Lettera dell’Ispettore – Giugno 2025
Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di giugno 2025.
Torino-Valdocco, 29 giugno 2025
Solennità dei Ss. Pietro e Paolo
A confratelli e laici corresponsabili
di Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania,
Carissimi/e,
un saluto cordiale a tutti/e voi.
Durante il mese di giugno la liturgia ci ha accompagnato, educato, sostenuto, arricchito, con la celebrazione di grandi solennità: Pentecoste, Trinità, Corpus Domini, Sacro Cuore, Ss. Pietro e Paolo. Certamente avevamo e abbiamo bisogno di questo sostegno, anche perché, contemporaneamente alle celebrazione delle feste menzionate, le nostre opere hanno continuato a lavorare a pieno ritmo: le realtà di educazione formale e sistematica (CFP, Scuola, Università) sono state chiamate – ed in parte lo sono ancora – a tirare le fila del lavoro svolto lungo l’anno con scrutini, esami e verifiche di ogni genere; negli Oratori sono in corso le diverse Estate Ragazzi, che portano in casa tanta vitalità ma che nel contempo richiedono energia e creatività, oltre che una sempre rinnovata attenzione educativa e pastorale; ogni altro ambiente educativo-pastorale (Parrocchia, Case per ragazzi in difficoltà, ecc.) sta proseguendo nel proprio servizio, dando risposte antiche e nuove alle necessità del popolo di Dio, in particolare del mondo giovanile. Sostenuti e incoraggiati dalla potenza dello Spirito continuiamo dunque le diverse attività educative e pastorali, avendo ben chiaro perché e per chi le compiamo. Il perché e il per chi ce lo ricorda bene il primo articolo delle Costituzioni Salesiane:
Con senso di umile gratitudine crediamo che la Società di san Francesco di Sales è nata non da solo progetto umano, ma per iniziativa di Dio. Per contribuire alla salvezza della gioventù, «questa porzione la più delicata e la più preziosa dell’umana società», lo Spirito Santo suscitò, con l’intervento materno di Maria, san Giovanni Bosco. Formò in lui un cuore di padre e di maestro, capace di una dedizione totale: «Ho promesso a Dio che fin l’ultimo mio respiro sarebbe stato per i miei poveri giovani». Per prolungare nel tempo la sua missione lo guidò nel dar vita a varie forze apostoliche, prima fra tutte la nostra Società. La Chiesa ha riconosciuto in questo l’azione di Dio, soprattutto approvando le Costituzioni e proclamando santo il Fondatore. Da questa presenza attiva dello Spirito attingiamo l’energia per la nostra fedeltà e il sostegno della nostra speranza.
Lo Spirito dunque, sempre vivo e vivificante, opera nella Chiesa, opera in noi e attraverso di noi. Questo
ci dona energia e sostiene la nostra speranza!
I luoghi salesiani sono un segno evidente di come lo Spirito ha operato e continua ad operare. Approfitto di questa lettera per comunicarvi una notizia relativa proprio ai luoghi salesiani. Nel documento Orientamenti per il luoghi salesiani, approvato nel Consiglio Generale lo scorso 23 gennaio e riguardante in particolare Valdocco, Colle Don Bosco e Chieri, si faceva cenno alla figura del “delegato del Rettor Maggiore per i luoghi salesiani”. Con lettera del 5 giugno 2025 don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore, ha comunicato che questo incarico è stato assegnato a don Silvio Roggia, attuale Consigliere generale per la Formazione. Sarà lui dunque che avrà il compito di animare, accompagnare e potenziare questa importantissima dimensione per tutta la Congregazione.
È importante infine segnalarvi che don Vincenzo Nguyen Kim Hoan, confratello vietnamita missionario da molti anni in Lituania, ha ricevuto dal Rettor Maggiore l’obbedienza per andare a lavorare in Africa. Partirà da Vilnius il 3 luglio prossimo. Lo salutiamo con grande affetto e con tanta gratitudine per il servizio che ha offerto in terra lituana; e gli auguriamo che possa annunciare il Vangelo in stile salesiano con gioia ed efficacia anche nel non facile contesto del Sud Sudan.
Prima di salutarvi, vi chiedo di unirci a Papa Leone XIV nella preghiera per la pace, ricordando tra gli altri anche i giovani, i confratelli e i laici corresponsabili che si trovano in Medio Oriente e che sono fortemente provati a causa della profonda instabilità che caratterizza la loro terra, che è anche la terra di Gesù e della Bibbia.
Con grande affetto in Don Bosco,
Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP