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Lettera dell’Ispettore – Marzo 2024

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di marzo 2024.

Valdocco, 28 Marzo 2024
Giovedì Santo

A confratelli e laici corresponsabili di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

Carissimi/e,
un saluto cordiale a tutti voi.

La Pasqua è ormai vicina e quindi desidero farvi giungere i miei auguri per la festa più importante della nostra fede. Quella da cui ha avuto origine “tutto”: la Chiesa come comunità dei credenti, Don Bosco e la Famiglia Salesiana, ognuno/a di noi battezzati… Tutto nasce – o, meglio, rinasce radicalmente nuovo – dalla Passione, Morte e Risurrezione di Cristo.

Lo sappiamo. E sappiamo anche che annunciare Cristo morto, risorto e salvatore del mondo, vincitore per sempre sul peccato e sulla morte, è il dono più grande che possiamo fare ai giovani. Ce lo ricordano con forza le Costituzioni salesiane all’articolo 34; esse si esprimono così:

«Questa Società nel suo principio era un semplice catechismo».

Anche per noi l’evangelizzazione e la catechesi sono la dimensione fondamentale della nostra missione. Come Don Bosco, siamo chiamati tutti e in ogni occasione a essere educatori alla fede. La nostra scienza più eminente è quindi conoscere Gesù Cristo e la gioia più profonda è rivelare a tutti le insondabili ricchezze del suo mistero. Camminiamo con i giovani per condurli alla persona del Signore risorto affinché, scoprendo in lui e nel suo Vangelo il senso supremo della propria esistenza, crescano come uomini nuovi. La Vergine Maria è una presenza materna in questo cammino. La facciamo conoscere e amare come Colei che ha creduto, aiuta e infonde speranza.

Se vogliamo – e vogliamo certamente – camminare con i giovani per condurli alla persona del Signore risorto, abbiamo bisogno prima di tutto di stare con loro, di conoscerli e di amarli; e quindi di capire quali siano i canali di comunicazione più adatti per far giungere loro il “primo annuncio” della Risurrezione, il kerigma, quello che Papa Francesco nella Evangelii Gaudium traduce così: “Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti” (EG 164). Dobbiamo partire dalla constatazione che la maggior parte dei ragazzi che intercettiamo non sanno molto di Cristo. Alcuni non ne hanno mai sentito parlare; altri solo occasionalmente, in forma frammentata e disordinata, e in contesti non sempre adeguati; sono un “piccolo resto” quelli che hanno un cammino di fede relativamente solido… Anche a questi ultimi tuttavia, come a noi stessi ogni anno, l’annuncio va reiterato. Scrive a questo proposito ancora la Evangelii Gaudium: Quando diciamo che questo annuncio è “il primo”, ciò non significa che sta all’inizio e dopo si dimentica o si sostituisce con altri contenuti che lo superano. È il primo in senso qualitativo, perché è l’annuncio principale, quello che si deve sempre tornare ad ascoltare in modi diversi e che si deve sempre tornare ad annunciare… (EG 164).

La sfida è notevole. Siamo educatori della fede, che hanno la missione di condurre i giovani al Risorto. La condizione è di aver già fatto noi il percorso con Lui verso Emmaus e ritorno, e di desiderare di tornare a compierlo con loro. Dobbiamo prima noi – come capita a Cleopa ed all’altro discepolo – essere passati da occhi impediti a riconoscerlo, ad occhi spalancati sulla gioia senza fine. Da stolti e lenti di cuore, a cuori ardenti di carità, capaci di scoprire nella storia, attraverso le Scritture, le tracce di Dio. Dobbiamo prima noi aver vissuto ed imparato – alla scuola della Maestra – le dinamiche che portano a diventare agnelli mansueti… umili, forti e robusti!

Allora sì, possiamo tornare a fare Pasqua noi, e far fare Pasqua ai giovani che accompagniamo, regalando loro il primo annuncio della fede in Gesù!

Auguri dunque. E buon cammino, rigustando il primo annuncio, per noi e con i giovani.

Concludo con tre notizie di famiglia.

Il 2 aprile iniziamo a Valdocco l’11° Capitolo ispettoriale. Speriamo e preghiamo perché possa essere un evento di grazia.

Il 6 aprile verranno conferiti a Torino-Crocetta i ministeri del Lettorato e dell’Accolitato a diversi confratelli studenti di Teologia.

Il 4 maggio al Colle Don Bosco, “casa madre” del sogno, si svolgerà la festa ispettoriale. Partecipiamo volentieri a questi eventi con la preghiera, con l’affetto ed anche con la presenza!

Vi auguro di cuore

una serena e santa Pasqua di Risurrezione

Con grande affetto in Don Bosco,

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

Lettera dell’Ispettore – Gennaio 2024

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di gennaio 2024.

Valdocco, 31 Gennaio 2024

A confratelli e laici corresponsabili di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

Carissimi/e,
un saluto cordiale a tutti voi.

Vi scrivo per farvi gli auguri per la festa del nostro padre Don Bosco, nell’anno bicentenario del Sogno dei 9 anni, Il sogno che fa sognare, come scrive don Ángel nella Strenna 2024.

L’augurio che vorrei rivolgere a tutti noi che condividiamo la passione e la missione del carisma salesiano, è quello di poter continuare a sognare come Don Bosco e con Don Bosco.

Continuare a sognare come Don Bosco…! Sì, perché il sogno dei 9 anni, mentre sottolinea l’unicità della persona di Don Bosco, ricorda indirettamente anche l’unicità di ciascuna delle nostre persone, e del progetto che Dio ha sulla nostra vita. Un progetto che solo noi possiamo realizzare; nessuno al posto nostro potrà fare lo stesso. Se questo è vero, dobbiamo attivarci costantemente per comprendere e assecondare il sogno di Dio su di noi; ben sapendo che questo non ci viene rivelato una volta per sempre, ma ha bisogno di continui aggiornamenti! Capita così anche nella Bibbia. Le persone di cui si racconta la chiamata, da Abramo a Maria, agli apostoli, non ricevono subito tutte le istruzioni; anzi, il più delle volte il mandato iniziale è davvero molto scarno; bisogna imparare a fidarsi di Dio e ad essere molto creativi! E Dio allora, passo dopo passo, invia gli aggiornamenti necessari; guida chi si affida a Lui, e lo fa in modo spesso imprevedibile; fino al momento in cui, al termine della vita, chi si è fidato possa dire, con stupore e gioia grande (proprio come Don Bosco davanti all’altare dell’Ausiliatrice nella basilica del Sacro Cuore): “adesso ho capito il senso del sogno che Dio aveva e ha su di me”!

Continuare a sognare con Don Bosco…! Sì, perché noi condividiamo il Da Mihi Animas, la sua stessa passione per la salvezza dei giovani. Quindi i nostri sogni non potranno essere popolati solo o soprattutto da adulti! Se Don Bosco ci ha conquistato, se lo spirito salesiano ci abita ed è ormai parte della nostra vita, del battito del nostro cuore, dei pensieri della nostra mente, dei desideri della nostra volontà… allora non potremo fare a meno di interessarci dei giovani. E di accompagnarli, come ha fatto Don Bosco, nella scoperta sorprendente e incoraggiante del sogno che Dio ha su di loro. Questo implica da parte nostra l’impegno di proporre loro un’antropologia specifica, quella cristiana; un modo particolare di intendere la persona umana, quale unica creatura nell’universo che custodisce in sé un segreto da scoprire e sviluppare, un seme che Dio le ha seminato nel cuore; seme che ciascuno deve saper trovare, custodire, innaffiare, far germogliare e far fruttificare! Questo seme si chiama vocazione; esso è un tesoro inestimabile, custodito nella vita di ciascun giovane; e noi abbiamo la gioia e il dovere di annunciarne l’esistenza e di favorirne la scoperta! Possiamo e dobbiamo accompagnare quanti più giovani possibile nella realizzazione della loro chiamata.

Il mio augurio, con tutto il cuore, è che questa festa di Don Bosco sia un’occasione rinnovata per “aggiornare” la nostra chiamata personale ed impegnarci sempre più nell’aiutare i giovani a scoprire e sviluppare la loro chiamata, il sogno che Dio ha su ciascuno di loro, perché possano essere veramente felici nel tempo e nell’eternità. Buona festa a tutti!

Con affetto in Don Bosco,

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

Don Leonardo Mancini in visita ispettoriale alla casa di Borgomanero

Notizia a cura dei salesiani di Borgomanero.

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Dal 24 gennaio, festa di San Francesco di Sales, don Leonardo Mancini, l’Ispettore cioè il superiore dei Salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta è a Borgomanero per la “visita ispettoriale”.

Don Mancini è Ispettore dal settembre 2020. Si fermerà tre giorni per la visita ispettoriale alla Casa incontrando tutte le realtà che ruotano introno ad essa.

Stamattina ha incontrato i ragazzi della Media e delle Superiori (550 ragazze/i) e domani incontrerà la Comunità dei docenti e degli educatori ed il Consiglio della Casa.

Si chiama ispettore perché quando don Bosco fonda i salesiani è un tempo in cui chiudono le congregazioni religiose e l’allora primo ministro Urbano Rattazzi, laico ma ammiratore dell’opera di don Bosco suggerisce allo stesso don Bosco di usare nel fondare la nuova congregazione dei termini meno religiosi. Così nacque la Pia Società di San Francesco di Sales, i Salesiani.

Questa non è una visita di “ispezione” ma una visita che il Superiore fa alle case per conoscere la realtà, ma anche per conoscerne i progetti, gli sviluppi, le peculiarità, ascolta salesiani, docenti, ragazzi ed educatori e poi eventualmente formula proposte.

CFP Novara: un Natale di servizio

Dal sito dei salesiani di Novara.

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Nei giorni 20, 21 e 22 dicembre i ragazzi frequentanti i corsi di operatore alla ristorazione delle prime due annualità del CNOS-FAP di Novara sono stati impegnati in diversi servizi.

La serata del 20 è stata allestita una cena alla presenza del signor ispettore don Leonardo Mancini e della CEP della casa nei nuovi locali del laboratorio rinnovato.

Il profumo del risotto con fonduta di gorgonzola, il polpo arrosto e la bavarese al lime sono stati serviti con classe e molta attenzione e hanno allietato i palati e la vista di tutti i commensali.

Nella serata del 21 invece i ragazzi hanno servito durante il cenone del liceo all’incirca 600 persone e la serata successiva hanno preparato un apericena per gli 800 ospiti della scuola media.

Il carico di lavoro e impegno è stato davvero tanto ma scoprire che una vita al servizio degli altri rende felici e forse il regalo più bello che si possa desiderare a Natale.

Un piccolo aneddoto di queste giornate proviene da una conversazione rubata tra due ragazzi in cucina:

“Non mi sento più le gambe dalla stanchezza”

confidava uno e l’altro rispondeva:

“Non ti preoccupare, è tutto normale, don Bosco prometteva ai suoi ragazzi: pane, lavoro e paradiso!”.

È il nostro augurio per tutti.

Lettera dell’Ispettore – Novembre 2023

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di novembre 2023.

San Benigno, 30 novembre 2023

A confratelli e laici corresponsabili di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

Carissimi/e,
un saluto cordiale a tutti voi.

Vi scrivo da San Benigno, mentre ascolto il vociare dei ragazzi in cortile e sto per concludere la Visita Ispettoriale. Non intendo parlarvi delle attività di questa bella comunità ed opera, però. Il tempo ed il luogo sono propizi per affrontare altri due argomenti: l’Avvento ormai prossimo – inizia sabato 2 dicembre – , ed il Sogno dei 10 diamanti, che proprio in questa casa Don Bosco ha vissuto nella notte tra il 10 el’11 settembre del 1881, mentre erano in corso gli esercizi spirituali per i confratelli.

Forse questo sogno è poco conosciuto dai laici: mentre vi invito ad una lettura completa prendendo il testo contenuto in Memorie Biografiche XV, pp 183-187 (ma rintracciabile facilmente anche su internet), dico sinteticamente che Don Bosco sogna di trovarsi insieme con i direttori salesiani di fronte ad un personaggio misterioso – modello de La Pia Società Salesiana quale deve essere – che porta attaccati al mantello che lo avvolge 5 diamanti sul petto/spalle (fede, speranza, carità, lavoro e temperanza) e 5 diamanti sulla schiena (castità, povertà, obbedienza, premio e digiuno); il diamante della carità è posto al centro del petto e quello dell’obbedienza è posto al centro della schiena. In un secondo momento lo stesso personaggio appare con il mantello privato dei diamanti; al loro posto si vedono dei tarli, simbolo dei vizi opposti alle virtù precedentemente indicate; tale scena rappresenta La Pia Società Salesiana quale corre pericolo di diventare. Il sogno si conclude con l’apparizione di un giovane, presumibilmente una figura angelica, che offre ai presenti alcune riflessioni relative al sogno.

Solo 3 anni dopo, nel 1884, nella Lettera da Roma Don Bosco esorterà i salesiani a rimanere fedeli al carisma così come questo era stato vissuto nelle sue origini a Valdocco. Sono passati tanti anni da quel sogno, 142 per l’esattezza, e la Congregazione salesiana ha continuato a camminare nella fedeltà a Don Bosco, estendendosi in tante parti del mondo. Inutile negare però che il pericolo di snaturare il carisma delle origini è sempre presente.

Abbiamo bisogno di verificarci costantemente per capire se la nostra vita e missione di consacrati, che nel frattempo si è arricchita della presenza e condivisione di tantissimi laici corresponsabili, continua ad essere quella che Don Bosco, spinto dallo Spirito e per intercessione di Maria, ha inaugurato a Valdocco intorno alla metà del XIX secolo.

Se il CG29 ha tra i suoi nuclei di riflessione l’Animazione e cura della vita vera di ciascun salesiano, ed il Rettor Maggiore in ACG 441 come primo impegno ci ricorda il seguente: “Come credenti conquistati da Dio fissiamo il nostro sguardo nella vita consacrata salesiana incentrata in Gesù Cristo“, vuol dire che il tema sollevato dal sogno dei 10 diamanti è decisamente attuale, anche oggi!

La necessità di verificarci ci spinge ad utilizzare bene quelle occasioni, quali i tempi forti, che il cammino dell’Anno Liturgico mette a nostra disposizione.

L’Avvento mi pare realmente un tempo propizio anche per cominciare la verifica della nostra identità di salesiani consacrati. Le comunità salesiane iniziano ad entrare nel tema capitolare attraverso le elezioni dei delegati al Capitolo Ispettoriale; ma contestualmente possono approfondire l’ultimo numero degli Atti del Consiglio Generale, che sviluppa le tracce di riflessione sui temi proposti per il CG29. Tale riflessione potrà proseguire opportunamente nel mese “salesiano” di gennaio, e poi, anche attraverso i materiali che il Regolatore invierà alle comunità, convergerà ad aprile nelle giornate dedicate al capitolo ispettoriale. La riflessione sull’identità della nosra consacrazione salesiana potrù senz’altro essere arricchita dai bei video di presentazione dei 12 articoli costituzionali sullo spirito salesiano che stanno arrivando nelle comunità; dice a questo proposito il personaggio celeste che entra in campo prima della conclusione del Sogno dei 10 diamanti: “Ascoltate bene e intendete. La meditazione del mattino e della sera sia costantemente sull’osservanza delle Costituzioni. Se ciò farete, non vi verrà meno giammai l’aiuto dell’Onnipotente“.

L’Avvento è tempo di attesa; è tempo di ricerca umile, gioiosa, credente; totalizzante, con il Dio che si incarna in Gesù di Nazareth. E i consacrati vengono definiti “cercatori di Dio”. Certamente, più ci immergiamo in Cristo, più capiamo chi siamo noi. E questo vale non solo per i consacrati, ma anche per tutti i christifideles laici.

Nel sogno dei 10 diamanti ad ogni diamante è collegata una frase, scritta su uno dei raggi che la singola gemma emana; per il diamante della Speranza, virtù tipica del tempo di Avvento, troviamo scritto: “Sperate nel Signore, non negli uomini. I vostri cuori siano sempre intenti a conquistare la vera gioia“.

Mi pare un buon viatico per questo Avvento: concentriamo il nostro sguardo, il nostro cuore, la nostra mente, la nostra volontà, le nostre azioni, sulla vera gioia, su Gesù, il sempre veniente: che è venuto nel Natale, che verrà alla fine dei tempi, che viene ogni giorno nei ragazzi che incontriamo e a cui siamo chiamati a consegnare l’annuncio evangelico della Salvezza.

Buon tempo di Avvento allora, buona attesa/ricerca di Gesù. E buona festa, ormai vicinissima, del compleanno dell’Opera salesiana, la festa dell’Immacolata. Maria di Nazareth, protagonista dell’Avvento, accompagni il nostro cammino incontro al Bambino di Betlemme, Signore della Storia e rivelatore del senso profondo di ogni vita.

Un abbraccio fraterno in Don Bosco,

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

Giornata d’inizio anno del CNOS-FAP a Valdocco

Martedì 5 settembre i quasi 500 dipendenti dei 13 centri CNOS-FAP del Piemonte si sono riversati nel Teatro Grande di Valdocco per l’assemblea annuale dell’Associazione.

Ad aprire la giornata l’intervento di don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor maggiore, che ha portato il saluto della congregazione salesiana.

Il video sui talenti ha dato invece l’avvio ai lavori della mattinata.

Don Leonardo Mancini, in qualità di Presidente, ha elencato le novità dell’anno appena iniziato e accennato alla Strenna 2024, spiegando poi brevemente il POI ICP 20232028 e facendo un resoconto delle proprie visite nelle scuole, concentrandosi sulla professionalità che ha incontrato nelle varie sedi e sull’importanza dell’equipe come strumento formativo ed educativo.

A seguire sono intervenuti i tre direttori:
  • Carlo Vallero, direttore dell’area Pianificazione e Sviluppo e dei Servizi al Lavoro, che ha sottolineato come il bilancio sia molto sano, con un incremento netto nell’ultimo bilancio e un incremento ulteriore previsto per il bilancio di quest’anno, sottolineando gli investimenti previsti nel breve e medio periodo.
  • Fabrizio Berta, direttore della Programmazione e Innovazione dell’Offerta Formativa, che ha spiegato come sarà un periodo di novità, legate in parte alla riforma sull’Istruzione Professionale annunciata dal ministro Valditara che dovremo accogliere e rendere operativa, e alla parola “innovazione” come elemento per stare, come don Bosco, sempre al passo con i tempi.
  • Don Claudio Belfiore, direttore della Valorizzazione e Gestione delle Persone e dei Modelli Organizzativi, che si è presentato spiegando come il cuore oratoriano lo ha accompagnato in tutte le sue esperienze.
A concludere i lavori l’intervento di Piero Fabris, Direttore Esecutivo del BD Tech Europe, il network che raccoglie tutte le scuole professionali salesiane d’Europa, che ha illustrato cos’è e su cosa si basa il DB Tech e la necessità sempre maggiore di internazionalizzazione.
Dopo i saluti, la partecipazione alla Santa Messa e un conviviale pranzo insieme.

 

Valdocco: assemblea SDB di inizio anno e Consigli delle CEP

Venerdì 1 settembre presso il Teatro Grande Valdocco di Torino si è tenuta l’assemblea dei confratelli di inizio anno e i Consigli delle CEP.

La giornata è iniziata nel pomeriggio, con gli arrivi alle ore 15.00 e un momento di preghiera.

A seguire, l’intervento di don Gustavo Cavagnari (UPS Roma).

Dopo una breve pausa è intervenuto l’Ispettore, don Leonardo Mancini, con la presentazione del POI.

A conclusione, un confronto fra i presenti e una conviviale cena insieme.

Sabato 2 settembre, al mattino, la ripetizione del programma per chi non ha potuto presenziare nella prima giornata.

Quarta edizione della “Docenti Summer School” al don Bosco di Borgomanero

I docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado del don Bosco di Borgomanero hanno vissuto tre giorni di campus sulla progettazione legata all’innovazione. Di seguito la notizia a cura della casa.

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Anche quest’anno i docenti della Media e dei Licei sono stati impegnati in tre giorni di campus, conclusi con l’incontro in plenaria con l’Ispettore don Leonardo e l’Economo don Giorgio.

Il tema generale trattato è stato quello della progettazione legata all’innovazione: i nuovi processi didattici di apprendimento, l’imparare facendo, gli spazi flessibili di formazione, la contemporaneità della pedagogia salesiana.

Molto interessanti sono stati i tre luoghi scelti per le tre giornate di formazione:

  • una ex fabbrica oggi diventata nuovo luogo dell’abitare
  • una Academy della robotica, con laboratori e attrezzatura della meccanica avanzata
  • un luogo ibrido, del contemporaneo, allo stesso tempo luogo di formazione, megastore di tecnologia e comunicazione, bar.

Questa Summer school ha permesso una progettazione per il nuovo anno scolastico, basata su innovazione che viene calata in ogni indirizzo:

Scuola “Media”

Introduzione dei laboratori dei talenti (o “Metodo don Bosco”): in attività didattica, nelle ore di Orientamento saranno attivati laboratori professionali di STEAM e creatività, affinché – con griglie di osservazione ad hoc – i docenti possano aiutare i ragazzi a scoprire attitudini, talenti e passioni, in modo di contribuire ad effettuare una scelta post Terza media sempre più consapevole;

Liceo Economico Sociale

Il cambiamento a Liceo del Made in Italy parte dal ricercare sul territorio sia quali sono le produzioni locali più esportate nel mondo, sia gli attrattori in grado di richiamare qui il mondo. I contenuti del programma saranno integrati proprio da quanto verrà individuato e la scuola sarà costruita in alleanza con i principali attori del territorio;

Liceo Classico

I percorsi individualizzati per ragazze e ragazzi (all’interno del monte ore sull’Orientamento) saranno i capisaldi per il prossimo anno scolastico. Percorsi ad hoc di approfondimento (in orario didattico ed in contemporanea) e specializzazioni su Medicina e biotecnologie, Scienze giuridico economiche, Robotica, Performing Arts e STEM saranno parte del potenziamento dell’offerta formativa.

A conclusione di questi percorsi, l’incontro con l’Ispettore don Leonardo Mancini e dell’Economo Ispettoriale don Giorgio De Giorgi, si è concentrato sulle tappe del prossimo anno del percorso di gestione laicale, con l’elaborazione dello Statuto, organigramma, fino alla nomina del direttore laico.

In questi giorni si stanno svolgendo i colloqui individuali dei docenti con Direttore e Preside, sia sulla revisione dello scorso anno scolastico, sia sull’assegnazione delle cattedre per il nuovo.

In allegato, le foto dei gruppi di lavoro dei docenti presso i tre nuovi luoghi cittadini: i nuovi spazi dell’abitare della ex Officine Osram, la Academy della Meccatronica e SBS caffè.

 

Scuole Salesiane: incontro a Susa il 6-7 luglio

Il 6 e 7 luglio 2023, presso la Villa San Pietro Casa di Spiritualità” a Susa (To), si è tenuta una due giorni dedicata alla scuola a cura del Settore Scuola dell’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta.

La prima giornata ha visto la presentazione del Settore Scuola e delle linee guida della PEPSI, per poi concludersi con un confronto a gruppi.

La giornata di venerdì 7 è stata caratterizzata dagli interventi del dott. Damiano Previtali, del Ministero dell’Istruzione, e don Miguel Angel Garcia, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile.

Il dott. Previtali ha esposto le linee guida dell’orientamento e l’E-Portfolio, mentre don Garcia si è concentrato sull’orientamento scolastico e vocazionale.

In chiusura, le conclusioni e i saluti dell’Ispettore don Leonardo Mancini.

Lettera dell’Ispettore – Giugno 2023

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di giugno 2023.

Valdocco, 9 giugno 2023

A confratelli e laici corresponsabili di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

Carissimi/e,
un saluto cordiale a tutti voi.

Gli inizi del mese di giugno sono un periodo nel quale Scuola e CFP terminano le lezioni e preparano gli esami; esami che i giovani universitari (chierici o laici che siano) hanno sostenuto o stanno sostenendo; gli Oratori iniziano le attività estive, in particolare l’Estate Ragazzi; il Noviziato, le Parrocchie, le case di accoglienza e le Comunità per ragazzi in difficoltà tirano le fila dell’anno trascorso e continuano senza tregua l’attività ordinaria; a livello ispettoriale ci si immerge nei Campi di formazione animatori. E comunque tutti si trovano in una fase particolare dell’anno, dove si fa un bilancio di quanto vissuto, si continua a lavorare e si progetta – nell’immediato o un po’ più a lungo termine – l’attività futura.

L’occasione allora è propizia per ringraziarvi del tanto lavoro di quest’anno. A detta di molti, la ripresa piena di tutte le attività post covid, comprendendo quelle che si erano lasciate in sospeso unitamente a quelle che si era già previsto di realizzare, ha fatto sì che la mole di lavoro accumulata sia stata davvero notevole. Grazie dunque per la passione educativa e pastorale che avete messo e mettete quotidianamente nel vostro lavoro a servizio dei ragazzi e di tutto il popolo di Dio a noi affidato.

In questa lettera desidero inoltrarvi anche quanto ricevuto da don Harris Pakkam e dalla équipe organizzativa del Don Bosco Global Youth Film Festival, Stagione 2, in programma il 13 e 14 ottobre 2023.

Si tratta di un’iniziativa unica nel suo genere, organizzata a livello di Congregazione, che coinvolge tutta la Famiglia Salesiana e che è destinata proprio ai nostri beneficiari di età compresa tra i 14 e i 25 anni. La richiesta è la seguente:

  1. Assicurarsi che le date del 13 e 14 ottobre siano bloccate in tutte le istituzioni della vostra provincia per organizzare il Don Bosco Global Youth Film Festival, o almeno un giorno.
  2. Esortare tutti i Rettori, i Presidi e i Direttori a parlare del festival a tutti i giovani delle loro istituzioni e a incoraggiarli a partecipare al festival con i loro elaborati.
  3. Invitare altri partner locali, istituzioni religiose e organizzazioni a collaborare con noi nell’organizzazione di questo festival per i loro giovani il 13 e il 14 ottobre, così insieme saremo una grande forza.

L’ ultima data utile per presentare le iscrizioni è il 31 Luglio. Se tutte le istituzioni riusciranno a collaborare e a incoraggiare i loro beneficiari a partecipare, avremo assicurato a questa iniziativa un successo significativo. Tutte le informazioni sul festival si possono trovare sul portale www.dbgyff.com.

Concludo con due notizie di famiglia, senz’altro gradite.

Se il 24 maggio vi avevo annunciato il trasferimento di don Luca Barone a Roma, in vista di un delicato servizio da svolgere presso la Sede Centrale, adesso vi comunico che il Rettor Maggiore ha previsto il rientro in Ispettoria di don Enrico Stasi, essendo terminato il suo compito di direttore presso la comunità del post-noviziato di Nave. Accogliamo con gioia la notizia del rientro di don Enrico e gli assicuriamo il nostro affetto, ben contenti che possa tornare a lavorare in ICP!

Vi ricordo inoltre che sabato 10 giugno nella Basilica di S. Maria Ausiliatrice il Vescovo ausiliare Mons. Alessandro Giraudo ordinerà diaconi 12 confratelli studenti della Crocetta, tra cui i nostri Vytautas Markûnas ed Elvis Yuonfaa. Partecipiamo volentieri a questo evento con la preghiera, con l’affetto ed anche con la presenza!

Un abbraccio fraterno in Don Bosco,
Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP