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Lutto per il Rettor Maggiore: si è spento il padre di Don Ángel Fernández Artime – ANS

Alle 7 di questa mattina, mercoledì 15 settembre, è venuto a mancare, dopo una lunga malattia, Ángel Fernández Fernández, il padre del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

Di seguito il messaggio di condoglianze di don Leonardo Mancini da parte di tutta l’Ispettoria Salesiana del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania e la notizia pubblicata dall’Agenzia d’Informazione Salesiana – ANS.

Ci uniamo a tutta la Congregazione e alla Famiglia Salesiana nel mondo per pregare in suffragio del papà di Don Angel.
Il Signore possa accogliere il tanto bene realizzato nella sua vita di credente, di sposo e di padre, ed accoglierlo nell’abbraccio avvolgente della sua misericordia.
Il Signore possa anche donare pace e consolazione alla famiglia di Don Angel ed alimentare nel cuore di tutti la speranza della risurrezione.

Don Leonardo Mancini – Ispettore Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

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(ANS – Roma) – Alle 7 del mattino di oggi, 15 settembre, è venuto a mancare, dopo una lunga malattia, Ángel Fernández Fernández, il padre del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime. Nato a Luanco, nelle Asturie, in Spagna, il 12 giugno del 1932, se n’è andato dopo 89 anni di vita e 61 anni di matrimonio accanto alla mamma di Don Ángel.

Il Rettor Maggiore, che gli era profondamente legato, così ne ha ricordato con affetto alcuni tratti significativi: “Ogni giorno, quando il tempo lo permetteva, andava a vedere il ‘suo mare’. Aveva iniziato a lavorare come pescatore all’età di 13 anni e fino ai 78 aveva continuato ad accompagnare e ad aiutare un altro giovane pescatore”.

“Era un uomo sereno e tranquillo, doti forse che gli saranno venute dallo stare tante ore da solo in mare; semplice, di buon cuore, era un uomo di famiglia e non necessitava di molto per essere felice. Lavoratore instancabile, al suo confronto mi sento come un novizio davanti al maestro” ha aggiunto Don Ángel.

Che poi conclude; “Da quando era pensionato, andava a fare una visita in Chiesa per fare un saluto al Signore e a dare il suo euro quotidiano per la carità ai poveri. Andava a Messa quasi ogni giorno e anche lo scorso 30 agosto era presente con me all’Eucaristia e alla Novena alla Vergine di Covadonga”.

I funerali si svolgeranno domani, 16 settembre, nella parrocchia “Santa Maria” di Luanco – Gozòn, ed è prevista la partecipazione di molti salesiani delle Ispettorie spagnole.
Il Rettor Maggiore ringrazia sin da ora quanti gli sono vicini con la preghiera e con l’affetto.

Inaugurazione della mostra temporanea “Lock art” e delle Sale della Famiglia Salesiana

Nel pomeriggio di mercoledì 8 settembre 2021 presso Museo Casa Don Bosco si è svolta l’inaugurazione delle Sale dedicate alla Famiglia Salesiana e della mostra temporanea “Lock art, realizzata in collaborazione con ArtFullFrame: la visione del tempo della pandemia da parte di 15 fotografi di tutto il mondo.

L’inaugurazione ha visto la presenza del Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime; il Direttore Artistico e Capo progetto Lock Art Chiara Candellone Sticca; Don Leonardo Mancini, Ispettore Salesiani Piemonte Valle D’Aosta e Lituania; Don Cristian Besso, Responsabile progetto museologico Museo Casa don Bosco; i fotografi torinesi Claudio Gottardo e Gabriele Zago con loro testimonianza.

A moderare l’incontro di inaugurazione, la dottoressa Stefania De Vita – Direttrice del Museo Casa Don Bosco.

Per l’occasione il Rettor Maggiore ha presentato i nuovi spazi del Museo Casa Don Bosco dedicati alle figure più significative della missione educativa salesiana: i gruppi della Famiglia Salesiana con ciascuno dei Santi/e e Beati/e di riferimento, rappresentati nella loro origine carismatica al fine di trasmettere quel clima di famiglia che don Bosco dedicava ai proprio figli.

