Cnos-Fap Saluzzo Savigliano – Ricciolo d’oro, 48° edizione

Si pubblica un articolo proveniente dal Centro di Formazione Professionale di Saluzzo Savigliano inerente alla loro partecipazione al concorso internazionale per parrucchieri e apprendisti: “il Ricciolo d’oro” che si è svolto domenica 17 febbraio, nella sua 48° edizione, in Svizzera.

Il CFP di Saluzzo ha partecipato il 17 febbraio alla 48 edizione del concorso internazionale per parrucchieri e apprendisti RICCIOLO D’ORO, tenutosi in Svizzera.

E’ stato un successo non solo per il risultato conseguito e le medaglie portate a casa, ma per l’impegno che i nostri allievi hanno profuso e lo spirito che ci hanno messo! – racconta nel suo reportage Gabriella Cometto formatrice del CFP di Saluzzo e referente del settore.

Hanno messo in pratica tutti gli insegnamenti ricevuti durante la preparazione che è stata dura e irta di ostacoli. Forse proprio per questo il risultato assume maggior importanza. Ad un certo punto sembrava dovessimo mollare tutto, invece abbiamo tenuto duro tutti insieme allievi e formatori, che ringrazio per la partecipazione e i sacrifici fatti. Ci siamo sostenuti a vicenda e tutti insieme abbiamo portato a casa medaglie e piazzamenti di prestigio, perché ci confrontavamo con apprendisti che lavorano in azienda e quindi oltre alla formazione hanno già la manualità e l’esperienza del posto di lavoro.

I risultati conseguiti:

  • Ye Shanqing, 7° posto per la prova del secondo anno acconciatura raccolta e 7° posto nella prova freestyle apprendisti con tema CaHairNival;
  • Villosio Andrea, 8° posto per la prova del terzo anno taglio uomo;
  • Abbà Elia, 10° posto per la prova del terzo anno taglio uomo.

I complimenti vanno anche agli allievi che non si sono aggiudicati piazzamenti a medaglia ma che hanno partecipato ben figurando: Sola Roberta, Donato Michela, Jaku Leonida, Cerruti Rebecca, Paparella Martina.

Un grazie anche alle formatrici che li hanno accompagnati e sostenuti insieme a me: Cravero Dalila, Ponso Virginia, Monchiero Luisa.

E poi mi concedo una considerazione a voce alta. – prosegue Gabriella Cometto nel suo resoconto – Credo che niente sia più appagamento per un formatore che vederli lavorare da soli, in autonomia, consapevoli che avrebbero dovuto superare l’emozione della gara. I giovani sono in grado di tirar fuori risorse sconosciute a noi adulti e sono in grado di superarsi. Dovremo essere più capaci ad ascoltarli ed apprezzarli perché in queste occasioni, e non solo, ci dimostrano che al CFP imparano molto, più di quanto noi stessi non siamo in grado di immaginare e magari valutare!