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Borgomanero: un cammino per i genitori

Dal sito dei salesiani di Borgomanero.

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Per educare un bambino serve un villaggio”: ecco il ciclo di incontri per genitori al Don Bosco di Borgomanero.

L’alleanza scuola-famiglia è essenziale nell’educazione dei figli. L’equipe pastorale delle famiglie propone un cammino di formazione, preghiera e incontri per le famiglie per camminare insieme nella pre-adolescenza e adolescenza dei nostri ragazzi.

Nella locandina di seguito l’elenco degli appuntamenti con il tema e ospite del giorno.

Borgomanero: Open School dal 28 ottobre

Dal sito dei salesiani di Borgomanero.

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Quest’anno il don Bosco si presenta con la formula dell’Open School: porte aperte non solo per la visita alla Scuola, ma anche la possibilità di vivere per un giorno la scuola Media ed i Licei.

I genitori possono venire a trovarci durante un giorno di lezione e parlare con i docenti.

L’orientamento in ingresso al don Bosco è una attività su cui la Scuola di Borgomanero da sempre investe molto. Oggi la scelta non può non prendere in considerazione anche l’ambiente scuola e l’atmosfera educativa che si respira.

Ma se visitare aule e laboratori confrontare piani di studio, accedere alla Scuola è ormai normale, ci sono queste dimensioni di “clima organizzativo” che vanno sperimentate per rendersi conto se è la Scuola adatta.

Proprio su questi aspetti più invisibili rispetto alle strutture scolastiche, i genitori possono aiutare nella scelta, in quanto sono dimensioni meno evidenti agli occhi di ragazze/i.

Così, per discutere di questi argomenti, la Scuola sabato 28 presenta la Scuola Media (alle 14,30) e i Licei (alle 15,30).

Da lunedì 30 invece – prenotandosi sul sito CLICCANDO QUI – si può richiedere una visita e/o una giornata di prova.

Se conosciamo genitori e ragazze/i che devono scegliere la loro scuola, segnaliamo l’Open School del don Don Bosco Borgomanero.

Il Liceo del Gusto del Don Bosco di Borgomanero alla Cooperativa Solcio di Lesa

Notizia a cura dei salesiani di Borgomanero.

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Gli studenti della Prima Les Curvatura Gusto di Borgomanero hanno recentemente affrontato un’emozionante avventura educativa alla Cooperativa Solcio di Lesa.

Questa straordinaria esperienza si è svolta il 6 e il 13 ottobre, portando i giovani studenti in un viaggio di apprendimento unico e coinvolgente.

Durante questa uscita speciale, gli studenti hanno avuto l’opportunità di cenare in un’atmosfera unica sulla chiatta della Cooperativa Solcio, affacciandosi sul pittoresco Lago Maggiore.

Questa esperienza culinaria ha introdotto i giovani a sapori e profumi unici, mentre godevano di una vista mozzafiato.

Inoltre, la giornata ha compreso una visita al centro di ripopolamento ittico gestito dalla stessa cooperativa.

Qui, gli studenti hanno potuto apprendere in prima persona il ruolo cruciale svolto dalla cooperativa nel preservare la biodiversità del lago, imparando le pratiche di conservazione e di reintroduzione dei pesci.

Ma l’esperienza culminante è stata la pesca notturna con il Dottor Brovelli, un esperto pescatore. Queste avventure notturne hanno permesso agli studenti di immergersi nell’arte della pesca notturna, ascoltando le storie e le abilità di un vero professionista.

Il ritorno a casa è stato altrettanto emozionante. Dopo due indimenticabili notti passate con i pescatori della cooperativa Solcio di Lesa, gli studenti sono rientrati alla sede scolastica alle prime luci dell’alba, portando con sé una bagaglio di conoscenze e ricordi indelebili.

Questa esperienza dimostra il valore dell’apprendimento esperienziale e della connessione con la natura nel percorso educativo degli studenti.

La Prima Les ringrazia il Sig. Mario, Giorgio ed Eleonora Brovelli per aver offerto loro questa straordinaria opportunità.

Borgomanero: il Liceo del Gusto alla scoperta della produzione vinicola

Dal sito dei Salesiani di Borgomanero.

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I ragazzi di terza LES Gusto hanno avuto l’opportunità di scoprire il magico mondo della produzione di vino presso la rinomata cantina Enrico Crola di Mezzomerico.

Questa giornata è stata una vera e propria immersione nella cultura e nella tradizione vinicola, offrendo loro una prospettiva unica sul processo di creazione del vino.

Durante la visita, gli studenti hanno avuto il privilegio di partecipare alla vendemmia, osservando da vicino il fondamentale processo di raccolta dell’uva.

Questo primo passo è cruciale nella produzione di vino e rappresenta l’inizio del viaggio che porterà alla creazione di uno dei beni più rappresentativi del patrimonio eno-gastronomico Italiano.

L’aria era impregnata dell’aroma dolce e invitante dell’uva matura, mentre i ragazzi assistevano con entusiasmo e curiosità all’operosità degli addetti che lavoravano con passione e competenza.

La visita proseguiva con l’esplorazione della cantina, un vero e proprio tempio del vino, dove i ragazzi ammiravano le metodologie produttive che hanno fatto di Enrico Crola un punto di riferimento nel settore vinicolo.

Questo viaggio li ha portati attraverso le antiche tradizioni vinicole, tramandate di generazione in generazione, fino ai moderni processi di vinificazione che rappresentano l’avanguardia dell’industria.

La cantina è stata un’opportunità per apprendere come la storia e l’innovazione possano coesistere e dare vita a vini straordinari.

La storia e il marketing di Enrico Crola hanno aggiunto un ulteriore strato di apprendimento e ispirazione.

I ragazzi hanno scoperto come la passione e la dedizione possano trasformare una cantina in un marchio di successo.

La storia di Enrico Crola, che risale a generazioni, è stata presentata come un esempio di come la perseveranza e la tradizione possano diventare elementi chiave nell’identità di una cantina, contribuendo a costruire una reputazione di eccellenza nel settore vinicolo.

In conclusione, per i ragazzi di terza LES Gusto, questa giornata è stata un’esperienza straordinaria e istruttiva.

Hanno avuto l’opportunità di imparare, assaporare e apprezzare l’arte e la scienza che si celano dietro ogni bottiglia di vino.

Enrico Crola ha aperto loro le porte del suo straordinario mondo vinicolo, regalando non solo una maggiore conoscenza del vino ma anche ricordi che dureranno per molto tempo.

Borgomanero: una curvatura biomedica per il classico

Dal sito dei salesiani di Borgomanero.

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Il MIUR ha riconosciuto al Classico l’avvio di una nuova sperimentazione: da quest’anno sarà possibile un percorso ad hoc per prepararsi alle professioni biomediche.

Negli ultimi anni, dopo il diploma, almeno un terzo degli studenti del Classico si sono orientati alle professioni biomediche.

Da qui la volontà di partecipare al bando del Ministero per ottenere l’avvio di una “curvaturabiomedica, che è stata assegnata al nostro liceo Classico.

Questo percorso – che verrà sviluppato con l’Ordine Professionale dei Medici – permetterà un avvicinamento alle professioni ed un’aiuto nel superare i test di ingresso a Medicina.

Infatti il 52% di chi proviene da questa “curvatura” ha superato il test alla facoltà di medicina, con una media nazionale del 21%.

Borgomanero: l’allegria è andare oltre l’effimero, primo giorno di scuola al liceo don Bosco

Notizia a cura della Casa di Borgomanero.

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Il primo giorno di scuola nella Casa di Borgomanero è stato contraddistinto da un segno educativo forte: si è infatti rappresentato il perché don Bosco definiva l’estate come la “vendemmia del diavolo”.

Il direttore don Giuliano ha sottolineato come:

In questi mesi di “non scuola”, la ricerca di esperienze effimere rischia di attirare lì tutte le energie dei giovani, confondendo sull’importanza delle cose.

Ecco allora che il segno delle bolle di schiuma: tutte belle, divertenti, ma che spariscono dopo pochi minuti…

Concentriamoci invece sulle cose importanti, su quelle che restano, sulle relazioni durature, su sogni che sono progetti di vita.

Quando don Bosco diceva: “vi voglio tutti allegri”, si riferiva al fatto che stare bene significa avere valori in cui credere, oltre alle esperienze evanescenti.

Così, mentre dopo pochi minuti le bolle bianche incominciavano a scomparire e perdere di consistenza, i docenti (guidati dalla prof.ssa Valentina Zanone) hanno regalato ad ogni ragazzo delle stelle fosforescenti, da appendere al soffitto della loro camera, perché rimangano ad illuminare i sogni e i pensieri di futuro.

E, a condividere progetti di futuro, sono tornati al don Bosco i neodiplomati di luglio, per la cerimonia del lancio del cappello.

Gli ex liceali – presentati dal Preside Giovanni Campagnoli agli studenti – hanno annunciato i loro prossimi percorsi di studio: Ingegneria, Biomedicina, Giurisprudenza, Economia, Scienze della Formazione ed Educazione, Psicologia, Criminologia, Storia, le facoltà più citate stamattina.

Molti anche i genitori presenti alla mattinata: emozioni e lacrime non sono mancate, ma a prevalere è stata la gioia dei risultati ottenuti e la condivisione dei nuovi percorsi di futuro.

Borgomanero: Dacia Maraini invitata a un incontro formativo per i docenti del don Bosco

Al Don Bosco di Borgomanero prosegue la Summer School, che stavolta ha ospitato un incontro formativo per docenti con l’autrice Dacia Maraini. Di seguito la notizia in un articolo a cura di Giovanni Campagnoli.

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L’insegnamento se è un obbligo allontana i ragazzi, funziona se è relazione.

Prosegue la Summer School del Don Bosco Borgomanero con Dacia Maraini invitata a un incontro formativo per i docenti del don Bosco. La formazione è stata aperta anche alle altre scuole e istituzioni della città.

L’autrice, nell’ambito del suo ruolo di Direttrice Artistica del Festival Arona Città Teatro sull’Acqua, ha tenuto una lezione partecipata stamattina a Borgomanero, intervistata dalla prof.ssa Serena Borgna.

Presenti anche l’Assessore alla cultura e giovani di Borgomanero Chicco Valsesia ed il direttore della biblioteca Marazza, GIanni Cerutti.

Ha esordito affermando che i ragazzi sono molto meglio delle rappresentazioni che i media ritraggono di loro.

Oggi – ha detto ai docenti – è cambiato il modo di insegnare: bisogna mettersi in relazione con i ragazzi, ispirando la loro creatività e impegno con progetti interdisciplinari.

Riprendendo il tema proposto da don Giuliano Palizzi (direttore del don Bosco), rispetto al binomio Fede e Cultura, la scrittrice ha invitato a tenere unite queste due dimensioni.

La fede è un atto d’amore, non può essere una imposizione; le istituzioni vanno sempre più rispettate, ma va tenuto ben distinto potere religioso e politico. Quando coincide è una forte criticità. Mentre la cultura va sempre incentivata, non è mai una sola voce.

Ottanta anni fa in Giappone Dacia Maraini era in un campo di concentramento perché i genitori erano antirazzisti, persone che non si sono piegate alla Repubblica di Salò quando il Giappone entrò in guerra con la Germania. Una esperienza familiare drammatica che sarà oggetto del prossimo libro in uscita.

Oggi c’è ancora più bisogno di valori positivi condivisi.  La scuola deve agire criticamente: genitori e figli hanno rapporti emotivi forti ed è più difficile imparare a casa la democrazia. Invece la scuola è l’ambiente adatto per questo. Ricordiamoci che il Sud Africa e gli Stati Uniti cambiano perché alcune persone hanno avuto il coraggio di raccontare il loro sogno. Il rischio oggi è per le persone di non avere più sogni, con le relativa incapacità di inventare progetti. Ecco allora che la Fede può aiutare, perché è un atto di amore costante: i comportamenti invece cambiano. Ed è per questo che è importante storicizzare anche le vicende della Chiesa. Non per giustificare, ma per capire, ad esempio, nelle Scritture il passaggio dalla vendetta alla giustizia, fino alla condanna della schiavitù…

Passando invece alla letteratura, per rispondere ad una domanda del prof. Marco Merlin, ha affermato:

La produzione letteraria oggi è eccessiva. Vengono pubblicati 85.000 libri all’anno ed il 41% va al macero. È uno spreco, la selezione va fatta prima, perché si pubblica troppo e si legge poco. Eppure gli editori – per ragioni di mercato – preferiscono così, anche se è poi difficile trovare nuovi autori.

Sul ruolo dello scrittore oggi ha sottolineato:

Deve saper agire come un palombaro, che va nelle acque scure dell’inconscio collettivo e rivela quello che la sotto c’è, ma non è visibile ai più.  Oggi, le scuole letterarie sono importanti, perché insegnano a leggere, prima che a scrivere, che è un nutrimento culturale e dello spirito. E un libro si diffonde perché se ne parla tra pari, affascinando, senza imporre, contaminando. Imporre la lettura, di un libro, è ben diverso dal riuscire a promuovere la lettura affascinando, abbracciando, emozionando… sono queste le dimensioni su cui puntare. Nella scuola se la letteratura diventa un modo di scoprire la vita e l’interesse delle persone, allora i giovani si aprono alla scoperta.

L’invito finale alle istituzioni da parte di Dacia Maraini è quello di allocare più risorse sulla scuola ed i giovani.

Gli incontri della Don Bosco Summer school proseguono l’8 settembre con il prof. Matteo Leonardi (UniTo e UniTrento) sulla progettazione interdisciplinare ed il 12 e 13 settembre con il dott. Marco Martinetti sull’apprendimento cooperativo.

Quarta edizione della “Docenti Summer School” al don Bosco di Borgomanero

I docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado del don Bosco di Borgomanero hanno vissuto tre giorni di campus sulla progettazione legata all’innovazione. Di seguito la notizia a cura della casa.

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Anche quest’anno i docenti della Media e dei Licei sono stati impegnati in tre giorni di campus, conclusi con l’incontro in plenaria con l’Ispettore don Leonardo e l’Economo don Giorgio.

Il tema generale trattato è stato quello della progettazione legata all’innovazione: i nuovi processi didattici di apprendimento, l’imparare facendo, gli spazi flessibili di formazione, la contemporaneità della pedagogia salesiana.

Molto interessanti sono stati i tre luoghi scelti per le tre giornate di formazione:

  • una ex fabbrica oggi diventata nuovo luogo dell’abitare
  • una Academy della robotica, con laboratori e attrezzatura della meccanica avanzata
  • un luogo ibrido, del contemporaneo, allo stesso tempo luogo di formazione, megastore di tecnologia e comunicazione, bar.

Questa Summer school ha permesso una progettazione per il nuovo anno scolastico, basata su innovazione che viene calata in ogni indirizzo:

Scuola “Media”

Introduzione dei laboratori dei talenti (o “Metodo don Bosco”): in attività didattica, nelle ore di Orientamento saranno attivati laboratori professionali di STEAM e creatività, affinché – con griglie di osservazione ad hoc – i docenti possano aiutare i ragazzi a scoprire attitudini, talenti e passioni, in modo di contribuire ad effettuare una scelta post Terza media sempre più consapevole;

Liceo Economico Sociale

Il cambiamento a Liceo del Made in Italy parte dal ricercare sul territorio sia quali sono le produzioni locali più esportate nel mondo, sia gli attrattori in grado di richiamare qui il mondo. I contenuti del programma saranno integrati proprio da quanto verrà individuato e la scuola sarà costruita in alleanza con i principali attori del territorio;

Liceo Classico

I percorsi individualizzati per ragazze e ragazzi (all’interno del monte ore sull’Orientamento) saranno i capisaldi per il prossimo anno scolastico. Percorsi ad hoc di approfondimento (in orario didattico ed in contemporanea) e specializzazioni su Medicina e biotecnologie, Scienze giuridico economiche, Robotica, Performing Arts e STEM saranno parte del potenziamento dell’offerta formativa.

A conclusione di questi percorsi, l’incontro con l’Ispettore don Leonardo Mancini e dell’Economo Ispettoriale don Giorgio De Giorgi, si è concentrato sulle tappe del prossimo anno del percorso di gestione laicale, con l’elaborazione dello Statuto, organigramma, fino alla nomina del direttore laico.

In questi giorni si stanno svolgendo i colloqui individuali dei docenti con Direttore e Preside, sia sulla revisione dello scorso anno scolastico, sia sull’assegnazione delle cattedre per il nuovo.

In allegato, le foto dei gruppi di lavoro dei docenti presso i tre nuovi luoghi cittadini: i nuovi spazi dell’abitare della ex Officine Osram, la Academy della Meccatronica e SBS caffè.

 

Don Bosco Borgomanero: resoconto dell’estate finora

Dal sito dei salesiani di Borgomanero.

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Carissimi,

l’estate procede alla grande e le iniziative si susseguono. Qualche informazione:

LA MATURITÀ

Si è conclusa sabato 1 con la terza classico e sabato 8 con la quinta LES.

Un risultato eccellente, considerando la ripresa della maturità con i commissari esterni e le modalità pre-Covid.

Ci sono stati quattro cento, tre al classico di cui due con lode e uno al LES. Congratulazioni!

Grazie alle vicepresidi, ai coordinatori di classe, ai commissari interni ea tutti i professori.

I CAMPI SCUOLA MEDIA

La prima media ha partecipato a Gignese e la seconda/terza media a Pracharbon.

Il tema è stato lo stesso La Meraviglia, ma adeguato ai destinatari.

I prof. e le prof. Lorenzo Maffeo, Francesco Mora ed Eleonora Paleari hanno guidato Gignese con gli animatori/trici Matteo ValloggiaIlaria De Paoli, Elisa CalligariJacopo Borile.

I prof. e le prof. Fracesco Mora (+ Cecilia e + Benedetta), Osvaldo Vicario, Valentina Zanone, Anna Barattini, Chiara Cavagnetto, Paola Tresca hanno guidato Pracharbon con gli animatori/trici Alessia Cerutti, Caterina Platini, Samuele Merlin, Sara Demontis, Alessandro Zitelli, Silvia Cucchi, Aurora Patrinostro e Andrea Calligari.

Le due cucine sono state all’altezza e questo fa la differenza!

Don Mario ha tenuto in pugno la formazione (a Gignese con don Corrado). BRAVI, BRAVI, BRAVI, BRAVI,BRAVI,BRAVI TUTTI TUTTI TUTTI.

Il clima era bellissimo e si respirava uno star-bene e… tanta meraviglia!

ENGLISH CAMP

La prof.ssa Paola Crevola sta portando avanti la seconda settimana accompagnata da due animatori irlandesi con una ventina di bimbi/e e tutto procede con precisione… inglese!

CINQUE TERRE

Sarà il campo dei licei dal 12 al 15 luglio.

Valaendina Zanone, Paola Tresca, Silvia Sacco, Eleonora Paleari, Sonia Fiandanca e Alessandro Salbego guideranno la quarantina di eroi/eroine vogliosi di avventure!

INGHILTERRA

La scuola media parteciperà ad una vancanza-studio con le prof.sse Valentina Oldani e Silvia Nicolini a Worcester dal 19 luglio per due settimane. Sono in 45.

La mattina o il pomeriggio i ragazzi avranno 3 moduli di lezione con docenti madrelingua, diversamente praticheranno sport, frequenteranno laboratori, faranno gite accompagnati dai docenti e dagli activity leader.

Ogni sera dopo cena ci saranno giochi, cinema in lingua, mini-disco, talent show.

SPORT CAMP CON I BEAVERS

Dal 12 giugno fino a tutto luglio i Beavers con capitan prof. Maurizio Cerutti e tanti animatori (diversi della nostra scuola) si divertono con una media di 200 bimbi/e a settimana pieni di voglia di vacanza.

Ecco. Credo di aver fatto una bella presentazione della vita che c’è in questo periodo nella nostra scuola e dico un GRAZIE a quanti rendono possibile tutto ciò.

A tutti un augurio di buona continuazione dell’estate e appuntamento al primo settembre.

Con stima e affetto

don Giuliano Palizzi

Don Bosco Borgomanero: Lo chef Antonino Cannavacciuolo incontra gli studenti

Al Don Bosco Borgomanero una visita speciale:  lo chef Antonino Cannavacciuolo incontra gli studenti.

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Il 27 aprile, lo chef Cannavacciuolo al don Bosco di Borgomanero, ha incontrato prima gli studenti del Liceo del Gusto (per una lezione specifica) e poi in palestra tutti i ragazzi e ragazze di Media e Licei.

«Abbiate il coraggio di sbagliare, e poi mettete tutta la vostra passione e concentrazione in quello che fate. Voi avete tanta energia, siete più veloci, avete la capacità di correggere tanti errori che sono stati fatti nel passato. A dire che la gioventù di oggi non vale niente sono i falliti».
Antonino Cannavacciuolo non riesce a finire la frase nel Palasport dell’istituto salesiano che lo accompagna un uragano di applausi. Lo chef ha appena incontrato gli studenti del liceo del gusto e adesso parla a una platea di oltre 500 alunni, dalle medie al classico: è come se col microfono desse una pacca virtuale a tutti, li sprona a «studiare, perché solo con la conoscenza e la cura del dettaglio arriverete a centrare traguardi importanti».

Ricorda gli inizi al San Rocco di Orta, l’esperienza al Quisisana di Capri, lo stage a Strasburgo: «Sono andato, giovanissimo, in due ristoranti che all’epoca avevano tre stelle. Facevo i lavori più faticosi e umili, ma dopo un mese il cuoco mi aveva chiesto di restare lì. Ci sono tornato un mese fa, a marzo, mi hanno dato un importante riconoscimento in un teatro gremito di persone che mi applaudivano. Dopo 23 anni l’italiano di m.. si era conquistato tre stelle mentre i due ristoranti di Strasburgo non le avevano più».

Dietro al successo, ha ricordato lo chef, c’è un lavoro duro, e soprattutto la squadra: «Senza il mio team, mia moglie, i miei collaboratori, non sarei qui a parlarvi: loro danno tutto per me, e di questo devo sempre essere consapevole. Per questo nella vita, in tutti i momenti, ci vuole sempre rispetto.

«Ma ci vuole anche la curiosità, la voglia di provare, e quindi il rischio di commettere errori che però sono fondamentali per crescere. L’importante è capire cosa è successo, analizzarli e poi ripartire con ancora più slancio ed entusiasmo».

Ai ragazzi che vogliono intraprendere una carriera nel settore del food Cannavacciuolo ha raccomandato di puntare sulla qualità dei prodotti locali, sul girare il mondo per fare esperienze (Giappone e Francia in particolare), sull’impara le lingue e non smettere mai di imparare. La bio diversità dell’Italia è una cosa eccezionale ed i «contadini del territorio sono loro i nostri monumenti: nella cartolina d’Italia da spedire in tutto il mondo metterei il contadino con le unghie spezzate dalla terra e il pescatori coi denti consumati dalle reti. Quando spariranno i pochi contadini rimasti l’Italia sarà un Paese molto più povero».

Il finale è la caccia all’autografo e al selfie con lo chef più famoso d’Italia, che ha conquistato tutti con la sua carica umana.

Vedi il video dell’incontro completo.