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Sede Regionale CNOSFAP: un augurio di Santa Pasqua

Un augurio a tutti i Colleghi del CNOS-FAP del Piemonte di vivere una Santa Pasqua:

CNOSFAP Regione Piemonte: Alle Aziende, tutte, auguriamo una pronta ripresa

La Formazione Professionale Salesiana è cresciuta anche grazie alla collaborazione che molte Aziende di settori diversi hanno garantito sin dal principio.

Ed altrettante Aziende sono cresciute grazie all’iniziativa dei nostri Ex-Allievi, che si sono distinti nel campo imprenditoriale.

Ci avete portato la vostra tecnologia e ci avete insegnato ad usarla.

Ci avete indicato come funziona il mondo del lavoro giorno dopo giorno e ci avete tenuti “online”.

Ci avete disegnato le caratteristiche delle figure professionali utili alle vostre aziende e avete progettato insieme a noi la formazione degli allievi che frequentano i nostri Centri di Formazione Professionale.

Ed avete fatto anche di più, perché ci avete affiancato nella loro formazione con gli inserimenti in stage, in tirocinio e con le assunzioni in apprendistato.

Avete aderito alle nostre proposte di Apprendistato Duale – Alternanza Scuola Lavoro fino ad assumere il ruolo impegnativo di “impresa madrina” per gli allievi under 15.

In questo ultimo decennio ci avete scelti per rispondere ai vostri fabbisogni di personale rivolgendovi ai nostri Sportelli dei Servizi al Lavoro: SAL.

E siamo diventati vostro punto di riferimento per la formazione degli apprendisti che via via assumete ed anche dei vostri consulenti del lavoro, con i quali collaboriamo nel dipanare le matasse burocratiche.

Siamo cresciuti in sinergia e vogliamo continuare a cooperare con Tutti Voi per contribuire alla ripartenza del Paese.

A nome dell’Associazione CNOS-FAP Regione Piemonte
Il direttore generale
Ing. Lucio Reghellin, salesiano

Lezioni a distanza per gli allievi del CNOS-FAP del Piemonte

Nei Centri di Formazione Professionale del Piemonte riprendono le lezioni con una nuova modalità: a distanza. Si riporta l’articolo pubblicato ieri, 9 marzo, dal sito CNOS-FAP della Regione Piemonte.

CNOS-FAP Piemonte a tutta FAD

Oggi 9 marzo sono riprese le lezioni per tutti gli allievi dei Centri di Formazione Professionale Salesiani in Piemonte: ovviamente a distanza vista l’attuale emergenza sanitaria.

#NOSTOPFORMAZIONEPROFESSIONALESALESIANA

Grazie alla capacità dei nostri formatori nell’uso delle nuove tecnologie e all’esperienza maturata negli anni, abbiamo avviato le attività di formazione potenziando i supporti esistenti e creandone nuovi. Gli strumenti online di Google sono stati quelli che ci hanno permesso di connetterci con tutti in così breve tempo, perché di più semplice utilizzo e perché erano già stati attivati per le attività di approfondimento.

Un ruolo importante hanno avuto gli accordi nazionali stipulati a suo tempo dalla nostra Federazione CNOS-FAP con Apple e Rekordata, che ci hanno permesso negli anni passati di dotare i nostri formatori dei più moderni strumenti tecnologici preparandoli all’uso delle nuove metodologie didattiche.
Si proprio così: saremo formatori vicini agli allievi grazie ai cellulari, agli iPad e ad altri strumenti, come il pc connesso ad internet. E questo grazie ad applicativi online come google classoroom con cui realizzeremo una classe virtuale, con google drive invece condivideremo i documenti (file di qualunque tipo) e con google meet incontreremo i nostri allievi in videconferenza.

E questo anche nello spirito che ci ha insegnato Don Bosco di accompagnare i ragazzi in un cammino di crescita professionale ed umano: e noi lo faremo anche a distanza!

E quindi i nostri allievi potranno continuare a studiare, esercitarsi, essere corretti, interrogati e magari prendere qualche nota … online. Tutto per sostenere il loro apprendimento e accompagnarli al successo formativo, proprio come se fossero nei nostri laboratori … quasi!
Perché attraverso la rete non siamo riusciti a replicare “i nostri cortili”, che in questi giorni risuonano di un silenzio veramente assordante.
L’augurio per tutti è che si possa tornare quanto prima alla normalità.

la Direzione regionale
Lucio Reghellin

Riportiamo alcune notizie corredate da video che sono stati pubblicati per dare indicazioni nell’uso degli strumenti online e comunicare agli allievi che il CFP riprende ufficialmente le attività formative.

Valdocco

Dopo le prove degli ultimi giorni, svolte dalla classe del Tecnico grafico, Valdocco è pronto a partire con la formazione a distanza, l’unica modalità utilizzabile in questo periodo di emergenza sanitaria per poter svolgere l’attività formativa. Lo staff del CFP ha preparato un video, da oggi a disposizione su Youtube, dove viene spiegato ai ragazzi ed alle loro famiglie come dovranno attivarsi ed organizzarsi … (read more)

Rebaudengo

Buongiorno carissime famiglie e allievi, stante il protrarsi dell’emergenza legato al COVID-19, il CFP REBAUDENGO da lunedì 9 marzo ripartirà con le attività formative a distanza, attraverso strumenti digitali di didattica on line, con la finalità di garantire il più possibile la crescita professionale e il raggiungimento degli obiettivi al termine di questo anno formativo accompagnando i ragazzi nello studio a casa … (read more)

San Benigno:

In questo momento di incertezze abbiamo pensato che fosse importante mantenere dei punti fermi: il BUONGIORNO!
Questa bella tradizione salesiana, molto amata dai ragazzi, è nata proprio con Don Bosco. Ispirato dal modo di fare di sua Mamma Margherita, Don Bosco tutte le sere dava ai ragazzi di Valdocco la BUONA NOTTE: offriva un commento a eventi accaduti nel corso della giornata, proponeva piste di riflessione, trasmetteva testimonianze di ragazzi e di famiglie che aveva incontrato e che li incoraggiavano fortemente nel portare avanti iniziative educative di varia molteplicità.

Sarà questo un modo per mantenere quel clima famigliare che identifica la nostra scuola, la nostra casa!

Si parte forte con il Direttore dell’Opera Salesiana Don Riccardo!

Buongiorno!

In questo momento di incertezze abbiamo pensato che fosse importante mantenere dei punti fermi: il BUONGIORNO!Questa bella tradizione salesiana, molto amata dai ragazzi, è nata proprio con Don Bosco. Ispirato dal modo di fare di sua Mamma Margherita, Don Bosco tutte le sere dava ai ragazzi di Valdocco la BUONA NOTTE: offriva un commento a eventi accaduti nel corso della giornata, proponeva piste di riflessione, trasmetteva testimonianze di ragazzi e di famiglie che aveva incontrato e che li incoraggiavano fortemente nel portare avanti iniziative educative di varia molteplicità.Sarà questo un modo per mantenere quel clima famigliare che identifica la nostra scuola, la nostra casa!Si parte forte con il Direttore dell'Opera Salesiana Don Riccardo!

Publiée par Cnos-Fap San Benigno sur Lundi 9 mars 2020

Vercelli:

CNOS-FAP Piemonte: La Formazione Continua Individuale

La Regione Piemonte, con il contributo del Fondo Sociale Europeo, investe sulla formazione dei lavoratori occupati per l’aggiornamento, la qualificazione e riqualificazione delle competenze professionali degli stessi, al fine di mantenere i livelli occupazionali e permettere la mobilità professionale dei lavoratori.

A tale scopo, i 13 Centri di Formazione Professionale Salesiani presenti sul territorio offrono Corsi di Formazione Continua Individuale (F.C.I.) per i lavoratori occupati e le imprese interessate.

La richiesta può essere effettuata su iniziativa del lavoratore, domiciliato in Piemonte che individualmente vuol seguire un corso di formazione professionale per aggiornarsi e/o riqualificarsi, oppure da un’azienda localizzata nel territorio regionale che intende formare i propri addetti o il titolare stesso.

  • Come funziona il voucher individuale

    1. offre la possibilità di partecipare ad uno o più corsi;
    2. possono essere assegnati voucher formativi,  fino ad un valore complessivo di € 3.000,00 pro-capite per un triennio; il calcolo di tale limite decorre, per chi ne ha già usufruito, dalle assegnazioni di Regione e di Città Metropolitana di Torino, sia di voucher aziendali che individuali, sul precedente Catalogo 17-18  e, per i nuovi richiedenti , dal vigente catalogo 19-21;
    3. la Regione copre il 70% del costo del corso, la restante parte pari al 30% è carico del lavoratore;
    4. in caso di ISEE pari od inferiore a € 10.000,00 la Regione Piemonte copre il 100% del  costo totale del corso.
  • Come funziona il voucher aziendale

  1. offre la possibilità di partecipare ad uno o più corsi;
  2. l’importo messo a disposizione pro-capite per l’assegnazione di voucher ammonta a € 3.000,00 nel triennio; il calcolo di tale limite decorre, per chi ne ha già usufruito, dalle assegnazioni di Regione e di Città Metropolitana di Torino, sia di voucher aziendali che individuali sul precedente Catalogo 17-18  e, per i nuovi richiedenti , dal vigente catalogo 19-21;
  3. il voucher copre una quota del costo del corso, la restante parte è a carico dell’impresa
  4. come previsto dalla normativa relativa agli Aiuti di Stato, la quota di co-finanziamento a carico dell’impresa dipende dalla dimensione dell’azienda:  va da un minimo del 30% per le piccole e micro imprese ad un massimo del 50% per le grandi imprese

CNOS-FAP San Benigno Canavese: Buono per servizi al lavoro per disoccupati

Il Centro di Formazione Professionale di San Benigno Canavese promuove il “Buono per servizi al lavoro per disoccupati da almeno 6 mesi” finanziato dalla Regione Piemonte, per favorire l’inserimento occupazionale. Si riporta l’articolo pubblicato ieri sul sito del centro, a cura di Agostino Albo.

BUONO per SERVIZI al LAVORO PER DISOCCUPATI

Sei disoccupato da almeno 6 mesi?
Hai compiuto 30 anni?
Hai la residenza o il domicilio in Piemonte?

Allora sei un possibile destinatario del BUONO per SERVIZI al LAVORO PER DISOCCUPATI DA ALMENO 6 MESI, una misura finanziata dalla Regione Piemonte per favorire l’inserimento occupazionale. Si tratta di un insieme di SERVIZI ALLA PERSONA, personalizzato sulle caratteristiche dell’utente, per l’accompagnamento alla ricerca di impiego.

E’ composto da un numero di ORE DEDICATE, da far fruire, in forma individuale o per piccoli gruppi, alle persone disoccupate per accompagnarle nella ricerca attiva di lavoro. Le attività proposte tengono conto delle caratteristiche individuali di ognuno, valorizzandone il profilo professionale e personale.

I servizi disponibili sono:

  • ORIENTAMENTO DI PRIMO LIVELLO
  • ORIENTAMENTO SPECIALISTICO
  • RICERCA ATTIVA E ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO
  • INSERIMENTO IN IMPRESA, con l’accompagnamento di un tutor.

Per maggiori informazioni è sufficiente mettersi in contatto con l’UFFICIO SAL (Servizi al Lavoro) del nostro centro, che vi aiuterà nel verificare se siete in possesso dei requisiti richiesti e nella presentazione della domanda.

Regione Piemonte: approvato il calendario scolastico 2019-2020

Si rende noto l’aggiornamento pubblicato su regione.piemonte.it inerente all’approvazione del calendario scolastico 2019-2020:

Approvato dalla Regione Piemonte il calendario scolastico 2019-2020. Le lezioni inizieranno lunedì 9 settembre 2019 e si concluderanno mercoledì 10 giugno 2020. Le scuole dell’infanzia saranno aperte fino al 30 giugno.

Le lezioni saranno sospese nelle seguenti date:

  • 1 novembre 2019: ponte festa di Ognissanti
  • 23 dicembre 2019 – 4 gennaio 2020: vacanze natalizie
  • 22 febbraio 2020 – 26 febbraio 2020: vacanze di carnevale
  • 9 aprile 2020 – 14 aprile 2020: vacanze pasquali
  • 2 maggio 2020: ponte festa dei lavoratori
  • 1 giugno 2020: ponte festa della Repubblica
  • Festa del Santo Patrono

Nelle giornate di vacanza per il carnevale, le scuole potranno concentrare le attività formative integrative per la diffusione della cultura e della pratica dello sport.

Sostegno alle famiglie per il diritto allo studio

Apre il nuovo bando per il voucher scuola 2019/2020, con scadenza al 30 maggio 2019.

Le famiglie degli studenti, residenti in Piemonte e iscritti per l’anno scolastico 2019-2020, a scuole statali o paritarie o agenzie formative accreditate per l’obbligo formativo, possono presentare entro il 30 maggio 2019 un’unica domanda per il VOUCHER: per ISCRIZIONI E FREQUENZA (retta scolastica) per l’anno scolastico 2019/2020, oppure, in alternativa, per LIBRI DI TESTO, MATERIALE DIDATTICO E DOTAZIONI TECNOLOGICHE FUNZIONALI ALL’ISTRUZIONE, TRASPORTI E ATTIVITÀ INTEGRATIVE inserite nel POF.
Nel nuovo voucher è compreso anche il contributo statale libri di testo.

REQUISITI: I.S.E.E. 2019 fino a €. 26.000,00
Gli studenti maggiorenni possono presentare direttamente le domande.

COME: esclusivamente su www.sistemapiemonte.it/assegnidistudio

. con le credenziali SPID (www.spid.gov.it/)
. con le credenziali di Sistema Piemonte usate per i precedenti bandi (per chi le avesse ancora attive)

Informazioni e assistenza:
Numero verde gratuito della Regione Piemonte 800 333444 (orario 8-18) – Ufficio relazioni con il pubblico della Regione Piemonte.

Cnos-FAP Piemonte con il protocollo TechPro2 fa rivivere il mito delle Tute Bianche della Fiat 500

L’Associazione CNOS-FAP Regione Piemonte attraverso il protocollo TechPro2 sarà presente negli eventi “457 Stupinigi Experience”, le kermesse dedicate alla vera sede natia della FIAT 500: gli attuali meccanici in tuta bianca faranno rivivere il mito degli storici tecnici che accompagnarono la nascita del Cinquino.

Il primo prototipo della futura Nuova 500 venne infatti presentato per la prima volta a Stupinigi il 18 ottobre 1955 come progetto 400, poi re-ingegnerizzato come 450 ed infine messo in vendita nel 1957: la sequenza dei codici nativi dell’iconica utilitaria italiana è stata raccolta dal toro nell’ingranaggio di Ruzza Torino, nel dedicato progetto 457 Stupinigi ed è proprio nelle fasi natie che nacque la leggenda delle tute bianche.

Quando nel 1957 fu finalmente pronta ad essere messa in vendita, la FIAT 500 venne svelata il primo luglio all’allora capo del governo italiano Adone Zoli, nei giardini del Viminale, quindi venne affidata alle tute bianche dei meccanici FIAT: il giorno seguente, 2 luglio 1957, furono loro a gestire le auto alla prima presentazione pubblica, organizzata in una serata mondana a porte chiuse a Torino, in cui le tute bianche assistettero alle prime guide del Cinquino tanti nomi di spicco, fra cui il campione del mondo di Formula 1 Nino Farina.

FIAT 500 tornerà ad avere presentazioni tecniche live negli eventi “457 Stupinigi Experience”, grazie ai contributi del CNOS-FAP del Piemonte, e verranno realizzati progetti esperienziali mirati alla conoscenza della storia del Cinquino. In questo senso sarà fondamentale l’apporto della LGR del docente di motorismo Ludovico Gonella, che interverrà come direttore tecnico ed organizzatore delle risorse.

Il debutto del primo progetto tecnico è fissato a Parco Valentino  e porterà alla ricostruzione di un leggendario prototipo del passato, facendo richiamo al fatto che FIAT lanciò nel 1958 la versione Sport della 500.  CNOS-FAP ed LGR ne riporteranno in vita il prototipo, ricreando da zero una 500 storica con motore motociclistico: il progetto durerà 4 anni ed evolverà in 8 tappe, all’interno degli eventi “457 Stupinigi Experience”, sotto la concezione e la direzione tecnica di LGR e l’intervento di CNOS-FAP tramite la sede operativa di Fossano (Cuneo). 

Il progetto 457 Experience prosegue nella propria vocazione di raccogliere tutti i grandi nomi che hanno scritto la storia di FIAT 500 e il ritorno delle tute bianche si va ad unire ad un altro grande ritorno, ricordando che nel 2018 Mirella Rovatti si è prestata ad essere madrina della nascita degli appuntamenti dopo essere stata madrina del lancio della FIAT 500 nel 1957.

In estate andrà in scena la “457 Stupinigi Pop Experience”, con cui verranno celebrate le storiche date di aperture alle vendite: il turno estivo scatterà il 15 giugno (Facendo richiamo alla data del 1936 in cui venne messa in vendita la prima FIAT 500, che la storia volle poi venir soprannominata popolarmente “Topolino”) e si concluderà il 4 luglio (Ricordando la data del 1957 in cui vennero aperte le vendite della Nuova 500, poi popolarmente “Cinquino”).

In autunno andrà invece in scena la “457 Stupinigi Sweet Home Experience”, in cui si celebreranno le origini di FIAT 500, ricordando che il primo modello venne presentato a Stupinigi il 18 ottobre 1955 e venne presentato insieme a tante altre auto di origine torinese divenute poi leggendarie, quali la 1100, la 600 Multipla e la Bianchina. La tappa autunnale scatterà sabato 5 ottobre con la presentazione e terminerà proprio il 18 Ottobre a Stupinigi, con il 457 Season Debriefing, appuntamento in cui tutti i protagonisti della stagione si raccoglieranno per organizzare nuove idee e progetti per la stagione successiva.

 

La Formazione Professionale c’è! – Aperte le iscrizioni per i ragazzi “dopo la terza media”

Da lunedì 7 gennaio sino alle ore 20.00 di giovedì 31 gennaio 2019, sono aperte le iscrizioni alle classi prime delle scuole secondarie di secondo grado e della Formazione Professionale.

E’ necessario utilizzare il portale  del Ministero della Pubblica Istruzione, certamente effettuando anche la pre iscrizione presso una delle segreterie del centro di formazione professionale prescelto.

Per maggiori info clicca sui bottoni sottostanti:

 

 

Che ci faccio io qui? I bambini nelle carceri italiane

Si segnala l’editoriale di M. Lomunno della redazione di Avvenire, nel quale ha illustrato la mostra organizzata dall’Associazione “A Roma, insieme” dal titolo “Che ci faccio io qui? I bambini nelle carceri italiane“: una bella analisi su storie poco note tra le madri in carcere e i loro figli negli Istituti a custodia attenuata per detenute madri (Icam). Buona lettura!

In cella col biberon: mancano strutture

Sono 50 i figli di detenute nelle carceri italiane. Mostra fotografica a Torino

La legge 62/2011 per valorizzare il rapporto tra le madri in carcere e i loro figli ha disposto l’istituzione di «Istituti a custodia attenuata per detenute madri» (Icam) che permettono di scontare la pena in ambienti con un ruolo di comunità e che non siano un semplice nido.

Attualmente però sono solo 5 gli Icam – Milano San Vittore (dove è stato avviato il primo progetto), Veneziaiudecca, Torino “Lorusso e Cutugno”, Avellino Lauro e Cagliari – che, secondo la legge, possono ospitare mamme con bambini fino ai 6 anni in ambiente famigliare mentre, dove non esistono, i bimbi vengono reclusi nelle sezioni “nido” (in questo caso fino ai 3 anni) allestite presso le sezioni femminili dei penitenziari. Secondo i dati forniti dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, le detenute madri con figli al seguito presenti nelle carceri italiane al 31 agosto 2018 erano 52, con 62 bambini (di cui 33 italiani e 29 stranieri). Presso gli Icam è garantita l’assistenza sanitaria attraverso il coinvolgimento della rete dei servizi materni infantili sanitari e territoriali e dei medici che operano nei penitenziari. «Mamme e bimbi sono ristretti in 12 strutture penali, di cui 4 Icam (nella comunità del carcere di Cagliari al momento non sono presenti mamme con prole) mentre 8 sono ancora le vecchie sezioni nido nei reparti femminili – precisa Bruno Mellano, garante dei detenuti della Regione Piemonte –. Purtroppo ancora una trentina di bimbi non hanno la possibilità di scontare la loro “pena forzata” con le mamme negli Icam, vivendo in condizioni che non rispettano i diritti dei fanciulli. La speranza è che in tutte le sezioni femminili delle carceri italiane vengano allestite comunità Icam come prevede la legge, per permettere a tutte le madri detenute di assicurare un’infanzia simile agli altri bambini».

A guardarle bene, quelle 50 fotografie di bimbi ritratti dietro le sbarre, figli di mamme detenute, viene spontaneo pensare: «Ma che infanzia è questa?». Così non c’è titolo più azzeccato per la mostra fotografica inaugurata lunedì a Torino e e aperta fino al 17 ottobre presso l’Ufficio relazioni con il pubblico della Regione (via Arsenale 14): «Che ci faccio io qui? I bambini nelle carceri italiane».

Una situazione poco conosciuta che per fortuna, ad oggi, riguarda “solo” poco più di 50 mamme con figli fino a 6 anni (su 2551 donne detenute in Italia). Ecco un passeggino vuoto fuori da una cella (lo scatto è la copertina del catalogo, curato dall’Agenzia Contrasto), poi un pallone su una branda, mamme che tengono per mano il figlioletto aggrappate alle sbarre, che allattano nel cortile del penitenziario o che disegnano con i loro bimbi nello spazio angusto dei
corridoi delle sezioni. Sono alcune delle immagini della rassegna che, opera di un gruppo di fotografi e organizzata con la Conferenza dei volontari della giustizia di Piemonte e Valle d’Aosta e l’associazione di volontariato “A Roma, insieme”, nell’intenzione del curatore Bruno Mellano, garante regionale del Piemonte, «offre uno spaccato di vita delle donne con figli piccoli in carcere».

«La mostra – ha sottolineato Francesca Romana Valenzi, direttore dell’ufficio Detenuti e trattamento del Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria piemontese – vuole sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto ci sia ancora da fare per applicare la legge che nel 2011 dettava la realizzazione di Istituti a custodia attenuata per detenute madri (Icam): luoghi che avessero le caratteristiche di una casa-famiglia, all’interno del penitenziario ma fuori dalle sezioni in modo che i bambini potessero crescere accanto alle loro mamme nell’età delicata della prima infanzia ma lontani dal clima carcerario».

Una legge necessaria per non far ricadere sui figli le colpe delle madri, ma che ancora non è stata attuata: attualmente sono solo 5 gli Icam, su 15 carceri in cui sono presenti mamme con figli in età prescolare.

Tra i penitenziari con progetto Icam c’è Torino che – ha ricordato la garante dei detenuti del Comune, Monica Cristina Gallo – «ospita 11 mamme e 15 bimbi in una palazzina separata, un ambiente simile a una casa, e i piccoli frequentano nido o asilo comunale del vicino quartiere Vallette. Inoltre dallo scorso anno abbiamo inserito all’Icam due giovani in servizio civile: un’esperienza positiva che ha favorito la conoscenza di una realtà sommersa».

Conferma la necessità di «spazi mamma-bambino ad hoc» nei penitenziari anche don Domenico Ricca, salesiano, cappellano del minorile torinese “Ferrante Aporti”: «I figli delle ragazze detenute, per lo più no-madi, hanno portato alla vita dell’istituto benefici ben superiori ai disagi organizzativi; sono una presenza che ci ha obbligato a organizzare la vita detentiva secondo il modello della comunità (per esempio dotandoci di uno spazio cucina per biberon e pappe) ma soprattutto sono serviti a svelenire il clima, a renderlo meno carcerario.

Era naturale che diventassero figli di tutte le detenute e anche del personale di custodia, spesso giovani mamme, che sentivano naturale insegnare alle madri ancora adolescenti come si accudisce un bimbo».