I Prenovizi Salesiani d’Europa al Colle Don Bosco

Domenica 4 agosto scorso, presso Colle Don Bosco, il Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime ha incontrato 36 giovani Prenovizi Salesiani provenienti da tutta l’Europa. Si riporta l’articolo pubblicato in merito dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

(ANS – Castelnuovo Don Bosco) – Un incontro molto particolare si è compiuto domenica scorsa, 4 agosto, al Colle Don Bosco, dove Don Bosco crebbe e maturò: quello tra Don Ángel Fernández Artime, che come Rettor Maggiore è chiamato a guidare l’intera Congregazione Salesiana, e 36 giovani prenovizi, che sono ancora in fase di attento discernimento sulla propria vocazione. L’incontro, cioè, di un padre con tanti piccoli figli in ricerca.

L’incontro con il Rettor Maggiore in verità è stato per i prenovizi solo una tappa, pur se importante, di un percorso più ampio, realizzato lungo 15 giorni di cammino sui Luoghi Salesiani.

“I ragazzi che l’hanno compiuto sono giovani che tra circa un mese inizieranno il cammino del noviziato, all’interno dei quattro noviziati salesiani nel Vecchio Continente”

ha raccontato ad ANS don Fabiano Gheller, Delegato per l’Animazione Vocazionale della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta (ICP).

Accompagnati da sette salesiani, tra incaricati e membri del Dicastero della Formazione, i prenovizi hanno guardato a Don Bosco e ai suoi luoghi per poter scoprire i passi fondamentali del suo itinerario vocazionale. Così, nel paragone con la vita del Santo dei Giovani e, in rapporto costante con le Sacre Scritture, sono stati accompagnati a comprendere i passaggi fondamentali della loro vita, per dire sì a Dio nello stile salesiano.

Le giornate hanno alternato momenti di cammino e di confronto, in coppie e in gruppo, insieme ad approfondimenti della spiritualità salesiana.

“È un’esperienza bella di vita fraterna, di condivisione e d’identificazione con Don Bosco e con quel modello di vita che abbiamo scelto con Dio”

ha testimoniato Walter, prenovizio dell’Ispettoria sicula.

“Sono giornate molto particolari – conclude il prenovizio – che ci permettono di riscoprire la bellezza della nostra chiamata e che ci danno anche un respiro davvero peculiare per chi vuole nascere alla vita salesiana, perché ci fanno conoscere e apprezzare la realtà in cui Don Bosco è nato e dove è nata la nostra Congregazione”.

FMA: con Maria verso il 150° dell’Istituto

Il 5 agosto scorso, dalla cameretta di Madre Mazzarello a Mornese, Madre Yvonne Reungoat ha aperto ufficialmente il Triennio di preparazione al 150° di Fondazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (1872-2022). Si riporta l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS in merito all’evento.

(ANS – Mornese) – Il 5 agosto 2019, dalla cameretta di Madre Mazzarello a Mornese, Madre Yvonne Reungoat apre ufficialmente il Triennio di preparazione al 150° di Fondazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (1872-2022). Un giorno di memoria e di futuro, di gratitudine e di fedeltà che proietta l’Istituto FMA in avanti con speranza. Il 5 agosto è un’opportunità per tornare alle sorgenti evangeliche e carismatiche, alle motivazioni che danno senso alla vita e alla missione salesiana. È un evento di grazia che porta in profondità alle radici della vocazione salesiana.

Ha scritto la Madre Generale dell’Istituto, Madre Yvonne Reungoat, nella lettera di presentazione dell’apertura del Triennio: « “Maria passeggia in questa casa” (cf Cronistoria V, 51-52), sono le parole che Don Bosco rivolse alle Figlie di Maria Ausiliatrice nel suo ultimo incontro a Nizza Monferrato nel 1885, in sintonia con il tema del prossimo Capitolo Generale XXIV dell’Istituto. La “casa” è il mondo, là dove si svolge la missione affidata a tutto l’Istituto FMA. Dovunque Maria è presente come guida e ispiratrice nell’aiutarci a vivere la forza generativa del carisma nella contemporaneità. “Maria cammina con noi” è una realtà che evoca una “visione”, una certezza, radicata nella fede e nel carisma salesiano, un’esperienza vissuta».

