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“E’ ora di di CG28” – Approfondimenti sulle otto Linee Programmatiche

Riportiamo la notizia pubblicata il 3 dicembre sul sito di ANS Agenzia d’Informazione Salesiana, in merito alla serie di video in cui il Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime approfondisce e spiega le otto Linee Programmatiche. Di seguito il primo video in cui si parla della Linea Programmatica ‘Salesiano di Don Bosco per sempre‘ ed il testo integrale della notizia:

 A conclusione del Capitolo Generale 28° della Congregazione Salesiana, e per favorire la diffusione tra tutti i salesiani dei contenuti e delle consegne di quell’assise, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha inaugurato una serie di video – “È ora di CG28” – nella quale approfondisce volta per volta una delle otto Linee Programmatiche per il nuovo sessennio contenute nel documento “Riflessioni post-capitolari”.

“È arrivata il momento di fare vita di quello che abbiamo riflettuto e pensato”, esordisce il Rettor Maggiore, in questo primo video, che introduce e spiega la prima Linea Programmatica: “SALESIANO DI DON BOSCO PER SEMPRE. Un sessennio per crescere nell’identità salesiana”. L’iniziativa proseguirà con un video ogni tre mesi circa, per completare in questo modo, nell’arco di circa due anni, la presentazione di tutte e otto le linee programmatiche.

Il video, della durata di cinque minuti, è già oggi disponibile – in italianospagnoloinglesefrancese e portoghese – nei canali linguistici di ANSChannel. Prossimamente è prevista la diffusione del video sottotitolato anche in altre lingue.

 

“Quali Salesiani per i giovani di oggi?”. Don Marcoccio illustra e spiega il percorso formativo

Sul sito di ANS – Agenzia d’informazione salesiana, in data 27 novembre è stata pubblicata un intervista al Vicario e Delegato per la Formazione della Circoscrizione Italia Centrale (ICC), don Francesco Marcoccio in merito al percorso di incontri Online organizzato dal CISI – Settore formazione e dal Centro Studi ‘Opera Tabernacoli Viventi’. Di seguito il testo integrale dell’intervista:

Per approfondire i contenuti del Capitolo Generale 28° (CG28), la Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (CISI) – Settore Formazione e il Centro Studi “Opera Tabernacoli Viventi” hanno organizzato un percorso di incontri online. Ad illustrarcelo nei dettagli oggi è don Francesco Marcoccio, Vicario e Delegato per la Formazione della Circoscrizione Italia Centrale (ICC).

Com’è nata l’idea di questo percorso e quali sono i risultati attesi?

Leggendo con attenzione, e quasi in sinossi, la lettera di Papa Francesco, i punti programmatici del Rettor Maggiore per il sessennio e i tre nuclei del CG 28 è risuonata un’interessante convergenza sulla parola “presenza”.

Papa Francesco nella lettera al CG28 ha richiamato il carisma della presenza per mostrare che l’educatore pone la sua fiducia nell’azione del Signore. La presenza del salesiano, in particolare si riferisce al coadiutore, è gratuita e gioiosa in mezzo ai giovani. Inoltre, come quella di mamma Margherita e delle donne dei nostri ambienti, è una presenza reale, effettiva ed affettiva, che si declina come ospitalità e come casa.

Il Rettor Maggiore nel discorso finale e nelle linee programmatiche per il sessennio pone l’apice delle sfide nella profondità carismatica, il cui fondamento è la relazione con Gesù Cristo, e nel vivere il “sacramento salesiano” della presenza.

Il CG28 al n° 37 ha indicato nella sinodalità missionaria la via per la conversione del cuore e della mente, la direzione della Pastorale Giovanile e la modalità per realizzare negli uomini e nelle donne di comunione la costruzione dello spirito di famiglia e la condivisione della missione. Al n° 3 ha inoltre indicato nel campo dell’affettività, con tutte le questioni legate al genere e all’identità sessuale, una sfida alla nostra visione antropologica. Ecco indicati alcuni modi per essere “presenti” a fianco e in mezzo ai giovani.

Dalla lettura di tali stimoli è nata l’idea di un percorso di incontri principalmente rivolto ai salesiani, ma che da subito è stato condiviso con i laici e gli altri membri della Famiglia Salesiana. Il Centro Studi dei Tabernacoli Viventi e la CISI – Settore Formazione hanno condiviso l’obiettivo che mira ad evidenziare l’identità carismatica del salesiano nel vivere la grazia di unità e la sua interiorità apostolica come due facce della stessa medaglia: la profonda unione con Dio e la passione apostolica verso i giovani. L’obiettivo è quello di approfondire la nostra identità carismatica riscoprendo la centralità della relazione personale con il Signore Gesù.

Come mai, tra le 8 priorità indicate nella Lettera Programmatica del Rettor Maggiore, il corso si concentra proprio sulla priorità del “sacramento salesiano” della presenza?

Tra le espressioni più “ad effetto” usate dal Rettor Maggiore c’è proprio quella riguardante il “sacramento salesiano” della presenza. Per qualche teologo sarebbe sicuramente un’espressione ambigua o comunque da precisare, tuttavia il Rettor Maggiore credo che abbia voluto segnalare che l’essere “segno e portatori dell’amore di Dio ai giovani” è l’identità profonda del salesiano. Il vivere non solo per i giovani, ma con i giovani, in mezzo a loro, “portando” la presenza di un Altro, che è il Signore Gesù buon pastore, attraverso la persona stessa del salesiano, rappresenta il dono più prezioso per i giovani. La Congregazione nasce per ispirazione divina proprio per questo motivo.

Sono previste altre iniziative per approfondire le altre priorità del sessennio?

Sicuramente ci sono anche altre priorità indicate dal RM: i giovani più poveri, la missione condivisa con i laici, la generosità missionaria, la sfida di un futuro sostenibile. Anche il CG28 ne ha indicate altre: l’educazione affettiva, la presenza nel mondo digitale, la prevenzione degli abusi. Papa Francesco ci ha ricordato, inoltre, che la formazione avviene nella missione e non solo per la missione. Sarebbe davvero bello, se ogni anno, si riuscisse a mettere a fuoco una priorità e svilupparla come una parte a beneficio del tutto, un po’ come le beatitudini: se uno riesce a viverne bene una, anche tutte le altre si amplificano e crescono.

La metodologia è stata suggerita dalla situazione della pandemia o si ritiene utile e valida in sé, da mantenere anche in futuro?

La metodologia dell’intervista in diretta Facebook e delle domande in chat attraverso una piattaforma è stata suggerita dall’attuale pandemia, ma è anche la modalità che riesce a coinvolgere il maggior numero di comunità salesiane e persone che vivono a notevole distanza. Credo che sia la prima volta che una serie di incontri formativi si rivolga a tutte le case salesiane d’Italia e Medio Oriente. Si potrebbe mantenere anche per il futuro, ormai le dirette streaming hanno lanciato una nuova modalità di formazione.

In che modo è coinvolto il Centro Studi “Opera dei Tabernacoli Viventi” e in cosa consiste la sua “mission”?

Il Centro Studi “Opera dei Tabernacoli Viventi” ispirato alla vita della serva di Dio e cooperatrice salesiana Vera Grita, della quale è stata introdotta a Dicembre 2019 la causa di beatificazione, e al suo direttore spirituale salesiano don Gabriello Zucconi, si pone l’obiettivo di approfondire dal punto di vista teologico i contenuti dei quaderni scritti da Vera tra il 1967 e il 1969, di coglierne la portata dal punto di vista spirituale e salesiano, di diffondere nella Congregazione e nella Chiesa il messaggio eucaristico e mariano contenuto nei quaderni.

Finora il centro studi ha pubblicato due testi: “Portami con te” (2017), il Diario spirituale di Vera Grita e “Vera Grita, una mistica dell’Eucaristia” (2019) contenente la corrispondenza epistolare di Vera Grita con tre salesiani che l’hanno accompagnata spiritualmente: don Zucconi, don Bochi e don Borra.

In questa missione, auspicata dal Rettor Maggiore, di far conoscere l’Opera dei Tabernacoli viventi alla Congregazione e alla Famiglia Salesiana, s’inserisce l’idea di proporre degli incontri di formazione sul CG28, sottolineando il sacramento salesiano della presenza e mettendolo in stretta relazione con la presenza eucaristica che siamo chiamati a portare tra i giovani nel nostro essere segni e portatori dell’amore di Dio ai giovani.

La CISI formazione ha fatto propria la proposta e l’ha indirizzata a tutti i salesiani d’Italia e Medio Oriente.

 

Quali Salesiani per il giovani di oggi? Il percorso di formazione per approfondire il CG28

Papa Francesco nella lettera al CG 28 ha richiamato il carisma della presenza per mostrare che l’educatore pone la sua fiducia nell’azione del Signore. La presenza del salesiano, in particolare si riferisce al coadiutore, è gratuita e gioiosa in mezzo ai giovani. Inoltre, come quella di mamma Margherita e delle donne dei nostri ambienti, è una presenza reale, effettiva ed affettiva che si declina come ospitalità e come casa. 

Nasce da qui il ciclo di incontri organizzato dal Centro Studi “Opera Tabernacoli Viventi” in collaborazione con la CISI Formazione e rivolto ai salesiani che vuole approfondire il CG 28 come occasione di formazione permanente.

Il Rettor Maggiore nel discorso finale e nelle linee programmatiche per il sessennio pone l’apice delle sfide nella profondità carismatica, il cui fondamento è la relazione con Gesù Cristo, e nel vivere il “sacramento salesiano” della presenza. 

Il CG 28 al n° 37 ha indicato nella sinodalità missionaria la via per la conversione del cuore e della mente, la direzione della pastorale giovanile e la modalità per realizzare negli uomini e nelle donne di comunione la costruzione dello spirito di famiglia e la condivisione della missione. Al n° 3 ha inoltre indicato nel campo dell’affettività con tutte le questioni legate al genere e all’identità sessuale una sfida alla nostra visione antropologica.  

Obiettivo

Approfondire l’identità carismatica a partire dal “sacramento salesiano della presenza” nella forma della sinodalità missionaria con una sottolineatura della dimensione affettiva 

Modalità

Attraverso incontri di formazione on line nello stile dell’intervista (35’- 40’) e con la possibilità di sviscerare il tema mediante domande in chat dei partecipanti (30’). Gli incontri potranno anche essere registrati e rivisti in un altro momento.

Destinatari

Tutti i salesiani in formazione iniziale e permanente che desiderano vivere un approfondimento carismatico a partire dal CG 28.

Tematiche, relatori, date

  1. L’Antropologia della santità salesiana (intervista a Lodovica Zanet, collaboratrice della Postulazione Generale SDB): Sabato 14 novembre (h 9-10,15)
  2. Il “sacramento salesiano della presenza” (intervista a don Angel Fernandez Artime, Rettor Maggiore): Sabato 5 dicembre (h 9-10,15)
  3. Il sacramento della presenza eucaristica: approfondimenti teologici e spirituali (dialogo con padre François-Marie Léthel O.C.D.): Sabato 23 gennaio (h 9-10,15)
  4. La sinodalità missionaria verso i giovani più poveri in chiave eucaristica (intervista con don Roberto Carelli SDB): Sabato 20 febbraio (h 9-10,15)
  5. Affettività ed Eucarestia: per un itinerario di educazione all’amore (dialogo con don Andrea Bozzolo SDB): Sabato 20 marzo (h 9-10,15)
  6. Il “sacramento della presenza” nell’esperienza di due donne salesiane cooperatrici: Alexandrina Da Costa e Vera Grita (dialogo con Maria Rita Scrimieri, coordinatrice Centro Studi “Opera dei Tabernacoli Viventi”) Sabato 17 aprile (h 9-10,15)

La proposta di formazione potrebbe sfociare, per chi lo desidera, in un momento di formazione più specifico sull’Opera dei Tabernacoli Viventi di tre o quattro giorni in estate per approfondirne i contenuti e i risvolti per la propria vita salesiana.

Gli incontri verranno trasmessi in streaming sulla Pagina Facebook di Salesiani Don Bosco Italia 

 

 

 

La visita del Rettor Maggiore allo studentato teologico “Crocetta”

Nella giornata di ieri, lunedì 5 ottobre, il Rettor Maggiore don Angel Fernandez Artime si è recato in visita alla comunità dello studentato teologico di Torino – Crocetta. Accompagnato dall’Ispettore del Piemonte e Valle d’Aosta, don Leonardo Mancini, don Angel ha preso parte alla preghiera dei vespri rivolgendo in seguito alcune parole di incoraggiando ai giovani salesiani presenti nella comunità, ribadendo di curare la formazione dei pastori con il cuore ardente soprattutto per i giovani più poveri e bisognosi.

Dopo un incontro nella cappella abbiamo vissuto una cena fraterna e la serata insieme. Questa volta è stato da noi – (il Rettor Maggiore) – insieme con due nuovi consiglieri generali, Don Miquel Angel Garcia – consigliere per la Pastorale Giovanile e Don Roman Joachimowicz – consigliere per la Regione Europa Centro Nord. I consiglieri anche hanno rivolto un saluto a noi. Loro per la prima volta sono stati nella nostra casa. Siamo stati molto onorati e grati di questa visita anche perché una quindicina dei confratelli proviene dalla Regione Europa Centro Nord. Ringraziavamo Rettor Maggiore della sua premura per la nostra comunità e un continuo sostegno paterno.

don Marek Chrzan

Emergenza Covid-19, il Rettor Maggiore ringrazia quanti si sono adoperati per i bisognosi

Pubblichiamo il video del Rettor Maggiore con il quale Don Ángel Fernández Artime ringrazia tutti i salesiani impegnati nell’aiuto ai più bisognosi a causa dell’emergenza sanitaria nel mondo. Il video è disponibile sul canale YouTube di ANS in italiano e spagnolo.

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(ANS – Torino) – Da quando la pandemia di coronavirus si è propagata in tutto il mondo, i salesiani si sono subito attivati per aiutare, in qualsiasi modo possibile, la popolazione. Si sono susseguite numerose iniziative per raggiungere i più bisognosi, i giovani e le famiglie in difficoltà. A coloro che non hanno esitato ad aiutare e a dare il proprio contributo è andato il sentito ringraziamento del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

Da Torino, dove si trova per l’inaugurazione del “Museo Casa Don Bosco”, il Successore di Don Bosco ha invitato tutti a continuare a fare del bene. “Mesi fa abbiamo fatto una chiamata dicendo: possiamo aiutarci tutti e subito c’è stata una risposta molto bella”, ha sottolineato il Rettor Maggiore.

9 nuovi salesiani: le professioni religiose al Colle Don Bosco

Nella giornata di ieri, martedì 8 settembre, si sono tenute al Colle don Bosco le prime professioni religiose di 9 novizi.

Ringraziamo Dio per il dono della vocazione salesiana nella Chiesa e il dono di questi nuovi Salesiani di Don Bosco:

  • Fabio Alibrio (ISI)
  • Simone Bernava (ISI)
  • Fabio Checchi (ILE)
  • Domen Kos (SLO)
  • Simone Meggiato (INE)
  • Andrea Pesci (ILE)
  • Marco Piana (ISI)
  • Walter Riggio (ISI)
  • Antonio Squillace (ICP)

È possibile vivere tutta la vita come Salesiano di Don Bosco e felice?
Io vi dico: sì. Guardate – (indicando i confratelli presenti all’altare) – guardate accanto e guardate nel mondo agli altri 14 mila confratelli.
Certo, ma cosa fare? Io ho una risposta che mi sembra opportuna: vivere veramente innamorati della vostra vita, della vostra vocazione, di quello che portate nel cuore.

(Rettor Maggiore – don Ángel Fernández Artime)

 

“Fissò lo sguardo su di lui, lo amò…”
(MC 10,21)

Professioni perpetue confratelli bielorussi: Mark Naidzich e Mikhail Radzevich

Lunedì 7 settembre scorso, nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco, durante la Santa Messa presieduta dal Rettor Maggiore don Angel Fernadez Artime due confratelli di Bielorussia (PLE) Mark Naidzich e Mikhail Radzevich appartenenti alla comunità dello studentato teologico a Torino “Crocetta” hanno fatto la loro professione religiosa perpetua.

A fianco del Rettor Maggiore, hanno preso parte alla celebrazione il direttore dell’Istituto Internazionale di Don Bosco, don Marek Chrzan, il Vicario Ispettoriale ICP, don Michele Molinar e diversi confratelli della comunità salesiana di Torino “Crocetta” e dalle altre comunità.

La messa è stata trasmessa sul canale Youtube dei Salesiani bielorussi, in modo da rendere partecipi anche i familiari e gli amici dei due confratelli.

Dopo la Santa Messa, si è tenuto un momento di ringraziamento e di saluto ai neo-professi perpetui per poi spostarsi per i festeggiamenti a casa dello studentato teologico.

Il Rettor Maggiore ha fatto dono non solo di presiedere alla celebrazione ma anche di partecipare alla festa di famiglia nella comunità dello studentato.

Messa in diretta per il 205° compleanno di Don Bosco

Il 16 agosto è sempre un giorno di festa speciale per la Famiglia Salesiana: è il giorno, infatti, in cui si celebra l’anniversario della nascita di Don Bosco. Anche quest’anno, in cui ricorre il compleanno numero 205 del santo, è in programma una solenne concelebrazione eucaristica, che sarà visibile anche online e che verrà celebrata presso la Basilica del Colle Don Bosco, a Castelnuovo Don Bosco, lì dove nacque il “Padre e Maestro dei Giovani”.

La Messa avrà inizio alle ore 11:00 (UTC+2) e sarà presieduta dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

Per tutti coloro che desiderano assistervi, ma non potranno essere fisicamente presenti, l’Eucaristia verrà trasmessa in diretta da ANS sulla propria pagina Facebook (con commento in tre lingue – italiano, inglese e spagnolo) e su ANSChannel su YouTube, e resterà a disposizione anche al termine della diretta.

 

“Davanti al tuo corpo, Don Bosco, ti chiedo che tutti noi Salesiani, tuoi figli, e tutti i membri della Famiglia Salesiana, riusciamo ad avere: i tuoi occhi, per non contemplare altro che i giovani del mondo; il tuo cuore, per amarli come tu hai saputo amarli, sì da farli sentir amati; la tua mente, piena di fantasia apostolica per rispondere ai loro bisogni e aspettative; le tue mani operose, per rendere realtà i tuoi e i loro sogni; infine, i tuoi piedi, per andare incontro a loro lì dove si trovino”.

 

Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di Don Bosco – 5° puntata

Il sogno dell’evangelizzazione in Oceania.

Missioni Don Bosco e l’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria Piemonte e Valle d’Aosta presentano la quinta puntata de “Il futuro è la nostra missione. Per guardare il mondo con gli occhi di don bosco“.

In questo video, l’opera dei Salesiani di Don Bosco nelle Isole Salomone, l’incarico Mons. Luciano Capelli SDB come vescovo della diocesi di Gizo, i Salesiani negli arcipelaghi di Fiji e Samoa, la visita del Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime a Samoa e in Papua Nuova Guinea.

Tra gli argomenti trattati: la proposta educativa dei Salesiani e la trasmissione del carisma di Don Bosco nelle Isole Salomone; le parole di Padre Srimal Silva SDB, Preside della Scuola Tecnica di Hendersson – Honiara nel portare l’insegnamento di Don Bosco; l’aiuto del Don Bosco Technical Institute nello sviluppare il senso di collaborazione; l’opera di Mons. Luciano Capelli nell’evangelizzare e sostenere la poverissima popolazione di Gizo attraverso progetti di sviluppo scolastico e di promozione sociale; l’arrivo dei Salesiani a Samoa; il centro tecnico di Alafua; la visita del Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, a Samoa e in Papua Nuova Guinea; l’arrivo dei Salesiani in Papua Nuova Guinea e gli istituti scolastici salesiani presenti sul territorio; la musica e le danze come ponte per avvicinare i giovani e trasmettere loro il carisma salesiano; le parole di Peter Baquero SDB, Delegato della Papua Nuova Guinea e Isole Salomone.

Proposte per far conoscere “Animazione e governo della comunità – Il servizio del direttore salesiano”

Pubblichiamo dall’agenzia salesiana ANS il video di presentazione del consigliere generale per la Formazione, don Ivo Coelho, del materiale offerto a tutte le comunità salesiane.

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(ANS – Roma) – Don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione, in un breve video di 3 minuti presenta il materiale di animazione che viene offerto alle comunità salesiane e a tutti i confratelli, per accompagnare la lettura e la condivisione comunitaria su “Animazione e Governo della comunità – Il servizio del direttore salesiano”.

Come dice don Coelho nel video, il testo è ora disponibile nelle 6 lingue principali usate in Congregazione. “È il frutto del cammino di insieme delle 7 regioni, di tanti gruppi di direttori e confratelli, di due seminari internazionali e di una gestazione paziente e condivisa del testo finale”.

Approvato dal Rettor Maggiore e dal suo Consiglio nell’aprile 2019, il documento è stato presentato ai membri del CG28, nelle varie lingue e già nella sua veste tipografica finale. Alcune modifiche e aggiunte presentate durante i lavori del Capitolo sono state integrate, giungendo così alla edizione definitiva.

Mentre stanno iniziando le operazioni di stampa secondo le indicazioni numeriche date dagli Ispettori, dopo i rallentamenti causati dalla pandemia, vengono offerti dei sussidi on-line per facilitare l’utilizzo di questo nuovo strumento per la formazione permanente delle comunità durante questo primo anno dopo il Capitolo.

Continua don Coelho: “Ci sarà un video intervista con il Rettor Maggiore che presenta il processo nel suo insieme. E poi tre video di introduzione ad ognuna delle tre parti, con PowerPoint, schede e altro materiale. Avremo così quattro unità di materiali che aiutano la lettura e la condivisione in comunità. Li manderemo pian piano, ogni unità a un intervallo di circa tre mesi l’una dall’altra”.

Riferendosi a quanto afferma il Rettor Maggiore nell’introduzione, don Coelho insiste sul fatto che è un dono ed insieme proposta di cammino per ogni confratello, non solo certo per i Direttori.

“Questo testo è solo il punto di partenza. Quel che conta, cari confratelli, è quello che avviene da qui in poi, casa per casa, per tutti, per ogni confratello nella Congregazione. … È il cammino di crescita che vogliamo fare insieme, grazie anche a questo strumento”.

La terza parte, soprattutto, dal titolo “Il direttore e la missione salesiana condivisa”, riguarda l’intera comunità educativa pastorale, dove Direttore e religiosi sono al fianco dei membri di altri gruppi della Famiglia Salesiana e di tante altre persone che condividono in forme diverse la missione di Don Bosco.

Questo testo si apre su un orizzonte molto ampio; incoraggia e orienta la presenza salesiana nella Chiesa, sul territorio, tra la gente di così tante culture e anche tradizioni religiose diverse, dove le comunità salesiane nel mondo sono oggi presenti.

Vedi anche: Il servizio del direttore salesiano: una bussola per la comunità