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Salesiani Valsalice: Prof a distanza

I professori del Liceo salesiano di Valsalice, grazie alla radio Valsonair, si cimentano in questi tempi nella didattica a distanza con varie tematiche. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dal sito dell’opera “Il Salice“, a cura di Carlo Ponti.

PROF A DISTANZA è il podcast della web radio Valsonair, in onda sul sito della radio. I professori di Valsalice, grazie all’utilizzo dello strumento mediatico della scuola, si cimentano in questi tempi di didattica a distanza in avventurose lezioni della durata di una mezz’ora con varie tematiche: dalla Divina Commedia, al doping nello sport, dalle vicende dei Flavi, alle sanguinose battaglie dell’America del XIX secolo. Il tutto è condito da varie musiche coerenti con il tema del podcast, pronte ad avvolgere la fantasia dello studente (e a lasciargli il tempo di finire di copiare gli appunti ovviamente).

Se poi alle canzoni viene aggiunto un pizzico d’ironia potete star certi che PROF A DISTANZA diventa il podcast giusto anche per gli adulti che hanno voglia di scoprire piacevolmente una cultura che da giovani sembrava forzata, che adesso invece risulta addirittura utile per far fronte alla quarantena. Perché le maschere e i guanti possono salvarci, ma PROF A DISTANZA può tenerci compagnia.

Liceo Valsalice – “(Se) questa è Livia Borello”

Si riporta la notizia proveniente dal sito ufficiale del liceo di Torino Valsalice, ilsalice.it, con l’intervista a Livia Borelloinfermiera in prima linea nella lotta contro il Corona Virus, nonché ex allieva del Liceo Classico di Valsalice: uualche giorno fa ha scritto una lettera aperta al quotidiano “La Stampa” che ha scelto le sue parole per aprire l’edizione della cronaca di Torino.

Abbiamo intervistato Livia Borello, infermiera in prima linea nella lotta contro il Corona Virus, nonché ex allieva del Liceo Classico di Valsalice. Qualche giorno fa ha scritto una lettera aperta al quotidiano “La Stampa” che ha scelto le sue parole per aprire l’edizione della cronaca di Torino. In particolare Livia, mamma da poco più di un anno, parla del suo rapporto con il figlio Filippo.

Buongiorno Livia, descrivi tutte le precauzioni che devi adottare prima di poter entrare a contatto con i pazienti.

Tecnicamente parte tutto dal lavaggio delle mani, che va eseguito due volte: la prima secondo le linee guida dell’OMS con acqua e sapone e poi con antisettico. Per quanto riguarda la divisa, che deve essere cambiata ogni giorno, utilizziamo dei camici plastificati idrorepellenti in aggiunta ad un primo paio di guanti che arriva fino al gomito, seguono poi un secondo paio di guanti, mascherina chirurgica, per proteggere il paziente stesso a causa del fatto che fino a pochi giorni fa non era disponibili tamponi per noi operatori sanitari, e filtrante facciale. Dopo si aggiungono occhiali protettivi, un caschetto con visiera (viser) e la cuffietta per i capelli, ora monouso. Infine si arriva al terzo paio di guanti, l’ultimo, da cambiare dopo qualunque attività.

Hai scritto che quelli che ci rimettono di più sono i “Filippo” della situazione. Quali sono i comportamenti che devi avere con le persone a te vicine?

Prima di avere contatti con mio figlio Filippo metto sempre la mascherina chirurgica, e questo implica niente tocchi, baci o abbracci. Quando arrivo a casa devo sempre togliere le scarpe e il giubbotto, tutti vestiti vanno messi a lavare, mi devo lavare le mani e solo allora posso “giocare” con Filippo, ma il tutto molto ridotto rispetto all’inizio. Poi io ho un amore viscerale nei confronti di mio nonno, ma ora devo fare molta più attenzione: ieri, per esempio, sono andata sotto casa sua e l’ho semplicemente potuto salutare dal balcone. So anche bene che purtroppo, se si dovesse arrivare al punto di dover scegliere, si opta per scegliere chi ha più probabilità di vivere, e quindi rinunciare al caffè o alla sigaretta con lui, per quanto pesante, è in realtà la cosa giusta. Già dal 28 Febbraio avevo subodorato che la situazione sarebbe stata più grave di quello che dicevano, perciò da allora avevo iniziato ad evitare i contatti con gli altri.

Come è la realtà dell’ospedale?

