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Un defibrillatore in regalo da Confartigianato al Cnos Fap di Vercelli

Si riporta qui di seguito una notizia proveniente da “La Stampa” nella sezione “Vercelli e provincia”, che racconta la mattinata di lunedi 25 febbraio in cui è stato consegnato un defibrillatore al Cnos-Fap di Vercelli in seguito ai finanziamenti del 5×1000:

Ieri mattina, nella nuova sede vercellese di corso Magenta, Confartigianato Imprese del Piemonte Orientale ha consegnato un defibrillatore al direttore scolastico dell’istituto professionale Cnos-Fap, Silvano Lago, nell’ambito della campagna nazionale legata ai finanziamenti del 5×1000.

Un’azione resa possibile attraverso il lavoro del comitato Ancos, l’associazione di utilità sociale di Confartigianato. A più ampio spettro, la cerimonia di consegna è stata in verità l’occasione per fare conoscere ai ragazzi dell’istituto professionale vercellese di corso Randaccio (intitolato a Don Bosco) le testimonianze lavorative di imprenditori di successo, in un incontro altamente formativo della durata di un paio d’ore. Sono intervenuti, in questo senso, l’hair-stylist di Borgomanero (conosciuto in tutto il mondo) Gianni Torraco e Donatella Mattacchini, della ditta Nuova Rettifica di Novara.

A moderare il tavolo, il direttore di Confartigianato Imprese del Piemonte Orientale, Amleto Impaloni e il presidente Ancos della stessa area Adriano Sonzini, che ha sottolineato:

«La campagna nazionale con i fondi del 5×1000 ci porta a dotare le realtà del territorio di uno strumento utile e quantomai necessario come il defibrillatore. Cnos Fap, inoltre, è una realtà con la quale Confartigianato collabora da tempo e che ci ha richiesto questa possibilità. E, proprio per queste ragioni, siamo doppiamente contenti di aver dato una mano».

 

Cnos-Fap San Benigno – Consegna attestati e diplomi

Pubblichiamo l’articolo, a cura di Albo Agostino, proveniente dal Cnos-Fap di San Benigno Canavese, riguardo alla consegna del diploma professionale e degli attestati di giovedi 14 febbraio:

Giovedì 14 Febbraio 2019 presso il CNOSFAP dei salesiani di San Benigno Canavese c’erano un salone gremito e tanti volti felici: questa è l’immagine che ha accompagnato la cerimonia di consegna degli attestati conseguiti nell’anno formativo 2017/2018. Gremito perché in tantissimi hanno raggiunto un obiettivo che va dalla qualifica professionale (la maggioranza) agli attestati, senza dimenticare il gradino più alto: il diploma professionale! Per l’esattezza sono stati conferiti 290 attestati.

I volti felici sono invece la giusta espressione di due sentimenti. Da un lato la soddisfazione per aver raggiunto un obiettivo così importante costato fatica e impegno, frutto di cadute e capacità di rialzarsi. Dall’altro la felicità di ritornare in un luogo che viene sentito come una casa, con persone amiche da salutare, storie e nuove sfide da condividere.

Il cerimoniere della serata, il Direttore di Centro Carlo Vallero, ha sottolineato:

L’obiettivo del CNOSFAP ora è quello di non lasciare tutte queste persone al loro destino, ma quello di creare un sistema che riesca sempre più ad accompagnare tutti nel mondo del lavoro. Ecco perché si sta fortemente investendo nei Servizi al Lavoro, strumento per cercare per ogni giovane un ambiente nel quale esprimersi professionalmente e umanamente, dove possa crescere e continuare ad acquisire strumenti per affrontare la vita.

A consegnare gli attestati è stata l’Assessore Regionale a Istruzione, Lavoro e Formazione Professionale: Gianna Pentenero. L’assessore, alla decima presenza, ha evidenziato:

Questo ambiente è una fucina di talenti e professionalità. Mi raccomando con tutti di conservare sempre un ricordo e un legame con questo luogo che tanto vi ha dato.

Durante la serata c’è stata anche l’occasione per l’inaugurazione con le istituzioni del nuovo centro di lavoro HAAS installato nell’officina meccanica il dicembre scorso.

Don Bosco ha visto nella Formazione Professionale la possibilità di accedere ai cuori di tanti giovani, soprattutto quelli considerati “ultimi”, per poter ottenere la loro fiducia e renderli consapevoli delle grandi capacità e talenti che portano dentro. E questo grande uomo e santo dell’1800 ha portato di persona, a San Benigno, questa grande avventura. Un ‘avventura che la prossima estate compirà 140 anni.

Quanto sarebbe fiero Don Bosco di vedere i risultati di 140 anni di semina!

Si ringrazia Agostino Albo per la produzione del testo.

 

Foto Gallery

Una serie di scatti realizzati durante le consegne dell’anno formativo 2017/2018.

Cnos-Fap

La pagina ufficiale del Centro di Formazione professionale di San Benigno.

 

“La cucina degli avanzi”

Pubblichiamo una notizia proveniente da “Il Corriere”, settimanale di Alba,Bra, Langhe e Roero, circa la Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare e l’iniziativa organizzata a Pollenzo che ha coinvonto gli allievi delle scuole “Velso Mucci” e del Cnos-fap di Bra:

Uno show-cooking intitolato “La cucina degli avanzi”, con gli allievi anche dell’Alberghiero “Velso Mucci” e del Cnos-fap di Bra, ha caratterizzato la presentazione di “Attenti allo spreco”.

Si è svolta a Pollenzo, venerdi 15 febbraio, si tratta di un progetto dell’Asl Cn2 per la prevenzione degli sprechi alimentari e la promozione di stili di vita sostenibili.

Nella Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare, quella di Pollenzo all’Università di Scienze Gastronomiche, è stata anche l’occasione per lanciare un’iniziativa di cucina del recupero con la partecipazione degli Istituti scolastici del territorio a indirizzo specifico, e un contest fotografico dedicato agli alunni delle Superiori sul tema dello spreco.

Si calcola che un terzo della quantità totale di cibo prodotto nel mondo finisce per andare perso o sprecato. Si tratta di un problema etico, economico-sociale e anche ambientale. Senza sprechi si potrebbe coprire più di metà del fabbisogno alimentare dei Paesi poveri. Per produrre tutto il cibo che poi buttiamo servono più di 250 miliardi di litri d’acqua. Il 30% delle terre viene sfruttato inutilmente, si immettono nell’atmosfera più di 3 miliardi di tonnellate di anidride carbonica e circa l’8% delle emissioni totali di gas serra.

Nonostante l’entrata in vigore della legge Gadda (n.166/2016) con l’obiettivo di ridurre gli sprechi lungo tutta la filiera agro-alimentare, favorendo il recupero e la donazione delle eccedenze, in Italia sprechiamo ancora circa 2 milioni di tonnellate di alimenti all’anno; 450.000 in Piemonte con oltre il 45% a livello domestico.

CnosFap Fossano – Le 5 E dell’energia

Riportiamo qui a seguire una notizia proveniente dal Centro di Fomazione Professionale di Fossano inerente al progetto “Le 5 E dell’energia”:

Mercoledì 30 gennaio la classe terza termoidraulica del CNOS-FAP di Fossano, all’interno del progetto “le 5 E dell’energia”, promosso da Osservatorio Permanente Giovani Editori ed Enel, hanno realizzato un’inchiesta/reportage nella città di Fossano iniziando con interviste a privati cittadini ed infine ad alcuni commercianti e figure istituzionali della città.

I questionari presentati erano tesi a focalizzare l’attenzione sul tema energia, su nuovi modi di concepirla e viverla, nella consapevolezza che attenzione e cambio repentino nello stile di vita, sono indispensabili per evitare la rovina del nostro pianeta.

