

E lo fanno con ciò che la Formazione Professionale Salesiana da sempre trasmette come valore umano, sociale, spirituale: il lavoro. L’intelligenza nelle mani diventa – in questi giorni di grande sgomento e preoccupazione – “la pace nelle mani”. Quelle stesse mani, che quotidianamente animano i laboratori per costruire futuro e speranza professionale, sono in questi giorni impegnate per costruire un ponte umanitario di speranza per la popolazione Ucraina.
Ecco perché i ragazzi ed i loro formatori si sono dati appuntamento in un luogo altamente simbolico della nostra realtà territoriale: l’Arsenale della Pace di Torino. Fianco a fianco con adulti, volontari, operatori e consacrati. Uniti come in una grande famiglia, come Don Bosco ha nel tempo insegnato loro.

È bello, edificante e commovente vedere tanti ragazzi, spesso accusati di indifferenza ed alienazione sociale, rimboccarsi le maniche e mettere a disposizione ciò che di più prezioso hanno: il proprio tempo, le proprie emozioni e le proprie mani, per raccogliere, selezionare, stoccare, imballare ogni genere di prima necessità con la consapevolezza che “un piccolo gesto compiuto da un cuore giovane, ha un grande valore agli occhi di Dio”.
Abbiamo visto negli occhi di questi ragazzi impegnati una luce diversa, una consapevolezza nuova. Tra il sudore, qualche sorriso ed anche qualche lacrima, poche parole. Tanta voglia di fare e di lasciare l’impronta del proprio cuore su questi pacchi che, nonostante la distanza, ci uniscono insieme alla preghiera, ai nostri cari fratelli ucraini.

“Prof… oggi ho capito cosa significa far parte di un’unica grande famiglia”.

CFP Rebaudengo: un motore per la pace

I ragazzi di prima riparazioni carrozzeria e la seconda meccanici automotive del centro di formazione professionale Torino Rebaudengo, con l’aiuto dei formatori, hanno realizzato un motore colorato di azzurro e di giallo, il quale rappresenta la bandiera ucraina, e nominandolo motore della pace” in segno di solidarietà verso le vittime innocenti causate dalla guerra.

Di seguito l’articolo del CFP Rebaudengo.

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Quello che sta accadendo in questi giorni in Ucraina non può lasciarci indifferenti. Le scene che rimbalzano continuamente attraverso i media e che mostrano città distrutte, tanti sfollati e troppa sofferenza ci toccano nel profondo e ci portano a confrontarci con qualcosa che credevamo facesse parte solo di un tempo che non c’è più e che invece ci tocca vivere direttamente. La grande quantità di profughi che dall’Ucraina giunge nei paesi europei, alla ricerca di un luogo tranquillo in cui riprendere parzialmente la propria vita e fuggire dalle sofferenze, testimonia la forte necessità di mettere in piedi una macchina di solidarietà in grado di fornire a queste persone un’accoglienza calorosa e familiare.

Tutti gli ambienti pastorali della nostra casa del Rebaudengo sono attivi per diverse forme di concreta carità, informazione e disponibilità.

Anche i ragazzi del CFP non sono rimasti indifferenti a quanto sta succedendo. Con l’aiuto dei formatori due classi, la prima riparazioni di carrozzeria e la seconda meccanici automotive, hanno realizzato il “motore della pace”, un motore colorato di azzurro e di giallo, simbolo della bandiera ucraina, in segno di solidarietà con i civili ucraini, vittime innocenti di quanto sta accadendo.

Il motore della pace è stato presentato a tutti gli allievi nel corso del buongiorno del lunedì mattina, durante il quale il direttore dell’Opera Rebaudengo Don Luca Barone, ha spiegato ai ragazzi quanto sta accadendo in Ucraina, illustrando le sofferenze che quel popolo è costretto a subire. Don Luca ha inoltre invitato i ragazzi a pregare per la pace e, presentando il motore, ha affermato che

“il motore di ogni azione e di ogni scelta è il cuore, e aver assemblato un motore con i colori dell’Ucraina è il simbolo della nostra volontà di costruire e assemblare un cuore capace di scelte di pace e di solidarietà, perché nessun luogo è lontano”.

I temi della solidarietà e della coesione contro il male, emersi in modo forte in contrapposizione alla tragedia che stiamo vivendo, non sono argomenti nuovi per i ragazzi del Cfp. Esattamente un mese fa tutti i nostri allievi hanno preso parte a un’attività sul Giorno della Memoria, che aveva come scopo di sottolineare l’importanza del ricordo e della memoria stessa affinché quanto accaduto in passato non succeda nuovamente. Attraverso diverse attività guidate dai formatori, la visione di alcuni filmati inerenti al tema e la realizzazione di clip video contro le discriminazioni, i nostri ragazzi hanno potuto conoscere quanto accaduto in altri tempi a causa dell’odio e comprendere che lo spirito di solidarietà e la pace sono valori fondamentali che devono essere difesi in ogni caso.

Istituto Agnelli: i video vincitori della Festa della Matematica

In occasione della Festa della Matematica, organizzata dall’Associazione Subalpina Mathesis con il supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo, i ragazzi di seconda liceo scientifico dell’Istituto Agnelli di Torino hanno vinto il primo premio per il video realizzato durante lo stage. Di seguito la notizia con i video.
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Allievi e professori alle prese con la risoluzione degli avvincenti problemi proposti nelle gare della Festa della Matematica, organizzata dall’ Associazione Subalpina Mathesis con il supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo. Nella mattinata è avvenuta la premiazione dei video realizzati dai ragazzi di varie scuole durante lo stage che si è svolto in autunno. Le nostre seconde liceo si sono fatte valere: un gruppo ha vinto il primo premio, un altro ha ricevuto una menzione speciale! Al pomeriggio invece sono andate in scena la gara del pubblico e la gara ufficiale online tra le squadre degli istituti iscritti.
Video dei ragazzi che ha vinto il primo premio del percorso 1 dello stage:
Video dei ragazzi che ha vinto la menzione speciale:

CFP Day all’Agnelli – Area Metropolitana Torinese

Il 7 marzo 2022 si è svolto il “CFP Day” dell’Area metropolitana torinese all’istituto salesiano Agnelli di Torino.

L’evento ha coinvolto alcuni ragazzi scelti dai CFP Agnelli, Valdocco, Rebaudengo, San Benigno Canavese e Châtillon.

Il tema che ha guidato la giornata ha riguardato la realizzazione del proprio sogno, alla luce dei propri limiti, delle possibili guide sul proprio cammino, ai mezzi e ai modi necessari per realizzarlo.

Tra le immagini chiave della riflessione portata avanti durante l’incontro si trova quella del trampolino, ovvero come paragone del limite:

ci sono dei trampolini più alti e altri più bassi, ma si possono fare lo stesso dei bellissimi salti indipendentemente dall’altezza del trampolino, ovvero alcuni partono con più limiti, ma possono realizzare i propri sogni, se si impegnano con costanza e con l’aiuto di Dio che è Padre.

Valdocco: Erasmus+ ragazzi in stage a Marsiglia

Grazie al programma Erasmus+, domenica 27 febbraio, sono partiti 4 ragazzi del terzo anno del corso di ristorazione del CFP Valdocco  di Torino, per uno stage di un mese nei ristoranti stellati L’Épuisette e Une table au sud e negli Hotel Sofitel Marseille Vieux Port e l’Inter Continental Marseille – Hotel Dieu di Marsiglia.

Di seguito l’ articolo del CFP Valdocco. 

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Sono partiti domenica 27 febbraio e per tutto il mese di marzo quattro dei nostri ragazzi di ristorazione si cimenteranno in uno stage presso altrettanti ristoranti di Marsiglia. Un’occasione davvero unica nel loro percorso triennale di qualifica che si è potuta realizzare grazie al progetto europeo DB Wave -Q.I., attività nell’ambito del Programma Erasmus+.

Uno degli obiettivi del programma KA1 – Mobilità individuali ai fini dell’apprendimento Progetto: DBWAWE – Q.I., consiste nell’incrementare la qualità della Mobilità nell’ambito dell’istruzione e della formazione professionale (VET) e nel sostenere l’internazionalizzazione delle organizzazioni attive nel campo VET.

George, Jacopo, Kevin e Jin – questi i nomi dei ragazzi di Valdocco da destra a sinistra nella foto insieme al loro collega Riccardo di Savigliano – stanno frequentando il terzo anno del percorso di qualifica in “Operatore della ristorazione – Preparazione Pasti” e sono alla loro seconda esperienza di stage dopo quella che si è svolta tra novembre e dicembre 2021. Esperienze che si sono potute concretizzare nonostante l’emergenza causata dalla pandemia. Tra i ristoranti che si sono resi disponibili ad accogliere i nostri ragazzi gli stellati L’Épuisette e Une table au sud e splendide realtà come l’Hotel Sofitel Marseille Vieux Port e l’InterContinental Marseille – Hotel Dieu.

Auguriamo ai nostri ragazzi, che sono accompagnati dal collega Nicola Dell’Aquila, di apprendere quanto più possibile da questa opportunità e di far conoscere la professionalità e l’allegria dei ragazzi di Don Bosco.

Un sentito grazie alla collega Paola Schinelli della Sede Regionale Cnosfap per tutta la parte organizzativa.

CFP Fossano: droga e prevenzione, l’incontro con i Carabinieri

Nelle giornate scorse, gli allievi del Centro di Formazione di Fossano hanno avuto modo di vivere un incontro con il capitano Balsamo e il luogotenente Mela della Compagnia dei Carabinieri di Fossano per affrontare il tema delicato sull’uso di sostanze stupefacenti, andando a definire cos’è una sostanza stupefacente, gli effetti, le implicazioni legali (penali e amministrative), e quali sono i comportamenti a rischio che ne derivano. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

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Droga e prevenzione: incontro con i Carabinieri

L’uso di sostanze stupefacenti negli adolescenti è un fenomeno diffuso e pericoloso. È inutile nascondere che lo è anche in una realtà relativamente piccola, come Fossano. Si rende dunque necessario un lavoro di informazione, prevenzione di comportamenti a rischio e promozione di stili di vita e scelte consapevoli.

Per questo motivo, il nostro Centro di Formazione Professionale si è dato per il 2022 l’obiettivo di affrontare questo delicato tema, sensibilizzando allieve ed allievi attraverso una serie di iniziative che aiutino ad inquadrare l’argomento da più punti di vista per prenderne pienamente coscienza.

Il primo di questi appuntamenti è stato l’incontro con il capitano Balsamo e il luogotenente Mela, della Compagnia dei Carabinieri di Fossano. Insieme abbiamo provato a definire cos’è una sostanza stupefacente, quante e quali sono tali sostanze, quali sono gli effetti del loro utilizzo, come se ne diventa dipendenti e quanto è difficile tirarsene fuori. Si sono inoltre approfondite le implicazioni legali (penali e amministrative), quali sono i comportamenti a rischio che ne derivano e le conseguenze sociali di tali condotte. Il tutto condito dall’esperienza diretta e da racconti di “vita vera” dei due ufficiali presenti.

Le tante domande dei ragazzi e le pronte risposte dei nostri ospiti hanno aiutato a chiarire alcuni dubbi: perché l’alcol si può vendere e la marijuana no? Esistono droghe “leggere”? Se sono minorenne, incorro nelle stesse conseguenze di un maggiorenne? A Fossano quanto “giro” c’è?

Un sentito ringraziamento al capitano Balsamo e al luogotenente Mela per la disponibilità dimostrata e per la loro preziosa testimonianza, augurandoci che questa collaborazione possa continuare, per il bene delle generazioni future, in un rapporto di reciproca fiducia.

Al Cnos-Fap di Serravalle il “via” del corso di addetto alle vendite – novionline

Al Cnos-Fap di Serravalle si è conclusa la prima settimana del corso di ADDETTO ALLE VENDITE, corso gratuito per disoccupati finanziato dalla Regione Piemonte e che quest’ anno arriva alla sua quarta edizione. Di seguito la notizia pubblicata su novionline.

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Un corso importante per il CNOSFAP di Serravalle che dal 1999 prepara giovani e meno giovani nell’ambito dei servizi di vendita, supportato da tante aziende del territorio e da numerosi Store collocati nel Parco Commerciale di OUTLET e RETAIL di Serravalle Scrivia.

Il corso di ADDETTO ALLE VENDITE è un’opportunità per molti che vogliono approcciarsi al settore del servizio vendita, con il nostro programma, sempre in evoluzione e attento ai cambiamenti del mercato, offriamo, agli studenti la possibilità di arricchirsi di quella minima preparazione che può creare basi solide per intraprendere questa carriera lavorativa.

«Anche durante il momento di maggior crisi, siamo riusciti, con gli sforzi di tutti (noi formatori e aziende locali), a costruire progetti per i nostri studenti per permettere loro di avere un’occasione e aiutare il territorio ad evolversi», queste le parole di Valeria Teti, formatore CNOSFAP referente degli stage e responsabile dello Sportello servizi al lavoro.

Il corso ADDETTO ALLE VENDITE è formato da ore di laboratorio in sede e importanti ore di STAGE in azienda.

Possiamo vantare la collaborazione di professionisti del settore come formatori quali: un architetto esperto in allestimenti commerciali, un dottore commercialista, un esperto in marketing e un social media manager -influencer nel settore della moda, tutto questo supportato da laboratori attrezzati e aggiornati come il laboratorio di informatica e il laboratorio commerciale che riproduce uno punto vendita dove trovare attrezzatura per poter fare simulazioni e dove ci si può confrontare con software gestionali di ultima generazione utilizzati in diversi negozi grazie alla collaborazione con la ditta EUROBALANCE di Alessandria.

«In questa settimana- interviene Andrea Negruzzo, coordinatore di centro- abbiamo raccolto le aspettative dei nostri studenti e questo è sempre un momento delicato. L’approccio formativo salesiano ci guida a mettere al primo posto l’individuo per costruire con lui un percorso e mai come in questo periodo storico, sentiamo importante questo momento, perché sappiamo che è il valore aggiunto per alimentare la speranza. Il lavoro che facciamo con i nostri utenti è sempre capillare e non si ferma alla sola analisi del bisogno o alla somministrazione di competenze. Ci prendiamo reciprocamente per mano perché “Nessuno resti ultimo” per citare con una frase di Don BOSCO».

Il lavoro del CNOSFAP non si ferma qui ma continua con tutte le iniziative e percorsi di formazione proposti che potete trovare sul sito www.cnosfap.net.

Ricordiamo che le iscrizioni per la scuola dopo la terza media al percorso di formazione OPERATORE AI SERVIZI DI VENDITA, anche se formalmcnosente chiuse sul sito del MIUR on line, sono ancora possibili presso la segreteria del nostro centro (0143 686465).

CNOS-FAP
SERRAVALLE SCRIVIA
Via Romita, 67
Tel. 0143 686465
www.cnosfap.net

CFP Vercelli: aperte le iscrizioni 2022/2023

Il Centro di Formazione Professionale di Vercelli ricorda che sono aperte le iscrizioni per l’anno formativo 2022/2023.

Ecco due video di presentazione dei corsi proposti dal Centro, realizzati in collaborazione con i formatori e gli allievi del CFP.

La segreteria è a completa disposizione nella registrazione digitale dell’iscrizione. Numero 0161 25 77 05, Corso Randaccio 14 -Vercelli.

Fossano: tra Covid e smartphone, i Salesiani raccontano gli adolescenti – La Fedeltà

Per il settimanale fossanese “La Fedeltà”, sono stati intervistati il direttore don Bartolo Pirra e i referenti educativi – insegnanti Giorgio D’Aniello e Fabrizio Spina del Centro di formazione professionale di Fossano al fine di riportare una panoramica sugli adolescenti presenti presso l’opera.

Di seguito l’articolo a cura di Fabrizio Bonardo.

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La formazione professionale dei Salesiani di Fossano (il Cnos-Fap) raccoglie 562 ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni, che dal lunedì al venerdì frequentano l’Istituto dalle 5 alle 8 ore al giorno per i corsi teorici e i laboratori, con l’obiettivo di imparare un mestiere e cominciare a sperimentarsi nel mondo del lavoro. Arrivano da ogni parte della provincia, e anche oltre: una piccola parte, il 10%, è di Fossano, gli altri provengono (sulla direttrice nord-sud) da Villastellone a Ceva-Garessio o (sulla direttrice est-ovest) dalle Langhe alle valli del Saluzzese. Si formano per diventare meccanici – di macchinari industriali, d’auto, di mezzi agricoli -, carrozzieri, elettricisti, termoidraulici, ma anche acconciatori ed estetiste, categorie tra le quali le ragazze sono, rispettivamente, il 50 e il 100%. Grande è anche la varietà delle provenienze, sia in termini di nazionalità (italiana e straniere), sia di ambiente (rurale o metropolitano), che fa dei Salesiani un osservatorio privilegiato del mondo degli adolescenti, della loro ricchezza e delle loro vecchie e nuove fragilità: quelle venute alla luce in una stagione difficile come quella della pandemia. Ne parliamo con i referenti educativi e insegnanti Giorgio D’Aniello e Fabrizio Spina e con il direttore don Bartolo Pirra.

Vi capita spesso di incontrare il disagio tra i ragazzi? Da dove arriva? Quando deve preoccupare?
Capita, certo. Perché il disagio è una condizione dell’età evolutiva. Diventa preoccupante quando, legandosi in particolar modo a difficoltà delle famiglie di provenienza, sfocia in una serie di comportamenti anomali. Quali comportamenti? L’aggressività o l’autolesionismo, che sono due aspetti della non accettazione di sé, di una mancanza di autostima. Lo spettro dei comportamenti a rischio è ampio: comprende il bere, il legarsi a dipendenze (la marijuana e altre sostanze), i disturbi alimentari…

La situazione è cambiata rispetto alla generazione precedente, una decina-quindicina di anni fa?
La differenza principale è dovuta allo sviluppo dello smartphone, e dei social network, a cui tutti – non solo i ragazzi – siamo arrivati impreparati. Fuori dalla scuola, sono costantemente connessi, legati a un mondo virtuale che falsa la percezione della realtà. Pensiamo ad esempio al diffondersi della pornografia tra i ragazzi e ai danni che può creare alla loro sfera affettiva e sessuale. E il Covid? Ha peggiorato la situazione, producendo ulteriore isolamento e un uso del cellulare ancor più massiccio, fino a confondere – qualche volta – il giorno con la notte.

Che cosa cercano gli adolescenti di oggi?
Le esigenze base sono le stesse di sempre: sentirsi importanti per qualcuno e trovare il proprio posto nel mondo.

Qual è la risposta che forniscono i Salesiani?
Mettere al centro la relazione tra le persone, far sentire la nostra vicinanza e dare loro strumenti per affrontare la vita.

Come si riesce a entrare in relazione?
Con il contatto personale, il lavoro che si effettua quotidianamente sul gruppo-classe, sullo spirito di appartenenza, con un ambiente che spinge ad aprirsi e – a chi è in difficoltà – a chiedere aiuto, in modo esplicito o implicito, ai referenti adulti.
Don Bartolo: È importante anche l’aspetto religioso, spirituale. A chi è cristiano diamo la possibilità di confessarsi, una volta al mese. E a tutti, anche i non cristiani, di raccontarsi attraverso gli “esami di coscienza”.

Avete bisogno del mondo “di fuori”?
Certo, nessuno può bastare da solo, come diceva don Bosco. Stiamo preparando progetti con le Forze dell’ordine e con l’Asl sulla prevenzione dei comportamenti a rischio, siamo in contatto con il Comune e abbiamo un rapporto di dialogo costante con le famiglie. Creare spazi per gli adolescenti è una bella sfida e noi vogliamo giocarla, non appena il Covid ce lo permetterà, mettendo a disposizione i nostri spazi e i nostri educatori, dalla formazione professionale all’Estate ragazzi.

Bra: ex allievi regalano motori al CFP

Per la festa di Don Bosco i fratelli Adnan e Amel Halilovic, ex allievi del Cnos Fap di Bra decidono di regalare delle dotazioni per permettere di incrementare le parti meccaniche sulle quali gli allievi si esercitano quotidianamente, durante le ore di laboratorio.

Di seguito l’articolo del CFP di Bra.

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Per la festa di don BOSCO, EX ALLIEVI REGALANO MOTORI AL CFP

Un modo «concreto» per ricordarsi del percorso formativo svolto nel corso di meccanica auto al Cfp dei salesiani di Bra. Lo hanno trovato i fratelli Adnan e Amel Halilovic (il secondo dei quali ancora in istituto, come allievo dell’Ipsia-Guala) che gestiscono un’autofficina a Sanfrè, regalando al referente del corso che entrambi hanno frequentato con grande profitto, un motore Audi, un cambio Audi e uno Fiat e un motore Kawasaki, per permettere di incrementare le già consistenti dotazioni di parti meccaniche sulle quali i nostri attuali allievi si esercitano quotidianamente, durante le loro ore di laboratorio.

Il referente di settore Gianfranco Morra: «Non è la prima volta che questo exallievo (Adnan) ci contatta per regalarci dei motori o altri pezzi di automobili che ripara nella sua officina. Un modo concreto, il suo, per testimoniare l’affetto al Cfp nel quale si è formato e nel quale anche il fratello ha voluto iscriversi. Noi gli siamo grati e la collaborazione con loro – come con tantissime altre aziende del territorio – si completa con l’invio di allievi che devono svolgere il loro stage curricolare».