Vercelli: tempo di castagne al CNOS-FAP

Dal sito del CNOS-Fap Vercelli.

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La storia delle castagne di Don Bosco risale al 1849. Il giorno di Ognissanti Don Bosco aveva condotto tutti i ragazzi dell’oratorio a visitare il camposanto.
Aveva promesso loro, al ritorno, di regalare delle castagne. Mamma Margherita non aveva compreso che dovesse cucinare le castagne per tutti, però una volta tornati a casa riuscirono a riempire i piatti di tutti i ragazzi.”

Al CNOS-FAP di Vercelli non siamo stati da meno, aggiungendo qualche modo divertente per smaltire le castagne.

“Si è organizzato il torneo di calcio tra classi ma anche altri tornei per vincere il torneo Don Bosco. Tutte le classi si sono impegnate per vincere, ma noi non scenderemo dal nostro piedistallo e non faremo passare nessuno in testa!”

scrive uno studente della classe campionessa in carica dell’anno scorso. Altri tornei quali ping pong e basket vengono spesso passati sotto silenzio dalla cronaca scolastica ma non per questo hanno riscosso meno successo.

La mattinata è stata occupata soprattutto da altre performance competitive, dalle corse su una gamba sola ai giochi di mira col lancio della scarpa, utilizzando pneumatici sospesi come bersaglio.

“Il punteggio premiava la partecipazione ai giochi (più che la vittoria). Ogni tre vittorie la prof. Zuccarello verificava che i punti fossero autentici e rilasciava il premio tanto ambito (caramelle).”

Ma che istituto professionale saremmo se i laboratori non facessero il loro ingresso in cortile? Con il presidio degli insegnanti di meccanica industriale, automotive e termoidraulica, si sono allestiti stand di gare con la lima, corse a ostacoli di copertoni da trattore e montaggio in velocità di schemi idraulici.

E pensare che bastava un fischietto e qualche caramella per vedere i ragazzi portare a termine il lavoro con una velocità e un impegno insospettabili! Ce lo annotiamo per le prossime lezioni di officina…

Dunque, dopo cibo, sudore e trucioli, mancava solo un tocco di eleganza. Ci hanno pensato le parrucchiere e i parrucchieri. Sotto la fantasiosa supervisione delle tre insegnanti del settore, una dozzina di ragazzi e ragazze hanno sfilato simpaticamente, mostrando trecce e acconciature realizzate dalle compagne/i di corso, con tanto di voti di una giuria di formatori e gli applausi davvero entusiasti e incoraggianti di tutta la scuola. Le realizzazioni si riferivano a quattro diversi stili: trecce, etnie, figli dei fiori e anni Novanta.

Per attestare la buona riuscita dell’evento non sono necessari auto elogi dello staff, basta vedere il sorriso sul volto dei ragazzi quando gli si chiede di ricordare questa giornata…e i capelli dritti degli insegnanti in aula la prima ora del mercoledì!