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E se la Fede avesse Ragione? 2024/2025 – CREDO LA CHIESA

Riprendono gli appuntamenti di “E se la fede avesse ragione?” per l’anno 2024-2025: sei incontri rivolti ai giovani per un percorso autentico di fede, organizzati in collaborazione con la Pastorale Giovanile Diocesana. In particolare, in questa nuova edizione, gli incontri avranno come tema “CREDO LA CHIESA – Fratelli per vocazione“.

L’appuntamento sarà sempre presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Valdocco dalle ore 20.45 alle 22.30, con possibilità, per chi lo desidera, di una cena condivisa alle ore 19.45. Il primo appuntamento sarà giovedì 24 ottobre 2024.

Gli appuntamenti di “E se la Fede” andranno anche in diretta televisiva su VideoNord del Gruppo Rete 7 (canale 83 del digitale terrestre) e sui canali Facebook di “E se la Fede”.

Per non perdere tutti gli incontri aggiungili sul tuo calendario Google:

Gli appuntamenti di “E se la Fede” andranno anche in diretta televisiva su VideoNord del Gruppo Rete 7 (canale 83 del digitale terrestre) e sui canali Facebook di “E se la Fede”.

Per rivivere gli appuntamenti, inoltre, è stato creato un canale podcast dedicato così da rendere accessibili le catechesi sui diversi canali di distribuzione.

 

Assemblea straordinaria mondiale degli Exallievi di Don Bosco a Torino-Valdocco

La Presidenza mondiale degli Exallievi Don Bosco ha convocato, dal 2 al 6 ottobre a Torino-Valdocco presso la Casa Madre dei Salesiani, l’assemblea straordinaria mondiale degli Exallievi avente come tema “Camminare insieme: Cambiare per continuare“.

Un evento a cui parteciperanno 200 delegati provenienti da 40 paesi in rappresentanza dell’Asia, Africa, America, Europa, Australia. Dopo la pandemia, che ha obbligato gli Exallievi a rinnovare le loro cariche tramite la piattaforma online, è il primo incontro in presenza che vedrà riunita tutta la leadership mondiale di coloro i quali sono grati per l’educazione ricevuta alla scuola di Don Bosco.

“L’obiettivo di questo evento globale è quello di riunire gli Exallievi e gli amici di Don Bosco di tutto il mondo – afferma il Presidente confederale Bryan Magro– per celebrare il nostro carisma, la nostra identità, la nostra spiritualità e la nostra missione. Sarà un momento unico in cui molti Paesi di varie regionisi riuniranno in uno spirito di famiglia e manifesteranno il loro amore e la nostra gratitudine verso Don Bosco. Vogliamo riflettere sul passato per programmare il futuro”.

 

“Vogliamo essere un vasto movimento a servizio della Chiesa e della Famiglia Salesiana in particolare- afferma il salesiano Domenico Duc Nam, delegato mondiale degli Exallievi di Don Bosco – per testimoniare come si può essere, oggi, buoni credenti ed onesti cittadini. Sarà anche l’occasione per celebrare il 150° anniversario della fondazione degli Exallievi, che non abbiamo celebrato causa Covid-19; quest’assemblea mondiale rappresenterà un’occasione speciale per onorare il nostro ricco patrimonio e per festeggiare, insieme alla Famiglia Salesiana, i 200 anni dal sogno di Don Bosco. Partecipare a questa assemblea significa condividere una missione, arricchirla con le varie esperienze locali, modificare lo Statuto e renderci competitivi alle sfide del XXI secolo”.

Nella cinque giorni i delegati avranno l’opportunità di visitare i luoghi che hanno visto protagonista il Santo dei giovani. Inoltre, per i non partecipanti, sarà possibile seguire i lavori dell’assise online.

Per info

Un anno in museo: l’esperienza del Servizio Civile Universale 2023/2024

Dal Museo Casa Don Bosco di Valdocco.

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Per il Museo Casa Don Bosco, il progetto Home & Museum, è stata la prima esperienza di Servizio Civile. I due volontari, Luca Maiolo e Cristian Verde, sono stati seguiti e formati dai responsabili del museo: la dott.ssa Ana Martín Garcíadon Michael Pace ed Elena Bustean.

Luca e Cristian ci raccontano il loro servizio presso la casa di don Bosco:

Un anno in museo

Il museo offre un viaggio alla scoperta della vita di don Bosco, offrendo una visione di tutto ciò che il santo con la sua opera di bene ha fatto. È possibile visitare gli ambienti originali della sua casa, osservare opere e scritti di don Bosco, i suoi sogni e la sua missione tramandata ai successori. Noi siamo entrambi studenti torinesi, prossimi alla laurea, appassionati di storia e amanti degli ambienti museali. Vista l’opportunità di fare servizio attivo presso il Museo, abbiamo colto l’occasione per dedicare un anno a conoscere ed approfondire questa nuova realtà.

Inizio e formazione

Durante i primi mesi del nostro servizio le nostre attività sono state principalmente “dietro le quinte”, tra cui lavori di inventario e catalogazione di alcuni dei beni del patrimonio del museo sotto la supervisione della Coordinatrice Generale. Queste attività ci hanno consentito di prendere confidenza con gli ambienti del museo e di conoscere approfonditamente le opere al suo interno. Parallelamente c’è stato un periodo di formazione su don Bosco e la sua vita. In questa fase siamo stati affiancati al salesiano don Mike ed altri volontari del museo durante le visite guidate, consentendoci di avere vari
esempi a cui ispirarsi e prendere spunto una volta diventati guide a tutti gli effetti. Una volta finito questo processo di formazione siamo stati “lanciati” e abbiamo sviluppato una nostra dialettica ed un nostro percorso.

Guide, animazione e biglietteria

Il nostro servizio è stato principalmente a contatto con il pubblico sotto diverse forme. Tra tutte la guida museale è stata quella che ci ha coinvolto maggiormente. Abbiamo conosciuto ed accompagnato persone di ogni età e provenienza, dalle famiglie con bambini, agli oratori, passando da gruppi di pellegrini fino alle classi scolastiche. Tra le proposte del museo da offrire assieme alla visita guidata c’era l’animazione per i ragazzi durante la pausa pranzo. Questo momento di ricreazione prevedeva diverse attività, aventi tutte lo stesso tema: i giochi ai tempi di don Bosco. Tra essi troviamo la corsa con i sacchi, il tiro alla fune ed i trampoli. Quest’ultimi in particolare erano il gioco che ha coinvolto e divertito maggiormente i ragazzi, forse anche perché in quasi tutti i casi era una novità. Quando non svolgevamo guide per persone singole o gruppi, gestivamo l’accoglienza nella biglietteria del museo. Qui il nostro compito era di raccontare ed illustrare sinteticamente i principali aspetti e luoghi del museo, fornendo indicazioni e mettendoci a disposizione dei visitatori. Abbiamo prestato servizio anche quando Valdocco ha ospitato numerosi eventi che hanno coinvolto il museo e centinaia di persone, aiutando nella gestione e nell’organizzazione della manifestazione come per il Sinodo salesiano dei giovani, il campobosco spagnolo-portoghese e l’inaugurazione di mostre (come quella per il bicentenario del sogno dei nove anni).

Torino, 24 agosto 2024
Luca Maiolo e Cristian Verde

Basilica Maria Ausiliatrice: gli orari estivi delle celebrazioni

Si pubblicano di seguito gli orari estivi della Basilica Maria Ausiliatrice di Torino-Valdocco per i mesi di Luglio, Agosto e Settembre 2024.

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Domenica e Festivi

  • Sante Messe: 08.00 | 09.30 | 11.00 | 12.30 (sospesa ad agosto) | 17.00 | 18.30 | 21.00
  • Adorazione e Secondi Vespri: 16.00

Da lunedì a venerdì

  • Sante Messe: 07.00 | 08.00 | 09.00 | 10.00 | 17.00 | 18.30
  • Santo Rosario: 16.30

Sabato e Prefestivo

  • Sante Messe: 07.00 | 08.00 | 09.00 | 10.00
  • Santo Rosario presieduto: 17.00
  • Santa Messa Prefestiva: 18.00

Confessioni

  • Da lunedì a sabato: 07.00 – 12.30 | 15.00 – 19.00
  • Domenica e Festivi: 07.30 – 12.30 | 15.00 – 19.00 | 20.30 – 22.00

Adorazione Perpetua diurna

  • Dalle ore 07.30 alle ore 19.00

Vaticano – Sarà santo Giuseppe Allamano, exallievo dell’oratorio di Valdocco

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Città del Vaticano) – In occasione del Concistoro ordinario per la canonizzazione di numerosi beati, che si è tenuto il 1° luglio 2024 in Vaticano, è stata annunciata anche la canonizzazione, domenica 20 ottobre 2024, in occasione della Giornata Missionaria Mondiale, del Beato Giuseppe Allamano, fondatore dei Missionari e delle Missionarie della Consolata.

Biografia. Giuseppe Allamano nacque nel 1851 a Castelnuovo d’Asti, lo stesso paese di San Giovanni Bosco, che lui stesso ebbe come direttore spirituale da bambino e adolescente all’Oratorio Salesiano di Valdocco.

Ordinato sacerdote nel 1873, accettò in seguito, per obbedienza, l’incarico di Rettore del Santuario della Consolata, che nessuno voleva per l’antica costruzione ormai in rovina e la difficile situazione del convitto per la preparazione dei giovani sacerdoti. Si adoperò quindi con ogni mezzo perché la Consolata tornasse ad essere un centro spirituale per la città di Torino. Si interessò anche ai problemi degli operai e divenne un pioniere della stampa cattolica.

Attratto fin da ragazzo dall’ideale missionario, concepì con estrema chiarezza la missione ad gentes quale massima realizzazione della vocazione sacerdotale e per questo diede vita, nel 1901, all’Istituto Missionari della Consolata. Avvertita poi l’urgenza di donne consacrate a tempo pieno alla causa dell’evangelizzazione, fondò, nove anni più tardi, l’Istituto Missionarie della Consolata. Morì il 16 febbraio 1926. Fu beatificato da San Giovanni Paolo II il 7 ottobre 1990.

Il miracolo attribuito all’intercessione del Beato Giuseppe Allamano è avvenuto nella foresta amazzonica brasiliana, nello Stato di Roraima, dove Sorino, uomo dell’etnia Yanomami, fu attaccato da un giaguaro che lo ferì gravemente alla testa, aprendogli la scatola cranica; era il 7 febbraio 1996, primo giorno della novena del Beato Giuseppe Allamano. Trasportato all’ospedale di Boa Vista, accudito dalle Missionarie della Consolata, che non cessavano di chiedere la sua guarigione per intercessione del Padre Fondatore, Sorino ha miracolosamente recuperato la salute in pochi mesi, e vive tutt’ora nella sua comunità indigena.

Giuseppe Allamano e Don Bosco. Durante il processo per la canonizzazione di Don Bosco, don Allamano affermò di aver incontrato e parlato con Don Bosco già a Castelnuovo, quando era ragazzo. Il vero incontro, però, avvenne a Valdocco, nel 1862, quando l’Allamano entrò all’Oratorio, assieme al fratello Natale, accompagnato dallo zio don Giovanni Allamano. Non conosciamo nulla del primo incontro tra Don Bosco e l’Allamano, ma si sa con sicurezza che tra i due, da allora, iniziò ad instaurarsi una buona intesa: “Il Venerabile Don Bosco era da tutti amato per la sua bontà, e da tutti riceveva segni di riverenza e di affetto. Il suo sistema era di attirarsi i cuori, e non conobbi alcuno che si lamentasse di lui”.

Da Don Bosco, come è ovvio tenuto conto della sua squisita arte pedagogica, l’Allamano è pure stato aiutato e incoraggiato nel cammino di formazione: “Che io abbia avuto ed abbia speciale affetto e devozione per il Venerabile, per il bene che mi ha fatto nella mia prima educazione, e per essere stato in quel tempo mio confessore regolare, è verità”. Il giovane Allamano fu anche rimproverato da Don Bosco quando il 19 agosto 1866 lasciò Valdocco senza salutarlo: “Me l’hai fatta grossa…Sei andato via senza salutarmi!”. L’Allamano conservò sempre un ricordo positivo di Don Bosco educatore e fondatore, assieme all’ammirazione di quanto operavano i salesiani. Ecco una sua spontanea confidenza fatta verso la fine della propria vita: “Mi sono domandato molte volte quale sia il motivo per cui il Signore abbia benedetto e benedica i Salesiani in modo così straordinario; e penso che uno dei motivi, se non il principale, è che essi hanno rispettato Don Bosco. L’hanno rispettato da vivo e l’hanno rispettato da morto. Io ne sono testimonio, e ricordo come ai miei tempi nell’Oratorio si eseguivano le volontà e i desideri di Don Bosco. Per questo il Signore li ha benedetti e li benedice”.

Mini Campo GxG il 4-5 Luglio 2024

Per i ragazzi che hanno terminato la 3°- 4°- 5° superiore arriva il Mini Campo GxG per l’estate!

L’appuntamento è il 4 e 5 luglio 2024 (arrivo alle 20.30 dopo cena, rientro alle 18.00) a Valdocco e Giaveno-Selvaggio.

Il contributo di partecipazione di € 5 include la notte, la colazione, il pranzo e il viaggio.

Iscrizioni

Presso il referente della propria casa salesiana o contattando don Fabiano Gheller.

In cammino verso il Sinodo Salesiano dei Giovani

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – A motivo del Bicentenario del Sogno dei Nove Anni di Don Bosco (1824-2024), il Settore per la Pastorale Giovanile salesiana ha convocato i giovani di tutto il mondo salesiano per un incontro, che si terrà dall’11 al 16 agosto, a Torino-Valdocco e al Colle Don Bosco.

Non si tratta di un semplice incontro di giovani: è piuttosto un processo già avviato da tempo nelle Ispettorie, nel quale i giovani sono stati invitati a camminare insieme, ascoltando, parlando e pregando con l’obiettivo di discernere insieme il futuro loro e quello della Chiesa. Si tratta di ascoltarsi, imparare gli uni dagli altri e proiettare il Vangelo sulle situazioni che vanno scoprendo nella loro vita.

La metodologia del Sinodo Salesiano dei Giovani è tutta pensata per dare valore al protagonismo dei giovani, non degli educatori adulti. “Vogliamo che siano protagonisti attivi della trasformazione sociale e testimoni della misericordia di Gesù e del Padre”, ha spiegato don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile Salesiana.

Come dice Papa Francesco, “anche se non è sempre facile accostare i giovani, stiamo crescendo su due aspetti: la consapevolezza che è l’intera comunità che li evangelizza e l’urgenza che i giovani siano più protagonisti nelle proposte pastorali” (Christus Vivit, 202).

“I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice sono chiamati a camminare con i giovani, per crescere insieme nella fedeltà alla proposta di vita che pone il Vangelo – prosegue don García Morcuende –. Più che teorie o conoscenze, i giovani cercano esperienze di vita, hanno bisogno di agire. È necessario dare loro l’opportunità al Sinodo di impegnarsi nella fede in iniziative concrete di servizio agli altri, soprattutto ai più deboli. Nessuno come loro potrà offrire una testimonianza viva del significato che il Vangelo ha per la sensibilità, le preoccupazioni e i problemi dei giovani di oggi”.

Per organizzare al meglio la struttura e le attività del Sinodo, nonché le procedure delle varie assemblee, è stato istituito il Core Group – la Segreteria del Sinodo – composto da 14 giovani.

Al Sinodo Salesiano dei Giovani partecipano 373 persone; 293 sono giovani (tra cui i membri del Core Group e 22 pre-novizi), che hanno diritto di voto in Assemblea.

Altri partecipanti al Sinodo, senza diritto di voto, sono: il Rettor Maggiore, Cardinale Ángel Fernández Artime; altri 41 Salesiani (rappresentanti delle Regioni, responsabili dei contenuti e degli spettacoli, della logistica, della comunicazione sociale, dei traduttori e dello staff organizzativo); 18 Figlie di Maria Ausiliatrice; 15 musicisti e 5 laici dello staff tecnico.

Nello sviluppo del dibattito sinodale, si stanno costituendo i Circoli Minori, su base linguistica. Ogni giovane parteciperà al Circolo in base alla lingua che conosce meglio (spagnolo, portoghese, francese, inglese, italiano) e ogni singolo Circolo si occuperà dell’intero Instrumentum Laboris (Strumento di Lavoro), diviso in tre parti.

Lo scopo di questi Circoli Minori è quello di dare ai giovani l’opportunità di esprimere le proprie opinioni e di confrontarle, in modo che alla fine appaia e venga dichiarato sinteticamente su quali opinioni c’è consenso e su quali c’è dissenso. In ogni gruppo, il Moderatore guiderà la discussione e il Relatore farà una sintesi delle opinioni espresse.

L’Instrumentum laboris, che servirà come base e punto di riferimento durante la discussione sinodale, è già stato redatto. Questo “documento di lavoro” è il frutto dei suggerimenti e delle osservazioni dei giovani delle diverse Ispettorie.

Al Sinodo partecipano persone provenienti da 83 Paesi – 187 donne e 185 uomini. Le lingue più parlate sono l’inglese, lo spagnolo, l’italiano, il portoghese e il francese. Poi, nell’ordine, polacco, hindi, tedesco e arabo. Infine, ci sono partecipanti che parlano cantonese, croato, mandarino, coreano, tamil, amarico, bielorusso, olandese, swahili, konkani, marathi, sloveno, telugu, thailandese, filippino, croato, ungherese, albanese, lingala, nepalese, bengalese, sinhala, urdu e creolo.

“La preparazione personale attraverso la preghiera è molto importante – conclude il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile –. Vogliamo farlo accompagnati da quattro atteggiamenti spirituali: un forte senso di appartenenza alla Chiesa e alla Famiglia Salesiana; con la gratitudine per il dono del carisma salesiano; lasciandoci interpellare dalla situazione concreta delle case salesiane, dei giovani e del mondo di oggi; e pensando al futuro, aperti e fiduciosi nell’azione del Signore, consapevoli che è Lui che ci guida e ci sostiene”.

Consulta nazionale del MGS a Valdocco: il tema della “speranza” al centro dell’incontro

Dal 24 al 26 maggio, a Valdocco, si è svolta la Consulta Nazionale del Movimento Giovanile Salesiano, alla quale hanno partecipato i giovani provenienti dai territori, i delegati e le consigliere di Pastorale Giovanile.

Il tema al centro dell’incontro è stata la proposta pastorale sviluppata per il prossimo triennio, fondato sulle Virtù teologali, e per la Proposta Pastorale 2024/2025 intitolata “Attesi dal Suo Amore”.

Nei tre giorni di incontro, c’è stato infatti un momento di formazione proprio sul tema della speranza, curato da don Paolo Paulucci, argomento del prossimo anno in cui la Chiesa attende il Giubileo.

Il lavoro si è svolto in sessioni plenarie e divise per territori, per permettere una riflessione su quanto appunto avviene nei territori e per poterla condividere con gli altri.

C’è stato lo spazio per partecipare alle celebrazioni per Maria Ausiliatrice e visitare il Museo Casa Don Bosco.

Salesiani in festa per Maria Ausiliatrice – La Voce e il Tempo

Si riporta di seguito l’articolo apparso su La Voce e il Tempo a cura di Marina Lomunno.

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I giorni centrali della Festa di Maria Ausiliatrice – quest’anno caratterizzati dall’anniversario dei 200 anni dal sogno dei 9 anni di don Bosco – sono iniziati mercoledì con l’inaugurazione a Valdocco della mostra temporanea del «Sogno», allestita nel Museo Casa don Bosco, a cura del coordinatore museale Ana Martìn Garcia. Ha tagliato il nastro il cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, con i giovani vincitori del concorso fotografico sul sogno di Giovannino.

L’apertura della mostra – che si può visitare fino al 24 settembre e a cui hanno presenziato tra gli altri la madre Chiara Cazzuola, superiora generale delle Figlia di Maria Ausiliatrice, don Leonardo Mancini, Ispettore dei Salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta e i partecipanti alla Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana – come ha illustrato don Michele Viviano, rettore della Basilica di Maria Ausiliatrice, ripercorre a 200 anni di distanza la storia del sogno profetico: nelle teche e nei pannelli sono esposti le fotografie storiche e i disegni originali delle filmine prodotte dall’Elledici sulla vita di don Bosco e che hanno formato generazioni fanciulli. E poi oggetti preziosi donati dalla Basilica tra cui una pianeta e una stola ricamata in oro e seta dalle Figlie di Maria Ausiliatrice in occasione della beatificazione (1929) e poi della canonizzazione (1934) del santo.

Un tuffo nella storia della nascita del sistema preventivo e degli oratori fissato nelle foto dei giovani che hanno partecipato al concorso rappresentando come la profezia del sogno «non con le percosse ma con l’arte della dolcezza e pazienza educativa» oggi si incarna in 135 nazioni sparse nei 5 continenti dove è presente la famiglia salesiana che continua ad avere come Giovannino una Maestra che veglia sui giovani «discoli e pericolanti».

La visione di don Bosco è stata declinata in vari modi nelle omelie nella giornata del 24 maggio, festa liturgica di Maria Ausiliatrice, dove fin dalle 7 si sono susseguite le Messe in onore della Madre «Maestra».

Alle 11, presente per la città la vicesindaca Michela Favaro, ha presieduto l’Arcivescovo Roberto Repole con il salesiano, card. Ricardo Ezzati Andrello, Arcivescovo emerito di Santiago del Cile. Repole, richiamando il Vangelo delle nozze di Cana ha detto: «il ’non hanno più vino’ pensando a questo nostro mondo possiamo tradurlo così: hanno una grande sete e una grande attesa di giustizia. Perché, guardando alla storia della nostra umanità con occhi vasti che vanno al di là di Torino e dell’Italia, non possiamo non riconoscere che ci sono intere popolazioni che attendono giustizia, pace. Ed è bello pensare che Maria dica ancora a Gesù, guardando alle drammatiche mancanze dell’umanità ‘non hanno più vino’»

La lunga giornata non si è potuta concludere con la tradizionale processione di Maria Ausiliatrice a causa del maltempo: nella Basilica gremita – per la città presente la vice sindaca Michela Favaro e, in rappresentanza del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, Giampiero Leo – don Stefano Martoglio, vicario del Rettor Maggiore ha presieduto la preghiera del Rosario ispirata alle cinque parole del sogno di don Bosco. I cinque misteri pregati in italiano, arabo, inglese, francese e spagnolo hanno invocato la pace in Israele, Palestina, Ucraina e in tutti i Paesi del mondo dove si continua a morire di odio.

“Il sogno di Dio sulla Famiglia Salesiana in questo nostro tempo”: a Valdocco la Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana 2024

Dall’agenzia ANS.

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Si è aperto lunedì 20 maggio 2024, l’annuale appuntamento della Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana. Fino a giovedì 23, vigilia della Festa di Maria Ausiliatrice, i Superiori Maggiori e i Responsabili dei gruppi che compongono la Famiglia Salesiana sono a raduno tutti insieme presso la Casa Madre dei Figli di Don Bosco, a Torino-Valdocco, per riflettere sul tema: “Il sogno di Dio sulla Famiglia Salesiana in questo nostro tempo”.

All’appuntamento prendono parte oltre 50 persone: una rappresentanza di leader e/ loro delegati di ben 24 gruppi – su un totale di 32 – della Famiglia Salesiana, oltre ai membri del Segretariato per la Famiglia Salesiana, i diversi relatori invitati a parlare e il personale della comunità di Valdocco che a vario titolo accompagna l’evento.

Tra i presenti vi sono alcuni “partecipanti incalliti”, come ha detto scherzosamente don Joan Lluis Playà, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana, insieme a rappresentanti con qualche partecipazione alle spalle o alla prima esperienza. Per tutti, si tratta di una “bella espressione di una viva e profonda comunione tra i Gruppi e di una forte esperienza spirituale che rafforza il vigore della missione che il Signore ci ha affidato”.

Anno dopo anno la Consulta della FS ha affrontato e approfondito diversi argomenti, al ritmo del magistero di Papa Francesco e della vita e missione della Famiglia Salesiana, suggeriti dalle Strenne del Rettor Maggiore. In quest’anno in cui la Strenna è dedicata a “Il sogno che fa sognare”, l’argomento è stato dunque ovvio: “Il sogno che Dio ha per la Famiglia Salesiana in questo tempo”.

Durante i lavori, dunque, i presenti vengono accompagnati in un percorso di discernimento e conoscenza tra la realtà culturale, ecclesiale e salesiana del momento attuale. In questo senso, nella giornata di martedì 21 maggio 2024, don Rossano Sala, Direttore Editoriale dell’editrice salesiana Elledici, già Segretario Speciale della XV Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, offre una relazione sul tema “Discepoli e missionari. Essere e diventare una famiglia apostolica oggi”.

Successivamente i Superiori Maggiori e Responsabili dei vari gruppi della Famiglia Salesiana procederanno a condividere buone pratiche che si svolgono attualmente negli ambiti della Famiglia Salesiana e che rappresentano concretizzazioni del sogno di Dio su di essa.

Infine, tutti i presenti saranno chiamati a compiere il terzo e ultimo passo di questo percorso, volto ad individuare percorsi ulteriori di crescita e sviluppo, esperienze ed iniziative concrete che possano far proseguire tale sogno, con creatività e capacità di rispondere alle nuove sfide emergenti, nelle realtà concrete delle diverse opere della Famiglia Salesiana.

La cornice dei Luoghi Salesiani, l’inaugurazione della Mostra Temporanea per il Bicentenario del Sogno dei Nove Anni di San Giovanni Bosco presso il Museo Casa Don Bosco, e, in prospettiva, la Festa di Maria Ausiliatrice saranno ulteriori elementi che favoriscono quel clima di fraternità e spiritualità condivisa che costituisce al tempo stesso un tratto fondamentale e una conseguenza della Consulta.

Come ha ben sintetizzato il Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Cardinale Ángel Fernández Artime, nell’introduzione dei lavori, “quest’incontro non è per prendere delle decisioni relative ad ogni gruppo della Famiglia Salesiana, ma ha come scopo rinsaldare la comunione fra i membri dei diversi Gruppi”.

Il 22 maggio dopo la celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore, e l’omelia a cura di don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore, è stata scattata la fotografia di gruppo nel cortile di Valdocco. Nel pomeriggio i partecipanti hanno visitato il Santuario della Consolata guidati da don Pier Luigi Cameroni, Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana. Infine, la presentazione del libro “Chiamati all’Amore con Speranza”, con le Strenne che il Rettor Maggiore ha prodotto e diffuso nei suoi 10 anni alla guida della Congregazione Salesiana, presentato da don Giuseppe Costa, Co-portavoce della Congregazione Salesiana e curatore del volume.