In ospedale ci sono davvero tanti pazienti che muoiono da soli a causa del COVID. Tutte le procedure sono molto lunghe: per esempio, la pronazione, manovra che aiuta gli scambi respiratori, per quanto facile, richiede circa 30 minuti per persona, contando che bisogna avere particolare attenzione per tutte le flebo a cui il paziente è attaccato. Ovviamente noi cerchiamo di fare tutto ciò che possiamo, ma quando ci sono 10 pazienti che hanno bisogno di te è davvero difficile.

Come può un cittadino comune aiutare?

Già solo se la gente stesse a casa sarebbe un aiuto grande: troppi escono, fanno la spesa 2 volte alla settimana, utilizzano il cane come scusa, corrono quando non l’hanno mai fatto. È pesante stare a casa, io sono fortunata ad andare a lavorare, anche con un bambino piccolo da gestire può essere pesante, quindi, se davvero non si riesce a stare a casa, leggevo che la croce rossa proponeva un progetto di volontariato temporaneo per aiutare le fasce più deboli, e trovo che potrebbe essere una bella idea. Bisogna comunque ricordare che il periodo di incubazione è di 14 giorni e vi sono casi asintomatici, che possono comunque infettare.

Cosa ti ha lasciato Valsalice che ti ha aiutato a fronteggiare la situazione?

Mi hanno lasciato molto i miei insegnanti: nei momenti di sconforto risento i miei docenti e quello che mi hanno trasmesso mi dà forza per andare avanti; magari rileggendo un passo dei Promessi Sposi, ma soprattutto della Divina Commedia sento un po’ meno pesante quello che c’è fuori, insomma mi dà quel respiro che a volte manca. In particolare ricordo che durante un Giorno della Memoria, il professore Bove ci aveva letto un pezzo di, se non erro, Se questo è un uomo, dove Primo Levi si sentiva come me adesso: l’unica cosa che lo teneva vivo era un passo della Divina Commedia e ricordandoselo si sentiva meno bestia e un po’ più uomo.

 

Salesiani Agnelli: nasce il sito del Book Club

L’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di Torino sta lavorando ad un nuovo progetto dedicato alla lettura, “Book Club“, un sito tutto dedicato ai libri, alle loro recensioni, agli incontri culturali con gli autori, alle manifestazioni letterarie e tanto altro ancora. Un progetto nato grazie al prezioso contributo del dipartimento di lettere e di alcuni insegnanti di altre materie dell’Istituto, con l’obiettivo di condividere e diffondere la passione per i libri e la lettura.

Di seguito l’invito da parte dell’Istituto a tutti gli studenti, famiglie, salesiani e docenti:

Se vuoi scrivere una recensione di un libro che ti ha particolarmente appassionato; se vuoi proporci nuove iniziative letterarie; se vuoi partecipare attivamente ai nostri progetti; se vuoi entrare a far parte del Book Club e restare aggiornato sulle nostre iniziative…

Ti aspettiamo! Contattaci all’indirizzo di posta elettronica: biblioteca@istitutoagnelli.it

RINVIATO – I ragazzi del Liceo San Lorenzo Novara presentano: “Assassinio nella cattedrale”

Spettacolo rinviato a data da destinarsi.

Si riporta la notizia proveniente dall’Istituto salesiano San Lorenzo di Novara, riguardo allo spettacolo teatrale che si svolgerà presso il Teatro don Bosco di Novara dal titolo “Assassinio nella Cattedrale”, tratto dal dramma di Thomas Stearns Eliot, nella serata di venerdì 13 marzo alle ore 20.30.

Il teatro del liceo scientifico-scienze applicate salesiani San Lorenzo di Novara metterà in scena venerdì 13 marzo alle ore 20, 30 lo spettacolo “Assassinio nella cattedrale” tratto dal dramma di Thomas Stearns Eliot.

L’opera in due atti racconta gli ultimi giorni di vita dell’arcivescovo di Canterbury Thomas Becket, restio ad accettare la sottomissione della Chiesa inglese all’autorità dispotica del re Enrico II Plantageneto. Il coraggio dell’arcivescovo e la sua determinazione lo porteranno a subire il martirio per mano di quattro cavalieri del re. Vani saranno i tentativi di corruzione da parte di quattro tentatrici e inutili i continui appelli alla fuga da parte dei prelati. Becket rappresenta l’uomo pronto a subire il martirio in nome della propria fede e dei propri ideali.

Lo spettacolo sarà allestito da studenti del liceo diretti dal prof. Pozzi Matteo e dall’educatore dott. Martani Davide.

Cast

D’Angelo Gambino Alessandro: Thomas Becket ( I atto)
Anchisi Edoardo: Thomas Becket ( II atto)
Delsignore Elisabetta: messaggero
Campanella Irene: prima tentatrice
Ubezio Sara: seconda tentatrice
Bestazzi Giulia: terza tentatrice
D’Alonzo Ilaria: quarta tentatrice
Munaò Simone: prete
Pluchino Pietro: prete
Sacco Federico: prete
Santero Mormile Guglielmo: prete
Maggiolini Alessandro: cavaliere Reginaldo Fitz Urse
Barison Davide: cavaliere Ugo De Morville
Baccan Mattia: cavaliere William de Traci
Vercelloni Tommaso Antonio: cavaliere Riccardo Brito

Tecnici

Pastori Pietro
Gallo Emanuele
Zucchiatti Emanuele
Lo Piano Luca
Crepaldi Giacomo

Coro

Amparore M.,
Anchisi E.,
Baga G.,
Barison C.,
Barison D.,
Bejo Torchio M.,
Bellich C.,
Berticelli R.,
Bescapè A.,
Buonerba I.,
Ciniero A.,
Dejana M.,
Duranti C.,
Egiziano G.,
Ferrini E.,
Fonio G.,
Gambino C.,
Ghidoli S.,
Guadalupe L.,
Lazzarini M.,
Platini F.,
Porta E.,
Raschi G.,
Ripoldi G.,
Riva G.,
Ruva V.,
Santero G.,
Stangalini M.,
Steffanini O.,
Tanimowo H.,
Testolin F.,
Ubezio S.,
Zaccaria E.,
Zaccaria L.

Borgo San Martino: Gli ex allievi comprano il collegio in omaggio a Don Bosco

Nella giornata di oggi, il quotidiano La Stampa dedica un articolo al Collegio di Borgo San Martino in provincia di Alessandria dell’originaria Villa Scarampi che recentemente gli ex allievi hanno acquistato per realizzarvi un centro culturale e un museo su Don Bosco e sul Rettore don Dante Caprioglio. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato, a cura di Franca Nebbia.

Gli ex allievi comprano il collegio in omaggio a Don Bosco

All’interno nasceranno un centro culturale e un museo sul fondatore dei salesiani e sul rettore don Dante Caprioglio

BORGO SAN MARTINO (AL)

«Don Bosco dormiva in questa stanzetta affacciata sul grande cortile quando era in visita a Borgo San Martino. Aveva acquistato nel 1870 la villa dalla famiglia Scarampi (realizzata a fine Cinquecento) e poi l’aveva ampliata per far nascere un grande collegio dove i giovani potessero istruirsi».

Il geometra Pierluigi Coppo, di Santhià, è il portavoce di una cordata di ex allievi che intendono far uscire lo storico collegio dall’oblio.

Nel paese alle porte di Casale Monferrato (Alessandria) hanno acquistato una parte del grande complesso di 12 mila metri quadrati, quello dell’originaria Villa Scarampi, per realizzarvi un centro culturale e un museo con documenti e immagini su Don Bosco e sull’amatissimo rettore don Dante Caprioglio, morto nel 2016 a 96 anni. Fu rettore dal 1956 fino alla chiusura dell’istituto scolastico nel 1999.

«Il collegio era rinomato e arrivavano tanti ragazzi, anche da lontano. Io ero fra quelli. Qui si diplomarono geometri e ragionieri. Come ex allievi abbiamo tenuto i contatti fra di noi e ora sono il principale rappresentante di una società creata per il progetto» dice Coppo.

Fuori, nel grande cortile su un’area verde dove troneggia una statua del «Santo dei giovani», ci sono ragazzi che giocano a pallone. Di fronte la grande chiesa. «A piano terra c’era il refettorio e al primo piano la chiesa, con affreschi di Giulio Cesare Mussi e sull’altar maggiore la “Prima comunione di S. Luigi” di Giuseppe Rollini nel 1888. Nel 1995 ho voluto che le mie nozze fossero celebrate qui». Negli anni di maggior sviluppo il collegio ha ospitato 450/500 allievi interni che arrivavano da Casalese, Biellese, Lomellina.

«Don Dante era severo, ma generoso – aggiunge Coppo -. Lo chiamavamo “capo” e ci ha insegnato quanto ogni uomo dovrebbe sapere per affrontare la vita: le regole che rendono accettabile la società civile. E ce le ha trasmesse nel modo più piacevole, facendoci giocare a calcio».

Un ricordo che ha anche Gabriele Ferraris, per anni presidente degli ex allievi e ora presidente dell’associazione Don Dante, che dal 4 al 19 aprile curerà una mostra al castello di Casale sull’amato educatore:

«Aveva dato vita al San Carlo, squadra di calcio che aveva giocato anche nel campionato di Eccellenza».

Pierluigi Coppo sta facendo i rilievi nelle stanze ora vuote e ricche di fregi e affreschi a cui si accede da un grande scalone. All’ingresso l’immagine di San Domenico Savio, discepolo di Don Bosco; al primo piano una sala-teatro, a piano terra una in cui i futuri ragionieri facevano esperienza con la Banca San Paolo. Se si chiudono gli occhi, par di sentire ancora le voci dei ragazzi che sono passati di qui. E se oggi tutti hanno qualche anno in più «non importa – dice Coppo -, purché i locali risuonino ancora di vita».

Scuole Salesiane Lombriasco: in scena lo spettacolo “A va bin parei”

Sabato 4 aprile, presso l’Aula Magna delle Scuole Salesiane di Lombriasco, andrà in scena alle ore 21.00 lo spettacolo “A va bin parei” a cura della Compagnia Teatrale Fric-Filo 2 di Carignano, la quale annovera fra le sue fila diversi ex-allievi della scuola.

A va bin parei” è una delle tante repliche che seguono il successo delle prime rappresentazioni della nuova opera teatrale, scritta e diretta da Pierluca Costa, avvenute a dicembre. Lo spettacolo propone in questo modo un confronto tra le generazioni, di ieri e di oggi, affrontando il tema con il sorriso, senza però rinunciare all’approfondimento.

Lavoro, famiglia, immigrazione, studio: “A va bin parei” è un viaggio storico e contemporaneo, miscelato a musiche e colori che tenterà di travolgere il pubblico con l’ambizione di stimolare una riflessione, anche se il titolo dell’opera, con una tipica espressione della lingua piemontese per dire che “va bene così”. L’ingresso è libero ed è rivolto a tutte le famiglie degli allievi, exallievi e tutti coloro che sono interessati.

Salesiani Bra: l’esperienza studio della scuola media a Londra

Il quotidiano online della provincia di Cuneo ideawebtv dedica un articolo all’esperienza a Londra dai ragazzi della Scuola Media Salesiana di Bra che si è svolta nelle giornate scorse. Svariate le attività culturali e ricreative vissute durante la settimana: visite culturali ai musei di Londra e dintorni, passeggiate nei quartieri centrali, nei parchi e nei mercati locali. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato il 21 febbraio 2020.

Ottima esperienza-studio per gli alunni della media salesiana di Bra in viaggio a Londra

Svariate le attività culturali e ricreative durante la settimana: visite culturali ai musei di Londra e dintorni, passeggiate nei quartieri centrali di Londra, nei parchi e nei mercati locali, con abbonamento ai mezzi di trasporto di Londra per l’intero periodo.

Si è conclusa l’esperienza del soggiorno linguistico a Londra dei 33 alunni della scuola media salesiana accompagnati dalla prof.ssa Noello Chiara, da don Alessandro Borsello e dal sig.Paolo Pellegrino dell’agenzia Effatà Tour. Sono stati 8 giorni intensi di lezioni e di visite.

Il corso di lingua inglese “Go Create! English”, 15 ore settimanali con elementi di preparazione alla certificazione KET e alla certificazione PET, si teneva presso la scuola di lingua KKCL English, situata nella zona di Harrow nella parte nord-occidentale di Londra. Durante il corso gli studenti hanno lavorato con l’inglese scritto e parlato in una varietà di media, dai tablet alle arti creative. I progetti includevano regia, foto story, design e musica. Le lezioni si tenevano in classi internazionali di 15 studenti con un gruppo di studenti coreani di età 10-15 anni. Erano suddivise in base al livello di conoscenza della lingua inglese con docenti abilitati all’insegnamento a studenti stranieri. Le lezioni si svolgevano soprattutto al mattino, ma a volte anche al pomeriggio.

La sistemazione in famiglia prevedeva la mezza pensione. Le famiglie erano selezionate direttamente dalla scuola di lingua KKCL English. Il pranzo caldo era servito presso la mensa della scuola.

Svariate le attività culturali e ricreative durante la settimana: visite culturali ai musei di Londra e dintorni, passeggiate nei quartieri centrali di Londra, nei parchi e nei mercati locali, con abbonamento ai mezzi di trasporto di Londra per l’intero periodo. Le attività culturali e ricreative durante il soggiorno si avvalevano della presenza dello staff della scuola di lingua. Venivano forniti i libri di testo e il materiale didattico. A fine corso attestato con valutazione di competenza linguistica.

Non sono mancati alcuni imprevisti, risolti peraltro positivamente dai tre accompagnatori. Bilancio: un’esperienza senza dubbio positiva.

Salesiani Lombriasco: AgriCultura 2020 – Laboratori di attività per bambini e ragazzi

Come lo scorso anno, le Scuole Salesiane di Lombriasco propongono l’attività per i centri estivi integrata con la proposta di alcuni laboratori didattici presso la nostra scuola e la sua azienda agraria.

La proposta vuole avere una valenza educativa nell’aiutare a far crescere nei ragazzi una vera e propria…AgriCultura, cioè una cultura dell’ambiente naturale e rurale attraverso un contatto diretto e semplici, concrete esperienze di laboratorio a cielo aperto. Per questo la nostra offerta si qualifica ulteriormente.

L’attività è proposta dal 14 giugno al 31 luglio 2020. In questo anno la proposta si rinnova con alcuni laboratori didattici oltre la di per sé già interessante visita.

Laboratori di attività per bambini e ragazzi:

1 Alla scoperta dello zafferano e del bambù. 

Conoscere in maniera simpatica ed interattiva queste due colture presenti a livello sperimentale nell’azienda agricola.

2 Carne bianca o carne rossa? Il mondo dell’allevamento avicolo e bovino.

Un percorso per conoscere due tipologie di allevamento importanti per la nostra alimentazione.

3 Caccia al tesoro naturalistica…nel museo!

Il museo di scienze scoperto giocando.

4 Non solo menta: un percorso sensoriale fra le piante officinali.

Nella zona tipica della menta e delle altre piante officinali un piccolo percorso sensoriale per vedere, toccare, sentire, gustare!

5 Che pianta è? Uno sguardo in giardino…

Insieme nel giardino botanico della scuola per riconoscere le piante.

6 Che seme è? Viaggio sensoriale nel mondo vegetale.

Abbinare piante e semi giocando insieme nel verde.

Don Bosco Borgomanero – Settimana dello sport

Ecco qui il comunicato stampa proveniente dalla scuola salesiana “don Bosco” di Borgomanero, riguardo alla settimana dello sport che vivranno gli studenti nell’ultima settimana di febbraio.

L’ultima settimana di febbraio al don Bosco è dedicata allo sport.

Convinti dell’importanza di promuovere la cultura sportiva e i suoi valori in quanto parte integrante della proposta formativa della Scuola, i docenti Silvia Sacco, Maurizio Cerutti e Corrado Maio hanno organizzato una serie di attività dall’alto valore educativo.

Mercoledì 26 gli studenti incontreranno quattro esperti del mondo dello sport: il triatleta Cristiano Tara, il mental coach Cristiano Longoni, la psicologa Paola Piola, figlia del famoso calciatore e il procuratore sportivo Stefano Sem.
Per giovedì 27 ogni docente ha preparato delle lezioni che declinano la propria materia sul tema dello sport.

Venerdì 28, grazie alla collaborazione di molte associazioni sportive della zona, gli studenti potranno provare diverse discipline: dalla boxe al tennis, dal crossfit allo yoga, dal rugby al karate.

Borgomanero: Il don Bosco al concorso Romanae Disputationes

Si riporta il comunicato stampa proveniente dalla scuola salesiana di Borgomanero, riguardo alla menzione d’onore al concorso Romanae Disputationes per la 2 classico.

La 2 Classico del don Bosco, accompagnata dal prof. Simone Zatti, ha preso parte alle Romanae Disputationes, importante concorso nazionale di filosofia per studenti della secondaria di secondo grado organizzato dall’Università di Bologna.

I 150 team provenienti da tutta Italia, giudicati da un comitato scientifico di docenti universitari, si sono misurati sul tema del potere della parola e sono stati premiati nell’ambito del convegno che ha avuto tra gli ospiti lo scrittore Alessandro D’Avenia, il neurolinguista Andrea Moro e Luciano Floridi, dell’università di Oxford.

La squadra, composta da Marta Barbotti, Giulia Bodini, Lucrezia Lena, Francesca Prelli e Massimiliano Romagnoli (nella foto), ha ricevuto una menzione d’onore per il paper intitolato “Una parola, un mondo – il vizio segreto di Tolkien.