Oggi è il giorno nel quale possiamo dire che la realtà del Museo Casa Don Bosco finisce tutti i suoi lavori e impegni. Mancava infatti una parte molto importante, ovvero quella di mostrare la vita e la realtà di tanti che hanno preso il carisma di Don Bosco e lo hanno trasmesso in tutto il mondo. Siamo riusciti dopo 11 mesi a riempire le due stanze dedicate alla Famiglia Salesiana di una grande significatività.

Don Ángel Fernández Artime

Al termine dell’evento, i partecipanti hanno potuto effettuare il tour della mostra e la visita dei nuovi ambienti del Museo.

RIVIVI L’EVENTO:

Le giornate di inizio anno pastorale 2021 – 2022 a Valdocco

Il 3 e 4 settembre i confratelli salesiani e i consigli della CEP si sono riuniti a Valdocco per le Giornate di Inizio Anno Pastorale 2021-2022.

Dopo l’accoglienza e la preghiera iniziale, entrambe le giornate hanno visto l’intervento di don Stefano Martoglio (Vicario del Rettor Maggiore) il quale ha presentato i documenti post capitolare del CG28 che il Rettor Maggiore ha inviato alle comunità: alcune linee guida per concretizzare il cammino post capitolare e per attualizzare il “carisma salesiano oggi” in ciascuna ispettoria del mondo. La concretizzazione più evidente avverrà attraverso il Capitolo Ispettoriale X. Sarà l’occasione per rendere operative le 8 linee programmatiche che il Rettor Maggiore ha proposto: la 6° è quella che farà da locomotiva a tutte le altre. Ogni comunità sarò chiamata, come premessa, a dire che cosa si è realizzato di valido durante il tempo della pandemia nelle singole opere per toccare con mano la duttilità, lo zelo e la fantasia delle singole case, guardando anche il contributi che i giovani hanno offerto nel Capitolo Generale 28.

Successivamente hanno preso la parola l’Ispettore don Leonardo Mancini, il Regolatore del Capitolo Ispettoriale X ed infine alcuni incaricati di settore. Le giornate si sono poi concluse con i  lavori di gruppo per case, il Vespro e la cena insieme.

 

Don Mauro Zanini nuovo direttore di Valdocco San Francesco di Sales

Nella giornata di mercoledì 25 agosto, presso la Chiesa di San Francesco di Sales a Valdocco, l’Ispettore don Leonardo Mancini ha insediato don Mauro Zanini come nuovo Direttore della Comunità Valdocco San Francesco di Sales. Oltre alla partecipazione dei confratelli di casa, vi è stata anche la presenza di una rappresentanza della Casa del Michele Rua in cui don Mauro ha prestato servizio come Direttore negli ultimi anni. Tra questi anche don Stefano Mondin, che proprio nella stessa mattinata aveva vissuto la cerimonia liturgica di insediamento.

L’Ispettore, in entrambi i casi, ha desiderato commentare l’articolo 55 delle Costituzioni salesiane prendendo spunto da I <<RICORDI CONFIDENZIALI AI DIRETTORI>> DI DON BOSCO:

Il direttore nella comunità
Il direttore rappresenta Cristo che unisce i suoi nel servizio del Padre. È al centro della comunità, fratello tra fratelli, che riconoscono la sua responsabilità e autorità.
Suo primo compito è animare la comunità perché viva nella fedeltà alle Costituzioni e cresca nell’unità. Coordina gli sforzi di tutti tenendo conto dei diritti, doveri e capacità di ciascuno.
Ha responsabilità diretta anche verso ogni confratello: lo aiuta a realizzare la sua personale vocazione e lo sostiene nel lavoro che gli è affidato.
Estende la sua sollecitudine ai giovani e ai collaboratori, perché crescano nella corresponsabilità della missione comune.
Nelle parole, nei contatti frequenti, nelle decisioni opportune è padre, maestro e guida spirituale.

Di seguito qualche scatto della cerimonia, a cura del confratello Antonio Saglia.

Lettera dell’Ispettore maggio 2021

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte e Valle d’Aosta don Leonardo Mancini per il mese di maggio.

A confratelli e laici corresponsabili di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania 

Carissimi/e,

un saluto cordiale a tutti voi. 

Siamo  a  maggio,  mese che  inizia con San  Giuseppe  (lavoratore)  ed  è  intriso  della  presenza di Maria; mese tanto ricco anche di “memoria” salesiana. 

Il contesto storico nel quale ci muoviamo segna una lenta ripresa. Ce lo auguriamo, e  nello stesso tempo preghiamo, invitati anche da Papa Francesco, perché la pandemia continui  ad allentare la sua morsa sull’Italia e sul mondo.   

Maggio è iniziato appunto con la memoria liturgica di San Giuseppe lavoratore, che ci  ricorda la figura di un santo “sognatore”. In realtà anche l’altro Giuseppe della Bibbia, il figlio  di Giacobbe, è particolarmente capace di cogliere la volontà di Dio attraverso i sogni. E il nostro  padre  Don  Bosco,  quanto  a  sogni che  suggeriscono  la  volontà  di  Dio, mi  pare  si  ponga  decisamente sulla scia dei Giuseppe sopra citati. 

Abitualmente quando parliamo di sogni, ci riferiamo a qualcosa di bello che vorremmo  si  realizzasse. I sogni  simili  a  quelli  di  Giuseppe, invece, non  sono  momenti  estatici,  particolarmente  gradevoli,  che  ci  dispiace  lasciare  quando  ci  risvegliamo.  Ma  sono  vere  e  proprie sfide destabilizzanti, inviti a cambiare il proprio modo di essere e di fare anche  in forma radicale

I sogni di Giuseppe il  falegname contengono le risposte ad alcune domande che  lui  porta  nel  cuore,  e  che  richiedono un discernimento  profondo;  discernimento dove il  suo  desiderio di compiere la volontà di Dio si incontra con una realtà difficile da decifrare; anzi, il  più  delle volte la realtà che gli si presenta davanti è davvero ostica e/o incomprensibile

come il venire a sapere che la propria  futura sposa è incinta, o comprendere che il Bambino appena nato rischia di morire se non si fugge nottetempo da Betlemme. 

Mi pare che talora anche noi ci troviamo in situazioni analoghe. Certo, quanto vissuto  da  San  Giuseppe  è  assolutamente  unico;  ma  credo  di  poter  affermare  che  in  determinate  circostanze pure noi portiamo nel cuore  il desiderio di  fare  la volontà di Dio, da  figli nel  Figlio; ma ci incontriamo con situazioni difficili da comprendere e risolvere, situazioni che  riguardano noi o le persone a noi vicine, i ragazzi in particolare. E non riusciamo a capire il da  farsi.  Il  discernimento  nello  Spirito può   portarci  a  comprendere  che  la  soluzione  non sempre si  trova  nella  direzione  che  uno  aveva  immaginato,  progettato, desiderato,  costruito. Anzi, talora la risposta suggerita consiste in qualcosa di completamente nuovo,  di imprevisto, di impensato. Ed effettivamente, i sogni di San Giuseppe contengono  in sé  l’invito a riformulare  il percorso, a ripensare se non gli obiettivi (ma in parte pure quelli),  almeno le strategie dell’intera vita! 

Credo che il confronto con la pandemia ci chieda di sognare sì, ma sognare come  sognava San Giuseppe. Abbiamo bisogno di riformulare almeno in parte il nostro percorso,  facendo tesoro delle novità che questa ha portato nella nostra vita ed in quella della gente e dei  giovani. Vai nella pandemia e guardati attorno, sembra suggerirci Don Bosco.  

Quali dovrebbero essere gli ingredienti del sogno che ci viene richiesto? Almeno due.  Da  una  parte  siamo  invitati  a  metterci  di  fronte  alla  realtà cosı̀  come  si  presenta  oggi, 

caratterizzata da alcune nuove ferite e nuove domande che si trovano nella vita di tante persone,  giovani compresi; e dall’altra siamo invitati a metterci in ascolto della Parola di Dio e del  carisma salesiano, domandandoci che cosa lo Spirito voglia suggerirci in questa situazione,  che  cosa  ci  chieda.  Senz’altro ci  chiede di  stare  sul  pezzo,  di  non  mollare; di  continuare  ad  accompagnare  ragazzi e giovani  con  rinnovata energia,  con la  nostra vocazione  di educatori 

instancabili; può  darsi però  che  ci  chieda  anche  di  percorrere  qualche nuovo  sentiero,  perché la realtà che si presenta davanti a noi è in parte nuova, e nuove potrebbero essere le  strade per rispondere alle domande di senso che essa si porta dentro. 

Per sognare come San Giuseppe abbiamo bisogno dello Spirito, e giunge a breve la  solennità di Pentecoste, per ricordarci che è il Paraclito a condurci alla verità tutta intera.  E  giunge  subito  a  ruota  anche la  solennità  di  S. Maria  Ausiliatrice!  Lei  è  l’Aiuto  dei  cristiani; a Lei, capolavoro dello Spirito e sposa di Giuseppe, possiamo rivolgerci perché  interceda presso  il suo Figlio amatissimo,  affinché lo  Spirito  soffi  forte  in noi  e  tra noi,  e soprattutto affinché noi  ci lasciamo interpellare,  plasmare,  guidare da  Lui. L’articolo  1  delle  Costituzioni Salesiane recita cosı̀: Per contribuire alla salvezza della gioventù, “questa porzione  la più delicata e la più preziosa dell’umana società”, lo Spirito Santo suscitò, con l’intervento  materno di Maria, san Giovanni Bosco. /…/ Da questa presenza attiva dello Spirito attingiamo  l’energia per la nostra fedeltà e il sostegno della nostra speranza

Noi  crediamo  che  lo  Spirito  continua  a  soffiare e  a  suscitare,  con  l’intervento  materno  di  Maria,  educatori ed  educatrici  che  desiderano la  salvezza  dei  giovani.  E, convinti di  doverci  lasciare  interpellare  dalla realtà, rinnoviamo  la  nostra  disponibilità  ad ascoltare insieme lo Spirito, pronti a percorrere anche strade impreviste, se necessario, come  capita nei sogni di Giuseppe.  

Affidiamo a Maria, nella Novena a lei dedicata (che corre quasi intrecciata con quella  allo Spirito Santo)le intenzioni di questo periodo speciale, periodo in cui si tirano le fila degli  ambienti di educazione sistematica e della catechesi parrocchiale, e si preparano con rinnovato  entusiasmo le attività estive degli oratori ed i campi ispettoriali.  

Le affidiamo inoltre le future ordinazioni sacerdotali di Don Matteo Rupil, Don Linus Onyenagubor, Don Giovanni Marchetti, Don Peter Bosko; e le ordinazioni diaconali (di Luca,  Marco,  Sanijn,  Mark,  Gerald,  Franklin,  Misha, Damiano,  Caius a Torino; e  di  Matteo  a  Gerusalemme). 

Le affidiamo tutti i  confratelli  (tra  cui  sottolineo quelli ammalati  o in quarantena); le  affidiamo infine i due confratelli che recentemente sono stati inviati dal Rettor Maggiore alla  nostra ispettoria: Don Daniel Antunez, nuovo responsabile della Procura missionaria di Torino (giunto qualche giorno fa a Valdocco) e Don Joseph Maria Sabé Colom, futuro economo del  Colle Don Bosco Istituto (che arriverà in estate). Li accogliamo fraternamente e auguriamo loro buon lavoro; e avremo modo di ringraziare il Sig. Giampietro Pettenon e Don Américo Raùl  Chaquisse per il servizio prezioso che hanno reso all’ispettoria e alla Congregazione. 

Ma a Maria domandiamo anche il dono di sognare come  il suo sposo; e di saper guardare oltre il consolidato e dentro il cuore dei giovani. Don Bosco diceva: Solo in cielo  potremo, stupefatti, conoscere ciò che ha fatto Maria per noi (MB X, 1978): dunque osiamo senza timore chiedere l’intercessione di Maria, sposa di Giuseppe; e insieme con Lei, come nel  Cenacolo il giorno di Pentecoste, invochiamo il dono dello Spirito.  

Valdocco, 15 maggio 2021
Inizio della Novena a Maria Ausiliatrice

Con grande affetto in Don Bosco

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

Lettera dell’Ispettore marzo 2021 con gli auguri pasquali

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte e Valle d’Aosta don Leonardo Mancini per il mese di marzo con gli auguri di Pasqua.

A confratelli e laici corresponsabili di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

Carissimi/e, 

un saluto cordiale a tutti voi. 

Siamo prossimi alla festa di Pasqua; la liturgia in questi giorni ci sta facendo ripercorrere  le vicende della vita di Gesù relative alla sua Passione, Morte e Risurrezione. E noi siamo  invitati  a maturare  la  convinzione  che  quanto  viene  raccontato  ci  riguarda direttamente;  riguarda la mente, il cuore, le mani; riguarda ogni meandro fisico e spirituale della nostra vita.  

E non solo perché questo tempo di pandemia è per tanti versi – specialmente per alcuni,  giovani compresi – un tempo di “passione”, ma perché la nostra vita è chiamata a diventare  “una” con la vita di Gesù; è chiamata a scoprire nel volto di Gesù  le fattezze del proprio volto; è  chiamata, immedesimandosi in  Lui, a  portare  alla  luce il  codice  attraverso  cui  decifrare il  mistero che si porta dentro e che le può permettere di “rinascere dall’alto”.  

Questa operazione interiore di condivisione della vita di Gesù è possibile se percorriamo  i  suoi  sentieri,  e  lo  seguiamo  anche  nella sua Passione, Morte  e  Risurrezione, disponibili  a  morire e risorgere misticamente con Lui.  

Ma siamo già stati battezzati – dirà giustamente qualcuno – ; il passaggio dalla morte alla risurrezione  lo  abbiamo  vissuto  in  quel  sacramento misterioso  e  bellissimo,  ricevuto  presumibilmente quando eravamo in braccio a nostra mamma. Vero, ma il Battesimo è seme,  più  che  frutto;  innesca  un  processo,  abilita  a  compierlo…  ma  attende  la  nostra  risposta,  l’adesione del cuore. 

Seguire Gesù,  immedesimarsi  sempre  più  con  Lui; lasciare  che Lui entri  in  noi,  perché noi entriamo in Lui; e ricevere così il dono gratuito e impagabile della vita nuova… rinascere nuovi: questi sono alcuni aspetti  fondamentali del progetto di vita al quale siamo  invitati dalla celebrazione del Mistero Pasquale.  

Nel presentare a ottobre scorso la necessità di un Patto Educativo Globale ci è stato ricordato come sia necessario – per educare integralmente i ragazzi – sanare alcune fratture che  il  nostro  tempo  si  porta  dentro:  una  di  queste  fratture  è  quella  tra  educazione  e  trascendenza.  Cito  da  una  conferenza sul  tema di  Mons. Vincenzo  Zani,  Segretario  per  la  Congregazione per l’Educazione Cattolica: Se è vero che l’uomo non è limitato al solo orizzonte  temporale  ma,  vivendo  nella  storia,  conserva  integralmente  la  sua  vocazione  eterna,  allora  l’educazione è  introdurre  i ragazzi e  i giovani nella realtà  totale, di cui una dimensione  fondamentale è l’apertura al trascendente, apertura che rende possibile dischiudersi alla  speranza. Per sanare questa frattura verticale tra l’uomo e l’assoluto, è necessario avere come  punto di riferimento un’antropologia “integrale” e allo stesso tempo “concreta” che permetta  alla persona umana di guardare oltre, di dilatare gli orizzonti della ragione e del cuore

Vuol dire che ragazzi e giovani (come noi) per raggiungere pienezza di vita e di gioia  hanno bisogno di indagare e scoprire il mistero che li abita; e solo in Cristo questa scoperta  è veramente possibile; scriveva Don Bosco nella cosiddetta “Circolare sui castighi”:

Ricordatevi che l’educazione è cosa del cuore, e che Dio solo ne è padrone, e noi non potremo riuscire a cosa  alcuna, se Dio non ce ne insegna l’arte, e non ce ne mette in mano le chiavi. Invece  spesso  constatiamo  che molti  giovani – ma  forse ogni  tanto anche  noi  – ritengono che la vita piena e la gioia abitino presso indirizzi lontani dalla fede cristiana;  o che vita e gioia non siano motivate ad interrogare il Vangelo per rigenerarsi o implementarsi.  Alla frattura tra educazione e trascendenza si aggiunge oggi un’altra frattura che come  educatori  certamente  non  stiamo  ignorando: la frattura educativa, provocata  dall’emergenza  sanitaria.  Cosı̀  si  esprimeva  il  Cardinal  Bassetti  all’ultimo  Consiglio  permanente della CEI, il 22 marzo scorso: In una situazione oggettivamente inedita e complicata,  ci è chiesto di continuare a coltivare un rapporto educativo capace di relazione, prossimità,  ascolto,  attenzione,  supporto,  fiducia.  È un  atto  di  responsabilità  nei  confronti  della  nuove  generazioni; è un atto cruciale di speranza

Facendo sintesi

Da  credenti,  la  Pasqua  è  per  noi  uno  scrigno pieno  di  tesori unici,  irripetibili,  straordinari; la cui chiave si trova solo se accettiamo di seguire Gesù , di lasciarlo entrare in noi  e noi di entrare in Lui, di morire e rinascere con Lui, di diventare nuovi. 

Da educatori, il percorso che possiamo desiderare e proporre ai ragazzi – per quel che è  possibile – è lo stesso: siamo invitati a riavvicinare – per loro – la terra con il Cielo, a sanare la  frattura tra educazione/vita  quotidiana  e trascendenza; chiamati  ad  aiutarli  a  dilatare  gli  orizzonti della ragione e del cuore; ricordargli che la chiave per entrare nel loro cuore e per  “accendere” la loro maturazione è custodita nel mistero di un Dio crocifisso e risorto; e  che solo immergendosi in quel mistero si comprende in pienezza il nostro personale mistero. E  sappiamo che quando non ci stanchiamo di coltivare un rapporto educativo capace di relazione,  prossimità, ascolto… il cuore dei giovani respira meglio, ed in loro si accende la speranza

So  che  questo  è  l’impegno  quotidiano  di  tutti  voi,  carissimi confratelli  e  laici  corresponsabili, operanti a diverso titolo nell’educazione e nell’evangelizzazione. So bene che  questo impegno da  oltre  un anno viene messo duramente alla prova dall’attuale emergenza  sanitaria. Ma so anche che tale impegno è veramente  fecondo, e sta costruendo futuro per la  Chiesa e la società . Io non posso che ringraziarvi per il servizio che svolgete; ma desidero 

nel contempo incoraggiarvi, sostenuto dal messaggio della Pasqua. La Pasqua ribadisce con  forza che la vittoria di Gesù  sulla morte e sul peccato dona vita in abbondanza! Se continuiamo  a metterci umilmente  e  fiduciosamente  alla sequela  del Risorto,  Lui viene  ad  abitare in noi,  dentro la nostra vita, dentro la nostra storia; e viene ad abitare nei giovani, dentro la loro vita,  dentro la loro storia. E la vita nuova del Risorto, rende possibile a ciascuno di noi, come ai  ragazzi, di diventare nuovi! 

Con l’impegno  di  ricordare nella  nostra preghiera e  di  farci  prossimi  a quanti oggi  si  trovano in condizioni di sofferenza  fisica e spirituale, ma anche ulteriormente spronati dalle  parole pronunciate da Don Bosco all’Arcadia nel Venerdı̀ Santo del 1876 (MB XII 641): Egli solo  colla sua Passione e Morte ci ha fatti figli di Dio, suoi fratelli, membri dello stesso suo Corpo, eredi  dei medesimi tesori del Cielo

vi auguro di cuore una serena e santa Pasqua di Risurrezione

Valdocco, 31 marzo 2021

Con grande affetto in Don Bosco
Don Leonardo Mancini

MGS Day: rivivi l’evento

Sabato 20 e domenica 21 marzo 2021 si è svolto il tradizionale appuntamento dell’MGS Day grazie alle dirette streaming che hanno permesso a molti giovani di potersi collegare da casa o dal proprio centro per vivere al meglio le varie attività, giochi, riflessioni, testimonianze, preghiere che sono state proposte nelle due giornate.

Sulla pagina di PG Don Bosco dedicata all’MGS Day è possibile rivivere le parti salienti dell’evento, come la testimonianza di Alessandro Ciquera, (coautore del libro “La speranza ha il vestito azzurro. Storie di vite che non si arrendono), la presentazione del Concorso per il logo Nazionale, l’estratto dell’omelia dell’Ispettore don Leonardo Mancini e la sua la Buonanotte, ed infine il saluto di Suor Carmela.

Visita ispettoriale in Lituania per incontrare i confratelli

In Lituania per incontrare i confratelli!

Dal 9 al 14 marzo il nostro ispettore, don Leonardo, si è recato in Lituania con don Stefano.
Scopo della visita era andare ad incontrare i confratelli e, con loro e la Chiesa locale continuare a pensare e immaginare la nostra presenza nel futuro.
Oltre ai giorni di viaggio le giornate sono state piene di incontri con i Vescovi di Vilnius, Telsiei, il direttore della scuola di Telsiei e i confratelli. Bello poter constatare quanto apprezzamento c’è per il lavoro pastorale dei nostri confratelli, nonostante le tante complicanze del periodo storico.
Nell’esperienza c’è stato tempo per andare ad affidare tutta l’Ispettoria al santuario della Divina Misericordia, amato dai lituani e dai pellegrini.
La Lituania è una bella nazione, una realtà che continua a costruire il suo futuro e che ci vuole partner perché i giovani anche lì hanno bisogno di don Bosco!

MGS Day: 20-21 marzo nel cuore del mondo!

Il tradizionale appuntamento dell’MGS Day, che raduna più di 500 giovani del Movimento Giovanile Salesiano, torna in versione online nelle giornate di sabato 20 e domenica 21 marzo 2021.

La partecipazione all’evento sarà possibile grazie alle dirette streaming accessibili su:

Il programma di sabato 20 marzo (dalle ore 21.00 alle 22.45) prevede:

  • BENVENUTO E PRESENTAZIONE

    Accoglienza on line. Scaldiamo i motori.

  • GIOCO E PRESENTAZIONE DEL TEMA

    Si parte! Gioco organizzato dagli animatori con la presenza di Egidio Carlomagno e presentazione del tema

  • CONCLUSIONE

    Momento conclusivo della serata e buonanotte con Suor Emma Bergandi

Il programma di domenica 21 marzo prevede:

  • ORE 9.00

    Accoglienza e preghiera

  • ORE 9.30

    Presentazione e testimonianza di Alessandro Ciquera. Di fronte a qualcosa che trasforma la vita la reazione non è l’abbandono ma il rinvigorimento, un dire: “Se è così ci metto il doppio della carica per farcela”.

  • ORE 10.15

    Saluti e presentazione dei lavori di gruppo

  • ORE 10.30 - 17.30

    Prosieguo dell’MGS DAY nel locale: celebrazione della Messa secondo le indicazioni di ciascun centro

  • ORE 17.30

    Saluti, video sintesi, buonanotte dell’Ispettore don Leonardo Mancini

  • ORE 18.00

    Avvisi MGS e conclusione

17.30- 18.00: CONCLUSIONE DELLE ATTIVITÀ

Si riprende tutti insieme;
Saluti dell’Ispettore don Leonardo Mancini e buonanotte;
Saluti finali e avvisi MGS.

Salesiani Bra: la visita dell’Ispettore don Leonardo Mancini

In queste prime giornate di marzo, l’Ispettore don Leonardo Mancini si è recato in visita presso la Comunità salesiana di Bra, incontrando tutte le realtà che ruotano attorno ad essa. La mattina del 6 marzo, don Leonardo ha incontrato gli educatori ed animatori dell’Oratorio S. Domenico Savio “Ritmochesale” presso i locali della struttura, assieme al Direttore dell’opera don Alessandro Borsello, tutti mantenendo il distanziamento richiesto dalle norme sanitarie. Di seguito uno scatto della visita ispettoriale.