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Ecco l’Open Day e l’offerta formativa di IUSTO per l’a.a. 2017/2018

Partono, presso lo IUSTO – Istituto Universitario Salesiano Torino, i corsi universitari proposti per il nuovo anno accademico,  il già consolidato corso di laurea triennale in Psicologia e il corso triennale in Scienze dell’Educazione Educatore Professionale Sociale, avviato a partire dall’a.a. 2016/2017.

Un’offerta formativa ampia che prepara al lavoro in ambito socio-educativo e socio-assistenziale, nei servizi per minori, per persone con disabilità, per adulti in difficoltà e per anziani.
Una proposta concreta per quei giovani che già svolgono con passione servizi di volontariato in ambito educativo e/o sociale.
Un’interessante opportunità per trasformare in un orizzonte professionale concreto gli interessi e i valori maturati attraverso il cammino personale.

L’Open Day si terrà in IUSTO Venerdì 8 settembre 2017.

Apertura dell’Anno Pastorale – resoconto

L’1 e 2 settembre si sono tenute a Valdocco le giornate di Apertura del nuovo Anno Pastorale.

La prima giornata è stata dedicata all’incontro dei Consigli delle CEP (Comunità Educative Pastorali) delle diverse opere, mentre il giorno successivo è stato l’occasione di ritrovo, nell’Assemblea Ispettoriale, per tutti i confratelli.

Venerdì 1 Settembre 2017

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Sabato 2 Settembre 2017

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Catechisti riuniti ad Avigliana

L’incontro per i catechisti delle scuole e delle rispettive équipe per il nuovo anno scolastico 2017/2018, organizzato dalla Pastorale Giovanile del Piemonte e della Valle d’Aosta, si terrà Mercoledì 6 settembre 2017 presso la casa salesiana “Madonna dei Laghi” di Avigliana, Corso Laghi, 278.

Tema della giornata: Il Sinodo ed i giovani

La giornata sarà così scandita:

Ore 9.00 – Arrivi
Ore 9.15 –  Inizio
Ore 11.45 – S. Messa
Ore 12.30- Pranzo
Ore 14.15 – Ripresa dei lavori
Ore 17.00 – Termine

Il contributo economico previsto per il pranzo è 10 € ciascuno.

E’ gradita la conferma della propria presenza entro Lunedì 4 Settembre 2017, inviando una a stefano.mondin@31gennaio.net

1 e 2 Settembre: Appuntamenti di Inizio anno Pastorale

Nella pomeriggio del 1 settembre e nella mattinata del 2 settembre, si terranno a Valdocco gli oramai tradizionali appuntamenti di Inizio Anno Pastorale.

La prima giornata sarà dedicata all’incontro dei Consigli delle CEP (Comunità Educative Pastorali) delle diverse opere, mentre il giorno successivo sarà l’occasione di ritrovo per tutti i confratelli dell’Ispettoria nella Assemblea Ispettoriale.

Il programma della due giorni è il seguente:

Venerdì 1 settembre 2017 – Valdocco
CONSIGLI DELLE CEP

Ore 14.30: preghiera e inizio lavori

Ore 15.00: “I giovani: sono diversi dai giovani di una volta? Quali sfide pongono alle nostre comunità?” – don Vincenzo Salerno (Direttore del dipartimento di Pedagogia sociale dello IUSVE – Direttore della Comunità per adolescenti ‘La Viarte’ di Santa Maria La Longa)

Ore 16.00: dibattito e confronto

Ore 16.30: pausa

Ore 17.00: confronto guidato divisi per case

Ore 18,45: Conclusioni dell’Ispettore

Ore 19,10: Vespri

Ore 19,30: Cena

Sabato 2 settembre 2017 – Valdocco
ASSEMBLEA DEI CONFRATELLI

Ore 09.00: preghiera e inizio lavori

Ore 09.30: “Il Sinodo e il cammino della Chiesa Italiana” – don Michele Falabretti  (direttore dell’ufficio CEI di Pastorale giovanile)

Ore 10.30: dibattito e confronto

Ore 11.00: pausa

Ore 11.30: incontro con l’Ispettore

Ore 12.30: pranzo

In preparazione della 48′ Settimana Sociale

Avvicinandosi l’appuntamento della 48° settimana sociale dei cattolici in Italia in programma a Cagliari dal 26 al 29 Ottobre 2017, si è ormai definito quello che sarà il ricco programma dell’appuntamento.

Il lavoro come vocazione, opportunità, valore, fondamento di comunità e promotore di legalità. Sono le cinque “prospettive” verso cui sono chiamati a guardare i cattolici italiani a partire dal tema “Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale”. A declinarle è la lettera-invito, scritta dal Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali e a firma del suo Presidente, il Vescovo di Taranto Mons. Filippo Santoro, indirizzata – per tramite dei rispettivi vescovi diocesani – a tutti i “cattolici in Italia”.

“Il paradigma del lavoro come ‘impiego’ – riporta la missiva – si sta esaurendo con una progressiva perdita dei diritti lavorativi e sociali, in un contesto di perdurante crisi economica che coinvolge fasce sempre più ampie della popolazione. È forte la necessità che quel modello di ‘lavoro degno’ affermato dal Magistero sociale della Chiesa e dalla Costituzione italiana trovi un’effettiva attuazione nel rispetto e nella promozione della dignità della persona umana”. Da qui le cinque prospettive, a partire dalla vocazione al lavoro, che “va formata e coltivata attraverso un percorso di crescita ricco e articolato, capace di coinvolgere l’integralità della persona”. In secondo luogo (“opportunità”) “la creazione di lavoro non avviene per caso né per decreto, ma è conseguenza di uno sforzo individuale e di un impegno politico serio e solidale”. Poi, “il lavoro è valore in quanto ha a che fare con la dignità della persona, è base della giustizia e della solidarietà sociale e genera la vera ricchezza”. “È fondamento di comunità, perché valorizza la persona all’interno di un gruppo, sostiene l’interazione tra soggetti, sviluppa il senso di un’identità aperta alla conoscenza e all’integrazione con nuove culture, generatrice di responsabilità per il bene comune”. Infine, “rispetto a un contesto in cui l’illegalità rischia di apparire come l’unica occasione di mantenimento per se stessi e la propria famiglia”, il lavoro degno deve promuovere la legalità, e quindi “diventa indispensabile creare luoghi trasparenti affinché le relazioni siano autentiche e basate sul senso di giustizia e di eguaglianza nelle opportunità”.

 

 

 

 

Ricomincio dalla scuola… perché la lezione di don Bosco è sempre valida!

Avevano insuccessi scolastici alle spalle, erano gli ultimi della classe, gli scalmanati, i ripetenti… i senza speranza. Oggi sono professionisti, manager, imprenditori, sono la testimonianza che la lezione di don Bosco è sempre valida.

Ragazzi che, se valorizzati, scoprono, come chiunque altro, talenti nascosti e trovano la loro strada. Per la famiglia salesiana questa è da sempre una missione, non c’è ragazzo che non possa riscattarsi per costruirsi un futuro, questo è quello che hanno appreso nei 64 Centri di Formazione Professionale salesiani sparsi per l’Italia.

 

 

 

Lombriasco: al Tecnico Agrario Don Bosco la lode a Matteo

Matteo Simonetto è lo studente che ha pienamente fatto proprio il progetto educativo della scuola salesiana, con il suo comportamento e la concreta solidarietà nell’attenzione e nell’aiuto verso i compagni.
Votato dai suoi stessi compagni, commenta così l’elezione ad allievo meritevole dell’anno 2016-2017: “Sono molto contento di questo riconoscimento anche perché vedo premiato lo sforzo di questi 5 anni per fare 300 km per raggiungere la scuola e stare lontano da casa l’intera settimana…”

Leggi l’articolo completo uscito su La Sentinella del Canavese:

 

Eipass Junior: come imparare l’informatica alle medie

La scuola media salesiana quest’anno si è accreditata come Ei–center aderendo al programma EIPASS JUNIOR di formazione e certificazione delle competenze acquisite in ambito digitale.

I ragazzi di terza media hanno seguito un corso opzionale pomeridiano per consolidare le basi del linguaggio informatico e del funzionamento di un computer introducendo il pensiero computazionale e il Coding, approfondendo i software per la creazione e gestione di documenti di testo, fogli di calcolo e presentazioni multimediali, analizzando il Web e la comunicazione in rete.

I moduli d’esame sono stati 5: brillantemente superati da tutti i partecipanti!

 

Articolo completo su: https://salesianibra.it/2017/06/eipass/

L’apprendistato duale porta un valore aggiunto all’alternanza scuola-lavoro

Alcuni studenti del primo anno del corso per “Operatori della trasformazione agroalimentare” avviato a Saluzzo dal Cnos-Fap con Albertengo panettoni Spa

Sono oltre 70 gli studenti frequentanti i Centri professionali salesiani della provincia di Cuneo che hanno appena concluso il primo anno sperimentale di formazione erogata con metodologia duale, che prevede un’alternanza scuola-lavoro di 400 ore all’anno, che diventano 550 nel caso in cui gli allievi vengano assunti con un contratto di apprendistato duale. Il Cnos-Fap, infatti, è uno degli Enti formativi selezionato nel repertorio dei 300 centri di formazione professionale abilitati dal Ministero del Lavoro in tutta Italia ad avviare contratti di apprendistato duale e con i 3 corsi attivati nell’annualità 2016/17 nelle sedi di Bra, Fossano e Saluzzo, è il principale soggetto erogatore di questa nuova tipologia contrattuale prevista dal Jobs Act in provincia di Cuneo.

Spiegano don Gabriele Miglietta, direttore della Sede Operativa di Saluzzo e Maurizio Giraudo, referente provinciale del Cnos-Fap, il maggiore centro di formazione professionale della provincia di Cuneo:

“Con l’entrata in vigore della cosiddetta legge sulla Buona Scuola in Italia, per fortuna, si è ricominciato tanto a parlare di alternanza scuola-lavoro, ma non bisogna dimenticare che già l’Articolo 43 del Decreto legislativo 81 del 2015 aveva previsto per la formazione professionale l’erogazione di forme di alternanza scuola-lavoro ben più importanti di quelle previste dall’ultima riforma del sistema scolastico italiano. D’altronde, se consideriamo che le ore di alternanza previste dalla Buona Scuola nel triennio sono 200 per i licei e 400 per gli istituti tecnici e professionali, va da sé che le 1.200 ore di alternanza previste per i centri di formazione professionale portino in dote un valore aggiunto sia per le istituzioni educative – come la nostra – che per le aziende. Attraverso le 400 ore di impresa simulata a cui gli studenti devono sottoporsi il primo anno, a cui si aggiungono altrettante ore di esperienza formativa per ciascuno degli ultimi due anni del triennio, si raggiunge un’alternanza vera, continuativa e non episodica, capace di valorizzare al meglio la funzione formativa svolta dall’azienda e il ruolo di intermediazione domanda-offerta dai Servizi al lavoro dei Cfp. Con la metodologia duale l’azienda ha maggiori possibilità di formare l’apprendista 360° e grazie alla professionalità acquisita sul campo i risultati sono migliori, In ultimo, non dimentichiamo che l’apprendistato è rimasto uno dei pochi incentivi che le aziende che vogliono assumere hanno a disposizione, per cui il metodo duale porta con sé anche agevolazioni per le imprese”.

Nello specifico, nell’anno 2016/17 il Cnos-Fap ha attivato in provincia di Cuneo un corso annuale a Fossano (dove sono 17 gli studenti che hanno appena conseguito il diploma professionale di Tecnico di impianti termoidraulici, di cui 3 sono già stati assunti con contratto di apprendistato duale) e due corsi triennali: a Saluzzo sono 30 i ragazzi che hanno appena concluso il primo anno del corso per “Operatori della trasformazione agroalimentare” avviato in stretta collaborazione con la Albertengo panettoni Spa; a Bra, invece, sono 27 gli studenti che hanno appena concluso il primo anno del corso per operatore della riparazione dei veicoli a motore avviato in collaborazione con la Bosch Spa. Nel prossimo anno scolastico-formativo 2017/18 il Cnos-Fap avvierà nel Cuneese altri 4 corsi di formazione professionale con metodologia duale.

Gli studenti di Borgomanero in scena con un Malato Immaginario 2.0

Il prossimo giovedì 8 Giugno, la classe II del Liceo Classico dell’Istituto “Don Bosco” di Borgomanero metterà in scena “Il malato immaginario” di Molière. La rappresentazione si terrà presso il teatro dell’Istituto alle ore 10.30 per gli alunni e alle 21 per tutti. Si tratterà di un “Malato immaginario 2.0” , ovvero di una rivisitazione in chiave tecnologica e metateatrale della celeberrima pièce di Molière che fu rappresentata la prima volta il 10 febbraio 1673 dall’autore stesso. La II Liceo Classico ha lavorato per tutto il secondo quadrimestre sotto la supervisione di Franco Acquaviva della Compagnia Teatro delle Selve, direttore artistico del Teatro degli Scalpellini di San Maurizio d’Opaglio. Lavorando alla riscrittura della commedia seicentesca, Argan, il protagonista del malato immaginario, si ritrova a soffrire di un male che affligge il nostro tempo: la compulsiva dipendenza dalla tecnologia. I medici dell’opera di Molière, diventano qui dei tecnici che lo circondano e lo schiavizzano con le loro sempre più incalzanti novità nel campo, da cui il protagonista cercherà di liberarsi. Al pubblico, la suspence: ce la farà oppure no? Costumi e scenografie sono stati realizzati dagli alunni stessi.

Gli alunni hanno già avuto modo di cimentarsi in scena giovedì 1 giugno presso il Teatro Elfo Puccini di Milano nell’ambito della rassegna teatrale che coinvolge le scuole italiane aderenti al progetto LAIV ACTION sostenuto dalla Fondazione CARIPLO.