Articoli

Il sogno missionario di Don Bosco: dall’11 novembre 1875 ad oggi

Tutto cominciò con un sogno. A 19 anni Don Bosco desiderava andare in missione, ma non poté. Poi, Dio, gli mando il SUO sogno:

«Mi parve di trovarmi in una regione selvaggia e totalmente sconosciuta. Era un’immensa pianura incolta, nella quale non si scorgevano né colline né monti. Nelle estremità lontanissime, però, si stagliavano scabrose montagne…».

(Dal sogno missionario di Don Bosco)

Un video che ripercorre il sogno missionario di Don Bosco: dall’11 novembre 1875 dove nella basilica torinese di Maria Ausiliatrice don Giovanni Bosco benediceva la prima spedizione missionaria salesiana – destinazione Argentina e Patagonia – capitanata da don Giovanni Cagliero, fino ai nostri giorni.

I viaggi del cuore – All’ascolto della lezione di Don Bosco, gigante della Santità

Pubblichiamo un articolo di Famiglia Cristiana di don Davide Benzato che conduce la trasmissione “I viaggi del cuore” ogni domenica mattina alle 9 su Rete4 e che sarà dedicata a Don Bosco.

La puntata de “I viaggi del cuore” dedicata a Don Bosco, e in particolare alla Basilica di Maria Ausiliatrice di domenica 27 su Rete 4.

Guide della puntata, il Rettore della Basilica di Maria Ausiliatrice, don Guido Errico, il suo predecessore, don Cristian Besso, e il presidente di Missioni Don Bosco, Giampietro Pettenon i quali accompagneranno gli spettatori dei “Viaggi del cuore” di Rete 4 a conoscere i luoghi dove si è formata e ha mosso i primi passi la storia dei salesiani.

***

C’è una frase di Chiara Amirante che mi viene in mente pensando a don Bosco: «L’amore non è cieco, l’amore ci vede molto bene. Tra il dire e il fare c’è di mezzo l’amore». San Giovanni Bosco diceva: «Camminate coi piedi per terra e col cuore abitate in cielo». Questo santo è difficilmente catalogabile perché non si può ridurre all’aspetto sociale. Pur essendo stato uno dei santi che vi ha maggiormente inciso a livello mondiale, non si può negare che sia stato un mistico, con sogni rivelatori e profezie che ancora oggi parlano in modo forte a chi abbia il gusto di leggerli. È stato un santo che ha influito concretamente nella storia d’Italia e della Chiesa, amico di Papi a cui non temeva di parlare con franchezza e conoscente della Casa Savoia, a cui consegnò profezie drammatiche all’epoca della legge Rattazzi, che comportò la soppressione degli ordini religiosi.

Un santo che ha avuto un’infanzia durissima, una vocazione anomala per i tempi, sentendo di dover essere vino nuovo in otri nuovi, preso per pazzo da molti, rischiando il ricovero coatto, disposto a passare giorni e notti coi ragazzi inventandosele tutte, a partire dai giochi di prestigio, per tirarli via dalla strada. Un santo che non ha tenuto nulla per sé, vivendo povero con i poveri e aiutando chiunque senza pensare ai propri interessi, dando le basi di un metodo preventivo e formativo che ha fatto la storia, tutt’oggi valido e diffuso nel mondo.

San Giovanni Bosco, canonizzato il primo aprile 1934 da papa Pio XI, fondatore delle Congregazioni dei Salesiani e delle figlie di Maria Ausiliatrice, è un santo che difficilmente si può descrivere con poche parole. Con “I Viaggi del Cuore” cercheremo di conoscere meglio questo gigante della Chiesa, visitando il centro salesiano di Valdocco, a Torino, dove la sua opera ebbe inizio. Oggi ci lasciamo ispirare da tre delle sue frasi che si ricordano: «In ogni giovane, anche il più disgraziato, c’è un punto accessibile al bene», «La Santità consiste nello stare sempre allegri», «Amate ciò che amano i giovani a fine che essi amino ciò che amate voi».

 

 

 

La Voce e il Tempo: Agnelli, la Scuola riparte «con sacca e borraccia»

La scuola riparte, l’Istituto Agnelli riparte. In presenza, in sicurezza e con tutti i laboratori attivi.

Con un’attenzione importante alle misure preventive, certo, ma soprattutto con lo spirito che da sempre caratterizza la scuola salesiana: l’educazione del giovane. In quest’ottica, per l’inizio dell’anno scolastico, si è realizzata una preziosa collaborazione con Missioni Don Bosco.

«Ci siamo preparati, abbiamo immaginato cosa avremmo potuto fare e di cosa ci sarebbe stato bisogno, e abbiamo guardato oltre», spiega don Claudio Belfiore, direttore dell’Istituto Agnelli, «oltre l’ansia e il timore da Covid-19, oltre le misure contenitive del contagio, oltre i limiti posti dalla situazione attuale».

Il desiderio era quello di aiutare i ragazzi a non focalizzarsi solo sulle norme da seguire una volta rientrati in aula, e di far capire loro che la responsabilità non si ferma alle mura scolastiche. L’Istituto Agnelli, in collaborazione con Missioni Don Bosco, ha quindi pensato a due oggetti simbolici da consegnare al rientro a tutti gli allievi e a tutto il personale della scuola: una sacca e una borraccia, entrambe con il logo dei missionari salesiani. La sacca servirà a contenere gli indumenti che non si possono lasciare sugli appendiabiti, in modo da limitare gli oggetti e le superfici a rischio contagio. La borraccia contribuirà a ridurre l’uso della plastica per un ambiente più pulito e sano.

«Gli studenti italiani vivono per la loro parte il disagio ma anche le sfide positive di questa pandemia, e riteniamo che sia molto importante per loro capire quali condizioni vivano i loro coetanei in altri Paesi», spiega Giampietro Pettenon, presidente di Missioni Don Bosco, «i salesiani che operano in parti del mondo più sfortunate stanno cercando di offrire comunque le condizioni per seguire la formazione scolastica».

All’attenzione per l’educazione si affianca il grande sforzo messo in campo dall’Istituto Agnelli per garantire il regolare svolgimento delle lezioni e delle attività. Nei mesi estivi, infatti, sono stati portati a compimento diversi lavori e acquisti, tra cui la ristrutturazione di aule e l’acquisto di 175 banchi monoposto e 6 banchi di pneumatica per il laboratorio di meccatronica.

(La Voce e il Tempo – domenica 13 settembre 2020)

Alessandro ANTONIOLI
Antonio LABANCA

Un kit anti Covid-19 per l’avvio del nuovo anno scolastico all’Agnelli di Torino

Parte l’anno scolastico 2020-21 all’Agnelli di Torino con la consegna di un kit anti Covid-19 agli allievi delle Scuole Medie, Superiori e Cnos-Fap del Centro. Si riporta di seguito il comunicato stampa congiunto dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di Torino e di Missioni Don Bosco Valdocco ONLUS.

1300 sacche di responsabilità verso gli altri
e 1300 borracce per la tutela dell’ambienteCon Missioni Don Bosco partner dell’iniziativa,
gli allievi di Medie, Superiori e Cnos-Fap riceveranno un kit anti Covid-19
con l’attenzione rivolta ai coetanei di tutto il mondo

L’Istituto Agnelli, in collaborazione con Missioni Don Bosco, ha deciso di consegnare il primo giorno del loro rientro nelle aule una sacca e una borraccia a tutti gli allievi e a tutto il personale della scuola.

La sacca servirà a contenere gli indumenti che, per prevenzione del contagio, non si possono lasciare sugli appendiabiti; in questo modo si limitano i contatti con oggetti e con gli arredi. La borraccia contribuirà a ridurre l’uso della plastica e a preservare così l’ambiente da un rifiuto dannoso.

La Scuola italiana riparte e l’Istituto Agnelli è pronto ad avviare il nuovo anno scolastico “in presenza”, con tutti i laboratori attivi e in sicurezza. Ci sarà la massima attenzione per le misure preventive ma soprattutto si solleciterà quello spirito che da sempre caratterizza la scuola salesiana: l’educazione globale del giovane. Il rispetto, l’attenzione e la responsabilità costituiscono importanti aspetti dell’educazione nello spirito originario di Don Bosco.

In quest’ottica si è attivata la collaborazione con Missioni Don Bosco.

«Ci siamo preparati, abbiamo immaginato cosa avremmo potuto fare e di cosa ci sarebbe stato bisogno – spiega don Claudio Belfiore, direttore dell’Istituto Agnelli -, e abbiamo guardato oltre: oltre l’ansia e il timore da Covid-19, oltre le misure contenitive del contagio, oltre i limiti posti dalla situazione attuale». Il desiderio è quello di aiutare i ragazzi a non focalizzarsi solo sulle norme da seguire una volta rientrati a scuola, e di far capire loro che la responsabilità non si ferma entro le mura scolastiche ma prosegue a casa, nella loro città e nel mondo. «Siamo a Torino ed è qui che si concretizza il nostro impegno. Ma siamo anche nel cuore del pianeta, perché quello che succede qui da noi ha riflessi e riverberi ampi e inaspettati».

«Gli studenti italiani vivono per la loro parte il disagio ma anche le sfide positive di questa
pandemia, e riteniamo che sia molto importante per loro capire quali condizioni vivano i loro coetanei in altri Paesi» spiega Giampietro Pettenon, presidente di Missioni Don Bosco. «I salesiani che operano in aree del mondo più sfortunate stanno cercando di offrire comunque le condizioni per proseguire la formazione scolastica. Ci sembra utile dare occasione ai nostri ragazzi di informarsi e di confrontarsi anche con situazioni estreme dove mancano aule, banchi e libri di testo, e gli insegnanti non possono far fronte ai loro compiti, ma dove ugualmente c’è la volontà di migliorarsi. Ci auguriamo che possa nascere un’amicizia fra studenti anche a distanza».

Nella prima settimana di ritorno a scuola sono in distribuzione 1300 sacche e 1300 borracce personalizzate con i logotipi dell’Istituto Agnelli e di Missioni Don Bosco (v. fotografie allegate), così destinate:

– 440 kit per gli scolari delle Medie
– 270 kit per gli studenti del Tecnico
– 235 kit per gli studenti del Liceo
– 220 kit per gli allievi del CFP
– 86 kit peri i docenti di Medie e Superiori
– 28 kit per i formatori CFP.

All’attenzione per l’educazione si affianca il grande sforzo messo in campo dall’Istituto Agnelli per garantire il regolare svolgimento delle lezioni e delle attività. Nei mesi estivi, infatti, sono stati portati a compimento diversi lavori e acquisti, tra cui la ristrutturazione di aule e l’acquisto di 175 banchi monoposto e 6 banchi di pneumatica per il laboratorio di meccatronica.

Ulteriori informazioni sugli interventi di messa in sicurezza delle aule e dell’intero istituto Agnelli potranno essere forniti agli interessati.

I progetti in ambito scolastico che Missioni Don Bosco sostiene sono descritti nel sito https://progetti.missionidonbosco.org/educazione-e-formazione.

Grazie per la cortese attenzione.

_____

A seguire qualche scatto di oggi del primo giorno di scuola della 1° media.

Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di Don Bosco – 7° puntata

Missioni Don Bosco e l’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria Piemonte e Valle d’Aosta presentano la sesta puntata de “Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di don bosco” (prima parte).

In questo video, la seconda parte dell’intervista a Padre Rafael Montenegro, Ispettore del Venezuela.

Tra gli argomenti trattati: il legame che ancora unisce l’Italia al Venezuela grazie a progetti e a vocazioni salesiane; la situazione del Venezuela oggi; la realtà che affrontano le famiglie tutti i giorni e le prospettive future per un giovane venezuelano.

Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di Don Bosco – 6° puntata

Missioni Don Bosco e l’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria Piemonte e Valle d’Aosta presentano la sesta puntata de “Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di don bosco” (prima parte).

In questo video, l’intervista a Padre Rafael Montenegro, Ispettore del Venezuela.

Tra gli argomenti trattati: la vocazione di Padre Rafael Montenegro e il legame con don Bosco; l’arrivo dei Missionari Salesiani in Venezuela nel 1894 e gli sviluppi successivi; la realtà  salesiana odierna in Venezuela: nella scuola, nell’educazione, nei progetti dedicati ai ragazzi di strada e per il lavoro, nelle missioni, nelle parrocchie; come i missionari si sono approcciati con le tribù indigene dell’Amazzonia, nell’evangelizzazione, educazione, salute; il rispetto della cultura delle tribù del luogo; l’aiuto di Missioni Don Bosco.

Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di Don Bosco – 5° puntata

Il sogno dell’evangelizzazione in Oceania.

Missioni Don Bosco e l’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria Piemonte e Valle d’Aosta presentano la quinta puntata de “Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di don bosco“.

In questo video, l’opera dei Salesiani di Don Bosco nelle Isole Salomone, l’incarico Mons. Luciano Capelli SDB come vescovo della diocesi di Gizo, i Salesiani negli arcipelaghi di Fiji e Samoa, la visita del Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime a Samoa e in Papua Nuova Guinea.

Tra gli argomenti trattati: la proposta educativa dei Salesiani e la trasmissione del carisma di Don Bosco nelle Isole Salomone; le parole di Padre Srimal Silva SDB, Preside della Scuola Tecnica di Hendersson – Honiara nel portare l’insegnamento di Don Bosco; l’aiuto del Don Bosco Technical Institute nello sviluppare il senso di collaborazione; l’opera di Mons. Luciano Capelli nell’evangelizzare e sostenere la poverissima popolazione di Gizo attraverso progetti di sviluppo scolastico e di promozione sociale; l’arrivo dei Salesiani a Samoa; il centro tecnico di Alafua; la visita del Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, a Samoa e in Papua Nuova Guinea; l’arrivo dei Salesiani in Papua Nuova Guinea e gli istituti scolastici salesiani presenti sul territorio; la musica e le danze come ponte per avvicinare i giovani e trasmettere loro il carisma salesiano; le parole di Peter Baquero SDB, Delegato della Papua Nuova Guinea e Isole Salomone.

Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di Don Bosco – 4° puntata

“Finalmente mi parve di essere in Australia”.

(Il 4°sogno missionario di Don Bosco, 1885)

Missioni Don Bosco e l’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria Piemonte e Valle d’Aosta presentano la quarta puntata de “Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di don bosco“.

In questo quarto video, l’opera dei Salesiani di Don Bosco in Australia e in Nuova Zelanda.

Il sogno di Don Bosco della terra australe; Francis Freeman SDB (Direttore Bollettino Salesiano) e l’arrivo della prima missione dei Salesiani del 1923; l’impegno dei Salesiani in Oceania dalla prima missione a oggi: l’azione educativa e di primo annuncio; le Scuole Salesiane nell’area di Melbourne e l’attenzione alla cultura indigena locale dei ragazzi; le attività educative extrascolastiche nell’area di Melbourne con il Centro giovanile “Don Bosco Hostel”; l’attività pastorale che quelle terre devono affrontare: l’accoglienza dei migranti dalla Birmania; l’impegno dei Salesiani nel creare una comunità affiatata che valorizzi le differenti caratteristiche e tradizioni dei migranti e rifugiati con quelle delle molte etnie locali, per farli “sentire a casa”; l’esperienza di Don Bosco; la ricerca di una opportunità: i salesiani cercano di dare forma al sogno di Don Bosco adoperandosi affinché alle opportunità di crescita professionale si affianchino realmente quelle della crescita umana e nella fede in Gesù.

Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di Don Bosco – 3° puntata

Qual è il viaggio interiore che spinge un giovane salesiano a diventare missionario partendo per giocarsi la propria vita in un punto molto lontano da casa?

Missioni Don Bosco e l’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria Piemonte e Valle d’Aosta presentano la terza puntata de “Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di don bosco“.

In questo terzo video, la storia del missionario salesiano Felice Molino, partito da Castelnuovo Don Bosco per raggiungere il Kenya.

Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di Don Bosco – 2° puntata

Le migrazioni in Africa, in particolare in Sudan.

Missioni Don Bosco e l’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria Piemonte e Valle d’Aosta presentano la seconda puntata de “Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di don bosco“.

In questo secondo video, la storia del coadiutore salesiano Jim Comino, missionario da molti anni in Sudan, in merito all’impegno dei Salesiani a favore dei profughi del Sud Sudan.

Nel video, il preambolo a cura di Elisabetta Gatto, dell’Ufficio progetti Missioni Don Bosco, riguardo agli ultimi dati relativi alle migrazioni nel continente africano.