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Ex-Allievi Valsalice: Convegno annuale 2020

Gli Ex-Allievi dell’Istituto Salesiano di Valsalice organizzano per Domenica 10 Maggio 2020 il Convegno annuale dedicato all’associazione. All’interno del Convegno, il Prof. Guido Curto, ex-allievo e Direttore del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e della Reggia di Venaria, terrà una conferenza dal tema “Lo Stato dell’Arte dei Musei a Torino“.

Il pranzo sarà riservato preferenzialmente ai soci ed alle classi per cui ricorrono i decennali dalla maturità. Tuttavia, se altri exallievi desiderassero ritrovarsi tra loro a pranzo in quella occasione possono contattare l’indirizzo email exallievivalsalice@gmail.com oppure telefonicamente al 335 59 35 626.

Liceo Valsalice: il Gruppo Europa al Consiglio Regionale

I ragazzi del quarto anno del liceo di Valsalice si sono recati la scorsa settimana presso il Palazzo Lascaris di Torino, sede del Consiglio Regionale del Piemonte. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera il 15 febbraio scorso, a cura di Vittoria Dante.

IL GRUPPO EUROPA AL CONSIGLIO REGIONALE

I ragazzi del Gruppo Europa del quarto anno si sono recati a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale del Piemonte dove hanno partecipato ad una conferenza tenuta da un docente di diritto internazionale, il professor Porro.

Gli studenti hanno avuto la possibilità di sedersi nell’Aula Consigliare nelle postazioni dei consiglieri regionali nella quale ha avuto luogo l’incontro durante il quale il professore ha approfondito tematiche riguardanti l’Unione Europea, partendo da tre domande proposte dagli studenti stessi.

Dopo una piccola introduzione su che cosa sia effettivamente l’Unione Europea e dopo aver fatto un accenno alla storia di quella che oggigiorno è l’Europa, il docente si è concentrato in modo particolare su due delle tre domande propostogli: “Si potrà ancora studiare in Inghilterra?” e “Perché la Brexit?”.

Dal 31 gennaio di quest’anno infatti il Regno Unito ha con un referendum approvato quella che viene chiamata Brexit e non fa dunque più parte dell’Unione Europea.

Questo, come spiegato dal professor Porro, porterà diversi cambiamenti che renderanno questo paese più simile agli Stati Uniti. Per visitarlo, per lavoro o per piacere, sarà necessario un visto e i cittadini europei che non hanno la doppia cittadinanza dovranno ottenere un permesso di soggiorno.

Tutto ciò, però non renderà  impossibile le vacanze studio o eventuali mesi di Erasmus ma li complicherà per certo, come complicati saranno i primi anni per il Regno Unito stesso.

La Brexit, infatti, come illustrato dal professore, è una manovra attuata per la crescita interna del paese che aspira a diventare uno spazio finanziario e ad accrescere la propria produzione interna con effetti però per  ulla immediati e tantomeno sicuri.

In conclusione alla conferenza il professore ha affermato che non c’è certezza sul ciò che è realmente la Brexit e l’unica risposta può darcela il futuro.

La giornata si conclusa con il termine della visita guidata all’interno del palazzo seicentesco del Consiglio Regionale

Liceo salesiano Valsalice: Notte Nazionale del Liceo Classico

Il liceo classico salesiano di Valsalice aderisce nuovamente all’iniziativa “La notte nazionale del liceo classico” che vede coinvolti i principali licei classici di Italia. Si riportano di seguito i vari orari e le iniziative della serata.

