Ormai prossime le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana

Si riporta l’articolo pubblicata da ANSAgenzia Info Salesiana – riguardo alle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana che si svolgeranno a Valdocco dal 10 al 13 gennaio 2019:

SalesianFamilyDays.com

(ANS – Torino) – Le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2019 si terranno a Torino-Valdocco dal 10 al 13 gennaio 2019 e saranno incentrate, come sempre, sul tema della Strenna del Rettor Maggiore. La linea guida di questa 37ª edizione sarà pertanto il motto:

“Perché la mia gioia sia in voi” (Gv 15,11) La santità anche per te”.

La Famiglia Salesiana, con una vasta rappresentanza dei 31 gruppi che la compongono, si ritroverà dunque a Valdocco, casa madre del carisma salesiano, che farà da cornice a questi quattro giorni di riflessione, preghiera, condivisione ed incontro nello stile gioioso di Don Bosco.

I partecipanti alle Giornate di Spiritualità, provenienti da tutti i cinque continenti, saranno 300. Saranno accolti, come da programma, giovedì 10 gennaio, da don Enrico Stasi, Ispettore Piemonte e Valle D’Aosta. Dopo l’iniziale saluto di benvenuto, si terrà la presentazione delle Giornate, che sarà condotta da don Eusebio Muñoz, Delegato del Rettor Maggiore per la Famiglia Salesiana. 
L’inizio delle Giornate di Spiritualità, con il benvenuto di don Enrico Stasi, potrà essere seguito in diretta sulla pagina Facebook di Ans, che trasmetterà live l’evento
Nel corso delle quattro Giornate, Ans trasmetterà sulla propria pagina Facebook anche altri eventi, tra i quali assumono una particolare rilevanza la presentazione della Strenna da parte del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, (10 gennaio, ore 17,45), la tavola rotonda dal titolo “La Santità nei contesti dove si svolge la nostra vita” (12 gennaio, ore 15,30) e, naturalmente, la Messa domenicale presieduta dal Rettor Maggiore e l’incontro conclusivo, previsto per domenica 13 gennaio a partire dalle ore 11.

In questo modo, che anche chi non sarà fisicamente presente, potrà seguire da vicino lo svolgimento delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana.

 

Torino, il Sinodo entra in carcere

Riportato qui di seguito l’articolo a cura di Marina Lomunno – giornalista, coordinatore redazionale – La Voce e il Tempo, settimanale della diocesi di Torino – di giovedi 3 gennaio, inerente alla visita guidata dall’arcivescovo Nosiglia, di un gruppo di 80 ragazzi, provenienti dalle diocesi di Rivoli, Moncalieri e Collegno, che ha visitato l’istituto per minori “Ferrante Aporti“. Buona lettura!

Il Sinodo sui giovani nelle intenzioni del Papa doveva coinvolgere tutte le realtà giovanili, in particolare quelle più fragili: ecco perché è molto significativo che un gruppo di adolescenti delle nostre comunità cristiane abbia proposto ai loro animatori di conoscere durante il Sinodo i loro coetanei che vivono la realtà della detenzione.

Un bel segnale di accoglienza e fratellanza.

Don Domenico Ricca

 

 

Tancredi Falletti di Barolo – Decreto di Venerabilità

(ANS – Città del Vaticano) – Il 21 dicembre 2018 Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto di Venerabilità del Marchese Tancredi Falletti di Barolo (1782-1838). Anche la Postulazione salesiana ha dato il suo contributo alla redazione alla Positio super virtutibus.

Carlo Tancredi Falletti e Giulia Colbert sono stati una coppia felice del primo ottocento. Lui nacque a Torino il 26 ottobre 1782 e fin da giovane si distinse per intelligenza, disposizione alla giustizia, attenzione alle esigenze dei tempi e forte tendenza a promuovere e operare ogni bene. Lei nacque nel castello di Maulévrier, in Vandea, il 26 giugno 1786, donna dotata di squisita femminilità e di genuina spiritualità. Ambedue ereditarono dalle loro famiglie non solo il nome, il censo e le ricchezze, ma soprattutto una religiosità profonda.

Si conobbero alla corte di Napoleone e pur diversi per temperamento e carattere, si trovarono subito in sintonia sui valori profondi e gli ideali di vita. Si sposarono a Parigi il 18 agosto 1806. L’affetto tra loro divenne col tempo sempre più puro e più forte, perché fondato sulla fede e sulla carità.

Non avendo avuto il dono dei figli, i due coniugi lessero questo evento doloroso dentro il disegno provvidenziale della sapienza di Dio. E in mirabile accordo gareggiarono nel farsi apostoli di carità cristiana, “adottando” i poveri di Torino e realizzarono innumerevoli opere socio-caritative: ospedali, scuole, laboratori artigiani, centri di accoglienza, asili infantili, strumenti tutti per un’autentica promozione umana e una crescita cristiana.

Carlo Tancredi si dedicò particolarmente all’educazione preventiva, all’istruzione e formazione dei bambini e dei giovani. Ricoprì per 22 anni cariche politiche rivelando, come decurione e sindaco di Torino, una grande capacità di governo ed un equilibrio straordinario nell’affrontare le situazioni più difficili e più angosciose.

Per i figli poveri degli operai, nel 1834 Carlo Tancredi e Giulia fondarono l’Istituto delle “Suore di Sant’Anna”, affinché continuassero nella Chiesa tale missione a servizio delle nuove generazioni. Durante il colera, che colpì la città di Torino nel 1835, i marchesi di Barolo si dedicarono in prima persona a soccorrerne le vittime, avendone poi ripercussioni sulla propria salute.

Carlo Tancredi morì il 4 settembre 1838 a Chiari, tra le braccia della sua sposa. Ora si auspica, pertanto, che Carlo Tancredi e Giulia “insieme” siano proclamati beati e rifulgano “in coppia” come modello di santità per gli sposi cristiani.

Natale al Ferrante Aporti – Istituto Penale per minorenni, Torino

Si è svolta in data domenica 23 Dicembre 2018, la festa di Natale all’Istituto penale per minorenni di torino, il Ferrante Aporti. E’ stata celebrata una Santa messa per poter vivere l’Eucarestia, presente anche l’Arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia.

E seguendo le orme di don Bosco, che ha sempre cercato di essere presente nella casa Generalizia, cosi anche si è cercato di fare alla sede del Ferrante.
Ecco la sintesi della giornata a cura di don Domenica Ricca:

 

Una bella festa, più di 80 persone tra animatori dei canti, musicisti, autorità – il già giudice Tomaselli con la signora, la garante dell’infanzia del Comune di Torino, dott.ssa Rita Turino, ovviamente la Direttrice e il commissario Comandante. Alcune preti concelebranti – don Claudio, Direttore dei Salesiani dell’Agnelli e don Filippo, viceparroco a Rivoli, – il diacono, suore e amici di lunga data.

La dott.ssa Marina Lomunno, volontaria nonché giornalista, mi ha fatto avere una sintesi dell’intervento di Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, nella sua omelia.

“Anche Gesù bambino – come forse la società pensa che siano i reclusi – è stato uno scarto della società. Nato in una stalla perché scartato dalle locande di Betlemme (non c’era posto per lui) profugo in Egitto, condannato ingiustamente…in tutto anche nelle condizioni peggiori, ha condiviso la nostra umanità. Per questo dovete sentire  Gesù vicino in ogni momento della vostra vita anche nei momenti più difficili. Questa vicinanza con lui è il vero senso del Natale. E poi riscoprite il valore dell’amicizia: gli amici veri sono quelli disinteressati, che ti sono vicini nei momenti difficili, non sono quelli che  conducono su strade pericolose o sbagliate. Coltivate anche qui in carcere delle amicizie sincere, condividete difficoltà e speranze: ogni giorno sarà più sopportabile”.

Abbiamo chiuso con il saluto personale dell’Arcivescovo ai ragazzi e lo scambio di auguri in fraternità con cioccolata calda (preparata da Pasquale) e pasticcini offerti da Suor Alina del Ciofs del Virginia Agnelli.

Colgo l’occasione per ringraziare gli Agenti di Polizia Penitenziaria, per la loro presenza vigile e discreta, Loredana del Centro Giustizia Minorile, collaboratrice operosa e Barbara responsabile dei volontari del coro.

E se qualcuno l’ho dimenticato è solo dovuto…agli anni…miei!!!!!!! Grazie di cuore a tutti.

Auguri di buon Natale nella pace di Betlemme.

Don Domenico Ricca

Articolo pubblicato anche su “La Voce e il Tempo” a cura di Marina Lomunno:

 

L’Oratorio salesiano: un passato da condividere e un futuro da inventare

(ANS – Roma) – “L’oratorio salesiano: storia, testimonianze, prospettive” è il titolo del seminario di studio che si è tenuto giovedì 13 dicembre presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, organizzato dall’Istituto Storico Salesiano (ISS), dal Centro Studi Don Bosco (CSDB) e dalla Facoltà di Scienze dell’Educazione (FSE) della stessa Università (UPS).

Dalla giornata di studi è emersa la diversa inculturazione, tanto teorica che pratica, che gli oratori salesiani hanno vissuto a seconda delle contingenze storiche del territorio e della stagione socio-religiosa propria dei giovani in ogni epoca. Come logica conseguenza della riflessione storica si è imposta un’attenta presentazione delle prospettive per gli oratori e dei centri giovanili del prossimo futuro.

Aperto dai saluti del prof. Thomas Anchukandam, Direttore dell’ISS, e del decano della FSE, prof. Mario Llanos, e moderato dal Segretario di coordinamento dell’ISS, prof. Stanisław Zimniak, il seminario è stata l’occasione per la presentazione da parte del prof. Carlo Nanni (UPS) del volume: P. Braido, Una vita per lo studio, i giovani e l’educazione, a cura di C. Nanni, F. Casella, F. Motto (Roma, LAS 2018) e da parte del prof. Paolo Alfieri (Università Cattolica di Milano) del volume: P. Braido, Per una storia dell’educazione giovanile nell’oratorio dell’Italia contemporanea. L’esperienza salesiana. Introduzione di Paolo Alfieri (Roma, LAS 2018). Le due ampie relazioni sono state ricche di spunti di riflessione per l’attualità, all’insegna della riflessione teorica sugli oratori.

Successivamente sono stata brevemente illustrate quattro esperienze oratoriane diverse nel tempo e nello spazio, a loro modo esemplificative di diverse realtà: Un oratorio salesiano reinventato nel nuovo mondo: S. Francisco, 1900-1930 (prof. Francesco Motto – ISS); Un oratorio salesiano sfidato dal regime fascista, Latina, 1930-1945 (prof. Clemente Ciammaruconi); Un oratorio salesiano nelle catacombe, Slovacchia, 1950-1970 (prof. Mikal Vojtáš – UPS); L’oratorio paradigma delle FMA di Valdocco, 1960-1980, (sr Paola Cuccioli, FMA).

La relazione conclusiva, “Verso il futuro degli oratori salesiani”è stata a tenuta da Giovanni d’Andrea, presidente dell’associazione “Salesiani per il Sociale” (SCS) che ha presentato le tante sfide degli oratori-centro giovanili di oggi: dall’emarginazione, all’interculturalità, dal mondo digitale alle nuove povertà, dalla cultura del lavoro ai riconoscimenti professionali, dagli oratori senza strutture alle alleanze educative…

Il seminario realizzato si pone in perfetta consonanza con il n. 143 del Documento finale del Sinodo dei Vescovi sui giovani: “Gli oratori e i centri giovanili e altre strutture simili (…) trasmettono un patrimonio educativo molto ricco, da condividere su larga scala (…). Nel dinamismo di una Chiesa in uscita è però necessario pensare a un rinnovamento creativo e flessibile di queste realtà”.

ans

Cambio di sede per la “Sede Centrale Salesiana”

Riportiamo la comunicazione ufficiale del Rettor maggiore dei Salesiani, don Angel Fernandez Artime, pubblicata in data 17 dicembre 2018 riguardo all’ufficiale cambio di sede per la Sede Centrale Salesiana:

Miei cari fratelli e sorelle,
vengo a voi, all’inizio della Novena del Santo Natale, per informarvi di un’importante decisione che ho preso assieme al Consiglio generale, riguardante la definitiva collocazione della “Sede Centrale Salesiana”.
Dopo aver deciso con il Consiglio generale che la Sede Centrale deve rimanere a Roma, vi comunico la decisione definitiva di collocarla presso l’Ospizio “Sacro Cuore” di via Marsala 42 in Roma.

Don Angel Fernandez

 

 

Casa Zia Jessy – Un mondo di storie

In occasione della pubblicazione del libro “Le storie di zia Jessi”, pubblicato il 4 dicembre 2018 a Torino, ecco un video racconto proprio sul Condominio Solidale di via Romolo Gessi. Buona visione!

La Voce e il Tempo – Spunti di riflessione

Ecco qui in allegato alcune pagine de “La Voce e il Tempo” con alcuni spunti di riflessione riguardo:

  • “Qui don Bosco ti consiglia un buon libro”;
  • 25° Salesiani per il sociale: a Natale regala educazione;
  • All’istituto Agnelli sintonizzàti sul futuro;
  • I giovani e la musica, la tragedia di Corinaldo
Prima pagina
Seconda pagina
Terza pagina

 

 

Hubert Twagirayezu – Testimone diretto del progetto Palabek in Uganda

In previsione del Concerto di Natale in Vaticano avremo ospite a Torino, da lunedì 10 a giovedì 13 dicembre, il salesiano p. Hubert Twagirayezu impegnato a coordinare l’impegno nel campo profughi di Palabek in Uganda, che ospita oltre 40.000 profughi migrati dal Sud Sudan.
Si tratta di uno degli impegni più consistenti e significativi dalla Congregazione che, nel cuore di questo mega-villaggio accresciutosi attorno al suo nucleo originario nel volgere di pochi anni, porta l’attenzione educativa verso i più piccoli e gli adolescenti, proponendo ai più grandi una formazione professionale e l’avvio di attività artigiane.

A metà gennaio arriverà a Palabek il container partito dall’Italia lo scorso mese di novembre con il necessario per aprire una nuova scuola-officina che insegni ai giovani i mestieri della meccanica e dell’agricoltura di base. Le necessità di manutenzione nel piccolo-grande cosmo dei rifugiati richiede abilità e strumenti non presenti al momento, mentre la disponibilità di appezzamenti di terreno potrebbe contribuire all’autosostentamento alimentare.

Missioni Don Bosco ha “sposato” questo progetto come impegno da proporre ai suoi sostenitori in occasione delle festività natalizie 2018, e per questa ragione lo ha messo al centro dell’evento musicale che permetterà di arrivare al grande pubblico.

La presenza di p. Hubert Twagirayezu in Italia queste settimane per trovare sostegni finanziari al “progetto Palabek” ci sembra una opportunità anche per i giornalisti che desiderino dare conto di un fenomeno che spesso viene oscurato dai dati dei flussi verso l’Europa: quello della grande migrazione interna all’Africa a seguito di guerre, carestie, minacce politiche e cambiamenti climatici.

Lo stesso salesiano potrà testimoniare della ricettività dei giovani sudanesi costretti a vivere lontano dalle loro terre eppure raggiunti da un intervento educativo che contribuirà a dare una direzione diversa al loro futuro.

 

Concerto di Natale
Missioni Don Bosco
Hubert Twagirayezu

Tanti Auguri zia Jessi!

In occasione del decennale dell’esperienza del Condominio Solidale: “A casa di zia Jessy”, il 4 dicembre 2018 a Torino, presso il collegio Carlo Alberto, si è svolto un confronto tra tutte le esperienze italiane di Condomini Solidali.

Circa 90 le persone partecipanti da tutta Italia per riportare le esperienze della loro realtà.

Prima dell’avvio ufficiale della giornata, dalle 10 alle 13, si sono ritrovate altre 6 realtà coerenti con l’iniziativa “A casa di zia Jessy”:

  • Villaggio Solidale di Mirano (VE) Target: Persone con disabilità psico-fisica e/o psichiatrica, richiedenti asilo politico, lavoratori e studenti con necessità di alloggio temporaneo;
  • Condominio Solidale di via Gottardi – Modena(MO) Target: Anziani e/o adulti con problemi di autonomia e famiglie con bambini;
  • Condominio Solidale di Trieste (FVG) Target: Anziani autosufficienti over 65, giovani/anziani con disabilità e nuclei famigliari;
  • Casa Diletta al Palagio – Campi Bisenzio (FI) Target: Giovani, anziani, nuclei mono-genitoriali, donne sole con figli, giovani con disagio lavorativo, vittime di violenza di genere;
  • La Nova Corte – Fossano (CN) Target: Italiani e stranieri, giovani e anziani, coppie con figli e nuclei con un solo componente;
  • Condominio Solidale della Carità – Firenze (FI) Target: Anziani autosufficienti, studenti fuori sede e famiglie.

Programma della giornata:

14:00 – 14:15 : Accoglienza
14:15 – 14:45: Benvenuto e presentazione del Condominio Solidale «A casa di zia Jessy» di Torino

  • Don Stefano Mondin (Presidente AGS-Associazione Giovanile Salesiana per il territorio)

14:45 – 16:30: Fishbowl (Condomini Solidali a confronto)
16:30 – 16:45: Coffee break
16:45 – 17:30: Lavori di gruppo
17:30 – 18:00: Riflessioni su questioni emerse e conclusioni

  • Giovanni Magnano (Area Edilizia Residenziale Pubblica – Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende
    Sanitarie Comune di Torino)
  • Simona Patria (Responsabile Area Social Housing e Social Innovation – Casa ATC Servizi Srl, Società Gruppo ATC Piemonte Centrale)
  • Maria Chiara Voci (Giornalista Contributor – Il Sole 24 Ore)
  • Luisa Ingaramo (Archietetto e docente al Politecnico di Torino)

In conclusione sono state raccolte tutte le idee, le proposte e i feedback di ogni realta Italiana e sono state rielaborate da Maria Chiara Voci, che durante la giornata a seguito in modo particolare tutti i momenti di condivisione, proprio per dar vita ad un riassunto per la costruzione del toolkit per chi volesse aprire un Condominio Solidale.