Un bilancio prima dell’estate: cose fatte e nuovi progetti! – Amici di don Bosco

L’Associazione Amici di Don Bosco, vista la vicina conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, ha deciso di fare un bilancio sui mesi passati e di pensare a tutti i nuovi progetti futuri. Di seguito la notizia degli aggiornamenti pubblicata sul sito dell’associazione.

***

La fine dell’anno scolastico è alle porte, la campagna vaccinale ci sta regalando un po’ di speranza e ci prepariamo con qualche rassicurazione in più a fare le valigie e a concederci un po’ di vacanza. È tempo di bilanci! E anche per la fucina delle idee di Amici di Don Bosco è il momento di fare una breve pausa, guardare a cosa si è fatto per dar forma a nuovi progetti autunnali.

COSA ABBIAMO FATTO NEL 2021 FINO AD ORA

  • Point Break. Nel ciclo di appuntamenti dedicati alle fragilità nelle relazioni degli adottivi abbiamo parlato di maternità, di paternità e di disgregazione della famiglia. Diventare genitore per una persona adottata implica fare i conti con le proprie origini, con l’elaborazione del lutto dell’infertilità dei genitori adottivi, con il difficile equilibrio tra desiderio di condivisione e pudore. Il divorzio nella famiglia adottiva mette di fronte alla ferita dell’abbandono, alla frustrazione per il fallimento di un progetto familiare e all’inevitabile senso di responsabilità. Ci hanno accompagnati nelle riflessioni il gruppo di adottati adulti AAA e alcuni professionisti: Nicoletta Palai, ginecologa e sessuologa, Laura Ferrari, psicologa, e Stefano Ardagna, avvocato.
  • Vamos a cocinar. In collaborazione con l’associazione Unidos por Colombia ci siamo lanciati nel mondo della cucina colombiana per imparare a preparare arroz con leche, cocadas, patacones e hogao. Ci siamo vestite da palenqueras, abbiamo ballato la cumbia, imparato trabalenguas e molti aneddoti sulle tradizioni culturali colombiane. Mentre aspettiamo le foto dei papà travestiti da hombre caimán, ringraziamo Mayil Georgi e Pilar Herrera per il loro prezioso lavoro prendendo in prestito le parole di una delle bambine che hanno partecipato rivolte a Mayil: “é bello che tu ci faccia ricordare tutte queste cose”. Molto più di un corso di cucina colombiana.
  • Laboratorio di arteterapia per bambini con Irina Galleri. Cinque compagni di viaggio, una terapeuta della Scuola italiana di Art Therapy in tirocinio e 10 intensi incontri per comunicare attraverso il linguaggio artistico: un gruppo in cui dare sfogo all’immaginazione, sentirsi parte di un vissuto comune e rispecchiarsi nell’altro.
  • Leggere… che passione! Le prime quattro tappe del viaggio nell’incantato mondo dei libri per bambini e ragazzi accompagnati da Janca Anselmo, maestra “a righe”, formatrice, appassionata di letteratura per l’infanzia e mamma-lettrice, ce le siamo lasciate alle spalle. Cosa abbiamo scoperto? Che leggere insieme e per i propri figli crea legami, apre porte, accompagna in avventure attraverso spazi inesplorati. Che leggere belle storie e libri con belle illustrazioni (diversi dai libri con le figure – che non aggiungono nulla al racconto – ma autentici albi illustrati che suggeriscono molteplici possibilità alla narrazione) è un modo per creare relazioni.
  • Yoga, corpo ed emozioni. Dopo una lezione di prova per convincere anche i più yoga-scettici, è partito il corso in tre incontri che Laura D’Amore ha dedicato alla gestione dell’ansia, della rabbia e della paura. A partire da una domanda: come possono i genitori accogliere e aiutare a gestire le ansie, le paure e la rabbia dei figli, se non sono in grado di fare lo stesso con le proprie?
  • Raccontare l’adozione. Voci che ci parlano di costruzioni e appartenenze. Incontro a cura di Amici di Don Bosco all’interno del progetto Ama con il cuore, in collaborazione con S.R.A.I., Associazione di Famiglie Adottive AMA, Consorzio Socio Assistenziale Alba, Langa e Roero, CN Asl 2
  • Presentazione del graphic novel di Andrea Ferraris “Una zanzara nell’orecchio”. Finalmente un incontro in presenza, nel cortile di Valdocco, con un firma copia informale annaffiato da buon vino . Questo perché “Una zanzara nell’orecchio” non è il solito libro sull’adozione e meritava una presentazione insolita. Un genere letterario ancora poco conosciuto in Italia, una voce narrante non scontata, quella di un uomo alla ricerca prima dell’istinto, e poi del ruolo paterno, una prospettiva ancora poco esplorata, che è quella dei papà adottivi. Un libro realista e sincero che narra la storia di Sarvari, disegnata da Andrea e colorata da Daniela.
  • Te contaré una historia. Una nuova edizione del laboratorio di fiabe in spagnolo, aperto a tutte le coppie in attesa per la Colombia e per la prima volta alle coppie del Servizio Regionale per le Adozioni Internazionali della Regione Piemonte. Un’occasione per percorre insieme un cammino attraverso i “cuentos de hadas”, le canzoncine, le filastrocche e individuare quegli elementi utili per una prima comunicazione con i propri figli e per l’acquisizione di un lessico familiare.
  • Laboratori narrazione “Prima che tu arrivassi” e “Diario di un esploratore”. Dulcis in fundo, due nuove edizioni dei nostri laboratori di narrazione rivolti rispettivamente alle coppie in attesa e ai genitori adottivi: un’occasione per fissare su carta le emozioni e i vissuti legati all’esperienza dell’attesa e a quella della genitorialità, per lasciarne traccia e farne memoria, per conoscersi e riconoscersi.

Un primo semestre molto denso e partecipato, iniziato con la Tombola tra Amici: nulla di più familiare, intimo, divertente di una tombolata che ha distribuito premi e soprattutto risate alle nostre famiglie sparse in tutta la penisola!
E se questi mesi sono stati “caldi”, quelli si preannunciano altrettanto!

COSA BOLLE IN PENTOLA
Dopo la pausa estiva riprenderanno gli appuntamenti lasciati in sospeso:

  • tre incontri di Point Break dedicati al lutto in adozione, al drop out scolastico e alle dipendenze, sempre a cura degli AAA e con la presenza di esperti e professionisti;
  • quattro incontri di Leggere… che passione! con nuovi suggerimenti di Janca per la lettura per bambini e ragazzi;
  • tre incontri di Vamos a cocinar con uno speciale Dia de las velitas di preparazione al Natale.

E poi prenderà finalmente forma il progetto “A fior di pelle” che avevamo dovuto “congelare” a causa delle restrizioni per il contenimento dell’emergenza sanitaria: nella seconda metà di ottobre ospiteremo la mostra fotografica “La mia storia sulla pelle”, che il Centro Terapie per l’Adolescenza ha promosso per raccontare, attraverso il tatuaggio come narrazione sul corpo, storie di giovani adottati o in affido. Ci è sembrata una bella occasione di riflessione sui segni indelebili (anche metaforici, non necessariamente incisi per sempre) che il passato lascia in ciascuno di noi e su come possiamo decidere di farne una narrazione.

Rimanete sintonizzati e continuate a seguirci per non perdervi nulla!