Per l’occasione dell’avvio di questo speciale Triennio di preparazione e cammino, Madre Reungoat ha rilasciato anche un video-messaggio.

La celebrazione del 5 agosto, ha ricordato Madre Reungoat, è un’occasione per “rinnovare la certezza che Maria cammina con noi, ci “sostiene e accompagna, protegge e abbraccia” (Christus vivit, n. 45). Il rinnovo del “Sì” di ogni FMA, che avviene in ogni tempo e luogo, è un evento di comunione.

Per questo si auspica di vivere la preparazione al 150° di Fondazione dell’Istituto e il cammino verso il Capitolo Generale XXIV dell’Istituto – in programma a Roma tra settembre e novembre 2020 – “con gratitudine e stupore nel contemplare la ricchezza di santità, di passione educativa, di creatività missionaria che fiorisce nell’Istituto”.

“Con i giovani restiamo unite nella preghiera e nella gioia di appartenere al Signore e alla Famiglia Salesiana, tutta di Maria” conclude la Madre Generale delle FMA.

Animazione Missionaria – Aspettative, paure e speranze dei tre giovani missionari in partenza

Arrivano da Missioni don Bosco gli approfondimenti riguardanti il percorso, le motivazioni e le speranze che i nostri missionari stanno oramai vivendo nelle rispettive terre missionarie di: Nigeria, Romania e Benin. Un percorso di formazione impegnativo scandito da nove appuntamenti, avviatisi da ottobre 2018 sino a giugno, e gestiti dall’equipe di Animazione Missionaria dell’Ispettoria ICP, guidata da Don Theophilus Ehioghilen, Don Fabio Mamino e Suor Carmela Busia.

In particolare, Missioni don Bosco, ha avuto la possibilità di porre qualche domanda a tre dei giovani che sono partiti per l’Africa e l’Europa:

  • Michele D., “veterano” fra i partenti, è passato anche lui molto rasente a questa esperienza missionaria ma non aveva mai oltrepassato il sottile diaframma che divide il parlarne e il sostenerne la progettazione per altri e il viverla in prima persona.  Sta vivendo l’esperienza in Romania;
  • Simona P., si dice “adottata” da una decina d’anni da un salesiano, don Enrico Lupano, che l’ha accompagnata a rendersi conto della dimensione missionaria. Sta vivendo l’esperienza nel Benin;
  • Silvia M., è la più giovane del piccolo gruppo che incontriamo a Missioni Don Bosco. Dopo la maturità, lo scorso anno, partecipò al campo scuola riservato ai nuovi universitari. Sta vivendo l’esperienza in Nigeria.

Per leggere le interviste complete:

Eletta la nuova Responsabile Maggiore delle Volontarie di Don Bosco (VDB)

Venerdì 26 luglio 2019 è stata eletta la nuova Responsabile Maggiore per le Volontarie di Don Bosco (VDB): la slovacca Dagmar K.. Ecco la notizia proveniente da infoans.orgAgenzia iNfo Salesiana:

(ANS – Frascati) – Venerdì 26 luglio 2019, in occasione della loro Ottava Assemblea Generale, le Volontarie di Don Bosco (VDB), settimo gruppo della Famiglia Salesiana, hanno eletto la loro nuova Responsabile Maggiore: è la slovacca Dagmar K., che nel precedente Consiglio Centrale aveva l’incarico di seguire le Regioni dell’Europa dell’Est, le Filippine e i gruppi di lingua inglese.

Come Vice Responsabile Maggiore è stata eletta l’italiana Pina B., che nel precedente Consiglio si occupava dei gruppi di lingua francese, (Francia, Belgio e Paesi africani) e dei rapporti con la Famiglia Salesiana.

