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Ai Salesiani di Bra si prepara festa di don Bosco – Gazzetta d’Alba

Di seguito un resoconto dei festeggiamenti dedicati a Don Bosco nella realtà salesiana di Bra riportato su la Gazzetta d’Alba a cura di Lino Ferrero.

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Secondo anno di pandemia con la commemorazione di don Bosco in tono più frugale. Anzi, di questi tempi, parlare di festa potrebbe sembrare persino fuori luogo.

«Non abbiamo messo in conto grandi eventi», dice don Alessandro Borsello, direttore dell’opera salesiana.

«Abbiamo però voluto mantenere il termine festa per metter in luce la grandezza dell’opera di don Bosco per i giovani e per la chiesa».

Il calendario degli eventi prevede un primo incontro venerdì 28 gennaio alle 21. Sarà una serata di riflessione e preghiera a partire dalla Strenna 2022, l’augurio spirituale che tutti gli anni il rettor maggiore rivolge alla famiglia salesiana nel mondo, dal tema “Fate tutto con amore, nulla per forza”, un’espressione presa dagli scritti di San Francesco di Sales, patrono della famiglia salesiana e del quale ricorrono quest’anno i 400 anni dalla morte. La serata si terrà in chiesa, ma sarà possibile seguirla in diretta sul canale Youtube delle parrocchie di Bra (canale: Parrocchie UP50).

Domenica 30 gennaio ci sarà la festa di San Giovanni Bosco nella chiesa dell’Istituto Salesiano: le Messe delle 10 e delle 11.15 saranno presiedute da monsignor Gabriele Mana, vescovo emerito di Biella.

Lunedì 31 gennaio, festa liturgica di San Giovanni Bosco, la Messa sarà alle 18 nella chiesa dell’istituto.

Nei gironi precedenti e seguenti con i ragazzi della scuola media e del centro di formazione professionale saranno organizzati per gruppi classe dei momenti di celebrazione, riflessione e di festa per sottolineare l’evento.

Lino Ferrero

26 gennaio 1854: “Da tal sera fu posto il nome di Salesiani…”

La sera del 26 gennaio 1854, Don Bosco, nella sua camera di Valdocco, radunò intorno a sé i giovani Michele Rua, Giovanni Cagliero, Giuseppe Rocchietti e Giacomo Artiglia, proponendo loro una grande prova di esercizio pratico della carità verso il prossimo, prendendo così il nome di “Salesiani“. Di seguito l’articolo ANS.

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Quando passando dalla balconata esterna si entra nella cameretta di Valdocco che Don Bosco ha abitato dal 1853 al 1861, successivamente anticamera della stanza dove visse fino alla fine della sua vita, si ripercorre esattamente lo stesso tragitto che la sera del 26 gennaio hanno fatto Michele Rua, Giovanni Cagliero, entrambi sedicenni, e con loro Giuseppe Rocchietti, 17 anni, e Giacomo Artiglia, il più giovane, 15 anni.

Cosa è successo lo ha scritto Michele Rua su un taccuino che ora si trova in quella stessa stanza, uno dei ricordi più preziosi del “Museo Casa Don Bosco”. Se lo si vede una volta non lo si dimentica più, per le sue dimensioni: 10 cm per 5 cm, poco più grande di una scatola di fiammiferi. È fatto di poche pagine, ma solo la prima è stata utilizzata da Michele, che con la bella grafia che sempre lo contraddistingue, ha tramandato questa memoria:

“La sera del 26 gennaio 1854 ci radunammo nella stanza del Sig. D. Bosco; Esso Don Bosco, Rocchietti, Artiglia, Cagliero e Rua; e ci venne proposto di fare con l’aiuto del Signore e di S. Francesco di Sales una prova di esercizio pratico della carità verso il prossimo, per venirne poi ad una promessa, e quindi se parrà possibile e conveniente di farne un voto al Signore. Da tal sera fu posto il nome di Salesiani a coloro che si proposero e si proporranno tale esercizio”.

