Articoli

CFP Agnelli: la bontà è disarmante

Dal sito del CFP Agnelli di Torino.

***

Siamo lieti di comunicarvi le ultime attività dei ragazzi all’interno del CFP Agnelli.

Due eventi importantissimi a Marzo 2023: il rientro dei ragazzi dall’Erasmus e la visita al Sermig!

I ragazzi di seconda hanno trascorso una mattinata presso il Sermig, un’importante istituzione torinese con sei decenni di attività.

volontari del Sermig hanno illustrato i servizi offerti, promuovendo l‘interazione tra diverse culturereligioni e orientamenti per favorire la comprensione reciproca, il dialogo e la collaborazione potenziale.

Dopo aver visitato la struttura, i ragazzi hanno collaborato attivamente con i volontari nell’organizzazione sistemando abiti, giochi e cibo destinati quotidianamente alle persone bisognose.

Il Serming si trova in P.za Borgo Dora, 61 a Torino: partecipare al volontariato è fondamentale!

L’Erasmus?

Recentemente sono tornati due studenti che sono stati scelti per partecipare all’Erasmus 2024!

I due ragazzi del settore della meccanica industriale hanno trascorso l’intero mese di marzo presso un’azienda in Slovenia.

Quali sono gli obiettivi dell’Erasmus

  • formare al lavoro
  • imparare a gestire le situazioni critiche
  • imparare a gestire le proprie attività in relazione a una precisa programmazione temporale
  • Imparare o migliorare la conoscenza delle lingue straniere

Weekend conclusivo secondo anno Buoni Cristiani e Onesti Cittadini

“Se non state dove si prendono le decisioni la storia vi passerà sopra”.

Il 17 e il 18 febbraio 2024 si è concluso il secondo anno di “Buoni Cristiani Onesti Cittadini”, un percorso formativo triennale rivolto a giovani universitari e lavoratori di età compresa tra i 19 e i 29 anni che nel suo secondo anno ha affrontato il tema dell’ecologia e della cura della “casa comune”, a partire dall’Enciclica “Laudato sì” e dell’Esortazione Apostolica “Laudate Deum” nella quale Papa Francesco ha voluto sollecitare ogni uomo e donna alla necessità di reagire perché “l’impatto climatico è un problema sociale globale intimamente legato alla dignità della vita umana”.

I relatori invitati, esperti, professionisti ma soprattutto testimoni di ricerca, di azione e di vita donata per il bene comune, hanno accolto l’invito a guidare i giovani presenti a riflettere sulla necessità e sull’urgenza di essere protagonisti di un cammino in cui l’impegno di ciascuno ha anche fare con la dignità umana e i grandi valori.

Due interventi e un’esperienza di ascolto sul territorio hanno caratterizzato la prima parte del weekend.

Primo step: “Alcune linee di orientamento nell’azione” 

Grazie alla presenza del professore Leonardo Becchetti, si è dato spazio ad una riflessione sull’urgenza di una transizione ecologica, fondamentale per il clima, la salute e la pace. 

In particolare, queste le domande a lui fatte in preparazione dell’incontro: 

  • come si possono tenere insieme sviluppo economico, sostenibilità ambientale e giustizia sociale? 
  • Come possono essere coinvolti i cittadini ? Che ruolo hanno i cittadini e le comunità locali? Che ruolo abbiamo noi?
  • Cosa ha a che fare la felicità con la nostra vita?

Leonardo Becchetti ha risposto approfondendo i seguenti aspetti:

  1. Anatomia e patologia: il mondo ha una serie di problemi, il corpo sociale è affetto da comorbilitá ovvero una serie di malattie tutte correlate tra loro.
  2. La cura, una visione di salute: guarire il corpo sociale. Decrescita, benessere e felicità.
  3. Le ricette e in che modo ciascuno può essere coinvolto.

Primo aspetto: l’innalzamento della temperatura globale è un dato che nessuno può più negare anche se rimane il rischio dell’iperazionismo. Tutto è correlato: inflazione, mercato del lavoro, disuguaglianza, povertà, individualismo, meno fiducia nelle istituzioni, complottismo, populismo. 

È necessaria una grande rivoluzione, una transizione: creare valore economico ma in modo sostenibile con il riciclo, con il riuso, con la rigenerazione, con materia seconda. 