Oltre alla Responsabile Maggiore e alla sua Vice, l’Assemblea Generale ha eletto anche le altre VDB del Consiglio Centrale, composto da 10 membri.

Durante le giornate dell’Assemblea Generale, le 83 Delegate provenienti da Asia, Africa, America Latina, Europa, in rappresentanza delle quasi 1.200 VDB organizzate attraverso 182 Gruppi e 27 Regioni, hanno vissuto intense giornate di riflessione e di condivisione, al termine delle quali hanno approvato il documento “La missione della VDB” che servirà da indirizzo per il cammino dell’Istituto nei prossimi sei anni.

Il documento esplora le sfide presenti nei vari ambiti (mass media, politica, diritti umani, lavoro, famiglia, giovani, ecologia, periferie esistenziali, ambienti ecclesiali, dialogo interreligioso e interculturale…) nei quali le Volontarie di Don Bosco sono chiamate, in quanto secolari consacrate salesiane, ad essere segni dell’amore di Cristo in mezzo al mondo.

L’Istituto Secolare Femminile di Diritto Pontificio delle VDB è stato fondato dal beato Filippo Rinaldi, III Successore di Don Bosco, il 20 maggio 1917, a Torino. Attualmente è l’istituto secolare più numeroso della Chiesa Cattolica, e ha visto proprio di recente un significativo riconoscimento da parte di Papa Francesco, il quale ad inizio mese ha nominato Olga K. – la Responsabile Maggiore che ha guidato le VDB negli ultimi due mandati, per un totale di 12 anni – tra le prime sette donne inserite come membri della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (CIVCSVA).

La scuola al centro delle linee programmatiche di Pastorale Giovanile della CEI

Si riporta la notizia pubblicata su donboscoitalia.it riguardo alle Linee programmatiche della Pastorale giovanile della Conferenza episcopale italiana, elaborate dall’apposito Servizio nazionale alla luce del recente Sinodo dei Vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.

Dal sito dell’ufficio nazionale per l’Educazione, la scuola e l’università della Conferenza Episcopale Italiana

“Dare casa al futuro” è il titolo delle Linee programmatiche della Pastorale giovanile della Conferenza episcopale italiana, elaborate dall’apposito Servizio nazionale alla luce del recente Sinodo dei Vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.

“Non esiste una ricetta unica e risolutiva: quello che proponiamo – spiega don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale – si interseca con quanto, come Chiesa, abbiamo vissuto in questi anni, facendoci continuare, con maggiore coscienza e consapevolezza, il cammino intrapreso. È uno strumento che apre percorsi e lascia respiro alle molte azioni di Pastorale giovanile.”. Il testo si sviluppa secondo tre aree: le attenzioni-competenze della pastorale giovanile, la formazione dei giovani, Nella vita di comunità.

Nella prima area, parlando dei luoghi di vita dei giovani e dell’importanza di accompagnamento, ascolto e prossimità, un paragrafo è dedicato alla scuola e all’università. “Iniziare a frequentare le scuole superiori – si legge – significa per gli adolescenti uscire dal proprio territorio di riferimento. Infine, per i giovani, le distanze si allungano sempre di più per raggiungere sedi universitarie che sono non di rado fuori provincia o fuori regione. L’esperienza dello studio è formazione di una coscienza critica (anche nei confronti della fede), ricerca di autonomia personale e di esperienze relazionali”.

La scuola – prosegue il testo – “rappresenta una propizia opportunità per imparare a confrontarsi con il territorio: insieme all’amministrazione locale, essa è l’istituzione più importante con cui fare alleanza e tenere un dialogo costante… L’incontro con la scuola è per la comunità cristiana una palestra di dialogo e la concreta possibilità di agire in modo sinergico. L’esperienza di studio condiviso, fare i compiti insieme, fuori dall’orario scolastico negli ambienti parrocchiali, ne è un esempio significativo da sostenere e far crescere”.

