La story del Santo dei giovani al Sottodiciotto Film Festival & Campus

Si riporta qui di seguito il Comunicato Stampa – di mercoledì 13 marzo 2019 – a cura di Missioni don Bosco riguardo la loro partecipazione all’imminente Sottodiciotto Film Festival & Campus il Festival cinematografico dedicato ai ragazzi e ai giovani – che si svolgerà a Torino dal 15 al 22 marzo.

“Don Bosco” e Missioni Don Bosco
al Sottodiciotto Film Festival & Campus

La story del Santo dei giovani,
dal graffito di via Maria Ausiliatrice / Via Cigna
al video-reportage proiettato al Cinema Massimo

Grazie all’impegno di Missioni Don Bosco
per la prima volta i salesiani partecipano al festival rivolto ai più giovani

Un video-reportage che testimonia la performance dello street artist di fama mondiale Mr. Wany raccontando come viene vissuta l’eredità del santo sociale dai suoi successori nostri contemporanei: è con questa chiave di accesso che Missioni Don Bosco compie il suo ingresso ufficiale al Sottodiciotto Film Festival & Campus, la manifestazione che dal 15 al 22 marzo farà convergere a Torino un vasto pubblico di giovanissimi spettatori.

La spirito salesiano si inserisce con grande naturalezza in questa manifestazione, perché ne condivide gli obiettivi e il pubblico. Don Bosco e i suoi hanno dedicato tra l’altro grande attenzione prima alle scuole di teatro poi ai cineforum organizzati negli oratori, nelle scuole e nei centri missionari, sottolineandone il valore di intrattenimento e, soprattutto, la funzione culturale e educativa. È una tradizione che oggi si estende nei 136 Paesi in cui i salesiani sono presenti e lavorano per portare sviluppo sociale e educativo.

Le iniziative legate a Missioni Don Bosco sono:

  • SABATO 16 MARZO ALLE ORE 15.30 AL CINEMA MASSIMO,
    in collaborazione con Giovani Genitori e Baladin offrirà la merenda ai bimbi che seguiranno le proiezioni delle 15,30 dei tre classici del cinema di animazione che hanno per protagonista Braccio di Ferro nel 90° della sua nascita.
  • LUNEDÌ 18 MARZO ORE 21.30 al CINEMA MASSIMO,
    sarà proiettato “Don Bosco on a painted wall”, il video reportage di Base Zero che racconta la realizzazione della “Don Bosco story” sui muri di Valdocco a Torino nell’estate 2018 da parte dello street artist Mr. Wany. Seguirà il documentario Baiser d’encre, della regista francese Françoise Romand.
  • GIOVEDÌ 21 MARZO ALLE ORE 14,
    lo stesso Mr. Wany guiderà una master class per gli studenti del corso di Regia 2 del Dams dell’Università, tenuto da Enrico Bisi presso l’Università degli Studi di Torino in via Sant’Ottavio 20.

Le ragioni della collaborazione sono state espresse nel comunicato che gli Organizzatori hanno distribuito in occasione della conferenza stampa, e che riportiamo qui di seguito:

Porgiamo gli auguri di buon lavoro, e di buona visione se potrete partecipare agli eventi segnalati. Ringraziamo per la cortese attenzione.

Distinti saluti,

Antonio R. Labanca

Missioni Don Bosco ha deciso di sostenere il Sottodiciotto Film Festival per la totale adesione alle tematiche giovanili e per la comunanza di obiettivi: quello del Festival non è solo favorire la nascita di una nuova generazione di spettatori, ma anche stimolare nei più giovani, attraverso la potenza espressiva e narrativa del cinema, l’interesse per la realtà che li circonda e la riflessione su aspetti cruciali della contemporaneità. I grandi temi dell’attualità e i valori fondanti della società quali la difesa dei diritti, soprattutto dei minori, il valore dell’educazione, la promozione della legalità e della tolleranza, il rispetto dell’altro e della differenza, la tutela delle minoranze, la parità di genere, l’opposizione a ogni forma di violenza e discriminazione, la salvaguardia dell’ambiente – rappresentano non solo il fil rouge che collega tutti i progetti di sviluppo che Missioni Don Bosco porta avanti da 28 anni in Africa, Asia Sudamerica, Oceania, ma anche il tratto distintivo delle iniziative del Festival.

È nota a molti la tradizionale integrazione dell’attività di oratori e di parrocchie salesiane con la proposta di documentari e di opere filmiche, incominciando già con i più piccoli – in passato – con la proiezione dei “filmini” dal sapore nostalgico. Questa attenzione educativa, che non teme di sottoporre in modo dialettico anche punti di vista distanti da quelli che fanno parte del bagaglio culturale salesiano, evolve con le condizioni generali e si adatta alle nuove opportunità: molte sale continuano a funzionare come punti di aggregazione nei piccoli centri o nelle periferie; la discussione dell’opera alimenta senso critico e fornisce strumenti culturali e di analisi agli spettatori… Quando l’attività missionaria mette radici in una realtà nuova per salesiani, spesso matura anche l’opportunità di aprire luoghi di fruizione – magari artigianale – dei film e dei documentari. Per questa ragione Missioni Don Bosco è interessata anche a condividere l’esperienza di Sottodiciotto: per non perdere il contatto salesiano con il mondo del cinema e la sua capacità di lettura della realtà.

Per sottolineare la vicinanza alle tematiche giovanili Missioni Don Bosco è presente nella programmazione del Festival con un reportage che testimonia l’intervento di Mr. Wany, writer di fama internazionale, su un muro di Valdocco, il luogo in cui Don Bosco ha iniziato il suo lavoro con i ragazzi di strada che affollavano le periferie di Torino a metà ‘800. Un graffito che si inventa un nuovo modo di interpretare l’iconografia religiosa, attraverso un linguaggio, quello del graffito, che sottolinea il nostro legame con l’universo giovanile.

Questa prima nostra partecipazione al Festival torinese dunque potrà gettare le basi – ci auguriamo – nella direzione di intensificare le relazioni con insegnanti, educatori, operatori socio-culturali per riconoscere e usare la funzione formativa del cinema, la sua forza di annuncio e di denuncia, la sua educazione alla bellezza.

Le ragioni di diventare partner della grande squadra che compone le tessere di questo puzzle che è il Festival Sottodiciotto ci sono tutte. Non ultima, la dimensione spesso sognante del cinema, che corrisponde bene all’atteggiamento di un uomo che fu un grande sognatore: Don Bosco. E poi nella città più adatta per parlare di cinema e di lui.

Missioni Don Bosco nasce nel 1991 in Italia per accompagnare i missionari e le missionarie di Don Bosco che in 136 Paesi, in oltre 3.500 case salesiane, portano istruzione e formazione professionale ai bambini e ai giovani in difficoltà attraverso lo stile tipico della congregazione: una presenza e uno stile improntati sulla comprensione e sulla valorizzazione delle realtà culturali, sociali e religiose con le quali vengono a contatto.

L’obiettivo è portare sviluppo nei paesi svantaggiati e offrire un sostegno alle popolazioni in difficoltà non solo con aiuti immediati e interventi emergenziali, ma soprattutto con un’azione mirata a trasmettere ai minori a rischio valori e strumenti che permettano loro di diventare soggetti attivi nello sviluppo sociale del proprio paese. Un’azione che vuole crescere nel tempo per offrire a sempre più bambini e ragazzi l’opportunità di ricevere un’educazione, di costruirsi un futuro con le proprie mani attraverso strumenti concreti, in particolar modo quelli della formazione professionale e dell’avviamento al lavoro.