Ne è emerso un quadro generale positivo perché sia privati che imprese commerciali puntano a migliorare la funzionalità delle strutture tramite l’utilizzo di lampadine ad alta efficienza e l’adozione di misure per ridurre il consumo di energia elettrica e per il riscaldamento. Il dato negativo riguarda l’assenza quasi totale di produzione di energia da fonti rinnovabili nelle strutture visitate.

Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa e ci hanno permesso di realizzare le interviste:

  • La Natura delle sorelle Lingua,
  • Ottica Maestrelli,
  • Sisley,
  • Farmacia Abrate,
  • Agenzia Giada Viaggi,
  • Ferramenta Valfer,
  • Gioielleria Tallone,
  • La Cassa di Risparmio di Fossano.

Infine ringraziamo sentitamente il Sindaco Sordella che ci ha accolti nella Sala Rossa del Comune, ha risposto a tutte le domande dei ragazzi esortandoli ad essere sempre attenti alle problematiche attuali, a non smettere di informarsi, di leggere, confrontare e dubitare perché è l’unica possibilità per salvarsi dalla falsa informazione e dalla propaganda manipolata e manipolatrice.

La mattinata si è conclusa con la visita alle secrete del castello con una preparatissima Agata Pagani, che ringraziamo, che ha avvicinato gli allievi alla figura affascinante e attualissima di Leonardo Da Vinci.

 

Bra – Consegna attestati e diplomi della Formazione Professionale Salesiana

Si pubblica l’articolo proveniente da IdeaWebTv riguardo alla consegna degli attestati e dei diplomi della Formazione Professionale Salesiana che si è svolta a Bra. Ecco i settori e le rispettive sedi dove sono stati conseguiti i diplomi:

  • Termoidraulica, Fossano;
  • Ristorazione, Bra e Savigliano;
  • Elettrico, Fossano;
  • Meccanico, Fossano e Bra;
  • Acconciatori, Bra, Fossano e Saluzzo;
  • Automotive, Bra e Fossano.

Pubblico delle grandi occasioni, nel tardo pomeriggio di ieri – lunedi 4 febbraio –  all’auditorium del polifunzionale “Giovanni Arpino” di Bra, per la cerimonia di consegna degli attestati di qualifica e dei diplomi ai giovani della Formazione Professionale salesiana dell’area cuneese, nell’ambito delle manifestazioni territoriali del 40° dell’Associazione Cnos-Fap Piemonte e terzo appuntamento ufficiale per il 60° compleanno dell’Istituto Salesiano braidese.

Kermesse condotta da Simona Solavaggione, voce di Trs Radio, con il coordinamento di Valter Manzone e Franco Burdese (rispettivamente, direttore e “colonna” del Cnos Fap braidese); sul palco hanno portato i loro saluti il direttore dell’Opera Salesiana di Bra, don Vincenzo Trotta, il sindaco di Bra Bruna Sibille, assessori e portavoce dei comuni di Fossano, Saluzzo e Savigliano, l’assessore della Regione Piemonte alla Formazione Professionale Giovanna Pentenero, il direttore generale dell’Associazione Cnos Fap Piemonte Lucio Reghellin, il referente territoriale dell’area cuneese Maurizio Giraudo.

Sul palco, anche, due sacerdoti che, negli ultimi anni, hanno svolto mansioni e ricoperto ruoli importanti all’interno dell’Istituto Salesiano di Bra: don Gabriele Miglietta (insegnante all’ex Istituto tecnico “San Domenico Savio”, oggi direttore dei centri Cnos Fap di Saluzzo e di Savigliano) e don Bartolo Pirra (ex direttore-economo a Bra, oggi direttore della Casa Salesiana fossanese).

Poi, le centinaia di studenti che sono saliti sul palco per ritirare gli attestati di qualifica e i diplomi, conseguiti nei seguenti settori e nelle seguenti sedi: Termoidraulica, Fossano; Ristorazione, Bra e Savigliano; Elettrico, Fossano; Meccanico, Fossano e Bra; Acconciatori, Bra, Fossano e Saluzzo; Automotive, Bra e Fossano.

Valter Manzone, direttore Cnos Fap di Bra:

“Per i formatori e i salesiani impegnati nei percorsi ordinamentali, duali e del diploma professionale, lavorare insieme ai giovani offrendo loro una proposta intellettuale e professionale, insieme alle dimensioni sociale e religiosa, è una sfida quotidiana. La consegna degli attestati di qualifica e dei diplomi suggella questo percorso che tantissimi ex-allievi hanno già compiuto in questi 40 anni di storia e che alcuni di loro racconteranno dal palco del Centro Polifunzionale messo a disposizione da una Amministrazione Comunale sempre molto attenta all’educazione dei giovani”.

Intervista a Gianna Penteneroassessore regionale alla Formazione Professionale, intervenuta a Bra:

Don Enrico Peretti – Il Futuro del lavoro è la responsabilità condivisa tra tutti gli attori della comunità civile

Si pubblica un articolo proveniente da Parts Aftermarket Congress (un evento a cura della divisione Automotive di DBInformation) che riporta l’intervento di don Enrico Peretti, Direttore Generale CNOS FAP, che ha come filo conduttore il tema della Formazione. Buona lettura!

Al Parts Aftermarket Congress si è parlato anche di formazione. Una testata come Parts ritiene infatti suo dovere non solo diffondere la cultura del settore ma anche promuovere e supportare la formazione di chi entra a farne parte. Queste sono state le motivazioni che hanno portato due anni fa alla creazione del progetto Quality Pro, che vede la nostra rivista al fianco dei Centri Salesiani CNOS FAP in tutta Italia e che ha coinvolto importanti brand invitandoli a trasferire competenze e conoscenze tecnologiche nelle aule scolastiche.

Per parlare più approfonditamente del valore della formazione è stato chiamato Don Enrico Peretti, Direttore Generale CNOS FAP.

“In tutti gli interventi che mi hanno preceduto c’è un filo logico che ci porta ad affermare che la collaborazione è la nuova competizione. Credo su questo tema si debba aprire una finestra veramente importante, in particolare qui in Italia, dove la formazione purtroppo non gode ancora del rilievo che le è necessario. Spesso ci troviamo di fronte a situazioni che non ci lasciano molto sereni e vediamo continuamente rimettere in discussione i sistemi formativi; talvolta la scuola sembra tornare indietro quando è andata avanti, si pensi soltanto all’alternanza scuola-lavoro, che sicuramente andrà ripensata, corretta, ma non tolta. I Salesiani sono la congregazione fondata da Don Bosco, siamo presenti in 137 Paesi nel mondo e la nostra esperienza più comune è quella della formazione professionale, in particolare nel mondo del manifatturiero. Anche ai nostri giorni vediamo diverse analogie con i tempi di Don Bosco in cui era in atto la rivoluzione industriale: non abbiamo più i poveri ragazzi abbandonati in giro per le città, ma in questo momento in Italia ci sono oltre 280.000 Neet, ragazzi cioè che non sono impegnati né nello studio né nel lavoro o nella formazione, ma al contempo sappiamo di avere almeno 800.000 posizioni lavorative non coperte. Questo ci dice che forse è il sistema che deve ripensarsi, perché è vero che ci sono delle difficoltà ma è anche vero che ci sono dei cambi di mentalità che dobbiamo operare. Il mondo del lavoro ci chiama infatti ad essere attenti e capaci di incontrare tutte quante le proposte in maniera intelligente e con spirito di profondo adattamento”.

Secondo Don Peretti occorre quindi un salto di qualità alla formazione professionale, e le stesse aziende devono essere coprotagoniste: la collaborazione è infatti la nuova competizione, per fare del mondo della scuola e della formazione uno spazio adeguato alle esigenze.

“Tutto il mondo produttivo, tutto il territorio, tutte le pubbliche amministrazioni e le famiglie devono cominciare a pensare concretamente al futuro dei propri ragazzi preparandoli ad un inserimento costruttivo e maturo nel mondo del lavoro, altrimenti continueremo ad assistere a problemi che da educativi diventano sociali – ha sottolineato Peretti – dobbiamo renderci conto, per esempio, che è uno slogan sbagliato dire che la tecnologia e l’innovazione tecnologica producono la distruzione del lavoro, quando invece producono il cambiamento e opportunità lavorative: fino a 60 anni fa il 40% delle persone era impegnato nell’agricoltura, oggi siamo forse al 5%, ma non sono diminuite la capacità e l’offerta di lavoro. Occorre quindi capire quali sono le opportunità e dove deve orientarsi la formazione, tenendo conto che la formazione non è solo un compito del Ministero della Pubblica Istruzione e del Lavoro bensì di tutti i soggetti attivi nella società. Noi siamo impegnati su tutti i tavoli e siamo contenti quando assieme a noi c’è tutto il mondo produttivo, perché da sempre cerchiamo la collaborazione con l’azienda”.

In Italia ogni anno sono 2.250.000 i ragazzi formati dai Salesiani che intersecano il mondo della produzione. Appare dunque fondamentale che questo mondo non sia più sentito solo come lo spazio dello stage, ma che cominci esso stesso a collaborare per definire i progetti formativi.

“Dobbiamo fare in modo che il gap che c’è in questo momento tra l’apprendimento di base e il lavoro sia colmato dalla collaborazione delle aziende soprattutto nei contenuti, nell’accompagnamento, nella disponibilità di risorse e nella formazione dei formatori. Siamo convinti che soltanto in questo modo si possano superare le difficoltà che vediamo in questo momento nel mondo del lavoro, perché riteniamo che l’educazione è tale solo nella misura in cui abilita le persone a inserirsi nel mondo del lavoro e della produzione e a costruire la propria vita, la propria famiglia e la propria autonomia, essendo il lavoro anche un importante tema antropologico. Su questo credo sia necessario un salto di qualità. In Germania il 60% dei giovani interseca il mondo della formazione professionale nel proprio percorso di formazione, mentre in Italia sono meno del 40%.

Un progetto sicuramente interessante – continua Peretti – sarebbe quello di creare un ITS (Istituto Tecnico Superiore) insieme alle aziende del nostro settore, in modo che le nostre competenze di formazione e le competenze tecnologiche delle aziende vengano messe a frutto. Dobbiamo fare questi salti di qualità e per certi versi dobbiamo anche forzare la resistenza del mondo educativo italiano che è troppo ingessato, troppo fermo ad una formazione che parla ancora di conoscenze e non è capace di parlare di competenze reali di inserimento nel mondo del lavoro. Purtroppo, in Italia solo i decisori politici mettono mano al mondo della formazione: dobbiamo quindi chiedere il diritto, in quanto soggetti attivi della cittadinanza, di lavorare effettivamente alla produzione di nuove figure. Dobbiamo anche riflettere sul fatto che non esiste più una vita centrata sul posto di lavoro garantito per sempre, ma occorre essere capaci di preparare le persone ad adattarsi e a cambiare. Chi meglio della formazione professionale può offrire questo strumento? Noi offriamo al mondo della produzione che ci sta accanto uno spazio in cui rendere adeguate le persone alle esigenze del nuovo lavoro, fornendo gli strumenti per reinserirsi al meglio. Questo è quello che facciamo con i nostri ragazzi, e vediamo che chi considera la formazione professionale come prima scelta raggiunge competenze e risultati inaspettati. I corsi trino-quadriennali di qualifica e diploma di formazione professionale e i percorsi di ITS (Istituto Tecnico Superiore) li portano al livello delle competenze delle lauree”.

Il Direttore CNOS FAP ha concluso il suo intervento ricordando che siamo il secondo Paese manifatturiero in Europa, e che quindi è più che mai necessario essere in grado di proporre dei poli di eccellenza che aiutino veramente il mondo produttivo ad avere persone preparate a lavorare nelle aziende.

“Il futuro del lavoro, che è anche il futuro di una società, è la responsabilità condivisa tra tutti gli attori della comunità civile – che sono le famiglie, il territorio, la scuola, la pubblica amministrazione, le aziende – di costruire una filiera verticale della formazione professionale che partendo dai ragazzi che escono dalla scuola media li accompagni e li segua nel lavoro. Le aziende e il mondo produttivo devono dunque diventare protagonisti nella formazione di queste persone”.

La Formazione Professionale c’è! – Aperte le iscrizioni per i ragazzi “dopo la terza media”

Da lunedì 7 gennaio sino alle ore 20.00 di giovedì 31 gennaio 2019, sono aperte le iscrizioni alle classi prime delle scuole secondarie di secondo grado e della Formazione Professionale.

E’ necessario utilizzare il portale  del Ministero della Pubblica Istruzione, certamente effettuando anche la pre iscrizione presso una delle segreterie del centro di formazione professionale prescelto.

Per maggiori info clicca sui bottoni sottostanti:

 

 

40 anni sempre ingaggiàti per il futuro – 15 Novembre 2018

#nonètempoperso
40 anni di storia e di esperienze
della Federazione CNOS-FAP  
in Italia e nelle regioni

Ingaggiati per il Futuro

Una storia in comune, un futuro di alleanze


Giovedì 15 Novembre 2018
Aula Magna del Collegio Carlo Alberto, Torino

Apprendere una professione è una strada necessaria affinché i giovani possano aprire quella finestra che si affaccia a possibili scenari futuri di felicità. Questo il percorso virtuoso avviato oltre 150 anni fa da Don Bosco, il quale ha ispirato l’esperienza salesiana in campo professionale fino ai giorni nostri.

Un impegno costante portato avanti da un organismo chiamato Federazione Nazionale CNOS-FAP – Centro Nazionale Opere Salesiani – Formazione e Aggiornamento Professionale – che, in occasione del 40° Anniversario dalla sua fondazione a servizio dei giovani, ha organizzato il convegno dal titolo “Ingaggiati per il Futuro”, un momento celebrativo e una call to action per il futuro dei giovani.

L’incontro si terrà Giovedì 15 novembre 2018 presso il Collegio Carlo Alberto di Torino, piazza V. Arbarello, 8, a partire dalle ore 9.00.

Ripercorrendo la storia della Formazione Professionale, a parlare sono soprattutto i numeri:

24.000 allievi distribuiti su 16 regioni (3.500 solo in Piemonte) appartenenti a 63 Centri di Formazione Professionale (CFP) della Federazione CNOS-FAP (a.f. 2017-2018) che hanno frequentato corsi di formazione professionale; di questi l’89% ha raggiunto il successo formativo conseguendo una qualifica professionale o continuando nella formazione; solo l’11% non risulta occupato; la dispersione scolastica è coerente con gli  obiettivi di “Lisbona 2020” all’11 % (cfr. Dati e fonti dal monitoraggio Sede Nazionale della Federazione CNOS-FAP).

Questi dati fotografano una situazione che negli ultimi anni ha certamente sofferto della crisi e della recessione ancora in atto, ma la resilienza e la progettazione di nuovi percorsi e le modalità di formazione ed inserimento nel mondo del lavoro sono state la concreta risposta del CNOS-FAP. 

Accompagnare al lavoro in sinergia con il territorio e le diverse vocazioni produttive è parte integrante di quella intuizione originale di Don Bosco, una sfida che occorre attualizzare oggi per quei 24.000 giovani che mediamente vengono formati ogni anno per un’occupazione. Come è possibile raggiungere questo obiettivo?

Un solo soggetto non può immaginare di risolvere da solo questo problema. Al cuore di tutto vi è l’alleanza tra più attori capaci di condividere un manifesto culturale comune. Vogliamo favorire l’incontro tra enti di formazione, politica, aziende, famiglie ed altri interlocutori sociali coinvolti al fine di rilanciare il ruolo della Formazione Professionale come risorsa unica e preziosa per la trasformazione della società italiana, per la formazione dei giovani al futuro, per la coesione sociale e territoriale, elaborando una proposta sfidante il contemporaneo, che ne chiarisca valori, scopi, strumenti e benefici per la comunità” come sottolinea il Presidente della Federazione Cnos-Fap, don Enrico Stasi, nel suo invito al convegno “Ingaggiati per il futuro” di Giovedì 15 novembre 2018.  

Tra le autorità invitate al convegno: Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo; Giovanni Biondi, Presidente INDIRE – Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa; Gianna Pentenero, Assessore all’Istruzione, Lavoro e Formazione Professionale della Regione Piemonte; Sonia Schellino, Assessore alle Politiche sociali del Comune di Torino; Cristina Grieco, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Regione Toscana e Coordinatore della IX Commissione della Conferenza delle Regioni e Province Autonome.
Per il mondo delle imprese: Raffaella Bordogna, Responsabile ENI Metodologie e Ottimizzazione dei Processi di Intervento sul Territorio e Rapporti con le Organizzazioni per la Cooperazione e Mariano Costamagna, imprenditore ed ex-allievo del CNOS-FAP.

Oltre alle istituzioni e i rappresentanti delle realtà coinvolte, saranno presenti in sala i direttori dei 63 centri di formazione professionale d’Italia accompagnati da una rappresentanza degli allievi.

Ad accompagnare l’evento, ci saranno alcuni interventi teatrali a cura del celebre monologhista, Eugenio Allegri.

www.cnos-fap.net

Il convegno “Ingaggiati per il Futuro” sarà interamente trasmesso in diretta mediante la PAGINA Facebook @SalesianiICP

 

Non basterebbe “grazie”: 40 Anni di Cnos-Fap Piemonte #MakeTheDifference

Nel teatro adiacente al tempio che sorge al Colle don Bosco – dove nacque, nel 1815, San Giovanni Bosco, che dedicò la sua vita e le sue opere ai giovani in difficoltà – oggi, Venerdì 7 Settembre 2018, si celebra la formazione professionale piemontese che in 40 anni ha formato il futuro di migliaia di giovani.

Una riunione celebrativa del 40º Anniversario di fondazione dell’ente regionale Cnos-Fap – Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione aggiornamento professionale. Sono accorsi salesiani, educatori e allievi da 12 Centri di Formazione Professionale disseminati in tutto il territorio piemontese e anche valdostano.

Dopo un primo momento di raccoglimento, via al talk show che ha ripercorso le tappe principali di questi 40 anni di formazione che hanno “fatto la differenza” per i salesiani, per i formatori, per gli studenti; alcuni hanno testimoniato la loro esperienza nella formazione professionale per la quale “non basterebbe dire grazie“, come ha affermato un allievo nel corso della mattinata.

Tra gli interventi, sono emerse le sfide – Don Gabriele Miglietta, direttore dei CFP di Saluzzo e Savigliano, Mario Cena, Formatore della prima ora del CFP di San Benigno C.se, Vittorio Boin, ex-allievo del CFP di Vigliano B.se titolare della Microtech s.r.l. – che strizzano l’occhio al futuro: dall’accoglienza e l’integrazione rivolta a coloro che hanno nazionalità straniere, all’affinamento di competenze spendibili nel mondo del lavoro con un aggiornamento costante, dal riconoscimento della ricchezza che giace nel tempo libero e quindi l’impegno ad ampliare una competenza sulle nuove tecnologie che agevolino quel tempo e – ispirati dall’intervista a Papa Francesco, pubblicata dal Sole 24 Ore oggi in edicola, firmata da Guido Gentili, direttore del Sole 24 Ore – la sfida tesa all’attenzione, cara anche a Don Bosco, a costruire l’uomo e successivamente “se c’è la stoffa del tecnico, verrà esaltata”, come afferma uno degli ospiti.

 

 

«Dietro ogni attività c’è una persona umana. L’attuale centralità dell’attività finanziaria rispetto all’economia reale non è casuale: dietro a ciò c’è la scelta di qualcuno che pensa, sbagliando, che i soldi si fanno con i soldi. I soldi, quelli veri, si fanno con il lavoro. E’ il lavoro che conferisce la dignità all’uomo, non il denaro». Una sana economia «non è mai slegata dal significato di ciò che si produce e l’agire economico è sempre anche un fatto etico».

Spazio successivamente ai saluti istituzionali: dapprima, don Enrico Stasi, ispettore dei Salesiani e presidente del consiglio direttivo del Cnos-Fap Piemonte, il quale ha rivolto un ringraziamento ai salesiani che si sono lasciati prendere il cuore in questi 40 anni di formazione professionale e lanciando la sfida ad “accogliere e accompagnare i giovani nel percorso che conduce ad essere uomini, cristiani e professionisti. Uomini del futuro in mondo difficile per dargli dignità, nella consapevolezza che Don Bosco è con noi.”; poi l’assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Gianna Pentenero, che ha ricordato quanto è importante “celebrare questi momenti, perchè ci riporta alle radici“, inoltre ha sottolineato come la Formazione Professionale del Piemonte è un unicuum in tutto il territorio nazionale. Infine, l’assessora, ha fatto cenno alla situazione della dispersione scolastica che, grazie alla “santa alleanza” – come la definisce don E.Stasi –  tra Cnos-fap e Regione Piemonte, il tasso è molto basso (sotto il 10 %), testimoniando che i risultati di questa sinergia sono positivi e importanti. Entrambi hanno salutato gli oltre 400 astanti sottolineando come si debba lavorare insieme sulla variabile tempo e sulla dignità umana.

Don Enrico Stasi ha fornito all’uditorio le indicazioni sulle strategie future dell’Associazione che, in “un ambiente che profuma di Vangelo” grazie alla qualità delle relazioni che ci sono nei centri di formazione professionale, deve ora “costruire delle vere e proprie comunità per i giovani, che devono essere sì formati ma anche accompagnati nel mondo del lavoro“.

La mattinata in teatro è volta al termine con l’intervento dell’Ing. Lucio Reghellin, direttore generale Cnos-Fap Piemonte, che ha presentato i numeri della formazione professionale a partire da quel 28 Giugno 1978, con l’allora Presidente, don Ferruccio Cagliari, ad oggi con: 13 sedi operative (4 per area e Novara),  3 sedi operative tra Châtillon e Aosta. Tempo agli auspici e incarichi del nuovo anno formativo, salutando con le parole di colui che ha creduto per primo alla formazione dei giovani, Don Bosco: “Allegria, studio, preghiera: questo è il grande programma che se praticherai, potrai vivere felice e fare molto bene all’anima tua“.

Spazio ancora ai ringraziamenti rivolti ai Soci Fondatori e alla consegna a 7 collaboratori degli Attestati di Fedeltà per i 25 anni di servizio svolti: Marco Caudana, Carla Bossolo, Claudio Cappelletti, Michele Caudano, Dario Cerutti, Antonino Gentile, Silvia Gentina.

Successivamente, alle ore 12.15, la Celebrazione Eucaristica nella Basilica di Don Bosco e, infine, l’evento è terminato  con il pranzo condiviso tra tutti coloro che sono intervenuti.

 

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Sono disponibili online i calendari delle diverse attività ed appuntamenti ispettoriali.

La modalità per accedervi è duplice.

  • si possono consultare per settore, nella loro globalità ed importare individualmente gli appuntamenti di interesse;
  • si possono importare tutti gli eventi presenti nella agenda ispettoriale grazie al Google Calendar di 31gennaio.

 

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