18:00 – 18:30

Accoglienza in Teatro – Saluti iniziali del Direttore e delle autorità

Lettura del messaggio di benvenuto del coordinamento della Notte Nazionale del Liceo Classico

Proiezione in contemporanea nazionale del video introduttivo

Lettura del brano vincitore del Concorso di Scrittura Creativa

18:30 – 19:30

Lo scrittore torinese Enrico Remmert dialoga con gli studenti sul tema della serata partendo dal suo ultimo libro: “La guerra del Murazzi”

19:30 – 21:00

Cena multietnica a buffet

21:00 – 22:30

Stranieri, barbari e schiavi nel mondo greco-romano: performances creative degli studenti del quarto e quinto
anno con letture e rivisitazione di brani della letteratura greca e latina, corredate da immagini e accompagnate
dalle seguenti musiche per arpa a cura di Emanuele Raviol:
  • A. Hasselmans, La source
  • M. Mchedelov, Variazioni su un tema di Paganini
  • F. Poenitz, La danza della morte
  • P. Tchaikovsky, Fantasie su un tema di Eugene Onegin
  • J.S. Bach, Ciaccona

22:30 – 23:00

Drammatizzazione in lingua greca in lingua italiana dei versi 1-38 dell’Agamennone di Eschilo

Dalle 14:30 al termine della serata

“Maratona radiofonica su Radio Valsonair musica e interventi di ex allievi, allievi, do Le ospiti sul tema della serata

Unione Exallievi Valsalice: “Torino e Don Bosco” – Giuseppe Bracco

Il Presidente dell’Unione Exallievi Valsalice, Giuseppe Bracco, in occasione del centenario della morte di Don Bosco si è occupato, per conto del Comune di Torino, di una pubblicazione su “Torino e Don Bosco“, a cui ha partecipato come autore, presentando con testi ed immagini la Torino in cui nacque e si sviluppò l’opera del “santo dei giovani”.

Tale pubblicazione è stata digitalizzata a cura di MuseoTorino ed è possibile consultarla in versione pdf.

Scopri la pubblicazione:

Intervista a don Pier Majnetti su La Voce e il Tempo: «I ragazzi di oggi? Fragili, ma curiosi e aperti al mondo»

Si riporta l’articolo pubblicato da La Voce e il Tempo, a cura di Marina Lomunno, in merito all’intervista effettuata a don Pier Majnetti, direttore dell’Istituto Salesiano di Valsalice.

Valsalice: “I ragazzi di oggi? Fragili, ma curiosi e aperti al mondo”

Intervista – Parla don Pier Majnetti, direttore dell’Istituto Valsalice di viale Thovez a Torino (858 iscritti di cui 600 al Liceo scientifico e 258 alle medie): il nostro faro è la scuola di don Bosco che sosteneva che non è il singolo che educa, ma tutto l’ambiente, dove respiri valori che non hanno bisogno di essere spiegati.

«Ciao carissima dove sei? All’ospedale? Cosa ti è successo? E quando ti operano? Stai tranquilla, preghiamo per te. Domani quando ti svegli dall’anestesia e ti sei ripresa fammi sapere come stai. Grazie per avermi avvisato». Don Pier Majnetti, direttore di Valsalice, ci accoglie così nella sua stanza al primo piano dello storico istituto di viale Thovez 37 a Torino. Ha appena ricevuto una telefonata da una sua allieva, una liceale ricoverata per l’asportazione dell’appendicite. Qui si usa così, il direttore conosce tutti gli allievi per nome, 858 iscritti per l’anno scolastico appena iniziato, di cui 600 al liceo classico e scientifico e 258 alle medie. Ed è «normale» che i ragazzi telefonino al direttore quando qualcosa non va.

Classe 1966, lombardo di Angera sul Lago Maggiore, ex allievo di Valsalice, maturità classica nel 1985 («ho mandato in pensione uno dei miei insegnanti»), salesiano dal 1986 e sacerdote dal 1994, dirige dal 2015 una delle scuole paritarie più antiche e conosciute della città: il liceo fu istituito nel 1879 da don Bosco, le cui spoglie mortali riposarono qui fino al 1929 quando furono trasferite nella Basilica di Maria Ausiliatrice. Abbiamo incontrato don Majnetti a una settimana dal suono della prima campanella per capire chi sono gli adolescenti del 2019.

Don Pier da quando è salesiano ha seguito diverse generazioni di giovani. Chi sono i suoi allievi oggi?

Proprio all’inizio dell’anno scolastico, con una ventina dei nostri professori e quattro ex allievi di 19-20 anni, abbiamo trascorso qualche giorno in montagna per cercare di capire chi sono gli adolescenti che entrano oggi a Valsalice. Questo l’identikit tracciato: sono giovani dalle grandissime potenzialità e possibilità rispetto alle generazioni passate. Non solo possibilità economiche, e qui mi permetta di sfatare il pregiudizio che Valsalice sia una scuola solo per «ricchi»: su 858 certamente la maggioranza dei ragazzi appartiene a famiglie del ceto medio e medio alto, ma poi ci sono ragazzi che provengono da famiglie normalissime, altri hanno genitori che fanno molta fatica a far quadrare il bilancio ma hanno deciso di investire in istruzione per i propri figli. Altre ancora in difficoltà che sosteniamo, come nella tradizione delle scuole salesiane, senza pretendere. E poi è bene ricordare che siamo una delle scuole paritarie di Torino con la retta più bassa: un liceale costa all’anno alle famiglie 3.590 euro e un allievo delle medie 3.240 euro. Con l’80% delle rette paghiamo gli stipendi agli insegnanti, 60 laici, il resto lo utilizziamo per mantenere il più possibile una struttura in ordine e adatta ai tempi. E non abbiamo crisi di iscrizioni: confidiamo nella possibilità di mantenere l’attuale flusso di richieste.

Torniamo all’identikit…

I nostri sono ragazzi che hanno la possibilità di viaggiare, di curare il proprio corpo e la propria immagine (rispetto ai noi degli anni ’80 che ci coprivamo con maglioni extralarge non ci sono paragoni), diventano grandi in fretta nell’organizzazione del tempo libero, addirittura nel gestire le vacanze. E poi sono giovani che hanno una grande possibilità di conoscere nuove culture, parlano inglese, hanno opportunità di scambi, viaggi studio: sono molto fortunati. Ma non è tutto qui. I nostri allievi sono disposti al dialogo: è difficile che reagiscano con violenza alle frustrazioni, come è raro vedere nei nostri cortili due che si pestano: magari litigano, arrivano al contrasto ma poi (purtroppo!) si scrivono sul telefonino ma non si aggrediscono. Sono ragazzi che ascoltano i professori e gli educatori. Ma, se per certi aspetti crescono in fretta, il rovescio della medaglia è una grande fragilità. Con fatica riescono a gestire la sconfitta, vanno in crisi per un 4 o un 3 e ti dicono: «Ho studiato ore per questo compito, mi sono impegnato tantissimo e non è valso a nulla». Hanno la lacrima facile, come talvolta i loro genitori…

In che senso?

Oggi il malessere del proprio figlio è quasi insopportabile e il nostro intervento sulle famiglie e sui ragazzi è cercare di far capire loro che non esiste nulla di prezioso che non costi. Per cui occorre avere la pazienza dei tempi lunghi: si semina e a volte la piantina non viene su come speravamo e bisogna riseminare. I genitori oggi vogliono pianificare tutto della vita dei figli, non ci devono essere intralci sulla crescita, non si deve cadere lungo la strada, non ci devono essere deviazioni. Ma senza salite, senza tratti in cui non ti arrampichi per raggiungere la cima, ne manca un pezzo, non si cresce. Cito sempre una telefonata urgente di una mamma: «Direttore, mia figlia è in bagno che piange, com’è possibile che l’esame di terza media sia finito con un 9 e non con un 10?». Le ho riposto: «Signora, ma di che cosa stiamo parlando? Piangiamo sui problemi veri della vita, sul referto di un cancro, su un posto di lavoro perso, su un amore che non abbiamo protetto ed è finito, sulla solitudine, sui bambini che muoiono sotto le bombe o per la fame. Un 9 anziché un 10 è un ‘dolorino’, il mondo non casca, la scuola non va a pallino, il futuro di sua figlia non è compromesso. Se qualcosa non è andato come pensavo io ci sarà un motivo, ma giriamo pagina e andiamo avanti se no quando arriveranno le vere tragedie della vita sua figlia non riuscirà più ad rialzarsi». Piuttosto, e lo dico spesso ai genitori e ai professori, cerchiamo di concentrarci ad orientare le grandi potenzialità che hanno i nostri figli a livello di comunicazione e di opportunità culturali: oggi hanno il mondo a portata ma a maggior ragione c’è un urgenza educativa perché occorre educarli all’uso delle nuove tecnologie se no c’è il rischio che vengano fagocitati…

Oggi la famiglia sembra vivere un momento di disorientamento, genitori ansiosi, che si separano, che fanno da «elicottero e spazzaneve» per le loro creature, come dice qualcuno. La scuola sembra l’ultimo baluardo educativo…

Non credo sia corretto definire la scuola come l’ultimo baluardo educativo, non voglio avere un ruolo così centrale, anche perché così alla scuola viene data troppa responsabilità e noi possiamo anche sbagliare. La scuola senza il dialogo con la famiglia non ce la fa, viceversa la famiglia che crede di non aver bisogno di nessuno per crescere i propri figli e che ritiene di poter fare a meno di istituzioni educative come la scuola, la Chiesa, la società civile non va da nessuna parte. Io ho un’idea positiva delle famiglie perché parto dal presupposto che una mamma e un papà desiderino davvero il bene dei loro figli: solo che questo tempo è molto difficile per tutti, c’è molta confusione, non si sa bene quali scelte fare e si naviga a vista. La nostra società è avvelenata e mette davvero in grande difficoltà i genitori che sentono la responsabilità educativa ma sono assorbiti da ritmi di lavoro pazzeschi, sono tentati per primi dai social per cui accade che tu genitore arrivi la sera a casa e stai incollato al tuo smartphone troppo tempo rispetto a quello che spendi per condividere con tua moglie o con i tuoi figli la tua giornata. Spesso sono genitori che hanno cura di se stessi e della propria salute, che vanno in palestra e che hanno paura di invecchiare. Di per sé non sono cose negative, però bisogna stare attenti nella gestione del tempo: i ragazzi sono esigenti, magari hanno bisogno di una tua parola quando non hai tempo di ascoltarlo e quel momento lo devi cogliere al volo perché non torna più… E poi ci sono le famiglie in cui è finito un amore e si ha il cuore ferito, hai bisogno di piangere ed è faticoso stare con i figli in questi momenti. Infine, ma voglio credere siano una minima parte, ci sono anche genitori che abdicano al loro ruolo: questa è la categoria madri e padri più pericolosa, perché i figli crescono soli e disorientati.

Come si educano oggi a Valsalice «buoni cristiani ed onesti cittadini», come raccomandava don Bosco ai suoi educatori?

Certamente il nostro faro è la scuola di don Bosco, che sosteneva che non è il singolo (e lui era un educatore affascinante) che educa, ma è tutto l’ambiente, la comunità educativa diremmo oggi, dove respiri dei valori che non hanno bisogno di essere spiegati e che si rifanno al Vangelo. Per fare un esempio: qui entri in una scuola dove sai che la volgarità è messa al bando, non ti viene di sporcare i muri perché l’ambiente è bello e curato ed è naturale difenderlo perché è anche tuo e nel bello stiamo bene tutti. Se i bagni sono puliti e ordinati non li vandalizzi. Qui l’ora di religione, cultura religiosa, è obbligatoria (io stesso insegno in 15 classi) . Così pure, anche se non sei praticante, agnostico o ateo, vieni invitato alla preghiera mattutina, il nostro «buon giorno» dove si affrontano temi di attualità, di cronaca, eventi straordinari oppure richieste che arrivano dai ragazzi più grandi. E poi ci sono altri momenti formativi, la confessione, gli esercizi spirituali. E i ragazzi partecipano perché trovano un messaggio accattivante per la loro vita e poi chissà….

Qual è la sua scuola ideale?

Una scuola in cui la cultura rimanga al centro. Alcuni programmi ministeriali recenti sulla Costituzione e la cittadinanza attiva li trovo preziosi tanto che stanno mettendo in discussione alcuni nostri interventi. E poi chiediamo a inostri insegnanti che siano anche educatori: è molto impegnativo, è una missione che deve essere valorizzata e sostenuta. Oggi è impensabile insegnare Foscolo e poi il resto ‘sono cavoli tuoi’… Puoi sapere tutto di Foscolo ma se sei una brutta persona che non ti accorgi delle sofferenze o delle ispirazioni dei tuoi allievi non funziona. Conosco tanti insegnanti-educatori appassionati dei ragazzi e del loro mestiere che ogni giorno vengono messi a dura prova sia nelle nostre scuole che in quelle statali. Certo, ci piacerebbe che lo Stato considerasse le scuole paritarie come una risorsa enorme da un punto di vista educativo e non un problema. Noi formiamo buoni cristiani e onesti cittadini, è la nostra scommessa. E di quanto la nostra società abbia bisogno di cittadini «alla don Bosco» è sotto gli occhi di tutti, a partire dalle piccole cose: giovani che non imbrattino le cose comuni, che non compiano atti vandalici o di bullismo, che alzino lo sguardo e si accorgano che c’è chi piange perché ha meno di te e così ti interroghi: «Io che posso fare per migliorare la sua condizione?». E poi politici, imprenditori, amministratori, professionisti e padri e madri di famiglia responsabili.

“Ars Naturae”: mostra d’arte presso il Museo di storia naturale Don Bosco di Valsalice

Dal 4 maggio al 9 giugno 2019, presso la galleria zoologica del Museo di storia naturale Don Bosco ospitato dall’Istituto salesiano di Valsalice, si terrà la mostra d’arte “Ars Naturae“, a cura dell’artista torinese Haider Bucar.

La mostra riguarderà un’esposizione di disegni e quadri realizzati dall’artista, con protagonisti gli animali ritratti in contesti originali e curiosi, quali le diverse epoche storiche. Una interessante iniziativa artistica all’interno del ricco patrimonio naturalistico del museo di Valsalice, fondato da Don Bosco stesso nel 1878 e aperto al pubblico da più di cinquant’anni grazie all’attività del confratello salesiano Don Brocardo.

Liceo di Valsalice – Proposta Estiva 2019

In arrivo una nuova proposta estiva da parte del Liceo Salesiano Valsalice di Torino, insieme con l’ATC di Dublino: un soggiorno estivo in Irlanda dal 26 giugno al 17 luglio 2019.

  • Gli studenti sono ospitati in famiglie;
  • Al mattino frequentano una scuola di lingua inglese a vari livelli (gestita da insegnanti del posto);
  • Nei pomeriggi e nelle serate sono a disposizione degli studenti attività culturali, ricreative, sportive… con
    l’assistenza costante degli accompagnatori;
  • L’assistenza è affidata al prof. don Cipriano Demarie, e ad accompagnatori italiani e irlandesi.
Tutte le Info sul Soggiorno
Liceo Valsalice

 

Emergenza debiti? Nasce lo sportello gratuito per il supporto contro il sovraindebitamento

Si riporta il Comunicato Stampa del 9 aprile 2019 a cura dell’Ufficio Stampa di IusTo RebaudengoIstituto Universitario Salesiano Torino – inerente alla nascita del primo sportello gratuito gestito da un’Università che intende offrire supporto alle persone finite nel spirale di debiti.

Emergenza Debiti?

Nasce lo sportello gratuito per il supporto contro il sovraindebitamento

Istituto Universitario  Salesiano Torino.
Piazza  Conti di Rebaudengo 22, all’interno degli spazi della Biblioteca Universitaria.

Lo sportello gratuito SU.PER.A il G.A.P. (Supporto alle PERsone che Affrontano il Gioco d’Azzardo Patologico), nato nel 2015 ora amplia il suo focus: il sovraindebitamento.

Si tratta del primo  sportello  gratuito  gestito  da  una  Università, l’Istituto Universitario Salesiano Torino, che intende offrire supporto alle persone finite nel spirale di debiti. Anche solo non riuscendo più a pagare un mutuo, le bollette, i prestiti, le carte revolving, esperienze comuni che le persone possono avere. Alcune volte, nei casi più gravi, può sembrare davvero impossibile uscirne se non con soluzioni estreme, quali il suicidio o l’accesso a prestiti usurari.

Il sovraindebitamento in generale è un fenomeno sempre più in crescita e non è solo legato al gioco d’azzardo, ma può dipendere da molti fattori. Nel 2017 quasi la metà delle famiglie italiane ha dichiarato di avere problemi ad arrivare a fine mese e il 28,7% di loro ha dovuto chiedere un prestito bancario per far fronte alle spese. Non sempre il prestito viene ottenuto e il 12% di queste famiglie fa allora ricorso agli usurai, entrando in un circolo vizioso dal quale è difficile uscire.

Storie di tutti i giorni insomma … dove non si è più in grado di far fronte all’imponente mole di debiti accumulata.

Per arginare questo fenomeno nasce lo sportello per il supporto contro il sovraindebitamento, proprio in un territorio della città, la circoscrizione 6, particolarmente colpito da questa problematica.

Il servizio è finalizzato a fornire accoglienza, informazioni e sostegno alle persone in condizione di sovraindebitamento e ai loro familiari e a indirizzarle alle risorse presenti sul territorio (fondazioni antiusura, organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento, ecc).

Classifiche Eduscopio – Spiccano l’Istituto Agnelli ed il liceo di Valsalice

E’ stata resa pubblica, l’8 novembre 2018, la classifica di Eduscopio, il portale della Fondazione Giovanni Agnelli che stila la classifica delle scuole italiane che meglio preparano per l’università o che danno più chance di trovare un impiego dopo il diploma.

L’idea di fondo del progetto eduscopio.it è proprio quella di valutare gli esiti successivi della formazione secondaria – i risultati universitari e lavorativi dei diplomati – per trarne delle indicazioni di qualità sull’offerta formativa delle scuole da cui essi provengono.
Per farlo eduscopio.it si avvale dei dati amministrativi relativi alle carriere universitarie e lavorative dei singoli diplomati raccolti dai Ministeri competenti. A partire da queste informazioni vengono costruiti degli indicatori rigorosi, ma allo stesso tempo comprensibili a tutti, che consentono di comparare le scuole in base ai risultati raggiunti dai propri diplomati.

 

La più grande novità di quest’anno è che i dati raccontano anche di un mercato del lavoro in miglioramento per Torino e per il resto della regione. Quasi tutte le scuole, infatti, vedono aumentare la percentuale di ex studenti che hanno un impiego.

Per maggiori informazioni sono a disposizione due articoli:

 

La Stampa

Eduscopio, il Cavour vince ancora tra i classici, il Galfer super-scientifico.

Torino Repubblica

Piemonte, le migliori scuole nella classifica di Eduscopio: tra i diplomati è tornato il lavoro.

 

 

Oratori Estivi 2018

E’ tutto pronto per la partenza delle attività che popoleranno gli oratori allo scoccare dell’ultimo giorno di scuola. Una composita crew di animatori, salesiani ed educatori hanno realizzato un’offerta estiva variegata e flessibile per adattarsi alle esigenze di tutti, sempre con il cuore, lo stile e l’allegria di Don Bosco!

Così vi raccontiamo le diverse proposte delle Parrocchie, gli Oratori e le Scuole della nostra Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta.

CASALE MONFERRATO

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