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“Costruiamo comunità solidali – 30 anni di rete sociale salesiana in Italia”: a giugno assemblea nazionale

Si terrà a Roma, all’istituto Pio XI, dal 9 all’11 giugno l’assemblea nazionale 2023 di Salesiani per il Sociale “Costruiamo comunità solidali – 30 anni di rete sociale salesiana in Italia” . Continua il percorso intrapreso a settembre 2022 di Organizzare la Speranza che, a giugno, vedrà la condivisione di quanto raccolto in questi mesi di incontri territoriali e la presentazione delle linee programmatiche per i prossimi tre anni.

“Il prossimo 9 luglio festeggeremo i 30 anni della nostra rete sociale salesiana, fondata da salesiani lungimiranti e profetici – dichiara don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale -. Un evento che ci riporta alle origini della scelta salesiana di una pastorale giovanile italiana che includa la dimensione del disagio e dell’emarginazione giovanile, e che oggi viene rilanciata fortemente dal Rettor Maggiore con l’opzione salesiana per i giovani ad alto rischio sociale come impegno per la giustizia, la pace e la cura del creato. L’emarginazione e disagio giovanile della Pastorale Giovanile Salesiana è denominata nella lettera del Rettor Maggiore con un’accezione più inclusiva: opere e servizi sociali. Le opere ed i servizi sociali sono una dimensione ed un ambiente della nostra Pastorale Giovanile che incontriamo nelle Comunità Educative Pastorali da Nord a Sud”.

I tre giorni di assemblea saranno organizzati con momenti formativi, tavole rotonde per discutere della rete associativa e conoscere l’esperienza dei territori. Ci sarà modo di ascoltare la voce delle istituzioni sulla riforma del Terzo Settore e gli aggiornamenti in corso.

“Insieme salesiani e laici possiamo compiere il passaggio verso una pastorale giovanile aperta, corresponsabile e connessa con i problemi del mondo e della gente: passare dall’io al noi, dal “si è sempre fatto così” alla novità dei segni dei tempi che richiedono competenze, innovazione, rinnovata passione educativa”, conclude don Francesco Preite.

Il programma:

 VENERDÌ 9 GIUGNO    

  • Ore 14,00 Arrivi e registrazione Assemblea
  • Ore 15,00 Saluti istituzionali
  • Presentazione Assemblea
  • Ore 15,30 Lectio Lc 7,11-17
  • Ore 16,00 I panel: Povertà educativa e giovani neet: quali risposte del Terzo Settore e quali le misure del governo italiano?
  • Ore 17,30 Break
  • Ore 18,00 II panel: Il processo dal basso visto dai territori.
  • Ore 20,00 Cena
  • Ore 21,30 Incontro per Comitati territoriali SxS

 SABATO 10 GIUGNO    

  • Ore 8,00 Santa Messa
  • Ore 9,00 III panel: L’opzione salesiana per i giovani ad alto rischio sociale e la corresponsabilità laicale nella costruzione di Comunità Educative Pastorali solidali. Come coniugare Pastorale Giovanile, corresponsabilità laicale e opere sociali nelle CEP locali?
  • Ore 11,00 Break
  • Ore 11,30 Laboratori di scrittura dal basso
  • Ore 13,00 Pranzo
  • Ore 15,30 Laboratori di scrittura dal basso
  • Ore 17,00 Break
  • Ore 17,30 Restituzione in Assemblea Salesiani per il sociale
  • Dialogo in Assemblea
  • Votazione del documento programmatico ad experimentum per un anno
  • Ore 20,00  Cena
  • Serata libera

 DOMENICA 11 GIUGNO      

  • Ore 9,00 Relazioni del presidente e presentazione del bilancio Elezione Organo di controllo
  • Interventi dei Soci, dibattito e votazioni Presentazione programmazione 2023-2024
  • Ore 12,00 Santa Messa
  • Ore 13,00  Pranzo

Per iscriversi c’è tempo fino al 21 maggio cliccando sul link sotto.

La seconda edizione dell’evento “Minori di Diritto” a Torino-Valdocco

Ieri, 30 marzo 2023, si è tenuta a TorinoValdocco, la seconda edizione di “Minori di Diritto”, un incontro di Conference e Talk per promuovere il confronto e la riflessione sulla tematica della promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nelle scuole e negli ambienti educativi che sostengono l’apprendimento, promosso da Salesiani per il Sociale e Vides – Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo.

L’evento ha visto la partecipazione degli Operatori Volontari del Servizio Civile Universale, di diversi educatori e insegnanti e di chi, negli ambienti educativi, ha a cuore l’educazione al rispetto, alla conoscenza reciproca, alla condivisione per formare adulti più liberi, più consapevoli affettivamente e socialmente maturi.

Il tema affrontato è stato

“Stereotipi, pregiudizio, discriminazione. Un inedito possibile”.

Ad aprire la giornata Don Alberto Goia, Delegato di Pastorale Giovanile SDB e Presidente AGS per il territorio, con Suor Carmela Busia, Delegata di Pastorale Giovanile FMA, i quali hanno salutato e ringraziato gli ospiti per essere in prima linea per la tutela dell’infanzia, garantendo opportunità, protezione e futuro a bambini e adolescenti in Italia e in numerosi Paesi del Sud del Mondo.

Diversi gli ospiti invitati alla Conference.

Ha presentato il tema generale e la sua realtà, Valentina SacchettoPresidente Associazione Diskolé, Educatrice e Formatrice | Effetto-Squanto: errare, sorprendersi e imparare dagli abbagli nel mestiere educativo. In particolare ha raccontato della sua scuola, dove insegna italiano a bambini e bambine stranieri, escogitando un modo creativo per far sentire tutti protagonisti e non sempre in secondo piano, attraverso visite al Museo Egizio, che gli stessi bambini tengono ai loro coetanei per esercitarsi nella lingua.

Ha proseguito Lavinia Bianchi, Ricercatrice in Pedagogia Sociale e Generale, Università Modena e Reggio Emilia, focalizzandosi su Genere, razza e classe: una proposta pedagogica impegnata per educare all’antirazzismo e alla giustizia sociale: fondamentale è decostruire quegli “impliciti culturali” pericolosi che non aiutano i processi di inclusione.

Paola Ricchiardi, Professoressa Associata in Pedagogia Sperimentale, Università di Torino ha presentato il punto di vista pedagogico sui pregiudizi e stereotipi per un comportamento inclusivo: la centralità delle scelte consapevoli e responsabili.

A chiudere la prima parte della mattinata, Marco Catarci, Professore Ordinario in Pedagogia Sociale, Prorettore, Università Roma Tre, che ha racchiuso i tanti spunti dei colleghi, nella figura di Paulo Freire che sostiene: “L’educazione non cambia il mondo, l’educazione cambia le persone”.

Il pubblico ha avuto la possibilità di incontrare anche alcune figure attive sul territorio, che hanno a cuore questo tema così importante.

Eugenio Cesaro, Cantautore e cofondatore di Eugenio in Via Di Gioia, con un video inviato per l’occasione, ha raccontato come le canzoni siano il suo mezzo per esprimere situazioni di disagio minorile, come il bullismo e l’isolamento.

Ha proseguito Giulia Guglielmini, Presidente Fondazione per la Scuola, che non potendo essere presente, ha voluto sottolineare attraverso un video registrato, come la scuola in primis dovrebbe essere il luogo in cui tutti si sentano inclusi e non esclusi, al di là della provenienza, del colore della pelle e della lingua.

Poi è intervenuto Paolo Paticchio, Presidente Associazione Treno della Memoria, attore e formatore, che ha messo al centro la Convivialità delle differenze, per riconoscerle e non negarle, in un’ottica di accettazione, anche prendendo esempio dalla nostra storia passata, per non ripetere gli stessi errori discriminatori che ci hanno preceduto.

Infine Valentina Robazza, Educatrice e Formatrice, FMA, ha raccontato la sua esperienza a contatto con tutte quelle ragazze minori in difficoltà, che in qualche modo non riescono a trovare la loro strada da sole, semplicemente perchè non hanno mai trovato qualcuno che si prenda cura di loro.

La giornata di ieri ha avuto al centro la parola Cambiamento, che parte da quel nuovo possibile che inizia prima di tutto nella Cura della persona per come è, senza discriminazioni e stereotipi,  per poter costruire le basi di una nuova Civiltà.

Valdocco: seconda edizione di “Minori di Diritto” per la promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Un incontro con Conference e Talk per promuovere il confronto e la riflessione sulla tematica della promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nelle scuole e negli ambienti educativi che sostengono l’apprendimento.

Promosso da Salesiani per il Sociale e Vides – Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo, l’evento si colloca nell’ambito dei programmi di Servizio Civile Universale.

Minori di Diritto, alla sua seconda edizione, è rivolto a chi, negli ambienti educativi, in primis la scuola, ha a cuore l’educazione al rispetto, alla conoscenza reciproca, alla condivisione per formare adulti più liberi, più consapevoli, affettivamente e socialmente maturi.

Si terrà il 30 marzo 2023, dalle 9.00 alle 13.30 a Torino – Valdocco, via Maria Ausiliatrice 32.

Il tema di quest’anno è “Stereotipi, pregiudizio, discriminazione. Un inedito possibile”:

Dove nascono? Perché li usiamo? Cosa sono? Come un banale stereotipo può divenire pregiudizio che porta alla discriminazione? Questi interrogativi sono alla base del dialogo che vorremmo proporre. Comprenderli è necessario per poter disinnescare.

L’incontro si rivolge al personale educativo (educatrici e educatori, coordinatori/trici pedagogiche, insegnanti), la partecipazione è gratuita ma per motivi di capienza è richiesta l’iscrizione a questo LINK. 

Programma

Conference:

  • Effetto-Squanto: errare, sorprendersi e imparare dagli abbagli nel mestiere educativo Valentina Sacchetto, Presidente Associazione Diskolé, Educatrice e Formatrice
  • Dalla riflessione su pregiudizi e stereotipi ad un comportamento inclusivo: la centralità delle scelte consapevoli e responsabili | Paola Ricchiardi, Professoressa Associata in Pedagogia Sperimentale | Università di Torino
  • Genere, razza e classe: una proposta pedagogica impegnata per educare all’antirazzismo e alla giustizia sociale | Lavinia Bianchi, Ricercatrice in Pedagogia Sociale e Generale | Università Modena e Reggio Emilia
  • Educazione, coscientizzazione, emancipazione | Marco Catarci, Professore Ordinario in Pedagogia Sociale, Prorettore | Università Roma Tre

Talk:

  • Eugenio Cesaro, Cantautore, cofondatore di Eugenio in Via Di Gioia
  • Giulia Guglielmini, Presidente Fondazione per la Scuola
  • Paolo Paticchio, Presidente Associazione Treno della Memoria, attore e formatore
  • Valentina Robazza, Educatrice e Formatrice, FMA

I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice sono in prima linea per la tutela dell’infanzia, garantendo opportunità, protezione e futuro a bambini e adolescenti in Italia e in numerosi Paesi del Sud del Mondo.

Grazie ai progetti di Servizio Civile Universale nelle sedi di Salesiani per il Sociale e Vides in Piemonte e Valle d’Aosta, ogni anno circa 250 giovani scoprono come nella quotidianità del loro impegno civile – per la convivenza, la solidarietà, l’educazione, la cultura, il sostegno a chi è rimasto indietro – mettano in pratica azioni mirate all’autentica difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice e Polisportive Giovanili Salesiane: un impegno rinnovato per promuovere con lo sport educativo e sociale la missione di Don Bosco

Il Centro Nazionale Opere Salesiane e le Polisportive Giovanili Salesiane hanno rinnovato il proprio impegno ad operare insieme nel mondo giovanile per rendere concreta la missione ispirata a Don Bosco attraverso la promozione dello sport. In tal senso, Salesiani per il Sociale avrà un ruolo fondamentale per sviluppare con le PGS azioni concrete al servizio del territorio.

Alla lettera di intenti tra il Presidente CNOS don Roberto Dal Molin e il Presidente PGS Ciro Bisogno, sottoscritta nel giorno della Festività di San Giovanni Bosco, è infatti seguito il protocollo d’intesa firmato il 18 febbraio a Roma, nella sede del Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” tra il presidente delle PGS, Ciro Bisogno e il presidente di Salesiani per il Sociale, don Francesco Preite; si avvia così un percorso operativo per promuovere iniziative sportive rivolte ai contesti giovanili. Attraverso una rinnovata condivisione di scelte, obiettivi e finalità, l’intento è quello di promuovere e sviluppare insieme politiche sociali attraverso lo sport per il bene dei giovani, soprattutto quelli più svantaggiati e a rischio di esclusione sociale. Presentazione di progetti sportivi sociali, sviluppo di attività sportive sui territori, percorsi formativi rivolti a chi opera nello sport, monitoraggio organico degli interventi e dei progetti attuati insieme riguardanti il contrasto della povertà educativa e la promozione di un contesto sociale inclusivo per i giovani sono i punti cardine dell’accordo.

Le PGS sono entrate a far parte della rete di Salesiani per il sociale APS come socio ordinario. Precedentemente avevano già aderito a Salesiani per il sociale le altre associazioni promosse dal CNOS: il Turismo Giovanile Sociale (TGS) e i Cinecircoli Giovanili Socioculturali (CGS).

“Il Centro Nazionale delle Opere Salesiane condivide con le PGS la mission educativa nell’animazione sportiva, già in atto in molti territori, e con questo rinnovato impegno, laddove si creeranno le condizioni idonee, si potrà ulteriormente dare avvio e sostenere percorsi e iniziative per la crescita dei giovani in stile salesiano”, dichiara don Roberto Dal Molin, presidente del Centro Nazionale delle Opere Salesiane.

“Le Polisportive Giovanili Salesiane hanno a cuore i giovani e la loro crescita integrale. Questo rinnovato spirito di condivisione con i Salesiani Don Bosco e la presenza delle Figlie di Maria Ausiliatrice consentirà di rafforzare lo sviluppo dello sport come strumento di coesione sociale e di forte impatto educativo. L’identità associativa è fondamentale per svolgere quotidianamente la nostra mission sui territori”, dichiara Ciro Bisogno, presidente delle Polisportive Giovanili Salesiane.

“Lo sport, specialmente nelle nostre periferie, si presenta sempre più come luogo sociale per accogliere ed educare i ragazzi ed i giovani nello stile di don Bosco. Il protocollo sottoscritto tra Salesiani per il Sociale e le PGS permetterà di collaborare insieme sui progetti, sulle attività sportive e sulla formazione degli animatori sportivi. Siamo anche soddisfatti di accogliere nella rete sociale salesiana, un’altra realtà nazionale come la PGS, dopo aver già accolto CGS e TGS”, dichiara don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale.

Don Bosco Youth-net, European School of Animators: New animation

Pubblichiamo il comunicato del Don Bosco Youth-net e Salesiani per il Sociale sul corso di formazione per animatori.

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Il corso di formazione punta a preparare animatori giovanili internazionali che desiderano approfondire e condividere specifiche tematiche di interesse per i giovani in un contesto salesiano.

La formazione si concentrerà su alcuni argomenti chiave quali: stile e metodi educativi di Don Bosco, riflessione e reazione ai cambiamenti nella realtà del lavoro con i giovani, competenze generali e apprendimento di nuove tecniche e scambio di buone pratiche nell’ambito del lavoro con i giovani. L’obiettivo del progetto è quello di dare ai giovani animatori e operatori giovanili una opportunità per migliorare le proprie competenze attraverso l’apprendimento interculturale non formale. Un’ampia gamma di laboratori e sessioni di formazione li aiuteranno a migliorare e implementare le loro capacità di animatori giovanili. L’animazione giovanile salesiana e la presenza significativa di giovani animatori che si prendono cura di altri giovani è il nucleo portante del corso di formazione, con riferimento specifico al sistema educativo salesiano.

Il seminario è aperto a 24 volontari tra i 16 e i 30 anni provenienti da diversi paesi europei (Austria, Belgio, Germania, Grecia, Italia, Malta, Montenegro, Polonia, Slovacchia, Spagna e Ucraina), con buona conoscenza della lingua inglese, aperti e motivati per una esperienza internazionale, con o senza esperienza nel campo del lavoro con i giovani.

Il seminario è svolto in lingua inglese, è coordinato dalla rete giovanile Don Bosco Youth-Net (DBYN) è co-finanziato dal Programma Erasmus+ dell’Unione Europea ed è ospitato a Roma, presso l’Istituto Salesiano PIO XI.

Quota di partecipazione: max. € 80

Spese di viaggio: rimborsate al 100%, fino a un massimo calcolato in base alla distanza di viaggio.

Contatti:

Micaela Valentino progettazione@salesianiperilsociale.it

Le candidature devono pervenire entro e non oltre il 25 Febbraio 2023

Servizio Civile Universale: pubblicato il calendario dei colloqui di selezione

A QUESTO LINK trovate il calendario dei colloqui di selezione relativi ai progetti di Servizio Civile Universale inseriti nel Bando del 15 dicembre 2022.

Sono stati ammessi al colloquio tutti i candidati in possesso dei requisiti previsti dal bando di cui sopra e dal progetto prescelto.

NB: come indicato all’art. 6 “procedure selettive” del Bando:

“La pubblicazione del presente calendario ha valore di notifica della convocazione.

Si ricorda che il candidato che, pur avendo inoltrato la domanda, non si presenta al colloquio nella data stabilita senza giustificato motivo, è escluso dalla selezione per non aver completato la relativa procedura”.

A cosa serve il colloquio

Il colloquio valuta se il candidato è la persona adatta a svolgere il progetto di servizio civile.
Si valutano le esperienze pregresse, certo, ma anche la motivazione e soprattutto la conoscenza del progetto, cosa si farà e con chi. L’obiettivo finale è che in un determinato progetto ci siano le persone giuste.

Come prepararsi

Primo consiglio: leggi con attenzione il progetto

Quale sarà il primo argomento che tratterete? Dopo averti fatto alcune domande personali sul tuo percorso esperienziale, sicuramente parlerete delle attività previste dal progetto. Sarà fondamentale farsi trovare pronti su ogni aspetto del progetto. Agli occhi di un selezionatore risulterai certamente più interessato all’esperienza e questo giocherà a tuo favore.

Secondo consiglio: perché hai scelto lo SCU?

Il Servizio Civile non è un tirocinio o una esperienza tra le tante. Chi si propone come ente ospitante ricerca tra i suoi futuri volontari valori condivisi e attenzione a determinati temi. Arrivare consci di cosa sia il servizio civile e del perché un giovane dovrebbe scegliere di fare questa esperienza è un motivo in più per selezionare un giovane rispetto ad un altro. Informati bene su obiezione di coscienza in ambito militare e arriva pronto sui temi che il servizio civile affronta con i suoi interventi.

Terzo consiglio: perché dovrebbero selezionarti?

Sei un giovane, conosci il progetto e cosa sia il servizio civile. Ma perché proprio te? Avrai sicuramente delle passioni, peculiarità, competenze. Ricorda che “chi si loda, si imbroda” quindi non esagerare con una lista di pregi e attività che sei in grado di svolgere. Ne bastano poche, credibili e veritiere ma che siano inerenti alle attività previste dal progetto. Già essere consapevoli dei propri punti di forza è un ottimo biglietto da visita.

Per ulteriori informazioni sul Servizio Civile Universale visita la landing page dedicata:

Servizio Civile Universale, proroga del bando: scadenza il 20 febbraio ore 14

Dal sito di Salesiani per il Sociale.

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Con Decreto del Capo del Dipartimento è prorogato al 20 febbraio 2023, ore 14.00, il termine di presentazione delle domande di Servizio Civile Universale.

Le modalità di presentazione delle domande restano le stesse.

Tutte le info sui progetti, le sedi e le modalità di partecipazione nella landing page dedicata:

Michele Rua: Comunità educanti, inizia la “fase due” – Vita

La rivista “Vita” ha dedicato un articolo, a cura di Sara De Carli, alla realtà educativa della Casa Salesiana Michele Rua di Barriera di Milano, a Torino, che con il progettoBarriera oggi” mette al centro il prendersi cura di chi cura. Di seguito un estratto dell’articolo.

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Comunità educanti, inizia la “fase due”

Dal lavoro di rete al lavoro di comunità: è questo il passaggio da fare oggi nelle comunità educanti secondo don Stefano Mondin, salesiano che opera nel quartiere più multietnico di Torino. “Barriera oggi” è uno dei 152 progetti selezionati da Con i Bambini con un bando da 14,5 milioni di euro che mette al centro il prendersi cura di chi cura, perché l’impatto lo fanno i progetti ma anche i soggetti. Marco Rossi-Doria, il presidente: «Ma l’infrastrutturazione sociale non nasce per autopoiesi»

Barriera di Milano, a Torino, è un quartiere in cui bambini e adolescenti trovano gli stessi input sia per una vita sana sia per una vita borderline. Il bivio è lì, davanti a tutti e tutti devono scegliere che strada imboccare. Don Stefano Mondin è presidente del Comitato Salesiani per il Sociale del Piemonte nonché direttore della Casa Salesiana Michele Rua che a Barriera opera da cento anni. Da qui passano 2mila ragazzi ogni anno, dalle scuole all’oratorio, dai maker lab di falegnameria, sartoria e robotica aperti al territorio fino ai percorsi di formazione professionale “non convenzionale” che stanno immaginando per chi dentro la scuola – quale che sia – non riesce a stare.

L’innovazione sta nel passare dal lavoro in rete al lavoro in comunità. C’è un’enorme differenza. Dobbiamo uscire dalla logica dell’iperspecializzazione degli ambiti, del “passarsi” le persone che si seguono senza far percepire alle persone che c’è una progettualità unica. Vuol dire superare l’idea che una persona ci interessa finché c’è un progetto, ma quando termina il progetto basta. Noi non offriamo servizi, costruiamo progetti con le persone. Va in questa direzione per esempio l’idea di mettere a disposizione uno spazio per i giovani facendo insieme a loro la fatica di capire cosa fare di questo luogo.

don Stefano Mondin

Salesiani per il Sociale: incontro territoriale a Torino

Nella mattinata di lunedì 23 gennaio 2023 ha avuto luogo il terzo incontro territoriale del processo di partecipazione dal basso nella sede di Torino, con la presenza di circa 60 persone.

Dopo il saluto di benvenuto di don Alberto Goia – Delegato di Pastorale Giovanile, è intervenuto don Rafael Bejarano – Referente per le Opere Sociali nel Settore della Pastorale Giovanile, illustrando le linee del Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani ed evidenziando l’importanza di avviare un cammino insieme.

Successivamente, il Presidente di Salesiani per il Sociale don Francesco Preite, sottolineando la forte attenzione al sociale emersa nello scenario attuale, ha presentato il processo di partecipazione dal basso per costruire insieme il documento programmatico di Salesiani per il Sociale 2023-2026 e ne ha richiamato i tre principali strumenti di animazione e partecipazione messi a disposizione: gli incontri territoriali, la piattaforma digitale e i tavoli nazionali per lanciare nuovi stimoli e idee.

Renato Cursi – Direttore Generale di Salesiani per il Sociale ha poi posto l’accento su tre parole cruciali: partecipazione, internazionalizzazione e cura, aggiungendo a queste la parola “grazie”.

Isabella Cordisco ha approfondito la spiegazione del processo di partecipazione dal basso dal punto di vista metodologico e contenutistico, ricordando che l’obiettivo ultimo di tutto il processo è quello di trasformare un libro soci in una rete di relazioni concrete: si tratta di motivarci con un’appartenenza sempre più viva e sentita a “organizzare la speranza”.

Vitandrea Marzano ha infine illustrato lo strumento della piattaforma di partecipazione digitale organizzarelasperanza.net, invitando tutti a proporre e condividere idee e contributi sulle cinque aree di sfida della missione salesiana.

In seguito, è stato dedicato spazio a un lavoro in gruppi, durante il quale i partecipanti all’incontro hanno dialogato e si sono confrontati sulle cinque aree di sfida. Il lavoro, presentato da Riccardo Mariani e condotto attraverso la metodologia del world café, ha visto la partecipazione attiva e il coinvolgimento vivo di tutti i presenti.

Al termine dei lavori, si è svolto un momento di restituzione in plenaria degli spunti emersi nei vari tavoli di lavoro, da cui è scaturita una coralità di interessanti sollecitazioni e idee da portare all’attenzione.

In particolare, tra le proposte avanzate si evidenziano:

  • Dedicare tempo e spazio ad approfondire l’identità sia dell’OLP sia del volontario del Servizio Civile
  • Supportare gli OLP nel riconoscere il proprio ruolo
  • Aiutare gli OLP nella capacità di ascolto dei ragazzi e di orientamento durante il servizio, sulla base delle abilità e risorse di ciascun giovane
  • Nella formazione degli OLP approfondire tematiche specifiche, anche pedagogiche, al fine di affrontare al meglio le sfide e disporre di strumenti adeguati
  • Rafforzare il ruolo della comunicazione sociale
  • Creare maggiori occasioni di scambio formativo tra le case salesiane
  • Promuovere, oltre alla formazione, anche una condivisione di tempo, esperienze ed eventi
  • Conoscere maggiormente le esperienze altrui per creare più comunicazione
  • Fare una mappatura dei territori per leggere le povertà e i bisogni
  • Aiutare le comunità ad essere comunità
  • Mettersi insieme alle istituzioni per essere comunità territoriali
  • Promuovere un maggior scambio e diffusione di esperienze realizzate
  • Utilizzare la piattaforma come strumento permanente per poter condividere esperienze, progetti, buone pratiche e servizi attivati
  • Interrogarsi su cosa stiamo facendo per i più poveri, ricordandosi questa priorità e rimettendo al centro momenti di ripensamento progettuale
  • Condividere buone prassi sull’accoglienza e sull’integrazione dei migranti, favorire qui una riflessione più globale e collaborare con le istituzioni promuovendo un dialogo continuo
  • Sul fronte dei giovani neet agire in un’ottica preventiva, promuovere una presa in carico integrale, aiutarli a sperimentare esperienze di vita comunitarie per riattivarli e creare un’alleanza con le famiglie

In conclusione, Don Francesco Preite ha consegnato un’ultima immagine attraverso le parole di Don Bosco:

“Una funicella da sola fa ben poco, tante funicelle insieme formano una fune grossa e robusta”

e ha ribadito che è fondamentale confrontarsi e mettersi insieme per continuare ad andare, insieme, verso un futuro da costruire.

Salesiani per il Sociale, due webinar per conoscere il Servizio Civile all’estero

Salesiani per il Sociale APS organizza due webinar per fa conoscere l’esperienza del Servizio Civile all’estero. Con il bando 2022, per l’esperienza all’estero ci sono 76 posti a disposizione per 9 progetti da svolgere in questi paesi: Albania, Spagna, Ghana, Angola, Senegal, Namibia e Brasile. Il Servizio civile all’estero, oltre alla retribuzione base del SCU, offre una indennità giornaliera e il rimborso di vitto e alloggio.

“Un anno di servizio civile in Albania, Spagna, Ghana, Angola, Senegal, Namibia e Brasile con i salesiani significa essere accolti in un clima di famiglia e di amicizia nelle nostre case salesiane ed avere la possibilità di crescere insieme nel servizio educativo ai più piccoli nel cortile di un Oratorio. Costruiamo così una società più accogliente, più inclusiva ed soprattutto in pace”, dice don Francesco Preite, presidente nazionale di Salesiani per il Sociale.

I due webinar si svolgeranno in queste date per dare informazioni sulla candidatura, progetti, sedi, SCU in generale:

24/01/2023
ore 11.30-12.30
07/02/2023
ore 11.30-12.30
Per iscriversi,  inviare un’email a scu.estero@salesianiperilsociale.it