Incontro di Verifica degli Ispettori a metà del loro sessennio – ANS

L’Agenzia di informazione salesiana ANS, dedica un articolo sull’incontro di Verifica degli Ispettori giunti a metà del loro sessennio avvenuto tra il 12 ed il 21 settembre a Torino. L’appuntamento è stato presieduto dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime e coordinato dal suo Vicario, don Stefano Martoglio, con il suo segretario, don Saimy Ezhanikatt.

Si riporta l’articolo completo pubblicato su ANS, Agenzia di Informazione Salesiana.

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(ANS – Torino) – Per la prima volta dalla conclusione del Capitolo Generale 28° della Congregazione Salesiana, si è svolto a Torino, nei giorni dal 12 al 21 settembre, l’Incontro di Verifica degli Ispettori giunti a metà del loro sessennio. L’appuntamento, presieduto dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e coordinato dal suo Vicario, don Stefano Martoglio, con il suo segretario, don Saimy Ezhanikatt, ha rappresentato un motivo di speranza e un segno di graduale ritorno alla normalità nella vita della Congregazione dopo i tempi più duri della pandemia.

All’incontro hanno preso parte otto Superiori, provenienti per lo più dall’Europa, ma non solo: don José Aníbal Mendonça, Ispettore del Portogallo (POR); don Wilfried Wambeke, Ispettore di Belgio Nord e Olanda (BEN); don Eunan Mcdonnell, Ispettore dell’Irlanda (IRL); don Reinhard Gesing, Ispettore della Germania (GER); don Angelo Santorsola, Ispettore dell’Italia Meridionale (IME); don Miguel Ángel Asurmendi, Ispettore di “Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX); don Natale Vitali, Ispettore di Brasile-Belo Horizonte (BBH); don Maria Arokiam Kanaga, Superiore della Visitatoria dell’Università Pontificia Salesiana (UPS).

Motivo fondamentale e asse centrale dell’incontro è il colloquio che ogni Ispettore ha con il Rettor Maggiore dopo tre anni di servizio ispettoriale: è quella l’occasione per valutare insieme il percorso compiuto dall’Ispettoria in questo tempo, alla luce delle indicazioni che lo stesso Rettor Maggiore aveva consegnato all’inizio del mandato di ciascuno di loro con la “carta di navigazione”, oltre che con le altre raccomandazioni inviate nelle Lettere redatte al termine delle rispettive Visite Straordinarie. Allo stesso tempo, questi colloqui costituiscono anche un’espressione di vicinanza e di accompagnamento da parte del Rettor Maggiore verso ciascuno degli Ispettori: la cura verso la persona dell’Ispettore, in primo luogo, così come l’ascolto attento delle sue necessità nei compiti di guida e animazione, le sue valutazioni sulla realtà ispettoriale, i punti di forze e le opportunità, le sfide e le aree di miglioramento… Sono tutti temi che vengono affrontati con parresia, amichevolezza e fraternità tipicamente salesiane. Nondimeno, il programma delle giornate ha previsto un ricco programma formativo: grazie in primo luogo alla collaborazione dei Salesiani della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta (ICP), i partecipanti hanno potuto riapprofondire le radici del carisma salesiano, la spiritualità di Don Bosco, il tema del discernimento e della sequela di Gesù, la centralità di Maria nella spiritualità salesiana, l’identità consacrata salesiana nelle sue due forme, la testimonianza di docilità allo Spirito Santo di Santa Maria Domenica Mazzarello… E approfittando del trovarsi a Torino, e dell’attuale situazione che permette la possibilità di compiere delle visite – pur contingentate e nel rispetto dei protocolli vigenti –, i partecipanti all’incontro di verifica hanno potuto avvantaggiarsi anche del contatto diretto con tutti i Luoghi Salesiani: un elemento che ha costituito un indubbio valore aggiunto di quest’esperienza.

Don Antúnez, neo-Presidente di “Missioni Don Bosco” si presenta

Il 1° settembre scorso, il salesiano argentino don Daniel Antúnez iniziava ufficialmente il suo nuovo incarico da Presidente di “Missioni Don Bosco” (e Procuratore missionario dell’Italia). Oggi don Antúnez si presenta: “Vivo questa nuova esperienza come un regalo, felice di essere salesiano”. Di seguito l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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Era il 18 maggio scorso quando il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, nominava don Daniel Antúnez, salesiano argentino, come Procuratore di “Missioni Don Bosco”, la Procura Missionaria salesiana di Torino. Il 1° settembre don Antúnez ha iniziato ufficialmente il suo incarico e oggi si presenta.

Finora il suo primo impegno è stato conoscere la realtà e la cultura italiana, in cui è stato catapultato dall’Argentina – a ben vedere, quasi un “ritorno a casa”: dalla prima terra di missione salesiana alla culla del carisma e delle missioni di Don Bosco.

Don Antúnez, oggi 61enne, conobbe i salesiani a 13 anni e ne rimase folgorato: incontrò dei giovani studenti di Teologia carichi di voglia di stare con i giovani e si chiese se quell’entusiasmo di cui era testimone, e che sentiva nascere anche in sé, potesse trasformarsi in vocazione, e in quale forma dovesse esprimersi. La prima risposta la diede il 31 gennaio 1983, a 24 anni, quando emise i primi voti.

Trascorsero altri 12 anni prima che la partecipazione al carisma salesiano si concretizzasse nell’ordinazione sacerdotale: era un felice coadiutore che insegnava materie ai ragazzi quando decise di dedicarsi al servizio pastorale. Fu destinato a Puerto Desiado, Provincia di Santa Cruz, per quattro anni; successivamente venne inviato più a Sud, fino a Rio Grande e a Ushuaia, dove, su mandato dell’allora Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez, ricevette l’incarico di rilanciare la presenza salesiana nella città.

In tutto è rimasto 18 anni in Patagonia, affrontando principalmente il tema della massiccia emigrazione giovanile: uno strappo per qualsiasi progetto educativo, una sofferenza per chi vuole costruire relazioni durature. Richiamato poi a Buenos Aires, ha collaborato con l’allora Ispettore ARS, diventandone Vicario e poi anche Economo ispettoriale.

Ho sempre seguito quel che Dio mi ha chiesto attraverso la Congregazione – commenta oggi –. Ora sono qui per portare la mia esperienza a servizio di ‘Missioni Don Bosco’, certamente. Ma probabilmente anche per rileggere il mio percorso spirituale”.

“La Patagonia ha formato il mio cuore – prosegue – perché ho vissuto il carisma della Congregazione con grandi salesiani e direttamente a contatto con i giovani. Oggi ho la possibilità di ‘passare’ a trovare Don Bosco tutti i giorni. Quando mi hanno proposto il nuovo incarico ho pensato subito: ‘Ora vado a vivere con lui!’”.

Animato da questo pensiero, don Daniel ragiona sul carisma:

“Ciò che deve identificarci è il tema della paternità: la salesianità è questo. Si realizza in una disponibilità permanente ad accompagnare, a stare con gli altri, ad ascoltare. Essere amico, compagno, padre, pastore”.

E con la fiducia di chi crede nella Provvidenza, e con la tipica letizia salesiana, conclude:

“Vivo questa nuova esperienza come un regalo, felice di essere salesiano. Guardo la mia storia e mi dico che non è possibile che sia stato io a scriverla: l’ha scritta Dio!”

Ulteriori informazioni su: www.missionidonbosco.org

Nuova mostra dedicata a nonni e bambini al Museo Etnografico Missioni Don Bosco

Dal 2 ottobre al Museo Etnografico Missioni Don Bosco in via Maria Ausiliatrice, n. 32 , sarà possibile visitare una mostra dedicata ai giocattoli e strumenti musicali utilizzati dai bambini nelle altre parti del mondo, così come alcuni oggetti caratteristici che delineano il ruolo degli anziani, dei nonni, come riconoscimento simbolico di autorevolezza nella comunità.

Riportiamo il testo del comunicato stampa.

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Porte aperte ai nonni e ai nipoti il 2 ottobre al Museo Etnografico Missioni Don Bosco in via Maria Ausiliatrice, n. 32 a Torino. Due appuntamenti, alle ore 11 e alle ore 16, per consentire una “giocosa visita” nello spazio dedicato agli oggetti raccolti dai missionari salesiani in 150 anni di attività in tutto il mondo. Con una declinazione particolare: lo sguardo ai giocattoli utilizzati dai bambini e agli strumenti musicali.

“Intendiamo mostrare come i piccoli giocavano e giocano in altre parti del mondo, scoprire le originalità ma anche le similitudini con i nostri giocattoli”

spiega Elisabetta Gatto, antropologa, curatrice del Museo. Ci sono ad esempio le bamboline di terracotta dei Caraja del Brasile, le canoe giocattolo della Terra del Fuoco.

“Intendiamo mostrare come i piccoli giocavano e giocano in altre parti del mondo, scoprire le originalità ma anche le similitudini con i nostri giocattoli”

alcuni presenti ancora oggi con l’evoluzione dei materiali. Con la Giornata istituita nel 2005 in Italia si sottolinea il ruolo decisivo dei nonni nella formazione delle nuove generazioni. È quanto constatiamo in Italia, con i nonni che suppliscono a molti compiti che i genitori non riescono a sostenere nelle condizioni di vita ordinarie. “Ma non devono essere considerati solo dei supplenti” spiega don Daniel Antúnez, presidente di Missioni Don Bosco, “sono anche portatori di una relazione unica con i loro nipoti che troviamo importante qui come nei contesti culturali di ogni altro Paese in cui operiamo”. La disgregazione di famiglie a causa di guerre, migrazioni, carestie è spesso tamponata dalle nonne e dai nonni che si prendono cura dei piccoli, a volte anche al di là dei legami di sangue. Ma anche in situazioni ordinarie essi rappresentano la stabilità e la saggezza. Il ruolo degli anziani è attestato anche dal riconoscimento simbolico della loro autorevolezza. “Nel Museo ci sono gli oggetti dei capi-villaggio” ricorda Gatto “che richiamano l’importanza della loro esperienza, la quale assegna il ruolo di guida anche delle comunità: lo sgabello riservato nelle riunioni, il bastone del comando per sancire le decisioni”. Tutto questo in mezzora di visita gratuita, riservata a gruppi guidati dalla stessa curatrice del Museo.

Si applicano le normali regole di profilassi antiCovid-19, che non riguardano i bambini di età inferiore ai 12 anni e i soggetti con certificazione medica specifica. Nel rispetto delle disposizioni governative vigenti (DPCM del 23 luglio 2021), dal 6 agosto 2021 per gli adulti è dunque obbligatorio esibire il Green Pass.

Il museo è accessibile alle persone con disabilità motoria. Per informazioni e prenotazioni: museo@missionidonbosco.org oppure info@missionidonbosco.org oppure al telefono 011.3990101.

 

Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano, conclusione del primo modulo – ANS

ANS, dedica un articolo sulla conclusione del primo modulo della Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano, iniziata a metà mese di agosto e durata per un intero mese. Durante la formazione, i partecipanti hanno potuto vivere un turno di esercizi spirituali personalmente guidati.

Riportiamo l’articolo completo pubblicato dall’ Agenzia di informazione salesiana ANS.

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Si è concluso, al Colle Don Bosco, il primo modulo della Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano, iniziata a Valdocco il giorno 16 agosto. Durante un intenso mese, 18 salesiani da 11 Paesi diversi – Perù, Ecuador, Portogallo, Slovenia, Croazia, Italia, Egitto, Etiopia, Gabon, Repubblica Democratica del Congo, Angola – hanno sperimentato e imparato la ricchezza dell’accompagnamento spirituale, vissuto secondo lo spirito della tradizione salesiana.

Questo dono è stato lasciato in eredità alla Congregazione da Don Bosco, che fu un grande accompagnatore di giovani e di tante persone che si sono affidate alla sua guida. E questa sua fecondissima forma di carità pastorale non nasce dal nulla, bensì è il frutto di una lunga gestazione: fin da piccolo, e soprattutto nelle fasi fondamentali del suo discernimento vocazionale, e non di meno durante la sua vita sacerdotale, Giovanni Bosco si è sempre lasciato guidare da persone sapienti, che lo hanno sostenuto nel sintonizzarsi sempre di più con il cuore di Dio. Durante i giorni della Scuola, i partecipanti hanno potuto vivere un turno di esercizi spirituali personalmente guidati, che hanno costituito la base che ha fatto da fondamento a tutta la scuola. Poi hanno affrontato vari temi, sia come riflessione, sia come esercizi pratici di apprendimento: Don Bosco accompagnatore perché accompagnato; l’accompagnamento spirituale nelle origini e lungo la storia; le virtù e le competenze di un accompagnatore spirituale; tecniche di guida e di conversazione nell’accompagnamento; ascolto e supervisione contemplativa.

“Tutti partiamo con il cuore grato per quanto abbiamo ricevuto, e ringraziamo lo sforzo e l’investimento di energie della Congregazione in quest’area così fondamentale della nostra missione di apostoli e pastori dei giovani ha manifestato uno dei partecipanti. E ringraziamo anche l’équipe che ci ha accompagnato in questi giorni, per l’impegno generoso e la loro presenza fraterna nell’animazione di questa scuola”.

Da parte degli organizzatori, inoltre, un grazie sincero è stato rivolto anche alle comunità di Valdocco e del Colle don Bosco, per l’accoglienza e l’amicizia con cui hanno fatto sentire a casa tutto il gruppo, dal primo all’ultimo giorno.

ADMA primaria riparte dal Colle Don Bosco: presentato il cammino formativo dell’anno

Domenica 19 Settembre il Colle Don Bosco ha ospitato oltre duecenti associati all’ADMA (Associazione di Maria Ausiliatrice) in rappresentanza dei gruppi Adma Primaria, Famiglie e Senior, Adma Asti e Adma Milano, e dalle loro famiglie. Di seguito una sintesi dell’esperienza vissuta da parte dell’Animatore Spirituale dell’Adma Primaria.

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Dopo oltre un anno di incontri online o a piccoli gruppi, è stato possibile tornare a riunirsi insieme nei grandi spazi all’aperto della casa di Don Bosco e ripartire con maggiore slancio. Durante la giornata è stato presentato il cammino formativo dell’anno dal titolo “Amore Familiare, vocazione e cammino di santità“.

La Lettera Apostolica Amoris Laetitia tornerà al centro della riflessione per tutto il nuovo anno, approfondendo aspetti specifici e atteggiamenti nuovi per ciascun associato.

La famiglia, come vocazione continua che sempre si rinnova, è un cammino di santità che deve far allargare lo sguardo con uguale impegno: verso la propria famiglia, verso la Famiglia Salesiana, verso la Chiesa, cioè la famiglia di Gesù.

Le fonti che alimenteranno il cammino formativo sono: Amoris Laetitia stessa, ma secondo gli approfondimenti che Papa Francesco sta offrendo alla Chiesa attraverso le specifiche catechesi che porteranno all’Incontro Mondiale delle Famiglie del 2022; la Strenna del Rettor Maggiore; la Carta di Identità Carismatica della Famiglia Salesiana. Fondamentale, per un vero cammino formativo, saranno l’ascolto, l’adesione personale e la partecipazione, cioè il protagonismo nella formazione.

Formarsi deve infatti significare convertirsi e questo implica: un vero ascolto, un sincero e appassionato accoglimento della Parola di Dio che ci arriva e una disponibilità personale a partecipare attivamente alla formazione verso gli altri, secondo quanto ciascuno può fare. La giornata è stata intensa e scandita da preghiera, adorazione, formazione e allegria salesiana. Lasciati i tantissimi bambini e ragazzi ai loro spazi di animazione, la giornata dei Soci Adma si è aperta con la preghiera del santo Rosario presso il cortile della Casetta di Don Bosco ed è proseguita con la Santa Messa nella Basilica Inferiore. Era tanta la voglia di vedersi e di condividere, ma altrettanta quella di pregare insieme: il contegno dei tanti bambini durante la Santa Messa ha infatti stupito e commosso i celebranti, Don Roberto Carelli e Don Alejandro Guevara, Animatore Spirituale dell’Adma Primaria.

Immancabile, prima della presentazione del tema formativo dell’anno, l’adorazione del Santissimo Sacramento, tanto cara a tutti i gruppi ADMA sparsi nel mondo. Da parte di tutti tanto entusiasmo e anche un forte ringraziamento al Consiglio uscente dell’Adma Primaria che ha lavorato in un triennio segnato dalle difficoltà, ma anche dalle molte iniziative, che la pandemia ha stimolato. Renato Valera, il Presidente uscente, ha colto l’occasione per presentare i candidati alla imminente elezione che rinnoverà il Consiglio per il prossimo quadriennio nella Giornata Mariana fissata per il 24 ottobre, e per ringraziarli già della disponibilità al servizio comune. Ciascuno ha infatti impegni familiari e lavorativi, ma mette con generosità il proprio tempo e i propri talenti a disposizione dell’Associazione e, attraverso di essa, della Famiglia Salesiana e della Chiesa.

“Don Bosco Global Youth Film Festival”, prorogata la scadenza per la partecipazione

Prorogate le iscrizioni per partecipare al “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF), la rassegna cinematografica salesiana globale. Al festival, promosso dai Salesiani di Don Bosco attraverso la Fondazione DON BOSCO NEL MONDO, potranno pertanto essere accolti tutti i video caricati sul sito entro il 15 di ottobre, termine esteso di due settimane in più rispetto alla data precedentemente annunciata.

Riportiamo, per maggiori informazioni, l’articolo pubblicato su ANS.

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Centinaia di video giunti in neanche due mesi, da tutto il mondo, e richieste di partecipazione che vanno dai preadolescenti agli adulti: attorno al “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF) c’è un entusiasmo crescente e contagioso, che sta già centrando in pieno il primo obiettivo del festival, quello di fomentare tra i giovani un messaggio di speranza che infiammi il mondo intero. Per questo gli organizzatori della prima rassegna cinematografica salesiana globale hanno deciso di prolungare i tempi per la presentazione dei lavori. Al festival, promosso dai Salesiani di Don Bosco attraverso la Fondazione DON BOSCO NEL MONDO, potranno pertanto essere accolti tutti i video caricati sul sito entro il 15 di ottobre – con una proroga di oltre due settimane rispetto alla data precedentemente annunciata. Ma non è questa l’unica novità, quando mancano meno di due mesi allo svolgimento del festival – in programma in contemporanea in varie località di tutto il mondo nei giorni 18-19 novembre 2021. Avanzano, infatti, a ritmo spedito anche i lavori “dietro le quinte”. Spiega il responsabile tecnico del DBGYFF, don Maria Lawrence: “Il portale del film www.dbgyff.com ha avviato un nuovo capitolo dei nostri servizi alla gioventù. Il front-end del sito web del portale facilita l’accesso degli utenti, mentre l’applicazione web back-end, costruita su misura, utilizza la tecnologia cloud da molteplici risorse per ricevere automaticamente i profili degli utenti, i film di varie categorie presentati dai giovani di tutto il mondo; e, in più, assiste la giuria sparsa in tutto il mondo per valutarli”. Quindi, ha aggiunto: “È un sistema robusto, costruito per garantire la pluralità di lingue, culture e paesi sia per i partecipanti che per la giuria, facendo in modo che la tecnologia favorisca la partecipazione”. In questi giorni, inoltre, si sta completando la nomina dei membri della Giuria Preliminare, selezionati su indicazione dei Delegati di Comunicazione Sociale di tutto il mondo. Tali giurati, divisi per gruppi, hanno il compito di visionare un set di video ciascuno e di effettuare una prima selezione in favore della Gran Giuria che, successivamente, stilerà le classifiche e assegnerà i premi. I giurati – i cui nomi verranno tutti pubblicati sul sito – avranno un compito non facile: perché la partecipazione da parte di tutto il mondo salesiano, e non solo, è davvero elevata, in termini di numeri, ma anche di coinvolgimento, e non sarà facile procedere al lavoro di selezione. Fino ad oggi sulla piattaforma del festival – www.dbgyff.com – sono pervenuti video di tutte le categorie (corti dal vivo, di animazione, video musicali) da Italia, Spagna, India, Perù, Francia, Corea del Sud, Irlanda, Guatemala, Belgio, Uganda, Pakistan e Armenia. E che l’interesse suscitato sia davvero vasto è confermato anche da altri particolari: come, ad esempio, le diverse candidature ricevute da bambini e ragazzi al di sotto dei 15 anni o da adulti al di sopra dei 30. Anche se per regolamento tali lavori non potranno essere accolti, stanno spingendo gli organizzatori a prevedere nuove categorie di concorso per eventuali successive edizioni. Parlando della risposta dei giovani, il Direttore del festival, don Harris Pakkam, ha dichiarato: “In generale abbiamo ricevuto feedback da più di 100 Paesi, c’è stata una risposta davvero entusiasta da parte dei nostri giovani! È molto motivante vederli così coinvolti nella creazione di qualcosa per il festival ed esprimere il loro desiderio di essere ambasciatori di speranza. Questa piattaforma del festival è stata concepita proprio per far sentire la loro voce e riunirli per questa nobile causa”. Anche all’interno stesso della Congregazione l’iniziativa del DBGYFF ha acceso la voglia di partecipare: numerosi sono i video realizzati grazie all’accompagnamento di salesiani, istituzioni salesiane e Ispettorie, che hanno sostenuto i propri giovani in un percorso che è soprattutto una forma di presenza e di vicinanza ai ragazzi. Un caso a sé è quello dei corti realizzati da salesiani giovani, Figli di Don Bosco che rispettano i requisiti anagrafici per inviare delle loro creazioni multimediali: si contano già una decina di video presentati da giovani salesiani in formazione, e infatti gli organizzatori del festival stanno pensando di istituire un premio onorifico, una menzione speciale, ai migliori corti appartenenti a questa nuova “categoria”. Conclude don Ricardo Campoli, Responsabile della Promozione del DBGYFF,: “I giovani di America, Africa, Asia, Europa e Oceania si sono uniti positivamente per dare vita e vigore a questo festival. Circa 20 giovani dei nostri ambienti, di varie località geografiche, stanno promuovendo il festival sulle reti sociali, in 4 lingue: italiano, inglese, spagnolo e portoghese. Sento che questa sarà veramente una grande festa per i nostri giovani”.

 

CNOS-FAP a EuroSkills 2021 – i Campionati Europei dei Mestieri

Dal dal 22 al 26 settembre si terranno a Graz, in Austria, gli EuroSkills 2021, i Campionati Europei dei Mestieri, una competizione delle competenze professionali, dove prenderanno parte 5 ragazzi provenienti dalla Regione Piemonte. Significativa anche la rappresentanza del CNOS-FAP Piemonte grazie a Ludovico Gonella, formatore tecnico pratico che accompagnerà, come tutor, il competitor allievo del Centro di Formazione Professionale di Fossano Luca Buzziol.

Riportato l’articolo completo pubblicato sul sito di CNOS-FAP Piemonte.

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EuroSkills 2021 – i Campionati Europei dei Mestieri saranno ospitati da Graz, la città austriaca, e ci saranno in gara 5 giovani Piemontesi, che fanno parte della Nazionale Italiana. E ci sarà anche una significativa rappresentanza del CNOS-FAP Piemonte grazie a Ludovico Gonella, formatore tecnico pratico che nelle vesti di tutor accompagna il competitor allievo del Centro di Formazione Professionale di Fossano Luca Buzziol. Immaginate 450 competitor, ragazze e ragazzi, appassionati di meccanica d’auto oppure acconciatura oppure pasticceria oppure … l’elenco di 48 mestieri che farà si che da 20 Paesi d’Europa convergano a Graz. Immaginate stand allestiti e attrezzati di tutto punto come i laboratori che si possono trovare in una scuola o in un centro di formazione professionale. Ebbene questo è il campionato dei mestieri, il campionato delle competenze professionali. La competizione parte dal livello regionale, poi passa al livello nazionale, fino a raggiungere il livello europeo e poi quello mondiale. La giuria formata dagli Expert per ognuno dei 48mestieri valuterà i risultati che ogni singolo Competitor sarà in grado di raggiungere e decreterà il vincitore. Una sfida a tutti gli effetti, dove i concorrenti affrontano una gara contro il tempo alla ricerca della soluzione migliore: nel caso dell’automotive alla ricerca del guasto da riparare per ripristinare il funzionamento del veicolo. In altri mestieri come il pasticcere o il grafico si sfidano alla realizzazione del capolavoro. Ci sarà un vincitore, ma poi alla fine vincono tutti perché hanno fatto un’esperienza arricchente di condivisione mostrando comunque le proprie competenze e i propri talenti. La Regione Piemonte, attraverso l’Agenzia Piemonte Lavoro, in questi anni ha mostrato di crederci molto promuovendo e sostenendo la partecipazione e creando nel contempo una vetrina dei mestieri molto utile per tutti quelli che si vogliono approcciare agli studi tecnico pratici “per imparare facendo”. Ecco direttamente dal sito WorldSkillsPiemonte l’articolo completo. Vuoi gareggiare anche tu? Allora prima iscriviti e frequenta un percorso triennale in uno dei centri di formazione professionale del Piemonte, e perché no magari al CNOS-FAP, per conseguire la qualifica regionale e poi anche il quarto anno per il diploma professionale e chissà che non potrai cimentarti anche tu in questa straordinaria avventura dei Campionati dei Mestieri.

“Responsabilità”: è questo il tema del nuovo video di “CaglieroLIFE”

Il nuovo portale “CaglieroLIFE”, dedicato e promosso dal Settore per le Missioni e collegato all’intenzione salesiana, per il mese di settembre, ha pubblicato un nuovo video dedicato al tema della “Responsabilità”, sensibilizzando sull’importanza di tenere dei comportamenti collettivi corretti per la sopravvivenza del mondo in cui viviamo.
A seguire riportiamo l’articolo completo riportato su ANS.
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“Responsabilità” è il tema portante del nuovo video di “CaglieroLIFE”, la serie di video promossi dal Settore per le Missioni e collegati all’intenzione salesiana del mese.

Per questo mese di settembre si pone l’accento appunto sulla responsabilità, ricordando che “il modo in cui vivo conta”. Nel video, sempre della durata di un minuto, viene sottolineato che il nostro mondo sta soffrendo, per le conseguenze di comportamenti errati. Molte persone, purtroppo, pensano di non poter fare nulla per cambiare le cose. Come cristiani, invece, dobbiamo rispondere: “Sì, possiamo”.

Il video di questo mese ci pone dunque un interrogativo fondamentale: cosa posso fare per vivere in modo più responsabile?

Il “CaglieroLIFE” di settembre è realizzato dal team “DBIEM” di Parigi ed è disponibile in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese sul canale YouTube del Settore per le Missioni.

Italia – Covid-19: i salesiani hanno raggiunto oltre 24mila famiglie bisognose in Italia grazie al finanziamento del governo USA

Dal sito dell’agenzia ANS il resoconto della chiusura del Progetto “Salesian Solidarity with Italy: the Emergency Response to COVID-19” del Vis con Salesiani per il Sociale APS e Cnos Fap.

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(ANS – Roma) – Sta per concludersi il progetto “Salesian Solidarity with Italy: the Emergency Response to COVID-19” finanziato dall’agenzia governativa americana per lo sviluppo internazionale “USAID”, che per 15 mesi ha supportato azioni di sostegno a fasce vulnerabili di popolazione colpite dalle conseguenze della pandemia in Italia. La rete salesiana che ha implementato il progetto, composta da “VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo”, “Salesiani per il Sociale Aps”, “CNOS-FAP” e “Salesian Missions USA” – la Procura Missionaria salesiana con sede a New Rochelle, negli Stati Uniti – ha operato in 16 Regioni italiane raggiungendo 24.480 persone tra insegnanti, bambine, bambini, giovani, famiglie bisognose e migranti.

Un bilancio finale dei 15 mesi di progetto è stato delineato nel corso dell’evento che si è tenuto venerdì 17 settembre sulla terrazza dell’“Hotel Etico”, realtà alberghiera nel centro di Roma che nella sua mission ha anche la formazione e l’inserimento professionale di persone con diversi tipi di disabilità.

Un’occasione di incontro e scambio a cui hanno partecipato anche don Gildásio Mendes dos Santos, Consigliere per la Comunicazione Sociale della Congregazione Salesiana; e don George Menamparampil, Coordinatore della rete “Don Bosco Solidarity – Covid-19” di coordinamento globale dei salesiani a fronte dell’emergenza pandemica. Il progetto, infatti, si inserisce nella più ampia azione che i salesiani stanno portando avanti in tutto il mondo per rispondere attraverso un’azione sinergica globale all’emergenza Covid-19.

Ad aprire la serata è stato Daniel Ross, Consigliere per gli Affari Economici dell’Ambasciata USA a Roma, che ha spiegato che il Governo americano ha impegnato 50 milioni di dollari a sostegno della sicurezza sanitaria, della società civile e del settore privato italiani. Un supporto che punta ad aiutare la popolazione in Italia e a contribuire a ridurre anche il rischio di diffusione del contagio.

Presenti alla serata i rappresentanti degli enti partner, tra cui don Francesco Preite, presidente di “Salesiani per il Sociale Aps”; don Fabrizio Bonalume, Direttore Generale di “CNOS FAP”; e Nico Lotta, Presidente del “VIS”, ente capofila del progetto. Da New York, infine, è intervenuta anche Patricia Salgado-Hernandez, dell’ufficio programmi internazionali di “Salesian Missions USA”.

Ognuno ha delineato un bilancio degli interventi realizzati, che hanno raggiunto 776 docenti e giovani che hanno partecipato ai corsi di formazione, 450 studenti che hanno ricevuto pc e tablet, 249 classi che hanno aderito alle attività di supporto educativo, 30 centri di accoglienza per minori che hanno ricevuto dispositivi igienici e di protezione individuale e 1.317 persone hanno usufruito dei buoni spesa. Inoltre, sono stati attivati in Sicilia sportelli per sostegno psicologico e sono stati accolti giovani migranti dall’Africa Subsahariana.

“Il Covid-19 ha sconvolto le nostre vite e la nostra quotidianità – ha affermato il Presidente del VIS, Nico Lotta –. Grazie a progetti come quello finanziato da ‘USAID’ abbiamo potuto riprogettare i nostri interventi ponendo un focus particolare sull’Italia, uno dei Paesi più colpiti. Questo progetto dimostra che la cooperazione internazionale andrà sempre più in un’ottica di solidarietà globale e che tutti i Paesi, anche quelli considerati più ricchi, potrebbero un giorno avere bisogno dell’aiuto degli altri perché, come Papa Francesco ci ricorda, ‘ci si salva solo insieme’”.

“Fate tutto quello che Egli vi dirà”: inizia il Capitolo Generale XXIV delle FMA

Il 17 settembre 2021 l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice celebra l’Apertura Ufficiale del Capitolo Generale XXIV che si svolge dall’11 settembre al 24 ottobre 2021 presso la Casa Generalizia Maria Ausiliatrice a Roma. L’apertura è avvenuta con una celebrazione eucaristica presieduta dal Rettor Maggiore Emerito, don Pascual Chavez.

Il Capitolo è un’esperienza di fede e di discernimento per ascoltare le chiamate di Dio presenti nell’oggi della storia e costruire con i giovani e le giovani comunità generative di vita nel cuore della contemporaneità.

All’esperienza capitolare collaborano tutte le FMA, Comunità Educanti, laici e giovani della Famiglia Salesiana con una partecipazione di preghiera, di studio e di proposte. Lo scopo del Capitolo Generale è trattare argomenti rilevanti per la missione dell’Istituto «per una sempre più efficace presenza nella Chiesa e nel mondo» (136).

Il tema del CG XXIV: «Fate tutto quello che Egli vi dirà» (Gv 2,5). Comunità generative di vita nel cuore della contemporaneità”, rende esplicito l’obiettivo che l’Istituto FMA si propone: Risvegliare la freschezza originaria della fecondità vocazionale dell’Istituto FMA.

Il 14 settembre 2021, Festa dell’Esaltazione della Croce, le Capitolari hanno invece vissuto la prima Giornata di preghiera nel silenzio e nell’ascolto della Parola.

Al mattino, nella preghiera delle Lodi, Don Erino Andrea Leoni SDB, ha suscitato nelle Capitolari il desiderio e l’impegno di entrare nel tabernacolo del proprio cuore per risvegliare la consapevolezza della propria identità che “nel Battesimo ci ha rese figlie dell’amato che da sempre ci ha scelto, per vivere l’esperienza del servizio, rafforzando la speranza e l’impegno a fare ciò che Egli ci dice, ascoltando la sua voce nella quotidianità”.

Don Erino ha offerto la prima meditazione sul tema “Profezia di una presenza coraggiosa“, soffermandosi sull’identità del Profeta, colui che parla per annunciare la volontà di Dio sul suo popolo.

Chiamati ad essere profeti. Don Erino fa l’analisi dell’esserci di Maria alle nozze di Cana, una presenza attiva, attenta, vicina: “la Madre di Gesù era lì”, “Maria è presente, cammina, è nelle nostre case e questo è il dono più grande per noi, un dono di serenità e di profezia”.  

Chiamati a essere in mezzo. Maria è vicina, anticipa le necessità per assicurare la gioia della festa. Quel “non hanno vino”è l’invito “ad essere presenti e ad essere sacramento della presenza di Gesù, ad essere sensibili nella nostra visione, nel nostro ascolto e nelle nostre parole, al grido dei giovani”.

Chiamati alla profezia del Tu. Maria si fida di suo figlio e genera la profezia del tu, “fate quello che vi dirà”. “La profezia non è soltanto una presenza significativa, neppure una visione e lettura della realtà, ma è coraggiosa presenza operosa, è decisione conseguente, è passione che diventa azione”. Siamo chiamate a vivere insieme la profezia, a “essere un DONO per gli altri, un soffio di Dio”.

 

Per seguire i lavori del Capitolo: