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Aleppo, a scuola sotto le bombe “Ho visto in faccia la morte”

Valdocco, Torino. In occasione dell’Mgs Day di domenica 10 novembre, due giovani dell’oratorio salesiani di Aleppo sono stati ospiti per una testimonianza della loro vita. Ecco l’articolo a cura di Stefano Di Lullo che uscirà su “La Voce e il Tempo” domenica 24 novembre. Buona lettura!

“Dove ha abbondato il peccato ha sovrabbondato la grazia”
San Paolo (Rm 5,20)

Citano San Paolo Nathalie ed Esper, due giovani dell’oratorio salesiano di Aleppo che la scorsa settimana a Torino hanno portato la loro testimonianza davanti a 450 coetanei radunati a Valdocco per la giornata di ritiro del Movimento giovanile salesiano. I due ragazzi, di 26 e 24 anni, con l’occasione hanno inaugurato il gemellaggio fra i giovani dell’ Ispettoria dei Salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta e quella del Medio Oriente, in particolare con le Case salesiane di Aleppo e Kafroun nella Siria dilaniata dalla guerra. Un progetto che punta a favorire legami di fraternità formati da aiuti concreti e dalla preghiera gli uni verso gli altri.

Le parole dei due ragazzi siriani hanno, infatti, dato una scossa ai giovani piemontesi, spesso sfiduciati per la crisi del lavoro che attanaglia il nostro Paese: i due giovani di Aleppo vivono in una crisi perenne dove non manca solo il lavoro, ma tutto, e dove ogni giorno la stessa vita è messa a repentaglio. Ed ecco allora che al centro si pone, appunto, il senso vero del vivere.

Due storie drammatiche, quelle di Nathalie ed Esper, che raccontano di un’adolescenza spezzata dalla guerra che dal 2011 ha lacerato la città di Aleppo, distrutto affetti e sogni, ma non ha annientato la speranza sempre alimentata dall’ oratorio che ha saputo dare la forza per rialzarsi in piedi conferendo un significato profondo alla loro vita anche nei momenti in cui sembrava che nulla potesse più avere un senso. Entrambi i ragazzi hanno frequentato l’oratorio salesiano fin da bambini, hanno poi prestato servizio come animatori e catechisti. Ora seguono la formazione di alcuni gruppi giovanili e hanno iniziato il percorso per diventare cooperatori salesiani.

«Io e la mia famiglia abbiamo tentato in numerose occasioni di fuggire dalla Siria, soprattutto quando diventava impossibile riuscire a vivere per le bombe e i colpi di mortaio che si abbattevano in ogni angolo della città», racconta Nathalie, «nessun tentativo è mai andato a buon fine, a differenza di tante altre famiglie. Allora abbiamo compreso che la nostra vita è radicata nella nostra terra che confidiamo di vedere rinascere nella pace».

Nathalie ha sempre avuto la passione per il disegno e l’arte: «Dopo l’esame di maturità la situazione della guerra non mi ha permesso di iscrivermi all’ Università e di realizzare il mio sogno. Allora ho cercato di darmi da fare con qualche lavoretto per aiutare la mia famiglia e diventare autonoma. Con quanto guadagnato sono, quindi, riuscita ad intraprendere gli studi in Economia che sto per terminare».

Chiediamo a Nathalie quali sono stati i momenti di maggiore paura:

«Ho visto la morte in faccia numerose volte, in più di un’occasione sono caduti colpi di mortaio a pochi passi da me mentre andavo a lavoro, all’università o all’oratorio. Il momento peggiore si è verificato nella primavera del 2015: ero in casa con la mia famiglia, alcuni giovani dell’oratorio fra cui il mio fidanzato. All’ improvviso si è abbattuta una raffi ca di missili, pensavamo crollasse il mondo sulle nostre teste. Finito l’attacco i miei familiari mi hanno detto che due giovani e la loro mamma erano morti, uno era il mio ragazzo, Anuar. Appena ho appreso la notizia non ci ho creduto. Non ho pianto neanche durante i funerali perché non riuscivo a credere non ci fossero più. Solo quando le bare hanno lasciato la chiesa sono scoppiata a piangere gridando dentro di me che senso avesse una vita così. Era diffi cile anche tornare in oratorio. Eppure ho capito che dovevo rialzarmi e insegnare ai giovani più piccoli a lottare per costruire il nostro futuro nella nostra terra. Ho quindi intensificato il mio servizio, facendo anche la parte dei giovani che la guerra aveva portato via.

Nathalie lascia quindi un messaggio ai suoi coetanei italiani:

«Ho sempre cercato di essere una persona forte, nonostante le difficoltà causate dalla guerra che mi stava precludendo la possibilità di un futuro. Mi sento di dire ai ragazzi italiani credenti di non abbandonare la fede nei momenti difficili e, come giovane salesiana, di non lasciare l’oratorio che in questi anni è stato un punto molto forte di vicinanza a Dio che mi ha sostenuta nei momenti in cui ero a terra. L’oratorio ha rappresentato uno dei pochi segni di speranza e penso che lo sia anche in Italia, esattamente come lo ha voluto don Bosco: una fonte di acqua potabile, per noi in Siria uno dei beni più preziosi, da cui ripartire per cambiare la propria vita e quella della società. Rilanciate dunque gli Oratori».

L’altro ragazzo, Esper, si è laureato in Medicina pochi giorni prima del breve viaggio in Italia.

«Tutti i sei anni degli studi sono avvenuti durante la guerra», racconta, «nonostante le difficoltà di muovermi liberamente sono riuscito a finire gli studi accademici. Mi ricordo che il primo anno di università studiavo sotto la luce della candela in quanto non c’era energia elettrica. Durante i bombardamenti per proteggerci dovevano scendere nelle cantine del nostro palazzo: ho preparato lì molti esami. Spesso poi ero costretto ad interrompere gli studi o a saltare le lezioni perché dovevo andare a cercare acqua potabile per la mia famiglia che era difficilissimo trovare. Nel mio tirocinio presso i Pronto soccorsi degli ospedali di Aleppo ho visto scene strazianti che però hanno rafforzato la mia vocazione a diventare un bravo medico. Certamente in questi anni l’oratorio mi ha sempre sostenuto negli studi e nella formazione umana, cristiana e sociale».

«La santità giovanile non è soltanto un’idea», sottolineano don Stefano Mondin, delegato per la Pastorale giovanile salesiana di Piemonte e Valle d’Aosta, e suor Carmela Busia delle Figlie di Maria Ausiliatrice, «è una realtà. L’abbiamo vissuto e sperimentato grazie alla testimonianza dei due giovani di Aleppo. Loro sono stati testimoni autentici di questa grazia, e sono riusciti a trasmetterla ai ragazzi, risvegliando in loro il desiderio e la voglia di santità».

Incontro degli incaricati dei prenoviziati salesiani d’Europa

Giovedì 17 ottobre, a Roma, si è svolto l’incontro degli incaricati dei prenoviziati salesiani d’Europa. Tra i partecipanti dell’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta, don Fabiano Gheller, Incaricato dell’Animazione Vocazionale ICP.

L’incontro con gli incaricati dei prenoviziati salesiani d’Europa è stata un’occasione ricca di confronto per scambiare buone prassi, valutare gli itinerari comuni e rifocalizzare insieme le mete che questo cammino richiede oggi più che un tempo. Un ricco confronto con i maestri per vedere come arrivano in noviziato e l’opportunità di alcuni percorsi che vengono attuati nel nelle singole ispettorie lungo i mesi del prenoviziato. È stata in fine una buona occasione per valutare insieme l’esperienza estiva dei prenovizi europei che per la prima volta si è svolta dal 1- 16 agosto al Colle Don Bosco per vedere come sia un’esperienza valida nelle sue opportunità.

(Don Fabiano Gheller)

Don Alejandro Leòn – La situazione attuale in Siria

Si rende disponibile l’intervista integrale relativa alla situazione attuale della Siria. A parlare è l’Ispettore del MOR (ispettoria medio orientale che comprende Libano, Siria, Israele, Palestina, Egitto e Iran e ha la sua sede a Betlemme) don Alejandro José León Mendoza che, in occasione dell’appuntamento missionario dell’Harambée, è venuto a fare visita a Valdocco.

 

Giornate di inizio anno – Ispettoria ICP

Pubblichiamo qui di seguito i dettagli del programma riguardante le giornate di inizio anno educativo-pastorali, delll’Ispettoria ICP, che si svolgeranno nelle giornate di venerdì 30 agosto e sabato 31 agosto 2019, presso la struttura di Valdocco. 

Consigli delle Cep

Venerdì 30 agosto 2019 – Valdocco

  • Ore 15,00: Accoglienza,
  • Ore 15.15: “Il coinvolgimento dei giovani nelle nostre Comunità Educative Pastorali alla luce della Pastorale giovanile Salesiana e del Sinodo sui giovani”. Don Fabio Attard, Consigliere mondiale per la Pastorale giovanile – DIRETTA FACEBOOK
  • Ore 16.00: dibattito e confronto,
  • Ore 16,30: pausa,
  • Ore 17.00: lavoro nei singoli Consigli delle CEP,
  • Ore 18,30: Rientro in Assemblea e presentazione di alcuni appuntamenti e linee di cammino,
  • Ore 19,00: Vespri (Chiesa di san Francesco),
  • Ore 19,30: Cena con i Consigli delle CEP.

Assemblea dei Confratelli

Sabato 31 agosto 2019 – Valdocco

  • Ore 09.00: Lectio divina introduttiva e preghiera,
  • Ore 09.30: “Le domande\provocazioni dei giovani alla Chiesa e alla Vitaconsacrata” (don Fabio Attard),
  • Ore 10.30: dibattito,
  • Ore 11.00: Pausa,
  • Ore 11,30: Intervento dell’Ispettore,
  • Ore 12.30: pranzo.

Sfida dell’Evangelizzazione – Convegno annuale Cism, Usmi, Ciis

Si è svolto nella mattinata di sabato 2 marzo il Convegno annuale di Cism (Conferenza Italiana Superiori Maggiori)Usmi (Unione delle Superiore Maggiori d’Italia)Ciis (Conferenza Italiana degli Istituti Secolari), presso il Teatro Cottolengo di Torino, dal tema: “Sfida dell’EvangelizzazioneIn un mondo multiculturale e multireligioso”.

La giornata ha visto il suo avvio con la Santa Messa delle 8,30 presso la Chiesa Grande del Cottolengo. A seguire lo spostamento e l’avvio in teatro della conferenza. Avviata da don Enrico Stasi, Ispettore salesiano per il Piemonte e Valle d’Aosta e presidente CISM, il breve momento di preghiera collettiva, seguita poi dall’intervento di Sua Ecc. Mons. Edoardo Cerrato, Delegato CEP per la vita consacrata:

La missione è come il calore che un corpo umano promana se è vivo, questa è la base della missione.

La relatrice Suor Elisa Kidanèscrittrice e poetessa, eritrea per nascita, missionaria comboniana per vocazione, cittadina del mondo per sceita, ha cercato di approfondire e centrare il tema dell’incontro:

Quello che ci è chiesto a noi consacrati oggi è quello di far innamorare le persone di questa buona notizia, di questo messaggio Evangelico. E allora assieme continueremo la costruzione di questo regno dei cieli, che non vuol dire appiattimento, che non vuol dire scomparsa di tutte le culture o di tutte le religioni. Ma che culture e religioni possano sentirsi davvero tutte a casa. Dove uomini e donne potranno sentirsi a casa.

Segui qui la diretta della prima parte del convegno:

Publiée par Salesiani Piemonte, Valle d'Aosta e Lituania sur Samedi 2 mars 2019

 

Durante la seconda parte della mattinata è stata allestita una tavola rotonda che ha portato tre testimonianze:

Padre Ugo PozzoliM. Consolata, Migrantes Diocesi di Torino:

Sono stato missionario in Colombia ma la maggior parte del mio tempo l’ho vissuta qui a Torino. Veramente una delle prime cose, oltre a far si che Gesù diventi quel riferimento unico della nostra passione evangelizzatrice e missionaria, se vogliamo che qualche cosa di noi abbia senso, è quella di ubicarci noi nella nostra missione. Ossia nel sentire che siamo chiamati qui ed ora e che siamo missionari esattamente nel punto in cui ci troviamo.

Suor Jane Muguku – Missionaria della Consolata:

Come possiamo quotidianamente entrare nell’oggi del mandato di Cristo? Questa è la sfida più grande. Due passioni che vivono in noi sono la molla che ci spinge. La passione che Cristo sia conosciuto e la passione che quella persona che incontriamo entri in Cristo e li possa trovare pace e salvezza. 

Carla OsellaRappresentante CIIS:

E’ importante la testimonianza di chi lotta contro le ingiustizie. I Rom con cui lavoro capiscono quando stai dalla loro parte. E quante volte noi religiosi e cristiani ci dimentichiamo di condividere con “gli esclusi” questo cammino?

Segui qui la diretta della tavola rotonda:

La tavola rotonda sarà trasmessa a partire dalle ore 11:10

Publiée par Salesiani Piemonte, Valle d'Aosta e Lituania sur Samedi 2 mars 2019

In conclusione le parole di don Enrico Stasi:

Ringraziamo di cuore i nostri relatori e tutti i presenti al convegno. Portiamo nel cuore innanzitutto che siamo un’assemblea non multireligiosa spero, ma sicuramente multicuturale. I religiosi e le religiose sono veramente segno della cattolicità della Chiesa!

Questo osare ci aiuta a superare le paure che sentiamo, ma con Cristo siamo sicuramente più forti perché lui è il vincitore.

Guarda qui le Photo Gallery:

 

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16/09: Professioni Perpetue al Colle

Nella giornata di Domenica 16 settembre 2018, alle ore 15.00, presso la Basilica del Colle Don Bosco, sei giovani confratelli salesiani affideranno la loro vita al Signore secondo il carisma di San Giovanni Bosco.

I Salesiani e le famiglie, dunque, annunciano con gioia la Professione Perpetua di:

  • Johnpaul Chinonso Aneke
  • Alessandro Basso
  • Marco Cazzato
  • Felix Olatunde Olamide
  • Gerald Alakwe Oshiobugie
  • Caius Tobechukwu Ugwu

Si segnala, inoltre, che durante lo stesso weekend, Sabato 15 e Domenica 16 Settembre 2018, si terrà il ritrovo campisti, sempre al Colle don Bosco, culmine delle attività dei giovani del Movimento Giovanile Salesiano.

Weekend MGS

 

Visita Straordinaria a nome del Rettor Maggiore

In ottemperanza ai regolamenti della Congregazione Salesiana, il Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime,  ha indetto una Visita Straordinaria nell’Ispettoria del Piemonte e della Valle d’Aosta, incaricando don Miguel Nuñez per la visita delle case e delle opere. L’incaricato sarà coadiuvato da don Ivo Coelho.

La visita avrà inizio a settembre 2018 e si concluderà a maggio 2019; essa è finalizzata a prendere contatto con le persone, le comunità e gli organismi di servizio, e a condividere gli orientamenti del Consiglio Generale nell’animazione e guida della Congregazione.

In tale occasione, sarà data particolare attenzione alle scelte del Capitolo Generale 27, ovvero alla conversione spirituale e fraterna delle comunità e alla conversione pastorale, affinché si possa garantire  una presenza di animazione sia evangelizzatrice, educativa e vocazionalmente propositiva.

 

 

Fotogallery Harambée 2016

Sabato 24 e domenica 25 settembre a Valdocco si è svolto l’Harambèe. L’Harambée, “incontro e raduno festoso”, organizzato dall’Animazione Missionaria salesiana italiana e dal VIS si è svolto in spirito di semplicità e condivisione. Anche quest’anno circa 400 giovani provenienti da tutta Europa si sono trovati per due giorni a Torino Valdocco per celebrare il loro impegno ad abbattere ogni barriera tra nord e sud del mondo. Erano presenti i giovani che negli scorsi mesi estivi hanno fatto un’esperienza di vita di qualche settimana nelle missioni salesiane e tutti coloro che condividono la spinta missionaria di Don Bosco e il suo amore per i giovani emarginati dei Paesi Poveri.

All’Harambèe ha partecipato il rettor maggiore dei Salesiani, Don Angel Fernàndez Artime, decimo successore di Don Bosco, che ha presieduto la Santa Messa di domenica 25 settembre.

Di seguito alcuni scatti dell’evento.

 

Foto ANS (Andrea Cherchi)
Italia - 147° Spedizione Missionaria

 

Harambée 2016

Come ogni anno, sabato 24 e domenica 25 settembre torna Harambèe, il tradizionale appuntamento della famiglia salesiana dedicato ai giovani.

L’Harambée, “incontro e raduno festoso”, è organizzato dall’Animazione Missionaria salesiana italiana e dal VIS e si svolge in spirito di semplicità e condivisione da più di venti anni, per offrire testimonianze di fede, di amicizia e di impegno.

Dunque, come ogni fine settembre, anche quest’anno circa 400 giovani provenienti da tutta l’Europa si riuniranno per due giorni a Torino Valdocco per celebrare il loro impegno ad abbattere ogni barriera tra nord e sud del mondo. In particolare sono invitati a partecipare i giovani che nei mesi estivi hanno fatto un’esperienza di vita di qualche settimana nelle missioni salesiane e tutti coloro che condividono la spinta missionaria di Don Bosco e il suo amore per i giovani emarginati dei Paesi Poveri.

All’Harambèe parteciperà anche il rettor maggiore dei Salesiani, Don Angel Fernàndez Artime, decimo successore di Don Bosco, che presiederà la Santa Messa di domenica 25 settembre.

Il programma di Harambèe 2016:

Sabato 24 settembre

  • ore 15.00: accoglienza

  • ore 16.00: saluti, preghiera iniziale, presentazione di Harambèe

  • ore 17.00: percorsi formativi per Torino

  • ore 21.00: festa insieme

  • ore 22.00: celebrazione in basilica

Domenica 25 settembre

  • ore 9.00: momento di formazione e confronto in teatro

  • ore 12.00: S. Messa con Mandato Missionario presieduta da Don Angel Fernàndez Artime

  • ore 13.30: pranzo e partenza

 

Video tematico Harambée 2016 – “L’avete fatto a me”

 

Visita la pagina sul sito di Pastorale Giovanile con l’invito all’evento.

Scarica la locandina di Harambèe 2016!

 

harambee2016nazionale

Professioni Perpetue al Colle Don Bosco – 11 Settembre 2016

Nella giornata di Domenica 11 Settembre, alle ore 15.00, presso la Basilica del Colle Don Bosco, sei giovani confratelli salesiani consegneranno per sempre la loro vita al Signore secondo il carisma di San Giovanni Bosco.
Nel segnalare questo appuntamento riportiamo il messaggio che uno di loro, a nome del gruppo, ha desiderato porgere, in segno di ringraziamento, a tutti coloro che hanno, con il loro esempio e la loro vita, accompagnato il cammino di queste tali giovani vocazioni.

“Carissimi Confratelli
anche a nome dei compagni che insieme a me il Signore chiama seguirlo per sempre, sui passi di don Bosco, scrivo per ringraziare quanti direttamente, o “nel segreto della propria camera” con la preghiera silenziosa, hanno sostenuto i nostri passi fino a qui!
Vi invitiamo il giorno 11 settembre 2015 alla celebrazione della nostra Professione Perpetua, che si terrà nella Basilica del Colle don Bosco alle 15.00 per unirvi a noi nel ringraziare il Signore per questo dono!
Certo che ci accompagnate, come è stato fino ad oggi, con l’affetto e la preghiera, quand’anche non riusciste ad essere presenti, vi assicuro la nostra!
A tutti un abbraccio fraterno in Don Bosco”.

Locandina Professioni Perpetue 2016

Locandina Professioni Perpetue 2016