L’evento finale di STEP-UP Project a Valdocco

Nel pomeriggio di giovedì 23 giugno si è svolto l’evento conclusivo dedicato a STEP-UP progetto Erasmus+ nella Sala Sangalli di Torino Valdocco.

L’evento, promosso dall’Associazione CNOS-FAP Regione Piemonte, ha permesso di presentare il percorso svolto da STEP-UP fino ad oggi nell’identificare un modello di formazione per i tutor aziendali che hanno in carico i giovani in tirocinio, stage, apprendistato e formazione duale. La formazione in impresa è infatti parte integrante del percorso formativo ed educativo dei ragazzi e delle ragazze; inoltre le figure chiave dei tutor aziendali sono la base per la buona riuscita di questa attività che ha come scopo finale l’inserimento lavorativo.

Dopo un breve saluto iniziale di Fabrizio Berta della Direzione Generale CNOS-FAP Regione Piemonte, si è passati al primo momento di confronto sul tema “Il tutor aziendale fa la differenza se…” moderato da Andrea Gavosto (Direttore Fondazione Agnelli) al quale hanno preso la parola il Vice direttore Unione Industriali Torino Riccardo Rosi, la Responsabile del “Settore Studi, Statistica e Orientamento al lavoro e alle professioni” della Camera di commercio di Torino Barbara Barazza, il Direttore Generale API Torino Luca Sanlorenzo, e il Direttore del Centro Einaudi Giuseppe Russo.

Il tutor aziendale fa la differenza se non è necessario, perché è vero che è uno strumento, a volte importante, ma spesso è la pecetta, cioè il palliativo in un sistema che non nasce per fare le cose che ci aspettiamo come sistema dell’impresa.

Riccardo Rosi – Vice direttore Unione Industriali Torino

Il ruolo di Camera di Commercio è quello di fare un po’ da cerniera tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro, essere facilitatore tra sistema imprenditoriale e mondo scolastico nell’avvicinamento, portando avanti un’attività di networking importante dove anche il tutor azienda fa la sua parte e può fare la differenza.

Barbara Barazza – Responsabile del “Settore Studi, Statistica e Orientamento al lavoro e alle professioni” della Camera di commercio di Torino.

Quali sono le figure chiave per cui la PMI può essere attrice del trasferimento delle competenze? Il tutor aziendale è sicuramente una di queste figure chiave. Il tutor però oggi è una figura che non viene ancora valutata per il valore che ha. C’è tanto lavoro da fare. Il lavoro che spetta a noi è quello di far capire alle imprese che la figura del tutor va responsabilizzata per fargli capire quanto è strategico il suo ruolo.

Luca Sanlorenzo – Direttore Generale API Torino

Quasi sempre la contaminazione tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro passa attraverso l’azione e l’attività di persone; il fatto che esistano dei progetti che permettano di condividere un’attività di lavoro, di insegnamento e di apprendimento allo stesso tempo e nello stesso luogo, fa sì che i due mondi tendenzialmente riescano a comprendersi meglio. Il secondo elemento utile è la codificazione delle “buone prassi” per la figura del tutor.

Giuseppe Russo – Direttore Centro Einaudi

Dopo il primo momento di confronto, e prima della presentazione del progetto da parte di Angelo Amerio (Agenzia Piemonte lavoro) e Judit Palacio (Federacion de Plataformas Sociales Pinardi), è intervenuta Gianna Pentenero (Assessore del Comune di Torino) sull’importanza e la rilevanza di un progetto come STEP-UP.

Il secondo momento di confronto si è focalizzato invece sulla tematica “Formatori fuori dalla comfort zone” grazie al contributo della Delegata Orientamento-Tutorato-Placement per la Scuola di Management ed Economia – Unito Silvana Secinaro, del Chief Executive Officer CIM 4.0 Enrico Pisino, del Presidente FORMA Piemonte Matteo Faggioni, e del Responsabile Formazione aziendale SAA Marcello Bogetti.

Trovo che vi sia un’enorme apertura e accoglienza sia da parte delle aziende che dei laureandi sul percorso di tirocinio, tutorato ecc. nel dare valore aggiunto al percorso formativo universitario nelle varie declinazioni.

Silvana Secinaro – Delegata Orientamento-Tutorato-Placement per la Scuola di Management ed Economia – Unito

Il tutor per definizione è un elemento fondamentale, ancora più del docente, nello sviluppare e nel sostenere le risorse giovani coinvolte nella formazione accademica.

Enrico Pisino Chief Executive Officer CIM 4.0

Credo sia doveroso dire, almeno per quello che riguarda la formazione professionale, che i nostri formatori sono usciti dalla comfort zone ormai da parecchio tempo. La formazione duale, il poter lavorare insieme alle aziende, non solo con uno stage ma anche con una alternanza rinforzata, rende il lavoro del formatore più complesso.

Matteo Faggioni Presidente FORMA Piemonte

Sono convinto che in un modo o nell’altro, a velocità diverse e con logiche diverse, il mondo formativo in qualche modo sia uscito o stia uscendo dalla comfort zone. L’uscita dalla zona di comfort a mio avviso non può non riguardare anche il mondo delle aziende.

Marcello Bogetti Responsabile Formazione aziendale SAA

A concludere l’incontro, l’intervento di don Alberto Martelli, Vicepresidente CNOS-FAP Regione Piemonte, sulla sfida educativa salesiana che parte dal progetto STEP-UP.

Parto da un atteggiamento e da un oggetto del nostro padrone di casa, Don Bosco: “Ho sempre avuto bisogno di tutti per fare il mio mestiere“. Credo sia bello trovarsi oggi qua tutti insieme da provenienze differenti, con storie diverse, competenze diverse perché l’obiettivo sia unico, ovvero quello della formazione di un futuro per i nostri giovani migliore di quello che noi abbiamo vissuto nel nostro passato, e ci crediamo veramente. L’oggetto invece è il mappamondo che don Bosco teneva sulla sua scrivania, perché il nostro sguardo sia sempre più in là rispetto al nostro orizzonte quotidiano.