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Fabio Geda ed Enaiatollah Akbari incontrano i ragazzi delle superiori – Don Bosco Agnelli

Il 17 aprile, i ragazzi dell’Istituto Agnelli incontreranno Fabio Geda ed  Enaiatollah Akbari per parlare del libro “Storia di un figlio. Andata e ritorno”. L’evento sarà trasmesso in diretta sul canale YouTube di don Bosco Agnelli. Di seguito si riporta l’articolo pubblicato su “Don Bosco Agnelli” insieme al contributo video realizzato per il programma televisivo “un caffè con…Fabio Geda”.

Sabato 17 aprile, dalle ore 10 alle ore 11.30Fabio Geda ed Enaiatollah Akbari incontreranno i ragazzi delle superiori dell’Istituto Agnelli per discutere del loro ultimo libro “Storia di un figlio. Andata e ritorno”, edito da Baldini+Castoldi. L’evento sarà trasmesso in diretta YouTube, per permettere non solo agli studenti ma anche alle famiglie e agli interessati di poter seguire il dibattito. L’incontro, organizzato dal Dipartimento di Lettere, costituisce la seconda parte di un percorso annuale di cittadinanza sulla migrazione, iniziato in autunno con la preziosa testimonianza di impegno civile, umanità e coraggio del dottore ed europarlamentare Pietro Bartolo.

Nel 2010 usciva in Italia “Nel mare ci sono i coccodrilli”, racconto a quattro mani della vera odissea di Akbari, dalla fuga dall’Afghanistan fino all’arrivo nella nostra penisola. Il libro divenne subito un bestseller in Italia e fu tradotto in 32 paesi, ottenendo un grande successo di pubblico e di critica. In occasione del decimo anniversario del loro primo lavoro insieme, i due autori hanno deciso di aggiungere un secondo capitolo della storia di Enaiatollah: il ricongiungimento con la sorella e il fratello, il nuovo ruolo di zio, l’incontro con Fazila, con la quale nascerà una tenera storia d’amore e convolerà a nozze, la vita in Italia. Non solo luci, però: tra le tante ombre, un lutto inaspettato e la difficile situazione degli hazara, l’etnia a cui appartiene Akbari vittima di un vero e proprio genocidio negli ultimi anni.

Salesiani Bra : “Educare alla felicità?”, nuovo libro della prof.ssa Chiara Noello

È uscito il libro della prof. Chiara Noello, docente di lingue straniere presso la Scuola Media dei Salesiani di Bra. Riportiamo le sue parole di presentazione, tratte dalla quarta di copertina.

Educare alla felicità?

Giacomo, Ludovica, Matilde. Ricordo lo sguardo di ognuno di loro, il loro sorriso e la loro inquietudine. Sono incontri che hanno nutrito la mia passione per l’insegnamento portandomi a riflettere sulla responsabilità che si assume chi sceglie di diventare insegnante. Si può davvero insegnare un valore, educare alla felicità? Probabilmente sì, a una condizione imprescindibile: ogni dichiarazione deve essere accompagnata da una testimonianza concreta e da un’esperienza che attesti quel valore. Alla grande malattia che ha colpito la scuola si deve e si può rispondere con la grande salute degli educatori che devono diventare testimoni di ogni loro insegnamento e portatori di una cultura della responsabilità personale che non può essere ignorata da chi sceglie di intraprendere questa professione. Perché merita di essere chiamato docente colui che non soltanto insegna i valori e li richiama, ma li cerca senza posa e ne fa un’esperienza personale esemplificativa, mostrando insomma l’insostituibilità di una presenza. In un mondo in cui la cultura della paura fa da padrona, il mio lavoro ha, invece, voluto essere una testimonianza di come le emozioni siano la strada verso la felicità.

Chiara Noello insegnante di lingue e autrice

Perché hai accettato di insegnare alla scuola media salesiana?

“Educare è cosa del cuore”, diceva Don Bosco. Ed è proprio cosi.

La scuola media salesiana di Bra non è solo scuola ma anche famiglia e l’ho capito subito dopo il primo colloquio avuto con il Prof.Fraire (Preside della scuola) nel Maggio 2019. A quel tempo ero docente di inglese in un’altra scuola, molto più grande e più dispersiva, ma ero alla ricerca di una realtà che mettesse maggiormente al centro l’alunno con i suoi punti di forza e le sue debolezze. L’ho trovata qui ed ecco perché ho accettato di entrare a far parte di questa realtà. Oggi, posso dire di essere molto felice della scelta fatta. Ogni giorno ci prendiamo cura degli alunni come fossero, un po’, anche figli nostri e cerchiamo di unire tradizione e innovazione per far nascere in loro l’amore per la cultura. 

Come ti trovi?

Molto bene. Le classi sono frizzanti e stimolanti e i colleghi sono ormai diventati più amici che colleghi. In tempo di pandemia, poi, il nostro rapporto si è rafforzato ancora di più e siamo diventati anche noi compagni di scuola. Abbiamo condiviso e, ancora condividiamo, gioie e dolori di un modo diverso di fare scuola senza, però, dimenticare il nostro obiettivo primario: il bene dei ragazzi. Essi, infatti, possono oltre allo studio svolgere moltissimi corsi opzionali: dalle lingue alla musica, dal latino alla manualità e, ogni pomeriggio trovano il silenzio dello “Studio” pronto ad accoglierli per compiti e ripasso seguiti a turno dai loro insegnanti ed assistenti. 

Hai avuto esperienze all’estero?

Si, in Australia, fin da piccola per far visita ai miei parenti. Mia mamma è di origine australiana, quindi sono anch’io madrelingua. Poi, durante l’Università trascorrendo dei periodi all’estero per migliorare anche le altre lingue straniere studiate (tedesco, francese e spagnolo).  

Lo scorso anno hai accompagnato gli allievi a Londra: è stata un’esperienza positiva?

Molto positiva. I ragazzi hanno potuto mettere in campo le nozioni imparate nella nostra scuola. Nel mese di Febbraio 2020 abbiamo trascorso una settimana a Londra durante la quale i ragazzi hanno frequentato la scuola e hanno potuto studiare l’inglese in modi differenti, per es, girando dei cortometraggi, con insegnanti madrelingua certificati. I pomeriggi erano invece dedicati alla visita della città. Gli studenti sono stati ospitati da famiglie locali per vivere gli usi e costumi tradizionali. Molti ragazzi hanno mantenuto i rapporti con queste famiglie con le quali si scrivono periodicamente. 

Come la scuola media salesiana potenzia lo studio dell’inglese?

La scuola media salesiana potenzia molto lo studio dell’inglese sia dal punto di vista curriculare che extracurriculare. Si svolgono 3 + 1 ore di inglese, dove il +1 rappresenta il tempo dedicato alla conversazione, durante il quale si ripropongono, tramite giochi e attività divertenti, situazioni reali. Inoltre la scuola offre corsi di preparazione alle certificazioni Cambridge A2 (KET) e B1 (PET). Nel mese di Marzo gli studenti si sono inoltre cimentati in una gara (The big challenge) in cui si sono sfidati a colpi di grammatica e cultura con altre scuole medie d’Italia. Nel periodo di Natale, con la Prima, abbiamo inoltre registrato un video sulle tradizioni italiane da spedire in risposta a quello inviatoci da mia cugina australiana che aveva come protagonisti i bambini ai quali insegna. 

Ci sono in cantiere proposte particolari?

Si, due proposte in particolare entrambe in estate.

La settimana inglese, presumibilmente nel mese di Giugno e la seconda un soggiorno in Irlanda nel mese di Luglio, situazione sanitaria permettendo. La vacanza – studio sarebbe di due settimane con i ragazzi ospiti di famiglie irlandesi, visita a luoghi vari e corsi di inglese per potenziare e migliorare la lingua. 

Infine ci parli del libro che hai pubblicato?

Settembre 2017. Ultimo anno Laurea Magistrale: Tesi di Laurea da scrivere, ultimi esami, confusione. Svolgo un tirocinio lungo un anno a Pinerolo, Istituto Maria Immacolata, e capisco che l’insegnamento è quello che davvero vorrei fare. Il mio libro, “Educare alla felicità? L’esercizio emotivo come cuore della formazione”, Edizioni Accademiche Italiane, nasce cosi: dall’osservazione, dagli appunti sul campo, dal notare che esiste una relazione tra apprendimento ed emozioni: Giacomo, Ludovica, Matilde, ricordo lo sguardo di ognuno di loro, il loro sorriso e la loro inquietudine. Sono incontri che hanno nutrito la mia passione per l’insegnamento portandomi a riflettere sulla responsabilità che si assume chi sceglie di diventare insegnante. Si puo’ davvero insegnare un valore? Educare alla felicità? Probabilmente sì, ad una condizione imprescindibile: ogni dichiarazione deve essere accompagnata da una testimonianza concreta e da una esperienza che attesti quel valore. Alla grande malattia che ha colpito la scuola si deve e si puo’ rispondere con la grande salute degli educatori che devono diventare testimoni di ogni loro insegnamento e portatori di una cultura della responsabilità personale che non puo’ essere ignorata da chi sceglie di intraprendere questa professione. Perché merita di essere chiamato docente colui che, non soltanto, insegna i valori e li richiama, ma li cerca senza posa e ne fa un’esperienza personale esemplificativa mostrando, insomma, l’insostituibilità di una presenza. In un mondo in cui la cultura della paura fa da padrona, il mio lavoro ha, invece, voluto essere una testimonianza di come le emozioni siano la strada verso la felicità. 

Salesiani Bra: ritiro pasquale alla scuola media

Di seguito l’esperienza del ritiro pasquale online vissuto dai ragazzi della scuola media dei Salesiani di Bra il 30 marzo scorso.

Il tradizionale ritiro in preparazione alla Pasqua non si è svolto presso uno dei consueti centri di spiritualità della zona: Madonna dei Fiori, Villa Moffa… La pandemia non l’ha permesso. Gli allievi e gli insegnanti erano tutti a casa in didattica a distanza. Questa spiacevole situazione, che si protrae ormai da molto tempo, non ha impedito però di pensare e di realizzare un momento di riflessione e di preghiera on line, sfruttando la tecnologia utilizzata ordinariamente nell’insegnamento a distanza.

Martedì 30 marzo la giornata scolastica è iniziata con un momento di preghiera guidato dal Don Livio alla presenza virtuale di tutti gli allievi e gli insegnanti. Ha fatto seguito l’intervento del direttore che ha illustrato i momenti salienti del triduo pasquale. Ha utilizzato quindi due video creati da giovani salesiani: il primo realizzato al Colle don Bosco dai novizi sul tema della sofferenza e il secondo nel deserto di Giuda in Israele dove studia teologia il giovane salesiano piemontese che ha parlato del significato del deserto.

A questa presentazione ha fatto seguito un interessante gioco a quiz contenente domande relative alla tematica presentata e ai video trasmessi. Per questo momento gli allievi sono stati divisi in due sottogruppi guidati dai rispettivi insegnanti. Realizzava più punti chi rispondeva per primo e in modo preciso secondo il correttore automatico.

Nel terzo momento gli allievi sono stati suddivisi per classe e hanno espresso in modo libero e spontaneo il messaggio per loro più significativo. Il risultato è stato uno scambio arricchente e vario. I ragazzi hanno colto utili insegnamenti di vita.

Salesiani Lombriasco: laboratorio di agricoltura sinergica

Un laboratorio di agricoltura sinergica nell’ambito del corso di agronomia alle Scuole Salesiane di Lombriasco. Di seguito la descrizione dell’iniziativa a cura del Direttore dell’Opera don Marco Casanova.

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Le Scuole Salesiane di Lombriasco organizzano per il 16 aprile un momento formativo online sulla prelazione agraria. L’incontro è rivolto alle ultime classi dell’istituto tecnico agrario e ai professionisti del settore. Di seguito le informazioni per partecipare al webinar che si terrà in Meet, previa iscrizione.

Si è svolto in tre momenti diversi per la classe terza dell’Istituto tecnico agrario il laboratorio che nell’ambito del corso di agronomia ha portato alla realizzazione di un orto sinergico. Voluto dagli insegnanti Casanova e Remogna, guidato dalla dottoressa Annalisa Rolfo, il laboratorio ha previsto una lezione online e due in campo con la partecipazione di tutta la classe.

Occasione per un’attività in campo, momento anche di aggregazione per la classe in DAD il nostro orto ora è pronto per essere accudito. Scelto dai ragazzi per la forma il nome “CONT-ORTO“.

Occasione per avvicinarsi a questo tipo di agricoltura decisamente inusuale ed alternativa, ma con elementi interessanti. Speriamo di potervi presto accogliere a Lombriasco per vedere il nostro orto sinergico dotato di impianto di irrigazione a goccia, già in parte seminato con specie diverse e fra loro consociate, ma in attesa di svilupparsi ulteriormente.

Salesiani Novara: il ringraziamento della Comunità di Sant’Egidio

La Comunità di Sant’Egidio ringrazia gli studenti e le famiglie del San Lorenzo di Novara che con generosità hanno scelto di aiutare la mensa che la Comunità offre per i più bisognosi. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

In questi giorni che precedono la Pasqua, abbiamo voluto portare i nostri auguri alla Comunità di Sant’Egidio e anche la prima parte di una raccolta di offerte che, da dicembre ad oggi, continuiamo a raccogliere grazie alle felpe dell’iniziativa #Natalesolidale. Questo momento ci rallegra doppiamente. Prima di tutto, perché ci ha fatto vivere ancor di più la grande famiglia del San Lorenzo, coinvolgendo ragazzi, studenti, exallievi, genitori, amici e benefattori. In secondo luogo, perché con questa iniziativa abbiamo potuto ESSERE vicini a chi sta operando concretamente il bene in questo periodo difficile, e poi anche perché siamo riusciti a FARE anche noi – tutti insieme – qualcosa per loro.

La raccolta va avanti… Grazie a voi!

Maria e Davide

La Comunità di Sant’Egidio ringrazia i tanti studenti e le loro famiglie che, con generosità e gioia, hanno scelto di aiutare la Mensa per i poveri seguendo così le parole dell’Apostolo Paolo:

“Tenete presente questo: chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia”.
(2 Cor. 9,6-7)

Una Mensa per la città

A Novara, nell’inverno 2007-08, in una fabbrica abbandonata è morto di freddo e di fame un giovane immigrato, Larbi Mansour Chaht: un fatto che ci ha impressionato. Nella nostra città si può morire anche così, di povertà.

Lo scandalo della morte di quel giovane ci ha fatto decidere ad offrire un punto di riferimento più accessibile per chi ha bisogno. Nei mesi successivi, abbiamo coltivato il desiderio di rimettere i poveri al centro dell’attenzione della città, nel cuore della città ma anche nel cuore delle persone. Il sogno di rispondere anche a Novara ad una domanda crescente di tanti che non avevano neanche cibo sufficiente per vivere e un luogo dignitoso dove mangiare ed essere accolti con amicizia.

La mensa della Comunità di Sant’Egidio apre il 25 dicembre 2009 come un dono e un segno di speranza per la città. Abbiamo voluto aprirla proprio nel giorno di Natale, come un segno per la città, un nuovo spazio aperto a tutti i poveri nel suo cuore economico e sociale. Abbiamo voluto che la mensa fosse nel cuore anche fisico della città, che è uno spazio precluso ai mendicanti, a motivo dell’ordinanza per il decoro urbano, che vieta la mendicità “molesta” e “l’accattonaggio”.

La mensa si trova proprio sotto la Cupola, che è il simbolo della città, in una delle strade più belle con l’acciottolato ottocentesco, con i lampioni stile liberty e con tutte le targhe in ottone ai portoni dei palazzi, al piano terra di uno stabile seicentesco, in locali restaurati mantenendo nella sala mensa le due colonne centrali in granito e le antiche volte. Le tavole, oggi solo da uno o due posti, sono apparecchiate con tovagliette usa e getta con un centrotavola con olio, sale e spezie.

È una mensa, ma è sotto tutti gli aspetti un vero e proprio ristorante e così viene chiamata familiarmente dai poveri che si dicono l’un l’altro: questa sera andiamo a mangiare al ristorante! La mensa durante la pandemia è rimasta sempre aperta offrendo una cena dalle ore 17,30 alle 190,00 per facilitare anche chi viene da più lontano e deve usare gli autobus per muoversi. Apre quattro volte a settimana anche nei giorni festivi, quando la città si svuota per il weekend. La mensa offre il pasto seduti a tavola oppure una cena fredda da asporto per chi non vuole fermarsi. Ad oggi sono oltre 1.600 i poveri che hanno frequentato con regolarità la mensa, di 29 nazionalità diverse.

Nel 2010, nel primo anno di apertura, abbiamo distribuito quasi 7.000 pasti: nel 2018 siamo arrivati a superare i 20.000. Durante quest’anno di pandemia abbiamo triplicato la nostra attività aprendo due mense più piccole nei quartieri di Sant’Agabio e Sant’Andrea garantendo una distribuzione settimanale di quasi mille pasti. La mensa non è sostenuta da sovvenzioni pubbliche continue né da fondazioni private, ma dalla generosità dei cittadini novaresi che con il loro aiuto partecipano a questa opera.

Grazie alla mensa abbiamo incontrato povertà vecchie e nuove, vicine o che diventano tali pur arrivando da lontano. Ad una povertà più italiana, fatta di anziani novaresi o degli immigrati dal sud Italia, si è aggiunta quella più recente che parla le tante lingue del mondo dall’Ucraina al Ghana, dal Perù all’Albania, dal Marocco alla Cina.

Una povertà che, potremmo definire, della “porta accanto”. Le persone che vengono alla mensa a volte abitano vicino alla nostra casa, oppure sono degli ex colleghi di lavoro, l’operaio di una fabbrica chiusa dalla crisi che a 55 anni non trova più impiego, un giovane precario che ha perso il lavoro a causa del covid 19, la bidella che lavora a tempo determinato per una cooperativa e che d’estate rimane senza stipendio, il compagno di giochi dell’oratorio che avevi perso di vista o la badante che accudiva una nostra parente anziana. Una povertà che in una città non grande, come Novara, vive accanto a noi.

In questo tempo, in cui i poveri spaventano, una mensa aperta nel centro storico è la speranza di ritessere il filo dell’unità della città. E dal centro, come sempre avviene nella vita della Comunità di Sant’Egidio, le nostre visite in questa periferia estrema costituiscono la speranza per tanti poveri di non essere esclusi dalla vita della città e di essere riconosciuti e non considerati una folla anonima. L’amicizia personale con ciascuno è la chiave per sostenere la loro speranza.

Durante la pandemia, la mensa è rimasta un segno di speranza per tanti: per i poveri, ma anche per chi non lo è. Sono oltre cento le persone di ogni età che si alternano alla mensa in un servizio gratuito. La mensa, nonostante il rigido rispetto della regola del distanziamento, è diventata spazio d’incontro con i poveri per molti e questo è il motore del cambiamento della città: quando la gente comincia a cambiare idea e ad aiutare, la città cambia e i poveri cominciano ad essere considerati parte “di noi”, volti riconosciuti, sorrisi e parole scambiati non solo alla mensa, ma per la strada, quando ci si incontra anche per caso e questo cambia il clima umano della nostra Novara.

L’incontro umano con chi è povero aiuta a cambiare il cuore: nascono storie di amicizie altrove improbabili, si aprono possibilità inedite di aiuto e una nuova comprensione della vita della nostra città e del mondo. In questo cambiamento dei cuori è la ragione della nostra speranza.

Comunità di Sant’Egidio, Vicolo Ognissanti 2 – 28100 NOVARA – tel. 0321 33387 – info@csepiemonte.org IBAN: Comunità di Sant’Egidio – Piemonte Onlus: IT53 L 05034 10100 000000001306

Salesiani Lombriasco: webinar sulla prelazione agraria

Le Scuole Salesiane di Lombriasco organizzano per il 16 aprile un momento formativo online sulla prelazione agraria. L’incontro è rivolto alle ultime classi dell’istituto tecnico agrario e ai professionisti del settore. Di seguito le informazioni per partecipare al webinar che si terrà in Meet, previa iscrizione.

In questi due ultimi anni scolastici l’attività sempre vivace di convegni e momenti formativi in ambito agrario organizzati spesso grazie all’interessamento di exallievi si è di fatto drasticamente ridotto e del tutto azzerato in presenza. Il 16 aprile si torna online con un momento di formazione destinato alle ultime classi dell’istituto tecnico agrario, a professionisti del settore.

Don Marco Casanova

LA PRELAZIONE AGRARIA:
PROFILI OPERATIVI

venerdì 16 aprile 2021
h. 14.30-16.00

PROGRAMMA

venerdì 16 aprile 2021

  • 14.30 – 14.45 Introduzione al webinar (moderatore dott. E. LEVA – Agronomo);
  • 14.45 – 15.45 Prelazione agraria: analisi casi concreti. Avv. Riccardo MARTINOLI – Foro di Milano;
  • 15.45 – 16.00 Dibattito e conclusione.

Evento in modalità webinar su piattaforma Meet: meet.google.com/xvn-ssai-xav

La partecipazione al seminario è gratuita.

Occorre inviare una mail di iscrizione a: enrico.leva@fastwebnet.it

La partecipazione al convegno riconosce nr. 0,25 CFP SDAF 11 per la categoria dei Dott. Agronomi e Dott. Forestali/Rif. Regolamento CONAF 3/2013. Sono previsti crediti formativi per Avvocati, Periti Agrari ed Agrotecnici.

Salesiani Lombriasco: auguri di Pasqua per gli exallievi

Si riportano di seguito gli auguri pasquali per gli exallievi delle Scuole Salesiane di Lombriasco da parte del Direttore dell’Opera Salesiana don Marco Casanova e dal Preside Marziano Bertino, con la proposta di “Un caffè insieme per la tua scuola“.

Pasqua 2021

Carissimi/e exallievi/e, 

la festa della Pasqua, cuore dell’esperienza cristiana, ci invita ancora una volta alla speranza che nasce dal Cristo risorto. Nonostante tutto, e anche in questo tempo ancora di pandemia, possiamo cantare il nostro “Alleluia”, incontrare il Cristo risorto e rinnovare la speranza. L’augurio è per tutti e per ciascuno quello di vedere i segni della presenza del risorto anche oggi nella nostra vita, nella Chiesa, nella società e portare noi stessi questa speranza cristiana. Speriamo presto di poter tornare ad incontrarci, forse almeno per la s. Messa nella seconda domenica di Maggio dedicata al raduno annuale, manteniamo i contatti con i messaggi, il gruppo exallievi di facebook, il nuovo sito della scuola che presto vedrà la luce. Sosteniamo la nostra scuola partecipando anche in questo secondo anno scolastico segnato dalla pandemia, alle proposte che ci saranno fatte a partire dall’iniziativa delle erogazioni liberali. Lo scorso anno con il vostro aiuto abbiamo sostenuto spese per lavori di adeguamento delle strutture in base alle norme anticovid, aiutato famiglie in difficoltà nel corrispondere ai pagamenti della retta, portato avanti il cammino della scuola paritaria nel tempo della crisi determinata dalla pandemia. Il Signore risorto faccia a voi e alle vostre famiglie il dono della pace che nasce e viene solo dalla sua presenza. Una preghiera per tutti e per ciascuno dalla nostra comunità salesiana di Lombriasco. 

Tanti cari auguri di buona e santa Pasqua! 

Casanova don Marco
Direttore 

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E’ una partita a scacchi quella che si sta conducendo da ormai un anno con il virus.

Il nostro avversario sfoggia la sua corona spinosa con caparbietà e determinazione. E’ subdolo e spesso imprevedibile nell’attuare le sue mosse. I suoi “pedoni neri” avanzano sulla scacchiera, giocano e attaccano come schiere compatte.

Noi avversari, “pedoni bianchi”, stabiliamo posizioni e strategie, talvolta repentinamente, con ponderazione e misure d’attacco. Re, alfieri, torri e pedine creano colonne e battaglie, il chiaro e lo scuro diventano meno nitidi e la partita tarda a concludersi.

Tralascio il flusso perpetuo di informazioni che evolvono rapidamente e che provengono dalla rete; i bollettini, le curve epidemiologiche, le mascherine adagiate al viso, i distanziamenti e l’igiene perpetua delle mani. Voglio soffermarmi su altri aspetti e considerare la forza e la positività di alcune nostre azioni. Noi siamo gli “scacchi bianchi”, ve lo ricordo, tutti impegnati nella stessa partita e mi rivolgo in primis a voi cari allievi, a voi colleghi, ai Salesiani e alle famiglie sempre presenti e ad ogni Ex Allievo.

Bisogna resistere; misurare e calcolare, isolarsi e continuare a rimanere a casa, adottare precauzioni e comportamenti sempre retti. Lo ripete chiunque; i moniti, ognuno per se stesso se li prefigge, puntualmente li rimanda agli altri, continuamente, senza tregua.

Siamo stanchi, amareggiati, in molte occasioni indifesi, anzi sfiniti, ma comunque persistiamo. Persistiamo nello stare accanto, nell’essere una scuola… nell’essere una Casa! La nostra scuola Salesiana di Lombriasco… la nostra Casa di Lombriasco!

Mi sto riferendo, e lo ripeto, a voi alunni uniti ai vostri genitori, a voi insegnanti e a coloro che la scuola l’organizzano e la supportano; i Salesiani, il personale al completo, i collaboratori e i sostenitori.

Restare accanto è stata la prima sfida che abbiamo condotto, tutti accorpati assieme. Accadeva lo scorso mese di marzo. Lombriasco doveva rimanere chiuso, in un lockdown utile e necessario per il bene della nazione intera. Eppure Lombriasco doveva esserci, operare e reagire. Lombriasco doveva controbattere alla mancanza dei suoi allievi.

La scuola, in fondo, non è solo quello che succede tra i banchi o nei corridori, ma è anche un richiamo continuo di vita al di fuori dell’Istituto, agli episodi personali nei quali gli insegnamenti vengono realizzati nella quotidianità. Lombriasco è parte del nostro quotidiano in cui gli esempi offerti vengono ripetuti, condivisi e concretizzati con i comportamenti. La scuola si realizza attraverso i compiti assegnati che sono tramiti e ritorni assidui tra gli adulti e i ragazzi.

La scuola è l’insieme delle nostre esperienze e di grandi ricordi che sopravvivono dopo ogni promozione, dopo ogni diploma incorniciato e permangono tra gli indelebili risultati della vita.

In nome di tutto questo, Lombriasco ha provato a creare la sua scuola on line. Ha costruito, giorno dopo giorno, il suo assetto informatizzato, la sua “DAD”, non senza iniziali difficoltà, ponendosi domande e superando criticità; le linee, le telecamere accese o spente, i microfoni e le cuffie funzionanti e ben inseriti, le lavagne virtuali, le email congruamente inoltrate, ecc. ecc.

Con impegno e generosità, a tentoni, con consapevolezze e limature, ha tramutato scrivanie in cattedre, stanze da letto in aule, voci ad alto volume in contatti e abbracci, tastiere in strumenti musicali e computer in finestre aperte e piene di luce.

I vostri “buongiorno” hanno avviato il ritmo di quelle giornate complicate e la vostra partecipazione con il vostro contributo solerte sono state le risposte. Lombriasco può esserci comunque e senza un dove preciso, ma tangibile e fruibile. Può sussistere anche in questa recente ricaduta, in questa nuovo allontanamento di novembre e del dicembre attuale. Anzi, continua più consapevolmente grazie a una procedura assodata e che voi fate funzionare, voi ragazzi, voi genitori. Ci siamo riusciti, ne siamo stati capaci, vi siete impegnati e avete ottenuti voti e giudizi. Avete apprezzato la dedizione dei professori e inteso il valore della loro presenza. Questa strada percorribile ci consente di imparare, insegnare, studiare, riprendere e recuperare. Ci permette di proseguire insieme. Le azioni della scuola non dovranno perdurare su piattaforme e schermi. Questa modalità possiamo conservarla come competenza, ma dobbiamo aspirare e attendere con pazienza il termine di questa emergenza. Mirare a riavere la nostra scuola consueta.

Dobbiamo riaccogliere e recuperare le nostre sane abitudini, di sicuro con dei mutamenti, ma che ci consentiranno di varcare un corridoio con uno zaino alle spalle, di essere incitati da una campanella nel recuperare o nel ritirare i libri e i quaderni, di commettere sbagli e di parlarne in privato con un docente, di discutere e di dibattere con i compagni o di ridacchiare e di disturbare durante una lezione. La scuola è incontro, rapporto e scontro, mediazione e sbaglio che poi si trasforma in successo.

La scuola sono le gite, le cene, le preghiere e le omelie sentite, sono le mani alzate, i pranzi in mensa, le sgridate e i rimproveri, le verifiche scritte e le interrogazioni, sono le pagelle di carta, i diari, le penne e le merende. Ad ora non posso offrirvi un “quando” certo, ma sono fiducioso del suo arrivo.

Vi esorto a guardare verso questo obiettivo comune e a non trascorre queste settimane in balia esclusiva dei monitor, di non scorrere notifiche e sbirciare tra immagini posate ed esibite, in funzione di un tempo che pare fermo e senza voce.

Mi raccomando: osservate i dettagli e i particolari di tutto ciò che vi incombe intorno senza forzare le attese e impegnatevi a gestire i timori e le mancanze. Valorizzate questo periodo sospeso durante il quale dovete essere lungimiranti e recuperate interessi. Tutto questo vi servirà per acquisire capacità di pensiero autonomo rispetto ai problemi nonché a formare delle solide personalità e vi fornirà altresì gli strumenti per creare circostanze di sicura riuscita. Vi chiedo di porre queste cose nelle mente, di pensarci e rifletterci.

I brutti periodi sono parte della vita e servono a crescere e ad apprezzare quelli sereni e preziosi. Speriamo che la distanza non vinca solo sulla scacchiera, ma che ci renda migliorati quando terminerà e saremo nuovamente nella nostra Casa di Lombriasco.

Buona Pasqua ad ognuno di voi e ricordate che Lombriasco, avverso al silenzio, è reale e colloquia con voi da lontano…

Marziano Bertino
Presidente

Un caffè insieme per la tua scuola

Un caffè insieme per la tua scuola. Bere insieme il caffè è un modo per esprimere convivialità, offrire un caffè è un segno di accoglienza, di amicizia, di condivisione. Nei nostri raduni exallievi/e è il momento che corona il pranzo conviviale. Non possiamo farlo in presenza. Ti chiediamo di farlo idealmente insieme per un mese dando la tua erogazione liberale corrispondente (30 euro) per sostenere come lo scorso anno la scuola in tempo di pandemia. Sarà la tua erogazione liberale per le necessità e i progetti della scuola. Rilanceremo l’iniziativa verso il raduno, fatto forse solo online, del mese di maggio e sarà un’adesione annuale alla vita dell’associazione exallievi/e per la scuola cattolica paritaria salesiana di Lombriasco.

CONTINUA A SOSTENERE LA TUA SCUOLA!!! L’attuale normativa sui redditi consente alle PERSONE FISICHE di DETRARRE ed alle IMPRESE di DEDURRE le donazioni a favore di Istituti scolastici senza scopo di lucro o di Enti con personalità giuridica riconosciuta. Nella causale del bonifico bancario andrà indicata la dicitura “EROGAZIONE LIBERALE PER EDILIZIA SCOLASTICA” oppure “INNOVAZIONE TECNOLOGICA” oppure “AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA” a favore delle SCUOLE PARITARIE gestite dall’Ente Ecclesiastico “SCUOLA AGRARIA SALESIANA” con sede a Lombriasco in via San Giovanni Bosco, 7, cap 10040, ai sensi del T.U.I.R. (D.P.R. 2-12-1986 n. 917 all’art. 15 comma 1 lettera i octies)

Dati per il bonifico bancario:

  • IBAN: IT58R0306909606100000111780
  • Intestato a SCUOLA AGRARIA SALESIANA – Lombriasco ABBIAMO BISOGNO DEL TUO AIUTO!

Non si è mai soli davanti al mistero della sofferenza: si è col Cristo che dà senso a tutta la vita. Con Lui tutto ha un senso, compresi il dolore e la morte”.
Giovanni Paolo II

Decreto Sostegni, Agorà della Parità: “I fondi destinati alla scuola siano destinati a tutta la scuola”

Pubblichiamo il comunicato stampa di Agorà della Parità sui fondi stanziati dal Decreto Sostegni.

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I 300 milioni di euro stanziati per la scuola dal Decreto Sostegni approvato nel Consiglio dei Ministri sono sicuramente un passo importante per aiutare gli studenti che stanno attraversando questo periodo così difficile e anche per gettare le basi per la scuola del futuro, ma dobbiamo purtroppo sottolineare come vengano nuovamente discriminati gli studenti e le famiglie delle scuole paritarie, che non sono state inserite tra le beneficiarie dei fondi. Tutti gli studenti d’Italia, e le loro famiglie, fanno parte del sistema nazionale d’istruzione e si trovano ad affrontare gli stessi problemi di fronte alla pandemia: ci aspettiamo dunque che il Parlamento corregga il testo e lo emendi prima che diventi legge. 

Così, in una nota, le associazioni di Gestori e Genitori delle scuole paritarie, riunite nell’Agorà della Parità (AGeSC – CdO Opere Educative – CNOS scuola – CIOFS scuola – FAES – FIDAE – FISM – Fondazione Gesuiti Educazione), hanno commentato il Decreto Sostegni approvato dal Cdm.

 

Giancarlo Frare – Presidente nazionale AGeSC
Massimiliano Tonarini – Presidente nazionale CdO Opere Educative
Pietro Mellano – Presidente nazionale CNOS Scuola
Marilisa Miotti – Presidente nazionale CIOFS scuola
Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali FAES
Virginia Kaladich – Presidente nazionale FIDAE
Luigi Morgano – Segretario Nazionale FISM
Vitangelo Denora – Delegato Fondazione GESUITI EDUCAZIONE

Don Bosco Borgomanero: Dantedì per il 25 marzo

In occasione dei 700 anni dalla morte del poeta, scrittore e politico italiano Dante Alighieri, i Licei del Collegio Don Bosco di Borgomanero presenteranno la pubblicazione: L’Inferno in cucina. A spasso per la Commedia in 25 ricette ed una serata on line (il 25 marzo) dove si presenteranno i piatti preparati con ricette trovate nell’Inferno di Dante, leggendo quei “passi” della Divida Commedia. Di seguito la notizia pubblicata il 20 marzo sul sito dell’opera a cura di Giovanni Compagnoli.

Il tema del libro è la descrizione di cosa succede quando s’incontrano un dantista e uno chef… Cosa accade quando la bellezza del nostro più grande poema si coniuga al gusto della nostra gloriosa tradizione culinaria? Che nascono tante gustose ricette “infernali”: dal Filetto di lonza in erbe di selva oscura al Bacio di dama galeotto, fino alla Seduzione di petit fours alla ruffiana.

L’Italia è patria di bellezza e di gusto, cultura e qualità della vita: l’una cosa non può esistere senza l’altra. Questo viaggio “gastronautico” nella Commedia di Dante nasce dall’esperienza del Liceo Classico e del Liceo Economico Sociale (indirizzo del Gusto) “Don Bosco” di Borgomanero (No), dove si sperimentano itinerari nuovi, che coniugano la cultura enogastronomica e la cultura umanistica. Perché oggi non basta saper cucinare, occorre saperlo raccontare: consapevoli che quando si assapora il cibo di un territorio, se ne assapora lo spirito. E lo stesso avviene quando ci si immerge in un’opera …tanto che proprio il prof. Matteo Leonardi (già autore di numerose pubblicazioni) ha svolto un’operazione di ricerca di gusti e di alimenti all’interno della Divina Commedia, cominciando dall’Inferno e scrivendo (con la sorella Sara, pastry chef) il libro L’Inferno in cucina. A spasso per la Commedia in 25 ricette.

Libro e ricette (curate dal prof. di “Gusto” Fabio Perna) verranno presentati on line il 25 marzo 2021, proprio nel Dantedì (700° anniversario della morte di Dante Alighieri), sul canale Youtube (e pagina facebook) del Don Bosco, dalle 21,15 .

Si invita a questo incontro e per altre info e curiosità, è possibile contattare direttamente il prof. Matteo Leonardi (matteo.leonardi@donboscoborgo.it .

Ci vediamo qui: https://www.youtube.com/channel/UC5kyBsdViKeB6G7p5u4K_Ig

La data del 25 marzo è quella che gli studiosi individuano come inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia e per ciò nel 2020 – in questa giornata – si celebra per la prima volta il Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri recentemente istituita dal Governo. Il sommo Poeta è il simbolo della cultura e della lingua italiana, ricordarlo insieme sarà un modo per unire ancora di più il Paese in questo momento difficile, condividendo versi dal fascino senza tempo.

L’Esame al giudizio dei maturandi – Il Salice

I ragazzi della redazione Il Salice hanno sottoposto un sondaggio in tutte le classi del Liceo salesiano di Valsalice dell’ultimo anno in merito allo svolgimento del nuovo Esame di Stato. Di seguito un estratto della notizia con riportate le prime due domande del sondaggio.

L’Esame al giudizio dei maturandi

a cura di Elena Battaglia, Beatrice Benadì, Silvia Bravi, Paula Carballo, Leonardo De Rosa, Agnese Donna, Beatrice Mattioli, Luciasole Melgara, Chiara Milone, Mariano Piazza, Diletta Pogliano, Giovanni Ricci, Giorgia Versino

Anche quest’anno, a seguito della pandemia mondiale, l’Esame di Stato si terrà diversamente da come prevede la tradizione: niente scritti, solo un esame orale in cui gli studenti potranno mostrare le loro conoscenze e capacità. I ragazzi hanno dovuto attendere parecchio prima di avere notizie sicure dell’esame che dovranno affrontare e dopo dubbi e preoccupazioni a metà febbraio sono venuti a conoscenza di quello che li attenderà. Noi del Salice ci siamo chiesti cosa davvero ne pensano e abbiamo sottoposto a tutti gli allievi del quinto anno un sondaggio con le domande più frequenti. Ecco i risultati

Domanda 1

A causa della diffusione della pandemia del Covid-19 la maggior parte delle ore scolastiche di quest’ultimo anno sono state svolte a distanza. La Dad ha permesso agli studenti di non perdere l’anno e soprattutto, come si può osservare dal grafico, è riuscita a garantire una preparazione discreta, per il 75%delle persone. La problematica nasce dal fatto che il 20% degli studenti si sente molto insicura e pone molti dubbio al riguardo della preparazione acquisita.

Domanda 2

In molti Paesi dell’Unione Europea la maturità è stata abolita e questa soluzione è stata condivisa dal70% degli studenti dell’ultimo anno di Valsalice, i quali vorrebbero verosimilmente che in Italia succedesse qualcosa di analogo. Il 30% di loro ritiene che non sia possibile valutare sufficientemente la preparazione sul programma scolastico in seguito alla Dad, mentre il 41% pensa che basti basarsi sulle valutazioni periodiche valutando il percorso dell’anno. I restanti studenti ritengono che l’Esame di Stato non debba essere eliminato poiché sancisce la fine del percorso liceale, rappresentando dunque qualcosa di significativo piuttosto che, come pensa solamente il 3% circa,  di essenziale.