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CFP Fossano: alla scoperta di tutta la gamma di prodotti WD40

Dal sito del CFP di Fossano.

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Venerdì 23 febbraio gli allievi del terzo anno del Settore Automotive di Fossano, hanno avuto l’opportunità di provare e valutare la bontà della gamma completa dei prodotti WD40 con la supervisione di Alessandro Venerato, tecnico esperto della multinazionale.

Un’intera mattinata dedicata all’uso ed all’applicazione della linea “Specialist Moto” e non solo.

Ormai da alcuni anni la WD40 collabora con CNOS-FAP e fa dono dei suoi preziosi prodotti  che possono essere usati nelle esercitazioni tecnico pratiche dagli allievi.

Nelle giornate di formazione dedicate ai vari articoli della linea WD40, le preziose spiegazioni del tecnico specializzato, permettono di incrementare le conoscenze tecniche degli articoli proposti e di guidare il loro utilizzo da parte dei ragazzi che li possono sperimentare direttamente in officina.

CFP Fossano: visita al polo logistico Biesse

Dal CFP di Fossano.

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Lunedì 26 febbraio gli studenti della seconda elettro del CNOS-FAP di Fossano hanno avuto l’opportunità di visitare il nuovo polo logistico della Biesse Elettro Forniture.

Inoltre, durante la visita, è stato proposto loro un corso sui prodotti Comelit riguardante gli impianti di videocitofonia.

Un ringraziamento speciale va ad Alberto Sarvia per la sua preziosa disponibilità e il supporto durante la visita, nonchè al referente del magazzino Andrea Moffa (ex allievo salesiano) e al Referente Gino Comelit per la loro ottima spiegazione.

CFP Fossano: visita alla Bottega 23, un esempio tangibile di Economia Circolare

Dal sito del CFP di Fossano.

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Il 21 febbraio 2024, gli allievi del corso di Aiutante Magazziniere e Back Office hanno avuto l’opportunità di esplorare da vicino la realtà lavorativa della cooperativa sociale Il RAMO, concentrando l’attenzione sul magazzino di raccolta e selezione degli abiti usati e sul punto vendita Bottega 23, situato in Via Matteotti a Fossano.

Durante la visita al magazzino, i corsisti hanno potuto osservare il processo completo di smistamento, selezione ed igienizzazione dei numerosi materiali donati, tra cui capi di abbigliamento, giocattoli, libri e oggetti per la casa, al fine di offrire loro una nuova vita.

Il signor Ezio e la signora Alma hanno gentilmente illustrato le diverse fasi che avvengono all’interno del magazzino: dalla selezione alla catalogazione, dall’etichettatura allo smistamento dei prodotti per la distribuzione nei negozi di Bra e Fossano.

Successivamente, il gruppo si è trasferito nel punto vendita appena ristrutturato della Bottega 23 in Via Matteotti, dove ha avuto l’opportunità di osservare i processi di sistemazione e di visual merchandising che accompagnano la disposizione e l’esposizione della merce sugli scaffali e nelle vetrine del negozio.

È stata un’esperienza emozionante e formativa, che ha consentito ai corsisti di comprendere appieno l’importanza dell’economia circolare nel promuovere la sostenibilità ambientale e nel fornire aiuto alle persone in difficoltà.

CFP Fossano: rivelando l’Arte dei Colori, un viaggio nell’armocromia

Nel laboratorio di acconciatura del CNOS di Fossano, si è recentemente svolto un corso base di armocromia che ha affascinato e illuminato gli animi di un gruppo di studenti desiderosi di scoprire il potenziale trasformativo dei colori.

In un’atmosfera vibrante e creativa, durante le ore extrascolastiche, 14 futuri acconciatori hanno intrapreso un viaggio di 10 ore sotto la guida esperta di Elisa Gili, style coach, che li ha accompagnati ad esplorare il mondo dei colori e delle sue sfumature che aiutano a creare l’immagine giusta per il cliente.

I partecipanti hanno lavorato con drappi, cornici, matite colorate, attraverso lezioni teoriche e pratiche, per comprendere i giusti abbinamenti.

Estate, inverno, primavera e autunno, ogni persona ha tonalità diverse; caldo, freddo, intenso, soft… si è parlato di temperatura dei colori, di toni e sottotoni, ma anche di disarmonia e di come evitarla.

Una formazione molto utile per crescere nella professione e saper fare la differenza nel proporre un servizio stilistico personalizzato e creato in collaborazione con il cliente: uno stile armonico, senza contrasti con i suoi colori e la sua personalità.

Allievi entusiasti hanno sperimentato conoscenze e tecniche, comprendendo l’importanza di osservare attentamente e di ascoltare attivamente le persone, per diventare davvero professionisti apprezzati.

Un super GRAZIE alla formatrice Elisa per la vivacità e passione per il suo lavoro.

Ci vediamo al prossimo corso!

“Non confondiamo i giovani con l’azione delle baby gang” – La Stampa

Si riporta di seguito l’articolo apparso su la Stampa.

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L’invito della comunità salesiana di Fossano dopo recenti fatti di cronaca

Alcuni recenti fatti di cronaca hanno fatto parlare a Fossano della possibile esistenza di baby gang, gruppi di giovani che commettono atti vandalici oppure, come è successo nei pressi della Stazione, aggrediscono un passante.

L’accaduto ha prodotto una riflessione nella comunità salesiana che da decenni si dedica, con il Centro Professionale, i Gruppi e l’Estate Ragazzi, alla formazione dei giovani.

La nota «aperta» ai giornali è nata per la ricorrenza di San Giovanni Bosco.

«È semplicistico e forse anche riduzionistico etichettare questi gruppi – si legge nell’intervento – una cosiddetta baby gang è un gruppo minaccioso, ma all’interno di questo gruppo ci sono singoli giovani molto differenti tra loro e portatori ognuno di un proprio vissuto. Con questo non vogliamo minimamente giustificare questi singoli atti, che consideriamo deplorevoli. Ma davvero questi atti risultano l’unica istantanea possibile dei giovani di oggi?».

I salesiani non ci stanno ad usare come unico filtro della realtà gli episodi di cronaca.

«A fronte dell’illegalità giovanile – continua la nota della comunità guidata dal rettore maggiore don Ángel Fernández Artime –, crediamo che dovremmo diffondere e sostenere l’impegnativa eredità di don Bosco non facendo mancare in una relazione educativa i tre pilastri costituiti da ragione, religione e amorevolezza».

Attualmente frequentano il CNOS-FAP di Fossano più di 500 allievi che, dopo un ciclo triennale, conseguiranno una qualifica professionale che permette sia di inserirsi nel mondo del lavoro sia di proseguire gli studi.

I giovani della formazione professionale fanno volontariato in città.

«Alcune allieve del settore benessere, il corso di estetica, vanno periodicamente alla casa per anziani Monsignor Craveri – proseguono i responsabili – per prendersi cura degli ospiti della struttura. C’è poi la collaborazione tra alcune classi del settore benessere-acconciatura e la coop il Ramo. In un paio di occasioni all’anno, alcuni nostri allievi, accompagnati dai formatori, si impegnano nella pulizia delle strade. Di questi, alcuni costituiscono il gruppo dei volontari nella gestione dell’attività del doposcuola».

«Il panorama giovanile – conclude la nota – non può essere limitato a un unico fermo immagine, ma può e deve essere compreso anche dal punto di vista dello spendere tempo assieme: questa è un’altra faccia dei giovani che merita di essere conosciuta».

CFP Fossano: non ci sono più i giovani di una volta

Dal CFP di Fossano.

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Forse fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce

Le ricorrenze possono avere una duplice valenza, da una parte offrono l’occasione dell’incontro, della convivialità, della festa; dall’altra, possono rivelarsi occasioni per riflettere.

Il 31 gennaio, la comunità educativa pastorale Salesiana di Fossano ha ricordato e festeggiato il suo Santo protettore San Giovanni Bosco.

Da questo gigante dell’educazione possiamo ereditare diversi insegnamenti, ma uno in particolare ci pare particolarmente urgente: è il suo impianto educativo, propriamente detto Sistema Preventivo.

Il sistema preventivo di don Bosco mira all’educazione integrale della persona e si fonda su tre pilastri: ragione, religione e amorevolezza.

Nel 1800 l’accezione “preventivo” non aveva lo stesso significato che gli viene attribuito oggi: era considerato come preventivo un intervento repressivo attuato in anticipo rispetto alla possibile commissione di un reato; per questa ragione, all’epoca, il metodo educativo ritenuto più efficace era quello repressivo propriamente detto (cioè la punizione dopo il reato).

Don Bosco, come altri pensatori sui contemporanei, ebbe l’intuizione che il termine preventivo potesse avere una diversa e nuova interpretazione.

Prevenire doveva significare allontanare i ragazzi da situazioni rischiose, attraverso buone pratiche che permettessero loro di avere gli strumenti necessari per inserirsi nella società civile.

Possiamo oggi dire, visti anche alcuni recenti fatti di cronaca, che queste buone prassi siano ancora significative ed efficaci?

Da alcuni mesi anche a Fossano sentiamo parlare di violenze, minacce, aggressioni, atti vandalici, disturbo della quiete, estorsioni, traffico illecito, ecc. Episodi che hanno come protagonisti giovani solitamente maschi, principalmente minorenni, residenti e non, italiani e di origine straniera, che vengono identificati come membri di baby gang”.

Sarebbe semplicistico e forse anche riduzionistico etichettare in questo modo tali gruppi: una cosiddetta baby gang è un gruppo minaccioso, ma all’interno di questo gruppo ci sono Angelo, Vittorio, Nadir, Ismael, Pasquale, Kadim, ecc. (nomi di fantasia), ci sono singoli giovani molto differenti tra loro e portatori ognuno  di un proprio peculiare vissuto.

Con questo non vogliamo minimamente giustificare questi singoli atti, che consideriamo deplorevoli.

Ma davvero questi atti risultano l’unica istantanea possibile dei giovani di oggi? Davvero i vari Angelo, Vittorio, Nadir, Ismael, Pasquale, Kadim, rappresentano tutta la categoria “giovani”?

Non è nostro intento analizzare la complessa situazione giovanile, discorso che si potrebbe prestare a facili manipolazioni e fraintendimenti, ma una cosa possiamo farla ed è presentare anche un altro volto dei giovani che quotidianamente incontriamo.

A fronte dell’illegalità giovanile, crediamo che dovremmo diffondere e sostenere l’impegnativa eredità di don Bosco non facendo mancare in una relazione educativa i tre pilastri costituiti da ragione, religione e amorevolezza.

Come?

In primis attraverso la Formazione Professionale Salesiana (il CNOS-FAP di Fossano), che rende attuale il Sistema Preventivo favorendo nel giovane la capacità di scegliere il suo avvenire professionale e la propria dimensione di vita tenendo in considerazione l’orizzonte finale da raggiungere, formare: “buoni cristiani e onesti cittadini”.

Attualmente frequentano i diversi settori professionali del nostro centro di formazione più di 500 allievi che, dopo un ciclo triennale, conseguiranno una qualifica professionale (la quale permette sia di inserirsi nel mondo del lavoro, sia di proseguire gli studi). Questo è un sempre grande successo.

Ma questi giovani della formazione professionale si rendono inoltre protagonisti di una costellazione di iniziative diversificate, capaci di esaltare i talenti nascosti di ognuno.

Ad esempio, alcune allieve del settore benessere (estetica), si recano periodicamente alla Casa per Anziani Mons. Craveri in Fossano, con il fine di prendersi cura degli ospiti della struttura.

C’è poi la collaborazione tra alcune classi del settore benessere (acconciatura) e la cooperativa il Ramo.

In un paio di occasioni all’anno, alcuni nostri allievi, accompagnati dai loro formatori, si impegnano nella pulizia straordinaria delle nostre strade.

Un gruppo nutrito di ragazze e ragazzi compone la compagnia della buona notte. Si tratta di allievi e allieve che provano, attraverso alcune iniziative periodiche, a fare propri i valori educativi cristiani e salesiani, mettendosi a disposizione delle esigenze dell’istituto (partecipazione alla messa, esperienze di servizio, cammino di fede, ecc).

Di questi, alcuni costituiscono il gruppo dei volontari nella gestione dell’attività del doposcuola, il cui obiettivo è sostenere e accompagnare quell’attività di studio che talvolta è difficile svolgere a casa.

Nota e ormai consolidata è l’estate ragazzi in cui nostri allievi con un folto gruppo di giovani provenienti da diverse parrocchie si riuniscono il venerdì pomeriggio (durante l’anno scolastico) per formarsi e impiegare del tempo di qualità nella programmazione delle iniziative estive.

Questa breve e incompleta carrellata ha il modesto intento di ricordare come il panorama giovanile non può essere limitato a un unico fermo immagine, ma può e deve essere compreso anche dal punto di vista dello spendere tempo assieme, concetto definito dal Rettor Maggiore dei Salesiani (Superior Maggiore) Don Ángel Fernández Artime, come il Sacramento Salesiano della Presenza. 

Spendere tempo assieme, dedicare del tempo ad Angelo, Vittorio, Nadir, ma anche a Laura, Kevin, Fatima. Noi lo stiamo facendo.

A volte non è facile, ma non è mai infruttuoso. Invitiamo tutti a riflettere su questa attualissima frase del Santo piemontese che guida le nostre attività: “In ogni giovane, anche il più disgraziato, si cerchi un punto accessibile al bene e primo dovere dell’educatore è di cercar questo punto, questa corda sensibile del cuore per trarne profitto”.

La sezione moto del CNOS-FAP di Fossano strizza l’occhio all’elettrico

Dal CFP di Fossano.

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Si aggiungono due nuovissimi e-scooter elettrici alla gamma moto in dotazione al CNOS-FAP di Fossano.

Durante il percorso formativo di “Operatore alla riparazione dei veicoli a motore” gli allievi del corso potranno iniziare a fare esperienza delle nuovissime tecnologie di alimentazioni elettriche delle due ruote, grazie al dono fatto dalla ditta H&S di Milano che ha regalato i due e-scooter al centro.

Alla H&S i nostri più sentiti ringraziamenti per aver offerto ai giovani meccanici l’occasione di approfondire e mettere in pratica nuove competenze.

CFP Fossano: settore Carrozzeria sempre aggiornati!

Dal sito del CFP di Fossano.

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Mercoledì 24 gennaio la prima carrozzeria ha svolto una visita tecnica a Savigliano e Fossano da diversi carrozzieri: Chiapello – GrandaCar Service – Cu-pra – Magic Car.

Tutti i carrozzieri incontrati hanno spiegato nel dettaglio il ciclo di lavorazione sulle auto – l’organizzazione aziendale e l’innovazione che il carrozziere deve fare per essere al passo con i tempi.

Un ringraziamento particolare per la disponibilità di tutte le carrozzerie e per aver trasmesso a tutti i ragazzi passione e impegno nel lavoro artigianale.

Formazione al Learning Center STEM del Rondò di Cuneo

Dal sito del CFP di Fossano.

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Tre giornate di formazione per altrettante classi, al laboratorio di robotica e.DO del Rondò dei Talenti di Cuneo, polo educativo che ormai da alcuni anni, grazie alla Fondazione CRC, ha come obiettivo quello di far emergere il talento dei nostri giovani per catalizzare e dare impulso alla crescita, alla conoscenza, alla nascita di idee e alla condivisione di esperienze.

CFP Fossano: seconda guerra mondiale, la testimonianza di Lucia e Giuseppe

Dal sito del CFP di Fossano.

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Se fosse tutto qui, non sarebbe nemmeno il caso di dare la notizia: dalla pubblicazione di “Se questo è un uomo” di Primo Levi alle numerose testimonianze della senatrice Liliana Segre, la guerra è un racconto che talvolta torna a visitare le nostre lezioni.

Ma la signora Lucia Castellino, di 97 anni – portati in maniera straordinariamente lucida e serena – ha raccontato, insieme a suo nipote Giuseppe, di 84 anni, la quotidianità attraversata dalle persone comuni durante la seconda guerra mondiale, sia prima, sia dopo l’8 settembre.

E l’incontro con una persona quasi centenaria, capace di farsi seguire e di catturare un pubblico lontanissimo da quelle vicende, non è mai incolore. Perché abbiamo avuto questa occasione? Lo dobbiamo a Lucas, un allievo del terzo anno di Termoidraulica: Giuseppe è suo nonno.

Incontro che è iniziato con un chiaro messaggio da parte di Lucia Castellino: “la guerra sia maledetta!”: è un disastro per chi la perde ed è un disastro anche per chi la vince. La distruzione è l’unica certezza di una guerra.

Dopo questo monito iniziale sono iniziati racconti delle memorie vissute da entrambi. Ne è risultato un quadro di esperienze talvolta leggere, ma più spesso pesanti e dolorose, accadute durante la guerra: il pianto dopo la dichiarazione di guerra del 10 giugno 1940, (Lucia Castellino aveva 14 anni), il fratello e il cognato morti combattendo o nella ritirata di Russia, la povertà (“Anche se, la fame vera e propria, non l’abbiamo conosciuta: apparteneva a chi viveva in città”), il dramma di un gelato pagato quattro soldi – un ventesimo di lira – che cade dal cono e si squaglia nella polvere, l’officina del papà costretta a riparare pezzi meccanici sia per i Nazisti sia per i partigiani, le brigate regolari e corrette del comandante Piero Cosa in valle Pesio, gli sbandati, i partigiani irregolari, il lavoro di “elektriker” dello zio costretto a servire la Whermacht, la carezza di un soldato nazista ad una vacca che fa dire a Lucia “Ho pensato che se uno accarezza una vacca, conosce la vita dei campi, quindi lui era come ero io, un contadino che di sicuro amava più la campagna che le armi”…

La storia è sempre un racconto di eventi accaduti. Ma quando il racconto è narrato da qualcuno che l’ha vissuto direttamente, qualcuno che – si può dire – l’ha respirato giorno dopo giorno, la storia acquisisce uno spessore diverso: non è più un sapere lontano di cui non sono chiari i confini, i dolori, le tragedie, ma diventa piuttosto un’esperienza comprensibile, vicina a quelle che tutti noi viviamo nella sicurezza delle “nostre tiepide case”.

Lucia e Giuseppe ci hanno ricordato di scolpire queste parole nel nostro cuore, ce le hanno ripetute come se fossimo i loro figli, affinché non dimentichiamo mai di maledire la guerra.