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“Accorciamo le distanze”: è tempo di GIOCO DA TAVOLA

P.L.A.Y.: Prevent –Learn – Amuse – Youth

Grazie a 10 semplici parole, ecco un’utile mappa per l’animazione in oratorio sul “gioco da tavola come strumento educativo”, con il contributo di Egidio Carlomagno – professionista del mondo dell’animazione del gruppo ANIMANDO – Cooperativa Sociale ET, parte del progetto “Accorciamo le distanze” a cura dell’Associazione di Promozione Sociale Quindi CI SEI.

Il progetto “Accorciamo le distanze”, che vede come ente capofila il Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta e il coinvolgimento della Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio AGS, nasce dal bisogno di riqualificare l’offerta educativa extrascolastica. In risposta agli effetti che la pandemia ha generato, sia a livello didattico che psicologico e sociale, la presente iniziativa intende implementare azioni volte alla cura e al supporto educativo ma che privilegia, allo stesso tempo, quello sociale dei ragazzi vittima del distanziamento sociale. Dunque il gioco diviene strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

Don Bosco Casale: partito il percorso del Metodo di studio “Accorciamo le distanze”

Il gioco come strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

L’11 marzo scorso, presso la realtà salesiana di Casale, sono partiti gli incontri del Metodo di studio del progetto “Accorciamo le distanze” dedicati a ragazzi/e dalla prima alla terza media. Il prossimo appuntamento è previsto per il 25 marzo dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso l’oratorio in Corso Valentino 66, 15033 Casale Monferrato.

Di seguito il programma:

  • 11/03/22 Presentazioni;
  • 25/03/22 Organizzazione del tempo;
  • 8/04/22 Organizzazione e rielaborazione del materiale;
  • 22/04/22 Pre-lettura, lettura, comprensione, mappa metacognitiva, 5W, HOW, sottolineatura;
  • 29/04/22 Produzione del testo e selezione degli aspetti principali: il riassunto;
  • 06/05/22 Mappe ed esposizione orale;
  • 13/05/22 La Paura di non farcela;
  • 20/05/22 Risoluzione dei problemi;
  • 27/05/22 Il formulario incontra le lingue straniere;
  • 30/05/22 Feedback e saluti.

Sportello di Sostegno Psicologico

Aperto alle famiglie dei ragazzi dell’oratorio

Le famiglie dei ragazzi dell’Oratorio potranno usufruire di uno spazio di ascolto e di confronto all’interno del centro, che verrà erogato da una psicologa qualificata a sostegno dei percorsi intrapresi dai ragazzi.

Su appuntamento:
federica.friggi.psi@gmail.com
3409050560

 

Il progetto “Accorciamo le distanze”, che vede come ente capofila il Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta e il coinvolgimento della Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio AGS, nasce dal bisogno di riqualificare l’offerta educativa extrascolastica. In risposta agli effetti che la pandemia ha generato, sia a livello didattico che psicologico e sociale, la presente iniziativa intende implementare azioni volte alla cura e al supporto educativo ma che privilegia, allo stesso tempo, quello sociale dei ragazzi vittima del distanziamento sociale. Dunque il gioco diviene strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

Don Bosco Rivoli: in partenza il percorso del Metodo di studio del progetto “Accorciamo le distanze”

Il gioco come strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

Nella giornata di oggi, giovedì 10 marzo, presso la realtà salesiana di Rivoli-Cascine Vica, sono in partenza gli incontri del Metodo di studio del progetto “Accorciamo le distanze” dedicati a ragazzi/e dalla prima alla terza media. L’appuntamento è previsto per tutti i giovedì dal 10/03 al 19/05 dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso l’oratorio in Via Stupinigi, 1 – Rivoli (TO).

Per partecipare occorre presentarsi in oratorio all’appuntamento o contattare i seguenti recapiti: oratorio@donboscorivoli.it – 011 9591840

Sportello di Sostegno Psicologico

Aperto alle famiglie dei ragazzi dell’oratorio

Le famiglie dei ragazzi dell’Oratorio potranno usufruire di uno spazio di ascolto e di confronto all’interno del centro, che verrà erogato da una psicologa qualificata a sostegno dei percorsi intrapresi dai ragazzi.

Su appuntamento:
oratorio@donboscorivoli.it
011 9591840

CONTATTI

  • Tel: 011 9591840
  • Via Stupinigi, 1
  • 10098 Rivoli (TO)
  • Sito: donboscorivoli.it
  • Email: oratorio@donboscorivoli.it

 

Il progetto “Accorciamo le distanze”, che vede come ente capofila il Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta e il coinvolgimento della Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio AGS, nasce dal bisogno di riqualificare l’offerta educativa extrascolastica. In risposta agli effetti che la pandemia ha generato, sia a livello didattico che psicologico e sociale, la presente iniziativa intende implementare azioni volte alla cura e al supporto educativo ma che privilegia, allo stesso tempo, quello sociale dei ragazzi vittima del distanziamento sociale. Dunque il gioco diviene strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

“Un caffè con…” – Intervista a Roberta Manias, educatrice del progetto “Accorciamo le distanze”

Il gioco da tavola come strumento educativo.

Ospite del programma televisivo “Un caffè con…” per la puntata di oggi, l’educatrice professionale della Cooperativa ET Roberta Manias, intervenuta in merito al progetto “Accorciamo le distanze“.

Il gioco è uno dei primissimi strumenti di relazione ed educazione; il gioco è la prima modalità con cui i bambini fanno esperienza del mondo; il gioco è uno strumento attraverso il quale le persone si mostrano realmente per quello che sono.

Il progetto “Accorciamo le distanze”, che vede come ente capofila il Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta e il coinvolgimento della Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio AGS, nasce dal bisogno di riqualificare l’offerta educativa extrascolastica. In risposta agli effetti che la pandemia ha generato, sia a livello didattico che psicologico e sociale, la presente iniziativa intende implementare azioni volte alla cura e al supporto educativo ma che privilegia, allo stesso tempo, quello sociale dei ragazzi vittima del distanziamento sociale. Dunque il gioco diviene strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

Agnelli, riscoprire il gioco da tavolo: strumento educativo in era Covid – La Voce e il Tempo

All’Oratorio Salesiano Agnelli di Torino parte il progetto “Accorciamo le distanze” promosso dai Salesiani per il sociale, con «P.L.A.Y.» (Prevent, Learn, Amuse, Youth): un ciclo di incontri di formazione per gli animatori. Di seguito l’articolo di Emanuele Carrè per “La Voce e il Tempo“.

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FORMAZIONE PER GLI ANIMATORI – QUATTRO INCONTRI NELL’AMBITO DEL PROGETTO «ACCORCIAMO LE DISTANZE» PROMOSSO DAI SALESIANI PER IL SOCIALE

Agnelli, riscoprire il gioco da tavolo: strumento educativo in era Covid

Il gioco da tavolo come strumento educativo a supporto in particolare dei ragazzi che hanno subìto tutte le conseguenze di due anni di pandemia. Si tratta di «P.L.A.Y.» (Prevent, Learn, Amuse, Youth): un ciclo di incontri di formazione per gli animatori dell’oratorio salesiano Agnelli di Torino (via Sarpi 117) che si terrà tra l’11 febbraio e l’11 marzo e che rientra nel progetto «Accorciamo le distanze» promosso dal Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta, in collaborazione con l’Associazione giovanile salesiana per il territorio (Ags) e l’associazione di promozione sociale «Quindi Ci Sei» con il sostegno della Regione Piemonte e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Il progetto si pone l’obiettivo di implementare le azioni volte alla cura e al supporto educativo e socia- le. Nel caso di «Play» il fulcro è il gioco, in particolare quello da tavolo, che diviene strumento formativo e di coesione sociale assumendo una funzione riabilitativa in particolare per tutti i ragazzi che sono stati e sono ancora vittima degli effetti negativi della pandemia, a livello sociale, psicologico e didattico. Ne abbiamo parlato con l’educatore dell’oratorio Agnelli, Gianni Glorioso che segue l’iniziativa:

«è un progetto a cui abbiamo aderito per poter seguire i bambini e i ragazzi che frequentano l’oratorio, in particolare il doposcuola con linguaggi e tecniche diversi dal solito. Con l’aiuto di Egidio Carlomagno, responsabile del settore Animando della cooperativa sociale salesiana E.T. i nostri animatori impareranno ad utilizzare il gioco da tavolo come strumento per aiutare i bambini a sviluppare un proprio metodo di studio e a scoprire le loro capacità. È un modo diverso per riuscire a capire le loro debolezze e i loro punti di forza in modo da aiutarli al meglio».

A partecipare al ciclo di incontri (l’11, il 18 febbraio e l’11 marzo dalle 18 alle 20) saranno una quindicina di animatori tra i diciassette e i ventidue anni con alle spalle esperienze di servizio nell’oratorio dell’Agnelli. «Grazie a questi incontri gli animatori potranno comprendere e far loro questo nuovo strumento di relazioni in modo da poterlo poi utilizzare con consapevolezza a favore di bambini e ragazzi», conclude l’educatore Gianni Glorioso.

Per ulteriori informazioni: www.oratorioagnelli.it

Emanuele CARRÈ

Minori di diritto: seminario di studio sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nelle scuole e negli ambienti educativi

Venerdì 25 febbraio 2022, presso la Sala Sangalli di Torino-Valdocco, si terrà un seminario di studio sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nelle scuole e negli ambienti educativi che sostengono l’apprendimento: “Minori di diritto“. La partecipazione è su invito. Di seguito le informazioni principali e il programma.

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I bambini sono fondamentali per la crescita di una società ed è necessario preservare il loro benessere presente e futuro. Con la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza cambia il modo di vedere infanzia e adolescenza: i bambini diventano soggetti a cui vengono riconosciuti universalmente dei diritti giuridici come ad esempio il diritto al nome, alla salute, a una corretta alimentazione, all’istruzione, alla sopravvivenza e libertà di espressione. Nonostante vi sia un generale consenso sull’importanza dei diritti dei più piccoli, ancora oggi molti bambini e adolescenti, anche nel nostro Paese, sono vittime di violenze o abusi, discriminati, emarginati o vivono in condizioni di grave trascuratezza.

 Tutelare i diritti di tutti, anche dei più piccoli, è l’unico modo per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), tra i quale peraltro, troviamo due obiettivi (il 4 e il 10) focalizzati proprio sul diritto all’educazione, all’istruzione all’inclusione e all’uguaglianza per bambini, bambine, ragazze e ragazzi. 

I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice sono in prima linea per la tutela dell’infanzia, garantendo opportunità, protezione e futuro a bambini e adolescenti in Italia e in numerosi Paesi del Sud del Mondo. Grazie ai progetti di Servizio Civile Universale nelle sedi di Salesiani per il Sociale e Vides in Piemonte e Valle d’Aosta, ogni anno circa 250 giovani scoprono come nella quotidianità del loro impegno civile – per la convivenza, la solidarietà, l’educazione, la cultura, il sostegno a chi è rimasto indietro – mettano in pratica azioni mirate all’autentica difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

 Il seminario di studio, organizzato nell’ambito dei programmi di Servizio Civile de due Enti promotori, B.A.S.E. – Benessere Apprendimento Scuola Educazione e Si Può –  Sostegno Inclusione Partecipazione Uguaglianza Opportunità, vuole essere un’occasione in cui ribadire la necessità di un impegno per la tutela dei diritti sacri e inviolabili di ragazzi e bambini. Obiettivo è promuovere il confronto e la riflessione condivisa tra i giovani sulla tematica della promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza da parte delle scuole e degli ambienti educativi che sostengono l’apprendimento.

Le conference hanno l’obiettivo di condividere linguaggi e strategie, e interverranno Ylenia Serra. Garante Infanzia e adolescenza della Regione Piemonte, Andrea Farina, Docente di Diritto, Legislazione e Organizzazione dei servizi alla persona, Università Pontificia Salesiana, Coordinatore Osservatorio Salesiano per i diritti dei minori e Lavia Bianchi, Docente Pedagogia Interculturale, Università di Modena e Reggio Emilia. 

I Talks, nella seconda parte del seminario, hanno l’obiettivo di presentare 4 diritti fondamentali da difendere, attraverso le testimonianze di operatori del settore:  

  • diritto alla salute – Michele Grio – Primario di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Rivoli
  • diritto all’istruzione- Eugenia Carfora –  Preside Istituto Superiore ‘Francesco Morano’ – Caivano 
  • diritto all’inclusione- Davide Sordi- Preside Scuola media “Don Bosco” Valdocco – Torino
  • diritto all’educazione- Daniela Mesiti –  Preside Istituto Maria Ausiliatrice – Giaveno e Casa Madre Mazzarello -Torino. Presidente Regionale FIDAE.

La partecipazione all’evento  è su invito.

 

“Accorciamo le distanze”: in partenza gli incontri di formazione P.L.A.Y.

P.L.A.Y.: Prevent –Learn – Amuse – Youth

Con il sostegno del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e il contributo della Regione Piemonte, all’interno del progetto “Accorciamo le distanze” sono in partenza gli incontri di formazione e workshop a cura dell’Associazione di Promozione Sociale Quindi CI SEI sul “gioco da tavola come strumento educativo” per gli animatori delle realtà salesiane di Torino-Agnelli, Casale, Cuneo e Rivoli.

Di seguito gli appuntamenti di formazione per ciascuna casa:

Salesiani Don Bosco AGNELLI

Date incontri (in orario 18.00 – 20.00):

11-18 febbraio 2022

11 marzo 2022

Salesiani Don Bosco CASALE

Date incontri (in orario 14.30 – 16.30):

5-12-19 febbraio 2022

Salesiani Don Bosco CUNEO

Date incontri (in orario 20.00 – 22.00):

11-18-25 marzo 2022

Salesiani Don Bosco RIVOLI – CASCINE VICA

Date incontri (in orario 18.30 – 20.30):

25 febbraio 2022

11- 25 marzo 2022

Il progetto “Accorciamo le distanze”, che vede come ente capofila il Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta e il coinvolgimento della Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio AGS, nasce dal bisogno di riqualificare l’offerta educativa extrascolastica. In risposta agli effetti che la pandemia ha generato, sia a livello didattico che psicologico e sociale, la presente iniziativa intende implementare azioni volte alla cura e al supporto educativo ma che privilegia, allo stesso tempo, quello sociale dei ragazzi vittima del distanziamento sociale. Dunque il gioco diviene strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

Servizio Civile all’estero con i Salesiani: 63 posti disponibili in Brasile, Africa ed Europa

Con i Salesiani si può svolgere un anno di servizio civile anche all’estero: Salesiani per il Sociale e VIS mettono a disposizione 63 posti in Brasile, Angola, Namibia, Ghana, Senegal e in Europa in Albania e Spagna. I posti sono così suddivisi:

  • 6 progetti Salesiani per il Sociale per 53 posti
  • 3 progetti VIS per 10 posti
  • I progetti, tutti di 12 mesi, si situano nel campo dell’educazione, formazione e cooperazione allo sviluppo, accanto a minori e giovani in situazione di svantaggio socio-culturale ed economico, a rischio devianza e di emarginazione sociale
  • Per i volontari in servizio è previsto un compenso economico mensile compreso tra i 700 e gli 850 euro, sono inoltre coperte le spese di vitto e alloggio.

DIRE – Dagli Stati Uniti fondi al progetto Vis che offre lavoro e studio a giovani migranti

Dall’agenzia di stampa DIRE.

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ROMA – “Nei primi mesi della pandemia di Covid-19 l’Italia è stata messa sotto un’incredibile pressione, d’altronde nessuno era pronto. Per questo, forti di una lunga amicizia, gli Stati Uniti hanno stanziato 50 milioni di euro. Si tratta del primo fondo di queste dimensioni dai tempi del Piano Marshall, nel dopoguerra, e siamo felici che una parte sia stata impiegata anche dai salesiani, con cui già lavoriamo in tanti paesi del mondo”. Lo dichiara all’agenzia Dire Daniel Ross, consigliere per gli Affari economici dell’Ambasciata americana in Italia a pochi giorni dalla conclusione di ‘Salesian Solidarity with Italy: the Emergency Response to Covid-19’.

Il progetto, finanziato con parte dei fondi stanziati dall’agenzia americana per la cooperazione allo sviluppo (Usaid) – ha permesso di intervenire in 16 Regioni italiane da parte di Vis – Volontariato internazionale per lo sviluppo, Salesiani per il Sociale, Cnos Fap e al partner statunitense Salesian Missions.
In particolare, attraverso Don Bosco2000, il presidio Vis in Sicilia e parte della rete di Salesiani per il Sociale sono intervenuti per sostenere 10 giovani migranti di circa vent’anni provenienti da Gambia, Egitto, Senegal, Niger e Algeria.

In una fase in cui la pandemia ha complicato la vita quotidiana di tante persone, causando la perdita del lavoro o l’interruzione degli studi, per i migranti di recente arrivo spesso è stata anche più dura. In Sicilia, grazie ai volontari del Vis, i dieci giovani coinvolti nel progetto hanno potuto invece iniziare un percorso di orientamento alla formazione e al lavoro, grazie al quale due di loro hanno trovato un’occupazione, altri tre hanno continuato a studiare, mentre uno ha optato per i Rimpatri Volontari Assistiti in quanto intenzionato a tornare nel suo Paese.

Gli Stati Uniti- prosegue il rappresentante diplomatico- sono soliti assistere l’Italia in caso di disastri naturali, come alluvioni o terremoti, ma un fondo di tale dimensioni non si registrava dagli anni Cinquanta. Bene che una parte dei fondi sia stata gestita da organizzazioni come i salesiani e il Vis, che hanno le infrastrutture sul terreno”.
Quanto a stanziamenti analoghi, “assolutamente no”, replica Daniel Ross, “e per fortuna aggiungerei: nel 2020 c’è stata un’emergenza. Ma l’Italia è e resta un paese avanzato, le sue autorità sono riuscite a controllare la pandemia, quindi continueremo a cooperare con l’Italia nei vari paesi del mondo per fornire aiuti di base, attraverso le organizzazioni internazionale e le ong”.

Nico Lotta, presidente del Vis, sempre alla Dire ha aggiunto: “Grazie al progetto finanziato da Usaid e insieme ai nostri partner salesiani, abbiamo potuto orientare i nostri sforzi sull’Italia. In questi mesi la diffusione del virus per fortuna si è ridotta, ma non le conseguenze educative, sociali ed economiche della pandemia sulle fasce di popolazione più vulnerabili. Dal punto di vista della cooperazione- dice ancora Lotta- credo sia molto significativo il fatto che l’Italia sia diventata un Paese beneficiario di aiuti internazionali: ci fa riflettere sull’importanza di una solidarietà capace di andare al di là di categorie o etichette. Come ci ricorda papa Francesco, ‘nessuno si salva da solo, ci si può salvare unicamente insieme’”.

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Foggia, apre “Casa Giò”. Il Rettor Maggiore: “Ragazzi, è ora di scrivere nella vostra vita una nuova pagina bella”

“Don Bosco si trova bene qui”: è don Gino Cella, direttore della casa salesiana di Foggia ad aprire il convegno “Povertà educativa minorile, riflessioni ed esperienze” che oggi, nell’istituto Sacro Cuore di Foggia, ha dato il via alle attività della nuova Comunità Alloggio “Casa Giò”. La Comunità accoglierà in maniera residenziale dieci adolescenti feriti dai vissuti familiari, ragazzi che hanno bisogno di un recupero educativo, ma anche ragazzi stranieri non accompagnati. La Casa famiglia sarà gestita dall’associazione salesiana “Piccoli Passi Grandi Sogni aps” che in Puglia è presente con altre tre comunità educative per minori nelle case salesiane di Bari, Cisternino e Corigliano D’Otranto ed è stata finanziata dalla Fondazione Don Bosco nel mondo, dalla Casa Generalizia dei Salesiani, da Salesiani per il Sociale APS e da un contributo della Regione Puglia.

“Un’iniziativa come questa accende i riflettori su questi adolescenti: la Chiesa a Foggia deve essere più coraggiosa. Il metodo di Don Bosco è vincente”, ha detto mons. Vincenzo Pelvi, Arcivescovo della Diocesi di Foggia-Bovino.

Rosa Barone, assessore al Welfare della Regione Puglia ha sottolineato la necessità di luoghi sicuri, “in vista del futuro con i risvolti della pandemia. Questa struttura è un luogo aperto, un punto di riferimento nel nome di Don Bosco e dei Salesiani in quartiere come questo”.

“A Foggia ho incrociato tanti ragazzi che oggi non ci sono più, uccisi dalla guerra tra clan. Dobbiamo decidere da che parte stare, i salesiani hanno fatto una scelta coraggiosa”: don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale APS, evidenzia come una struttura come “Casa Giò” permetta ancora di più di non lasciare soli i ragazzi di un quartiere difficile come il Candelaro. “Giovanni Paolo II diceva che se da una parte c’è la criminalità organizzata, dall’altra si deve organizzare la speranza: il territorio ha bisogno di una rete che sostenga queste attività di prevenzione, non c’è più tempo da perdere, soprattutto dopo l’accelerata delle condizioni difficili della pandemia. Le istituzioni – conclude don Francesco Preite – devono sostenere questa rete, fatta dal lavoro congiunto di salesiani e laici”.

“Sono emozionato e felice, in un tempo così difficile in cui stiamo vivendo abbiamo celebrato la speranza, che non deve venire mai meno nemmeno nei tempi più difficili”: le conclusioni della giornata sono affidate a don Angelo Santorsola, superiore dei salesiani dell’Italia Meridionale. “Don Bosco ce lo ha insegnato, è sempre stato un uomo di speranza. Ho sentito interventi pieni di forza, appassionati: da domani ciò che abbiamo detto oggi deve diventare concretezza. Oggi abbiamo respirato una bella boccata di ossigeno che ci fa guardare avanti con gioia: restituire i sogni rubati ai ragazzi che ne hanno diritto. Ha ragione don Gino: Don Bosco si trova proprio bene qui a Foggia, i salesiani  ci stanno, ci mettono la faccia per i giovani più poveri e abbandonati”, ha concluso.

Al termine del convegno è stato trasmesso il docufilm “A piccoli passi, grandi sogni”: lo ha introdotto don Antonio Carbone, presidente di “Piccoli Passi, grandi sogni”, commentando la fotografia fatta dal prof. Andrea Farina, docente di Legislazione minorile e responsabile dell’Osservatorio salesiano sui diritti dei minori, durante la relazione sulla povertà educativa:  “Quando si ascoltano i numeri dell’emergenza educativa appena descritti da Andrea Farina, ciascuno di noi che lavora nel sociale ha davanti agli occhi persone, case, situazioni difficili viste nel corso della vita. Questa comunità alloggio vuole essere un punto dove confrontarsi sul temi della legalità, un luogo di accoglienza per tanti giovani che dovranno essere liberi di scegliere il proprio futuro“.

Nel pomeriggio di sabato 17, invece, il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime, ha celebrato una Messa e inaugurato i locali della nuova Comunità Alloggio, accompagnato da tre Consiglieri Generali: il Consigliere per la Regione Mediterranea, don Juan Carlos Pérez Godoy, il Consigliere per la Regione Interamerica, don Hugo Orozco e il Consigliere Regionale per l’Europa Centro e Nord, don Roman Jachimowicz. Circa 40 ragazzi e operatori sociali delle 7 case famiglia della IME presenti in Puglia e Campania, gestite dall’associazione “Piccoli passi grandi sogni aps”, hanno raggiunto l’opera di Foggia per conoscere “in carne ed ossa” il Don Bosco di oggi. Nella zona giorno della nuova Comunità Alloggio è avvenuto un incontro sincero, intenso, dai toni familiari.

“In ogni struttura sono accolti circa 8 minori dai trascorsi differenti – ha spiegato don Carbone – Dal 2007 ad oggi ci siamo presi cura di circa 500 minori affidati dai Servizi di Educativa Territoriale e dai Centri di Giustizia Minorile. Siamo contenti di inaugurare una nuova comunità, anche se come salesiani vorremmo che ogni ragazzo potesse vivere il calore della propria famiglia nella sua casa di origine”.

La signora Patrizia, in rappresentanza degli operatori sociali delle comunità che anche nel periodo più duro del lockdown hanno continuato ad essere al fianco di ogni minore affidato, ha sottolineato: “Quello che abbiamo ricevuto, quello che stiamo donando e quello che ci hanno insegnato i salesiani all’oratorio è diventato per noi una vocazione, una professione”.

Don Ángel Fernández Artime conclude parlando al cuore dei ragazzi: “Non possiamo non immaginare le presenze salesiane del mondo senza una Casa Pinardi come a Valdocco, per essere accanto a ragazzi che non hanno nessuno e alcune possibilità. Per ognuno di voi la situazione più difficile è passata, è ora di scrivere nella vostra vita una nuova pagina bella”.

A seguire, la Comunità Educativa Pastorale ha vissuto prima la Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Rettor Maggiore, nella parrocchia salesiana “Sacro Cuore di Gesù” e poi un momento di preghiera in oratorio con la benedizione ufficiale delle persone e delle “mura” della Comunità Alloggio “Casa Gio” da parte del Rettor Maggiore stesso.

Don Angelo Santorsola, superiore dell’Ispettoria Meridionale ha poi detto ai ragazzi delle case famiglia convenuti: “Per noi siete importanti e oggi la presenza del Rettor Maggiore e dei Consiglieri Generali ne è la dimostrazione concreta”.