Segue un riferimento agli insegnanti: “Un’azione concreta e importante potrebbe essere quella di coinvolgerli di più nel discernimento e nella conoscenza dei ragazzi per la progettazione pastorale. Il loro sguardo, quotidiano e competente, dovrebbe essere una risorsa da ascoltare di più e meglio”.

“Un’attenzione particolare e da sviluppare – continua il testo – dovrebbe essere quella degli studenti universitari”, sia in riferimento ai fuori-sede che alle modalità del loro accompagnamento. A questo proposito, “è necessario un lavoro più condiviso fra gli incaricati (delle diverse pastorali, anche giovanili) delle diverse diocesi che afferiscono a quella sede (universitaria)”.

Editrice Elledici: Primo Convegno Nazionale di Passodopopasso – Sabato 7 settembre 2019

In collaborazione con gli Uffici Catechistici di Torino, Cuneo e Fossano, la Casa Editrice Salesiana ELLEDICI presenta il primo Convegno Nazionale dedicato al nuovo Progetto Catechistico Passodopasso previsto per Sabato 7 Settembre 2019, dalle ore 9.00 alle ore 18.30 presso la Sala Sangalli di Valdocco (Via Maria Ausiliatrice 32, Torino).

INFORMAZIONI

Convegno riservato ai Catechisti
100 posti disponibili
Iscrizioni entro mercoledì 28 agosto 2019 (ISCRIVITI)

PROGRAMMA DEL CONVEGNO

IN ASCOLTO (ore 9.00)
Presentazione del progetto catechistico:
Le linee guida del progetto PASSODOPOPASSO

CAMBIARE SI DEVE E SI PUÒ (ore 10.00)
Catechesi parrocchiale
Catechesi celebrativa e comunitaria
Catechesi familiare

LE MANI IN PASTA – Prima Parte (ore 11.00)
Suddivisione in gruppi e attivazione di quattro laboratori su differenti tematiche:
Temi e strumenti
Attività
Celebrazioni
Coinvolgimento dei genitori

Pausa pranzo (ore 12.00 – 14.00)

LE MANI IN PASTA – Seconda Parte (ore 14.00)
Ripresa dei quattro laboratori

IN ASCOLTO (ore 17.15)
Celebrare i Sacramenti con arte

SPAZIO ALLE DOMANDE (ore 17.45)
Tempo dedicato ai partecipanti per porre domande

VALUTAZIONE DEL PERCORSO (ore 18.00)
Momento conclusivo di valutazione del Convegno svoltosi

CONCLUSIONE (ore 18.30)
Preghiera finale e saluti

 

 

Strenna 2020 – “Buoni cristiani e onesti cittadini”: per essere all’altezza delle sfide di un mondo che cambia

Riportiamo dal sito dei Salesiani Don Boscosdb.org – il lancio ufficiale della Strenna 2020 che ha compiuto il Rettor Maggiore dei Salesiani, don Ángel Fernández Artime:

“Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra”
(Mt 6,10)

“Buoni cristiani e onesti cittadini”

Nota: Mentre presentavo il commento alla Strenna 2019 a Torino Valdocco alla Famiglia Salesiana, alcuni già chiedevano la bozza della Strenna 2020, in modo da poterla avere per l’inizio dell’anno educativo pastorale in alcune parti del mondo.

Faccio questo con gioia ma insistendo che qui si delinea solamente uno schema, una bozza con i punti essenziali che svilupperò quando preparerò una riflessione ponderata, interiorizzata, tranquilla e, per quanto possibile, profonda e comprensibile allo stesso tempo.

Mi piacerebbe che la Strenna continuasse ad aiutarci ad avere un filo conduttore nella guida pastorale del nuovo anno in ogni parte del mondo. Vi benedico tutti.

Dopo l’incontro della Consulta mondiale della Famiglia Salesiana del mese di maggio a Torino, ho pensato di proporre per la Strenna del 2020 un tema che, sotto forma di un binomio, incarni l’essenza della nostra educazione salesiana. L’abbiamo ricevuto dallo stesso Don Bosco: aiutare i nostri ragazzi, ragazze e giovani a essere «buoni cristiani e onesti cittadini». Dobbiamo approfondire sempre più la nostra identità di evangelizzatori ed educatori della fede.

Ecco le parole del X successore di Don Bosco per introdurre il tema:

C’è una crescente fragilità, e talvolta incapacità, nell’essere apostoli e missionari dei giovani. E allo stesso tempo c’è il rischio di non educare i nostri giovani a un forte senso di cittadinanza, giustizia sociale e valori evangelici che portino a interiorizzare, come programma di vita, il servizio agli altri, l’impegno nella vita pubblica, l’onestà personale e l’“allergia” a tutti i tipi di corruzione, la sensibilità verso il mondo della migrazione, verso il creato e la “casa comune” che ci è stata donata, nell’impegno per la tutela degli indifesi, di quanti non hanno parola, e che vengono scartatati.

Mi domando: se non riusciamo a educare a questi valori, cosa stiamo ottenendo? E quale evangelizzazione nel nome di Gesù stiamo portando avanti?

Pertanto, questo impegno educativo è oggi espressione della parola di Gesù:

«Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra».

Questa è e continuerà ad essere la vera “politica del Padre nostro” di Don Bosco.

Novizi del Colle don Bosco – Animazione messa nella cappella più alta d’Europa

Si riporta la notizia proveniente da “La Voce e il Tempo” di domenica 28 luglio 2019 riguardo all’annuale appuntamento che dura oramai da 52 anni ogni primo sabato di agosto presso la Capanna Gnifetti (3.659 metri): la tradizionale Festa della Madonna dei Ghiacciai.

Nata da un gruppo di giovani del liceo Valsalice di Torino per ricordare il loro amico, educatore e guida spirituale, don Aristide Vesco, caduto al monte Ciampono (Gressoney) il 9 luglio 1966.  Novità di quest’anno l’animazione liturgica a cura di alcuni novizi salesiani di Colle don Bosco, che affideranno alla Madonna dei Ghiacciai il loro percorso di discernimento vocazionale.

Da 52 anni ogni primo sabato di agosto, preghiera, commozione e contemplazione di ghiacciai e montagne, si uniscono nella cappella più alta d’Europa. Ai 3.659 metri di Capanna Gnifetti, si celebra il prossimo 3 agosto alle 12 la tradizionale Festa della Madonna dei Ghiacciai: una «testimonianza di fede e di amicizia» nata da un gruppo di giovani del liceo Valsalice di Torino per ricordare il loro amico, educatore e guida spirituale, don Aristide Vesco, caduto al monte Ciampono (Gressoney) il 9 luglio 1966».

La prima festa fu il 5 agosto del 1967, quando dopo una lunga fase di progettazione, costruzione e o trasporto, la cappella fu benedetta e inaugurata nella celebrazione presieduta da mons. Luigi Bettazzi allora Vescovo di Ivrea, insieme al Superiore Regionale Salesiano don Amedeo Verdecchia, il parroco di Varallo Don Ercole Scolari, il parroco di Gressoney La Trinitè don Paolo Brunodet, il parroco di Alagna Don Luigi Ottone e molti amici di don Vesco.

Il mattino di quel 5 agosto veniva portata nella cappella la statuetta della Madonnina che era stata esposta nove giorni nella parrocchia di Alagna. La statuetta, che raffigura la celebre Madonnina che spicca sul Duomo di Milano, era stata donata nel 1960 dall’Arcivescovo mons. Giovanni Battista Montini, il futuro Papa Paolo VI°, alla spedizione Milanese Cento Donne sul Rosa.

Da allora ogni anno la Festa è occasione per ricordare don Vescco ma anche tutti gli alpinisti morti nell’anno sul Monte Rosa o legati a quelle cime. Così nella celebrazione che quest’anno sarà presieduta dal Vescovo di Pinerolo, mons. Derio Olivero, si farà memoria di Dario Montrosset, Giuseppe Oberto, Giovanni Menin, Gerard Branche, Maurizio Caldarola, Claudio Bagicalupo, Maurizio Fenaroli e due alpinisti non identificati. Nel 10 anniversario saranno ricordati anche Jacchini Erminio, Ferrario Ferruccio, Bruno Armando, Comotti Massimo, Petralla Rosario. Novità di quest’anno l’animazione liturgica a cura di alcuni novizi salesiani di Colle don Bosco, che affideranno alla Madonna dei Ghiacciai il loro percorso di discernimento vocazionale.

Federica Bello

 

Madre Graziella Benghini rieletta come Superiora Generale delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore di Gesù

Si riporta l’articolo oggi pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS in merito alle elezioni della Superiora Generale delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore di Gesù di Roma.

Ieri 22 luglio 2019, durante l’XI Capitolo Generale delle Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore di Gesù (SOSC) e nel giorno in cui si ricorda la nascita al Cielo del fondatore, mons. Giuseppe Cognata, si sono tenute le elezioni della Superiora Generale, durante le quali la Madre Generale, Madre Graziella Maria Benghini, è stata rieletta per un secondo sessennio, 2019-2025. Dopo l’elezione la Madre ha ricevuto l’omaggio di tutte le sorelle presenti nella Casa Generalizia e, accanto alle spoglie del fondatore, si è alzato un canto di ringraziamento a Dio.

L’XI Capitolo Generale, in corso dal 6 al 28 luglio 2019, si sta sviluppando sul tema “Con Maria, vera oblata, scelte per essere sante e immacolate… Inviate nel mondo per essere profezia di gioia, speranza e carità”.

“In questi giorni – ha manifestato la Madre Generale – abbiamo lavorato nell’XI Capitolo Generale sulle diverse attività che abbiamo come carisma, al servizio dei nostri destinatari e al servizio della missione nelle parrocchie e nelle scuole, un’attività educativo-pastorale che si sviluppa in diversi Paesi del mondo”.

Le sfide di oggi sono molte, soprattutto nel servizio che offrono alle ragazze e ai bambini che soffrono per la disgregazione familiare. L’attenzione delle suore è direttamente rivolta ai bambini, senza dimenticare quel lavoro fondamentale che viene sviluppato con le famiglie.

“In un mondo confuso e disorientato, fra tanti problemi e difficoltà economiche e lavorative – spiega la Superiora – diamo uno sguardo alle nostre parrocchie. Questa collaborazione con i parroci va a beneficio delle famiglie, delle ragazze e dei ragazzi che serviamo”.

La data del 22 luglio è speciale per le SOSC, che ricordano il loro fondatore, mons. Cognata, il cui corpo si trova nella cappella della Casa Generalizia delle religiose, e che lasciò alle suore il motto: “Caritas Christi urget nos” (È l’amore di Cristo che riempie i nostri cuori e ci spinge ad evangelizzare).

Mons. Cognata, salesiano, fondò la Congregazione delle Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore di Gesù nel 1933. Le SOSC animano una Congregazione attiva e dalla vocazione missionaria. Si dedicano soprattutto all’educazione nelle scuole materne e alla formazione dei giovani, con particolare attenzione alla catechesi e all’assistenza a gruppi di giovani in collaborazione con i parroci. Attualmente ci sono circa 250 suore sparse in Italia, Bolivia e Perù.

VIS: l’offerta formativa per l’autunno con i corsi online e in presenza

Come ogni anno e da oltre 10 anni, il Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS) è impegnato nell’organizzazione, nella cura e nel coordinamento di corsi on line ed in presenza dedicati ai temi più interessanti e attuali del terzo settore.

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ADVOCACY E DIRITTI UMANI
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Corso Online : Diventare progettisti della Cooperazione Internazionale
Agevolazioni Early Booking: iscrizioni entro 14 Novembre 2019