Secondo aspetto: la cura dipende dalla visione della persona, della cultura, del benessere e dell’azione politica. Interessante, è stato l’approfondimento del benessere inteso come generativitá da cui deriva la felicità. “Abbiamo bisogno di cose che siano generative”, perché “la felicità ha il massimo impatto sociale – ambientale”, “più la vita è generativa più siamo felici”, e siamo generativi se siamo utili.

Ultimo aspetto: “l’arte delle relazioni” è ciò su cui soffermarsi. Nelle scuole occorrerebbe insegnare la cooperazione necessaria per cambiare e creare giustizia che passa attraverso il dono. “Questa è l’economia del Vangelo!”.

Il prof. Becchetti ha concluso riprendendo la frase di Don Bosco che dà il nome al cammino dei giovani presenti evidenziando come la qualità della politica dipende dalla qualità dei cittadini. 

I giovani, invitati ad una consapevolezza sulla loro ricerca di senso che li può guidare nei loro desideri di generativitá, hanno potuto comprendere la complessità e l’interconnessione esistente tra l’uomo e la casa da lui abitata, capirne le origini e gli effetti guardando alla felicità individuale che è tale se vissuta nella e per la Comunità.

Secondo step: Il principio del bene comune” 

La presenza del dottor Giancarlo Caselli è stata un’opportunità preziosa di incontro e ascolto di chi ha fatto della propria vita una testimonianza autentica di giustizia.

Ex allievo dei salesiani, ha citato don Bosco evidenziando il grande merito di essere stato capace di abitare il suo tempo senza cedere alle mode, decidendo di cambiare il sistema educativo con coraggio e investendo sul mondo giovanile.

La sintesi “Buoni Cristiani e Onesti cittadini” affianca la fede alla vita sociale:

“Don Bosco parte dall’onestà come senso della giustizia vissuto nell’intimità della propria coscienza per essere più liberi, solidali, buoni, educati”.

Il dottor Caselli ha proseguito delineando il tema della legalità che riguarda tutti, ricordando che la legalità “conviene” perché si vive meglio. L’illegalità al contrario crea povertà: illegalità economica, corruzione e mafia il cui fatturato toglie risorse ai cittadini. 

Questa premessa ha consentito di comprendere da subito il motivo per cui all’interno del percorso di “Buoni Cristiani e Onesti cittadini” fosse un’opportunità approfondire il tema delle mafie e delle agromafie.

In particolare, è stato evidenziato come l’agroalimentare sia un settore portante della nostra economia e che in quanto tale attira opacità, irregolarità, illegalità, mafiosi.

La presenza delle agromafie va dalla terra, allo scaffale, alla tavola e l’illecito ha un impatto ambientale: il traffico illecito dei rifiuti, lo sversamento dei liquami tossici nei terreni e nei corsi d’acqua con conseguenti danni spesso irreparabili. Questi sono i temi che rappresentano una delle emergenze e sfide cruciali dell’attuale sistema giuridico, sociale ed  economico.

L’analisi del settore alimentare, in particolare della sua contraffazione, ha permesso ai giovani di riflettere sulla necessità del non essere miopi, di parlare anche di questi problemi presenti nella nostra quotidianità, di capire, di approfondire tutte le volte in cui è possibile senza cedere all’”indifferentismo”, a non cadere nell’indifferenza alla politica (citando alcuni passaggi del discorso sulla Costituzione di Pietro Calamandrei fatto ai giovani milanesi il 26 gennaio del 1955).

I giovani hanno potuto dialogare con il dott. Caselli il quale ha saputo rispondere con la grinta che lo contraddistingue incoraggiandoli a partecipare alla vita della polis, alla vita della Comunità, in prima persona, stando insieme, l’un l’altro concludendo con una frase di Don Tonino Bello:

“Gli uomini hanno un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati”. 

Esperienza sul territorio

Dopo la cena condivisa con il gruppo dell’Animazione Missionaria, i giovani sono stati stati accolti al Sermig.

Qui hanno potuto ascoltare il racconto circa le attività di rete presenti nell’Arsenale della Pace per lo sviluppo di progetti sostenibili nei paesi in via di sviluppo, finalizzati a produrre auto sviluppo che incoraggia l’avvio di attività produttrici di reddito, valorizzando le risorse e le opportunità locali e offrendo risposte concrete e durevoli al bisogno di lavoro e sviluppo. 

La serata è terminata con un momento di preghiera nella cappella del Sermig, guidato da don Fabio Mamino in cui i giovani hanno affidato quanto ascoltato e le persone incontrate. 

Terzo step: “Ecologia della vita quotidiana” 

Una possibile strada per coniugare sviluppo economico e sostenibilità sociale ed ambientale è quella dell’economia circolare. Tale concetto, già presentato durante il primo anno di “Buoni Cristiani Onesti Cittadini”, è stato ripreso e ampliato con un intervento della dott.ssa Nadia Lambiase, presidente di Mercato Circolare srl, che ne ha evidenziato la stretta correlazione tanto con le tematiche economiche quanto con quelle ecologiche e politico – sociali, sollecitando i presenti a ritornare al punto di vista con il quale scegliamo di guardare il mondo. “Il nostro modo di vivere dipende dalla nostra postura, dal nostro sguardo”. 

114 sono le definizioni di economia circolare, darne una è una scelta politica.

Lo scopo è di mettere in piedi uno sviluppo sostenibile che tiene insieme la sfera ambientale, sociale ed economica ma anche una sfera temporale per un’equità sociale, una prosperità ambientale e un benessere economico per oggi e per domani. 

Dato questo assunto, Nadia Lambiase ha illustrato le 10 R dell’economia circolare affermando come un nuovo paradigma, declinabile su scale diverse, realizzi uno sviluppo sostenibile.

Diverse sono le esperienze e le scelte di azione che ognuno nel proprio quotidiano può mettere in pratica:

  • rifiutare, agire diversamente da come si è abituati a fare mettendo in piedi una pratica di allungamento della vita,
  • ripensare il proprio modo di usare, di rapportarsi con gli oggetti, con i servizi pubblici, 
  • riutilizzare e ricontenere,
  • riparare, riconvertire,
  • riciclare.

Per provare a mettere all’opera il proprio spirito critico come cittadine e cittadini, Nadia Lambiase ha presentato due documenti redatti dal Comune di Torino, “Piani d’azione locale del progetto Respondet (economia circolare e comunità energetiche)” e “Local Green Deal”, progetto Sme4Green (economia circolare e cibo) e ha invitato i giovani a dare il proprio contributo immaginando di essere l’amministrazione Comunale di Torino che deve decidere quali azioni mettere in campo, in particolare, nei seguenti ambiti:

  • incentivo alla raccolta separata per ridurre la produzione dei rifiuti, 
  • incentivo per tutti i servizi che allungano la vita,
  • riduzione dello spreco e approvvigionamento locale ed educazione alimentare sana ed equilibrata,
  • supporto ai mercati rionali e incentivi ai cittadini sull’utilizzo del mercato di prossimità rispetto alla grande distribuzione.

Diverse e interessanti sono state le idee e le proposte, tutte con un denominatore comune: il valore, la dignità, il benessere della persona radicata nella propria comunità, su un territorio. 

 Ultimo step: “La nostra terra, essere changemakers”

A conclusione del percorso, i giovani hanno dedicato tempo e spazio a fare una prima sintesi del cammino attraverso un questionario di verifica e un’ultima domanda sull’amore sociale con cui Papa Francesco conclude la Laudato Sì: Per rendere la società più umana, più degna della persona, occorre rivalutare l’amore nella vita sociale a livello politico economico culturale facendone la norma costante suprema dell’agire“.

La plenaria è terminata con un momento di condivisione da cui è emerso la gratitudine di un percorso in cui équipe e i giovani presenti hanno deciso di far parte di un cambiamento. 

La scelta di un cammino in cui blindare un tempo per l’incontro, l’ascolto, per la formazione che non è solo informazione ma acquisizione di chiavi di lettura critica, di speranza, di generativitá è il frutto e il seme di Buoni Cristiani Onesti Cittadini. 

I giovani hanno sperimentato la presenza di tanti giovani e di tanti uomini e donne che OGGI come changemakers riconoscono nell’invito di Santità di San Giovanni Bosco la strada da percorrere.

Châtillon: uscite didattiche per la scuola media

Alcune notizie dalla scuola media dei salesiani Don Bosco di Chatillon.

***

I ragazzi della prima e della seconda medie di Chatillon in visita a Chieri.