Questo documento così minuto è come un certificato di battesimo: da tal sera fu posto il nome di SALESIANI. È molto bello riandare con la memoria a quell’umile inizio, straordinariamente fecondo, nell’anno in cui si celebra il quarto centenario della morte di San Francesco di Sales. Lui è stato con noi fin dagli inizi. 13 anni prima Giovanni Bosco diacono lo aveva già scelto come modello da imitare. Scrive nei suoi propositi in preparazione alla ordinazione sacerdotale: “La carità e la dolcezza di San Francesco di Sales mi guidino in ogni momento”. Con la “prova di esercizio pratico della carità verso il prossimo” iniziata quella sera di 168 anni fa, San Francesco di Sales entra nel nome di tutti quelli che continueranno a fare della carità verso il prossimo, come l’ha vissuta Don Bosco, la loro ragione di vita.

L’anno scorso in quelle camerette è stato realizzato uno dei video-semi per la diffusione di “Giovani Salesiani e Accompagnamento – Orientamenti e Direttive”. Sono tre minuti che val la pena di rivedere: un semplice sguardo al “team” di giovani salesiani che hanno collaborato a girare quel video in 5 lingue – (da sinistra a destra) Kenneth dalla Nigeria; Brandon dal Guatemala; Giorgio, Orazio, Silvio, italiani; Jean Paul dal Congo; Felix dall’India; Anselmo dal Brasile – già dice come quel piccolo seme sia diventato grande e continui a crescere.

Don Bosco ha visto lontano e non poteva usare un nome più indovinato per farci crescere nell’esercizio pratico della carità verso il prossimo, con la dolcezza di Francesco di Sales così come lui l’ha interpretata e vissuta, fin da quei primi tempi dell’Oratorio di Valdocco.

Il video realizzato nelle camerette di Don Bosco a Valdocco: “Accompagnare i primi passi come Don Bosco”.

CFP Fossano:Nuovo look al laboratorio di elettro

Al Cnosfap di Fossano, all’interno del laboratorio di elettro sono state posizionate delle infografiche omaggiate dalla Finder.

Di seguito l’articolo del CFP Fossano

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Nei giorni scorsi, all’interno del laboratorio di elettro, sono state posizionate delle infografiche omaggiate dalla Finder. Anche in questo caso la Finder, azienda leader nella produzione di relè, si dimostra attenta all’attività formativa del CNOS-FAP di Fossano perché, oltre alle infografiche, ha donato svariati prodotti programmabili con tecnologia NFC e alcuni termostati e cronotermostati smart. 

I formatori e gli/le allievi/e del settore elettrico intendono ringraziare il Sig. Maurizio Tugnolo, responsabile della Finder, per questa ulteriore dimostrazione di riguardo per il nostro centro di formazione professionale. 

Casale Monferrato: i festeggiamenti per San Giovanni Bosco

Di seguito il programma dei festeggiamenti dedicati a San Giovanni Bosco presso la realtà salesiana di Casale Monferrato: la novena in preparazione alla festa dal 22 al 30 gennaio, l’incontro comunitario di domenica 23 gennaio, la festa di San Francesco di Sales di lunedì 24 gennaio in occasione dei 400 anni dalla morte, l’incontro comunitario di preghiera di venerdì 28 gennaio ed infine le principali celebrazioni di domenica 30 e lunedì 31 gennaio.

“Con il suo cuore” – Novena 2022 a Don Bosco

Nove giornate vicini al Cuore di Don Bosco per arrivare pronti alla sua festa: questa è la proposta del Noviziato di Genzano per tutti i giovani del Movimento Giovanile Salesiano, grazie ad una Novena a Lui dedicata contenente un video di innesco per ogni giorno (girato nel cuore di Valdocco), la Parola di Dio, un estratto della vita del Santo, alcuni spunti per la riflessione e una preghiera.

Con il suo cuore” di padre, maestro ed amico, Don Bosco ha ancora molto da insegnare e da confidare ai giovani di oggi.

La Novena può essere vissuta per un momento di gruppo o per conto proprio.

GIORNO 1 – Un Cuore di Padre: “Basta che siate giovani perché io vi ami assai”

GIORNO 2 – Un Cuore per Dio: “Camminate con i piedi in terra e con il cuore abitate il cielo”

GIORNO 3 – Un Cuore per la Chiesa: “Qualunque fatica è poca quando si tratta della Chiesa e del Papa”

GIORNO 4 – Un Cuore che abbraccia: “Se io fossi prete…, mi avvicinerei ai fanciulli, li chiamerei intorno a me, vorrei amarli, farmi amare da essi, dir loro delle buone parole, dare loro dei buoni consigli e tutto consacrarmi per la loro salvezza”

GIORNO 5 – Un Cuore per altri cuori: “Dalla famigliarità nasce l’affetto, l’affetto porta alla fiducia, questa apre il cuore dei giovani”

GIORNO 6 – Un Cuore che sorride: “Oh, come Don Bosco cammina sempre sulle rose! Egli va avanti tranquillissimo; tutte le cose gli vanno bene. Ma essi non vedevano le spine che laceravano le mie membra”

GIORNO 7 – Un Cuore che crea: “Io per voi studio, per voi lavoro, per voi vivo. Per voi sono anche disposto a dare la vita”

GIORNO 8 – Un Cuore tra le mani: “Studia di farti amare piuttosto che di farti temere”

GIORNO 9 – Un Uomo di Cuore: “Ho promesso a Dio che fino l’ultimo mio respiro sarebbe stato per i miei poveri giovani”

 

Elledici: “Buongiorno con Don Bosco” – Claudio Russo

Con l’inizio del nuovo anno e in vista della festa di San Giovanni Bosco, si segnala il nuovo libro edito da EllediciBuongiorno con Don Bosco. 365 episodi e riflessioni per iniziare bene la giornata” dell’autore Claudio Russo. Di seguito le principali informazioni e il rimando alla scheda del libro sul sito Elledici.

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Un libro che raccoglie un episodio della vita di Don Bosco per ogni giorno dell’anno, arricchito da una riflessione dello stesso Don Bosco sul tema della confessione, educazione, Eucaristia, fede, grazia di Dio, Maria Ausiliatrice, missioni, oratorio, Papa, pazienza, provvidenza, umiltà, vocazione e molto altro ancora.

“Vi presento due libri in uno” 

Questo libro raccoglie 365 episodi di Don Bosco, uno per ogni giorno dell’anno. Dove è stato possibile, l’episodio è stato collocato nel medesimo giorno e mese in cui è avvenuto. Dove ciò non è stato possibile, è stato inserito solo nel mese corrispondente.
Ogni episodio è caratterizzato da un tema, indicato all’inizio: Provvidenza, Eucaristia, Confessione, Guarigioni miracolose, Maria Ausiliatrice, Grazia di Dio, Umiltà, Pazienza, Sacrifici, ecc.

Un indice tematico al fondo del libro permette di leggere il testo secondo gli argomenti.
Il libro, quindi, può essere letto in due modi: cronologicamente (giorno dopo giorno) oppure tematicamente.

Tutti gli episodi sono introdotti da una riflessione (in carattere corsivo) dello stesso Don Bosco sul tema dell’episodio.

Dalla lettura del libro… i tratti di Don Bosco

Dalla lettura di questo libro emerge un Don Bosco che:

  • era molto umile, nel servire il prossimo, nel rifiutare titoli ecclesiastici e lodi umane;
  • aveva fiducia e devozione nei confronti di Maria Ausiliatrice;
  • si fidava di Dio, della divina Provvidenza, che puntualmente correva in suo soccorso nel momento del bisogno;
  • aveva grandi doti soprannaturali, tra le quali saper prevedere molti eventi (religiosi, politici e civili), leggere le coscienze, trovarsi contemporaneamente in due posti diversi (bilocazione), operare guarigioni miracolose, compiere miracoli;
  • dava molta importanza alla Confessione e all’Eucaristia;
  • si spese tantissimo per l’approvazione della Congregazione Salesiana e per la realizzazione dell’Oratorio;
  • arrivò al termine della sua vita letteralmente consumato dal lavoro fatto per recuperare più anime possibili a Dio, specialmente quelle dei giovani;
  • era considerato «santo» già da vivo, sia dai suoi collaboratori, sia dal Papa, sia dalla gente comune, e non solo in Italia.

Gli episodi e le riflessioni presenti in questo libro sono quasi tutti tratti dai 19 volumi delle Memorie Biografiche di san Giovanni Bosco, indicati con la sigla M.B.

AUTORE

Claudio Russo, salesiano cooperatore di Torino, è autore di libri su san Giovanni Bosco e su figure della Famiglia salesiana. Per la Elledici ha scritto: Michele Magone (2006); Francesco Besucco (2007); Don Bosco, pensieri per una buonanotte (2010); Don Bosco, parole che educano (2012); Laura Vicuña (2013); Don Bosco, insegnaci a pregare (2014); Don Bosco ragazzo come te (2014); Don Bosco, un grande! (2017); Santi, perché no? (2019).

 

Salesiani Vercelli: il programma 2022 per la festa di San Giovanni Bosco

Di seguito il programma dei festeggiamenti 2022 di San Giovanni Bosco presso la realtà salesiana di Vercelli.

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Fra pandemia e desiderio di una maggiore serenità di vita, ci viene incontro don Bosco con i festeggiamenti che intendiamo offrire per essergli riconoscenti e ringraziare Dio Padre per averlo donato alla Chiesa tutta.

Don Bosco ci aiuta a comprendere che siamo “Amati e chiamati”: amati da Dio, come un Padre buono, e per questo chiamati per nome e resi suoi figli per portare Lui, il Padre, a coloro che incontriamo nella nostra vita. Coinvolti nel sogno che Giovanni ha fatto da bambino, entriamo anche noi nella Proposta Pastorale #make the dream.

Con questa coloritura pastorale apriamo i giorni di festa venerdì 28 gennaio aiutati dai Delegati della Pastorale Giovanile FMA e SDB. Accompagnati e preparati dalla Novena, facciamo festa domenica 30 con la promessa di tre giovani come Salesiani Cooperatori. Lunedì 31 solennizziamo il Santo Patrono e Maestro dei giovani nella Celebrazione Eucaristica delle 18.00 presieduta dal nostro Vescovo Marco. Come consuetudine viene offerto il pane benedetto a tutti i presenti.

Salesiani Vigliano Biellese: festa di Don Bosco 2022

Di seguito il programma 2022 dei festeggiamenti per San Giovanni Bosco presso la realtà salesiani di Vigliano Biellese.

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Torna anche quest’anno la festa di don Bosco a Vigliano Biellese con un programma fatto di varie iniziative. Se ne segnaliamo in particolare 3:

  • Il pellegrinaggio in duomo degli allievi del CFP con un’idea nata dalle restrizioni del periodo e diventata occasione per riprendere la tradizione del pellegrinaggio annuale ad Oropa (con la speranza di poter tornare a scarpinare a maggio fin lassù). Per ora ci fermiamo a Biella dove ci accoglierà il nostro Vescovo Roberto.
  • Il concorso di idee per la riqualificazione della piazza parrocchiale con la partecipazione di un bel gruppo di architetti che hanno scatenato fantasia e professionalità.
  • La premiazione in occasione della festa di don Bosco domenica 6 febbraio in parrocchia.

Un interessante doppio appuntamento con don Giovanni Fasoli, esperto dell’ambito dei social, per riflettere come giovani e come adulti sulla tematica: “Giovani e social“. L’incontro è nato come iniziativa di tutta la comunità educativa salesiana biellese coinvolgendo così anche la parrocchia e l’oratorio di san Cassiano in Biella.

Presso la parrocchia salesiana in Biella la festa di don Bosco sarà celebrata la domenica 30 preceduta domenica 23 dalla celebrazione presieduta da Vicario ispettoriale don Michele Molinar nel ricordo di san Francesco di Sales in occasione dell’anno a lui dedicato.

Don Marco Casanova

Francesco di Sales, il santo cui si ispirò don Bosco – Avvenire

Nella giornata di sabato 15 gennaio, all’interno delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana, si è svolta l’inaugurazione della mostra dedicata a San Francesco di Sales presso il Museo Casa Don Bosco di Torino-Valdocco, in occasione del IV centenario dalla morte del Santo.

Di seguito l’articolo di Marina Lomunno pubblicato su “Avvenire” in merito all’evento.

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UNA MOSTRA A TORINO VALDOCCO

Francesco di Sales, il santo cui si ispirò don Bosco

Una mostra per celebrare l’inizio del IV centenario dalla morte di san Francesco di Sales (avvenuta a Lione il 28 dicembre 1622), il vescovo di Ginevra scelto da don Bosco come patrono della congregazione che fondò il 18 dicembre 1859. Si è inaugurata ieri a Valdocco, Casa Madre dei Salesiani, alla presenza del rettor maggiore lo spagnolo don Ángel Fernández Artime e con 12mila persone collegate in streaming dai 134 paesi dove sono presenti i figli e le figlie del santo dei giovani.

Un’occasione speciale, nella 40a edizione delle Giornate di spiritualità della famiglia salesiana sul tema “Fate tutto per amore, nulla per forza” che si conclude oggi nella Basilica di Maria Ausiliatrice.

La mostra si può visitare fino al 15 gennaio 2023 nel museo “Casa Don Bosco” (Informazioni su: museocasadonbosco.org), aperto nell’ottobre 2020 e fortemente voluto dal rettor maggiore.

«Valdocco è lanterna per il mondo salesiano – ha sottolineato don Artime – e il museo è un sogno realizzato che ogni anno vuole offrire un’iniziativa speciale per approfondire un aspetto del carisma salesiano nato qui 162 anni fa. Ecco allora l’omaggio a san Francesco di Sales, fonte a cui don Bosco si è abbeverato e ispirato nell’attenzione ai giovani più poveri, nella comunicazione della fe- de: noti sono i manifesti che affiggeva sui muri della città o i foglietti che infilava sotto le porte delle case: per questo è anche patrono dei giornalisti».

Gli ha fatto eco l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia:

«Ringrazio i salesiani per il museo che arricchisce Torino e la nostra diocesi. San Francesco di Sales è un santo a me molto caro perché ha dedicato il suo ministero ai più bisognosi: visitare la mostra è fare un esame di coscienza guardando a un santo che ha ispirato don Bosco a educare buoni cristiani e buoni cittadini. Un messaggio attuale ancora più oggi in questo tempo difficile di pandemia».

L’allestimento “Francesco di Sales 400”, come hanno spiegato Stefania De Vita, direttrice del museo, don Cristian Besso, preside dell’Università Pontificia Salesiana (Ups) sede di Torino e responsabile del progetto museologico ed Enrica Pagella, direttrice dei musei reali di Torino, accompagnano il visitatore alla conoscenza della vita del santo, all’iconografia “salesiana” nell’oratorio delle origini e alle sorgenti della pedagogia salesiana.

Tra i vari “pezzi” esposti un ritratto del santo del 1618, un paramento liturgico ricamato da santa Giovanna de Chantal (cofondatrice con san Francesco di Sales delle suore Visitandine), una lettera olografa e un prezioso medaglione del 1613, ricordo coevo dell’ostensione della Sindone del 1613.