ADMA: a Valdocco celebrata la giornata Mariana
Il 16 novembre 2025, a Valdocco, l’ADMA Primaria ha organizzato l’annuale incontro in occasione della giornata Mariana. All’appuntamento, che ha segnato il prosieguo dell’itinerario formativo dell’anno sul tema della fede, hanno partecipato circa 100 famiglie, provenienti anche da Brescia, Verona e Roma.
La ricca giornata formativa ha avuto inizio alle 9:30, con la recita delle Lodi mattutine, guidata da don Gabriel de Jesus Cruz Trejo, un momento di preghiera comunitaria che ha aperto il cuore allo sviluppo delle attività. Le preghiere, accompagnate da letture e riflessioni, hanno sottolineato il tema del ritiro: “Avvenga di me secondo la tua parola” (Lc 1,38): la santa indifferenza.
Il saluto iniziale è stato portato da don Leonardo Mancini, Ispettore Salesiano per il Piemonte e la Valle d’Aosta, che si è soffermato sulla differenza tra fede e ragione e il modo di risolvere questa apparente frattura, al fine di rispettare il progetto di Dio, proponendo, così come indicato da Papa Francesco, due vie: che i cristiani possano vivere occasioni di preghiera concrete e che possano scegliere di incontrare il volto dell’altro e quindi riscoprire la relazione. Di seguito è iniziata la catechesi, guidata da don Roberto Carelli, che ha invitato a meditare sulla condizione fondamentale che ci consente di aver fede per davvero, chiamata “santa indifferenza”. Essa risponde a questa grande domanda: è possibile avere la stessa “fede” di Gesù, la stessa determinazione e lo stesso coraggio nel consegnarsi amorosamente al Padre e nel consegnarsi dolorosamente agli uomini?
Nel corso della catechesi don Roberto ha delineato alcuni spunti spirituali, necessari per considerare la “santa indifferenza come “disponibilità” nei confronti di Dio.
“Preziose – ha sottolineato – le parole del nostro Rettor Maggiore, don Fabio, che addita nella disponibilità di Maria il modello perfetto del credente, ciò per cui la santa indifferenza è appunto la fede di Maria, che a sua volta è “matrice” e “madre” della Chiesa”.
“Inoltre – ha proseguito Don Roberto – sant’Ignazio ritiene che il guadagno della santa indifferenza è il “principio e fondamento” della vita cristiana, del cammino di fede, del discernimento spirituale (EESS 23)”.
È necessario quindi renderci indifferenti verso tutte le realtà create (in tutto quello che è lasciato alla scelta del nostro libero arbitrio e non gli è proibito), in modo che non desideriamo da parte nostra la salute piuttosto che la malattia, la ricchezza piuttosto che la povertà, l’onore piuttosto che il disonore, una vita lunga piuttosto che una vita breve, e così per tutto il resto, desiderando e scegliendo soltanto quello che ci può condurre meglio al fine per cui siamo creati.
In conclusione don Carelli ha posto l’accento sull’importanza dell’insegnamento sulla santa indifferenza.
“Può l’uomo, che è finito, – ha detto – fronteggiare ed essere adeguato a Dio, che è infinito? Tutto in noi è finitezza, ma esiste un “momento” di infinito in noi? Sì, una cosa sola: la disponibilità all’azione di Dio, il lasciar accadere la Sua volontà senza porre ostacoli. Allora, per quanto siamo vasi fragili, portiamo in noi un tesoro prezioso, e pur deboli, opera in noi la potenza di Dio!”
Dopo la catechesi, è stato lasciato spazio al silenzio e alla preghiera personale, seguito dal pranzo comunitario.
Le attività sono riprese nel pomeriggio con la recita del Santo Rosario, un momento mariano molto sentito, che ha recato ai fedeli un’energia positiva coinvolgente.
La giornata formativa ha avuto conclusione con la Santa Messa, celebrata nella chiesa di San Francesco di Sales da don Michele Molinar, Vicario Ispettoriale e concelebrata con don Roberto Carelli e don Gabriel de Jesùs Cruz Trejo, durante la quale 30 aspiranti hanno rinnovato le proprie promesse per entrare nell’Associazione, a conclusione del cammino formativo.
La celebrazione della Giornata Mariana comunitaria ha rappresentato un passo importante nel cammino spirituale di tante famiglie, tornate alle loro case con il cuore pieno di gratitudine, con nuove consapevolezze, colme di “santa indifferenza”.