Nella giornata di martedì 18 aprile, gli alunni di prima e di seconda media sono stati in uscita formativa a Chieri, sui luoghi di Giovannino Bosco. I ragazzi hanno ripercorso, attraverso le vie della città, i suoi dieci anni che valgono una vita.

Nel pomeriggio hanno visitato la casa di San Domenico Savio di Mondonio, dove ha trascorso i suoi ultimi anni di vita. La giornata si è conclusa con un buon gelato all’agrigelateria SanPe.

***

I ragazzi della scuola media di Don Bosco Chatillon in visita a Valdocco, Sermig e la città di Torino

I ragazzi della scuola media di Don Bosco si sono recati in gita a Torino per la visita di Valdocco e del museo Casa Don Bosco.

Al pomeriggio, inoltre, i ragazzi hanno raggiunto il SERMIG per una visita guidata e sono stati accompagnati nel cuore della città, al museo diffusa della resistenza. La giornata si è conclusa con un’ottima cena in compagnia!

Il ritiro di Quaresima per i dipendenti di Valdocco

Nella mattinata di oggi, mercoledì 13 aprile, presso l’Arsenale della Pace – SERMIG di Torino, i dipendenti di Pastorale Giovanile, CNOS Regionale, Economato, Missioni don Bosco di Valdocco hanno vissuto tutti insieme un momento di ritiro in preparazione alla Pasqua sul tema “Le radici cristiane della pace del cuore, della pace tra i popoli”.

Subito dopo l’accoglienza alle ore 9.00, un momenti di preghiera e un video introduttivo presentato da Rosanna Tabasso, il fondatore del Sermig, Ernesto Olivero, ha parlato ai partecipanti riuniti nella sala convegni attraverso un’intervista condotta da don Michele Molinar sul suo vissuto, la nascita dell’Arsenale della Pace, la fraternità del Sermig, il valore della pace a partire dalle parole del profeta Isaia e un messaggio per la Pasqua 2022.

Dopo l’intervento di Olivero e un breve momento di break, si è passati alla riflessione silenziosa in chiesa dove i dipendenti hanno avuto la possibilità di confessarsi prima di vivere la Messa presieduta da don Michele Molinar, con la concelebrazione dei confratelli salesiani presenti. A conclusione della Messa, divisi per gruppi e sotto la guida di alcune volontarie, tutti i dipendenti hanno avuto modo di visitare la struttura fino alle ore 12.45.

Il ritiro è volto al termine con il pranzo al Ristorante Valdocco e la consegna di un piccolo cadeau pasquale offerto dall’Associazione Cnos Fap Regione Piemonte.

Don Bosco Cumiana: un aiuto concreto per l’Ucraina al Villaggio Globale del Sermig

Nelle scorse giornate, alcuni ragazzi della Scuola Don Bosco Cumiana hanno preso parte alla preparazione dei pacchi per l’emergenza in Ucraina presso il Villaggio Globale del Sermig, presente nel cortile della scuola stessa. Di seguito la notizia riportata sul sito dell’opera con il commento del Professor Roberto Lerda e le testimonianze dei ragazzi che vi hanno partecipato.

***

Il Professor Roberto Lerda scrive:

La scorsa settimana con alcuni ragazzi delle classi terze medie abbiamo partecipato alla preparazione dei carichi umanitari per l’emergenza in Ucraina presso il Villaggio Globale del Sermig, presente nel cortile della nostra scuola. Credo sia stata una bella occasione per fare qualcosa insieme, di utile per gli altri. Molti di loro hanno detto che sono stati contenti e che hanno vissuto un momento di felicità. E io mi sono chiesto: cos’è che ci rende felici nel caricare degli scatoloni, nello smistare degli alimenti? In fondo nessuno ha incontrato una persona povera, nessuno è stato in contatto con qualche storia commovente… Eppure molti mi hanno trasmesso questo senso di gioia. Ritengo che questo sentimento derivi da più aspetti: innanzitutto, il fatto che abbiamo lavorato insieme e fare le cose insieme rende tutto più bello anch’io ho lavorato con loro e penso che in un contesto come quello del servizio siamo tutti allievi, qualcuno con più esperienza qualcuno meno, ma tutti siamo a disposizione per fare il bene. Poi, credo che quello che ci possa rendere felici sia sentirsi utili nel fare un atto d’amore: anche un pacco di pasta può diventare un gesto d’amore; l’amore diventa una scatoletta di tonno, un pacco di latte, una scatola di prodotti igienici, una coperta. L’amore può prendere tante forme, ma è quello che noi cerchiamo in fondo ad ogni cosa: scavare dentro le scatole (come abbiamo fatto) in fondo ci aiuta a scavare dentro noi stessi, a cercare la bellezza e provare a tirarla fuori. Solo in questo modo, anche in una situazione tragica come quella che stiamo vivendo, ci sono spiragli di luce in mezzo al buio della guerra: se tutti facessimo così, un mondo diverso sarebbe già una realtà; un mondo diverso è possibile perché tante persone proprio in questi giorni già lo stanno vivendo attraverso i loro gesti di bene. Amare e lasciarsi amare è lo scopo della vita: non è sempre facile, anzi a volte è molto difficile, ma non bisogna mollare… Questa è la sola, grande battaglia che tutti dobbiamo combattere! Per questo sono felice che i ragazzi abbiano potuto gustare questa opportunità. Ognuno di noi, per rispondere alle cose negative, può scegliere nel suo cuore di essere maggiormente una persona di pace, a partire dai rapporti in classe, in famiglia, tra amici. Se ciascuno lo sceglie e ne rimane fedele, questa sarà la vera rivoluzione!

Alcuni pensieri dei ragazzi: • Penso che sia stata una bella esperienza che dimostra come nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per un futuro migliore. • Penso che abbiamo fatto una cosa utile insieme, ci siamo divertiti a faticare per una buona causa. La cosa più bella secondo me è stata aiutare persone che non conosciamo a trovare speranza in questa brutta situazione. • Tra tutte le cose, una in particolare mi ha fatto stare meglio: finalmente sono riuscito a fare qualcosa di utile non solo per me ma anche per aiutare gli altri in difficoltà. • Durante il lavoro per l’Ucraina, mi sono sentito utile e libero, perché nessuno poteva prendermi in giro, perché ne non aveva il tempo e rimaneva escluso dal lavoro; quando si lavora servono tutte le mani possibili, senza esclusioni o pregiudizi. • Mi è rimasta la sensazione di poter fare qualcosa, di non stare a guardare e fare il più possibile per tutto e tutti. • Dopo aver fatto questa esperienza, ho scoperto che anche facendo poco, cioè spostando cibo da una scatola all’altra, mi sono sentita parte di qualche cosa. Ero felice perché sapevo che quello che stavo facendo sarebbe servito a persone che hanno bisogno di aiuto.

I ragazzi del CFP di Valdocco al SERMIG di Torino per dire sì alla PACE

Nelle scorse giornate, gli allievi e le allieve del Centro di Formazione Professionale di Valdocco, insieme ai loro formatori, hanno dato il proprio contributo in favore dell’Ucraina partecipando come volontari alla raccolta realizzata presso il SERMIG, l’Arsenale della Pace di Torino. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

***

I ragazzi di Valdocco dicono “SI ALLA PACE”.

E lo fanno con ciò che la Formazione Professionale Salesiana da sempre trasmette come valore umano, sociale, spirituale: il lavoro. L’intelligenza nelle mani diventa – in questi giorni di grande sgomento e preoccupazione – “la pace nelle mani”. Quelle stesse mani, che quotidianamente animano i laboratori per costruire futuro e speranza professionale, sono in questi giorni impegnate per costruire un ponte umanitario di speranza per la popolazione Ucraina.
Ecco perché i ragazzi ed i loro formatori si sono dati appuntamento in un luogo altamente simbolico della nostra realtà territoriale: l’Arsenale della Pace di Torino. Fianco a fianco con adulti, volontari, operatori e consacrati. Uniti come in una grande famiglia, come Don Bosco ha nel tempo insegnato loro.

È bello, edificante e commovente vedere tanti ragazzi, spesso accusati di indifferenza ed alienazione sociale, rimboccarsi le maniche e mettere a disposizione ciò che di più prezioso hanno: il proprio tempo, le proprie emozioni e le proprie mani, per raccogliere, selezionare, stoccare, imballare ogni genere di prima necessità con la consapevolezza che “un piccolo gesto compiuto da un cuore giovane, ha un grande valore agli occhi di Dio”.
Abbiamo visto negli occhi di questi ragazzi impegnati una luce diversa, una consapevolezza nuova. Tra il sudore, qualche sorriso ed anche qualche lacrima, poche parole. Tanta voglia di fare e di lasciare l’impronta del proprio cuore su questi pacchi che, nonostante la distanza, ci uniscono insieme alla preghiera, ai nostri cari fratelli ucraini.

“Prof… oggi ho capito cosa significa far parte di un’unica grande famiglia”.

“Persone e Imprese al servizio del bene comune”: così AIPEC festeggia i suoi 5 anni!

Sabato 25 Novembre 2017
1° Convegno Nazionale AIPEC
Teatro Grande Valdocco, Torino


In occasione del 5° anniversario dell’
AIPEC – Associazione Italiana Imprenditori per un’Economia di Comunione, si terrà il 1° Convegno Nazionale AIPEC dal titolo “Persone e Imprese al servizio del bene comune”. L’evento avrà luogo dalle 9.00 alle 18.00 presso il Teatro Grande Valdocco, Torino.

In tale occasione, vi sarà la possibilità di conoscere le radici dell’Economia Civile e di Comunione, ascoltare esperienze di imprenditori e non che operano secondo questi principi e linee guida e partecipare alla formulazione di proposte e progetti concreti da realizzare insieme.

Sono previsti, tra gli altri, interventi di prestigiosi relatori, quali: Luigino Bruni, economista e giornalista nonchè cofondatore della SEC – Scuola di Economia Civile, Carlo Petrini, gastronomo, sociologo e fondatore di Slow Food, Ernesto Olivero, attivista e scrittore, nonché fondatore del Sermig, Andrea Mura, velista e imprenditore di successo, Gaetano Giunta, fondatore della Fondazione di Comunità di Messina, riconosciuta da Ocse, Unops e Organizzazione Mondiale della Sanità cpme “uno dei più interessanti casi mondiali di sperimentazione di modelli di welfare e sviluppo locale”, Fabio Storchi, presidente nazionale di Federmeccanica, Paolo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII e molti altri ancora.

Il programma previsto per la giornata è il seguente:

9:00
Registrazione dei partecipanti e accoglienza musicale

 9:30
Apertura dei lavori

Livio Bertola – Presidente AIPEC
Ornella Seca – Vice Presidente AIPEC Presentazione degli speakers della giornata
Lorena Bianchetti – giornalista, conduttrice televisiva Rai
Francesco Antonioli – giornalista de “Il Sole 24 Ore”.

10:00
Interventi dei Relatori

Video intervista a Stefano Zamagni, Professore ordinario di Economia Politica, Università di Bologna e Adjunct Professor of International Political Economy, Johns Hopkins University, Bologna Center.
Il tema :“Dalle radici storiche ad una definizione moderna. Una riflessione sull’economia civile”.

Luigino Bruni, Professore Ordinario di Economia Politica al Dipartimento di Scienze Economiche, Politiche e delle Lingue Moderne dell’Università Lumsa di Roma ed all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI) parlerà dei cambiamenti “Dall’economia civile all’economia di comunione”.

11:15 
Esperienze Imprenditori AIPEC

Polo Lionello Bonfanti – Irene Giordano, Gruppo Tassano – Simona Rizzi, Maurizio Cantamessa, Cooperativa I Tesori della Terra, Giovanni Paolo Ramonda.

14:15
La Parola ai Soci Onorari 

Alberto Ferrucci Presidente AIEC Associazione Internazionale per una Economia di Comunione, Gaetano Giunta Fondazione di Comunità di Messina, Ernesto Olivero Fondatore Sermig – Servizio Missionario Giovani – di Torino, Andrea Mura Velista Italiano – Vincitore OSTAR 2017 e imprenditore.

15:30 
Grandi Temi a Confronto 

Per l’industria:Beatrice Baldaccini Manager UmbraGroup dialoga con Fabio Storchi, Past President Federmeccanica.
Per la finanza: Steni di Piazza Referente per il Sud di Etica Sgr – Società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Etica – dialoga con Francesco Bicciato, Segretario Generale Forum per la Finanza Sostenibile.
Per la formazione: Silvia Vacca, Presidente SEC Scuola di Economia Civile dialoga con Mirella Sansiviero, Presidente Associazione Formamentis.

 

Guarda il Video Promozionale del 1° Convegno Nazionale AIPEC: