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Verso il welfare salesiano per i giovani poveri: iniziato il processo di programmazione dal basso di Salesiani per il Sociale

Tre giorni di ascolto, dibattito e laboratori: l’assemblea nazionale di Salesiani per il Sociale “Organizzare la speranza” si è conclusa domenica mattina con don Francesco Preite, presidente nazionale, che ne ha tirato le fila. “Il processo della programmazione dal basso inizia ora – ha detto don Francesco Preite -. Si tratta di un cammino che durerà fino alla prossima assemblea, in programma a giugno. In questo periodo, i comitati sono chiamati a elaborare quanto avviato in queste giornate”.

Sono stati tre giorni intensi, ricchi di spunti e contenuti: i relatori hanno approfondito i temi che in questo momento storico sono centrali per il sociale nel nostro Paese. 

Nel primo giorno, dopo la presentazione di don Francesco Preite e il saluto di don Roberto dal Molin, l’assemblea ha offerto una riflessione su “Scenario europeo ed italiano per i giovani e per i minori. Quali prospettive e quali rischi?” con Lucia Abbinante, Direttrice Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani; don Marco Pagniello, Direttore Caritas Italiana; Maria Grazia Mazzola, inviata speciale del TG1 e referente della rete informale accoglienza afgana, coordinati da Micol Trillo, dell’Osservatorio salesiano per i diritti dei minori.
Molti i temi messi a fuoco in questo dibattito: l’importanza di avere un approccio olistico ai giovani, senza semplificazioni e tenendo conto di chi vive ai margini, favorendo un contatto tra i “giovani ottimisti” e quelli disillusi; questo però comporta che gli adulti sappiano fare spazio, contaminandosi con i più giovani. Rispetto alle sfide da affrontare con i giovani, è stata richiamata la complessità e il desiderio di accompagnamento dei nostri ragazzi, che hanno il diritto di scegliere consapevolmente strade e percorsi da intraprendere. Sottolineata anche l’esigenza di osservare i fenomeni in crescita e allarmanti di criminalità tra i più giovani: c’è un desiderio di visibilità che li porta a intraprendere percorsi di violenza.

Nel secondo panel, Valentina Bellis, Vice-presidente Salesiani per il Sociale ha moderato gli ospiti sul tema: “I Salesiani per il sociale: il volto di don Bosco nella società con il Forum del Terzo settore. Come essere costruttori di reti inclusive e partecipate con e per i giovani?” con Marco Rossi Doria, Presidente Impresa sociale “Con i Bambini”, don Stefano Aspettati, Ispettore delegato EDG Conferenza Ispettori Salesiani Italia, Vanessa Pallucchi, Portavoce del Forum Terzo Settore e Vitandrea Marzano, Sociologo e dirigente del Gabinetto del Sindaco della Città di Bari per il welfare, politiche del lavoro e innovazione sociale.
In questo panel, il focus è stato quello della povertà educativa e delle soluzioni che possono essere messe in campo per permettere ai ragazzi di avere successo nella mattina: la necessità è quella di allestire in ogni quartiere in difficoltà un’alleanza stabile per mettere insieme la sostenibilità educativa per raggiungere tutti i bambini nella scuola e fuori e la sostenibilità sociale, ambientale. Dal punto di vista salesiano, l’obiettivo principale ai giovani, soprattutto i più poveri, è costitutivo: da evitare il rischio di separare chi lavora con i poveri a rischio e chi invece, lavora con i giovani apparentemente senza problemi. Le condizioni dei giovani sono cambiate, per questo serve ricentrare la corresponsabilità educativa che non appartiene solo alla scuola, ma anche ad altri soggetti. Per questo, il tema della partecipazione è centrale: c’è una nuova esigenza di partecipare, di coprogrammare e i Salesiani come agenzia educante può fare una parte importante nei tavoli in cui si decide del futuro.

Nel terzo panel “Presentazione del processo di restituzione del Congresso internazionale sulle opere e servizi sociali salesiani e del processo di scrittura dal basso del documento programmatico”, Vitandrea Marzano ha fatto dialogare don Rafael Bejarano Rivera, Incaricato Opere sociali del Settore per la Pastorale Giovanile Salesiana – Sede Centrale, don Francesco Preite, Presidente Salesiani per il sociale e Coordinatore Nazionale EDG e Andrea Farina, Osservatorio salesiano per i diritti dei minori.
Va messa al centro la cultura: intesa come valore di innesto e trasformazione del sociale, come lente per leggere il presente e decodificare la realtà e immaginare il futuro. Il panel si è chiuso con la presentazione dell’itinerario del processo di scrittura e di programmazione.

Il quarto panel, che ha chiuso la parte di riflessioni, “Lo stato dell’arte dei Salesiani per il sociale. La voce dei territori ed il Bilancio sociale 2021”, moderato da Marta Rossi, Ufficio Comunicazione Salesiani per il sociale con don Domenico Luvarà, Coordinatore Comitato Sicilia, don Davide Perego, Incaricato EDG Ispettoria Italia Lombardo-Emiliana, don Emanuele De Maria, Coordinatore Comitato Italia Centrale, don Gianpaolo Roma, Coordinatore Comitato Italia Meridionale, don Vincenzo Salerno, Incaricato EDG Ispettoria Italia Nord est, don Stefano Mondin, Coordinatore Comitato Piemonte Valle d’Aosta e Micaela Valentino, Ufficio progetti Salesiani per il Sociale per la presentazione del Bilancio Sociale 2021.
Ai presidenti dei comitati è stato chiesto di descrivere con una parola la loro realtà e di condividere un sogno per il futuro: ricchezza, trasformazione, circolarità, accoglienza, salesianità e complessità è quanto uscito dal confronto, termini che fotografano la realtà sociale dell’Italia Salesiana e sono anche le prime parole scritte sul foglio bianco della programmazione. Micaela Valentino, infine, ha presentato alcuni punti fondamentali dell’azione di Salesiani per il Sociale raccolti nel Bilancio Sociale.

Dal sabato pomeriggio poi, è iniziato il momento con Riccardo Mariani, esperto di politiche di welfare, di co-progettazione e co-programmazione che ha presentato il laboratorio di scrittura dal basso e avviato i lavori dei comitati che poi hanno condiviso quanto fatto.

“L’assemblea nazionale ha iniziato un processo di partecipazione dal basso e di confronto che continuerà con il Congresso internazionale delle opere e dei servizi sociali salesiani a Torino. È stata attivata la cabina di regia del processo che vede il coinvolgimento degli Incaricati dell’Emarginazione e Disagio Giovanile delle Ispettorie italiane e dell’Osservatorio salesiano dei diritti per i minori – conclude don Francesco Preite -. La seconda fase del processo prevede l’incontro sui vari territori italiani di quanti operano nel sociale salesiano (direttori, responsabili di associazioni, giovani, incaricati di Oratori, parroci, educatori…). Questo processo di partecipazione e di confronto sulle aeree di intervento dei Salesiani per il sociale: servizio civile, tutela ed educazione dei minori e giovani, accoglienza dei migranti, inserimento lavorativo dei giovani, promozione e formazione della rete associativa, si concluderà con la redazione del piano strategico di Salesiani per il sociale. Il piano strategico è il documento che ci guiderà nei prossimi anni e impegnerà salesiani e laici insieme a costruire il welfare salesiano con e per i giovani poveri”.

 

 

Nuovo Direttore Generale di “Salesiani per il Sociale”: Renato Cursi

Salesiani per il Sociale APS ha un nuovo direttore, Renato Cursi, che torna in Italia dopo l’esperienza a Bruxelles.

Di seguito l’articolo pubblicato su ANS:

Dal 1° settembre scorso Salesiani per il Sociale APS – l’ente civilistico dei salesiani d’Italia che accompagna la dimensione pastorale del disagio e della povertà educativa – ha un nuovo Direttore Generale, nella persona di Renato Cursi.

Dopo l’esperienza di cinque anni a Bruxelles, dove ha ricoperto l’incarico di segretario esecutivo del “Don Bosco International”, l’organismo di rappresentanza presso l’Unione Europea dei Salesiani di Don Bosco, Renato Cursi torna in Italia per guidare l’associazione Salesiani per il Sociale. Prima del trasferimento a Bruxelles aveva lavorato per cinque anni al Dicastero per la Pastorale Giovanile come Segretario Esecutivo e seguendo il coordinamento internazionale del Movimento Giovanile Salesiano.

Due esperienze che saranno preziose per il nuovo lavoro in Salesiani per il Sociale:

Sono contento di tornare in Italia – spiega – e di assumere questo ruolo in Salesiani per il Sociale. Lavorare per i giovani più poveri e vulnerabili, in linea con il carisma di Don Bosco rappresenta un privilegio e una responsabilità. Come ho detto ai dipendenti della sede nazionale, ci sono tre parole che descrivono la prospettiva che mi piacerebbe per Salesiani per il Sociale: partecipazione, internazionalizzazione e cura.

E poi spiega:

PARTECIPAZIONE, dei minori e giovani come soggetti e protagonisti del cambiamento; e dell’associazione come laboratorio creativo per i soci. INTERNAZIONALIZZAZIONE, come metodo, basato sul confronto con altri sistemi educativi e di welfare; e come orizzonte, verso l’Europa e il mondo; e la riforma del Terzo Settore che guarda al Social Economy Action Plan e alle transizioni ecologica, digitale e sociale. E infine CURA: delle relazioni con le persone, con soci e istituzioni; della formazione del personale, dei soci e dei comitati territoriali; e del modo in cui comunicare tutto questo.

Sulla partecipazione, l’assemblea che stiamo per vivere dal 16 al 18 settembre a Roma sarà la prima tappa di un cammino triennale di ridisegno dell’associazione, con una programmazione che verrà pensata e scritta con un processo dal basso, coinvolgendo i territori e i soci.

Salesiani per il Sociale APS è composta da 88 organizzazioni (soci ordinari) diversificate in enti ecclesiastici, organizzazioni di volontariato, associazioni e cooperative sociali presenti su tutto il territorio nazionale. In numeri, anima: 46 Comunità residenziali (case-famiglia, comunità alloggio e semiautonomia), 30 Centri Diurni per minori e giovani e 10 Centri di accoglienza ed accompagnamento contro le dipendenze.

Il suo lavoro viene portato avanti grazie a 901 operatori qualificati, 102 Soci Sostenitori che svolgono attività educative legate principalmente al Servizio Civile e ben 2983 volontari che prestano il loro servizio gratuitamente, avendo a cuore i giovani, in particolare quelli che dalla vita hanno avuto di meno.

Presente e futuro per i giovani poveri: la sfida di Salesiani per il Sociale nell’assemblea nazionale

Pubblichiamo il comunicato stampa dell’assemblea nazionale di Salesiani per il Sociale che si terrà da domani a Roma.

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Dal 16 al 18 settembre, al Teatro Roma in via Umbertide – Roma, si terrà l’assemblea nazionale di Salesiani per il Sociale, dal titolo: “Organizzare la speranza – Sogno, progetto, impresa”.

“L’assemblea vuole iniziare un processo di partecipazione dal basso, per riflettere e progettare il sociale della nostra realtà associativa. Laici, salesiani, esperti del settore che ci aiuteranno a riflettere sui contenuti per programmare insieme il “welfare salesiano” a misura dei nostri giovani che vivono nelle periferie, nelle case famiglia, nei centri diurni, negli oratori. Sarà importante ascoltare e coinvolgere i giovani del Servizio Civile, gli educatori delle opere e servizi sociali. Insieme scriviamo il presente e il futuro della nostra associazione“, spiega don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale APS.

Un programma ricco di interventi che aiuteranno la riflessione e saranno propedeutici al lavoro di scrittura dal basso che si terrà dal sabato pomeriggio.
Saranno con noi, tra gli altri: Lucia Abbinante, direttrice Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, Marco Pagniello, Direttore Caritas Italiana, Maria Grazia Mazzola, inviata speciale del TG1 e referente della rete informale accoglienza afgana, Marco Rossi Doria, Presidente Fondazione con i Bambini, Vanessa Pallucchi, Portavoce del Forum del Terzo Settore e don Stefano Aspettati, Ispettore delegato per l’Emarginazione e il Disagio giovanili.

Riparte il percorso del Metodo di studio del progetto “Accorciamo le distanze”

Si riprendono ai Sale gli incontri del Metodo di studio del progetto “Accorciamo le distanze” dedicati a ragazzi/e delle elementari e medie.

Gli appuntamenti sono presso l’Oratorio salesiano, Via San Giovanni Bosco 21Cuneo.

  • 4^- 5^ elementare: 3 – 10 – 17 – 24 – 31 ottobre | dalle 17.00 alle 18.45
  • 1^-2^-3^ media: 21 – 23 – 28 – 30 settembre | dalle 14.45 alle 17.00

I corsi sono gratuiti, svolti da professionisti del nostro territorio. E’ necessario iscriversi presso l’educatore Cristian o scrivendo direttamente una mail con i propri dati all’indirizzo oratorio@salecuneo.it

Con queste proposte, avviamo ufficialmente il doposcuola del nostro oratorio. Ogni giorno gli educatori e gli animatori attendono bambini e ragazzi per un tempo di svolgimento compiti e di aggregazione in oratorio. Per le medie dalle 14.45 alle 16.30 e per le elementari dalle 17.30 alle 18.45. Gli incontri inizieranno con il mese di ottobre, previa iscrizione in oratorio, sempre facendo riferimento a Cristian.

CONTATTI:

Il progetto “Accorciamo le distanze”, che vede come ente capofila il Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta e il coinvolgimento della Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio AGS, nasce dal bisogno di riqualificare l’offerta educativa extrascolastica. In risposta agli effetti che la pandemia ha generato, sia a livello didattico che psicologico e sociale, la presente iniziativa intende implementare azioni volte alla cura e al supporto educativo ma che privilegia, allo stesso tempo, quello sociale dei ragazzi vittima del distanziamento sociale. Dunque il gioco diviene strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

Avvio del Servizio Civile Universale

Dopo la pubblicazione dell’ultimo bando per la selezione di 56.205 operatori volontari, da impiegare in progetti di Servizio Civile Universale sia in Italia sia all’estero, il 25 maggio 2022 è incominciata l’esperienza per i 96 giovani volontari e volontarie per Salesiani per il Sociale aps Piemonte e Valle d’Aosta, tra i 18 e i 28 anni.

Nato 50 anni fa come obiezione di coscienza al servizio militare, il Servizio civile è stato poi regolamentato dal decreto legislativo 40/2017 “Istituzione e disciplina del servizio civile universale” e propone diversi ambiti di attività: inclusione sociale, patrimonio culturale e artistico, sport, salute, anziani, disabili, donne e minori, intercultura, scuola, educazione, protezione civile e ambiente, con un orario di circa 25 ore settimanali, per 12 mesi. Quest’anno si sono attivati 9 progetti nelle opere salesiane piemontesi e valdostane e nelle associazioni partner.

Nelle giornate del 26 e 27 maggio 2022, gli operatori volontari sono stati protagonisti della Formazione Generale tenutasi a Valdocco: il gruppo in formazione ha potuto conoscere l’Ente, le modalità di gestione del Servizio, i progetti e fare dei lavori a gruppo sul tema delle aspettative e delle motivazioni che hanno avvcinato loro alla scelta del Servizio civile. Diverse le ragioni emerse: “essere utili agli altri”, la curiosità e l’esigenza di poter vantare nuove competenze professionali, valorizzando l’aspetto formativo, intraprendere una sfida con sé stessi, mettersi in gioco nel campo delle relazioni. I ragazzi e le ragazze, attraverso uno sguardo al futuro, vogliono accrescere le proprie chance di entrare nel mondo del lavoro e vedere i propri sogni realizzati.

Scegliere il Servizio Civile permette ai giovani di prestare un’attività di grande valenza sociale e di acquisire competenze, tramite un percorso formativo in grado di accrescere la loro autonomia, la capacità di assumersi responsabilità e abilità tecnico professionali. Il successo di questo percorso dipende anche dalla capacità degli adulti di motivare i giovani anche attraverso una proposta educativa e formativa di valore. Il servizio civile è infine moltiplicatore sociale, economico e politico che può assumere una rinnovata centralità nella costruzione di pace, solidarietà e contrasto alla marginalizzazione.

Per tutti gli operatori volontari, le giornate di formazione generale proseguono sempre a Valdocco l’1 e il 7 giugno.

Ucraina, webinar sulle normative e strategia per l’accoglienza delle famiglie e dei minori

Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa dell’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori e Salesiani per il Sociale APS Comitato Italia Centrale con il quale si lancio il webinar informativo: L’accoglienza delle famiglie e minori ucraini in risposta all’emergenza: aspetti normativi e strategie operative, che si terrà in data 07 aprile 2022 a partire dalle ore 17:30.

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Giovedì 07 aprile 2022, dalle ore 17:30 alle 19:00, si terrà il Webinar dal titolo “L’ACCOGLIENZA DELLE FAMIGLIE E MINORI UCRAINI IN RISPOSTA ALL’EMERGENZA: aspetti normativi e strategie operative”, promosso dall’Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori in sinergia con l’Associazione Salesiani per il Sociale – APS.

Alla luce della situazione di crisi in atto tra Russia e Ucraina e del numero sempre più consistente di persone in fuga dall’Ucraina, l’incontro vuole essere un’occasione per proporre una riflessione sul tema molto attuale dell’accoglienza delle famiglie e dei minorenni ucraini giunti sul territorio nazionale, cercando di comprendere, in particolare, lo status quo – seppur ancora in divenire – dell’accoglienza e mettere in luce alcune prassi e strategie operative.

Gli obiettivi dell’incontro sono fondamentalmente due: proporre, da un lato, un focus sugli aspetti normativi legati all’accoglienza, a garanzia della protezione delle famiglie e dei minorenni in fuga dall’Ucraina giunti sul territorio nazionale; dall’altro, offrire una riflessione sul significato e sulle implicazioni dell’accoglienza di famiglie e minori provenienti da situazioni di conflitto, con particolare riguardo ai possibili effetti che l’evento traumatico della guerra può aver prodotto su bambine, bambini e adolescenti.

La partecipazione è libera, gratuita e aperta a tutti. I principali destinatari del webinar sono associazioni, famiglie e professionisti dell’educazione di tutta Italia. All’evento del 7 aprile 2022 interverranno: la Dott.ssa Immacolata Titti Postiglione – Vice Capo Dipartimento della Protezione Civile; il Dott. Luca Pacini – Responsabile area Welfare e Immigrazione di ANCI; Don Francesco Preite – Presidente Salesiani per il Sociale APS; il Dott. Giuseppe Lococo – Rappresentante dell’UNHCR; la Dott.ssa Nicoletta Goso – Progetto AltriLegami.

Sono previsti anche i saluti del Presidente del Centro Nazionale Opere Salesiane (CNOS), Don Roberto Dal Molin e della Portavoce del Forum Nazionale Terzo Settore, Dott.ssa Vanessa Pallucchi.

Gli interventi saranno coordinati e in dialogo con il Prof. Andrea Farina – Coordinatore Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori. Il webinar si potrà seguire dalla Pagina Facebook di Minori di Diritto e dal Canale Youtube dell’Ispettoria dell’Italia Centrale.

“Accorciamo le distanze”: è tempo di GIOCO DA TAVOLA

P.L.A.Y.: Prevent –Learn – Amuse – Youth

Grazie a 10 semplici parole, ecco un’utile mappa per l’animazione in oratorio sul “gioco da tavola come strumento educativo”, con il contributo di Egidio Carlomagno – professionista del mondo dell’animazione del gruppo ANIMANDO – Cooperativa Sociale ET, parte del progetto “Accorciamo le distanze” a cura dell’Associazione di Promozione Sociale Quindi CI SEI.

Il progetto “Accorciamo le distanze”, che vede come ente capofila il Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta e il coinvolgimento della Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio AGS, nasce dal bisogno di riqualificare l’offerta educativa extrascolastica. In risposta agli effetti che la pandemia ha generato, sia a livello didattico che psicologico e sociale, la presente iniziativa intende implementare azioni volte alla cura e al supporto educativo ma che privilegia, allo stesso tempo, quello sociale dei ragazzi vittima del distanziamento sociale. Dunque il gioco diviene strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

Don Bosco Casale: partito il percorso del Metodo di studio “Accorciamo le distanze”

Il gioco come strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

L’11 marzo scorso, presso la realtà salesiana di Casale, sono partiti gli incontri del Metodo di studio del progetto “Accorciamo le distanze” dedicati a ragazzi/e dalla prima alla terza media. Il prossimo appuntamento è previsto per il 25 marzo dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso l’oratorio in Corso Valentino 66, 15033 Casale Monferrato.

Di seguito il programma:

  • 11/03/22 Presentazioni;
  • 25/03/22 Organizzazione del tempo;
  • 8/04/22 Organizzazione e rielaborazione del materiale;
  • 22/04/22 Pre-lettura, lettura, comprensione, mappa metacognitiva, 5W, HOW, sottolineatura;
  • 29/04/22 Produzione del testo e selezione degli aspetti principali: il riassunto;
  • 06/05/22 Mappe ed esposizione orale;
  • 13/05/22 La Paura di non farcela;
  • 20/05/22 Risoluzione dei problemi;
  • 27/05/22 Il formulario incontra le lingue straniere;
  • 30/05/22 Feedback e saluti.

Sportello di Sostegno Psicologico

Aperto alle famiglie dei ragazzi dell’oratorio

Le famiglie dei ragazzi dell’Oratorio potranno usufruire di uno spazio di ascolto e di confronto all’interno del centro, che verrà erogato da una psicologa qualificata a sostegno dei percorsi intrapresi dai ragazzi.

Su appuntamento:
federica.friggi.psi@gmail.com
3409050560

 

Il progetto “Accorciamo le distanze”, che vede come ente capofila il Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta e il coinvolgimento della Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio AGS, nasce dal bisogno di riqualificare l’offerta educativa extrascolastica. In risposta agli effetti che la pandemia ha generato, sia a livello didattico che psicologico e sociale, la presente iniziativa intende implementare azioni volte alla cura e al supporto educativo ma che privilegia, allo stesso tempo, quello sociale dei ragazzi vittima del distanziamento sociale. Dunque il gioco diviene strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

Don Bosco Rivoli: in partenza il percorso del Metodo di studio del progetto “Accorciamo le distanze”

Il gioco come strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

Nella giornata di oggi, giovedì 10 marzo, presso la realtà salesiana di Rivoli-Cascine Vica, sono in partenza gli incontri del Metodo di studio del progetto “Accorciamo le distanze” dedicati a ragazzi/e dalla prima alla terza media. L’appuntamento è previsto per tutti i giovedì dal 10/03 al 19/05 dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso l’oratorio in Via Stupinigi, 1 – Rivoli (TO).

Per partecipare occorre presentarsi in oratorio all’appuntamento o contattare i seguenti recapiti: oratorio@donboscorivoli.it – 011 9591840

Sportello di Sostegno Psicologico

Aperto alle famiglie dei ragazzi dell’oratorio

Le famiglie dei ragazzi dell’Oratorio potranno usufruire di uno spazio di ascolto e di confronto all’interno del centro, che verrà erogato da una psicologa qualificata a sostegno dei percorsi intrapresi dai ragazzi.

Su appuntamento:
oratorio@donboscorivoli.it
011 9591840

CONTATTI

  • Tel: 011 9591840
  • Via Stupinigi, 1
  • 10098 Rivoli (TO)
  • Sito: donboscorivoli.it
  • Email: oratorio@donboscorivoli.it

 

Il progetto “Accorciamo le distanze”, che vede come ente capofila il Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta e il coinvolgimento della Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio AGS, nasce dal bisogno di riqualificare l’offerta educativa extrascolastica. In risposta agli effetti che la pandemia ha generato, sia a livello didattico che psicologico e sociale, la presente iniziativa intende implementare azioni volte alla cura e al supporto educativo ma che privilegia, allo stesso tempo, quello sociale dei ragazzi vittima del distanziamento sociale. Dunque il gioco diviene strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

“Un caffè con…” – Intervista a Roberta Manias, educatrice del progetto “Accorciamo le distanze”

Il gioco da tavola come strumento educativo.

Ospite del programma televisivo “Un caffè con…” per la puntata di oggi, l’educatrice professionale della Cooperativa ET Roberta Manias, intervenuta in merito al progetto “Accorciamo le distanze“.

Il gioco è uno dei primissimi strumenti di relazione ed educazione; il gioco è la prima modalità con cui i bambini fanno esperienza del mondo; il gioco è uno strumento attraverso il quale le persone si mostrano realmente per quello che sono.

Il progetto “Accorciamo le distanze”, che vede come ente capofila il Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta e il coinvolgimento della Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio AGS, nasce dal bisogno di riqualificare l’offerta educativa extrascolastica. In risposta agli effetti che la pandemia ha generato, sia a livello didattico che psicologico e sociale, la presente iniziativa intende implementare azioni volte alla cura e al supporto educativo ma che privilegia, allo stesso tempo, quello sociale dei ragazzi vittima del distanziamento sociale. Dunque il gioco diviene strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.