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CNOS-FAP: giornata di inizio anno a Valdocco

Martedì 6 settembre circa 450 persone dai 13 centri CNOS-FAP del Piemonte si sono riversati nel Teatro Grande di Valdocco per l’assemblea annuale dell’Associazione.

 

 

Ad aprire la giornata il saluto dell’Ispettore don Leonardo Mancini, che ha parlato della necessità di lavorare in rete tra le varie scuole e della sostenibilità ambientale, ribadendo l’importanza della presenza educativa salesiana sul territorio.

Don Alberto Martelli, delle risorse umane, ha poi parlato delle persone che compongono il CNOS-FAP e della loro importanza, legata al cambiamento che ha come obiettivo migliorare e migliorarci guardando sempre al futuro, un concetto cardine del dna di Don Bosco e dei salesiani.

A seguire Fabrizio Berta, a carico della progettazione, ha parlato delle modifiche in programma nella formazione professionale in Piemonte, che aprirà le porte a nuovi soggetti, e dell’importanza di raccogliere questa sfida. Ha poi proseguito citando il modo in cui le soft skills, sempre più richieste dalle aziende, siano parte intrinseca della pedagogia salesiana che punta da sempre a trasmettere valori, esempi e modi di affrontare la vita ai ragazzi, e vadano perciò inserite a piene mani negli zainetti degli studenti.

A concludere gli interventi Carlo Vallero dell’area finanziaria, che ha parlato dell’importanza degli investimenti per continuare ad offrire un’offerta formativa e gli strumenti necessari per garantire alle persone una scelta.


Dopo gli interventi si è tenuta la premiazione dei dipindenti che hanno festeggiato il 25° anno all’interno dei centri, seguita dalla messa nella Basilica di Maria Ausiliatrice alle ore 12:00. A concludere la giornata il pranzo tutti insieme.

 

La notizia è stata riportata anche sul settimanale della Diocesi “La Voce e il Tempo” con un articolo a cura di Marina Lomunno:

Il Cnos-Fap riparte da Valdocco

 

«L’intelligenza nelle mani»

come la definiva don Bosco, ovvero la formazione professionale, riparte da Valdocco dov’è nata e si è diffusa in tutti i 5 continenti dove sono presenti i salesiani. Martedì 6 settembre, l’associazione Cnos-Fap (l’ente di formazione professionale dei salesiani) Regione Piemonte, dopo due anni di pausa forzata a causa del covid, ha iniziato ufficialmente l’anno formativo 2022-2023 nella Casa madre a Maria Ausiliatrice: 450 formatori delle 13 sedi presenti Piemonte che erogano corsi di formazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro, si sono ritrovati a Torino Teatro Grande di Valdocco per confrontarsi, programmare e condividere le strategie per affrontare il futuro secondo la mission salesiana del

«Dare di più a chi ha avuto di meno».

E ripartire da Valdocco, dove opera il primo Centro di Formazione professionale e dove è nato, grazie a don Giovanni Bosco, il primo contratto di apprendistato, è un segno di continuità: la Torino dell’Ottocento con tanti ragazzi in difficoltà a progettare il proprio futuro ha molte analogie con il nostro tempo. Ha aperto l’incontro il presidente del Cnos regionale, don Leonardo Mancini, ispettore dei salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta, che ha sottolineato l’importanza del dialogo e del confronto nei centri e tra i centri, sul valore della presenza salesiana quale strumento educativo e

«sulla priorità assoluta che hanno i giovani, in modo particolare quelli più fragili».

Don Alberto Martelli, direttore dell’area Risorse umane, ha evidenziato alcune parole chiave: cambiamento per migliorare e non rimanere fermi, strutturale nel sistema salesiano, e gli obiettivi del cambiamento,

«in particolar modo verso un modello di più grande corresponsabilità».

Fabrizio Berta, direttore regionale dell’area Progetti, ha illustrato come muterà la Formazione professionale nel prossimo futuro e Carlo Vallero, direttore regionale dell’area Finanza, dopo aver presentato la situazione economica delle sedi piemontesi ha evidenziato la centralità dei Servizi al lavoro e dell’orientamento offerti dal Cnos in una congiuntura di cambiamenti e di crisi occupazionale. La mattinata, prima della celebrazione della Messa in Basilica e del pranzo insieme, si è conclusa con la premiazione dei formatori che hanno raggiunto 25 anni di attività nel Cnos-Fap.

Avvio anno pastorale: i consigli delle CEP a Valdocco

Il 2 settembre, presso il Teatro Grande Valdocco, si è tenuto l’incontro dei consigli delle Comunità Educative Pastorali dell’Ispettoria per l’avvio dell’anno pastorale.

È stata l’occasione per incontrarsi di tutti i consigli delle Comunità Educative Pastorali dell’Ispettoria, oltre all’avvio dell’anno pastorale con alcune riflessioni rilasciate dall’Ispettore che ha marcato alcuni punti cardine della proposta pastorale di quest’anno.

Ad aiutare ad entrare all’interno della tematica dell’interiorità apostolica, che è una dei cardini del quaderno di lavoro della proposta pastorale del MGS di quest’annno, don Rossano Sala che ha provato a comprenere come le figure di Maria e di San Francesco Di Sales possono aiutarci a vivere meglio da apostoli ben saldi all’interno di una spiritualità e di un rapporto col Signore.

 

Terza tappa del corso di preparazione alla professione perpetua nei luoghi di Don Bosco

Dal 16 al 22 agosto si è svolta la terza tappa di preparazione alla professione perpetua dei giovani confratelli d’Italia, vissuta in Piemonte sui luoghi di Don Bosco. Sono stati 18 i partecipanti, più il predicatore e il direttore.

La settimana di esercizi spirituali ha avuto inizio con il compleanno di Don Bosco, vissuto a Valdocco semplicemente con un vespro pregato nella Chiesa di San Francesco di Sales come inizio significativo per tutto il gruppo, seguito da un ritiro spirituale di cinque giorni presso la Casa di Spiritualità delle Suore della Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea ad Andrate (TO), predicato da Don Enrico Stasi, direttore del postnoviziato a Nave. Il tempo di silenzio, riflessione e condivisione fraterna e il posto tranquillo con un incredibile panorama hanno aiutato il clima di rigenerazione spirituale.

Domenica 21, penultimo giorno, i confratelli hanno vissuto a Colle Don Bosco una “giornata di deserto” con la celebrazione penitenziale e il sacramento di riconciliazione, concluso con la santa messa celebrata nel santuarietto di Maria Ausiliatrice del Colle. Il corso si è concluso lunedì a Torino Valdocco, dove ciascuno ha potuto meditare i posti di Don Bosco con calma e tranquillità.

Per concludere, si è celebrata la messa con il rinnovo della professione nella chiesa di San Francesco di Sales, ricordando Don Bosco che celebrava lì l’eucaristia ai suoi ragazzi e invocando San Francesco di Sales nell’anno giubilare del quattrocentesimo anniversario della sua morte.

Preparativi per la 153ª Spedizione Missionaria Salesiana

Sono in corso i preparativi per la 153ª Spedizione Missionaria Salesiana. In risposta all’appello missionario lanciato nello scorso 18 dicembre 2021 dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, 37 salesiani hanno presentato la loro disponibilità ad essere inviati come missionari. L’invio missionario sarà preceduto dal “Corso di orientamento per nuovi missionari” che si terrà al Colle Don Bosco a partire dal 1° settembre. I nuovi missionari sono ora impegnati negli ultimi preparativi per il viaggio in Italia.

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In risposta all’appello missionario lanciato nello scorso 18 dicembre 2021 dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, 37 salesiani hanno presentato la loro disponibilità ad essere inviati come missionari. Seguendo l’iter ormai consolidato, il Consigliere Generale per le Missioni, don Alfred Maravilla, è passato al livello successivo di discernimento, conferendo con i rispettivi Ispettore e Consiglio, come pure con i rispettivi Direttore e Consiglio della casa locale, in merito all’idoneità missionaria dei candidati, e si è anche assicurato che questi fossero stati precedentemente accompagnati spiritualmente.

“È una parte importante del discernimento, perché conoscono molto bene il candidato. Vogliamo anche assicurare che il candidato sia stato accompagnato per discernere la propria vocazione missionaria

ha spiegato Don Maravilla.

Sebbene sia un requisito essenziale che ogni candidato sia sempre aperto a essere inviato dove il Rettor Maggiore lo mandi, in realtà c’è sempre un buon dialogo con ogni candidato riguardo alla sua possibile destinazione missionaria”

ha aggiunto.

La destinazione di ogni missionario viene poi presentata al Rettor Maggiore e al Consiglio Generale per l’approvazione. Il prossimo invio missionario, che si terrà il 25 settembre nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco, sarà composto da 25 missionari, provenienti dalle regioni Africa-Madagascar, Asia Sud, Asia Est – Oceania e Interamerica della Congregazione, e che saranno inviati in Africa, Asia Est, America-Cono Sud e Europa Centro Nord.

L’invio missionario sarà preceduto dal “Corso di orientamento per nuovi missionari” che si terrà al Colle Don Bosco a partire dal 1° settembre. I nuovi missionari, membri della 153ª spedizione missionaria, sono ora impegnati negli ultimi preparativi per il viaggio in Italia.

Una giornata dedicata a Giovanni Massaglia, allievo di Don Bosco e amico di Domenico Savio

Lo scorso 15 agosto, nella Chiesa della Madonna della Neve a Marmorito Santa Maria di Aramengo (Asti), si è tenuto un pomeriggio dedicato al Chierico Giovanni Massaglia, allievo di San Giovanni Bosco e amico di San Domenico Savio.

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Lo scorso 15 agosto, nella frazione di Marmorito Santa Maria di Aramengo (Asti), suo luogo d’origine, si è svolto un pomeriggio dedicato al Chierico Giovanni Massaglia (1° maggio 1838 – 20 maggio 1856), Testimone della Fede, allievo di San Giovanni Bosco e amico di San Domenico Savio.

L’evento, svoltosi nella Chiesa della Madonna della Neve, è stato avvalorato dalla presenza e dall’intervento di don Giovanni Rolandi, SDB, Direttore del Colle Don Bosco e organizzato e patrocinato dalla Parrocchia S. Antonio Abate di Aramengo (rappresentata dal Parroco Don Giovanni Villata, coadiuvato dallo storico locale Beppe Moiso), e dal Comune di Aramengo (rappresentato dal  Sindaco Giuseppe Marchese), realtà comunitarie che hanno custodito e tramandato fino ad oggi la fama di santità di Giovanni Massaglia. Ovviamente, il cuore della tradizione locale consiste nelle memorie della Famiglia Massaglia (rappresentata dalle sorelle Angela e Maria Teresa Massaglia), che, a livello di archivio storico privato, ne custodisce il materiale scolastico e le reliquie.

I vari momenti commemorativi, che hanno messo in luce il suo ritratto pittorico, la chiesa in cui sbocciò la sua vocazione ed il caseggiato in cui nacque e morì, dove è stata inaugurata una targa commemorativa, hanno accompagnato la proiezione del cortometraggio “Vita di Giovanni Massaglia e Domenico Savio secondo la storia”, curato da Ornella Ceruti di Nebbiuno (NO). Premesso che la tradizione salesiana resta quella fondamentale ed insostituibile, nell’ultimo decennio, la Ceruti ha raccolto, documentato, restaurato e coniugato tutte le tradizioni che raccontano la vita di Giovanni Massaglia e Domenico Savio, amici inseparabili. Il risultato editoriale sono tre libri (pro-manoscritto, edizione extra commerciale), più un opuscolo che li riassume in poche pagine ricche di illustrazioni, dal quale è stato tratto il cortometraggio.

La rigorosa ricostruzione storica, svelando l’inedita biografia del suo “vero amico per le cose dell’anima”, arricchisce la biografia di Domenico Savio e, in definitiva, riporta in primo piano la Compagnia dell’Immacolata Concezione, personificazione dell’apostolato dei giovani tra i giovani, che costituisce il frutto maturo e duraturo della loro amicizia umanamente e cristianamente perfetta.

Giovanni era il primogenito dei coniugi Pietro Massaglia di Marmorito (frazione e parrocchia di Santa Maria) e Maria Garesio di Mondonio, contadini benestanti e distinti, perché proprietari ed istruiti. Nel 1853, all’età di 15 anni, avrebbe potuto passare dall’Educandato di Cocconato, sede del ginnasio inferiore, al Collegio di Chieri, sede del ginnasio superiore. Invece, manifestando il suo indirizzo vocazionale, suscitò la contrarietà paterna, che lo spogliò di tutto e lo portò a Torino, in cerca di un benefattore disposto ad accasarlo e a patrocinare i suoi studi in direzione del sacerdozio. L’incontro con Don Bosco decise in positivo anche il futuro di Domenico Savio, perché gli procurò l’amicizia sostenitrice, grazie alla quale riuscì a “farsi santo, e presto santo”. Infatti, essendo più avanti di quattro anni nell’età e negli studi ed essendo entrato nel Convitto dell’Oratorio un anno prima, il Massaglia fu per il Savio un provvidenziale fratello maggiore. Si conobbero nel 1853 a Mondonio, terra comune. A Valdocco, convissero nell’anno scolastico 1854/55 e nella prima metà del successivo. Ad accomunarli, fu “l’innocenza della vita e la perseveranza nel bene sino all’ultimo respiro”, attestata da Don Bosco, coronata da doni carismatici, registrati e resi noti da Don Michele Molineris in una pubblicazione del 1971:

“Avevano le stesse disposizioni morali, volevo dire mistiche, che creano appunto un santo da altare”.

Giovanni era un bel giovane, di buona statura e costituzione forte, molto promettente negli studi. Il 30 settembre 1855, fu rivestito dell’abito da chierico, da Don Bosco in persona, ai Becchi. Lasciò incompiuto il primo anno del corso seminaristico di filosofia. Appena diciottenne, morì in famiglia, a tre mesi dal rientro per malattia polmonare. Domenico, debole di polmoni fin dall’infanzia, lo raggiunse in Paradiso una decina di mesi dopo, quasi quindicenne.

 

Basilica Maria Ausiliatrice: Festival Internazionale Arthur Schnabel di giovani concertisti

Si riporta di seguito il programma del Festival Internazionale Arthur Schnabel di giovani concertisti promosso dalla Basilica Maria Ausiliatrice Torino – Valdocco assieme alla Società dei Concerti di Torino e previsto nelle serate del 28-29-30 luglio 2022 presso la Basilica (Via Maria Ausiliatrice 32- Torino).

PROGRAMMA

Festival Internazionale Arthur Schnabel
di giovani concertisti

28, 29 E 30 LUGLIO 2022
Ore: 20.30 – 22.30
Via Maria Ausiliatrice 32- Torino

GIOVEDÌ 28 LUGLIO

Andrea Pioppo – Pianoforte
Beatrice Vaccari – Soprano
Davide Massacci – Pianoforte
Luca Castiglioni – Pianoforte

VENERDÌ 29 LUGLIO

Paolo Salvi – Pianoforte
Francesco di Giorgio – Violoncello
Giovanni Claudio di Giorgio – Violino
Leonardo Francescon – Pianoforte

SABATO 30 LUGLIO

Francesco Bregnocchi – Pianoforte
Camilla Vaccarini – Violoncello
Emanuele Savròn – Pianoforte
Fabio Bussola – Chitarra
Irene Sacchetti – Flauto traverso
Giulio Corrado – Pianoforte

Nel solco dell’esperienza educativa di don Bosco che affermava con passione che “un’oratorio senza musica è come un corpo senz’anima” questi appuntamenti organizzati con la Società dei concerti di Torino vogliono essere uno spazio di valorizzazione dei giovani e di esperienza di quel sacro bello che la musica stessa veicola.

Don Michele Viviano – Rettore della Basilica Maria Ausiliatrice

Tirocini, stage, apprendistato, l’importanza del tutor aziendale – LA STAMPA

Il 30 giugno 2022, il quotidiano LA STAMPA nella sezione Tuttosoldi, a cura di Sandra Riccio, ha ripreso e pubblicato l’articolo dell’evento Step-Up progetto Erasmus+ svoltosi a Torino Valdocco.

 

Scrive così:

Si è svolto a Torino l’evento conclusivo dedicato a Step-Up progetto Erasmus+ nella Sala Sangalli dell’istituto salesiano Valdocco. L’evento, promosso dall’Associazione Cnos-Fap Regione Piemonte, ha permesso di presentare il percorso svolto da Step-up fino ad oggi nell’identificare un modello di formazione per i tutor aziendali che hanno in carico i giovani in tirocinio, stage, apprendistato e formazione duale. La formazione in impresa è infatti parte integrante del percorso formativo ed educativo dei ragazzi e delle ragazze; inoltre le figure chiave dei tutor aziendali sono la base per la buona riuscita di questa attività che ha come scopo finale l’inserimento lavorativo.

Dopo l’introduzione ai lavori di Fabrizio Berta della Direzione Generale Cnos-Fap Regione Piemonte, si è passati al primo momento di confronto sul tema «Il tutor aziendale fa la differenza se…» moderato da Andrea Gavosto, direttore Fondazione Agnelli, al quale hanno preso la parola il vice direttore Unione Industriali Torino Riccardo Rosi, la responsabile del Settore Studi, Statistica e Orientamento al lavoro e alle professioni della Camera di commercio di Torino Barbara Barazza, il direttore generale Api Torino Luca Sanlorenzo, e il direttore del Centro Einaudi Giuseppe Russo. […]

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ADMA: Esercizi Spirituali estivi

L’Adma Primaria di Torino propone dal 2009  ai propri associati e simpatizzanti un periodo di ricarica spirituale nel periodo estivo. Nei mesi di luglio e d’agosto nelle case salesiane di Valdocco e Cumiana e a Gressoney quasi 400 persone parteciperanno agli esercizi spirituali: giovani coppie appena sposate, famiglie con 2,3 4 o 5 figli, separati, single, nonni, vedovi, consacrati. Preghiera, fraternità, condivisione, formazione…non solo per gli adulti, ma anche per figli, grandi e piccoli: un cammino a misura di famiglia in cui tutti hanno l’opportunità di crescere nell’amore a Gesù, Maria e ai fratelli.

Alla scuola di San Francesco di Sales nel 400° anniversario della morte approfondiremo i temi della preghiera, della Lectio Divina, delle virtù – dall’umiltà alla carità – declinati in formato familiare. Naturalmente ancorati a Gesù Eucaristia e a Maria Ausiliatrice con i mezzi suggeriti da don Bosco: Rosario, Comunione e Confessione.

È difficile comunicare a parole la bellezza e il calore del clima di famiglia che si respira. Tutti si prendono cura di tutti, e la stessa tenerezza e affetto che si vede verso i più piccoli è quella che si esprime per il Signore e per Maria nella preghiera e nell’amicizia che tutti unisce.

Gli Esercizi Spirituali saranno così distribuiti:

L’evento finale di STEP-UP Project a Valdocco

Nel pomeriggio di giovedì 23 giugno si è svolto l’evento conclusivo dedicato a STEP-UP progetto Erasmus+ nella Sala Sangalli di Torino Valdocco.

L’evento, promosso dall’Associazione CNOS-FAP Regione Piemonte, ha permesso di presentare il percorso svolto da STEP-UP fino ad oggi nell’identificare un modello di formazione per i tutor aziendali che hanno in carico i giovani in tirocinio, stage, apprendistato e formazione duale. La formazione in impresa è infatti parte integrante del percorso formativo ed educativo dei ragazzi e delle ragazze; inoltre le figure chiave dei tutor aziendali sono la base per la buona riuscita di questa attività che ha come scopo finale l’inserimento lavorativo.

Dopo un breve saluto iniziale di Fabrizio Berta della Direzione Generale CNOS-FAP Regione Piemonte, si è passati al primo momento di confronto sul tema “Il tutor aziendale fa la differenza se…” moderato da Andrea Gavosto (Direttore Fondazione Agnelli) al quale hanno preso la parola il Vice direttore Unione Industriali Torino Riccardo Rosi, la Responsabile del “Settore Studi, Statistica e Orientamento al lavoro e alle professioni” della Camera di commercio di Torino Barbara Barazza, il Direttore Generale API Torino Luca Sanlorenzo, e il Direttore del Centro Einaudi Giuseppe Russo.

Il tutor aziendale fa la differenza se non è necessario, perché è vero che è uno strumento, a volte importante, ma spesso è la pecetta, cioè il palliativo in un sistema che non nasce per fare le cose che ci aspettiamo come sistema dell’impresa.

Riccardo Rosi – Vice direttore Unione Industriali Torino

Il ruolo di Camera di Commercio è quello di fare un po’ da cerniera tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro, essere facilitatore tra sistema imprenditoriale e mondo scolastico nell’avvicinamento, portando avanti un’attività di networking importante dove anche il tutor azienda fa la sua parte e può fare la differenza.

Barbara Barazza – Responsabile del “Settore Studi, Statistica e Orientamento al lavoro e alle professioni” della Camera di commercio di Torino.

Quali sono le figure chiave per cui la PMI può essere attrice del trasferimento delle competenze? Il tutor aziendale è sicuramente una di queste figure chiave. Il tutor però oggi è una figura che non viene ancora valutata per il valore che ha. C’è tanto lavoro da fare. Il lavoro che spetta a noi è quello di far capire alle imprese che la figura del tutor va responsabilizzata per fargli capire quanto è strategico il suo ruolo.

Luca Sanlorenzo – Direttore Generale API Torino

Quasi sempre la contaminazione tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro passa attraverso l’azione e l’attività di persone; il fatto che esistano dei progetti che permettano di condividere un’attività di lavoro, di insegnamento e di apprendimento allo stesso tempo e nello stesso luogo, fa sì che i due mondi tendenzialmente riescano a comprendersi meglio. Il secondo elemento utile è la codificazione delle “buone prassi” per la figura del tutor.

Giuseppe Russo – Direttore Centro Einaudi

Dopo il primo momento di confronto, e prima della presentazione del progetto da parte di Angelo Amerio (Agenzia Piemonte lavoro) e Judit Palacio (Federacion de Plataformas Sociales Pinardi), è intervenuta Gianna Pentenero (Assessore del Comune di Torino) sull’importanza e la rilevanza di un progetto come STEP-UP.

Il secondo momento di confronto si è focalizzato invece sulla tematica “Formatori fuori dalla comfort zone” grazie al contributo della Delegata Orientamento-Tutorato-Placement per la Scuola di Management ed Economia – Unito Silvana Secinaro, del Chief Executive Officer CIM 4.0 Enrico Pisino, del Presidente FORMA Piemonte Matteo Faggioni, e del Responsabile Formazione aziendale SAA Marcello Bogetti.

Trovo che vi sia un’enorme apertura e accoglienza sia da parte delle aziende che dei laureandi sul percorso di tirocinio, tutorato ecc. nel dare valore aggiunto al percorso formativo universitario nelle varie declinazioni.

Silvana Secinaro – Delegata Orientamento-Tutorato-Placement per la Scuola di Management ed Economia – Unito

Il tutor per definizione è un elemento fondamentale, ancora più del docente, nello sviluppare e nel sostenere le risorse giovani coinvolte nella formazione accademica.

Enrico Pisino Chief Executive Officer CIM 4.0

Credo sia doveroso dire, almeno per quello che riguarda la formazione professionale, che i nostri formatori sono usciti dalla comfort zone ormai da parecchio tempo. La formazione duale, il poter lavorare insieme alle aziende, non solo con uno stage ma anche con una alternanza rinforzata, rende il lavoro del formatore più complesso.

Matteo Faggioni Presidente FORMA Piemonte

Sono convinto che in un modo o nell’altro, a velocità diverse e con logiche diverse, il mondo formativo in qualche modo sia uscito o stia uscendo dalla comfort zone. L’uscita dalla zona di comfort a mio avviso non può non riguardare anche il mondo delle aziende.

Marcello Bogetti Responsabile Formazione aziendale SAA

A concludere l’incontro, l’intervento di don Alberto Martelli, Vicepresidente CNOS-FAP Regione Piemonte, sulla sfida educativa salesiana che parte dal progetto STEP-UP.

Parto da un atteggiamento e da un oggetto del nostro padrone di casa, Don Bosco: “Ho sempre avuto bisogno di tutti per fare il mio mestiere“. Credo sia bello trovarsi oggi qua tutti insieme da provenienze differenti, con storie diverse, competenze diverse perché l’obiettivo sia unico, ovvero quello della formazione di un futuro per i nostri giovani migliore di quello che noi abbiamo vissuto nel nostro passato, e ci crediamo veramente. L’oggetto invece è il mappamondo che don Bosco teneva sulla sua scrivania, perché il nostro sguardo sia sempre più in là rispetto al nostro orizzonte quotidiano.

Valdocco: “Percussione in Allegria” del progetto Drum Theatre

Giovedì 23 giugno alle ore 20.30, presso il Cortile di Valdocco, si terrà l’evento “Percussione in Allegria” del progetto Drum Theatre, una serata di immersioni sonore direttamente tra le mura di Don Bosco.
Nato da un’idea di Sergio Cherubin, batterista che si definisce “Evangelizzatore con l’arte, in particolare i tamburi”, il progetto fa dell’inclusione il proprio motto e non a caso i protagonisti degli spettacoli sono ragazzi con diversità.
L’ingresso all’evento è gratuito, di seguito proponiamo la locandina: